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#che palle cavolo
yomersapiens · 6 months
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Quindi è arrivato il momento di usare Ernesto per dirvi che è possibile acquistare il mio libro. Certo, mi sono ridotto a fare questo.
Se ne volete uno (o anche di più, chi sono io per darvi un limite) potete scrivermi. È il regalo ideale, per voi. Per quell'amicə che non si fa più sentire. Per quel parente che vi sta sulle palle. Per rovinare l'infanzia ai vostri figli adolescenti. Per infastidire chi dorme dall'altro lato del lettone, dato che riderete e piangerete, pagina dopo pagina, e ogni due secondi vi verrà chiesto "Ma stai bene? Tutto ok?" e invece niente sarà ok perché starete leggendo il mio libro.
Scrivetemi, così ve lo spedisco e vi faccio pure una dedica e ci metto dentro qualche pelo di Ernesto.
Se invece vi vergognate di scrivermi e lo volete ottenere a mia insaputa beh fate pure, lo potete trovare un po' ovunque. Qua il link alla casa editrice, diciamo quello ufficiale.
È presente anche nel catalogo Feltrinelli IBS quindi che figata, andate in una libreria e ordinatelo da lì che magari crea attenzione e qualcuno mi caga. Noto ora che è già col 5% di sconto. Cioè manco è uscito e già c'è lo sconto. Ho capito, pure sto mese si mangia solo zuppa di cavolo.
Vorrei dire che non mi causa rodimento di culo, ma lo trovate anche su Amazon. Non ha abbastanza soldi Bezos, no. Si prende pure la percentuale sul mio libro.
Se avete Kindle o cose così, vi basterà fare una breve ricerca scrivendo il mio cognome, Jamunno, e lo troverete. Non so perché col titolo del romanzo non funziona subito ma vabbè, è la prima volta che il mio cognome inusuale serve a qualcosa.
Poi boh, se volete scrivermi per parlarne, lo avete letto e volete chiedermi cose o insultarmi, mi piacerebbe molto dato che mi sento sempre solo.
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" Rompeva, sai? Le solite robe da donne: dove sei? Con chi sei? Sei felice? Si preoccupava se stavo fuori fino a tardi, se arrivavo a destinazione, se non stavo bene... Cercava sempre di farmi contento. Pure troppo, a volte. Era anche gelosa
- E tu?
- Io un po’ la prendevo in giro. Un po’ pensavo “che palle!”. Un po’ mi faceva piacere. Insomma... non ci ero più abituato a una donna che si occupasse/preoccupasse di me.
- E poi?
- E poi, a un tratto, ha smesso. E io mi sono sentito libero. Davvero. Più libero. Cioè... sai... il suo pensiero su di me un po’ pesava... Mi faceva sentire in colpa, un po’ in debito...
- Bene, dai...
- No. Bene per niente. Sono stato un idiota.
- ?
- Sta cavolo di libertà non vale nulla e io non ho capito niente... Non ho capito lei. Essere attenta, presente, preoccuparsi per me era il suo modo di amarmi, di coccolarmi...
- ...
- La verità è che una donna che non si preoccupa per te, che non si occupa di te, che non desidera condividere con te, semplicemente non ti ama più.
- ...
- Vorrei tanto tornasse a rompere. Lo vorrei davvero..."
( L. Cherubino)
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umi-no-onnanoko · 5 months
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Ok che amo la neve, ok che mi piace il freddo ed ok che l'inverno è la mia stagione preferita, ma mi rode il culo che in casa mia nessuno si degna di palare il vialetto che mi porta fino alla buca delle lettere se non lo faccio io, in più nemmeno posso farlo perché non ho una pala né nulla perché a quanto pare non serve e quindi rischia di spezzarti l'osso del collo per prendere la posta perché sotto la neve c'è il ghiaccio.
Ah e ciliegina sulla torta, ho osato dire a mia madre che non riuscivo ad arrivare alla cassetta delle lettere e che forse era meglio tornassi in casa e la facessi prendere a mio padre quando torna a casa così che passa con la macchina e fa meno fatica, ma no, perché lei andava a fare tutto anche con più neve di questa, quindi al culmine dell'esasperazione vado avanti annaspando nella neve cercando di non rompermi l'osso del collo e raggiungere "la meta" e a metà strada mi fa:"vabbè dai torna indietro" e si incazza pure se la mando a quel paese perché ormai con il cavolo che torno indietro dopo che mi avete rotto le palle.
Che bella giornatina proprio, come farti passare la voglia della neve.
Che palle!
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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everyonehurtyou · 8 months
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che palle quando dovete fare i moralisti anche se dico che sto meglio a sapere che il mio cane è morto che non a vederlo stare male e non riuscire a muoversi a respirare e farsi la pipi addosso perché non riusciva più a fare nulla
cavolo vivete e lasciate vivere gli altri
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altrovemanonqui · 8 months
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Ho sperimentato l’abbandono. Sulla pelle, nelle ossa, in ogni singola goccia di sangue e di anima.
Ho sperimentato quell abbandono, di chi ti lascia prima ancora di lasciarti. Perché non ha il coraggio. Non trova le parole. Il momento. Le palle.
Quel senso di abbandono che mentre cerchi di capire e realizzare ti consuma.
L ho (ri)vissuto questa notte. In un sogno.
L ho subito anzi.E dalla medesima persona che secoli fa me lo fece subire davvero. Ed è stato ugualmente straziante.
Mi sono svegliata d improvviso con il cuore a pezzi. Ma il mio cuore sta benissimo. Quella sensazione però…cavolo! Che incubo.
Siate gentili. Quando mollate qualcuno siate gentili. Fatelo subito, con la stessa gentilezza che avete messo nell amarla. Perché lo strappo, lo strazio, magari saranno pure dolorosamente inevitabili, ma L’accanimento e L’indolenza peggiorano le cose.
È Domenica. Ho fatto un sogno di merda che mi sta ancora appiccicato addosso. Ho la speranza che il caffè riporti nella giusta prospettiva la dimensione onirica…
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couragescout · 1 year
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Fare il capo scout richiede molti sacrifici e tantissimo tempo. Non è solo andare a riunione il sabato pomeriggio e fare attività con trentatré bambini, ma è anche fare tre riunioni di sabato pomeriggio ed una di domenica mattina. È fare ogni due settimane il pranzo con i bambini del C.d.A. prima della riunione con tutto il branco, è fare il catechismo quaranta minuti prima di ogni riunione. È organizzare le uscite a maggio e giugno di una notte fuori. È anche fare staff il martedì sera, preparare ogni singola attività per le riunioni, fare Co.Ca il venerdì o mercoledì sera ogni due settimane. È fare pattuglia di zona una volta al mese, che sia online o in presenza, da ottobre ad aprile, preparare il programma ed ogni singola attività nel minimo dettaglio per gli eventi di zona (ed ogni volta che si fa Co.Ca o pattuglia non si torna a casa prima dell’una nonostante il giorno dopo la sveglia sia comunque alle sei e mezza). Oppure tipo questa sera sono tornata all’una e mezza e mi sono dovuta mettere a fare il dolce per l'uscita di domani perché non ho avuto tempo per cuocerlo nel pomeriggio siccome quando sono tornata a casa poi sono dovuta correre a riunione e a seguire ad un evento di zona.
Fare il capo scout ti chiede di rinunciare a molte cose per poter dare spazio ad altre, avrai tutti i weekend pieni per nove mesi e per riuscire ad incastrare gli impegni della quotidianità dovrai fare tipo tetris con gli orari anche per l’impegno più sciocco.
Sono circa quindici ore a settimana che spendiamo per fare gli educatori, per dare un’alternativa educante alla scuola o allo sport. I ragazzini sono stronzi, testardi, rosiconi e ti fanno sgolare eppure noi ogni sabato stiamo lì in mezzo a loro nonostante il mal di testa. Li facciamo cantare, urlare, correre, costruire, sporcare. Li facciamo anche arrabbiare, così come loro fanno con noi. Li facciamo sfidare con loro stessi. Li mettiamo alla prova, così come loro fanno con noi. Proviamo a dare loro strumenti di crescita e per migliorarsi. I bambini sono difficili da gestire, ma lo sono anche gli adulti. Ed anche se a mesi alterni dico “No, che palle, io mollo” poi a mollare davvero non riesco perché alla fine agli eventi di zona mi diverto da morire, perché mi fa sentire tremendamente soddisfatta vedere i bambini riuscire nelle loro prede o nelle loro specialità, vedere piccoli miglioramenti nei loro comportamenti; perché mi fa sentire felice essere per loro un punto di riferimento, sapere di star lasciando un piccolo seme nella loro vita che sarà importante, che farà sbocciare con il tempo dei valori che per me sono la cosa più bella al mondo.
Sapere di star ridando indietro all'associazione tutto quello che io ho ricevuto gratuitamente da bambina, da ragazza e da adulta, essere oggi io un capo, accanto a coloro che sono stati i miei capi da bambina, mi rende realizzata in modo genuino che ogni volta che ci penso dico "Cavolo, proprio io, la lupetta musona che odiava questi cretini oggi sono qui nei panni di Bagheera per provare a far innamorare altri bambini di questo grande gioco, di questa grande famiglia".
Fare il capo scout ti richiede molti sacrifici e tantissimo tempo però fa parte del gioco.
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aurozmp · 1 year
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no raga devo cercare delle persone ma non so neanche come cavolo si chiamano, che palle zio can.🤡
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- Rompeva, sai? Le solite robe da donne: dove sei? Con chi sei? Sei felice? Si preoccupava se stavo fuori fino a tardi, se arrivavo a destinazione, se non stavo bene... Cercava sempre di farmi contento. Pure troppo, a volte. Era anche un po’ gelosa, cioè... non in maniera malata...
- E tu?
- Io un po’ la prendevo in giro. Un po’ pensavo: “Che palle!”. Un po’ mi faceva piacere. Insomma... non ci ero più abituato a una donna che si occupasse/preoccupasse di me.
- E poi?
- E poi, a un tratto, ha smesso. E io mi sono sentito libero. Davvero. Più libero. Cioè... sai... il suo pensiero su di me un po’ pesava... Mi faceva sentire in colpa, un po’ in debito.
- Bene, dai...
- No. Bene per niente. Sono stato un idiota.
- ?
- ‘Sta cavolo di libertà non vale nulla e io non ho capito niente... Non ho capito lei. Essere attenta, presente, preoccuparsi per me era il suo modo di amarmi, di coccolarmi... E lo faceva quasi in silenzio, senza volere nulla in cambio.
- ...
- La verità è che una donna che non si preoccupa per te, che non si occupa di te, che non desidera condividere con te, semplicemente non ti ama più.
- ...
- Vorrei tanto tornasse a rompere. Lo vorrei davvero...
(Letizia Cherubino, regalati frammenti d’Amore: La MIA Amante)
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Note
Ma sai che da quando ho iniziato a scopare la mia pelle è più radiosa. Mia mamma ha continuato a dirmi: "Cavolo ma sei bellissima! Ho fatto un buon capolavoro". Eh invece 😏 comunque mi raccomando proteggetevi
Eh vedi che scopare fa bene anche alla pelle, oltre che alle palle
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Reel su instagram di questo ragazzino che se la tira dicendo la procrastinazione non è il problema, è la soluzione, io studio tutto 5 giorni prima dell'esame e funziona bla bla bla.
Commento di un tizio: "immagino non faccia una facoltà con le palle", che ci mancherebbe solo che pure le facoltà fossero pallodotate o penedotate, no grazie, ci sono già abbastanza individui in giro.
Tizio del reel risponde di fare giurisprudenza e il tizio del commento dice "allora alzo le mani".
Here's a newsflash: NON CI CREDE NESSUNO. Non ci credo per un cazzo che studi 5 giorni prima dell'esame, giurisprudenza o no. In cinque giorni nemmeno li leggi i manuali brutto idiota. Perché cavolo ti devi stare a vantare di cose che non sono vere e non sono possibili. Odio queste cose perché ste cose contribuiscono a rendere tutto terribilmente prestazionale ed è poi il motivo per cui la gente si vive tutto male. Si mettono come modelli che poi la gente prende per paragonarsi ma n o n s o n o v e r i. Nessuno studia in 5 giorni. Fine.
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3cips · 4 months
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Le 18 lettere
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SB aveva un modo unico di farmi sentire speciale e il suo sguardo mi stregava. No, non era perfetto, e se è vero che io l’ho mollato per E., è anche vero che lui si è sempre vendicato. Eravamo giovani e sciocchi, e il nostro amore era un tumulto di emozioni che spesso sfociavano in risate e litigi. Ma il destino aveva altri piani per noi e la nostra storia.
Ricordo una volta che finita la serata ci fermiamo sotto casa sua e lui, risentito per la mia indecisione, prima di accompagnarmi decide di farsi un porro.. si un porro! E mentre lui si girava la canna a me iniziano a girarmi le palle. No le canne no dai! non sopporto di stare con uno che si fa.. anche perché ero reduce da una relazione con E. che era tossico di brutto.
Insomma lui si stona come una capra tibetana (che poi non so mica se le capre tibetane si stonano) e dopo una mezz'ora di tentativi vani di farlo svegliare capisco che ho solo una alternativa: andare a casa, a piedi, da sola anche se è mezzanotte passata e mi devo fare un bel pezzo di strada con i tacchi, cavolo.!!!
Inutile dire che dopo questa serata indimenticabile sono talmente incazzata che non lo voglio vedere per un po’. Ed ecco che riappare E. che mi convince a rimettermi con lui; avete presente “pensavo fosse amore ma era un calesse?” ebbene non era neanche l’ombra di un calesse tottu arrogau.
Non impiego molto a decidere quindi di mollare il calesse e ricercare SB, che mi mancava da morire, ma lui per tutta risposta mi scrive l’ultima lettera dove, stufo dei miei tira e molla, mi dice ADDIO.
“Non posso aspettarti in eterno, non cercarmi più”
La nostra relazione è qualche cosa di diverso non è per niente amore e non è forse neanche sesso
Mentre leggo la sua ultima lettera le note di Vasco si diffondono nella stanza.. Ecco peggio di così. LUI mi ha cannato (sempre a proposito di canne) con un addio completo di colonna sonora.
Così col tempo il ricordo sbiadisce insieme alle 18 lettere ma non si cancella mai del tutto e ogni volta che sento quella canzone il pensiero va a lui con un po’ di rimpianto.
ci limitiamo a vivere dentro nello stesso letto un po' per abitudine o forse un po' anche per dispetto
Oggi, mentre il passato riaffiora nella mia mente, mi chiedo cosa sia stato di Sb. Sarà diventato un uomo risoluto e forte, o forse avrà lasciato che il tempo plasmasse la sua vita in modi inaspettati?
La curiosità mi spinge a cercare notizie su di lui, e tra le pieghe della memoria ritorno a quel concerto di Vasco, quando mano nella mano cantavamo a squarciagola pur consapevoli di quanto entrambi fossimo stonati.
“Ogni volta che mi capiterà di vedere il bastione ti penserò” -  “quella panchina.. la nostra panchina”.
Chissà se anche lui, come me, riflette sul passato e si domanda cosa sarebbe successo se avessimo fatto scelte diverse.
E mentre mi faccio una scorpacciata di Vasco pensando a SB ricevo un messaggio anonimo “forse mi ricordo.. 500 bianca?”
Tum Tum Tum il mio cuore inizia a correre, sia chiaro che è l’unica parte del mio corpo che corre eh. Impaziente vado a sfogliare tra le foto del suo profilo e Zac… è lui SB.
Ecco sto per morire, lo sento, ho il cuore in fibrillazione, non so se sopravviverò, mi sento come quel lontano giorno di 30 anni fa quando in quella panchina iniziò la nostra storia. 
Rispondo subito senza pensarci mentre il cuore batte all'impazzata, con un mix di emozioni contrastanti; è come un flashback di ricordi e sensazioni, ma stavolta non c'è spazio per i drammi passati. Ci limitiamo a ridere di quanto la vita possa essere strana e imprevedibile.
Il messaggio anonimo che riporta alla memoria il nostro vecchio codice segreto "500 bianca" è come una chiave che apre la porta di un capitolo dimenticato della mia vita. SB è tornato e ha portato con sé un vento di cambiamento.
Rido pensando a quanto la vita possa riservare colpi di scena. SB è tornato nella mia vita dopo più di tre decenni, e chissà se questa volta saremo pronti per un lieto fine.
La situazione è così assurda che non posso fare a meno di ridere da sola, immaginando il faccione offeso di CC., che in fondo spera nella mia disfatta amorosa per avere una chance nel mio cuore, e quello incredulo di PP che mi vorrebbe ma senza troppo entusiasmo, nel vedere la mia improvvisa scomparsa dalla loro vita caotica. 
E così, tra risate, canzoni di Vasco e incontri improbabili, la mia vita prende una piega inaspettata. Quello con SB si rivela essere un viaggio attraverso il tempo, un ritorno a quei giorni giovani e sciocchi in cui tutto sembrava possibile.
SB ride come se il tempo non avesse mai separato i nostri destini. Chiacchieriamo, ridiamo di quanto siamo cambiati e di quanto sia folle tutto questo e che forse la vita ha un modo strano e divertente di mettere in ordine le cose, o forse per incasinarle del tutto.
Si perché lui non vive più qui e potrà venire per qualche giorno solo a maggio, 158 giorni ci separano oltre che il mare, e mentre  iniziamo a fare il conto alla rovescia (parliamo di 3 cifre eh) ci accontentiamo di lunghe telefonate e chat. 
La risata contagiosa di SB riempie l'aria, e ci godiamo il presente aspettando maggio senza preoccuparci del futuro incerto. 
La cosa assurda è che per certi versi è come se non ci fossimo mai lasciati, i nostri discorsi sono un proseguo di quelli fatti 30 anni fa e ridiamo per mille cazzate. Una sera in particolare abbiamo discusso per 2 ore per poi accorgerci che stavamo parlando semplicemente di ciabatte.
Chi l'avrebbe mai detto che una storia di tira e molla, porri stonati e calessi rotti potesse trasformarsi in una corsa romantica? Ma è così che la vita gioca i suoi scherzi, e io, con il cuore ancora in corsa, mi godo ogni istante di questa avventura unica aspettando Maggio mentre rileggo le sue bellissime 18 lettere.
Consuelo
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j-ellyfish · 7 months
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Questa è proprio una pet-peeve, ma quanto mi manca la prima voce di Meowth :(
Comunque la battuta di Meowth sul fatto che Jessie non è brava a cucinare, sostituita da lui che guarda la padella vuota e dice "senza qualcosa dentro, una padella è solo un inutile pezzo di metallo! uwu" è l'esempio principe del perché TPCi dovrebbe smetterla di rompere così tanto le palle sugli adattamenti.
Un minimo di libertà creativa devi pur darla, è normale che la stessa identica battuta possa risultare più o meno divertente a seconda della cultura di partenza di chi guarda. Magari in giapponese faceva pure ridere per qualche assonanza o gioco di parole, ma se adatti tutto quasi 1:1 perdi lo humor originale senza neanche poter arricchire la battuta con qualcosa di più vicino alla cultura delle persone a cui il doppiaggio è rivolto. Dio santo, questo non è adattare, questo è rendere i dialoghi scialbi e noiosi per un mero capriccio da mania del controllo di TPCi.
E lo dico da persona che ritiene assolutamente che un adattamento debba essere il più vicino possibile alla versione originale (vedasi il mio malcelato odio per quello che FunAnimation ha fatto ad Hetalia), ma quest'operazione va fatta con cognizione di causa, e che cavolo.
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gcorvetti · 7 months
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Già Sabato?
Come vola il tempo, il tempo è tiranno ecc ecc, quante frasi sul tempo conoscete? C'è chi ha speso anni a studiare il tempo, ma esiste il tempo? Secondo alcuni studiosi no, almeno come lo intendiamo noi, il trascorrere delle giornate, mesi e anni, non ha niente a che vedere ne con l'orologio ne con il calendario semplicemente perché l'abbiamo inventato noi per darci come sempre un punto di riferimento. Se pensate che agli animali non frega un cavolo se sono le 13 o le 5 di mattina quando lo stomaco è vuoto vengono a rompere le palle che vogliono mangiare, si anche oggi fortuna sono riuscito a riaddormentarmi. Notizie del giorno : è morto Napolitano, ex presidente della repubblica (2 volte), una vita in politica, comunista fino alla caduta dell'URSS, come tutti e come è di logica, ma io lo ricordo per alcune cose che non sono belle che in questo momento non le ricordo, poi non mi è stato mai simpatico, come Ciampi per dirne uno. Leggo una notizia ma forse la trovo solo io divertente, Nick Cave risponde personalmente sul suo sito alle domande dei fans, rispetto massimo per Mr Caverna uno con gli attributi quadrati, nell'articolo inseriscono due risposte una ad una ragazza italiana con problemi ad accettare il suo corpo, risposta intelligente da parte di Nick, l'altra ad un tizio belga e qua che mi viene da ridere Nicola gli dice "Se hai 40 anni fatti crescere i baffi da attore porno anni 70 impara a suonare la chitarra e vai avanti fino ai 60" :D hahahahah
Caro Nick, mi verrebbe di scriverglielo direttamente, ho i baffi e suono da una vita (la chitarra appunto), sta cosa funziona solo se ti chiami appunto Nick Cave.
Salutando il tenebroso australiano, oggi sono 188 anni dalla morte di Enzo, per gli amici catanesi per tutti Vincenzo Bellini (all'anagrafe Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini), che ha avuto vita breve ma intensa ed è morto male. E' inutile scrivere la vita del compositore etneo la trovate online, mi ha sempre però colpito il fatto che è partito per studiare, per poi finire a Parigi dove morì. Un talento tutto siculo che venne più volte lodato in patria e all'estero, un precursore, a mio modesto parere, anche se è stata più la sua musica a portarlo lontano e non la sua voglia di uscire da una città labirinto chiusa mentalmente, che poi non ho idea di come potesse essere Catania agli inizio del 1800, ma è sempre la mia città. A lui sono dedicati il teatro dell'opera (mi sembra ovvio), il giardino pubblico chiamato Villa Bellini che è uno dei più grandi in Europa e con una biodiversità floreale non da poco, il liceo musicale sopracitato, il museo e casa, una bellissima statua in una piazza centrale, dalla sommità lui guarda lontano, eccola
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Cosa aggiungere di più quando ti senti orgoglioso di un personaggio storico di questo calibro? Niente.
Oggi però è anche, tornando al tempo, il solstizio d'autunno, più o meno, perché se noi siamo legati a quello che ci dice il calendario la natura no, ha i suoi tempi e per esempio già un paio di settimane fa ho iniziato a vedere foglie gialle ovunque, qua in Estonia dove l'estate non è arrivata e il prossimo inverno è previsto rigidissimo che significa temperature medie sui -20°, se mi dite che avete freddo a 8-10 sopra lo zero vi invito a casa mia, così mi aiutate a spalare la neve.
Comunque, l'altro giorno la piccoletta mi aveva invitato oggi a contattarla che in zona c'è una coppia di tedeschi amici suoi e magari ci si fa un giro, non c'ho voglia, così le ho scritto, anche perché non c'è un cazzo di intrattenimento in questa città. Però una cosa che ho notato su FB che sono nati o magari c'erano anche prima non so, dei centri culturali ovunque, i famosi kuulturiklubi (non è una trovata di marketing che lo scrivono con la K ma perché nell'alfabeto estone la C non esiste, come Z per esempio). Questo perché? Perché l'anno prossimo Tartu, l'alveare dove vivo, è città europea della cultura, quale cultura non lo so, quella dell'alcol ? Quella del razzismo e campanilismo ? O la cultura culinaria inesistente ? Vorrei saperlo. Una città dove non ci sono eventi, se non uno ogni tanto giusto per spezzare la monotonia, o sono monopolio di posti specifici come il teatro o il museo, nel privato non c'è niente, stando ai miei gusti però quindi è relativo. Ho affrontato questo discorso in passato e lo affronterò più in profondità in futuro, quindi per ora mi fermo e vedo cosa c'è da fare oggi, a occhio pulire la casa (rottura di palle).
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