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#IRAMA SÌ E MAHMOOD NO
ortofosforico · 8 months
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MAHMOOD NOOOOO MA COME SESTO
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Mahmood non in top 5 e irama sì è una vergogna vergognosa
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asterargureo · 3 years
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Sanremo terza serata: niente comici!
- Giusy Ferreri: allora ieri mi è sembrata un pochino scazzata. La canzone non è malaccio
- Sangiovanni: Gesooo salvaci dai derivati Mariani.Mi sembra di rivivere il triste periodo dei vari Sanremo con Carta,Scanu e anche Emma. Purtroppo questo ha una fanbase importare ingombrante e temo che sabato possa rosicchiare altri posti
- Gianni Morandi: mio capitano! La canzone è un palese richiamo a quelle degli anni 60, secondo me non è da terzo posto, però a Gianni voglio bene
- Rettore e Dito nella Piaga: Rettore completamente svalvolata,Dito nella Piaga bella e brava,la canzone mi piace molto, è divertente.Attenzione ai duetti stasera perché il Bugo gate 2 è sempre in agguato
- Aka7even: altro derivato Mariano e anche lui può rosicchiare punti. La canzone ricorda quella dei film estivi che danno su Italia 1 per riempire il palinsesto, quelli ambientati in casette sui laghi con la ragazza che non si accetta (spolier: di solito il problema sono gli occhiali e i vestiti non di grido) e il ragazzo che le dice che è perfetta così
- D'Argen D'Amico: soddisfazione del Fantasanremo,l'ha preso proprio sul serio. La canzone è perfetta per le feste soprattutto dopo aver bevuto alla goccia,ma anche per cori fa stadio improvvisati. Lui deve essere un seguace di Duccio Patanè
- Mahmood e Blanco: coppia che è entrata da papa in conclave,bravi,la parte in cui Mahmood dice brividi mi fa ridere perché mi ricorda un personaggio di un programma che guardavo da piccola. Anche le mummie dell'Ariston hanno gradito
- Michele Bravi: è più preso dalla foga agonistica del Fantasanremo che dalla gara in sé. Ieri ha fatto lo shampoo nel bidone del grasso. La canzone è per me indecifrabile
- Highsnob e Hu: la versione dark dei Coma Cose,non so,non mi dicono molto
- Irama: anche lui ha fatto lo shampoo con il grasso. La canzone è un mix tra Cecco Angiolieri e Infinito di Raf (ovunque tu sarai ovunque io sarò). Era meglio in dad
- Emma: la canzone non mi dice molto,lei emozionata
- La Rappresentante di Lista: un fantasma si aggira per l'Europa. La sua canzone ha spaventato i bigotti nostrani perché inneggereb e al comunismo.Addirittura! Comunque bravissima,la canzone ti entra subito in testa ed è davvero una delle poche.
- Elisa: brava,intonata,sicura, però la canzone non mi convince. Forse perché troppo da festival
- Achille Lauro: lui ormai è chiaro che faccia il performer più che il cantante,tra ospitate e gara ormai ha messo radici all'Ariston. Però se anche l'osservatore romano ti dice che non sei speciale deve essere un duro colpo. Oppure sta cercando di conquistare il vescovo di Sanremo. La canzone? Ah, sì. Sempre Rolls Royce con oh mio Dio,gemiti, ammiccamenti e simili. Achille,cambia il disco!
- Massimo Ranieri: anche lui molto bravo,questa volta i problemi con i fonici sono risolti perché è davvero impossibile farlo stonare
- Yuman: attenzione perché sabato potrebbe salire in classifica. Ricorda le canzoni tipiche sanremesi.
- Rkomi: personal Jesus in salsa milanese,nïël Olîympįœ.
- Le Vibrazioni: e insomma più che le vibrazioni direi le stecche
- Giovanni Truppi: lui ha preso una tranvata per Drusilla,chiamalo scemo,se ne frega del dress code e per questo ha la mia stima. Chissà come stanno fumando Enzo e Carla
- Iva Zanicchi: eh, vabbè
- Ana Mena: non è più ultima,si è evitato l'incidente diplomatico
- Tananai: si immola per la causa e si classifica ultimo evitando l'ira funesta degli spagnoli
- Matteo Romano: ma siamo sicurə che sia maggiorenne?
- Fabrizio Moro: attenzione a lui. Su Twitter lo hanno definito come la Juventus di Allegri che parte spacciata e poi arriva in alto e infatti ieri è salito parecchio di quota. Attenzione anche all' endorsement di Ermanno Metallo. La canzone è praticamente una delle sue, sempre la stessa, rimaneggiata qua e là
- Drusilla Foer: una scoperta. Avrei gradito la sua presenza per tutte le serate. Arguta,emozionante,molto elegante, pungente e soprattutto non un soprammobile come nelle sere precedenti.
Nota di costume: il nero,bianco e soprattutto rosa molto gettonati. Apprezzo tutto questo rosa, sicuramente per esprimere solidarietà alle guardie😉
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atomheartmagazine · 3 years
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Sanremo 2022 - Le pagelle della terza serata
Siamo arrivati alla terza serata del Festival Di Sanremo 2022. Volendo è un bel risultato, dai. Ah sì, le pagelle. Eccole.
Giusy Ferreri: 4. Nettamente meglio della prima serata (grazie al cazzo, direte, quella volta cantò alle 6 di mattina), ma comunque è ancora Giusy Ferreri e questo non depone molto a suo favore.
Highsnob feat. Hu: 7. Sembrano usciti da Cyberpunk 2077. A parte questo, funzionano benissimo. E funziona benissimo anche il pezzo.
Fabrizio Moro: 5. Aridaje.
Aka 7even: 2. La canzone si chiama “Perfetta così” e sicuramente non è riferito alla stessa perché, in tutta sincerità, fa cagare. E ci tengo a scusarmi con la cacca.
Massimo Ranieri: 4. Yawn. Capiamoci, la canzone in sé è bella. Anche molto, volendo. Il problema è che l’esecuzione è da tortura cinese e ho ancora tutta la vita davanti per sottopormici proprio adesso.
Dargen D’Amico: 7,5. Fottiamocene e balliamo.
Irama: 3. Ma io perché mi ostino a non togliere l’audio quando entra lui?
Rettore feat. Ditonellapiaga: 8,5. Dite quello che vi pare, ma spaccano. Si vede proprio che si divertono e riescono a far divertire che li ascolta. La Rettore la conosciamo tutti benissimo, quindi la vera sorpresa – per chi non aveva avuto modo di conoscerla prima – è Ditonellapiaga, con un futuro luminosissimo di fronte. Ho detto che non erano da top 10, ma ho cambiato idea e le voglio sul podio finale.
Michele Bravi: 6,5. Ecco, Bravi è uno che mi ha fatto un po’ ricredere sul suo conto. Si è presentato con un brano scritto davvero bene e lo esegue in maniera precisa (a parte un po’ di emozione che si è sentita anche ieri sera, ma ci sta, soprattutto per il pezzo). Bravo lui.
Rkomi: 5,5. Poteva andare peggio, ma sicuramente doveva andare meglio. Non è uno dei suo pezzi migliori e non è un palco per lui. Doveva distinguersi dal resto e invece rischia di rimanere anonimo. Peccato.
Mahmood feat. Blanco: 6. Probabilmente vinceranno loro. Il problema è il che pezzo non vale un decimo di ciò che ci si aspettava dai due insieme. Potevano far esplodere il palco, invece si sono presentati con i miniciccioli.
Gianni Morandi: 6,5. Si diverte, ma con un pezzo che evidentemente – e comprensibilmente – non è nelle sue corde. Però sul palco si diverte come un bambino al parco con gli amici. Il podio, almeno morale – se il televoto farà i soliti danni a cui ci ha abituato – è il suo.
Tananai: 0. Nell’antichità, prima della nascita delle istituzioni carcerarie (quindi parliamo del secondo medioevo) vi erano i supplizi, vere e proprio violenze corporali atte a far soffrire il condannato in qualunque modo possibile. Quando queste pene non venivavo esasperate fino alla morte, servivano per riconoscere il tipo di reato del quale l’individuo si era macchiato. Ecco, io non so di quale reato ci siamo macchiati tutti, ma mi sento di dire che Tananai non ce lo meritavamo proprio.
Elisa: 9. Oggettivamente fuori classifica. È come prendere Maradona e Pelé e farli gareggiare con Ranocchia.
La Rappresentate Di Lista: 8,5. Non era facile mantenere le aspettative dopo l’anno scorso, quindi non l’hanno fatto. Hanno fatto di meglio. Si sono presentati con qualcosa di totalmente diverso e confermando quanto di buono si era sempre detto, alzando addirittura l’asticella. Ciao ciao.
Iva Zanicchi: 6. La voce non la scopriamo certo oggi. Però il pezzo non convince e non mi convincerà mai. In compenso, almeno metà dei cantanti in gara potrebbero – e dovrebbero – andare a lezione di dizione da lei.
Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir: 3. Fermi tutti, oggi non possiamo dargli 7 per aver fatto incazzare qualcuno. È salito sul palco, ha cantato e basta. Che palle, Achille, però. Uno spogliarello? Due bestemmioni in faccia ad Amadeus? Niente niente? Dimmi che almeno stasera duetti a sorpresa con le Bestie di Satana e brindate col vino da messa o non ti parlo più. Che cazzo.
Matteo Romano: 2. Devo capire se gli preferisco l’LSD o il crack. È una dura scelta. Vi aggiorno.
Ana Mena: 1. Ana-mosene tutti affanculo che è mejo.
Sangiovanni: 3. Dopo il primo ascolto ho pensato che ‘sta roba potesse migliorare. Del resto, peggiorarla era davvero esercizio complesso. Invece Sangiovanni ci stupisce. Il secondo ascolto è peggio del primo. Voglio morire ora.
Emma: 2. Ogni volta è così, sempre poca roba.
Yuman: 4,5. Yuman suona come qualcosa di già sentito. Il problema è che quando l’hai sentito non hai esclamato “che bello!”, ma “che palle!”.
Le Vibrazione: 6. Il ritmo c’è, e in un’edizione di Sanremo praticamente priva di quest’ultimo, dovrebbe essere tanta roba. Invece no. Non fanno quel salto in più. Sufficienti, però. Che non è male.
Giovanni Truppi: 8. Originalissimo. Qualcosa a cui il pubblico sanremese – mediamente – non è abituato. Il pezzo è una poesia e lui la interpreta davvero bene.
Noemi: 7,5. Arriva sul palco alle due di notte, all’incirca. E ci arriva come fossero le sei del pomeriggio. Esecuzione eccellente di un pezzo non particolarmente facile. Bene così.
Amadeus: 3. 25 canzoni in gara, tutte insieme, in una sola serata. Che idea fantastica, Amadè! Poi, cos’altro? Ah sì, gli ospiti che prendono 82 minuti ciascuno, le pubblicità (fighissima quella della Canalis, di Sassari, che continua a parlarci della SUA Liguria), i collegamenti da Marte, bombe a mano e tric trac. Daje così, con cattiveria. Che entro sabato ci facciamo esplodere tutti e almeno smettiamo di soffrire.
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asterargureo · 3 years
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Sanremo quarta serata: i duetti
Amadeus ci informa che ha pensato di fare cantare canzoni degli anni 60 70 80,ma gli artisti hanno chiesto di inserire anche gli anni 90 e lui ha detto sì. Ah,da quest'anno le cover sono anche in inglese.
Noemi: canta in inglese You make me feel(likes a natural woman),suona il pianoforte, brava, però forse per l'acustica non eccelsa, alcune parole non si capivano
Giovanni Truppi,Vinicio Capossela e il maestro con Nella mia ora di libertà : allora Giovanni ha l'obiettivo di far svenire Enzo e Carla e quindi continua imperterrito a mettere canotte, però questa volta la canotta era rossa. Esibizione degna della festa dell'unità, però avrei chiamato anche gli Extraliscio e offerto lambrusco e tortellini a tutti. Di sicuro qualcuno parlerà di festival dei comunisti
Yuman e Rita Marcotulli con My way: è il momento ballo degli sposi a Parco la Serra,nota sala ricevimenti molto in voga in provincia di Bari negli anni 90.
Le vibrazioni con Sophie and the Giants e Beppe Vessicchio con Live and let die: finalmente è tornato Beppe,signore e padrone del festival. Devo dire che loro sono bravi a suonare
Sangiovanni e Fiorella Mannoia con A muso duro: la Mannoia ha scambiato i duetti per un'ospitata,con lei che attacca serenamente a parlare e Amadeus che fremeva per continuare la gara.
Emma e Francesca Michielin con Baby One more Time: shish!
Gianni Morandi e Jovanotti con un Medley metà per uno non si fa male nessuno: Gianni e quell'altro arrivano vestiti da camerieri e l'uomo dalle manone giganti fa letteralmente cadere il teatro
Elisa ed Elena d'Amario con What a feeling: beh beh beh. Un attimo,mi devo riprendere. Lei bravissima. Elena d'Amario ci ha deliziatə con una coreografia dai sapori peparinani. Per i profani questa coreografia ha come caratteristica: mani al cielo,salti, espressione angosciata,pugni chiusi,mani alla gola o al petto e di solito anche del mobilio da spostare
Achille Lauro e Loredana Bertè con Sei bellissima: se lui non si spoglia,deve trovare il modo di far parlare di sé e lo fa leggendo un biglietto da lui scritto alla Bertè. Lasciamo perdere
Matteo Romano e Malika Ayane con Your Song: molto bravo,un cucciolino
Irama e Gianluca Grignani con La mia storia tra le dita: il duetto più atteso nella speranza di un Bugo gate 2. Irama arriva solo sul palco,con i capelli che hanno visto giorni migliori e inizia a cantare,dopo qualche minuto entra un Grignani un po' imbolsito e barcollante. Il duetto è un incidente stradale, terribile con Grignani che inizia a vagare per l'Ariston e Irama che per terminare l'agonia la butta in caciara. Un momento meraviglioso. Alla fine dell'esibizione Amadeus dà i fiori(oggi ha deciso che anche gli uomini hanno diritto) e Grignani dice: "hai paura a darmi i fiori. Te lo leggo negli occhi". Amadeus si augura che Gianluca possa tornare come cantante in gara dall'anno prossimo e lui " Fratelli amatevi, vogliatevi bene"
Dito nella piaga e Rettore con Nessuno mi può giudicare: brave, però mi aspettavo qualcosa di più
Iva Zanicchi con Canzone: mah
Ana Mena e Rocce Hunt con un Medley: lei è proprio Stella delle Winx come qualcuno su questo hellsite aveva fatto notare,ritrova il compagno di tormentoni estivi e l'Ariston diventa un villaggio turistico. Mancava il gioco aperitivo e l'aqua gym
La rappresentante di lista,Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra con Be my baby: che dire? Bravi tutti,poi c'è stato un momento "è questo che di prova ad essere sotto acidi?". Meraviglioso
Massimo Ranieri e Nek con Anna Verrà: Massimo tu sei sempre bravo. Una domanda perché Nek?
Michele Bravi con Io vorrei non vorrei ma se vuoi: anche lui caduto nel bidone dell'olio,ha scambiato Sanremo per la parte ASMR di YouTube,non ho capito mezza parola
Mahmood e Blanco con il cielo in una stanza: questi sono bravi,non ci sono cazzi, scusate il francesismo
Rkomi con Calibro 35 con un Medley di Vasco: lui si presenta a torso nudo e Amadeus gli fa i complimenti per il fisicaccio. Canta delle canzoni di Vasco, sicuro? Alla fine dell'esibizione Amadeus lo invita a fare delle flessioni Albano/Massimo Ranieri style e dice "pompiamo forte" . Sipario
Aka7even e Arisa con Cambiare: (devo ascoltare)
Highsnob e Hu e Mr Rain con Mi sono innamorato di te: ( devo ascoltare)
D'Argen D'Amico con la bambola: andrei a fare serata con lui,la bambola versione tunz tunz
Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo: devo ascoltare
Fabrizio Moro con Uomini soli: Dio delle città
Tananai con Rose Chemical con A raccontate comincia tu:io nel limone vi credevo e infatti il regista ha staccato l'inquadratura quando le cose si sono fatte più calde
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atomheartmagazine · 6 years
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Sanremo 2019 - Le pagelle della prima serata
Eccoci qui, come ogni anno, con il consueto appuntamento con le pagelle di Sanremo in cui ci facciamo del male. In fondo, miei cari, cos’è la vita se non sangue, dolore e Festival di Sanremo? Appunto. Iniziamo.
Francesco Renga – Aspetto che torni: 4. Salvatelo da se stesso. Sono anni che ve lo dico. Aspetto che smetti (semicit).
Il pezzo di Renga diventa quasi accettabile sul finale. Quando smette di cantare. #sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Nino D’Angelo e Livio Cori – Un’altra luce: 4. Non ce li meritavamo, dai. Onesti.
Nek – Mi farò trovare pronto: 5. Arie da rocker, ma poppettaro senza infamia e senza lode da una vita. Laura è andata via e c’ha avuto anche ragione.
The Zen Circus – L’amore è una dittatura: 6.5. Hanno fatto tanto ma tanto di meglio. Finiscono nella zona rossa. Prevedibile: non sono sanremesi. Grazie al cazzo e menomale. Daje sempre Appino.
Il Volo – Musica che resta: 3-. “Siamo musica vera che resta” detto dal Volo non è il capolinea della musica italiana, ma quello dell’umanità in generale. Ditemi dove cazzo resta ‘sta musica che me ne vado affanculo da un’altra parte.
Il pezzo del Volo l'hanno scritto in cinque. Ne bastava uno solo. Ubriaco e sotto LSD. #sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Loredana Bertė – Cosa ti aspetti da me: 7. Con i capelli blu. Ha vinto tutto. Ciao. Il pezzo non è nemmeno granché, ma la Bertè ormai vince solo per il semplice fatto che esiste.
La Bertè che si presenta a #Sanremo2019 con i capelli di Bulma per me ha vinto così. Ciao. pic.twitter.com/Mraoo5ZjLq
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Daniele Silvestri e Rancore – Argento vivo: 8,5. Un duo talmente inaspettato quanto inarrivabile. Ed era solo la prima serata. Possono addirittura migliorare. Bomba.
Federica Carta e Shade – Senza farlo apposta: 2.5. Oggettivamente inascoltabile, ragazzi miei.
Ultimo – I tuoi particolari: 5-. Se ascolti un pezzo di Ultimo, li hai ascoltati tutti. Bravo? Certo. Però, dopo un po’, hai rotto il cazzo. 15 anni li abbiamo avuti tutti. In molti ne siamo usciti, altri no. Pazienza. Vincerà lui. Siamo in recessione, del resto.
Dio le ha inventate le nuove parole, ma tu fai sempre la stessa canzone ciccio. #Sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Paola Turci – L’ultimo ostacolo: 9. Eleganza. Classe. Voce. Testo. Tutto.
Motta – Dov’è l’Italia 7. La quota indie. Quello fatto bene. Vale la pena ascoltarlo. Motta c’è e vi spiega due cosette.
Boomdabash – Per un milione: 4. È estate. A febbrario. Sul palco dell’Ariston. Ma cazzo se è estate. Però basta così, vi prego. “Ti aspetterò come mia nonna aspetta un terno”. Voglio morire adesso.
Patty Pravo e Briga – Un po’ come la vita: 4+. Se togli Briga, il pezzo ne guadagna. Ma resta pur sempre orribile. Nemmeno l’orchestra se la sentiva di far partire ‘sta cosa. “Ma sono venuta a fare una passeggiata o a cantare?”. Patty, ti voglio bene. Te ne avrei voluto decisamente di più se fosse stata sul serio solo una passeggiata o – meglio – fossi venuta sola. A cantare il cazzo che avresti voluto, ma senza ‘sto coso in mezzo alle palle.
Simone Cristicchi – Abbi cura di me: 7.5. Una certezza. Maestro.
Achille Lauro – Rolls Royce: 4,5. Rolls Royce. Rolls Royce. Rolls Royce. Se vuoi fare casino fermo al semaforo, però, ci sta.
Testo rolls royce molto rolls royce impegnato rolls royce e ricercato rolls royce. Immagino le nottate a scrivere 'sta roba. #Sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Arisa – Mi sento bene: 5. Pezzo banalissimo. Peccato, perché la voce di Arisa se la sognano in moltissime.
Negrita – I ragazzi stanno bene: 6. Provo molto affetto per loro. Sono stato adolescente anche io. Li ho amati. Oggi sono un po’ spenti, ma restano fottutamente rock come pochi.
Ghemon – Rose viola: 8 (ma sono di parte). Con tutto ciò che pensa, scrive e canta Ghemon ho un rapporto particolare. Per spiegarvelo, dovrei scrivere un libro. Quindi non contate questo voto e passiamo avanti.
Einar – Parole nuove: 4-. Ascolti Einar e preferiresti tornare a quando ti chiedevi “e questo chi stracazzo è?”. Si permette pure il lusso di stonare in un pezzo che già fa cagare di suo. Aiutatelo.
Ex-Otago – Solo una canzone: 4.5. Solo una canzone. Un po’ demmerda, ma solo una canzone. Poteva andar peggio. Ma anche meglio. Poteva andare e basta.
Il cantante degli Ex-Otago è un mix di Buffon e Sarcina con la S di Jovanotti. #Sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Anna Tatangelo – Le nostre anime di notte: 4. Sarà che è uscita alle 00.45, ma che mazzata sui maroni. Credo di aver già sprecato troppo tempo della mia vita con cose e persone. Sprecarne altro per riascoltare la sua canzone in un orario più consono non mi sembra un’idea geniale. Va bene (anzi male) così, Anna. Davvero.
Irama – La ragazza con il cuore di latta: 2. Il pezzo di Irama dura 3 minuti di cui 4 sono di troppo. Ho rimpianto addirittura la truzzata estiva che distruggeva gli zebedei alla radio una stazione sì e l’altra pure. Forse sono io che sono senza cuore, ma raramente ho ascoltato di peggio. Se avete una figlia in età preadolescenziale che probabilmente apprezza ‘sta roba, abbracciatela forte e ditele che fuori è un mondo infame.
Il pezzo di Irama dura 3 minuti di cui 4 sono di troppo. #Sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Enrico Nigiotti – Nonno Hollywood: 6. Anche la canzone di Nigioti è una bella piallata sui testicoli, eh. Ma comunque il testo e buono, lui è bravino, il futuro ce l’ha davanti. Può scegliere se farlo suo o essere uno dei tanti. Le scelte sono tutto nella vita. Per il momento sembra sulla strada giusta.
Mahmood – Soldi: 6.5. Timbro stilosissimo. Ha pezzi decisamente migliori di questo, ma merita. Finalmente qualcosa di moderno nel panorama musicale italiano.
Andrea Bocelli. A Bocelli non puoi dare un voto. Bocelli è oltre tutto e tutti. Capite che poi su quel palco ha cantato Irama senza vergogna, sì?
Mi confermate che Bocelli ha portato il figlio per spiegare due o tre cosette a quelli de Il Volo? #Sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Pierfrancesco Favino: 5. Perché?
Giorgia 11. Dio esiste ed è donna.
Ciao @Giorgia , se non hai molti impegni potresti cantarmi la vita? Grazie. #Sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Claudio Santamaria: 4. La vecchia fattoria. Ho valutato l’ipotesi di uscire a comprare del crack, ma il prezzo era troppo alto. Mannaggia.
Claudio Baglioni: 6 tendente a infinito. È sempre il solito Baglioni. Noia e canzoni suoe come se piovesse. Però, prima del Festival, ha fatto incazzare Salvini. E se fai incazzare Salvini, sei mio amico. Quindi la sufficienza quest’anno se la prende d’ufficio. Sarà 6 fisso. Da qui a sabato. Così ho stabilito. Il pallone e mio e decido io (cit).
Claudio Bisio: 5. Prova a fare un monologo per perculare Salvini, e quasi si convince a votare Lega anche lui.
#Bisio che saluta con la manina Bocelli senza dire nulla patrimonio dell'Unesco. #Sanremo2019
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
Virginia Raffaele: 5.5. Un po’ spenta. Le gag con Bisio sono raccapriccianti. Saluta persino i Casamonica. Partiamo alla grandissima.
Classifica giuria demoscopica
Nella zona blu ci sono Irama, Ultimo, Renga, Il Volo e Nek. Sarà tragedia e periremo con dolore. Se c’è un Dio, ci salvi.
A domani, se ce la fate.
Riassunto ragionato della serata fin qui. #Sanremo2019 pic.twitter.com/jLRKcPfUUV
— Adriano Costantino (@A_Costantino) 5 febbraio 2019
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