Tumgik
#arrossars
2jota · 2 months
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Valencians voladors
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fletxerandoliver · 1 year
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This area used to be a freshwater lake. Over the years, the people who lived in the surrounding area filled in the land to create cultivated fields, especially rice fields. Now there are small canals that are used by small boats, some of them sailing boats, that go to the lake called "l'Albufera"...
Esta zona solía ser un lago de agua dulce. Con el paso de los años, la gente que vivía en los alrededores rellenó el terreno para crear campos de cultivo, sobre todo arrozales. Ahora hay pequeños canales por los que circulan pequeñas embarcaciones, algunas de vela, que se dirigen al lago llamado "l'Albufera"...
Aquesta zona solia ésser un llac d'aigua dolça. Amb el pas dels anys, la gent que vivia als voltants va emplenar el terreny per crear camps de cultiu, sobretot arrossars. Ara hi ha xicotets canals pels quals circulen petites embarcacions, algunes de vela, que es dirigeixen al llac anomenat "l'Albufera"...
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greenbor · 6 months
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Poesia di https://www.tumblr.com/sabrina77
Nell'oscurità della notte seduci la mia pelle, avvolgi il mio corpo in corda e carta, linee di fiori che inumidiscono il mio essere, apparteneva al mio corpo per il tuo piacere,
Un mostro che porta il fuoco alla luce, gli occhi che guardano, la lingua ad arrossare, la forza nelle braccia per attirarmi sulla sua pelle, cammina ritto, mi trova all'alba, si siede e mi guarda, brama di vedere, la sua voce mi seduce mi fa aggrapparmi a lui, mentre nudo mi guarda e comincia a leggere.
Sabrina Poesia
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sciatu · 3 months
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Devi far sedere la tua anima e farla concentrare sulla Vigna per più di trenta secondi, il tempo che ti ruba un Reel inutile su i cosiddetti “Social”. Questo perché la tua anima ha bisogno di far sedimentare quello che i sensi le fanno percepire. È un esercizio che certi monaci o esseri spirituali chiamano “meditazione” ma che è semplicemente dare valore al tuo tempo. Ecco, ad esempio, la Vigna, se tu la guardi semplicemente è un filare continuo e ripetuto di piante della vite. Questa constatazione però non è degna di te che sei, o dovresti essere, un essere vivente, un’anima pensante in un corpo recettivo. Usa gli occhi. Vedi l’azzurro del mare ed il crepuscolo che si avvicina, il cielo perdere forza e dare alle foglie delle viti un colore intenso ed intimo non quello splendente e forte che hanno durante il giorno. Vedi le nuvole, li ad occidente, arrossare ed illuminarsi sempre più intensamente, coperte dall’ondeggiare delle chiome ad ombrello degli antichi pini. Sono gli attimi che portano i ricordi ed in cui la memoria distilla il giorno preparando attori e sceneggiature per i prossimi sogni. Ora ascoltiamo il mondo. Il vento, instancabile maratoneta, sale dal mare o scende precipitoso verso di esso, facendo frusciare le foglie e portandoti la discussione paesana che le Ciaule hanno nel cielo, chiamandosi e rispondendosi fin quando il grido infinito di un Cacciavento, non le zittisce e le porta a nascondersi su rami o sui fili della luce. Aspettano composti che il rapace torni verso l’alto monte, tra gli aerei abissi da dove domina il mondo. Senti le voci della spiaggia, il vociare dei bambini, il metallico e ritmico correre di un treno, il suono della corriera, lo scoppiettio dei motorini. Il suono è parte dell’uomo, per questo le viti in silenzio, ascoltano curiose, scrivendo nei loro acini, le canzoni della gioia per quando sarà festa o per quando vi saranno dolori da combattere. La Vigna vive di santa eternità e prova ne è l’amore che dona agli uomini. Ora i profumi. Profumo di resina dei pini, intenso, liberatorio, quasi una medicina miracolosa. L’odore del vento, odore umido del mare, odore secco del monte, fatto di cardi arsi e di ulivi eterni. Odori caldi d’estate ed odori secchi e taglienti d’inverno che la vigna percepisce e di cui nutre i suoi grappoli, custodendo il sapore della terra nel loro sangue e trasformandolo con il sole in zucchero ed ebrezza perché la Vigna è la magia della natura, il cantastorie delle stagioni. I suoi filari si allungano a vivere nel sole, le sue radici raccolgono l’anima della terra. Per questo la Vigna è come una donna che dona ebrezza, che ci rivela la bellezza e l’essenza della natura: il mutare, il divenire, l’essere. Perché la vigna è una bambina a cui devi dare attenzione, cura, la protezione di un padre, l’amore di una madre. Ogni giorno chiede la tua presenza, ogni notte sogna le tue carezze. Il tuo passo tra quelle zolle grosse e secche, è quello che aveva tuo padre, e tutti padri che ci sono stati prima di lui. Sono i passi del tempo, che va e torna, che viene a potare, ad aggiustare tralci e pali, a raccogliere per creare. Ecco, ora puoi andare a rincorrere Reel e relazionarti con le frasi di un bambino non più lunghe di uno sguardo. Non ti ho fatto perdere tempo, ti mostrato quello che la tua anima non sa dirti.
You have to make your soul sit and focus on the Vineyard for more than thirty seconds, the time that a useless Reel on so-called "Social Media" steals from you. This is because your soul needs to settle what its senses perceive. It is an exercise that certain monks or spiritual beings call "meditation" but which is simply giving value to your time. Here, for example, is the Vineyard, if you look at it simply it is a continuous and repeated row of vine plants. However, this observation is not worthy of you who are, or should be, a living being, a thinking soul in a receptive body. Use your eyes. You see the blue of the sea and the approaching twilight, the sky lose strength and give the leaves of the vines an intense and intimate color, not the bright and strong one they have during the day. You see the clouds, there in the west, reddening and lighting up more and more intensely, covered by the swaying umbrella-shaped crowns of the ancient pine trees. They are the moments that bring memories and in which memory distills the day, preparing actors and scripts for future dreams. Now let's listen to the world. The wind, a tireless marathon runner, rises from the sea or descends hastily towards it, rustling the leaves and bringing you the village discussion that the Ciaule have in the sky, calling and answering each other until the infinite cry of a Cacciavento silences them and brings them to hide on branches or on electricity wires. They wait calmly for the bird of prey to return to the high mountains, among the airy abysses from where it dominates the world. You hear the voices of the beach, the shouting of children, the metallic and rhythmic running of a train, the sound of the bus, the crackling of motorbikes. Sound is part of man, for this reason the vines listen curiously in silence, writing in their grapes the songs of joy for when there will be a celebration or for when there will be pain to fight. The Vineyard lives in holy eternity and proof of this is the love that it gives to men. Now the perfumes. Scent of pine resin, intense, liberating, almost a miracle medicine. The smell of the wind, the humid smell of the sea, the dry smell of the mountain, made of burnt thistles and eternal olive trees. Warm smells in summer and dry, sharp smells in winter that the vineyard perceives and nourishes its bunches of, keeping the flavor of the earth in their blood and transforming it with the sun into sugar and exhilaration because the Vineyard is the magic of nature , the storyteller of the seasons. Its rows stretch out to live in the sun, its roots collect the soul of the earth. For this reason the Vineyard is like a woman who gives exhilaration, who reveals to us the beauty and essence of nature: changing, becoming, being. Because the vineyard is a little girl to whom you must give attention, care, the protection of a father, the love of a mother. Every day she asks for your presence, every night she dreams of your caresses. Your step among those large, dry clods is the one your father had, and all the fathers who were there before him. They are the steps of time, which comes and goes, which comes to prune, to adjust branches and poles, to collect to create. Here, now you can go chasing Reel and relate to a child's sentences no longer than a glance. I didn't waste your time, I showed you what your soul can't tell you.
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Meningite, mal di orecchie e mal di mola (perché soprattutto sul lato destro?)
Sembra che passato il coronavirus il nuovo grande nemico della salute pubblica sia la meningite e subito i medici invocano l’uso del vaccino, sembra ci sia ormai un vaccino per ogni malattia, forse le case farmaceutiche in fallimento per disaffezione della grande massa per i semplici farmaci pensa che il futuro della loro economia sia la supercazzola del vaccino Ma come si può vaccinare contro la meningite? Io che soffro costantemente di infiammazione alla tempia, arrossamento dell’occhio, dolore all’orecchio e sensibilizzazione del molare superiore sul lato destro della testa mi chiedo come può un vaccino aiutarmi a liberarmi da tutto questo Si tratta ancora una volta di una massa elettromagnetica che si incolla ai terminali nervosi dei muscoli e crea dolori e problemi Fare healing spesso non è sufficiente o all’inizio provoca anche più tensione perché la massa elettromagnetica colpita dalle mani tende a spostarsi su altre zone Cosa fare allora? Normalmente l’infiammazione alla tempia, o all’orecchio interno oppure all’occhio, che potrebbe diventare meningite é causata da molte radiazioni diverse fra loro ma quella più evidente di tutte é la radiazione che fa diventare molto calda la zona del cranio sulla quale é appiccicata Poggiate quindi la vostra mano sulla zona del cranio in cui sentite questo innaturale calore e fate healing su questa zona, questo basterà a far svaporare una parte della infiammazione Rimane però la massa elettromagnetica interna che spesso fa arrossare l’angolo esterno dell’occhio o crea una sorta di tensione alla tempia: la prima cosa da fare è rilassarsi affinché la tensione diminuisca e respirare, senza forzare troppo, dalla narice del lato della faccia in cui si ha l’infiammazione Anche stare all’aria aperta può aiutare tranne se vi beccate un’altra dose di radiazione, l’ideale rimane di trovare un luogo in cui vi sentiate meglio oppure mettetevi a letto e riposate un po’ facendo un po’ di healing e di respirazione in maniera specifica sul lato infiammato Fate attenzione soprattutto che la massa elettromagnetica non si sposti sul cuore, spesso scende verso giù e si scarica sui muscoli della cassa toracica, non spaventatevi e sciogliete i nodi che crea nei muscoli con un leggero massaggio e con lo healing e la respirazione Un’altra cosa che può aiutarvi a stare meglio in certi casi é di tappare l’orecchio destro perché é da quel lato che entra l’elettricità, con me funziona e sono ancora viva nonostante non faccio uso di nessun farmaco State sereni e aiutate i vostri figli a crescere sani senza imbottirli di farmaci e vaccini, in fondo é solo una moda ormai la vaccinazione e spesso crea più danni che aiuto
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josepsueca · 2 years
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Arrossars a Sueca https://www.instagram.com/p/CjN2AtTMnEqAUdVu-XI2OD-njYO1X8wa_bRwy00/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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melswallofthoughts · 2 years
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respira l'aria della notte
quella che fa bruciare i polmoni e arrossare il naso
quella che ti fa sentire viva
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academybdsm · 4 years
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Lesson 21 👑
"SPANKING"
Lo spanking (sculacciata), noto anche come spankophilia, è un gioco erotico che consiste nello sculacciare il partner allo scopo di provocare l'eccitazione sessuale di entrambe o anche di una sola delle due parti in causa.
Lo spanking è di norma considerato una delle discipline tipicamente appartenenti al BDSM (sadomasochistiche in particolare) ma non tutti i praticanti la interpretano in tal modo; per alcuni infatti tale pratica può essere considerata gratificante anche all'interno di una relazione sessuale tradizionale o addirittura al di fuori di ogni contesto di coppia, come pratica del tutto a sé stante.
La pratica della sculacciata erotica è comunemente combinata con altre forme di preliminari sessuali, quali ad esempio il sesso orale; ma può anche esser associata al bondage, al fine d'aumentar l'eccitazione ed il senso di sottomissione.
Le forme più "avanzate" di spanking, come lo swiching, paddling, belting, bastonatura, flagellazione e birching comportano invece della mano l'uso d'un attrezzo apposito.
Quando è nato lo spanking?
È da quando l'uomo ha cominciato a dipingere e raccontare, che si trovano rappresentazioni dello spanking, dagli etruschi fino ai romani.
Lo stesso Marchese de Sade, mentre era rinchiuso nel carcere della Bastiglia a fine '700, ha dedicato pagine e pagine a questa pratica, nel celebre e cruentissimo "Le 120 giornate di Sodoma", includendola nella narrazione delle passioni. Ma è solo dall'epoca vittoriana in poi che si comincia a parlare di English Vice, di vizio inglese: la flagellazione kinky del deretano, con mani, canne o fruste era una pratica molto diffusa e richiesta dai gentiluomini inglesi, soprattutto tra quelli che avevano frequentato le boarding school, in cui le punizioni corporali erano la normalità (sono state bandite solo meno di 20 anni fa).
Perché piace essere sculacciati?
Per prima cosa c'è il piacere fisico: obiettivo, tangibile, certo. Ricevere sculacciate mentre si fa sesso è piacevole. Il gesto fa affluire una buona quantità di sangue alla parte percossa, e questo aumenta automaticamente l'eccitamento, e poi permette di mettere in scena, molto blandamente e in modo immediato, un gioco di ruolo kinky ben preciso, dove chi riceve si abbandona al comando di chi sferza i colpi. E se una persona ha fantasie di questo tipo, sicuramente lo spanking è il primo gradino per metterle in atto.
Le sculacciate sono uno dei desideri sessuali femminili più comuni. Parlando di sculacciata però, quello che è altrettanto comune è la domanda che molte donne si pongono, circa il rapporto che c’è tra la sculacciata e il mondo sadomaso. E allora, le sculacciate sono una pratica che connota i rapporti di dominazione e sottomissione oppure possono entrare anche in un rapporto vanilla? E ancora, se amo essere sculacciata sono masochista? Tralasciando le tecniche per sculacciare, gli appositi accessori e tutto quanto attiene a livello per così dire teorico, sul tema dello spanking, sfatiamo un mito: la sculacciata non è l’anticamera del sadomaso. Di certo, dietro la voglia di essere sculacciate, si nascondono molti aspetti comunemente legati al BDSM come per esempio il desiderio di essere punite, la voglia di sentirsi sottomesse, l’eccitazione che scaturisce da una pratica legata al dolore, questo però, non significa essere una donna che ama essere sculacciata, alla stregua di una slave. L’atto dello sculacciare è carico di valenze che vanno anche oltre il BDSM, la sculacciata, data senza l’intenzione di provocare dolore, è un gesto giocoso, complice, legato ad una sensualità vivace e briosa, attendere una sculacciata sul sedere con le mutandine calate alle caviglie, è un eccitante situazione che permette di interpretare il ruolo di bambine indisciplinate, ricevere una sonora sculacciata fa immediatamente capire che piega prenderà la situazione. Anche quando non ci si limita a pacche giocose sul sedere, e ci si abbandona al piacere di sculacciate capaci di arrossare i glutei e provocare un dolore più o meno intenso, non possiamo dire di essere pienamente nel sadomaso. Non è solo il rapporto che lega il dolore al piacere a connotare le pratiche BDSM e per dichiararsi slave o temere di essere masochiste ci vuole ben altro che la voglia di un culetto in fiamme.
La sculacciata allora, in qualsiasi sfumatura si intenda, non è la pericolosa anticamera del sadomaso, ma un atto molto sensuale pieno di valenze e significati, capace di arricchire, anche solo in modo brioso, la sensualità.
Il consiglio? Abbandonatevi al piacere di essere sculacciate senza troppi timori e soprattutto senza troppe domande, e se per alcune donne, proprio la sculacciata o il desiderio di essa, ha permesso di scoprire e dare realizzazione ad altre voglie, questo non significa certo che diventerete tutte slave sadomaso 👑
(Tratto dal web)
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aurorasword · 4 years
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La notte. 
In questa notte buia e tempestosa,
fredda e capricciosa,
il cuore mio si scioglie,
mentre la mia mente vaga come foglie
ormai secche, trasportate dal vento
in un posto deserto.
È in queste notti,
che i tuoi demoni in corpo fanno i botti,
in notti come questa devi scegliere, se vivere
o sopravvivere.
Faceva freddo, ma non quel freddo che ti fa arrossare
le guance ed il naso,
bensì quel freddo che ti porti dentro,
che passa dalle costole,
che si intrufola nel tuo cuore e ti duole.
Quel freddo che ti paralizza le mani,
e i tuoi movimenti diventano vani.
Quel freddo che ti ghiaccia il cuore,
intrappolandolo in catene cristalline.
Quel freddo che ti entra in testa,
nella parte più profonda dell'intelletto,
impedendoti di ragionare, di alzarti dal letto,
incrociando i tuoi pensieri più bui, più nascosti,
i tuoi discorsi.
E le parole diventano troppo pesanti,
e le lettere diventano troppo grandi,
ed i discorsi troppo lunghi,
ed i periodi troppo bui.
Forse non faceva solo freddo,
era la notte, credo.
Forse era il buio, 
dove era presente l'oblio, 
dove ogni cosa spariva,
ma al mattino riappariva. 
E non sarebbe più stato freddo, 
e il mio cuore si sarebbe sciolto, 
e le mie mani sarebbero state libere, 
e la mia mente poteva credere, 
cedere, 
ad ogni illusione.
@aurorasword 🥀
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#poetry #poesia #night #notte #sad #triste
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parole-e-arte · 4 years
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Dedicato a te
Lui è quel qualcosa arrivato lentamente, non il solito cliché ... è cresciuto assieme al tempo che ci faceva conoscere mano a mano.
Non speravo più in nulla, era un momento cupo, brutto... ogni persona che arrivava creava solo più dolore, che si accumolava. Poi lui... con quei due occhi simili alla seta indiana color smeraldo cosi morbida e avvolgente. Quel suo viso chiaro contornato da una barba corta e curata che mi fa arrossare ogni volta che ci baciamo.
Vorrei godermi ogni singolo istante del poco tempo che passiamo assieme, ogni secondo in cui le sue braccia si stringono a me e la sensazione di protezione mi ovvolge. La sua gelosia così seria e severa che fa capolino ogni volta che si parla di un ragazzo o un vestito troppo provocante che potrebbe mostrare il mio corpo per il quale lui perde la testa.
È così bello descrivere ciò, tutto questo colma quel orrendo pensiero di non essere vicini ogni giorno.
@icuoristicisblog
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sciatu · 3 years
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ETNA - LE ULTIME ERUZIONI
Quando lei ama è fuoco, di quel fuoco che ti brucia dentro come una febbre o un sorso di alcool puro, o il morso di un serpente. È un calore intenso, lascivo per come nasce, immenso per come lo desideri, fuoco che si diffonde improvvisamente in ogni tua parte, facendoti arrossare la pelle e bruciare le carni, una vampata che ti consumava come se tu fossi un carbone ardente che lentamente diventava cenere leggera e vuota, portata via dal suo stesso calore.
Lei ama così, distrugge con il piacere, domina divorando dentro di te ogni forza vitale e se ne impadronisce godendo di essa, diventando una volgare divoratrice di ogni tua capacità, di ogni tua voglia che diventa sua, di ogni pensiero in cui lei non esiste. Il suo corpo si riveste del fuoco del tuo desiderio e lo fa suo, lo vince dominandolo, assimilandolo, esaltandolo, rendendolo più intenso e più esteso, pretendendone ancora, golosamente di più, per perdersi in esso e in esso ritrovare l’intensa luce della vita.
Lei, quando ama è fuoco, immenso, eterno, instancabile, che si nutre della tua forza e la restituisce distruggendo ogni tuo potere, rendendoti cenere sottile e leggera, dispersa dal tempo nell’immensa eternità del cielo.
When she loves it is fire, of that fire that burns inside you like a fever or a sip of pure alcohol, or the bite of a snake. It is an intense heat, lewd as it is born, immense as you wish it, a fire that suddenly spreads in all your parts, making your skin redden and your flesh burn, a flush that consumed you as if you were a burning coal that slowly became light and empty ash, carried away by its own heat. She loves in this way, destroys with pleasure, dominates by devouring every vital force within you and takes possession of it by enjoying it, becoming a vulgar devourer of your every ability, of your every desire that becomes hers, of every thought in which she does not exist. Her body is clothed with the fire of your desire and makes it her own, she overcomes it by dominating it, assimilating it, exalting it, making it more intense and more extended, demanding even more, greedily more, to get lost in it and in it rediscover the intense light of life. When she loves, she is fire, immense, eternal, tireless, which feeds on your strength and returns it by destroying all your power, making you thin and light ashes, scattered by time in the immense eternity of the sky.
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objecteiespai · 4 years
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Lloc i recipient
gerres d’emmagatzematge d’aliments fets de terra radioactiva de la zona de desastres nuclears de Fukushima Daiichi al Japó...  
http://hildahellstrom.se/
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...La graduada sueca Hilda Hellström va contactar amb l'última persona que encara vivia a la zona d'evacuació, Naoto Matsumura, i va recollir sòl dels seus arrossars que no es poden cultivar per contaminació...  
http://www.hildahellstrom.se/site/assets/files/1024/final_japan_short2.mp4
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temporanea · 5 years
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Sogna la zucchina un orto elettrico?*
Che poi i miei sono sfoghi inutili in questa inutile domenica di fine giugno, anzi di fine luglio perchè, per quanto mi riguarda, con questa estate del cazzo e i suoi anticicloni africani, ho già ben che dato. Sono acida, lo ammetto. L'estate mi rende acida, è la stagione giusta con tutti i suoi "non puoi": non puoi fare cose perché fa troppo caldo, non puoi vestirti poco perché sei vecchia, non puoi mettere i pantaloncini perché sei vecchia e brutta, non puoi mettere i sandali perché ti fanno male i piedi, non puoi andare in vacanza perché non hai soldi e nemmeno nessuno con cui andarci, non puoi startene a casa a guardare Netflix perché fa caldo e perfino il PC bolle e tutti ti dicono che vanno in vacanza e tu non puoi, e se vai al mare ti scotti e poi fa comunque troppo caldo. L'estate è tutto un "non puoi". Almeno a furia di ringhiare, arrivano meno foto del mare su whatsapp poi però ti dicono: "insomma quanto sei acida! Dovresti andare in vacanza" e tu ti trattieni da uccidere perché fa troppo caldo.
Poi sono preoccupata per i pomodori, stanno venendo bene ma non vorrei che annerissero. E per le zucchine che, invece, quest'anno, sembrano in difficoltà. Leggo i manuali e guardo inutili video su YouTube che meriterebbero un capitolo di lamentele a parte, ma i consigli sono contradditori: troppa acqua, poca acqua, troppo calcio, poco calcio, troppo azoto, poco azoto, troppo sole, poco sole. Ecchecazzo! L'ultimo video mi consigliava di immedesimarmi nella zucchina. E io sto in piedi, nell'orto, a pensare come una zucchina: avrò caldo? Non mi piace la terra? Non mi piacciono questi insetti che volano? e poi mi suona whatsapp e mi arriva una foto dalla Sicilia e per fortuna che sono una zucchina va. . E comunque mi danno fastidio le zanzare e pure le foglie di zucchina mi fanno arrossare le braccia ma immagino che alle zucchine non diano fastidio le loro stesse foglie. Oddio, se sono come me..sono le mie zucchine in fondo.
Mia madre è preoccupata perché mangio poco. Mamma, ci sono 35° non ho fame. Fatti un piatto di pasta! Deperisci! Mamma, sono una zucchina, mi basta l'acqua e il sole ma non troppo e il calcio o chissà che cavolo di altro.
E comunque anche in Sicilia fa caldo. Sono stata una volta in Sicilia, la peggior vacanza della mia gioventù ma ero in pieno spleen adolescenziale quindi forse adesso sono un po' prevenuta.
Qui c'è troppo sole e troppa luce e troppo caldo e troppa vita in tutto, come un ansia a fare, prima di.. Prima di che? Siamo nella zona temperata e non andiamo in letargo e mica dobbiamo riprodurci in fretta. Perché quest'ansia di? Verrà settembre e sarà bellissimo con la sua aria fresca e la luce soffusa e le giornate più corte e i tramonti. E l'uva? Oddio, l'uva. Devo andare a pensare come una vite adesso?
Comunque a settembre dovrò rifare la risonanza. Sarò ancora sana a settembre o questa estate disgraziata mi metterà in qualche altro casino? Tutto cresce in estate..
Mi sono svegliata alle quattro d'improvviso perché avevo dimenticato di dare l'acqua ai gabbiani. Mi sono arrampicata fino sul tetto ed erano già svegli. Mi preoccupo per tutto anche perché della cucciolata ne è sopravvissuto uno solo. Se avessi pensato da gabbiano, avrei scelto un tetto più riparato. Mi sono arrampicata fino in cima con il secchio pieno, scala, scale, scaletta e mia cugina aveva già riempito le vasche nel pomeriggio senza dirmelo. Sono tornata a letto a pensare da zucchina. Le zucchine muoiono a settembre. Chissà se a quel punto saranno cresciute le zucche e dovrò pensare da zucca. Butternut.
*semicit.
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ideaimateria · 4 years
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UN RESTAURANT CANÍBAL A BERLÍN
La cultura gastronòmica acaba forçant la natura: Es poden plantar arrossars a Finlàndia?22/06/2019
De què depèn que els xinesos no tolerin la llet? Per què els americans sempre prenen begudes fredes? Fem girar el globus terraqüi amb el catedràtic de Geografia Humana Francesc Nadal per descobrir com el territori on vivim determina com mengem, o bé com nosaltres modifiquem el territori per menjar el que volem! També li preguntem per les Indicacions Geogràfiques Protegides i per les Denominacions d'Origen. De la del Priorat en sap, i molt, Álvaro Palacios, enòleg i viticultor, propietari del Celler Álvaro Palacios, amb qui parlarem de la importància de les D.O. Viatgem fins al Japó i fem un recorregut pels horts urbans que cultiven els millors xefs europeus mentre ho aprenem tot del cafè amb el nou volum de la Bullipedia, de Ferran Adrià. Són les tres novetats gastro del nostre llibreter de capçalera, Nacho Borraz. El director de la fundació Alícia, Toni Massanés (col.laborador Lekué), parla de musclos. Philippe Regol menja a l'Espai Sucre i la cuinera del Ferrer de Tall, Maria Nicolau, deixa la propina.
Futur 2050
Insectos
insectes
Food Design
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josepsueca · 2 years
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Arrossars https://www.instagram.com/p/CjNRBXZshZN0nmi_WrFcwhPyCLlU4zjup-VA4w0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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martarosell · 7 years
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Preparant el camp per a la sega... #deltadelebre #arrossars #greenandblue (at Delta de l'Ebre)
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