Conoscete la storia delle #fettuccinealfredo ? Questa volta la più nota pasta al #burro e #parmigiano , accompagna una storia altrettanto avvincente, quella della #tintilia e in particolare di @claudio_cipressi_vignaiolo . Tutto ebbe inizio negli anni ’90, quando Claudio, all’epoca digiuno di conoscenze legate alla viticoltura e all’agronomia, decise di mettere a frutto i suoi terreni in #molise . Per farlo chiese consiglio a Michele Tanno, un agronomo di Campobasso. Inizialmente non si pensava alle vigne, e invece venne fuori la curiosità che un tempo in Molise si coltivava un vitigno chiamato Tintilia. Claudio indagò e ne trovò delle presunte barbatelle superstiti. Selezionò il clone, a suo gusto, e iniziò una piccola produzione nel 1998. Rinacque così la #tintiliadelmolise , poiché identificarono il clone come un unicum, visto che il suo DNA non lo associa a vitigni simili o parenti. Le sue origini sono incerte e discusse. Forse il nome deriva dal dialetto molisano dove un simile termine indica i bambini vivaci, dato che è una uva molto difficile da domare. Più che da Tinto, visto che normalmente il colore non è molto carico. Al naso è speziato e il suo tannino è tipicamente dolce. Ma le sue sfumature ovviamente cambiano a seconda del terreno e la costante ricerca ha infatti portato Cipressi a produrre questo vitigno in varie versioni e tipologie. Dal #metodoclassico , sia #rosé che Pas Dosé #blancdenoirs , al rosato fermo, tutti prodotti in terreni calcarei tufacei che donano maggior freschezza. Da terreni più argillosi, nascono le versioni vinificate in rosso. Con solamente acciaio, abbiamo la Tintilia #settevigne dedicata alle masse più fresche, fruttate ed erbacee, mentre la Tintilia #macchiarossa ha un sorso più complesso e note balsamiche e spaziate. L’unica a fare legno è la #tintilia66 , che prende il nome dalla particella di vigneto da cui proviene. Sono state scelte le barrique di Allier con grana fine, dove matura per circa 3 anni. Infine il Passito di Tintilia #dulcecalicis , la cui leggera dolcezza deriva dalla concentrazione di zuccheri grazie all’appassimento nelle cassette di uva appena vendemmiata. (presso Alfredo alla Scrofa) https://www.instagram.com/p/CpdMLSctPyA/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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