subsonica
subsonica
1969
36 posts
Last active 4 hours ago
Don't wanna be here? Send us removal request.
subsonica · 2 months ago
Text
La luna rossa, il vento, il tuo colore di donna del Nord, la distesa di neve...
Il mio cuore è ormai su queste praterie in queste acque annuvolate dalle nebbie.
Ho dimenticato il mare, la grave conchiglia soffiata dai pastori siciliani, le cantilene dei carri lungo le strade dove il carrubo trema nel fumo delle stoppie, ho dimenticato il passo degli aironi e delle gru nell'aria dei verdi altipiani per le terre e i fiumi della Lombardia.
Ma l'uomo grida dovunque la sorte d'una patria.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
Oh il Sud è stanco di trascinare morti in riva alle paludi di malaria, è stanco di solitudine, stanco di catene, è stanco nella sua bocca delle bestemmie di tutte le razze che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi che hanno bevuto il sangue del suo cuore.
Per questo i suoi fanciulli tornano sui monti, costringono i cavalli sotto coltri di stelle, mangiano fiori d'acacia lungo le piste nuovamente rosse, ancora rosse, ancora rosse.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
E questa sera carica d'inverno è ancora nostra, e qui ripeto a te il mio assurdo contrappunto di dolcezze e di furori, un lamento d'amore senza amore.
0 notes
subsonica · 2 months ago
Text
La forza tragica di Edipo consiste nel voler conoscere la verità, nel non indietreggiare di fronte al carattere insopportabile della verità.
Egli vuole la verità a ogni costo.
È lo schiavo-messaggero deciso a leggere il messaggio che porta sulla nuca rasata o, meglio, inciso, scavato nelle lesioni dei suoi poveri piedi ancora segnati dalle cicatrici dei lacci con cui il pastore lo aveva legato per eseguire l'ordine spietato di Laio.
1 note · View note
subsonica · 2 months ago
Text
Ogni figlio porta sulla sua nuca rasata le tracce illeggibili dell'Altro.
Siamo sempre scritti, parlati, marchiati dall'Altro.
Portiamo sulle nostre nuche le sentenze, le maledizioni, gli auspici, le speranze, i desideri e le gioie delle nostre madri e dei nostri padri.
Portiamo su di noi la scrittura dell'Altro senza mai poterla leggere chiaramente, né decifrare compiutamente.
0 notes
subsonica · 2 months ago
Text
E continuano a camminare, l'omone e il bambino, nella notte, in mezzo alle lucciole, tenendosi per mano.
1 note · View note
subsonica · 2 months ago
Text
Pin va per i sentieri che girano intorno al torrente, posti scoscesi dove nessuno coltiva.
Ci sono strade che lui solo conosce e che gli altri ragazzi si struggerebbero di sapere: un posto, c'è, dove fanno il nido i ragni, e solo Pin lo sa ed è l'unico in tutta la vallata, forse in tutta la regione: mai nessun ragazzo ha saputo di ragni che facciano il nido, tranne Pin.
Forse un giorno Pin troverà un amico, un vero amico, che capisca e che si possa capire, e allora a quello, solo a quello, mostrerà il posto delle tane dei ragni.
1 note · View note
subsonica · 2 months ago
Text
La stessa cosa ma tutto il contrario.
Perché qui si è nel giusto, là nello sbagliato.
Qua si risolve qualcosa, là ci si ribadisce la catena.
Quel peso di male che grava sugli uomini del Dritto, quel peso che grava su tutti noi, su me, su te, quel furore antico che è in tutti noi, e che si sfoga in spari, in nemici uccisi, è lo stesso che fa sparare i fascisti, che li porta a uccidere con la stessa speranza di purificazione, di riscatto.
Ma allora c'è la storia.
C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra.
Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m'intendi?
Uguale al loro, va perduto, tutto servirà se non a liberare noi a liberare i nostri figli, a costruire un'umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi.
L'altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell'odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restarne schiavi.
Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali.
Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni: per l'operaio dal suo sfruttamento, per il contadino dalla sua ignoranza, per il piccolo borghese dalle sue inibizioni, per il paria dalla sua corruzione.
0 notes
subsonica · 2 months ago
Text
A te che manchi da questa stanza
e il tuo mancare è già gran cosa
che ingravida il mio vuoto nell'attesa
e piú soave è la tua mancanza
di qualunque presenza nella stanza
già il pensiero di te si fa sostanza
luminosa che ride.
0 notes
subsonica · 2 months ago
Text
I comunisti rifiutano di tenere segrete le loro opinioni e intenzioni.
Dichiarano apertamente che i loro obiettivi possono essere raggiunti soltanto con il sovvertimento violento di ogni ordinamento della società esistito finora.
Che le classi dominanti tremino di fronte a una rivoluzione comunista.
I proletari non hanno nulla da perderci tranne le loro catene.
Hanno un mondo da guadagnare.
Proletari di tutti i paesi, unitevi!
1 note · View note
subsonica · 2 months ago
Text
7
Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere.
0 notes
subsonica · 2 months ago
Text
6.4311
La morte non è un evento della vita.
Non si fa esperienza della morte.
Se, per "eternità" si intende non una durata temporale infinita, bensì atemporalità, allora eterna è la vita di colui che vive nel presente.
La nostra vita è senza fine, così come il nostro campo visivo è senza limiti.
0 notes
subsonica · 8 months ago
Text
Un’acceso silenzio brucerà la campagna come i falò la sera.
0 notes
subsonica · 8 months ago
Text
Non solo dal bene nasce il bene, ma anche dal male può nascere il bene.
0 notes
subsonica · 9 months ago
Text
Quando il dialogo finisce, quando la parola muore, la violenza irrompe.
1 note · View note
subsonica · 9 months ago
Text
L'Euridice che ho pianto era una stagione della vita.
Io cercavo ben altro laggiú che il suo amore. Cercavo un passato che Euridice non sa.
2 notes · View notes
subsonica · 9 months ago
Text
Ti è mancato qualcuno?
Qualcuno? O straniero, tu lo credi che noi siamo mortali?
Qualcuno ti è morto?
Non qualcuno. Straniero, quando salgo sul Latmo io non sono piú un mortale. Non guardare i miei occhi, non contano. So che non sogno, da tanto non dormo. Vedi le chiazze di quei faggi, sulla rupe? Questa notte ero là e l'ho aspettata.
Chi doveva venire?
Non diciamo il suo nome. Non diciamolo. Non ha nome. O ne ha molti, lo so.
6 notes · View notes
subsonica · 10 months ago
Text
Interrogata ben bene la nostra coscienza abbiamo stabilito di divorarti a causa della tua disubbidienza.
0 notes
subsonica · 10 months ago
Text
Tu sei qui per prendere il mio posto nel mondo, ricacciarmi nel nulla e rubarmi tutto quello che ho.
0 notes