Tumgik
#Daniela Caroli
marcogiovenale · 1 year
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11 maggio, libreria del palazzo delle esposizioni (roma): incontro con marcello baraghini in occasione del libro "balla coi libri. 50 anni di controcultura"
Interverranno l’autrice Daniela Piretti, il fondatore dei libri Millelire Marcello Baraghini, la giornalista Francesca De Carolis e l’editore Roberto Iacobelli. Saluti introduttivi di Marco Delogu, presidente Azienda Speciale Palaexpo Roma, 11 maggio, ore 18:30 – Libreria del Palazzo delle Esposizioni (via Milano 15/17) Non una semplice noiosa biografia, né una lunga intervista, ma un racconto a…
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paoloxl · 6 years
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L’accanimento giudiziario contro Nunzio D’Erme, recentemente condannato in primo grado a tre anni e dieci mesi di reclusione, è indicativo di un clima che attraversa il paese e che influenza pesantemente anche gli ambienti giudiziari. Chiunque svolga un’attività sociale in difesa dei diritti e contro le ingiustizie è destinato ad incorrere in sanzioni amministrative e penali che in questi anni si sono andate sempre più inasprendo.
Anche il Decreto Salvini si muove nella stessa direzione, reintroducendo il reato di blocco stradale, aumentando le pene per le occupazioni ed allargando l’uso dei DASPO, introdotti dal precedente ministro degli interni Minniti. Ma in generale, sono anni che si assiste ad una crescente aggressione alla libertà di esprimere il dissenso ed organizzare la protesta sociale e sindacale, e le pene piovute addosso agli attivisti sono diventate sempre più pesanti.
Mentre le condizioni sociali nel paese non accennano a migliorare, la repressione nei confronti di chi anima le lotte diventa un’azione preventiva tesa a scoraggiare la diffusione massiccia di movimenti di protesta. E Nunzio rischia di pagare, con la sua ostinata coerenza a continuare a battersi contro ingiustizie e fascisti, la “colpa” di non essersi mai tirato indietro ed essere rimasto sempre in prima fila. Colpiscono Nunzio, insomma, anche per provare ad intimidire tanti altri.
Continuare a battersi con coraggio e determinazione nell’era dei decreti Minniti/Salvini comporta non solo una comprensione della gravità dei provvedimenti entrati in vigore ma anche una nuova capacità di saper costruire reti di resistenza e di difesa collettiva. Io sto con Nunzio e continuo a lottare.
Assemblea
Mercoledi  5 dicembre ore 18
Cinema Palazzo   – Piazza dei Sanniti, 9 – Roma
Per aderire all’appello: [email protected]
#IoStoConNunzio #DirittoDiResistenza #LibertàDiMovimento
prime adesioni:
Haidi Gaggio Giuliani, Valerio Mastandrea, Zerocalcare, Eleonora Forenza, Amedeo Ciaccheri,  Aboubakar Soumahoro, Italo Di Sabato, Guido Lutrario,  Giovanni Russo Spena, Marco Lucentini, Nicoletta Dosio, Gianluca Peciola, Pierpaolo Leonardi, Viola Carofalo, Giorgio Cremaschi, Giuliano Santoro, Vincenzo Miliucci, Andrea Fumagalli, Claudio Marotta, Susi Fantino, Caterina Calia, Francesco Romeo, Roberto Lamacchia, Cesare Antetomaso, Fabio Grimaldi, Rita Martufi, Luciano Vasapollo, Patrizia Sentinelli,  Anubi D’Avossa Lussurgiu, Giso Amendola, Francesco Raparelli, Alberto De Nicola,Emanuele De Luca, Marco Bersani,Stefania Zuccari, Claudio Dionesalvi,Angela Mauro, Fabio Palmieri,Gianfranco Tallarico, Domenico Niglio, Gianluca Schiavon, Claudio Goffi, Sergio Cararo, Federico Mariani, Riccardo Germani, Gualtiero Alunni, Daniela Cortese, Federica Stelli, Sonia Spila, Manolo Luppichini, Ruggero D’Alessandro, Alberto Di Vincenzo, Armando Tolu, Daniela Torro, Silvia Ianni, Pasquale Vilardo, Valter Lorenzi, Maria Angela Zerbinati, Donato Bisceglia,  Giuseppe Pelli, Paolo De Marco, Gloria Salvatori, Rita Chiavoni, Massimo Quinzi, Fabiana Murgia,  Giuseppe Carroccia, Rino Tarallo, Stefano Pennacchietti, Antonio Perilli, Fabrizio Soddu, Toni Germani, Irene Galuppo, Alessandra Benvenuti, Elisa Della Libera, Alessandra Landini, Stefano Zuppello, Paola Palmieri, Claudio Socci, Luisa Barba, Angelo Fascetti, Alfonso Perrotta, Giovanni Coretti, Riccardo Cretella, Giammaria Volpe, Annarita Di Credico, Chiara Santone, Laura Morettini, Carlo Cerciello, Nadia Daddi, Nico Campanelli, Fabrizio Di Bona, Roberto Evangelista, Massimo Di Marcello, Renato di Caccamo, Valerio Porcelli, Rosa Mordenti, Riadh Zaghdane, Roberto Cortese, Daniela Pitti, Candida De Carolis, Valeria Farina, Caterina Virtù, Sabrina Lignini, Stefano Iguana, Angelo Di Naro, Irene Martinengo, Raoudha Boughanmi, Giorgia Forgetta, Carmen Armaroli, Patricia Pernett, Marco Petti, Fabiola Bravi, Carla Dovini, Lionella Riccio, Claudio Desideri, Fabio Galati, Franco Cancelli, Sandra Berardi, Pasquale Abatangelo, Luigia De Biasi, Fabio Russo, Enrico Capone, Antonio Adornato, Andrea De Rossi, Sergio Scorsa, Stefano Quartero, Sergio Falcone, Francesca Trasatti, Joseph Alan Valia, Flavia Del Fattore, Agostino Zelli,  Virginia Mascetta, Chiara Franceschini, Ilaria Diaco, Gaia Casagrande, Enrico Capozza, Veniero Rossi, Barbara Cacchione, Serena Zampardi,  Ezio Villani, Fabrizio Picchetti, Massimo Amore, Selmi Simone, Marco D’Agostini, Simona Ammerata, Giorgio A. Pisano, Silvia Raponi
Militant A (Assalti Frontali), Banda Bassotti,  Radici nel Cemento, Wu Ming – scrittori, AttriceContro, Fleurs du Mal, Collettivo Teatrale Macchia Rossa
Associazione Nazionale Giuristi Democratici, Unione Sindacale di Base, Csoa Corto Circuito, Esc Atelier autogestito, LOA Acrobax Project, Collettivo di Casetta Rossa, Csoa La Strada, Cpoa Rialzo Cosenza, Laboratorio Zero81 Napoli, Csoa ex Opg – Je sò Pazzo Napoli, Radio Onda Rossa, ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa, Anpi sez. “Nido di Vespe” Quadraro/Cinecittà Roma, A.N.P.I. sez. “Walter Rossi – Università”, Potere al Popolo, redazione Contropiano, redazione di Comune, Laboratorio Comunista “Casamatta”, Associazione Culturale La Lotta Continua, Osservatorio sul fascismo Roma, Palestra Popolare “San Lorenzo” Roma, Comitato con la Palestina nel Cuore, I compagni di Walter, Red-lab Quarticciolo,  All Reds Rugby Roma,  Rete dei Comunisti, Collettivo Militant, Comitato Madri per Roma Città Aperta, Palestra popolare Quarticciolo, , Casa del Popolo Campobasso, Noi Restiamo,  Circolo Prc Longo Cinecittà Quadraro, ASD Boxe Popolare Cosenza, Associazione Yairaiha Onlus, Casa editrice DeriveApprodi, Carovana Antifascista Roma, Asia-Usb Bologna, Usb Bologna, Usb Emilia-Romagna, Scuola popolare “Soumaila Sacko”, Associazione Vivere il Quartaccio,  Casa del Popolo “Pio La Torre”  Acilia, PrendoCasa Cosenza, Comitato Soccavo (Napoli), Lido Pola Napoli, Confederazione Regionale USB Campania
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tmnotizie · 5 years
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ANCONA – Giunto alla sua terza edizione, KUM!, il festival che ha la direzione scientifica dello psicoanalista Massimo Recalcati, torna alla Mole Vanvitelliana di Ancona da venerdì 18 a domenica 20 ottobre. È organizzato dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana, con il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Cariverona, con le attività sul territorio a cura di Jonas Onlus, e il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni (www.kumfestival.it).
KUM! è la parola che Dio rivolge a Giona e Gesù a Lazzaro: Alzati! In questa parola antica è riassunto il senso generale di ogni pratica di Cura: il rinnovamento della vita laddove la vita sembra morta, finita. E da questa parola prende avvio la riflessione del festival, che le affianca il sottotitolo Curare, Educare, Governare, i tre mestieri impossibili secondo Freud, ampliando il campo dell’analisi della Cura a tutte le sue pratiche, cliniche e non.
La settecentesca Mole Vanvitelliana – isola artificiale a forma di pentagono, situata nel porto di Ancona – è la casa ideale per la manifestazione: nata originariamente come lazzaretto, è emblema della Cura e diviene quindi un luogo di dialogo aperto non solo a specialisti della clinica – psicoanalisti, psichiatri, medici – ma anche a filosofi, antropologi, scrittori e poeti, teologi e biologi che, con uno sguardo trasversale e pluriprospettico, si confrontano sul tema del 2019: l’origine della vita.
«L’origine della vita – affermano Massimo Recalcati e Federico Leoni – è anzitutto il tema della nascita. Nascita di una vita, nascita di un figlio dall’incontro enigmatico del sesso e dall’incanto dell’amore. L’origine della vita è anche l’emergere della vita umana dalla sterminata preistoria della vita animale. Infine l’origine della vita è la comparsa della vita sul pianeta Terra, il suo lento sollevarsi dall’inorganico e il suo graduale organizzarsi in forme via via più complesse e differenziate; ed è l’origine della Terra e la formazione dell’universo: dello spazio e del tempo, della materia e dell’energia.
Grande tema scientifico e antropologico, inesauribile domanda teologica, antica questione filosofica che la contemporaneità eredita e trasforma profondamente, l’origine della vita è il campo vastissimo e intimamente consonante che KUM! esplorerà in questa sua terza edizione».
IL PROGRAMMA
In calendario, nelle tre giornate di festival, 48 incontri con 66 ospiti, divisi in sezioni: 6 Lectio con grandi personalità della psicoanalisi, della filosofia e dell’antropologia; 10 Dialoghi e 5 Conversazioni per confrontare idee e punti di vista; 5 Ritratti di importanti figure del pensiero occidentale; 4 Letture dei classici della letteratura; 4 appuntamenti per conoscere specialisti e pratiche della Cura con Lo sguardo di Ippocrate; 2 Visioni, su psicoanalisi e televisione; i temi cardine della psicoanalisi accompagnati da una bevanda con 3 incontri per Psicologia da The e 3 per Aperipsì; 6 Eventi Speciali.
Lectio magistralis
L’inaugurazione del festival, venerdì 18, sarà seguita dalla prima lectio con Federico Leoni. La filosofia dell’ultimo secolo ha insistito sulla separazione tra la vita umana, appartenente ad un piano superiore grazie al linguaggio, e le altre forme di vita; è però forse tempo di ripensare l’origine della vita umana come profondamente annodata a quella non-umana.
Sempre venerdì il fisico Guido Tonelli, uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, terrà la lectio Genesi. In principio era il vuoto: la storia di un insieme di stati caotici e turbolenti dai quali è emerso un sistema apparentemente ordinato e rassicurante. È questo il grande racconto delle nostre origini più lontane, strumento indispensabile per affrontare le sfide del futuro.
Tre lectio magistralis in programma sabato 19.
Nessuno nasce solo è il titolo dell’intervento della psicoanalista Silvia Vegetti Finzi, in cui spiegherà come la data di nascita che ci viene attribuita sia convenzionale perché siamo già al mondo nove mesi prima, nel grembo materno. Questa fase – insieme all’esperienza del parto – influenza la struttura della nostra personalità, le relazioni con gli altri e il rapporto con il mondo.
Sotto il profilo evolutivo, l’origine della vita umana può essere colta in due grandi acquisizioni: l’abilità di stare e camminare su due piedi e il linguaggio verbale. L’antropologo Francesco Remotti, nell’incontro In principio era il riso (non solo il verbo), suggerirà come i miti di molte società inducano ad aggiungere un terzo fattore: il riso.
Il filosofo Rocco Ronchi ripercorrerà la concezione filosofica di Gilles Deleuze, formulata a partire dalla lettura di Marcel Proust: il pensiero prende avvio dai traumi, comincia sempre con una ferita.
Non è sufficiente essere vivi per voler vivere. La melanconia ci insegna che la vita può essere oggetto di un rifiuto radicale. Ma quali sono le ragioni di questo rifiuto? Qual è la verità profonda della melanconia? A dare risposta a questi interrogativi, domenica 20, sarà Massimo Recalcati.
Dialoghi
La potenza dell’azione umana innesca ogni sorta di relazione di potere e di antagonismo potenzialmente esplosivo. Le società moderne hanno imbrigliato l’instabilità strutturale del potere in un insieme di artifici istituzionali che per qualche secolo si sono rivelati relativamente efficaci. Ma oggi, mettono in guardia il filosofo Massimo De Carolis e il sociologo Mauro Magatti nell’incontro L’origine del potere, si moltiplicano i segni di un cedimento strutturale di quegli artifici.
Il semiologo Stefano Bartezzaghi e il latinista Ivano Dionigi si confronteranno sulla Forza della parola: se ‘simbolica’ essa unisce, consola, salva; se ‘diabolica’, divide, affanna, uccide. Oggi la parola, marca distintiva dell’uomo, corre un duplice rischio: da un lato, essere snaturata e ridotta a vocabolo; dall’altro, essere mandata in esilio dai padroni del linguaggio.
I disagi psicologici dei bambini sono oggi sempre più complessi nel loro manifestarsi e nel loro trasformarsi. Talvolta poi i bambini sono oggetto di abusi, violenze, maltrattamenti: l’adulto si trasforma in carnefice, la casa familiare diventa una trappola. Cosa si può fare per il bambino difficile e per chi lo circonda? E per ridare voce al silenzio dell’infanzia? Daranno una risposta a queste complesse domande gli psicoanalisti Aldo Becce e Uberto Zuccardi Merli.
L’arte nasce nelle caverne. Federico Leoni e Rocco Ronchi racconteranno e interrogheranno il testo di Georges Bataille “Lascaux. La nascita dell’arte”: una delle maggiori interpretazioni del complesso di Lascaux, dove ventimila anni fa i nostri antenati depositarono un tesoro di circa seimila immagini di uomini, animali e misteriosi esseri ibridi che ancora ci affascinano.
Il discorso sull’arte continua con Aldo Grassini e Andrea Socrati del Museo Tattile Statale Omero di Ancona. L’arte si prende cura dell’uomo offrendogli la possibilità di esprimersi qualunque sia la sua condizione; parallelamente è necessario prendersi cura dell’arte, permettendone a chiunque la conoscenza e il godimento.
Sulla poesia dialogheranno invece i poeti Gianni Montieri e Francesco Scarabicchi, nell’incontro La vita di Giacomo.
La nascita di un bambino non coincide con la nascita di un soggetto. Il soggetto nasce molto tempo dopo il bambino, è ciò che diventa grazie all’incontro con l’altro. Gli psicoanalisti Mariela Castrillejo e Uberto Zuccardi Merli spiegheranno l’importanza della clinica del bambino prematuro e della prima infanzia come accesso privilegiato per l’osservazione della fragilità di questa transizione.
La lunga crisi e la difficile rinascita occidentale è il titolo dell’incontro tra l’esperto di biotecnologie genetiche Ernesto Burgio e la psicologa Daniela Lucangeli. Nella storia collettiva, come nella vita individuale, ci sono momenti critici, momenti di morte e di rinascita. Ma la crisi storica nella quale ci troviamo, iniziata tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, sembra protrarsi indefinitamente senza portare a un rinnovamento, forse perché si tratta della vera e propria fine di un mondo.
Il neurobiologo Stefano Mancuso e lo scrittore Daniel Lumera parleranno di Siamo fatti di Terra. Quando la salute del Pianeta e delle persone sono una cosa sola. Per affrontare le sfide più delicate che abbiamo di fronte – spiegheranno – dobbiamo ritornare in armonia con la Terra che ci ospita. Modera l’esperto di sostenibilità ambientale Tommaso Perrone, in collaborazione con Alce Nero.
Nel dialogo Il mito dell’origine, l’origine del mito, l’antropologa Laura Faranda e lo psicoanalista Luigi Zoja spiegheranno come i miti, che si ripresentano simili in epoche e culture diverse, attingano a un inconscio collettivo tuttora presente nelle nostre società ipermoderne. Ne sono un esempio i miti dell’origine, che tentano di dare ordine al cosmo, ma anche quelli della vendetta e della distruzione, riemersi nei fondamentalismi contemporanei e nelle dinamiche terroristiche.
Conversazioni
I filosofi Alessandra Campo, Elena De Silvestri ed Enrico Redaelli ci parleranno di Platone e dei suoi due modi di pensare l’origine della vita: quello del Demiurgo, che la fa scaturire dal gesto di un sommo artigiano che dà forma alle cose, e quello che la vede sorgere dalla materia – Chora in greco – e dal suo movimento inafferrabile, al quale Platone riserva l’ultima parola.
Le psicoterapeute Monica Grigio e Natascia Ranieri conversano con la giurista Tullia Penna sul complesso percorso che conduce una coppia all’esperienza della genitorialità: dalle leggi e ideologie che ogni società costruisce intorno alla nascita di un figlio, alle difficoltà e patologie che talvolta accompagnano la gravidanza, il parto e la prima infanzia.
Di Creazione, invenzione, evoluzione si parlerà con il teologo biblista Mario Cucca e il filosofo della scienza Telmo Pievani. Cosa ci vuole dire il testo biblico attraverso l’immagine della Creazione? Come dobbiamo pensare l’evoluzione guardando alle profonde revisioni che il darwinismo ha attraversato negli ultimi decenni?
Ogni nuova vita che si affaccia al mondo incontra l’Altro: la coppia genitoriale, la famiglia via via più estesa, la società nel suo insieme. E proprio nel confronto con l’Altro, spiegano la psicoanalista Giorgia Fracca, lo psicologo Mauro Grimoldi e lo psicoterapeuta Nicolò Terminio, ogni nuova vita cercherà di fare spazio alla propria irriducibile singolarità.
Ritratti
Il primo ritratto in programma è Lucrezio. Contro la paura e l’ignoranza, dedicato al poeta e filosofo romano. Un apostolo della ragione, secondo Ivano Dionigi, che a Roma ha reciso il doppio cordone che legava l’uomo alla politica e alla religione, smascherato l’inganno dell’amore e del progresso, stigmatizzato i ricatti dell’ignoranza e della paura, svelato gli infiniti mondi possibili.
Di Jean-Paul Sartre e del suo romanzo “La nausea”, attraverso il quale il filosofo si inoltra nel territorio dell’esistenza, parlerà Massimo Recalcati. L’esistenza è dappertutto, noi siamo esistenza, ma non la si incontra mai. “La nausea” è l’esperienza attraverso la quale l’esistenza si svela nella sua più nuda e assoluta presenza.
L’epistemologa Luigina Mortari porta il pubblico alla scoperta della figura della filosofa Maria Zambrano e della sua strada per entrare in contatto con la realtà: la ragione poetica, materna, la ragione innamorata delle cose.
Telmo Pievani tratteggerà il ritratto di Charles Darwin. Il Rivoluzionario riluttante che tenne la sua teoria dirompente in un cassetto per vent’anni prima di renderla pubblica.
Lo psichiatra e psicoanalista Maurizio Balsamo presenta uno degli psicoanalisti contemporanei più noti: André Green, che ha provato a pensare lo sviluppo della psicoanalisi alla luce delle questioni cliniche del tutto nuove poste dal tempo presente.
Letture
Anche quest’anno una sezione del festival è dedicata ai grandi classici della letteratura interpretati da autorevoli voci contemporanee: il biologo Gian Marco Luna con “Moby Dick” di Herman Melville, metafora della lotta per la sopravvivenza negli oceani, oggi forse irreversibilmente danneggiati; il filosofo Riccardo Panattoni con “La preparazione del romanzo” racconta il romanzo che Roland Barthes voleva scrivere, per trovare nella vita, in ogni suo frangente, il fantasma dell’origine; Stefano Mancuso legge “Ascoltare gli alberi”, in cui Henry David Thoreau espone intuizioni sugli alberi o sulle loro capacità di percezione che precorrono i risultati delle ricerche degli ultimi anni; Mario Cucca affronta “Il Cantico dei cantici”, in cui i due amanti fanno esperienza della natura eversiva dell’amore, capace di risignificare l’intero universo simbolico degli amanti.
Lo sguardo di Ippocrate
Uberto Zuccardi Merli spiegherà come l’infanzia, che è l’inizio della vita umana segnato dalla dipendenza, quella dalle cure dei genitori, oggi prosegua anche nella vita adulta. Gli oggetti della tecnologia, che costituiscono la nostra realtà sociale condivisa, generano infatti una dipendenza fortissima e universale.
Di Cure Palliative Pediatriche e Hospice Pediatrici, sempre più necessari con l’aumento dei casi di bambini e adolescenti affetti da patologie inguaribili, parleranno Sergio Amarri, primario di pediatria, la psicoanalista Giorgia Cannizzaro, l’ematologo pediatrico Momcilo Jancovič e la direttrice di Vidas Giada Lonati, in collaborazione con Fondazione Seragnoli.
La psicoanalista Maria Barbuto, il Direttore di Neonatologia dell’Ospedale Salesi di Ancona Virgilio Carnielli e il regista Angelo Marotta guideranno il pubblico in un viaggio nella neonatologia dell’Ospedale Salesi di Ancona, nel reparto di terapia intensiva dedicato ai pazienti più piccoli di tutti.
L’oncologa Rossana Berardi, insieme al filosofo Michele Caporossi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Ancona, e alla fotografa Francesca Tilio, nell’incontro Bios e antibios parlerà di come una diagnosi oncologica durante la gravidanza – o con bimbi appena nati – e i trattamenti antitumorali che spesso causano infertilità possano rendere il desiderio di genitorialità irrealizzabile.
E ancora:
Visioni
Due incontri speciali con il critico cinematografico e televisivo Andrea Bellavita per intrecciare psicoanalisi e televisione. Nel primo sarà accompagnato da Mariela Castrillejo, dal filosofo Simone Regazzoni e da Massimo Recalcati per analizzare “Lessico Amoroso”, trasmissione che il direttore scientifico ha condotto per la Rai. Nel secondo Bellavita prenderà in esame la capacità della fiction televisiva contemporanea di costruire mondi che possano essere abitati non solo dai personaggi, ma anche dallo spettatore.
Psicologia da The
La psicoanalista Monica Carestia illustrerà il lavoro di Chandra Livia Candiani con la poesia e i bambini migranti e rom che hanno perduto il proprio idioma.
Con la psicoanalista Maria Laura Bergamaschi e la scrittrice Anna Toscano scopriremo come il linguaggio sia l’impalcatura che sostiene la nostra identità.
Infine, la psicoanalista Sara Riccardi guiderà una riflessione sul concetto di maternità in psicoanalisi, a partire da alcuni brani del libro di Erri De Luca “In nome della madre”.
Aperipsì
La psicoterapeuta Elena Veri risponderà, grazie alla psicoanalisi, alla domanda La vita ha un’origine?
Gratitudine: muori e divieni, è l’incontro della psicologa Anna Stefi che parte dall’interpretazione di Seneca delle tre Grazie.
La psicoterapeuta Chiara Tartaglione racconterà dell’esperienza traumatica del primo respiro del bambino, dell’incontro con l’aria.
Eventi speciali
La terza edizione di KUM! si apre con Flow, in collaborazione con il format internazionale CreativeMornings: una mini conferenza abbinata alla colazione, per cominciare in maniera stimolante i tre giorni di festival. Con il teologo Andrea Bellavite si scopriranno le implicazioni antropologiche del camminare.
Nell’incontro La città della salute, a cura di Regione Marche, lo psichiatra e psicoanalista Mario Colucci e lo psicoanalista Francesco Stoppa ci spiegheranno come curare bene richieda umanità, ricerca scientifica, pratiche e tecnologie complesse, istituzioni e comunità affidabili, investimenti economici ingenti ma sostenibili.
Jonas Ancona dialoga con gli istituti scolastici, in particolare con l’IIS Podesti Calzecchi Onesti, su una scuola in-vita: una scuola che tende la mano e che si prende cura. Una scuola che non rifiuta, ma accoglie le differenze, argina le forme di disagio contemporaneo perché capace di generare desiderio. Guideranno l’incontro la psicologa e psicoterapeuta Maddalena Boscaro e la professoressa Roberta Furlani, modera Monica Carestia.
I Servizi Sociali del Comune di Ancona, con le associazioni di famiglie affidatarie, propongono un evento per scoprire la magia dell’incontro tra una famiglia e il bambino che accoglie.
Margherita Barocci, esperta di rigenerazione urbana, l’antropologo Giorgio Cingolani, l’architetto Alessio Piancone e Rosita Volani, direttrice artistica di Olinda saranno protagonisti di un confronto sulle pratiche in atto nei quartieri a rischio marginalizzazione per generare partecipazione civica, riqualificazione urbana, integrazione sociale. Modera Maria Laura Bergamaschi.
Nell’incontro La nascita di un libro l’IIS Cambi Serrani di Falconara presenta il libro che raccoglie i contributi degli studenti che attraverso la scrittura si sono interrogati sul senso della vita.
Come l’anno scorso KUM! si conclude domenica con tanta musica nella speciale festa di chiusura in programma alle 20.
I Libri di KUM!
KUM! è anche una collana di libri edita da Melangolo, che trascrive in presa diretta le voci e gli interventi più originali che di anno in anno sono presentati al festival. Ciascun volume raccoglie due tra gli interventi più significativi di ogni edizione: “Risurrezioni”, con i contributi di Stefania Carnevale e Bernard Toboul dall’edizione 2018 e “L’Ingovernabile”, con testi di Rocco Ronchi e Bernard Stiegler. Ne parleranno quest’anno al festival Monica Carestia, Federico Leoni, Simone Regazzoni e Rocco Ronchi.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e liberi fino ad esaurimento posti, ma per gli incontri più attesi è possibile assicurarsi un posto tramite acquisto di KUM! Card, la fidelity degli amici di KUM! al costo di 30 €. I possessori della card hanno diritto a prenotare un posto riservato agli incontri che preferiscono tra quelli prenotabili: sul sito www.kumfestival.it la lista degli incontri e le modalità di iscrizione.
Per informazioni: www.kumfestival.it – Fondo Mole Vanvitelliana: 0719257388
Telegram: @KumFestival  |  Facebook: @kumfestival  | Twitter: @KumFestival
Instagram: @kumfestival | YouTube: KUM! Festival
Recalcati Massimo, psicoanalista © 2014 Giliola CHISTE
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stiggygoreblog · 10 years
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Year: 1973 Alternate Title: Il prato macchiato di rosso Director: Riccardo Ghione Cast: Enzo Tarascio, Marina Malfatti ,Claudio Biava, George Willing, Daniela Caroli, Lucio Dalla,  Dominque Boschero Themes: Euro-trash, Euro-thriller, Giallo, Weirdness, Hippies, Bloodletting, Mystery
Going by the title alone, The Bloodstained Lawn offers up wild imaginings of all things gory and tasty on the violence front- massacre proportions in fact, to stain a whole lawn, if it was a reasonable size would take quite a few bodies. However in true giallo tradition this entry proves you cannot go by title alone when speculating over content. In fact, I would go one further, and argue could this film be considered a giallo at all? If you take the general tropes of a giallo, an unseen killer, black gloves, sexy ladies murdered in brutal ways, none can be found here. On the most basic level, yes this film is a pulp thriller, with a bit of a detective mystery at the centre of things, and, therefore, it is understandable that it makes it onto many giallo lists. However, for those expecting more conventional fare, The Bloodstained Lawn does not even offer up the most basic of tropes. This said that does not mean the film is a complete waste of time, and it is original at least, and it deals out some fairly entertaining scenes of free loving hippiedom that would be shameful to pass on. If you like your horror with a wacky, psychedelic flavour, then maybe this title is for you.
All the fun revolves around a group of middle-class people who live in a luxury pad out in the middle of nowhere. To pass the time, and for other reasons alluding to profit, science, and some sort of Bathory experiment, the group lure unsuspecting ‘losers’ to their abode, indulge them in free booze, spy on them getting frisky, and then, well these new guests disappear. So far so good, the only problem with this is, for the bulk of the one hour, twenty minute running time, you don’t get to see where these people are disappearing to. In fact, most of the action occurs in the showdown, meaning this is a film that requires a certain amount of patience to get to the punchline. Never fear, there are plenty of things to keep the audience amused during the waiting period- which include, naked hippy dancing, drug taking, a naked woman trusted up like a hog roast, a wiley old tramp who bears a striking resemblance to Paul Naschy – ‘Hobo’ edition, and a mad scientist who possesses the world’s most ridiculous bow-tie. Somewhere within all this, there is a lone hero investigating matters, and a doorway to a weird orgy room that resembles a large bald vagina.
On team Evil are scientist Dr. Antonio Genovese ( Enzo Tarascio), his wife Nina, (played by giallo regular Marina Malfatti), and brother Alfiero ( Claudio Biava). All are generally unlikeable, Malfatti pulls out her best resting bitch face to portray something of a fairly vain and utterly contemptible lady of the manor . Scientist Dr. Antonio is completely nuts- and Tarascio is extremely adept at conveying this. Claudio Biava is Nina’s brother Alfiero who makes for a capable henchman type, and appears to have a very close relationship with his sister, further adding to the weirdness on offer. Writer/director Riccardo Ghione gives the impression he is having a stab at the affluent classes in his weird and meandering narrative, and there is an angle of black comedy that accompanies the bizarre plotline. There are also references to creating a ‘pure race’ from loony scientist Dr. Antonio, with wife Nina sharing his skewed views. Along with this the Doc in his spare time likes to listen to Wagner- make of this what you will. The victims are treated as uneducated fodder whose only purpose in existing is to be farmed like animals. While the rich home owners appear to have more money than sense and have lost all sense of reality living out their decadent lifestyles. The guests cover a gambit of generally useless people- a couple of free lovin’ hippy hitchhikers- Max (George Willing), and his girlfriend (credited as Max’s companion) played by Daniela Caroli, are the main focus of the show and do a reasonably decent job of fulfilling the criteria of the aforementioned. Caroli is not afraid to flash some flesh, while Willing as beardy weirdy boyfriend Max demonstrates a large penchant for dope, joss sticks and playing the guitar. Lucio Dalla is a rough Paul Naschy type tramp, who enjoys the free hospitality, and copious amounts of wine on offer, and also appears to be the only person to have one iota of sense about him. Dominque Boschero is a lusty prostitute- another cast member with little inhibition in getting her clothes off, and one whose character apparently loves her job (even taking the time to read up on porn mags in her downtime, presumably to pick up new tips to pass on to her clients). The most inexplicable aspect when it comes to the victims, no one appears to question anything (apart from the tramp), and when weird things happen- like finding a human skull in an outdoor oven- it takes a while before any sense of alarm sets in. Nino Castelnuovo as the UNESCO agent is grossly underused, and only pops up from time to time, to perhaps inject a sense of urgency into the plot, however so sparse are these moments, this angle sadly flops.
There is a lot of titillation to be had in The Bloodstained Lawn, but sadly not much in the of gratuitous sex and violence, so if you are looking for something with a bit more meat on its bones, there is the possibly that this may disappoint. What the film does have in its favour is a script that is so bonkers and irrelevant that it is easy to get wrapped up in the madness. The detective angle lets things down as it sloppy in its approach, apparently just slotted in to tie things together. When you consider some of the inventiveness apparent in Ghione ‘s script, and considering the underlying story arch, it is quite disappointing Ghione opted to resort to a slap dash and hasty approach to ending his story. There are some interesting aspects to the story, especially the ones relating to social classes and eugenics, but these are not nearly explored as much as they could be. Adding to this, the fact there can be little sympathy elicited for most of the victims- being in their own ways as self-indulgent as the aggressors- sadly, takes away any resonant messages Ghione may have hoped to contain in this film. The underlying concepts are watered down by the ample scenes of nonsensical behaviour- like our hippy lovebirds showering in wine, and skipping hand in hand to some groovy hipster music playing in the background. All this aside, The Bloodstained Lawn is a decent romp, far more interesting than it really deserves to be, and well worth checking out if you like your Euro-thriller/horrors with a curious edge.
    Stiggy’s Film of the Day The Bloodstained Lawn aka Il prato macchiato di rosso (1973) Year: 1973 Alternate Title: Il prato macchiato di rosso Director: Riccardo Ghione Cast: Enzo Tarascio, Marina Malfatti ,Claudio Biava, George Willing, Daniela Caroli, Lucio Dalla,  Dominque Boschero…
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tmnotizie · 5 years
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ANCONA – Giunto alla sua terza edizione, KUM!, il festival che ha la direzione scientifica dello psicoanalista Massimo Recalcati, torna alla Mole Vanvitelliana di Ancona da venerdì 18 a domenica 20 ottobre. È organizzato dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana, con il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Cariverona, con le attività sul territorio a cura di Jonas Onlus, e il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni (www.kumfestival.it).
KUM! è la parola che Dio rivolge a Giona e Gesù a Lazzaro: Alzati! In questa parola antica è riassunto il senso generale di ogni pratica di Cura: il rinnovamento della vita laddove la vita sembra morta, finita.
E da questa parola prende avvio la riflessione del festival, che le affianca il sottotitolo Curare, Educare, Governare, i tre mestieri impossibili secondo Freud, ampliando il campo dell’analisi della Cura a tutte le sue pratiche, cliniche e non.
La settecentesca Mole Vanvitelliana – isola artificiale a forma di pentagono, situata nel porto di Ancona – è la casa ideale per la manifestazione: nata originariamente come lazzaretto, è emblema della Cura e diviene quindi un luogo di dialogo aperto non solo a specialisti della clinica – psicoanalisti, psichiatri, medici – ma anche a filosofi, antropologi, scrittori e poeti, teologi e biologi che, con uno sguardo trasversale e pluriprospettico, si confrontano sul tema del 2019: l’origine della vita.
«L’origine della vita – affermano Massimo Recalcati e Federico Leoni – è anzitutto il tema della nascita. Nascita di una vita, nascita di un figlio dall’incontro enigmatico del sesso e dall’incanto dell’amore. L’origine della vita è anche l’emergere della vita umana dalla sterminata preistoria della vita animale. Infine l’origine della vita è la comparsa della vita sul pianeta Terra, il suo lento sollevarsi dall’inorganico e il suo graduale organizzarsi in forme via via più complesse e differenziate; ed è l’origine della Terra e la formazione dell’universo: dello spazio e del tempo, della materia e dell’energia.
Grande tema scientifico e antropologico, inesauribile domanda teologica, antica questione filosofica che la contemporaneità eredita e trasforma profondamente, l’origine della vita è il campo vastissimo e intimamente consonante che KUM! esplorerà in questa sua terza edizione».
Il programma 
In calendario, nelle tre giornate di festival, 48 incontri con 67 ospiti, divisi in sezioni: 6 Lectio con grandi personalità della psicoanalisi, della filosofia e dell’antropologia; 10 Dialoghi e 5 Conversazioni per confrontare idee e punti di vista; 5 Ritratti di importanti figure del pensiero occidentale; 4 Letture dei classici della letteratura; 4 appuntamenti per conoscere specialisti e pratiche della Cura con Lo sguardo di Ippocrate; 2 Visioni, su psicoanalisi e televisione; i temi cardine della psicoanalisi accompagnati da una bevanda con 3 incontri per Psicologia da The e 3 per Aperipsì; 6 Eventi Speciali.
Lectio magistralis
L’inaugurazione del festival, venerdì 18, sarà seguita dalla prima lectio con Federico Leoni. La filosofia dell’ultimo secolo ha insistito sulla separazione tra la vita umana, appartenente ad un piano superiore grazie al linguaggio, e le altre forme di vita; è però forse tempo di ripensare l’origine della vita umana come profondamente annodata a quella non-umana.
Sempre venerdì il fisico Guido Tonelli, uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, terrà la lectio Genesi. In principio era il vuoto: la storia di un insieme di stati caotici e turbolenti dai quali è emerso un sistema apparentemente ordinato e rassicurante. È questo il grande racconto delle nostre origini più lontane, strumento indispensabile per affrontare le sfide del futuro.
Tre lectio magistralis in programma sabato 19.
Nessuno nasce solo è il titolo dell’intervento della psicoanalista Silvia Vegetti Finzi, in cui spiegherà come la data di nascita che ci viene attribuita sia convenzionale perché siamo già al mondo nove mesi prima, nel grembo materno. Questa fase – insieme all’esperienza del parto – influenza la struttura della nostra personalità, le relazioni con gli altri e il rapporto con il mondo.
Sotto il profilo evolutivo, l’origine della vita umana può essere colta in due grandi acquisizioni: l’abilità di stare e camminare su due piedi e il linguaggio verbale. L’antropologo Francesco Remotti, nell’incontro In principio era il riso (non solo il verbo), suggerirà come i miti di molte società inducano ad aggiungere un terzo fattore: il riso.
Il filosofo Rocco Ronchi ripercorrerà la concezione filosofica di Gilles Deleuze, formulata a partire dalla lettura di Marcel Proust: il pensiero prende avvio dai traumi, comincia sempre con una ferita.
Non è sufficiente essere vivi per voler vivere. La melanconia ci insegna che la vita può essere oggetto di un rifiuto radicale. Ma quali sono le ragioni di questo rifiuto? Qual è la verità profonda della melanconia? A dare risposta a questi interrogativi, domenica 20, sarà Massimo Recalcati.
Dialoghi
La potenza dell’azione umana innesca ogni sorta di relazione di potere e di antagonismo potenzialmente esplosivo. Le società moderne hanno imbrigliato l’instabilità strutturale del potere in un insieme di artifici istituzionali che per qualche secolo si sono rivelati relativamente efficaci. Ma oggi, mettono in guardia il filosofo Massimo De Carolis e il sociologo Mauro Magatti nell’incontro L’origine del potere, si moltiplicano i segni di un cedimento strutturale di quegli artifici.
Il semiologo Stefano Bartezzaghi e il latinista Ivano Dionigi si confronteranno sulla Forza della parola: se ‘simbolica’ essa unisce, consola, salva; se ‘diabolica’, divide, affanna, uccide. Oggi la parola, marca distintiva dell’uomo, corre un duplice rischio: da un lato, essere snaturata e ridotta a vocabolo; dall’altro, essere mandata in esilio dai padroni del linguaggio.
I disagi psicologici dei bambini sono oggi sempre più complessi nel loro manifestarsi e nel loro trasformarsi. Talvolta poi i bambini sono oggetto di abusi, violenze, maltrattamenti: l’adulto si trasforma in carnefice, la casa familiare diventa una trappola. Cosa si può fare per il bambino difficile e per chi lo circonda? E per ridare voce al silenzio dell’infanzia? Daranno una risposta a queste complesse domande gli psicoanalisti Aldo Becce e Uberto Zuccardi Merli.
L’arte nasce nelle caverne. Federico Leoni e Rocco Ronchi racconteranno e interrogheranno il testo di Georges Bataille “Lascaux. La nascita dell’arte”: una delle maggiori interpretazioni del complesso di Lascaux, dove ventimila anni fa i nostri antenati depositarono un tesoro di circa seimila immagini di uomini, animali e misteriosi esseri ibridi che ancora ci affascinano.
Il discorso sull’arte continua con Aldo Grassini e Andrea Socrati del Museo Tattile Statale Omero di Ancona. L’arte si prende cura dell’uomo offrendogli la possibilità di esprimersi qualunque sia la sua condizione; parallelamente è necessario prendersi cura dell’arte, permettendone a chiunque la conoscenza e il godimento.
Sulla poesia dialogheranno invece i poeti Gianni Montieri e Francesco Scarabicchi, nell’incontro La vita di Giacomo.
La nascita di un bambino non coincide con la nascita di un soggetto. Il soggetto nasce molto tempo dopo il bambino, è ciò che diventa grazie all’incontro con l’altro. Gli psicoanalisti Mariela Castrillejo e Uberto Zuccardi Merli spiegheranno l’importanza della clinica del bambino prematuro e della prima infanzia come accesso privilegiato per l’osservazione della fragilità di questa transizione.
La lunga crisi e la difficile rinascita occidentale è il titolo dell’incontro tra l’esperto di biotecnologie genetiche Ernesto Burgio e la psicologa Daniela Lucangeli. Nella storia collettiva, come nella vita individuale, ci sono momenti critici, momenti di morte e di rinascita. Ma la crisi storica nella quale ci troviamo, iniziata tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, sembra protrarsi indefinitamente senza portare a un rinnovamento, forse perché si tratta della vera e propria fine di un mondo.
Il neurobiologo Stefano Mancuso e lo scrittore Daniel Lumera parleranno di Siamo fatti di Terra. Quando la salute del Pianeta e delle persone sono una cosa sola. Per affrontare le sfide più delicate che abbiamo di fronte – spiegheranno – dobbiamo ritornare in armonia con la Terra che ci ospita. Modera l’esperto di sostenibilità ambientale Tommaso Perrone, in collaborazione con Alce Nero.
Nel dialogo Il mito dell’origine, l’origine del mito, l’antropologa Laura Faranda e lo psicoanalista Luigi Zoja spiegheranno come i miti, che si ripresentano simili in epoche e culture diverse, attingano a un inconscio collettivo tuttora presente nelle nostre società ipermoderne. Ne sono un esempio i miti dell’origine, che tentano di dare ordine al cosmo, ma anche quelli della vendetta e della distruzione, riemersi nei fondamentalismi contemporanei e nelle dinamiche terroristiche.
Conversazioni
I filosofi Alessandra Campo, Elena De Silvestri ed Enrico Redaelli ci parleranno di Platone e dei suoi due modi di pensare l’origine della vita: quello del Demiurgo, che la fa scaturire dal gesto di un sommo artigiano che dà forma alle cose, e quello che la vede sorgere dalla materia – Chora in greco – e dal suo movimento inafferrabile, al quale Platone riserva l’ultima parola.
Le psicoterapeute Monica Grigio e Natascia Ranieri conversano con la giurista Tullia Penna sul complesso percorso che conduce una coppia all’esperienza della genitorialità: dalle leggi e ideologie che ogni società costruisce intorno alla nascita di un figlio, alle difficoltà e patologie che talvolta accompagnano la gravidanza, il parto e la prima infanzia.
Di Creazione, invenzione, evoluzione si parlerà con il teologo biblista Mario Cucca e i filosofi della scienza Giulio Giorello e Telmo Pievani. Cosa ci vuole dire il testo biblico attraverso l’immagine della Creazione? Come dobbiamo pensare l’evoluzione guardando alle profonde revisioni che il darwinismo ha attraversato negli ultimi decenni?
Ogni nuova vita che si affaccia al mondo incontra l’Altro: la coppia genitoriale, la famiglia via via più estesa, la società nel suo insieme. E proprio nel confronto con l’Altro, spiegano la psicoanalista Giorgia Fracca, lo psicologo Mauro Grimoldi e lo psicoterapeuta Nicolò Terminio, ogni nuova vita cercherà di fare spazio alla propria irriducibile singolarità.
Ritratti
Il primo ritratto in programma è Lucrezio. Contro la paura e l’ignoranza, dedicato al poeta e filosofo romano. Un apostolo della ragione, secondo Ivano Dionigi, che a Roma ha reciso il doppio cordone che legava l’uomo alla politica e alla religione, smascherato l’inganno dell’amore e del progresso, stigmatizzato i ricatti dell’ignoranza e della paura, svelato gli infiniti mondi possibili.
Di Jean-Paul Sartre e del suo romanzo “La nausea”, attraverso il quale il filosofo si inoltra nel territorio dell’esistenza, parlerà Massimo Recalcati. L’esistenza è dappertutto, noi siamo esistenza, ma non la si incontra mai. “La nausea” è l’esperienza attraverso la quale l’esistenza si svela nella sua più nuda e assoluta presenza.
L’epistemologa Luigina Mortari porta il pubblico alla scoperta della figura della filosofa Maria Zambrano e della sua strada per entrare in contatto con la realtà: la ragione poetica, materna, la ragione innamorata delle cose.
Telmo Pievani tratteggerà il ritratto di Charles Darwin. Il Rivoluzionario riluttante che tenne la sua teoria dirompente in un cassetto per vent’anni prima di renderla pubblica.
Lo psichiatra e psicoanalista Maurizio Balsamo presenta uno degli psicoanalisti contemporanei più noti: André Green, che ha provato a pensare lo sviluppo della psicoanalisi alla luce delle questioni cliniche del tutto nuove poste dal tempo presente.
Letture
Anche quest’anno una sezione del festival è dedicata ai grandi classici della letteratura interpretati da autorevoli voci contemporanee: il biologo Gian Marco Luna con “Moby Dick” di Herman Melville, metafora della lotta per la sopravvivenza negli oceani, oggi forse irreversibilmente danneggiati; il filosofo Riccardo Panattoni con “La preparazione del romanzo” racconta il romanzo che Roland Barthes voleva scrivere, per trovare nella vita, in ogni suo frangente, il fantasma dell’origine; Stefano Mancuso legge “Ascoltare gli alberi”, in cui Henry David Thoreau espone intuizioni sugli alberi o sulle loro capacità di percezione che precorrono i risultati delle ricerche degli ultimi anni; Mario Cucca affronta “Il Cantico dei cantici”, in cui i due amanti fanno esperienza della natura eversiva dell’amore, capace di risignificare l’intero universo simbolico degli amanti.
Lo sguardo di Ippocrate
Uberto Zuccardi Merli spiegherà come l’infanzia, che è l’inizio della vita umana segnato dalla dipendenza, quella dalle cure dei genitori, oggi prosegua anche nella vita adulta. Gli oggetti della tecnologia, che costituiscono la nostra realtà sociale condivisa, generano infatti una dipendenza fortissima e universale.
Di Cure Palliative Pediatriche e Hospice Pediatrici, sempre più necessari con l’aumento dei casi di bambini e adolescenti affetti da patologie inguaribili, parleranno Sergio Amarri, primario di pediatria, la psicoanalista Giorgia Cannizzaro, l’ematologo pediatrico Momcilo Jancovič e la direttrice di Vidas Giada Lonati, in collaborazione con Fondazione Seragnoli.
La psicoanalista Maria Barbuto, il Direttore di Neonatologia dell’Ospedale Salesi di Ancona Virgilio Carnielli e il regista Angelo Marotta guideranno il pubblico in un viaggio nella neonatologia dell’Ospedale Salesi di Ancona, nel reparto di terapia intensiva dedicato ai pazienti più piccoli di tutti.
L’oncologa Rossana Berardi, insieme al filosofo Michele Caporossi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Ancona, e alla fotografa Francesca Tilio, nell’incontro Bios e antibios parlerà di come una diagnosi oncologica durante la gravidanza – o con bimbi appena nati – e i trattamenti antitumorali che spesso causano infertilità possano rendere il desiderio di genitorialità irrealizzabile.
E ancora:
Visioni
Due incontri speciali con il critico cinematografico e televisivo Andrea Bellavita per intrecciare psicoanalisi e televisione. Nel primo sarà accompagnato da Mariela Castrillejo, dal filosofo Simone Regazzoni e da Massimo Recalcati per analizzare “Lessico Amoroso”, trasmissione che il direttore scientifico ha condotto per la Rai. Nel secondo Bellavita prenderà in esame la capacità della fiction televisiva contemporanea di costruire mondi che possano essere abitati non solo dai personaggi, ma anche dallo spettatore.
 Psicologia da The
La psicoanalista Monica Carestia illustrerà il lavoro di Chandra Livia Candiani con la poesia e i bambini migranti e rom che hanno perduto il proprio idioma.
Con la psicoanalista Maria Laura Bergamaschi e la scrittrice Anna Toscano scopriremo come il linguaggio sia l’impalcatura che sostiene la nostra identità.
Infine, la psicoanalista Sara Riccardi guiderà una riflessione sul concetto di maternità in psicoanalisi, a partire da alcuni brani del libro di Erri De Luca “In nome della madre”.
Aperipsì
La psicoterapeuta Elena Veri risponderà, grazie alla psicoanalisi, alla domanda La vita ha un’origine?
Gratitudine: muori e divieni, è l’incontro della psicologa Anna Stefi che parte dall’interpretazione di Seneca delle tre Grazie.
La psicoterapeuta Chiara Tartaglione racconterà dell’esperienza traumatica del primo respiro del bambino, dell’incontro con l’aria.
Eventi speciali
La terza edizione di KUM! si apre con Flow, in collaborazione con il format internazionale CreativeMornings: una mini conferenza abbinata alla colazione, per cominciare in maniera stimolante i tre giorni di festival. Con il teologo Andrea Bellavite si scopriranno le implicazioni antropologiche del camminare.
Nell’incontro La città della salute, a cura di Regione Marche, lo psichiatra e psicoanalista Mario Colucci e lo psicoanalista Francesco Stoppa ci spiegheranno come curare bene richieda umanità, ricerca scientifica, pratiche e tecnologie complesse, istituzioni e comunità affidabili, investimenti economici ingenti ma sostenibili.
Jonas Ancona dialoga con gli istituti scolastici, in particolare con l’IIS Podesti Calzecchi Onesti, su una scuola in-vita: una scuola che tende la mano e che si prende cura. Una scuola che non rifiuta, ma accoglie le differenze, argina le forme di disagio contemporaneo perché capace di generare desiderio. Guideranno l’incontro la psicologa e psicoterapeuta Maddalena Boscaro e la professoressa Roberta Furlani, modera Monica Carestia.
I Servizi Sociali del Comune di Ancona, con le associazioni di famiglie affidatarie, propongono un evento per scoprire la magia dell’incontro tra una famiglia e il bambino che accoglie.
Margherita Barocci, esperta di rigenerazione urbana, l’antropologo Giorgio Cingolani, l’architetto Alessio Piancone e Rosita Volani, direttrice artistica di Olinda saranno protagonisti di un confronto sulle pratiche in atto nei quartieri a rischio marginalizzazione per generare partecipazione civica, riqualificazione urbana, integrazione sociale. Modera Maria Laura Bergamaschi.
Nell’incontro La nascita di un libro l’IIS Cambi Serrani di Falconara presenta il libro che raccoglie i contributi degli studenti che attraverso la scrittura si sono interrogati sul senso della vita.
Come l’anno scorso KUM! si conclude domenica con tanta musica nella speciale festa di chiusura in programma alle 20.
I Libri di KUM!
KUM! è anche una collana di libri edita da Melangolo, che trascrive in presa diretta le voci e gli interventi più originali che di anno in anno sono presentati al festival. Ciascun volume raccoglie due tra gli interventi più significativi di ogni edizione: “Risurrezioni”, con i contributi di Stefania Carnevale e Bernard Toboul dall’edizione 2018 e “L’Ingovernabile”, con testi di Rocco Ronchi e Bernard Stiegler. Ne parleranno quest’anno al festival Monica Carestia, Federico Leoni, Simone Regazzoni e Rocco Ronchi.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e liberi fino ad esaurimento posti, ma per gli incontri più attesi è possibile assicurarsi un posto tramite acquisto di KUM! Card, la fidelity degli amici di KUM! al costo di 30 €. I possessori della card hanno diritto a prenotare un posto riservato agli incontri che preferiscono tra quelli prenotabili: sul sito www.kumfestival.it la lista degli incontri e le modalità di iscrizione.
  Per informazioni: www.kumfestival.it – Fondo Mole Vanvitelliana: 0719257388
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Instagram: @kumfestival | YouTube: KUM! Festival
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tmnotizie · 8 years
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SAN BENEDETTO – L’ondata di freddo che sta investendo in queste ore il medio Adriatico ha obbligato al rinvio gli organizzatori del Concerto per il Nuovo Anno “Te Deum” in programma  nella chiesa di San Benedetto Martire. La neve caduta soprattutto nelle zone più interne ha messo infatti in difficoltà anche alcuni musicisti che avrebbero dovuto esibirsi, impossibilitati a raggiungere la costa. Inoltre le rigide temperature  previste per la notte non avrebbero permesso al numeroso pubblico di appassionati che ogni anno assiste a questo evento di raggiungere in sicurezza il Paese Alto.
I responsabili dell’Istituto Vivaldi, che ha curato l’evento, hanno così deciso di posticipare il concerto a Sabato 7 gennaio alle ore 21 sempre nella Chiesa di San Benedetto Martire. Durante il “Concerto per il Nuovo Anno 2017” verranno eseguite alcune tra le più celebri melodie composte da Antonio Vivaldi, Wolfgang Amadeus Mozart, Camille Saint Saens, Gabriel Faureé, Benedetto Marcello e George Friedrich Händel.
In particolare, attraverso l’esecuzione del “Te Deum”, inno solenne di ringraziamento che verrà eseguito in una famosa versione posta in musica da Johann Michael Haydn (fratello del più celebre Franz Joseph), si intende auspicare il concretizzarsi di un futuro nel quale sviluppo economico e sociale possano tornare ad essere protagonisti nel nostro Paese.
L’evento, realizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di San Benedetto del Tronto, vede la partecipazione del tenore Augusto Mariotti assieme alla “Corale Cento Torri di Ascoli Piceno”, sotto la direzione del maestro Maria Regina Azzara.
Le musiche saranno eseguite dall’ “Ensemble Vivaldi”, composto dai violinisti Piergiorgio Troilo e Paolo Incicco,  dal violista Emiliano Finucci, dalla violoncellista Daniela Tremaroli; dai trombettisti Leonardo De Carolis e Matteo Luzi; dall’organista Lorella Azzara. Un evento musicale di grande qualità ad ingresso libero, nello scenario assolutamente suggestivo della chiesa più antica della città.
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