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#comportamentoanimale
scienza-magia · 1 year
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Catalessi sessuale del ragno dei cunicoli
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La curiosa strategia della femmina di ragno che si finge morta per fare sesso. Le femmine di ragno dei cunicoli hanno inventato una macabra strategia per non far preoccupare troppo i maschi e convincerli quindi ad accoppiarsi: quella di fingersi morte. Se leggete le parole "cannibalismo sessuale" è probabile che la prima cosa che vi verrà in mente siano le mantidi: le femmine di questi insetti sono note per divorare la testa del maschio dopo il sesso. La pratica, però, è più diffusa di quanto si creda tra gli artropodi: la mettono in atto anche molti ragni, tra cui diverse specie di ragno dei cunicoli (famosi per le loro ragnatele a forma di imbuto). E in almeno una di queste, le femmine hanno dovuto inventare una strategia per non far preoccupare troppo i maschi e convincerli quindi ad accoppiarsi: quella di fingersi morte. Lo dice uno studio condotto sulla specie Aterigena aculeata e pubblicato su Current Zoology.
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Un ragno dei cunicoli Macrothele calpeiana. Sarah2 / Shutterstock Morta o dormiente? La pratica di fingersi morte durante il sesso, sdraiandosi a pancia in su e raccogliendo le zampe intorno al petto, si chiama catalessi sessuale. In una specie come Aterigena aculeata (il soggetto dello studio), nella quale può capitare che le femmine si nutrano del maschio subito dopo l'accoppiamento, lo scopo di questo comportamento è evidente: un ragno morto non è pericoloso, e un finto cadavere è dunque un incoraggiamento verso il maschio, che può consumare l'atto senza paura di finire divorato. Osservazioni in natura e in laboratorio hanno poi dimostrato che non sempre le femmine si fingono morte: quando vengono approcciate da un maschio che ritengono non all'altezza scattano sull'attenti e lo attaccano, allontanandolo. Non è chiaro però chi sia il responsabile di questo meccanismo: è la femmina stessa che sceglie di farlo, oppure è il maschio che la induce a fingersi morta tramite segnali chimici? Autoanestesia Per scoprirlo, il team della Jinggangshan University di Jiangxi, in Cina, ha analizzato il profilo chimico di alcune femmine in tre situazioni diverse: la "naturale" catalessi sessuale, la cosiddetta tanatosi (fingersi morte per scoraggiare i predatori) e uno stato di anestesia indotto farmacologicamente con sostanze simili a quelle potenzialmente usate dai maschi. Il confronto ha rivelato che le femmine in catalessi sessuale e quelle in tanatosi producono sostanze chimiche molto simili, il che suggerisce che lo stato di morte apparente durante il sesso sia controllato dalle femmine, e che i maschi si limitino ad approfittarne. In altre parole, se la femmina non vuole fingere di morire, il maschio può scordarsi di accoppiarsi. Il dettaglio più divertente è il fatto che, subito dopo il sesso, le femmine "morte" ritornano istantaneamente in vita e si allontanano dal maschio – che a quel punto non può fare altro che guardarle stupito. Read the full article
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annalobergh · 7 years
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La differenza tra animali ed esseri umani è che gli animali non possono comunicare il disagio e il dolore come gli esseri umani, gli animali hanno comportamenti che devono essere interpretati, una parte del mio lavoro consiste nell'interpretare il comportamento animale per migliorare la vita di tutti gli animali domestici progettando habitat su misura. Amo il mio lavoro. #design4pet #annalobergh #annalo #animali #animalidomestici #pet #petdesigner #pets #benessereanimale #habitat #designers #designer #animale #cane #gatto #animaliesotici #veterinary #veterinaria #veterinario #comportamentoanimale #amiciaquattrozampe #amicia4zampe
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ultimavoce · 5 years
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Comportamento animale: le femmine di bonobo aiutano i figli a riprodursi
Secondo un nuovo studio sul #comportamentoanimale tra i bonobo le femmine operano per favorire la riproduzione dei figli.
I bonobo sono una specie di primati tra i quali, a differenza che tra gli scimpanzé, vige un’organizzazione matriarcale, non certo l’unico caso in natura di matriarcato tra gli animali. Ora un nuovo studio sul comportamento animale rivela che le femmine di questa specie operano attivamente per favorire la riproduzione della propria prole di sesso maschile, la notiziaè apparsa sul sito del…
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scienza-magia · 4 years
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Mantidi religiose super veloci a catturare la propria preda
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Le mantidi religiose sono cacciatori spietati. Le mantidi sono più lucide e spietate di quanto si credesse. Le mantidi religiose adattano la velocità di attacco a quella della preda, con un movimento studiato, non automatico e uguale per tutte le prede, come si credeva. Gli agguati delle mantidi religiose sono cuciti a pennello sulla velocità delle loro vittime. Un nuovo studio sui più raffinati predatori del regno degli insetti smentisce l'ipotesi che i loro attacchi siano impostati su movimenti automatici replicati all'infinito, come le mosse di un giocattolo a molla. Le mantidi calibrano le loro mosse sulle caratteristiche delle loro prede, come farebbe un cacciatore navigato. La ricerca, basata sull'osservazione di più mantidi all'opera, è stata pubblicata su Biology Letters.
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Una cavalletta diventa il bottino di caccia di una mantide religiosa. | hutterstock Consegna espressa. Sergio Rossoni e Jeremy Niven, un dottorando e un Professore di Zoologia dell'Università del Sussex, hanno solleticato l'appetito di 8 esemplari di mantide marmo del Madagascar (Polyspilota aeruginosa) con una serie di insetti morti o di perline ad essi somiglianti, appesi a un filo trasparente. Le esche sono state fatte oscillare a tre diverse velocità, ciascuna compatibile con quella di una preda-tipo delle mantidi: da 200 millimetri al secondo (la più lenta, tipica dei moscerini della frutta) a 730 millimetri al secondo (la velocità di un moscone). Gli attacchi delle mantidi sono stati filmati con telecamere ad alta velocità e poi attentamente studiati. Morte al rallentatore. Come si vede in paio di filmati ripresi dal New York Times, l'agguato delle mantidi si struttura in due parti: nella prima gli insetti portano in alto e in avanti le zampe anteriori; nella seconda, falciano l'aria con entrambi gli arti fino ad afferrare la preda e avvicinarla alla bocca. In effetti, le mantidi hanno regolato la velocità degli attacchi su quella delle prede: diversamente da quanto si era a lungo ipotizzato, la loro caccia non procede in modo stereotipato, sempre allo stesso ritmo e con gli stessi movimenti. La modulazione avviene soprattutto nella prima fase: quando le mantidi sono alle prese con un boccone meno rapido, alzano le zampe più lentamente o si fermano per un istante con gli arti a mezz'aria, in una posa da zombie. Le pause sono anche usate per aggiustare il movimento nel caso la mantide avesse calcolato male l'impeto iniziale. Considerando che alcuni attacchi avvengono a una velocità inferiore a un decimo di secondo, questi insetti sono capaci di una precisione notevole. A praying mantis gets the bead on its prey, recorded at 1/10th of actual speed. Video by Dylan Scott. Read the full article
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