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After trying bdsm we realized that our true kink is discipline spanking
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No more messing around. Finally taking care of something that should have been done a long time ago!
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Il giovane Luca, a diciannove anni, non era certo un ragazzino. Era alto, aveva una barba appena accennata e si riteneva ormai un uomo fatto. Ma per sua nonna, la signora Maria, era ancora il suo "bambino", e il suo culetto, pur cresciuto, era ancora soggetto alle sue regole.
La storia che vi racconto si svolse nel giardino di casa sua, al 47/1 di Scala Santa. Era un giardino che la signora Maria curava con amore quasi maniacale. Ogni pianta, ogni fiore, ogni vaso aveva una sua storia e una sua posizione ben precisa. In particolare, un grande vaso di terracotta, decorato a mano, era il suo vanto. Conteneva una pianta rara e profumatissima, e lei lo considerava un vero e proprio tesoro di famiglia.
Un pomeriggio d'estate, Luca, un po' per distrazione, un po' per la sua solita irruenza, stava giocando a palla con il suo cane. In un attimo di euforia, tirò un calcio troppo forte. La palla non andò dove doveva, ma andò dritta contro il prezioso vaso. Il rumore fu assordante: un colpo secco e poi un frantumarsi di cocci.
La signora Maria, sentendo il rumore, uscì di casa con uno sguardo che non ammetteva repliche. Vedendo il suo prezioso vaso ridotto in mille pezzi, i suoi occhi si posarono su Luca, che, con la palla in mano, si era ammutolito. In quel momento, Luca si sentì di nuovo un bambino di cinque anni.
"Luca," disse la nonna con una voce bassa ma ferma, "sai quanto tenevo a quel vaso."
Il ragazzo provò a scusarsi, a spiegare, ma la nonna lo interruppe. "Le scuse non rimetteranno a posto il vaso. Vieni qui."
Luca esitò, ma vide nei suoi occhi una determinazione che non aveva mai visto prima. La nonna lo prese per un braccio, lo portò vicino alla panchina, lo fece inginocchiare e poi lo mise con la testa sulle sue ginocchia. Luca, imbarazzato, non disse nulla. La nonna gli abbassò i pantaloni e le mutandine.
Il colpo arrivò forte, secco, e ben assestato. Poi un altro. E un altro ancora. Le manate della nonna, sebbene piccole e rugose, si facevano sentire. Il culetto del diciannovenne divenne rosso e dolorante. Luca sentiva l'umiliazione, ma anche un profondo senso di colpa per aver fatto arrabbiare la sua adorata nonna.
Quando la nonna si fermò, gli disse: "Spero che tu abbia imparato la lezione. Rispetto per le cose e per chi le ama."
Luca, con il suo culetto tutto rosso e dolorante, annuì. Poi si tirò su pantaloni e slippini, e si ritrovò a guardare i cocci del vaso. In quel momento capì che, per quanto grande fosse, c'erano ancora lezioni da imparare e punizioni da ricevere. E che, in fondo, non si è mai troppo vecchi per una sculacciata dalla propria nonna.
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