Tumgik
suburbandogsclub · 5 months
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Escursione termica
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suburbandogsclub · 8 months
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La mia presenza online è abbastanza scarsa e di sicuro incostante, e a volte mi chiedo se ciò non significhi esistere di meno di questi tempi. Comunque cose che vorrei dirvi, amici, ce ne sono, ma non sapevo bene come. Quindi ho pensato ad una soluzione per non scomparire e per potervi parlare in qualsiasi momento lo vogliate: un posto, a cui ho dato la forma di un cestino della tombola. Per cui da oggi, se non mi vedete e volete sapere cosa penso, o se avete bisogno di qualche indicazione per dubbi esistenziali ma siete stanchi dei libri delle risposte online o di consultare veggenti, o se semplicemente cercate un modo nuovo per perdere tempo, tutto quello che dovete fare è: mischiare il panariello e pescare. Le mie risposte sono affidate a persone e cose di cui ho imparato a fidarmi nel corso della mia vita. Pace e bene.
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suburbandogsclub · 8 months
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suburbandogsclub · 9 months
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suburbandogsclub · 9 months
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Houston, abbiamo un problema
Mancano tre ore all’atterraggio e no, non si tratta di una capsula interstellare che si sta per schiantare contro un meteorite o ha appena riscontrato un’avaria al motore oppure mettete un altro scenario hollywodiano a vostro piacimento. Però a me pare lo stesso così.
Per quanto mi riguarda in effetti il primo pensiero che ho fatto è stato “ma tu guarda quest’essere fu quadrupede oggi bipede che ti combina”. Arrivare a violentare così tanto la psiche con un’esperienza disumana, 10 ore confinati in uno spazio microbico di nostro signore pianeta, però vivere questa prigionia con Lisa goodmorningMrFedericotodayIwilltakecareofyouandyoucanbetyouregonnaloveit, una poltrona che è meglio del letto di casa mia e una libreria multimediale che Hal 9000, per quanto avanzato, non proponeva di certo, almeno non coi sottotitoli poi non so, magari i contenuti anche sì. Perché si lorsignori, questa bottiglia vi arriva direttamente dalla primissima classe di una tratta intercontinentale direzione Houston, il che mi porta a condividere il mio secondo pensiero che ho fatto, e cioè “vabbè ma violentare la psiche umana cosa?? Che ti vengono a portare un drink ogni mezzora e tu pezzente ti sei pure riempito l’acqua in bagno al gate come l’ultimo degli accampati”.
Ma non c’è da scherzare, io il messaggio a Houston lo lancio lo stesso perché questa condizione di parvenu del lusso aka infiltrato no global nel reame del capitalismo un po' mi definisce in maniera univoca, un po' acuisce il disagio. Quindi questo lancio di molotov più che message in a bottle ha la sua genesi proprio qui, nell’epicentro di quella che United Airlines ha concepito come un sogno, dove i messaggi di sicurezza sono un corto da Sundance, dove devi stare attento a non sporcarti con salmone e tenderloin, dove gusterai un sundae che al settimo cielo non ti può portare, visto che già ci sei, ma all’ottavo o al nono si, visto che ormai sky is not the limit anymore, (e io manco sapevo che cazzo era un sundae ma ora so che è una cosa per cui ci si potrebbe effettivamente impegnare a credere a nostrosignore e fare tutta quella manfrina del ringraziamento, espiazione, liturgia ecc. ecc) e dove non si sente la puzza di quelli della seconda classe, cioè la mia 364 giorni all’anno, caratterizzata dalla tipica fragranza con note di lampone e malessere.
Ma questa è solo una parentesi, perché, che uno stia in prima classe, seconda classe, in cabina di pilotaggio o in stiva, il fatto è un altro, e questo, sì, giustifica la richiesta di collegamento col campo base, o se volete manifesta in tutta la sua pienezza il dramma di un volo intercontinentale, dunque al di là del sapore da esperienza divertente che non farò mai più, che ovviamente è già stata ampiamente documentata molto meglio di me e anni fa.
Il fatto Federì, il fatto qual è.
Il fatto è che hai voglia a dopare Netflix di contenuti offline, hai voglia a mettere a soqquadro Spotify e calcolare i tempi da coprire al centesimo con la libreria scaricata, hai voglia a studiare il catalogo dello schermo nel seggiolino (pardon, sofa, dei veri artigiani della qualità l’avranno progettato), e questi capitalisti le hanno studiate proprio tutte, pure per gli snob come me, visto che ci hanno dedicato la categoria film ��Indipendenti”, o i live di Ziggy Stardust e Carole King, voi che fata i Masanielli di sta cippa e poi ci vediamo al gate, e vi trattiamo come il nostro bottino più pregiato, vi coccoliamo alla morte perché siete stati i più difficili e noi volevamo proprio voi a bordo. Nulla di tutto ciò impedirà a voi, gentili passeggeri, di trascorrere 10 (anzi, ci hanno tenuto a precisare, 9.59) ore in completa giustapposizione a voi stessi, in balia di un rumore bianco che prende i connotati dei portentosi motori del 777 e del getto voluminoso di pensieri che affollano la vostra testa, o magari la mia, e che hanno giusto il tempo di sputarsi contro uno specchio quando ne incontrano uno e rifiondarsi al doppio della velocità di nuovo dove erano prima, anzi più ingrovigliati, più incastrati, e a ogni giro più profondi, come un chiodo che prende martellate a un ritmo regolare, incessante e nella superficie affonda, affonda, affonda…
Attenzione, idea! La contrapposizione come coping mechanism, dice la mia testa, cioè uno specchio riflesso bambinesco mascherato da psciologia young adult ma da bar, basta poco per crederci, e, dopo aver pagato un altro biglietto, si sale sulla nuova giostra, che sembra più facile. Ho detto “sembra” quindi non la tiriamo per le lunghe, l’idea è un boomerang. Mi dico, “vabbè non è la nave dei pirati che quasi fa il 360 e dura 10 ore, più le macchine a scontro”. Sì, la giostra che il mio coping mechanism ha ideato è quindi un volo più semplice, un’ora scarsa, in una terra nota in cui si parla la lingua di questo rantolo. C’è pure uno scenario più o meno inquadrato: sole sole, tanto sole, ma è un sole maligno e crudele, teatro (ah mai parola fu più centrata!) del dramma che già vedo consumarsi davanti ai miei occhi, e a cui mi preparo, ben consapevole che le macchinine si sono in realtà trasformate in bolidi da Formula 1, senza protezioni dii gomma, e io sto solo prendendo il fiato finchè il respiro si blocca, proprio come durante un tuffo da 3 metri o esattamente prima dello scontro alle giostre. L’impatto non è questione di se, ma quando.
Houston.
Houston.
Houston, credetemi: ho bisogno di atterrare. 
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suburbandogsclub · 10 months
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Provoca dipendenza
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suburbandogsclub · 11 months
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Mio fratello Kevin.
Ogni tanto ho pensato a come deve essere la vita con un fratello o una sorella più piccoli. Ma non ho mai pensato a un fratello più grande. Nell'assurdità della cosa, stasera ho riflettuto che Kevin Morby sembra un po' il fratellone che un po' cazzeggia, un po' ti indica la strada, senza deviazioni e con la schiena dritta.
La musica è vera e intensa, prendere o lasciare.
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suburbandogsclub · 11 months
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suburbandogsclub · 1 year
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suburbandogsclub · 1 year
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Secondo Michael Hardt e Antonio Negri, la globalizzazione sviluppa due forze contrapposte: da un lato, istituisce una gerarchia di potere capitalistica decentrata, deterrritorializzata, ossia l'"Impero"; dall'altro, crea la cosiddetta "moltitudine", una combinazione di singolarità che comunicano tra loro attraverso la rete e agiscono insieme. Da dentro l'Impero, la moltitudine si oppone all'Impero [...].
Hardt e Negri costruiscono il loro modello teorico sulla base di categorie storicamente superate, come la classe o la lotta di classe [..]. Il discorso sulla classe ha senso soltanto all'interno di una pluralità di classi: la moltitudine, invece, è l'unica classe. [...]. L'impero non è una classe dominante che sfrutta la moltitudine, perchè oggi ciascuno sfrutta se stesso pur credendosi libero. [...] Nell'Impero di fatto nessuno domina: esso rappresenta lo stesso sistema capitalistico che sovrasta tutti. Di conseguenza, oggi è possibile uno sfruttamento senza dominio.
I soggetti economici neoliberisti non costituiscono un Noi capace di un'azione comune. Il crescente egotismo e l'atomizzazione della società restringono radicalmente gli spazi dell'agire comune e impediscono, con ciò, che si costituisca un contropotere, che sarebbe sul serio in grado di mettere in questione l'ordinamento capitalistico. Il socius cede il passo al solus; non la moltitudine, quanto piuttosto la solitudine contraddistingue la forma sociale odierna, sopraffatta dalla generale disgregazione del comune e del collettivo. La solidarietà scompare: la privatizzazione si estende fino all'anima.
Nello Sciame - Byung-Chul Han
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suburbandogsclub · 1 year
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Se sarò polvere, che sia da sparo
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suburbandogsclub · 1 year
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suburbandogsclub · 1 year
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Come dire in italiano, Grant-Lee Phillips mi fa sempre fesso
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suburbandogsclub · 1 year
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suburbandogsclub · 1 year
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suburbandogsclub · 1 year
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suburbandogsclub · 1 year
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Terracqueo
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