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#accorgitene
accorgitene · 7 years
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Paola...
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crosmataditele · 8 years
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Il destino è come l'herpes labiale che poi io sto sempre là a stuzzicarlo a dirgli di sbrigarsi a passare, a staccarmi la crosticina. Voglio sempre accelerare le cose, voglio che accadano prima o che non accadano e invece il destino, come l'herpes, fa sempre come cazzo je pare. E comunque una volta m'hanno detto de sta tranquilla che quello che è destinato a me non me lo tocca nessuno. Famo che ce credo.
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corallorosso · 3 years
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contraddizioni Viviamo in una società che insegna alle donne a difendersi dallo stupro, invece di insegnare agli uomini a non stuprare. Viviamo in una società che ci chiede di fare la raccolta differenziata invece di proibire la produzione di inutili imballaggi. Viviamo in una società che ci chiede uno sforzo per pagare un debito invece di smettere di produrre quel debito. Viviamo in questa società malata solo perché non siamo più in grado di immaginarne una nuova. Tutto questo perché viviamo in una società che considera la cultura un costo e la formazione una spesa. Non un investimento. Se pensiamo che l’istruzione sia costosa, aspettiamo di vedere quanto ci costerà l’ignoranza. E’ solo questione di tempo. (accorgitene) [artwork: Guillaume Dutreix]
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lesolitecose · 2 years
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I miei occhi brillano qundo ti guardano.
Accorgitene.
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pensierifolli · 4 years
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Quando dico "nulla" non credermi.
Quando dico "abbastanza bene", chiedimi perché.
E quando non ti rispondo, accorgitene.
Respiriveloci
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jenaimarredevous · 4 years
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Mi sento triste accorgitene per favore
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Non farle mai innamorare le persone come me.
Quelle che non si innamorano mai intendo.
Quelle che ce la mettono tutta per razionalizzare ogni cosa.
Puoi capire quanto le devasti se fai qualcosa di vagamente carino?
Accorgitene di come evitano il tuo sguardo.
Tu non le puoi vedere in ogni momento, ma le persone che non si innamorano mai vanno sempre in giro con un espressione imbronciata, hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi, hanno sempre qualcosa da ridire su qualcuno.
Per non parlare di come trovano sempre qualcosa che non va.
Di come un complimento possono interpretarlo come un insulto alla loro intelligenza.
Di come si sentono vittoriose appena hanno ragione su una persona che le delude.
Non fare mai innamorare una persona che non si innamora mai, ti amerebbe con tutte le sue forze.
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Nel 1969, il professor Philip Zimbardo dell'Università di Stanford, condusse un singolare esperimento di psicologia sociale. Prese due auto identiche e le abbandonò per la strada in due posti molto diversi: una nel Bronx, la zona degradata di New York e l’altra a Palo Alto, zona ricca della California. In poche ore l'auto nel Bronx fu saccheggiata e distrutta. L'auto lasciata a Palo Alto, invece, rimase intatta. È facile attribuire le cause del crimine alla povertà del quartiere ma, tuttavia, l'esperimento continuò. Quando, dopo una settimana, l’auto di Palo Alto era ancora illesa, i ricercatori decisero di romperle un vetro. Il risultato cambiò. Furti e vandalismo ridussero il veicolo ad un rottame. Come nel Bronx. Perchè il vetro rotto in un’auto abbandonata in un quartiere tranquillo è in grado di innescare un processo criminale? Non è la povertà, ma qualcosa che ha a che fare con il comportamento umano. Un vetro rotto in un'auto abbandonata trasmette un senso di disinteresse e assenza di regole. E ogni nuovo attacco subito dall'auto ribadisce quell'idea. Successivi esperimenti hanno dimostrato che, se dopo aver rotto il vetro di una finestra di un edificio, non viene riparato, verranno presto rotti tutti gli altri. Se una comunità presenta segni di deterioramento e questo sembra non interessare a nessuno, presto si svilupperà la criminalità. Questa “teoria delle finestre rotte” è solo un'ipotesi valida a comprendere la degradazione della società e la mancanza di rispetto per i valori della convivenza civile. La mancanza di istruzione e di formazione della cultura sociale, generano un paese con “finestre rotte”. Un paese dove nessuno è disposto a ripararle. Ti ricorda qualcosa?
[da - accorgitene -]
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mumaclo · 7 years
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Accorgitene anche tu, ogni tanto.
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accorgitene · 7 years
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Ogni tanto vale la pena ricordarlo...
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giuliocavalli · 7 years
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Ricapitolando. Ora la siccità. In autunno le piogge. A gennaio le frane. Poi gli smottamenti. Poi gli approfondimenti televisivi. E qualche funerale.
Ricapitolando. Ora la siccità. In autunno le piogge. A gennaio le frane. Poi gli smottamenti. Poi gli approfondimenti televisivi. E qualche funerale. Un'intervista di Antonello Caporale a Luca Mercalli da stampare, condividere, tenere attacca alle pareti di casa. Perché il problema non è il caldo. I meteorologi, gli scienziati del clima, fisici e astrofisici, sono sull’orlo di una crisi di nervi. “Non c’è allarme che tenga, sapere che convinca, disastro che allerti. La gente se ne sbatte di noi, delle nostre previsioni, della cura con la quale dimostriamo l’ineluttabile, il mostro che ci mangerà. La questione è divenuta così seria che abbiamo chiesto aiuto agli psicologi, qui siamo di fronte a un enorme fenomeno di dissonanza cognitiva”. Luca Mercalli conduce, insieme alla brigata dei climatologi, campagne quotidiane di illustrazione dei rischi. Lui illustra e noi sbadigliamo. È così. Ora stiamo friggendo sotto il sole, abbiamo 38 gradi sulla testa e la temperatura si innalzerà ancora. Tutto chiaro e previsto, e quando dico previsto voglio specificare che anche il dettaglio minimo del più grande tema del riscaldamento globale era stato ampiamente annunciato. Ma sembra che non sia servito a niente. Ci prepariamo per i quaranta gradi. Così sarà, e poi quarantadue. Noi umani siamo divenuti impermeabili, incoscienti al punto estremo. Mi chiedo come sia possibile. E infatti non avendo una risposta credibile, ragionevole, abbiamo chiesto aiuto agli psicologi. Indagheranno sull’inconscio collettivo. Magari c’entra qualcosa la cultura capitalistica, la teoria dell’accumulo infinito? Ci sta, ma non basta a spiegare perché gli elementi naturali della nostra vita, il fondamento della nostra esistenza, siano così disprezzati. Si stupisce? Ma l’America ha eletto Trump. Mi stupisco, sì. Perché l’uomo per 200 mila anni ha fatto il cacciatore. Uccideva l’antilope e magari non gli serviva, pensava: vabbè qualcun altro l’avrebbe uccisa, sarebbe morta uguale. Per ottomila anni ha fatto l’agricoltore, e soltanto da 200 ha avuto abilità industriali di massa. Il problema è che negli ultimi 200 anni ha fatto fuori il mondo. D’inverno ci allaghiamo, d’estate moriamo di sete. In città moriamo di smog. Moriamo per davvero. Sembra un teatro, invece. Voi che indossate i panni dei profeti di sventura e noi che osserviamo muti e un po’ distratti. La mia disperazione è tutta questa conoscenza che sprechiamo, tutto questo sapere che buttiamo al vento. Come non capire che se allaghiamo di cemento la terra, poi l’acqua ci infligge la pena? Non è ipotesi di scuola, è realtà. Ma noi cementifichiamo alla carlona. Non vogliamo vedere. Abbiamo un problema psicologico, altro non saprei dire. Perché non è possibile considerare ragionevole questa corsa a saturare la fonte della nostra vita. Stiamo avvelenando l’acqua, riducendo la sua portata, annientando la linfa vitale dell’esistenza. Diamine, accorgitene che hai un cancro e ti sta uccidendo. Siamo affaccendati e abbiamo mille pensieri. Siete veramente degli stronzi. Siamo buffi. Siete irresponsabili. Esempio: la tecnologia ci documenta a un prezzo alla portata delle tasche di quasi tutti che il sole, anziché arrostirci, può anche raffreddarci. Abbiamo i pannelli solari, abbiamo l’energia che ci serve per stare caldi d’inverno e freschi d’estate, abbiamo la possibilità di non pagare la bolletta elettrica, abbiamo incentivi che arrivano al 65 per cento dell’importo totale. Dico: solo un matto non capisce che la scienza ti offre la possibilità di sporcare di meno il mondo e fare un buon affare. Cos’altro devono darci o dirci? Eppure… Eppure una minoranza ha i pannelli solari, le pompe di calore, le case isolate termicamente. Una minoranza con i soldi. La questione sarebbe meno seria se fosse come dice lei. Il problema è che non adottano misure minime, casalinghe, per tutelare la propria vita familiare anche coloro che i soldi ce li hanno. È una indietro tutta. Con Trump il cerchio si chiude e io sono sempre più pessimista. Gli Stati seguono questo crinale irresponsabile che pagheremo in modo così salato. Tutto intorno silenzio. Ricapitolando. Ora la siccità. In autunno le piogge. A gennaio le frane. Poi gli smottamenti. Poi gli approfondimenti televisivi. E qualche funerale. (fonte)
Un’intervista di Antonello Caporale a Luca Mercalli da stampare, condividere, tenere attacca alle pareti di casa. Perché il problema non è il caldo. I meteorologi, gli scienziati del clima, fisici e astrofisici, sono sull’orlo di una crisi di nervi. “Non c’è allarme che tenga, sapere che convinca, disastro che allerti. La gente se ne sbatte di noi, delle nostre previsioni, della cura con la quale…
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marcoleopa · 7 years
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I meteorologi, gli scienziati del clima, fisici e astrofisici, sono sull’orlo di una crisi di nervi. “Non c’è allarme che tenga, sapere che convinca, disastro che allerti. La gente se ne sbatte di noi, delle nostre previsioni, della cura con la quale dimostriamo l’ineluttabile, il mostro che ci mangerà. La questione è divenuta così seria che abbiamo chiesto aiuto agli psicologi, qui siamo di fronte a un enorme fenomeno di dissonanza cognitiva”. Luca Mercalli conduce, insieme alla brigata dei climatologi, campagne quotidiane di illustrazione dei rischi. Lui illustra e noi sbadigliamo. È così. Ora stiamo friggendo sotto il sole, abbiamo 38 gradi sulla testa e la temperatura si innalzerà ancora. Tutto chiaro e previsto, e quando dico previsto voglio specificare che anche il dettaglio minimo del più grande tema del riscaldamento globale era stato ampiamente annunciato. Ma sembra che non sia servito a niente. Ci prepariamo per i quaranta gradi. Così sarà, e poi quarantadue. Noi umani siamo divenuti impermeabili, incoscienti al punto estremo. Mi chiedo come sia possibile. E infatti non avendo una risposta credibile, ragionevole, abbiamo chiesto aiuto agli psicologi. Indagheranno sull’inconscio collettivo. Magari c’entra qualcosa la cultura capitalistica, la teoria dell’accumulo infinito? Ci sta, ma non basta a spiegare perché gli elementi naturali della nostra vita, il fondamento della nostra esistenza, siano così disprezzati. Si stupisce? Ma l’America ha eletto Trump. Mi stupisco, sì. Perché l’uomo per 200 mila anni ha fatto il cacciatore. Uccideva l’antilope e magari non gli serviva, pensava: vabbè qualcun altro l’avrebbe uccisa, sarebbe morta uguale. Per ottomila anni ha fatto l’agricoltore, e soltanto da 200 ha avuto abilità industriali di massa. Il problema è che negli ultimi 200 anni ha fatto fuori il mondo. D’inverno ci allaghiamo, d’estate moriamo di sete. In città moriamo di smog. Moriamo per davvero. Sembra un teatro, invece. Voi che indossate i panni dei profeti di sventura e noi che osserviamo muti e un po’ distratti. La mia disperazione è tutta questa conoscenza che sprechiamo, tutto questo sapere che buttiamo al vento. Come non capire che se allaghiamo di cemento la terra, poi l’acqua ci infligge la pena? Non è ipotesi di scuola, è realtà. Ma noi cementifichiamo alla carlona. Non vogliamo vedere. Abbiamo un problema psicologico, altro non saprei dire. Perché non è possibile considerare ragionevole questa corsa a saturare la fonte della nostra vita. Stiamo avvelenando l’acqua, riducendo la sua portata, annientando la linfa vitale dell’esistenza. Diamine, accorgitene che hai un cancro e ti sta uccidendo. Siamo affaccendati e abbiamo mille pensieri. Siete veramente degli stronzi. Siamo buffi. Siete irresponsabili. Esempio: la tecnologia ci documenta a un prezzo alla portata delle tasche di quasi tutti che il sole, anziché arrostirci, può anche raffreddarci. Abbiamo i pannelli solari, abbiamo l’energia che ci serve per stare caldi d’inverno e freschi d’estate, abbiamo la possibilità di non pagare la bolletta elettrica, abbiamo incentivi che arrivano al 65 per cento dell’importo totale. Dico: solo un matto non capisce che la scienza ti offre la possibilità di sporcare di meno il mondo e fare un buon affare. Cos’altro devono darci o dirci? Eppure… Eppure una minoranza ha i pannelli solari, le pompe di calore, le case isolate termicamente. Una minoranza con i soldi. La questione sarebbe meno seria se fosse come dice lei. Il problema è che non adottano misure minime, casalinghe, per tutelare la propria vita familiare anche coloro che i soldi ce li hanno. È una indietro tutta. Con Trump il cerchio si chiude e io sono sempre più pessimista. Gli Stati seguono questo crinale irresponsabile che pagheremo in modo così salato. Tutto intorno silenzio. Ricapitolando. Ora la siccità. In autunno le piogge. A gennaio le frane. Poi gli smottamenti. Poi gli approfondimenti televisivi. E qualche funerale.
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0ilibis · 8 years
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E anche st'altro testa di cazzo otterrà il massimo dandoti niente! È solo un esibizionista di merda, accorgitene, porca troia! Che palle! E poi magari ti piscia come sempre, ve? Ve? Come tutti! Anzi, tutti lo credi tu, Perche per colpa di coglioni come lui io vengo svalutato! Che merda, che merda, che merda!
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lesolitecose · 5 years
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Accorgitene.
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tebione · 5 years
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Accorgitene
[decelerazioni] Un’ape vola a 24 Km/h. Un cavallo al galoppo può raggiungere i 50 km/h, un uomo in corsa i 40. L'essere umano più veloce, il giamaicano Usain Bolt, il 16 agosto 2009 ha corso i 100 metri in 9,58 secondi, ad una media di 37,578 km/h. Ma siamo sicuri di essere stati progettati per la velocità? La vita non ha fretta, perché dovremmo averne noi? Un gruppo di ricercatori della Seattle Pacific University ha analizzato la camminata di un gruppo di coppie scoprendo che l'uomo diminuisce in media la sua velocità del 7% quando cammina con la donna che ama. E ancora di più se la tiene per mano. Il cervello è una macchina lenta, per guardare il mondo non deve avere fretta. Frena, decelera, rallenta. Riduci la velocità della tua vita. Guardala con più attenzione. Provaci. Vedrai. [#accorgitene]
[artwork: Michal Sawtyruk]
#velocità #rallentare #lentezza
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Non farle innamorare le persone come me
Quelle che non si innamorano mai intendo.
Quelle che ce la mettono tutta per razionalizzare ogni cosa.
Puoi capire quanto le devasti se fai qualcosa di vagamente carino ?
Accorgitene di come stanno lì imbambolate come se avessi fatto qualcosa di completamente folle.
Accorgitene di come evitano il tuo sguardo.
Tu non le puoi vedere in ogni momento, ma le persone che non si innamorano mai vanno sempre in giro con un espressione imbronciata, hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi, hanno sempre qualcosa da ridire su qualcuno.
Per non parlare di come trovano sempre qualcosa che non va.
Di come un complimento possono interpretarlo come un insulto alla loro intelligenza.
Di come si sentono vittoriose appena hanno ragione su una persona che le delude. Non fare mai innamorare una persona che non si innamora mai, ti amerebbe con tutte le sue forze.
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