Tumgik
#c'è anche quello blu e quelli black&white
demonecelestiale · 1 year
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cosa ho fatto questo pomeriggio? grazie per averlo chiesto! ho giocato a totk e mi sono "letto" tutti gli episodi di... questa cosa qua
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carolinerecords · 4 years
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I CASINI DI SHEA
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I Casini di Shea sono le scimmie dell’underground italiano. Non hanno regole, perché non ce ne sono. Si formano negli ultimi giorni del novembre 2019. Sono Mauro Mariotti alla voce e chitarra, Andrea Marcellini al basso, Simone Buoncompagni alla batteria. Il gruppo fa il suo esordio il 25 giugno 2020 con il video/singolo di ‘Sostanze’, in anteprima su Indie for Bunnies. A tre mesi di distanza, il 25 settembre 2020, vede la luce ‘Parco Gonzo’, il loro EP di debutto. Il disco è stato registrato in presa diretta su un multi traccia, per catturare l’immediatezza e la potenza del suono nel momento in cui nasce, all’insegna del DIY più genuino.
ASCOLTALO QUI > PARCO GONZO
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
- Mauro: ah finalmente... Porterei un machete, un accendino e come album “Sabotage” dei Black Sabbath. Andrea: d’istinto direi In Utero dei Nirvana, ma su un’isola... meglio il ‘The Very Best of” dei The Beach Boys (quello con la copertina giallo-blu e il tipo che fa surf). Il sole, il caldo e il mare li passa la casa. Simone: un costume, un cappello e Pet sounds dei Beach Boys.
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
- Mauro: Led Zeppelin “Immigrant Song”, The Doors “Break On Through (To The Other Side)”, Nirvana “Aneurysm”. Andrea: “Common People” dei Pulp, “In Bloom” dei Nirvana, “Catch The Wind” di Donovan. Simone: faccio fatica a cantare a squarciagola in auto anche se sono solo, al limite in macchina mi metto le dita nel naso ma quello l’abbiamo fatto tutti almeno una volta nella vita.
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  Mauro: fortunatamente ho un dentista bravo e con buoni gusti musicali, mi affido a lui. Andrea: l’EP “Premiers Symptomes” degli Air e se la cosa va alle lunghe, aggiungiamo “Filoxiny” degli Skinshape. Simone: non lo so, ma a breve devo togliere i denti del giudizio spero ci sia qualcosa tipo i Melvins.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
- Mauro: il vinile di “The Madcap Laughs” di Syd Barrett. Andrea: nessuno. Simone: mi viene in mente “Revolver” dei The Beatles che da poco ho ascoltato veramente a fondo, ma di sicuro ce ne stanno altri.
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Mauro: pensandoci bene, in realtà non mi vergogno di nessuna cosa che ascolto. Andrea: “Back for Good” dei Take That. Simone: ma in realtà ne ho più di uno, ma sono “guilty pleasure” necessari. Però se la mettiamo così… “Never, Never Gonna Give You Up” di Barry White.
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- Mauro:  tutti i film di Tarantino, in particolare “Death Proof”. Andrea: “Trainspotting”. Serie tv: “I Soprano” e “Breaking Bad”.  Simone: mi viene in mente “Barry Lyndon” di Kubrick.
7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
-  Mauro: Coldplay... ma ce ne sarebbero anche altri. Andrea: ribalterei la cosa. Più che di artisti, credo ci siano diverse fette di ascoltatori di cui non c’è bisogno. Da quelli con sensibilità musicale ‘’RTL 102.’’, a quelli ‘’ben venga che Manuel Agnelli/X-Factor abbiano restituito visibilità al rock’’, fino a quelli che ogni cosa vomitata dall’industria ‘’indie-mainstream-intellettualoide-stiamo solo creando un prodotto su misura per voi (ma questo non lo sapete e in ogni caso va bene così) perché come tutti siete tremendamente soli e ciò che facciamo è vendervi un lasciapassare aggregativo basato sull’estetica posticcia del gusto artistico elitario, poiché quello di cui avete bisogno, in fondo, è sapere che esista qualcuno con cui interagire (ma rimanete aggiornati perché a tra non molto cambieremo tendenze e gusti)’’ è un: ‘’Wow che figata questo/a/questi!’’ Simone: mmm… cavolo ci andate pesante!
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
- Mauro: avevo 11 anni. Ascoltavo poca musica, suonavo il flauto alle medie, ma stavo per innamorarmi dei The Beatles. Andrea: gli anni più belli! Già suonavo la chitarra (male, molto male), scrivevo le mie canzoni (bruttine, molto bruttine). Provavo a vestirmi tipo... un po’ Kurt Cobain, un po’ Mark Renton. A fine ‘98 mi tagliai i capelli: da lunghetti con la riga in mezzo a corti e spettinati tipo Graham Coxon dei Blur. Insomma: ero convinto di essere una giovane rockstar e che lo sarei rimasto per sempre (mi viene da piangere…). Simone: sinceramente non ne ho idea, mi ricordo solo che avevo 7 anni.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
- Mauro: ci sono state poche uscite e ancor meno interessanti, però l’unico disco nuovo che ho comprato e consiglio é ‘’Put The Shine On’’ delle Cocorosie. Andrea: “Ummon” degli SLIFT. Simone: “Momentum” dei Calibro 35.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Mauro: il più bello quello dei Verdena al Barfly di Ancona nel 2007, quello che ho perso (pur avendo il biglietto) i Wolfmother. Una band che vorrei vedere presto dal vivo sono gli Zen Circus. Andrea: il migliore… non saprei davvero. Quello che rimpiango i Nirvana (per una questione d’età). Quello che non voglio assolutamente perdere: il nostro. Simone: in realtà ho visto molti bei concerti, anche e soprattutto in piccoli posti non necessariamente in luoghi enormi tipo stadi o palazzetti…l’ultimo che ricordo sono i Tame Impala.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
- Mauro: sicuramente Jack White Andrea: non ne ho idea. Simone: ci credi se ti dico che non lo so?
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
-  Mauro: ho avuto modo di raccogliere tutti gli appunti e spunti musicali per creare nuove cose. Come ascolti é stato molto vario: dal reggae, allo stoner/doom rock fino ai mantra indiani. Andrea: con il gruppo ci siamo occupati del mix e del master dell’ep, a distanza. È stato un lavoro infinito! Ho scritto un po’ di cose, guardato molti film e serie tv. In quanto ad ascolti... nulla in particolare. Simone: ho ascoltato un po’ di tutto. Ho guardato invece tantissimi film.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
-  Mauro: spero di essere con la mia band a suonare finalmente da qualche parte. Andrea: spero di essere da qualche parte con Mauro e Simone a fare musica e suonare con tanta passione. Prima davo la passione per scontata, ora no. Simone: partecipiamo a un bel festival di musica, soundcheck, caldo, sole, molta bella gente.
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saggiosguardo · 5 years
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Aspettando il Cyber Monday: Amazon Echo con accessori Alexa in super sconto
C'è chi ha speso troppo e chi niente, ma il Black Friday ormai si è concluso e il prossimo evento in cui vedremo sconti importanti sulla linea di prodotti Amazon sarà a luglio 2020, con il Prime Day. Da qui a Natale potrebbero uscire altre promo – o forse no – ma in teoria tutte quelle attivate fino ad oggi termineranno lunedì 2 dicembre. Questa giornata è speciale perché è un po' come l'Epifania, che tutte le feste porta via, è si chiama Cyber Monday. Noi siamo attivi 365 giorni all'anno con i canali Telegram SaggeOfferte e promozioni valide ne troviamo sempre, ma sugli Echo e sugli accessori Alexa di Amazon i momenti migliori per l'acquisto sono pochi e quindi è il caso di fare un piccolo ripilogo di ciò che merita davvero e potreste esservi persi.
Alla mezzanotte di oggi parte il CyberMonday
Ricordate che oltre all'articolo di riepilogo che uscirà su SaggiaMente tra poche ore, il grosso del lavoro di ricerca e segnalazione avverrà sul canale telegram @SaggeOfferte_tech.
  Il Dot è sempre stato il più economico smart speaker con Alexa della famiglia Amazon e da poco tempo è stato aggiornato migliorando un po' l'audio ed aggiungendo l'orologio a LED sul fronte. La novità è piaciuta molto agli utenti, al punto che nel momento in cui scrivo l'Echo Dot con Orologio mostra una data di consegna prevista slittata addirittura al 2 febbraio 2020! Se però il prodotto vi interessa o volete anche solo mantenere la possibilità di pagarlo al prezzo offerta di 34,99€ invece di 69,99€, il mio consiglio di acquistarlo comunque adesso (come ho fatto anche io), tanto avrete moltissimo tempo per pensarci ed eventualmente annullare l'ordine. Non lo potete aspettare per Natale, ma state certi che riceverete in poco tempo una email di Amazon che vi avviserà dell'anticipo sulla spedizione, dandovi delle date più realistiche.
Se l'orologio non vi interessa o semplicemente volete risparmiare, è ancora possibile (ma non si sa per quanto) la possibilità di comprare l'Echo Dot senza orologio a 19,99€. Anche in questo caso i tempi di consegna sono lunghissimi ma rimane uno dei metodi più economici per invitare Alexa nella propria casa. Sono tuttavia ancor più interessanti i bundle in cui si trova questo prodotto, perché ci danno la possibilità di averlo ad un prezzo davvero irrisorio se non addirittura regalato.
Echo Dot (senza orologio) + 2 lampadine Philips Hue Color è in offerta a 69,99€, rispetto al prezzo complessivo dei singoli prodotti senza promozione di 159,94€. Qui però è doverosa una precisazione: le Hue solitamente dialogano attraverso ZigBee e richiedono un hub per funzionare, che sia quello nativo Philips oppure uno compatibile. In alcuni modelli superiori di Echo questo hub ZigBee è incluso, ma non negli Echo Dot. Quindi in passato prendere due lampadine Hue ed un Echo Dot era del tutto inutile, poiché non si potevano controllare. Tuttavia i modelli di lampadine presenti in questo kit sono quelli nuovi usciti nel 2019 e che includono anche il Bluetooth. Quindi si potranno comunque comandare con lo smartphone o con Alexa fintanto che rimane un dispositivo nel range del Bluetooth.
Il bundle più gettonato però è stato finora quello che include Echo Dot (senza orologio) + Fitbit Versa 2 a 179,95€. Il motivo è che in pratica si compra lo smartwatch e si ottiene in regalo l'Echo Dot. Almeno questo dal punto di vista del costo, ma in realtà per tutti i bundle Amazon crea di fatto un ordine con due prodotti distinti. In questo caso per la verità a me ha creato proprio due ordini: uno con il Fitbit Versa a 161,96€ e l'altro con l'Echo Dot a 17,99€ (che possono anche essere restituiti, non annullati, separatamente in caso non si gradiscano).
Se c'è stato un dispositivo che ha spinto più di tutti l'intero settore degli smart speaker questo è sicuramente l'Amazon Echo. Con il passare degli anni è arrivato a questa terza generazione più bella, rivestita in tessuto in 5 colori diversi e con un audio decisamente migliore (grazie al processore Dolby), sia come definizione che come volume. Ed è migliorato tanto anche nel riconoscimento dei comandi all'assistente vocale. Ultimamente non stiamo dando tanto peso a questo dispositivo perché non è piccolo come il Dot, non ha il display come lo Show o l'hub ZigBee come il Plus, eppure per chi chi cerca uno speaker che si sente abbastanza bene, non costa molto ed integra Alexa, questa è probabilmente la prima scelta. Inoltre si può anche associare ad un altro Echo di 3° gen o ad un Echo Plus di 2° gen (visto che ormai sono identici per l'audio) creando un set stereo. E nulla ci vieta di usare l'ingresso AUX da 3,5mm per collegarlo ad una televisione e godere di un suono più avvolgente. Attualmente è in offerta a 64,99€ invece che 99,99€ ed è disponibile in tante colorazioni intriganti: Antracite, Grigio Chiaro, Grigio Mélange, Tessuto Blu-Grigio, Edizione Limitata (RED).
Un bundle particolare ma molto interessante che interessa questo prodotto è quello che include Echo + iRoobot Roomba 981 al prezzo di 599€. L'accoppiata è sensata in quando questo aspirapolvere robot si comanda anche con Alexa, ma soprattutto perché il Roomba 981 da solo costa di più
Prima dell'arrivo del nuovo Echo, se si desiderava uno smart speaker con qualità audio superiore bisognava rivolgersi all'Echo Plus. Ora il vantaggio audio si è azzerato (così come quello per il design) ma il plus ha comunque un asso nella manica, infatti al suo interno è presente anche un hub ZigBee che ci consente di usarlo con tutta una serie di accessori domotici in pianta stabile e senza necessità di usare il Bluetooth (con tutti i suoi limiti) o altri hub di terze parti (risparmiando soldi e semplificando il setup). Per noi questo vale assolutamente i 30€ di differenza dal fratello minore, almeno oggi che costa 99,99€ invece di 149,99€, nei colori: Antracite, Grigio Chiaro, Grigio Mélange. Ma attenzione: questo prezzo include anche una lampadina smart Hue White in omaggio! Ultimo consiglio: di hub ne basta solo uno in casa (a meno che non sia davvero molto grande) quindi se poi volete altri speaker con stessa qualità audio da mettere in giro per casa o per creare dei set stereo, vi basterà rivolgervi all'Echo.
Echo Show 5 è arrivato da poco ed è il nuovo punto d'ingresso tra gli smart speaker Amazon con display integrato. Offre tutte le funzioni di un normale speaker ma grazie allo schermo potremmo vedere le ricette, i video (non da Netflix per ora), le previsioni o le news, ma anche chiedere di mostrarci la nostra telecamera (deve essere tra quelle compatibili ovviamente). L'audio è migliore del Dot, lo schermo è un ottimo Plus ed ha anche una camera integrata per fare videochiamate, ma si può oscurare con un semplice gesto grazie ad un selettore. Già il prezzo normale di 89€ è molto interessante, ma con l'offerta attuale di 49,99€ non si può lasciarselo scappare. Bello sia in Bianco che in Nero.
Anche in questo caso ci sono alcune proposte in bundle davvero interessanti, forse le migliori attualmente presenti. La prima include Echo Show 5 + 2 lampadine Philips Hue Color a soli 99,99€. Sono sempre quelle Bluetooth dato che l'Echo Show 5 non ha l'hub ZigBee integrato, ma l'abbinamento è ottimo così come il prezzo.
Il bundle migliore è con Echo Shoe 5 + EZVIZ ezTube
Il bundle che però consigliamo assolutamente è quello con Echo Show 5 + EZVIZ ezTube 1080p a soli 79,99€. È incredibile se si pensa che con meno del prezzo del solo Show senza lo sconto si ottiene anche una videocamera di sorveglianza di buona marca e con ottime qualità che di norma costa 99€ da sola. Inoltre questa è compatibile con Alexa, quindi si potrà vedere il flusso video e audio sullo schermo dell'Echo... potenzialmente anche come un baby monitor. Veramente non ci sono scuse per non prenderli a 79,99€ entrambi!
Se c'è una cosa che Apple sa fare bene è entrare in un mercato e fare la differenza. Per gli smart speaker non si è imposta numericamente visti i prezzi alti e la scarsa diffusione, limitata dai linguaggi supportati dalla nuova versione di Siri, però l'HomePod ha sicuramente mirato in alto per la qualità audio in prodotti simili. Amazon non è rimasta a guardare ed ha risposto con il suo Echo Studio. Sono presenti ben 5 driver (1 woofer, 3 midrange ed 1 tweeter) e inoltre c'è un processore sonoro che, come nel caso dell'HomePod, analizza l'audio ambientale ed adatta la riproduzione musicale alle caratteristiche di risonanza dell'ambiente. Questo speaker dispone anche dell'hub ZigBee per la domotica, quindi prende il posto in alta fascia che prima era dell'Echo Plus. Grazie all'hub si potranno connettere tutti gli accessori che supportano questo standard, che sono davvero tanti. Un'altra novità è la possibilità di abbinare l'Echo Studio ad una Fire TV 4K tramite Wi-Fi per migliorare sensibilmente l'esperienza audiovisiva. L'Echo Studio è uscito da pochissimo ed è attualmente prenotabile a 199€. Non è attualmente in offerta ma ritenevamo opportuno inserirlo in questa disamina per evidenziarle le sue caratteristiche nella lineup e perché è comunque una scelta validissima per chi punta ad un ascolto di qualità superiore.
  L'Echo Show 2° generazione è uno smart speaker con display da 10", audio stereo e telecamera. È attualmente il dispositivo più costoso nella lineup Echo ma è anche quello che ha il mix più completo di caratteristiche: lo schermo è grande, l'audio è abbastanza buono, integra l'hub ZigBee per la connessione ad accessori smart e la cam frontale. L'Echo Show è utile ad esempio in cucina per seguire una ricetta (anche in video volendo), per ascoltare e vedere le ultime notizie, per mostrare a schermo il flusso audio/video di una telecamera di sorveglianza compatibile e anche per una videochiamata (tra dispositivi Echo con schermo oppure verso l'app Alexa). Attualmente è in offerta a 189€, un prezzo superiore di soli 2€ al suo minimo storico.
Questo è solo uno degli articoli che usciranno da qui alla mezzanotte e che fanno parte del nostro ciclo Aspettando il Cyber Monday. Rimani connesso per non perdere gli altri e seguici sul canale Telegram @SaggeOfferte_tech.
L'articolo Aspettando il Cyber Monday: Amazon Echo con accessori Alexa in super sconto proviene da SaggiaMente.
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saggiosguardo · 6 years
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Samsung presenta Galaxy Fold, la gamma S10 e i nuovi indossabili per il fitness
Si è spesso dibattuto su come e quanto Samsung possa ispirarsi ad Apple, dividendo la platea tra sostenitori e detrattori del colosso coreano. Un ambito in cui Samsung sta migliorando quest'eventuale ispirazione è probabilmente quello commerciale: proprio come Apple, ha imparato a dissociarsi dagli eventi tecnologici tradizionali per "terrorizzare" a puntino le rivali che invece preferiscono porti sicuri come il Mobile World Congress. Che per l'appunto è tra pochi giorni, e questo è un elemento di differenziazione con la strategia di Apple: nel bene e nel male, a mesi di distanza sai che l'iPhone può ancora costituire una presenza ingombrante all'ombra ma hai una possibilità di replica appropriata. Nel caso dei Galaxy, sarà molto dura per le altre mostrare questo weekend delle controffensive in grado di smorzarne l'inevitabile predominio della scena (prudentemente Huawei ha deciso di agire a fine marzo ad acque più chete).
Basta digressioni, però, e veniamo a ciò che ha presentato Samsung qualche ora fa. Non iniziamo tuttavia dagli S10, bensì da un altro dispositivo molto atteso e soprattutto pieghevole. Il Galaxy Fold, appunto. Guardandolo da chiuso può non sembrare esteticamente così invitante. Lo schermo stesso da 4,6", per quanto Super AMOLED con risoluzione 840x1960, è piccolo in confronto agli standard odierni. Ma nelle intenzioni di Samsung, la maggior parte delle volte questo prodotto lo si utilizzerà aperto, rivelando 7,3" tutti a disposizione dell'utente.
Non c'è trucco, non c'è inganno: nessuna linea di demarcazione a metà dello schermo, con risoluzione 1536x2152. Samsung lo chiama Infinity Fold, e ricopre quasi per intero la superficie del dispositivo aperto fatta eccezione per la parte destra superiore dove sono racchiuse le fotocamere anteriori. Buona parte del merito va al nuovo strato di polimeri aggiunto, che in aggiunta ad un pannello leggero specifico per il Galaxy Fold ha conferito al display ottime doti di flessibilità senza sacrificare la resistenza. Non sono però meno fondamentali i cardini strutturati per garantire centinaia di migliaia di aperture a libro senza conseguenze.
Guardando ora alle caratteristiche tecniche sotto la scocca, troviamo un SoC octa-core da 7 nm (non viene però meglio specificato di quale si tratti, se un proprietario Exynos o uno Snapdragon), assieme a 12 GB di RAM LPDDR4X e 512 di spazio d'archiviazione UFS 3.0. Per quel che riguarda le fotocamere, il Galaxy Fold ne include 6 complessive. Si parte dal trio nella parte posteriore, composto da un sensore ultra-grandangolare da 16 Megapixel con apertura f/2,2, un "semplice" grandangolare da 12 Megapixel f/2,4 comprensivo anche di autofocus dual pixel e stabilizzazione ottica e un teleobiettivo da 12 Megapixel in grado di realizzare uno zoom ottico 2x. La coppia presente nel dispositivo aperto prevede invece un sensore principale da 10 Megapixel f/2,2 e uno secondario da 8 Megapixel dedicato soprattutto al rilevamento della profondità. L'ultima fotocamera si trova infine nel frontale del dispositivo chiuso ed è da 10 MP.
Il comparto audio è curato altrettanto quanto quello video, con la presenza di altoparlanti stereo firmati AKG. La dotazione di connettività comprende 4G, Wi-Fi 802.11ac, NFC e Bluetooth 5.0, mentre il riconoscimento biometrico è affidato ad un sensore d'impronte a lato. Il sistema a doppia batteria è in grado di erogare complessivamente 4.380 mAh, con possibilità di ricarica rapida e wireless così come di caricare a sua volta senza fili un altro dispositivo.
Image from The Verge.
Parlando del software, il Galaxy Fold include alla base Android 9.0 Pie con le personalizzazioni proprietarie One UI; considerata però la particolare natura del prodotto, Samsung ha lavorato a stretto contatto sia con Google sia con gli sviluppatori di app per offrire da subito un'esperienza ottimizzata. Nella modalità Multi-Active è possibile avere a schermo ed utilizzare tre app aperte contemporaneamente, mentre una continuità interna permette d'iniziare le operazioni sul più piccolo display a dispositivo chiuso e proseguirle una volta aperto al punto esatto in cui ci si era interrotti (il discorso vale anche viceversa, da aperto a chiuso). Non manca nemmeno il supporto DeX, che permette collegando il dispositivo ad un'apposita docking station, a sua volta collegato a monitor, tastiera e mouse, di sfruttarlo quasi come se fosse un computer tradizionale all'interno di un ambiente desktop. Galaxy Fold arriverà nelle tonalità Space Silver, Cosmos Black, Martian Green ed Astro Blue, acquistabile dal 26 aprile ad un prezzo non per deboli di cuore, $1980 (quello europeo dovrebbe rimanere abbastanza fedele, attorno ai 2.000 €).
Parliamo ora dei Galaxy S10. Sono tre, anzi di più. Iniziamo però dal trio principale, dato che il quarto è un po' più particolare. Come previsto dai vari leak, per la decima iterazione del suo celebre smartphone top Samsung ha stravolto l'estetica, riducendo drasticamente i bordi anche sopra e sotto e ricollocando la fotocamera anteriore all'interno dello schermo, quello che alcuni hanno scherzosamente ribattezzato "buco". Parlando proprio dei display, non si parla più di Super AMOLED ma di Dynamic AMOLED. La parte dinamica è applicata nello specifico alla mappatura dei toni, che insieme ad altri miglioramenti e al supporto HDR10+ garantiscono secondo Samsung una resa decisamente migliore rispetto ai già buoni pannelli di S9. È integrato anche un filtro luce blu, riducendo così la necessità di ricorrere ad effetti software, e soprattutto un sensore d'impronte ultrasonico, che agisce attraverso una scansione tridimensionale della superficie del dito.
Dentro, come da tradizione troviamo il meglio dei flagship di casa Samsung, con SoC octa-core, RAM LPDDR4X in abbondanza e spazio d'archiviazione base ulteriormente espandibile tramite microSD. Feature immancabile dei recenti prodotti di punta è la NPU dedicata a tutte le funzionalità d'intelligenza artificiale. Essa viene adottata per ottimizzare nell'uso le prestazioni del dispositivo, mantenere la connessione più stabile e, come vedremo tra poco, predisporre sin da subito scatti fotografici nelle migliori condizioni. A ciò si aggiunge l'assistente digitale Bixby, controrisposta Samsung degli ultimi anni ad Alexa e Siri e che proprio da oggi parla anche italiano.
A livello fotografico, ognuno dei tre dispositivi fa un po' storia a sé, ma ci ritorneremo a breve. Nel frattempo iniziamo dalle caratteristiche peculiari per tutti, a partire dal sensore ultra-grandangolare con campo di visione fino a 123°, un nuovo sistema di stabilizzazione digitale per i video (in affiancamento a quello ottico) e il supporto HDR10+ in registrazione. Sono presenti le tecnologie già note dai precedenti modelli come Dual Pixel e l'apertura doppia, f/1,5-f/2,4 sul sensore principale. Come già anticipato nel paragrafo sopra, l'intelligenza artificiale è un perno del sistema fotografico degli S10, con la possibilità di riconoscere fino a 30 tipi di scene e soggetti per ottimizzazioni sia automatiche sia manuali; nel secondo caso, ad esempio, durante uno scatto al tramonto all'utente potrà essere proposto di affidare il compito all'ultra-grandangolare. Per i ritratti sono stati aggiunti ulteriori effetti bokeh a quelli già esistenti, mentre guardando alla fotocamera anteriore è supportata la realizzazione di AR Emoji sulla base del proprio volto.
Anche stavolta nel comparto audio stereo troviamo lo zampino di AKG, cui si aggiunge pure il supporto Dolby Atmos. La connettività prevede LTE fino a 2 Gbps, Wi-Fi 6, NFC e Bluetooth 5.0. Il comparto energetico supporta sia la ricarica rapida che quella wireless e, come già nel caso del Galaxy Fold, dà a sua volta con la modalità PowerShare l'opportunità di ricaricare altri prodotti compatibili con gli standard senza fili. La resistenza costruttiva è affidata alla certificazione IP68 contro liquidi e polveri. Il sistema operativo preinstallato è Android 9.0 con One UI e non mancheranno app espressamente ottimizzate per questi nuovi prodotti, come Adobe Premiere Rush CC. Finora abbiamo elencato le caratteristiche comuni a tutti gli S10, ora guardiamo singolarmente a ciò che portano in dote.
S'inizia dal più piccolo della gamma: Galaxy S10e. Ad esso il compito di scontrarsi direttamente con un certo XR, tanto sul piano tecnico quanto su quello economico. Ha uno schermo da 5,8" Full HD+ non curvo con sensore d'impronte capacitivo invece che ultrasonico, 6 GB di memoria RAM e 128 di storage. Le fotocamere posteriori sono due, la principale da 12 Megapixel e l'ultra-grandangolare da 16. Non è previsto il sensore teleobiettivo, anche se un minimo di zoom ottico, pari a 0,5x, viene comunque dichiarato pure qui. Davanti è presente una fotocamera da 10 Megapixel. La batteria integrata è da 3.100 mAh. Sarà disponibile al prezzo di 779 € a partire dall'8 marzo prossimo, nelle tonalità Prism White, Prism Black, Prism Green, Prism Blue, Flamingo Pink e Canary Yellow, quest'ultima esclusiva proprio del modello S10e. È preordinabile insieme agli altri da Amazon, coi link inseriti in corrispondenza dei prezzi.
S10 si colloca nel mezzo, portando lo schermo a quota 6,1" con risoluzione Quad HD+. Riguadagna anche le curvature ai lati, così come il sensore d'impronte ultrasonico. Ci sono due GB di RAM in più, per un totale di 8, mentre per l'archiviazione è disponibile anche una variante da 512 GB. Alle due fotocamere posteriori soprammenzionate per S10e si aggiunge qui il terzo sensore teleobiettivo da 12 Megapixel, che permette uno zoom ottico sino a 2x. La batteria è da 3.400 mAh. Sarà disponibile nelle medesime tonalità di S10e, fatta eccezione per il Canary Yellow, e costerà 929 € nella versione 8/128 GB e 1.179 € in quella 8/512 GB.
Chiude il cerchio Galaxy S10+, che alza ancora un po' le dimensioni dello schermo, qui da 6,4". Sempre sulla base di questo principio a step, aggiunge un ulteriore taglio d'archiviazione da ben 1 TB nonché una seconda fotocamera anteriore da 8 Megapixel per il rilevamento della profondità. La batteria è da 4.100 mAh. Si potrà acquistare nelle stesse tonalità di S10 più altre due scelte: Ceramic Black e Ceramic White. Il prezzo è di 1.029 € per 8/128 GB, 1.279 € per 8/512 GB e 1.639 € per 8 GB/1 TB (quest'ultimo al momento appare l'unico non disponibile al preordine).
Ma abbiamo detto più sopra che c'è pure un quarto modello, che arriverà più avanti degli altri. È il Galaxy S10 5G, un mostro da 6,7" che, come suggerisce il nome stesso, ha il suo cavallo di battaglia proprio nel supporto alle reti di nuova generazione. In realtà non si distingue solo per queste due differenze: ha anche due fotocamere 3D per il riconoscimento della profondità, una davanti ed una dietro, così come una batteria da 4.500 mAh che prevede una modalità di ricarica ancor più rapida. Ne sentiremo riparlare più avanti nel corso dell'anno. Anche in Italia? Affermativo: Samsung ha già stretto accordi con TIM e Vodafone per la commercializzazione del Galaxy S10 5G, che darà così manforte al prossimo lancio delle nuove reti dei due operatori.
Andiamo verso la chiusura di questo lunghissimo post parlando degli indossabili che Samsung ha introdotto oggi. Le Galaxy Buds sono le nuove proposte coreane per gli auricolari senza fili, con suono a cura di AKG, sistema di enfatizzazione dei rumori ambientali che consente di non isolarsi completamente dal mondo circostante senza compromettere la qualità di riproduzione e doppio microfono. L'autonomia garantita è di 6 ore in ascolto musicale o 15 in chiamata; per ricaricarle, è sufficiente porle nel loro case che può agire da "banca energetica" per un totale di 7 ore aggiuntive. Se si è di fretta, è possibile accontentarsi della ricarica rapida che restituisce in 15 minuti agli auricolari poco meno di due ore d'autonomia o ancora condividere in modalità wireless un po' di batteria dal proprio Galaxy S10. Non manca l'integrazione con l'assistente Bixby pr effettuare una serie d'operazioni senza dover azionare direttamente lo smartphone. Saranno disponibili in nero, bianco e giallo al prezzo di 149 € a partire dall'8 marzo. Per chi preordina uno degli S10 in questa fase sono incluse nel prezzo.
Il Galaxy Watch Active si aggiunge alla già nutrita schiera di smartwatch Samsung, con un design che strizza più l'occhio agli sportivi pur mantenendo gran parte delle caratteristiche del modello più raffinato introdotto lo scorso anno. Ha anche una sua peculiarità, ovvero il monitoraggio della pressione sanguigna (solo in nazioni selezionate ed Italia esclusa), compito per la prima volta affidato ad uno smartwatch non proveniente da aziende mediche specializzate. Arriverà dal 15 marzo al prezzo di 249 €, nelle tonalità Silver, Black, Rose Gold e Sea Green. Poco dopo ed a prezzi decisamente inferiori arriveranno i due modelli Galaxy Fit, il secondo contrassegnato dalla e finale, che si distingue dal fratello maggiore soprattutto per schermo (bianco e nero contro colori), NFC (non presente nel Fit e) e batteria (70 contro 120 mAh). Entrambi condividono però impermeabilità fino a 5 ATM e sensore di battito cardiaco.
L'articolo Samsung presenta Galaxy Fold, la gamma S10 e i nuovi indossabili per il fitness proviene da SaggiaMente.
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