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nic3sadist · 3 months

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Questo pezzo fa parte di una delle mie prime ricerche sul mondo primal all’interno di un contesto bdsm

“La partner, anche se sub o slave, non può essere sempre e solo cedevole: ricordo questa ragazza che, recentissimamente, si scioglieva tutta quando la tormentavo con le mani, ma aveva timore a reagire (eravamo in fase di corteggiamento), ed io ad un certo punto le ho infilato il mio polso in bocca urlandole “Mordi, fammi vedere che vuoi sentire la mia carne!”

Quando provoco dolore durante il sesso, lo faccio non perché mi piaccia vedere soffrire a prescindere (sebbene il mio BDSM Test dica che sono sadico al 95%), bensì perchè mi piace vedere non solo una persona che gode del dolore inflittole, quanto che ami così tanto essere abusata da me, ovvero che goda nell’essere invasa da me quanto io godo nell’invadere lei;

Tutti i sensi sono importanti, ed in particolar modo olfatto, tatto e gusto sono quelli fondamentali a distanza ravvicinata, laddove sentire il tremito di un corpo, i brividi di paura, piacere e dolore, e la pelle di lei contro la mia bocca, sono le sensazioni che maggiormente guidano le mie esplorazioni e la mia dinamica del momento

Tali dinamiche possono poi prendere la forma di una barra, di un lettino da massaggi, di una graticola sospesa a catene, di una analtail, o magari di un pet party in cui la mia “cagnetta”, esposta nella sua intimità, dovrà confrontarsi con l’imbarazzo di essere virtualmente disponibile a tutti, nella sicurezza che il suo alfa la proteggerà, non solo impedendo ad altri di farle del male o anche banalmente di importunarla, ma anche e soprattutto sapendo che non la cederà a terzi, salvo casi eccezionali in cui questo sia parte del percorso di scoperta di entrambi, e non solo un mio personale narcisismo o esibizionismo”

A distanza di anni, queste parole mi fanno ancora effetto …

#primal #nic3sadist #bd/sm kink #pensieri

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