Tumgik
#cioè a questo punto quello di wine management era molto più interessante
deathshallbenomore · 2 years
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in che senso una mail che mi sponsorizza un master in FILANTROPIA?! non è già abbastanza che non commetta crimini su base quotidiana?
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mrbianchino · 3 years
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L'ARTE DI RINASCERE DALLE TENEBRE
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Questa lunga attesa finalmente è finita. Demi è tornata nella scena musicale più onesta e trasparente che mai. Questo è il suo primo album che ha rilasciato dopo l'overdose e la voglia di sentire la sua voce dopo 3 anni di assenza è stata molto forte e per alcuni versi anche emozionante.
Per questo album non ho avuto delle "aspettative". Ho lasciato che Demi stessa riuscisse a sorprendermi. Ci è riuscita al 100%. Sicuramente una cosa che mi aspettavo è che questa volte fosse la musica a parlare al posto suo. Capisco anche che la situazione che ha vissuto non è molto semplice e lasciare che la musica parlasse avrebbe potuto generare confusione. Quindi, è stato necessario che alcune cose venissero messe in chiaro direttamente dalle parole di Demi, anziché "interpretarle".
Il D7 si intitola "Dancing With The Devil... Art of Starting Over". Infatti, l'album è quasi diviso in due parti: la prima parte riguarda la storia prima dell'overdose e la seconda parte è sulla sua vita di oggi. Ciò lo trovo molto interessante ed in qualche modo anche "affascinante". Sono passati quasi 3 anni dal suo ultimo album e ci sta perfettamente che l'album abbia una struttura molto più spessa.
Io definirei questo album, non solo il primo album di Demi dalla sua vecchia etichetta, ma anche il suo primo album Indie. Questo disco ha un vibes molto soft e calmo, rispetto ai precedenti. E' solito di Demi realizzare album più aggressivi e marcati. Vi dirò che per questo album mi sarei aspettato l'album più aggressivo che lei potesse fare. Invece, plot twist: Demi mi rilascia l'album più tranquillo del suo repertorio.
Un'altra caratteristica di questo album che lo rende più alternativo è che i brani hanno un loro suono indipendente. Cioè l'album non ha un'architettura musicalmente composta e coesa, come ad esempio lo è l'album "Tell Me You Love Me": ogni canzone di quell'album ha lo stesso suono e genere (se volgiamo anche stessa tematica). Invece qui c'è un ventaglio di suoni molto più ampio. Infatti, personalmente, preferisco un album di questo genere, che sia più inclusivo possibile. Gli album a mono-genere, a mio parere, sono un rischio: possono farmi impazzire (tipo Folklore di Taylor Swift, Fine Line di Harry Styles) o annoiarmi dopo la seconda canzone (gli album di Ed Sheeran e When We Are Fall Asleep, Where Do We Go di Bill Elish).
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il D7 (accorcio perché il titolo è molto lungo) è veramente un rito di iniziazione, come un viaggio dantesco. Demi ha dovuto peccare per poter salvare la sua anima. A volte bisogna morire per far nascere una parte nuova di noi stessi. Ciò che è completamente morto diventa il punto di forza. Il punto di iniziare tutto d'accapo. Demi ha colto ciò che è buono da quella sua esperienza. Paradossalmente, si tende a raccontare ciò che ci uccide, ma qui Demi racconta ciò che la ha resa viva e l'ha fatta rinascere. Bisogna apprezzare questo aspetto, perché non ha puntato il dito a nessuno, e avrebbe avuto anche il diritto di farlo. Invece ha voluto soltanto mantenere una scia del tutto diverso.
La tematica della rinascita è un argomento che a me piace moltissimo. Addirittura ho fatto anche la tesi di maturità sulla rinascita. Vedere che una delle mie artiste preferite propone una tematica di questo tipo dopo una tragica situazione mi colpisce in pieno. Molto spesso nelle letterature sulla rinascita ci sono sempre di mezzo le famose "tempeste". Nel suo album il background non è la tempesta, ma l'inferno. Le tempeste simboleggiano le difficoltà, invece l'inferno simboleggia "la tentazione". Quindi, la rinascita di Demi avviene soltanto dopo aver affrontato al tentazione. Questa tentazione è l'uso delle droghe e dell'alcol. Quando ad una persona si vieta per quasi 6 anni un'assaggio di un bicchiere di vino o di un drink, la tentazione diventa sempre più forte, soprattutto per una persona che ha avuto, in passato, delle dipendenze.
Ascoltando l'album ho sentito una varietà di Demi. Nel senso che ho sentito tante Demi delle sue vecchie era. Quella di HWGA per il vibes. La Demi di Confident per la sua voce. La Demi di TMYLM per i testi. Questa cosa ha reso l'album per i fan come me anche "nostalgico".
Passiamo alle tracce dall'album. Ad ogni brano viene associato ad un colore. Il colore associato rappresenta che tipo di colore la canzone mi trasmette.
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ANYONE [grigio]
E' la open tracklist dell’album (anche se la canzone venne rilasciata molto prima della pandemia). E’ una ballad struggente, ma lo è molto di più il suo storytelling. Demi dice più volte che nessuno la sta ascoltando "nobody's listening to me". Nonostante le sue "a hundred million stories and a hundred million songs", non sta ricevendo l’aiuto di cui ha bisogno. Infatti, nel suo documentario Demi ha detto che negli ultimi anni ha chiesto più volte aiuto al suo management di merda perché la sua situazione con i disturbi alimentari era notevolmente peggiorata sempre a causa del loro over controllo su di lei. La canzone assume una preghiera di disperazione. Demi sta sperando che la fuori ci sia qualcuno che le dia al più presto possibile l’aiuto di cui ha bisogno, prima che cedi alle tentazioni del diavolo.
La canzone è stata registrata ben 4 giorni prima della sua overdose e questo da una sfumatura ancora più struggente. Anche se la canzone è tosta emotivamente, io non mi sento emotivamente preso. Non sono un fan della canzone. Mi ha preso MOLTO di più Sober. Lì ho sentito direttamente il cordoglio di Demi. In Sober le note sono molto basse. Di solito nel suo repertorio, tendono ad essere molto alte. Penso che Sober rimanga una delle sue ballad più struggenti (eh sì supera anche Skyscraper, sorry)
DANCING WITH THE DEVIL [arancio fiamma]
Ho amato tutto di quest canzone: i vocals, l’armonia, il testo e la storia. Dico che quando ho sentito la canzone mi sono chiesto “ma è un feat. con la Chistina Aguilera?”, perché l’impostazione della voce di Demi è lo stesso stile, se ci fate caso.
Mi ha colpito molto la metafora del “ballare con il diavolo” per descrivere tutto la sua ricaduta nelle dipendenze. Solitamente Demi nelle sue canzoni cerca di essere più delicata possibile, ma in DWTD è stata molto aspra. Ha voluto dire la sua verità senza veli. Dal “it’s just red wine / I’ll be fine” a “It's just a little white line, I'll be fine/But soon, that little white line is a little glass pipe” ha descritto com’è avvenuta la sua rottura con la sua sobrietà estrema. Pensava che con un bicchiere di vino la sua vita potesse essere più libera e senza limiti, ma lei “told you I was okay, but I was lying” finché quel bicchiere di vino, che doveva simboleggiare la sua libertà da quella ossessione di essere sobria, si è tramutato in qualcos’altro, che non l’ha resa libera ma l’ha condotta direttamente al cosiddetto “ballo col diavolo”. Il passaggio dal bicchiere di vino alla striscia bianca (eroina) simboleggia sostanzialmente il tunnel della dipendenza e la tentazione di usare sempre di più queste sostanze per placare quel dolore che nessuno ha voluto prendere in considerazione “it’s hard to say no when you’re dancing with the devil”. Arriva ad un certo punto dove il diavolo da il suo ultimo ballo, senza un biglietto di ritorno “almost made it to heaven/it was closer than you know” (sono quasi entrata in paradiso ed era più vicino di quanto tu possa immaginare). Al bridge diventa un canto catartico, come se stesse purificando da questo dolore che sta logorando la sua anima. Chiede perdono per quello che ha fatto. Chiede speranza che tutto ciò un giorno potrà avere una fine per sempre. "here I am, falling down on my knees/praying for better days to come and wash this pain away"
Nel video musicale ha voluto descrivere, dettaglio per dettaglio, il suo momento più drammatico della sua vita, in cui ha toccato la morte con un dito. Poi immaginare che in quelle scene sono accadute e lei poteva lasciarci mi ha lasciato pietrificato. Per come sono fatto, io non avrei questo coraggio da ripercorrere uno dei momenti più brutti della mia vita.
ICU [turchese]
ICU sta per Intensive Care Unite, ovvero terapia intensiva, dove Demi è stata ricoverata per l’overdose. Questa canzone ha un doppio significato: ICU suona come “I See You”.
Inizialmente, quando Demi ha preso coscienza, è stata temporaneamente cieca. Al suo risveglio non riusciva a vedere sua sorella Madison. Infatti, la canzone è dedicata a lei “I was blind, now I see you”.
Demi promette a sua sorella “keep from my mistakes”, nonostante sia stata la ragione per cui è entrata in rehab nel 2010 poiché i genitori non avrebbero fatto più vedere Madison se non fosse entrata. Oltre a questo c’è un verso della canzone che recita “tuck your hair behind your ear/until you fall asleep” e subito mi sono ricordato del post di Madison del 2018 per celebrare il compleanno di Demi dove dice prima di addormentarsi Demi era solita accarezzarla. Demi ripete sempre “I was blind, now I see you” come se qualsiasi cosa dovesse succedere a Madison, lei sarà sempre pronta a proteggerla e metterla al primo posto. Non c’è tanto da dire, perché la voce di Demi riesce benissimo a descrivere la canzone
ART OF STARTING OVER [bianco avorio]
Credo che sia la prima canzone “indie” di Miss Lovato e ciò mi ha entusiasmato, perchè una canzone di questo tipo non l’ho mai sentita da parte sua. Da questa traccia in poi l’album assume un aspetto molto più calmo, positivo e divertente …. e artistico.
Demi ha indossato la sua armatura “made of steel, you can't get in/I'm a warrior/and you can never hurt me again”. Purtroppo in tutti questi anni l’armatura da guerriera si è consumata. E' bastata una piccola freccia a colpirla in pieno, portandola quasi in fin di vita “wore it much in the summer/ but the arrow hit me right where the heart is”.
Una volta salvata la vita della guerriera Lovato, si rimette in gioco ed inizia di nuovo la sua vita. Se prima il tentar di essere più forte la rendeva più sola "I try and I try and I try and I try and I try/Just hold me, I'm lonely" adesso è consapevole che i nuovi inizi possono essere solitari e che sarà lei stessa a sorreggersi dopo la guerra "new beginning can be lonely/Thanks God I got me to hold me".
Dopo aver capito la lezione numero uno, arriva la lezione numero due: il suo fidanzamento con il ratto Max Ehrich. Immediatamente pensa che “he was the cure”, ma successivamente capisce che il ratto is just a rat ed una donna così indipendente come lei non può piangere per i topi di fogna. Quindi, le promesse di un matrimonio ed una futura famiglia semplice (che erano i suoi sogni più grandi) sono andati in frantumi. La Lovato si rimette in gioco e decide di vivere la sua vita. E’ qui, che la Lovato capisce di saper praticare ”art of strating over”, ovvero l’arte della rinascita.
Il bridge “let the darkness out” diventa una sorta di purificazione per lei. Riesce a liberare la sua parte più buia per poter splendere. Sicuramente ascoltarla è un grande piacere. Mi trasmette davvero tanta positività e serentià.
LONELY PEOPLE [color pesca]
Avete presente la Demi Lovato in "Tell Me You Love Me" dove dice “need someone in days like these” e “can’t live without you” ? Adesso ha capito che non ha bisogno di nessuno, seppure sia stata lasciata "fucking lonely". Quindi, Demi diventa una sorta di poetessa maledetta: capisce che nessuna persona potrà rendere la sua vita completa. Lei è soltanto un "island" da scoprire. Le storie in stile “Romeo and Giuliet are dead” e sono completamente superate (mi dispiace Taylor). Tuttavia, Lonely People sembra proprio un inno all’essere single e di apprezzare questo status. Il ritornello così cactchy che ti induce ad “alzare i calici ed a brindare alla vita da single” ps: fa questo effetto a me che sono fidanzato LOL, figuriamoci ai single. La canzone si conclude con una citazione alla Oscar Wilde “Truth is we all die alone/So you better love yourself before you go”.
Paradossalmente Demi ha capito questa dura verità grazie ad uno dei suoi momenti più difficili: il suo drugdealer ha abusato di lei sessualmente, lasciandola morente sul letto. Demi ha corso il rischio di morire da sola una delle sue paure più grandi, ma con l'eccezione che in quel momento non nutriva amore per se stessa.
Anche qui, Demi ha trasformato un momento difficile in qualcosa di spiritualmente positivo. Spero che una volta finita questa pandemia avrò l'occasione di cantarla a squarciagola e di urlare "ROMEO AND JULIET ARE DEAAAAD". La canzone è molto semplice ma anche divertente.
THE WAY YOU DON'T LOOK AT ME [indaco]
Per i vecchi fan come me, i primi secondi della canzone ricordano tantissimo la sua vecchia musica, precisamente i tempi di Here We Go Again. Infatti, c'è un'analogia con Falling Over Me. Comunque,
The Way You Don’t Look At Me è una heart breakup song, ma al tempo stesso vi è una Demi che si mostra molto vulnerabile. C’è questo amore così silente che la fa stare male ed è “much worse than things I’ve overcome and this hurts harder than my time in heaven”. Demi è implacabilmente affamata d’amore, ma pensa che questo amore non sia degno per lei. Fa di tutto, a tal punto da “lost ten pounds in two weeks/Cause I told me I shouldn’t eat” per poter sentirsi bella ed degna di uno sguardo da lui. Più cerca di capire cosa non va, più è consapevole che non ci sono risposte di cui ha bisogno. Nonostante abbia vissuto l’inferno "I’ve been to hell and back" la sua più grande paura è che una volta spogliata dalla sue insicurezze e dalle sue ferite, lui non l’amerà. Sappiamo che lei è già stata abbandonata ed avere un dolore di questo genere non riuscirebbe a reggere "been abandoned, and I'm scared now/I can't handle another fall out".
Penso che il verso più struggente sia proprio ”I'm not I'm not afraid of natural disastеrs/but I'm so scared if I undress that you won't love me after”. Demi ha cantato così tante canzoni dove lei si sente così forte e sicura di se. Vederla così fragile e timorosa, ha letteralmente sciolto il mio povero cuore. Come ho detto prima, ricorda molto la vecchia Demi. Quindi questa perla di canzone non è solo rientra tra le mie faves dell’album, ma anche dal repertorio di Demi.
MELON CAKE (rosa anguria)
Chi l’avrebbe mai detto che una celebrità si riduca ad avere come torta di compleanno un’anguria ricoperta di panna. Al mio compleanno ho sempre preteso la TORTA, perchè è il mio compleanno. Non so come abbia fatto Demi a non gettarla in faccia al suo team quella torta (se si può chiamare tale), però oggi l’ha presa con filosofia e quindi il motto è “non più torta di questo genere”. Finalmente ha in mano la sua vita e non ha più pressioni da Mickey Mouse della Disney e dal suo vecchio team che la obbligavano cosa mangiare, cosa fare e con chi stare "there was a time/where the cat and mouse tried to make me/Barbie sized and I obliged". Ha vissuto la sua carriera come se fosse prigioniera dalle decisioni altrui, a tal punto da non poter neanche avere una semplice (e vera) torta di compleanno. Anche se ci è voluto a costargli la vita, Demi si è liberata da chi la stava controllando. La canzone è molto onesta, fresca e ti rimane IN MENTE. Mi fa impazzire il “La La La” come se Demi volesse intendere “parla quanto vuoi, tanto quella che decide sono io”. Poi il resto della canzone ha una voce con un tono “menefreghista”, ma allo stesso tempo anche allegro. Quell’episodio talmente triste è diventato un motto di vita ed una storia da raccontare. Anche questa rientra nelle mie preferite e spero che ci esca un video. Non vedo l’ora di cantarla e di ballarla.
MET HIM LAST NIGHT feat. Ariana Grande (rosso e nero)
Hai mai visto il diavolo? A questo punto Demi e Ariana Grande pare che l’abbiano visto e pure amato. Dal 2013 tutti noi aspettavamo un loro feat, ma probabilmente in quel periodo non c’erano tante cose che le accumunavano. Nel 2021 ci sono analoghe situazioni che hanno affrontato: un fidanzamento precoce andato al fallimento. Demi con Max Erich e Ariana con Pete Davidson. Entrambe sono state persuase dal fascino del diavolo. Già dal primo appuntamento ritengono di aver trovato il principe azzuro "I think he’s alright/seemed kinda funny/ he’s kinda my type", ma una volta smascherato riescono a vedere la sua vera natura e “won’t take advantage of my innocence”. Dall’altra parte inconsciamente sono consapevoli che questo “amore” non è quello giusto. La voce di Demi e Ariana sono così angeliche ed innocenti. Col crescere della canzone diventano sempre più aggressive ed “incazzate”. Un po’ quando capisce che la persona con cui ti stai “sentendo” ti sta soltanto prendendo in giro arriva la rabbia. La canzone sarà il nuovo singolo dell’album. Promette molto bene. E’ una bop. La canzone a me piace, ma da loro due mi aspettavo qualcosa in più. Forse mi aspettavo una canzone dove mettevano in gioco le loro prestazioni vocali, visto che sono le uniche vocalist di questo periodo.
CAREFULLY (color caramello)
E’ una canzone che ascolterei quando l’estate sta per finire ed arriva l’autunno, soprattutto quando ho finito di guardare una puntata di Pretty Little Liars. Questa canzone mi da questo vibe. Ho collegato anche al fatto che durante la quarantena Demi abbia divorato la serie Pretty Little Liars, diventando una grande fan del programma. Quindi ho detto “BINGO!”. Per chi è fan della serie, sa che queste tipi di canzoni in Pretty Little Liars finivano sempre nelle soundtrack. Presubilmente Demi si sia ispirata al genere - questa è una mia presupposizione -. Oltre a ciò, ancora una volta Demi si mostra vulnerabile e dice “se vuoi amarmi, amami con attenzione”. Sa che lei “a lightweight better be careful what you say/with every word I'm blown away”. Esatto, c’è una perfetta analogia con “Lightweight”. “Handle with care/Say you'll be there” a “Please, handle me carefully [...] Tell me nobody loves me like you do”. Se questo amore riuscirà a tenere attenzione su di lei e vale la pena aspettare, lei è predisposta a “keep waiting only forever”. Demi ha aspettato “amori” che non sono mai arrivati, quindi il per sempre ormai non le sembra così tanto lungo "forever doesn't seem long enough anymore". Non so per quale motivo, ma sento che Carefully sarà una di quelle canzoni che probabilmente non avrà una sua perfomance, così come con Only Forever.
THE KIND OF LOVER I AM (rosa corallo)
Sappiamo che le migliori canzoni di Demi sono quelle più gay. Basta pensare a Cool For The Summer.In Cool For The Summer capisce che oltre alla banana, la ciliegia le piace (ed anche tanto). In The Kind Of Lover I Am il concetto di sessualità che era in CFTS prende un’altra forma. Diventa più un concetto di amore in senso universale. CFTS è una vera boop, ma TKOLIA è molto indie. Tuttavia, dopo che il suo fidanzamento è giunto a capolinea, Demi capisce di essere “queer” e di non appartenere a nessuna etichetta. Sta scoprendo un mondo completamento nuovo. Pare che stia trovando anche il suo posto nel mondo. All’inizio dell’album Demi fa un pippone dicendo quali siano le sue paure ed incertezze nell’amore. In “The Kind Of Lover I Am” mette in evidenza le sue qualità. Indipendentemente dal genere "doesn't matter, you're a woman or a man", con lei il tuo amore è al sicuro. E’ capace di metterti al primo posto. Non è quel tipo di fidanzata che si ingelosisce per qualsiasi cosa o sclera davanti a tutti. C’è una novità che probabilmente non tutti hanno afferrato in “I might not believe in monogamy”. Il suo concetto di amore non si è esteso solo nella sessualità, ma anche in quello spirituale. Quindi, con questo si può capire che Demi sia “poliamorosa”. Ho trovato la canzone molto allegra, spensierata e “libera”. Trovo molto divertente la parte finale dove Demi fa questo monologo e sono morto dalle risate al “I don't care if you've got a dick/I don't care if you've got a WAP”. Era da tanto che non la sentivo così allegra. E’ stato un colpo al cuore.
EASY feat. Noah Cyrus (color ghiaccio)
Ecco il miglior duetto dell’album. Non mi aspettavo che Demi e Noah Cyrus avrebbero potuto collaborare e soprattutto lavorare su una canzone di questo tipo. Le loro voci suonano davvero bene insieme e danno una sfumatura ancora più “emotional”. Non penso che la canzone sia del tutto “personale” per Demi. Forse è questo è l’aspetto che non mi convince al 100% la canzone. Non posso negare che qualitativamente la canzone sia una delle migliori. Solo che “l’aspetto” empatico non è partito. Sarà che non sono mai stato nella posizione di lasciare “qualcuno”. Anche se il verso “the hardest part of leaving is to make it look so easy” con i vocal di Demi e Noah è molto struggente. Credo che la canzone sia un worthy Grammy.
15 MINUTES (giallo senape)
Non c’è cosa più avvincente di sentire una Demi Lovato incazzata ed arrabbiata, soprattutto con persone che la vogliono prendere in giro. La ragazza ha davvero carattere e questa è una delle sue peculiarità che a me piace. In ogni modo, mi sarei aspettato una canzone dove sfanculasse quel ratto. Finalmente dopo tante prove da parte dei fan e dai suoi amici, Demi ha aperto gli occhi. Ha capito che quel ratto non era innamorato di lei. Su Instagram provava con qualsiasi artista femminile del momento con l’obiettivo avere quei 15 minuti di notorietà. Un giorno amava Selena Gomez e l’altro giorno voleva che Miley Cyrus gli rompesse il suo cuore. Una persona che emotivamente non è affidabile, perchè “changed your colors so fast”. Oltre a questo, il ratto ha cercato di mettere zizzania con i suoi migliori amici, quegli amici che sono rimasti accanto quando tutti l’hanno abbandonata “tried to turn my friends into friend of the past”. Poi arriva quel grintoso e aggressivo “you were looking for fifteen minutes” ed è subito Grammy. Hai avuto i tuoi 15 minuti di gloria ed ora hai 15 minuti per andartene a quel paese. Amo tutto di questa canzone e soprattutto come suona il suo vibrato. Vocalmente è orgasmo per le mie orecchie. Mi piace che passa da arrabbiata a “indifferente”. Cioè, puoi continuare a piangere anche nel posto dove mi hai promesso amore eterno nel giorno in cui sono sopravvissuta. Non mi interessa niente. Questa canzone è il MOOD della vita.
MY GIRLFRIENDS ARE MY BOYFRIENDS feat. Saweetie (rosa e blu)
Demi ha detto “basta con gli uomini etero. Ho dato tanto”. È solo predisposta ad aprire le porte alle “girls”. Sta iniziando ad individuare quali sono i vantaggi del mondo saffico e la cosa la sta convincendo parecchio. Vuole provare l’esperienza della “romantic friendship” come affermato nel brano. Sa che una ragazza non sarebbe mai capace di spezzare un cuore e soprattutto rovinare un makeup lavorato da ore.
Anche qui, Demi fa un altro riferimento al suo essere poliamorosa e dice “I found the love of my life/Wait, I mean the loves of my life". Dice che ha trovato l’amore della sua vita, ma subito dopo si corregge e dice “ho trovato gli amori della mia vita”. In ogni caso, questa esperienza saffica la sta rendendo meno vulnerabile e meno timorosa, rispetto alle relazioni eterosessuali. Con le ragazze, Demi non sente la stessa pressione che si sente con gli uomini - questo sia anche dovuto dal fatto che nel corso della sua vita ha subito abusi sessuali che l’hanno portata ad avere problemi di fiducia negli uomini. Il genere di questa canzone non rientra generalmente nei miei gusti personali, però è molto catchy e e rilassante. Sicuramente non la “skipperei”.
CALIFORNIA SOBER (oro rosato)
E’ il mio brano preferito di tutto il disco. Appena uscita la tracklist, è stata quella che mi ha colpito subito. Non capivo cosa significasse “California Sober” inizialmente pensavo che si trattasse del suo periodo in cui è stata “estremamente sobria”. Invece è una definizione molto più soft e bilanciata della sobrietà. Una sobrietà che esclude a priori le droghe pesanti, ma favoreggia l’alcol e l’erba con un uso moderato.
Voglio fare una premessa: ho sempre trovato la sobrietà di Demi troppo “fanatica”. Nel 2013, primo anno da sobria, faceva dei discorsi molto estremi, a tal punto che pensava che se una persona toccasse un drink oppure facesse un tiro, era una persona che aveva problemi ed era tossica. Quindi, bisognava eliminarla dalla propria vita.
Per sei anni continuava a ripetere “Not going back to my old ways”, finché questa filosofia per Demi inizia ad essere fatiscente. Questa “estrema” sobrietà non le stava dando la vera libertà e la vera guarigione di cui aveva bisogno “Healing got me lookin' for freedom/Happiness it used to be fleeting”. Allora la vecchia storia sta iniziando a ripetere "history was repeating". Demi capisce che quel modo di guarire non funziona più, non le da la possibilità di trovare più se stessa "it didn't work, I'm tryin' something different".
Se prima viveva la sua vita in bianco e nero, dove il bianco era l’estrema sobrietà ed il nero era la tossicodipendenza, ora sta scoprendo la sua vita riserva tanti colori (non è “Vivere a Colori” di Alessandra Amoroso, seppure lei e Demi abbiano lo stesso taglio). Ha trovato il suo modo di fare “pace con se stessa. Il California sober è la chiave della sua libertà.
BUTTERFLY (viola chiaro)
Anche Butterfly rientra tra le canzoni dedicate a suo padre. In “For The Love Of Daughter” c’era una Demi delusa, arrabbiata e soprattutto ferita da un padre egoista che ha allontanato dalla sua vita le sue figlie. Allora Demi non riesce più riconoscere questo amore da parte del padre "Don't you remember, I'm your baby girl? How could you push me out of your world? Lied to your flesh and your blood/Put your hands on the ones/That you swore you loved".
In Shouldn’t come back prova ad andare avanti e chiudere completamente avanti i rapporto con lui. Qualsiasi promessa che faccia sarà l'ennesima delusione "Stop right now, you'll only let me down".
In Father Demi realizza una sorta di epitaffio per suo padre, dove tutta quella rabbia e delusione diventa soltanto una sorta di "rimpianto" e "dolore". Seppure il padre abbia lasciato a Demi delle ferite profonde ed il dolore è ancora vivo "even if you started this/this whole war in me" è riuscita a perdonarlo, pur sapendo che non ha mai avuto la possibilità di avere l'aiuto di cui aveva bisogno. (I hope that heaven's given you a second chance)
In Butterfly questo grande dolore che Demi ha portato con se dalla morte di suo padre è stato quello di non poter dargli il suo ultimo saluto "I figured this was something I'd deal with my whole life". Tutta quella rabbia e dolore che ha avuto in tutti questi anni svaniscono e finalmente trova pace. Fa pace con suo padre ed è pronta a perdonarlo. Qui c'è un collegamento con Nightingale. Entrambe le canzoni sono dedicate a delle scomparse. In Nightingale bastava un canto di un usignolo per sentire la presenza del suo migliore amico "Can you be my nightingale?/Sing to me, I know you're there". In Butterfly basta uno sguardo nel ciclo per sapere che suo padre sta vegliando su di lei "now I look up and I see you in the sky/Butterfly".
GOOD PLACE (verde smeraldo)
Siamo arrivati all’ultima traccia di questo album. Good Place riassume un bel tutto ciò che in questi anni ha affrontato, come se avesse guardato indietro ed avesse notato che tutto quell’inferno che ha dovuto attraversare ora appartiene solamente al passato. Ora non c’è più una Demi che sta ballando con il diavolo. Non c’è più una Demi che sta urlando aiuto. Non c’è più una Demi che è arrabbiata con il mondo. C’è una Demi che finalmente ha trovato il suo posto nel mondo "And with a whole lot of work, whole lot of hurt, whole lot of grace/Now I'm in a good place" e ha trovato pace. Io ho sentito questa canzone come un “canto di vittoria” per Demi. Non ha più bisogno di “stringere i denti” e resistere alle tentazione per stare bene. Il male si è semplicemente purificato in bene.
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