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#Roberto Herlitzka
bravagente · 2 months
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Roberto Herlitzka (1937-2024)
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sangue del mio sangue (2015)
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Roberto Herlitzka (Torino, 2 ottobre 1937 – Roma, 31 luglio 2024)
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ambrenoir · 2 months
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《Il lavoro di attore è un gioco, ma è un gioco estremamente impegnativo. Se uno non si diverte a fare l’attore è meglio che smetta, se no diventa un supplizio. Fare l’attore è divertimento, ma bisogna faticare molto per conquistarsi il diritto di giocare».
Roberto Herlitzka (Torino, 2 ottobre 1937 – Roma, 31 luglio 2024)
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byneddiedingo · 1 year
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Giancarlo Giannini in Seven Beauties (Lina Wertmüller, 1975)
Cast: Giancarlo Giannini, Fernando Rey, Shirley Stoler, Elena Fiore, Piero Di Iorio, Enzo Vitale, Roberto Herlitzka, Lucio Amelio, Ermelinda De Felice, Biaca D'Origlia, Francesca Marciano. Screenplay: Lina Wertmüller. Cinematography: Tonino Delli Colli. Production design: Enrico Job. Film editing: Franco Fraticelli. Music: Enzo Jannacci. 
As a student of literature, I was called on to memorize the seven deadly sins: pride, envy, wrath, avarice, sloth, gluttony, and lechery. But I don't think I was ever made to recall the corresponding virtues, which the medieval church categorized as humility, kindness, patience, charity, diligence, temperance, and chastity. Our age has added another to the list of virtues: survival. We speak of "survival of the fittest," which has caused us to couple fitness with health as the supreme necessities for survival. One of our most popular TV shows, now in its 45th season, is Survivor, the reality competition show that has a motto: "Outwit. Outplay. Outlast." Which brings us to Pasqualino Frafuso, aka "Settebellezze" or "Seven Beauties," the protagonist of Lina Wertmüller's scarifying satire Seven Beauties. Pasqualino commits almost every one of the seven deadly sins all for the sake of survival. He outwits, outplays, and outlasts the worst that can befall him in Europe under the heel of the Nazis, lying, killing, raping, seducing as the means to an end: staying alive. And of course we loathe him for it, while at the same time questioning what we would do in the same circumstances. Giancarlo Giannini's performance as Pasqualino would be a standout in any film: He's introduced to us as a Chaplinesque caricature of a strutting dandy, and for a while it's fun to watch him go from bad to worse, as in his efforts to dispose of the body of a man he has killed. But soon a queasiness sets in, as we wonder how much lower this worm can crawl. There should be no redemption for a Pasqualino, but instead Wertmüller gives us a cynical ending, suggesting that Pasqualino will repopulate the Earth with his own kind, in his own words, "A rotten comedy, a lousy farce, called living." Seven Beauties is an unsubtle film, and its lack of finesse in character and situation works against its ostensible aim as a moral fable. It makes a feint at seriousness of purpose by introducing a sympathetic character, Pasqualino's friend Francesco (Piero Di Iorio), and a moral exemplar, the anarchist Pedro (Fernando Rey), but the dominant note of the film is a sour nihilism.
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Il ritorno dopo 12 anni di Boris, la serie
Prima di Gomorra o Romanzo Criminale, se volevamo dare una risposta alla domanda "Qual è la miglior serie italiana mai fatta dagli inizi degli 2000?" allora la risposta era "Boris, la serie". A distanza di 12 anni arriva la tanto richiesta quarta stagione direttamente in streaming su Disney+. La storia di Boris, la serie più amata dagli italiani Le vicende che vedono protagonista la troupe guidata dal regista René Ferretti (Francesco Pannofino) hanno debuttato sui piccoli schermi degli italiani nel lontano 2007 presso le reti Fox Italia. 3 stagioni più un film che hanno fatto innamorare gli italiani per una serie che è rimasto viva nelle menti di tutti. Dal regista Ferretti passando per l’aiuto regista Arianna (Caterina Guzzanti) senza dimenticare lo stagista Alessandro (Alessandro Tiberi), il direttore della fotografia Duccio (Ninni Bruschetta), il capo elettricista Biascica (Paolo Calabresi) o il “poco italiano” Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti). Senza dimenticare alcuni famosi camei o apparizioni di guest star come: Pietro De Silva, Roberto Herlitzka, Valentina Lodovini, Luisa Ranieri, Cecilia Dazzi, Sergio Fiorentini, Corrado Guzzanti, Emanuela Grimalda, Laura Morante, Sergio Brio, Paolo Sorrentino, Giorgio Tirabassi, Filippo Timi, Andrea Purgatori e Marco Giallini. Il linguaggio di Boris Tanti nomi, tanti personaggi tutti entrati nell’immaginario collettivo anche per espressioni diventate di uso comune come: - Smarmella, fare tutto nel modo più approssimativo possibile - A c… di cane, per enfatizzare ancor di più il modo di fare della troupe guidata da Ferretti - Bucio di culo, espressioni “tormentone” utilizzata da Martellone (Massimiliano Bruno) nei suoi spettacoli comici - F4 basito, schema di sceneggiatura ordinaria inventata dai 3 sceneggiatori (nella serie) interpretati da Valeria Aprea, Massimo De Lorenzo e Andrea Sartoretti Una lista che potrebbe allungarsi ulteriormente ma bisogna vedere Boris per capire la “magia” che questa serie ha prodotto. La quarta stagione senza Mattia Torre e Roberta Fiorentini La nuova stagione di Boris sarà anche la prima non scritta da Mattia Torre, storica firme e mente dietro le tre stagioni precedenti della serie ed il film. Lo sceneggiatore romani, infatti, è scomparso dopo aver lottato con la sua malattia il 19 Luglio 2019 vincendo postumo il David di Donatello per la migliore sceneggiatura originale del film "Figli" ritirato poi dalla figlia Emma. In questa quarta stagione non ritroveremo neanche Roberta Fiorentini ovvero la storica segretaria di direzione, Itala, purtroppo anche lei venuta a mancare nel 2019. Il ritorno della fuoriserie italiana Sono, quindi, già disponibili su Disney+ le otto puntate che vanno a comporre questa quarta stagione di Boris. Un ritorno dopo 12 anni di assenza dove i fan della "fuoriserie italiana" non hanno mai perso la speranza di poter rivedere sul piccolo schermo la troupe cinematografica guidata da Pannofino. Otto puntate di divertimento e risate ma anche e soprattutto realtà. Read the full article
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hotnew-pt · 2 months
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Morreu o ator Roberto Herlitzka #ÚltimasNotícias
Hot News Carregando jogador Roberto Herlitzka, um dos mais importantes atores do teatro italiano contemporâneo, também conhecido por ter atuado em diversos filmes populares do cinema, faleceu quarta-feira aos 86 anos: lembramos especialmente sua interpretação de Aldo Moro em Bom dia, noite de Marco Bellocchio, mas também para o personagem Orlando Serpentieri da popular série de TV Bóris. Ele…
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rassegnanotizie · 2 months
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È morto a 86 anni Roberto Herlitzka. Nato a Torino il 2 ottobre 1937, era considerato uno dei più importanti attori italiani, noto soprattutto per le sue magistrali performance teatrali. Di origine ceca, si forma presso l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico al fianco di Orazio Costa. Superata la crisi del secondo dopoguerra, inizia a lavorare sul palcoscenico dove interpreta opere come: 'Episodi e personaggi del poema dantesco', 'Don Giovanni', 'Il candelaio', 'Le mutande' e poi ancora 'Come vi piace', 'Sogno di una notte di mezza estate', 'Francesca da Rimini', per seguire con molte altre produzioni teatrali. All'inizio degli anni Settanta approda anche in televisione - con la miniserie diretta da Leonardo Cortese 'Un certo Harry Bent', in cui interpreta il ruolo dell'Ispettore Alan Milton - e debutta nel mondo del cinema dando vita a una carriera che negli anni sarà spesso divisa fra teatro, grande e piccolo schermo. Il suo esordio cinematografico è legato soprattutto alla regista Lina Wertmüller che, sua storica amica, lo sceglie per recitare nel suo 'Film d'amore e d'anarchia ovvero: stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza... '(1973), accanto a Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Anna Bonaiuto, Eros Pagni, Elena Fiore e Giuliana Calandra; ma è solo l'inizio di un importante sodalizio che lo vedrà coinvolto in altre opere di rilievo dell'affezionata amica: Pasqualino Settebellezze (1976), Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada (1983), Notte d'estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico (1986) e il film TV Mannaggia alla miseria (2009). Tra le oltre cinquanta interpretazioni per il grande schermo è stato diretto da importanti nomi del panorama cinematografico italiano tra cui Emidio Greco (L'invenzione di Morel, 1974), Giuliano Montaldo (Gli occhiali d'oro,1987), Luigi Magni (In nome del popolo sovrano, 1990) ma soprattutto Marco Bellocchio che, dopo averlo diretto nel 1994 in Il sogno della farfalla, gli fa vincere nel 2004 il David di Donatello come miglior attore non protagonista e il Nastro d'Argento come miglior attore con il film 'Buongiorno, notte' (2003, film in cui interpreta Aldo Moro, uomo politico italiano, cinque volte presidente del consiglio e presidente della Democrazia Cristiana che venne rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio dalle Brigate Rosse) con cui si aggiudica anche il premio Pasinetti (premio collaterale della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia) come miglior attore nel 2003. Nel corso degli anni, sono numerosi anche i riconoscimenti e i premi ricevuti dall'attore, tra cui due premi Ubi per La mostra di Claudio Magris (2002/2003) e Lasciami andare, madre di Lina Wertmuller e Helga Schneider (2003/2004), due premi Flaiano per Prometeo incatenato (1994) e Danza macabra (2003), il Premio Gassman (premio teatrale italiano di giuria popolare in memoria di Vittorio Gassman) nel 2010 come miglior attore per gli spettacoli Lasciami andare madre della stessa Wertmüller e Lighea di Ruggero Cappuccio. Il 2012 è per lui un anno molto importante. Recita, infatti, in 'Il rosso e il blu' di Giuseppe Piccioni ed è presente alla kermesse veneziana con due lungometraggi: di nuovo con Bellocchio, in 'Bella addormentata', e 'La città ideale' di Luigi Lo Cascio. All'edizione 2013 dei Nastri d'argento riceve il Nastro speciale alla carriera. Nello stesso anno è un cardinale gourmet ed esorcista in La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Negli anni successivi torna a lavorare con Bellocchio (Sangue del mio sangue nel 2015 e Fai bei sogni nel 2016) e Sorrentino (Loro nel 2018), e partecipa a Notti magiche di Paolo Virzì (2018), Lontano lontano di Gianni Di Gregorio (2019), Il bambino nascosto di Roberto Andò (2021) e, come voce, in Leonora addio di Paolo Taviani (2022).
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isacopraxolu · 2 months
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Addio a Roberto Herlitzka, l’attore aveva 86 anni #robertoherlitzka #tfnews #31luglio
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telodogratis · 2 months
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Morto l’attore Roberto Herlitzka: aveva 86 anni
[[{“value”:” È scomparso all’età di 86 anni Roberto Herlitzka, uno dei più grandi attori di teatro e cinema italiani. Nato a… L’articolo Morto l’attore Roberto Herlitzka: aveva 86 anni proviene da Notizie 24 ore. “}]]  ​Read More  [[{“value”:”È scomparso all’età di 86 anni Roberto Herlitzka, uno dei più grandi attori di teatro e cinema italiani. Nato a… L’articolo Morto l’attore Roberto…
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niconote · 6 months
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SUONO DOMENICA | Dodici ore di musica di ricerca Domenica 21 aprile 2024, ore 12-24 Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, Bologna
Una vera e propria maratona sonora, un viaggio lungo un giorno che se da un lato ha lo scopo di presentare il capillare lavoro della Scuola di Musica Elettronica, dall’altro si relaziona con la città e con realtà diverse del panorama italiano, spaziando dall’audiovisione, all’improvvisazione, dalla sound art alla composizione acusmatica, interrogando ospiti e musicisti anche extra-accademici sul significato dell’arte sonora di oggi. Il tutto esplorando gli spazi incontenibili del Conservatorio di Bologna, sottolineati da allestimenti e proposte in grado di dialogare con l’architettura e la tecnica. “Suono Domenica” non è quindi un festival o una vetrina: può essere visto più come una festa, o magari come un “orologio sonoro” che scandisce il tempo della giornata attraverso il fare musica e lo stare insieme.
Programma
Ore 12 > OPEN/Cortile, scalone e piazza Rossini Giuseppe Chiari, Improvvisazione libera. Esperienza musicale per 70 solisti
Ore 13 > Apertura Installazioni/Consbo (le installazioni terminano alle ore 23) • Sala Respighi > Sequenzer Kammer, a cura di Enrico Cosimi, con Maru Barucco, Dario Boccato, Bruno Cusumano, Tommaso Michelini • Aula 9 > Pierpaolo Ovarini, this could be us, installazione multimediale interattiva; in collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia • Corridoio I piano > Daniele Carcassi, Nuova terra, installazione sonora per tre totem di altoparlanti (tecnica a cura di Gerarda Avallone) • Saletta area Banda > Lorenza Ceregini, Tu mi vedi?, installazione audiovisiva
Ore 14 > Sala Fugazza Audiovisione Bologna Francesco Di Stefano, Stripping Away Reality (2022) Tommaso Marzini Della Ragione, Unfortunate event (2023) Lorenzo Mostura, Nomo Echoes (2024) Fulvio Daviddi, Ground (2023) Lorenza Ceregini, Riccardo Tesorini, Dissimmetrie (2023), video di Elena Bianchini, Giulia Pellegrini, Mika Sollecito, Serena Ugolini In collaborazione con Fondazione Zucchelli e Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo
Ore 15 > Aula Banda Acusmatica Camilleri Lelio Camilleri, Apostrophe (1995), Summer 2018 (2018), Parallel (2000), Beat (2024) - prima esecuzione assoluta Ore 16 > Sala Fugazza Audiovisione Cipriani Naufragio-The Last Shipwreck, Due movimenti dalla trilogia audiovisiva Shipwrecks Naufragi (2020-2023) Video Giulio Latini; Musica, sound design e testi Alessandro Cipriani Memoria d'Utopie, opera audiovisiva multischermo (2023-2024) da un testo di Alberto Gianquinto Video Giulio Latini; Musica Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni; Sound design Alessandro Cipriani; Voci recitanti registrate Roberto Herlitzka e Virginia Guidi
Ore 17 > Aula Banda Concerto Improvvisazione Silenzio Direzione: Walter Prati Performer: Andrea Brutti, Andrea Fabris, Andrea Giorgelli, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Dino Piccinno, Erica Ruggiero, Leonardo Vita
Ore 18 > Sala Fugazza Audiovisione Coslovi The Wrong Side of the Tracks (2020-) Progetto fotografico: Marcello Coslovi Performer e progetto sonoro: Gabriele Andrisani, Andrea Cardellicchio, Matteo Coceva, Stefano Corino, Tommaso Grandi, Chiara Matarazzo, Davide Ricchi, Valerio Timo
Ore 19 > Sala Bossi Concerto Mantra Karlheinz Stockhausen, Mantra, per due pianisti (1970) Pianoforte: Stefano Malferrari e Franco Venturini Live electronics e regia del suono: Francesco Vogli (con Vijay Comino e Alessandra Giachetti)
Ore 21 > Sala Fugazza Audiovisioni Camera Ludens. Il gioco della memoria, per video e quattro performer (2023) Performer: Francesco Giomi, Simone Grande, Salvatore Miele, Andrea Sanna Selezione e montaggio: Michele Manzolini ed Enrico Riccobene Camera Ludens è un progetto di Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia BSCRZCLL732NN, improvvisazione audiovisiva per tre performer e quattro videomaker (2023) Performer: Antonio Ciaramella, Andrea Fabris, Nicola Venturo Videomaker: Andrea Boschini, Silvia Campostrini, Giulia Costantini, Chiara Vitofrancesco In collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, Fondazione Zucchelli, Mast
Ore 22 > Aula Banda Acusmatica Bologna Federico Inzerillo, Grid grips (2023) Alessandra Giachetti, Verrières (2024) Francesco Interlandi, Var hälsad du Maria (2023-24) Jacopo Casasola, Scenario possibile (2023) Fernando Hester, Zooming (2023)
Ore 23 > Sala BossiConcerto Bologna Filippo Giuffrè | NicoNote | Stefano Pilia
Ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti
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lunesalsol · 2 years
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unateoriadegliautori · 2 months
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buongiorno, notte (2003)
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genevieveetguy · 3 years
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The rich are the only hope in this country.
Summer Night with Greek Profile, Almond Eyes and Scent of Basil (Notte d'estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico), Lina Wertmüller (1986)
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“C’è qualcosa nell’Arte, come nella Natura del resto, che ci rassicura e qualcosa invece ci tormenta, ci turba. Ci rassicura un prato verde pieno di fiori, un cielo azzurro senza nuvole, ci turba l’immobilità di un lago, la violenza di una tempesta; ci placa la bellezza di una statua greca di Fidia o la Venere di Milo; ci sgomenta il Monaco di Friedrich, solo dinnanzi all’immensità del mare.
Due sentimenti eterni in perenne lotta, la ricerca dell’Ordine e il fascino del Caos: dentro questa lotta abita l’uomo, abitiamo tutti, ordine e disordine.
Cerchiamo regole, forme, canoni, ma non cogliamo mai il reale funzionamento del mondo. La vera forma di tutto ciò che è fuori di noi, come di tutto ciò che è dentro di noi, è per gli uomini un eterno mistero. L’incapacità di risolvere questo mistero ci terrorizza, ci costringe a oscillare tra la ricerca di un’armonia impossibile e l’abbandono al caos. Ma, quando ci accorgiamo del divario che c’è tra noi e il mondo, tra noi e noi, tra noi e dio, allora scopriamo che possiamo ancora provare stupore, che possiamo gettare uno sguardo intorno a noi, come se fossimo davvero capaci di vedere per la prima volta.”
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oldfilmsflicker · 5 years
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Notte d'estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico, 1986 (dir. Lina Wertmüller)
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