Tumgik
#e ciò mi rende triste
catastrofeanotherme · 2 years
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come per tutta la vita, sentirmi sola e stare da sola è forse l'unico traguardo a cui arrivo sempre
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ideeperscrittori · 9 months
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A PROPOSITO DI CHIARA FERRAGNI
Nuova indagine su Chiara Ferragni e in me convivono sensazioni contrastanti di fronte al dibattito sui social network.
Mi torna in mente il film Barbie. È difficile non notare che il film, nel momento in cui critica con intelligenza il patriarcato e mette in luce la tossicità di una società fondata sul machismo, è pur sempre un furbissimo prodotto commerciale che monetizza persino le lotte ("Lotta contro il patriarcato comprando tutti i gadget di Barbie. Avete notato che è uscito il nuovo zainetto?").
Sotto molti aspetti è l'ennesima vittoria del capitalismo.
Però il film ha fatto arrabbiare molte persone che avevano una gigantesca coda di paglia. Queste persone si sono infuriate per motivi sbagliati: non certo per una critica anticapitalista, ma proprio perché erano rappresentanti di quella cultura machista tossica che il film giustamente ha messo alla berlina. E c'erano anche i rossobruni spaventati dall'emancipazione femminile, che disprezzavano pubblicamente il film e tiravano in ballo l'anticapitalismo in modo strumentale per criticare ciò che realmente li infastidiva: la satira contro il patriarcato.
La loro rabbia mi rendeva felice, lo ammetto. Ma mi metteva tristezza l'idea di un capitalismo capace di trasformare le lotte in operazioni commerciali.
Era questo il guazzabuglio dei miei sentimenti quando pensavo al film.
Cosa c'entra Chiara Ferragni? C'entra. Anche Chiara Ferragni si è intestata la causa dell'emancipazione delle donne e della comunità LGBTQIA+. Anche lei queste battaglie le ha monetizzate.
È icona di un capitalismo che riesce a trasformare l'attivismo ostentato in un'occasione di profitto mentre vende prodotti e gadget, mentre si prende tutta la scena e oscura la lotta dal basso.
Ma è pur vero che per anni Chiara Ferragni è stata attaccata ferocemente da machisti, redpillati, seguaci di Pillon e reazionari di ogni risma (a cominciare dal Codacons). Ed è stata attaccata per i motivi sbagliati.
Questi critici ora stanno godendo per i guai di Chiara Ferragni e non parleranno d'altro per giorni, così magari ci dimenticheremo dei deputati che giocano con le pistole a Capodanno.
Il godimento di questa gente mi rende triste, anche se non sopporto i Ferragnez e sono disgustato dalla beneficenza dall'alto che sostituisce la solidarietà e la vera lotta.
[L'Ideota]
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missrainworld · 1 year
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Per una piccola parte di me <3 0.2
L'altro giorno parlavo con una mia amica, e mi ha fatto una domanda banale, innocente, mi ha semplicemente chiesto " come è lui?" e su due piedi non ho saputo rispondere.
Non credo di aver mai davvero scritto di lui. Ho scritto pensando a lui notando quanto fosse importante per me. Ma io non ho mai parlato di lui.
Lui è difficile da definire, è difficile dire cosa rappresenta per me. Facciamo così, più che un figurativo di Warhol è un astratto di Kandinsky.
Lui è letteralmente la persona con cui guardi la pioggia fuori dalla finestra. Lui è il silenzio che ti calma. Lui è sorriso "nonostante tutto". Lui è la certezza che tutto andrà bene, anche quando il peggio sembra inevitabile ed io ho perso le speranze. È il bacio sui capelli mentre si è abbracciati.
Lui non è convenzionale, come non lo sono io, come non lo è il nostro rapporto. Ma d'altronde chi definisce cosa è convenzionale?
Lui parla tranquillamente di tutto, da cosa gli piace mangiare, dei suoi progetti per il futuro, dalle cose che ha fatto e a tutto ciò che di buffo trova in me: " Harry tu sei un mago ".
Lui è " vieni qua dammi un bacino" per poi spostarsi.
Lui è il " vieni giochiamo a hearts of Iron "
Lui è il " buongiorno amore mio, come stai " che mi fa sorridere la mattina. È il messaggio con scritto " ti amo" non appena ci salutiamo per tornare a casa, è il " mi manchi " subito dopo che ci siamo visti.
Ma cos'è lui alla fine, se non la persona a cui voglio più bene al mondo? È difficile spiegarlo agli altri, forse è difficile spiegarlo anche a me stessa. Non ho mai conosciuto nessuno che fosse equamente bello sia fuori che dentro
L’unico con cui non mi arrabbio come una bestia, l'unico che mi fa ridere in due secondi e che mi calma con un sorriso. L'unico che si interessa davvero nel vedermi felice, l'unico con cui riesco a parlare di tutto, dalle cose serie a quelle stupide. Forse l'unica persona con cui non devo fingere di stare bene.
Lui è l'unica persona che mi fa ancora sperare nell'amore, in quello vero, quello che ti fa volare oltre la linea delle nuvole e ti fa sentire che va vissuto ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo. Uno dei motivi per cui la mattina sono felice di svegliarmi. Uno dei motivi per cui sto vivendo e non sopravvivendo. Uno dei motivi per cui non sono in modalità "autopilot".
Io invece? Non so cosa ci trova Lui in me, Non mi piace parlare di me ma mi sono sempre definita un casino.
Mi capita sempre in un certo momento di perdere la voglia di comunicare e di zittirmi, un po’ come quando si esaurisce una batteria. Mi spengo. Mi isolo. Ho bisogno di stare da sola.
Ma adesso starei da sola con te, ha senso? per me lo ha.
È facile notare quando sto bene con qualcuno, non sento il bisogno di parlare in continuazione e con te, anche stare nella stessa stanza, senza dire nulla, in silenzio, mi tranquillizza, quando normalmente mi metterebbe solo pressione.
Ho desiderato tantissime volte essere di essere un' altra persona ma con te voglio solo essere me stessa.
Certe volte però vorrei che la mia mente facesse silenzio, che non pensasse così tanto, che non avessi determinati pensieri.
Quando ti dico che " sono presa male "non mi sento triste. Mi sento vuota. Mi sento spenta. Mi sento senza scopo. Questa non è tristezza.
Sei il mio partner, non il mio terapeuta, e giuro che mi sto sforzando un sacco a dirti cosa c'è nella mia testa, quante volte a " come stai " vorrei rispondere " bene" solo per non farti preoccupare e non nego che a volte lo faccio ma io non cerco qualcuno che mi curi, mi so curare da sola.
Voglio qualcuno che non mi ferisca più.
Ho finito per non parlare con nessuno dei miei problemi: alla fine confidarsi significa spiegare dove e come colpirti.
Sono stanca del male che mi viene fatto dalle altre persone, di dover dare tutto per ricevere nulla. Dover essere forti ti esaurisce ogni energia, il non piangere perché " ti rende debole " ti consuma dentro.
Non mi hai mai visto piangere come una bimba con i lacrimoni che strisciano sulle guance ma hai visto qualche lacrima lasciare i miei occhi e giuro che le persone che mi hanno vista anche solo versare una lacrima si possono contare sulle dita di una mano.
Vorrei sgretolarmi tra le tue braccia solo per poter essere ricomposta da te nell’immagine che tu hai di me, quando mi stringi.
A essere sincera non sono mai guarita dal passato, ho solo smesso di parlarne. Ed ho sempre paura di risultare pesante se ne dovessi parlare.
Ho passato la mia intera esistenza a sentirmi in colpa, a non sentirmi abbastanza e ad avere paura di non essere amata. Per cui ogni minimo cambiamento, che per te può sembrare insignificante triggera i miei problemi d'abbandono. Scusa se ti dico troppo " ti amo", se sono appiccicosa,se ho costantemente bisogno delle tue mani su di me, spammo messaggi, se ti chiedo se sei effettivamente sicura di amarmi.
È difficile capirmi se non comprendi la mia sensibilità. Quando tu mi dici "usciamo?" ed io ti rispondo " se vuoi" non è perché non ti amo o sto mettendo in dubbio qualcosa ( a parte non te lo sto dicendo piú * pat pat* per me), ma perché sono estremamente logorata da come mi hanno trattato le persone. Ho la paura costante di essere un fastidio nella vita di chiunque. Cerca di capire il mio stato mentale, mi hanno tradita ogni volta che ero stata leale.
La testa si deve perdere in due, altrimenti è un’esecuzione.
Per cui ti prego, se mai dovessi stancarti di me, per qualsiasi motivo, dimmelo subito. Se qualcosa ti da fastidio, se non ti piace qualcosa che faccio, se non sei d'accordo con me. Dimmelo. Parlami.
le relazioni sarebbero tutte più sane se romanticizzassimo la comunicazione di coppia, invece di idealizzare l'idea del partner che intuisce ogni tua esigenza: prima di trovare qualcuno che ci legga nel pensiero, accontentiamoci di qualcuno disposto ad ascoltarci quando parliamo, ed è per questo che cerco sempre il dialogo con te.
Una delle cose che amo di te è che sei una persona diretta, una di quelle che ti dicono che ci tengono, che gli manchi, che vogliono vederti, senza dover farti decifrare segnali e parole in codice.
Cosa che sono stata abituata a fare fin da piccola. Da bambina era la tipica bimba timida che sta in disparte ed osserva tutti.
E con gli anni ho imparato ad analizzare certi comportamenti, sia sugli altri che su me stessa, per questo tendo molto a razionalizzare tutto ciò che provo, ed è uno dei tanti motivi per cui mi dissocio.
Ma d'altronde anche io sono così, nulla di quello che faccio o dico, è " casuale ". Quando ti dico " hai ascoltato questa canzone " o cambio leggermente modo di fare c'è sempre una motivazione dietro.
Ho un debole per le cose reciproche, le cose che non devi chiedere, le cose che arrivano e ti strappano un sorriso, quando mi mandi gli audio dove mi dici che " mi ami più di ogni altra cosa " o mi mandi le foto dei gattini. Senza che io debba elemosinare nulla. Anche perché perdo interesse per tutto ciò che si deve forzare. L'amore è un dialogo, non un monologo.
Forse è proprio vero che di fatto non esistiamo finchè non c’è qualcuno che ci vede esistere, che non parliamo finchè qualcuno non è in grado di comprendere ciò che diciamo; in sintesi, che non siamo del tutto vivi finchè non siamo amati
Io credo fermamente nell’amore ed è questo che a volte anzi molte volte mi frega, perché sono un’eterna romantica e si sa gli eterni romantici sono così increduli che l’amore vero esiste e probabilmente esiste davvero in certi versi, no? Ho provato tante volte a scrivere perché è l’unica cosa che mi riesce bene, perché a parole non so spiegare cioè che ho dentro.
E dentro ho tante cose che non riuscirò mai a dire, probabilmente un giorno magari molto lontano riuscirò a scrivere davvero ciò che mi tormenta. Ma non sono qui per questo adesso, so che magari potrebbe annoiarti il mio essere così “logorroica” lo capisco, lo comprendo annoia anche a me moltissime volte. Ma vedi, l’amore che sento per te penso non sia paragonabile a quello che provato prima di te. Ti amo, ti amo davvero e non ti amo perché tu mi debba completare no, ti amo perché sai far uscire la parte migliore di me.
Mille parole non bastano, non bastano nemmeno mille lettere per dirti ciò che sento ma spero che tu capirai queste mie parole.
Sono quella persona che ti mostrerà che non tutti ti fanno del male. Non tutti ti spezzeranno il cuore. Perché amo Incondizionatamente e so cosa significa stare male.
Ti amerò quando piove fuori, anche quando mi piove dentro.
Ti amerò anche quando non potrò piú dirtelo.
Ti amo <3
Tua, A.
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quandotuttosifabuio · 8 months
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Poi diventi forte quasi senza accorgertene.
Lo diventi per difenderti, per parare i colpi inflitti dalla vita e da chi incontri.
Lo diventi improvvisamente perché non hai più scelta.
O è stata la scelta che ha preso te?
E così, come se avessi un impermeabile addosso, tutto comincia a scivolarti come pioggia.
Le parole sono gocce che ti bagnano appena. 
Quasi non le senti.
Sei forte e non senti nulla.
Nessuna parola ti rende più triste, nessuna ti incollerisce o ferisce. Se qualcuno si avvicina e tenta di farti male, riesci a schivare il dolore come un bravo pugile.
In salita arranchi, ma poi ce la fai. Poi tutto cambia. 
Diventi forte ma anche vuoto, perché lo senti che in realtà non senti niente.
Svuotato per tutte le lacrime versate, per tutti i pugni tirati alla vita, per tutte gli abbracci che ti sei dato da solo perché non poteva farlo nessuno al posto tuo. Perché non c'era mai nessuno con te.
Tu lo facevi, anche se non volevi ammetterlo nemmeno a te stesso, ti voltavi a cercare qualcuno che potesse tenderti la mano, ma trovavi solo a stringere le tue.
E tu lì con le tue gigantesche paure, le tue ferite ancora aperte, i tuoi pugni serrati e i denti stretti forte fino a lacerarti la pelle.
E poi sempre lì ad affrontare ciò che ti metteva terrore, a ricucirti gli squarci ad andare avanti anche quando non ne avevi voglia. 
E sei diventato forte così.
Forte da solo. 
Forte e solo, ma pur sempre forte.
E mi chiedo, costa davvero così tanto diventarlo?
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unquadernino · 19 days
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Tra due giorni parto e comincio a sentirmi triste e ad avere paura di non riuscire a sopportare per così tanti giorni la compagnia di me stessa e di qualche persona con cui ho fatto amicizia ma con cui sento di avere solo un legame superficiale. Forse se tornassi nella casa in cui sono stata lo scorso anno sarebbe diverso, ho già provato queste sensazioni tra quelle mura, e anche provarle di nuovo avrebbe qualcosa di familiare che ora mi manca, perché la casa sarà nuova. Leggerò, disegnerò, e visiterò nuovi posti in cui tornare con te a dicembre, mi dico, e questo un po' mi rasserena, ma dopo questi due mesi passati insieme al solo pensiero mi sembra di essere una metà, o di aver perso la parola. Ma sono sopravvissuta allo scorso anno (con qualche piantino sul treno mentre mi salutavi correndo sulla banchina tra i sorrisi delle persone sul vagone insieme a me), quando partivo per andare in una città mai vista per andare a ritirare delle chiavi di casa. Forse quello che mi intristisce davvero è la consapevolezza del fatto che ciò che vivo quando sono lì è accessibile alle persone a cui tengo solo attraverso i miei racconti, e questo mi fa sentire come se nonostante tutte le parole che si possono usare, le immagini, i suoni che si possono condividere, quella realtà restasse inaccessibile a chi non è con me. E questo è ciò che la rende bella e brutta allo stesso tempo, ma in ogni caso per me dolorosa. Ogni felicità e ogni tristezza che avviene lì è più mia di quanto non avvenga quando non sono lì.
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silenziosaa · 1 month
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Sapete cosa mi rende triste in questi giorni?
Vi spiego...
Sono in ferie a casa da mia madre, capita qualche sera o anche la mattina di riunirsi con amici di infanzia di mia madre, che per me ormai sono come zii.
Sentire i loro racconti, ciò che hanno fatto insieme, tutti i divertimenti, le barzellette, le uscite...tutto ciò che rende bello e solo un ricordo.
Ecco, io penso che tutto ciò adesso e un futuro, non potrò mai raccontarlo.
Perché le uscite e i divertimenti che hanno avuto loro, adesso, oggi giorno te li sogni.
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umi-no-onnanoko · 2 years
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Ho deciso di fare questo post per ringraziare i blog che seguo e per dire loro quanto sono speciali:
@animatralefiamme : mi piace l'arte che posti nel tuo blog ed anche il lato più culturale, mi piace trovare i dashboard i tuoi post.
@abbicuradirisplendere : hai un blog semplice e questa semplicità secondo il mio parere lo rende raffinato e completo, complimenti.
@akindofartist : mi piace trovare nella mia dash i tuoi post, dolci e colorati, molte fotografie e belle frasi, mi dà senso di calore e dolcezza.
@al-sapore-di-sigarette : hai un blog molto personale, ti rispecchia, spesso ahimè un po' triste, ma spero per te che la tristezza possa tramutarsi in gioia e sorrisi. Penso anche che vai bene così e devi essere te stesso, un abbraccio.
@amarocaffe : raffinato,classico ed elegante, è molto fine e trovo belli i post che scegli adatti e, sebbene non ti conosca, sono sicura ti rappresentino e rispecchino.
@blog-ragazza-invisibile : hai un bel blog, vario e piacevole nei contenuti: arte, cultura, semplicità, foto ha un bello stile e mi piace ricondividere alcuni dei tuoi post.
@dalprofondodellanima : Hai una bellissima tecnica di scrittura, scrivi bene e mi piace leggere ciò che scrivi e quindi comprenderne il contenuto.
@elestellequantesono : adoro il tuo stile di scrittura, leggere i tuoi post è arricchente e diverse volte ho empatizzato con parti del loro contenuto. Secondo me sei una persona davvero bella da conoscere e profonda, non posso che farti i complimenti per la tua bravura.
@frammenti--di--cuore : i tuoi post sono personali, così come la tua scrittura, penso tu sia una persona vera e piena, nel senso che sei piena di belle qualità che doni agli altri. Abbiamo avuto una parte di vissuto simile tant'è che condividiamo lo stesso ricordo su una stessa canzone e questo mi ha fatta sentire vicina a te.
@frangettaa : il tuo blog mi trasmette positività e solarità, oltre che pucciosissimi gatti, è davvero simpatico e penso ti rispecchi ed è colorato ed apprezzabile.
@hope-now-and-live : Teresa che dire, le tue foto sono stupende e la cosa bella è che portano sempre la giusta luce, i tuoi post e tu stessa trasmetti una luce bellissima, i testi o i tuoi post più corposi sono maturi e profondi, belli da leggere e nei quali calarsi. Sei simpatica e spigliata, ma anche saggia e intelligente, posso dire che sei una persona rara e mi reputo fortunata a seguire il tuo blog e ad aver avuto modo di dialogare con te.
@itsmyecho : contenuti di spessore, post di diversi contenuti e tutti che portano ad una riflessione, profondità delle risposte e dei contenuti è stimolante ragionare sui vostri post e comprenderne il senso profondo.
@imponderabile : blog dolce e personale, mi piacciono i tuoi post e mi dai la sensazione di essere una bella persona e molto dolce, per quello che ne percepisco.
@lettersandpostards : hai un bel blog bilanciato tra post inglesi ed italiani, paesaggi e frasi, è bello da scorrere e spesso ho anche avuto modo di inserire reblog dal tuo blog di bei post. Ho anche avuto modo di parlare con te e sei una persona semplice e piacevole con cui intrattenere una conversazione, maturo ed intelligente.
@littlespotsofmylife : seguo da poco il tuo blog, ma i tuoi post mi piacciono molto, sebbene quelli in spagnolo debba tradurli per comprenderli, non conoscendo la lingua.
@lunamarish : mi piace l'accuratezza dei tuoi contenuti e la loro scelta, è sempre piacevole ritrovarli nella dash e poterli leggere ed apprezzare.
@lasagnefrittee : ti percepisco solare e simpatica, il tuo blog è artistico, fai e posti delle belle foto, ti piacciono manga ed anime ed il Giappone e già solo per questo adoro il tuo blog in più sei una ragazza gentile.
@momentidicri : quotidianità,belle foto e maturità, mi trasmettono serenità i tuoi post ed il tuo blog è come un piccolo angolo rilassante.
@mynameis-gloria : seguo il tuo blog da pochissimo, ma mi piace il calore che si intravede nella luce delle foto e anche i tuoi post, penso sia un bel blog il tuo.
@nochkoroleva : soprattutto belle citazioni e frasi, ma in generale è un blog ben curato e colto, davvero bello ed un piacere seguirlo.
@piantisorrisiparole : personale, un po' triste, emotivo e vasto di contenuti, bei post significatici anche nella loro brevità o semplicità, un abbraccio.
@piccolacombattentesblog : blog colorato,ricco di amore e tenerezza, mi piace la sua impostazione e ciò che posti o riposti è come una carezza sul viso.
@persotralestelle : Adoro come gestisci il tuo blog ed ha sempre bellissimi post, foto, paesaggi e frasi che più di una volta riposto a mia volta, davvero bello.
@piantarampicante : nascondi una grande bellezza interiore, scrivi bene ed è piacevole leggerti, non vergognarti di come sei poiché vai bene così anche con le tue fragilità.
@princessofmistake : letteratura e cultura usufruibile da tutti, ti ringrazio perché per mezzo dei tuoi post ho potuto avvicinarmi a testi ed autori a me sconosciuti, grazie.
@pestobarilla : sei vera ed è vero anche il tuo blog, solare e simpatica, è piacevole scorrere tra le tue parole e le tue foto, sei sempre te stessa.
@pioggia-di-vita : tesoro mio sei una persona un po' buffa, che c'è sempre, che ti ascolta che ti interessi davvero agli altri e si vede anche nel tuo blog che è proprio come sei tu, energico.
@quafafreddoesonosolo : non seguo da molto il tuo blog, ma è un blog piacevole ed in alcuni tuoi post posso rivedermi o rispecchiarmi.
@ragazzoarcano : seguo con molto piacere il tuo blog,sia le citazioni agli autori che le foto della galassia o comunque astronomiche che gli altri post sono sempre da apprezzare e molto spesso mi capita sia di rebloggare i tuoi post che andare a conoscere autori di cui riporti le frasi, grazie.
@scappandodaquestarealta : belle frasi, mi dà l'idea che tu sia una persona almeno tanto profonda quanto i tuoi contenuti.
@shadowofablackwolf: belli i post sui lupi,tanta musica e paesaggi, tu sei un tesoro di amico e ti voglio tanto bene. Bei post per una bella persona.
@staystrongwarrior : post un po' scritto da te, un po' no, ma tutti che rispecchiano quella che sei tu, bel blog e bella tu. Sei fortissima e sono davvero orgogliosa di poter essere amica di una persona quale sei tu.
@sacredheart-97 : i tuoi post sono talvolta duri da leggere perché tante volte, lo testimoniano i likes che ti lascio, mi rispecchio o rivedo in certe cose che posti, è un bel blog, ti abbraccio e spero tu possa sorridere più spesso.
@therefore-farewell: bei post, belle citazioni e frasi anche d'autore, hai un blog davvero piacevole da scorrere e leggere.
@thesmellof-silence : hai un blog davvero piacevole ed i suoi contenuti lo sono altrettanto, per questo mi piace seguirti e rebloggare da te.
@tuseisolotu : tante belle foto, bei post e blog he mi piace vedere tra quelli che seguo, trovo molti dei tuoi post davvero belli.
@un-mei-no-akai-ito : sei molto simile a me, hai un blog colorato, kawaii, aesthetic ed è un bellissimo mix, sei sempre gentile e piacevole, abbiamo gusti molto simili.
@ulricrank : sai già tutto, però scrivi bene, ultiamamente purtroppo non posti più i tuoi scritti ed è un peccato, tuttavia resta un bel blog e tu una bellissima persona.
@vaerjs : è bello vedere il tuo impegno, fai delle foto bellissime e ritengo, nono conoscendoti, tu sia una persona matura e sulla quale si possa fare affidamento, mi sento di farti i complimenti per la donna che sei.
@vita-sardanapalesca : artisticità, bellissime foto con soggetti d'arte, personalità bella colorata.
@vivimaperchi : hai dei bei post piacevoli così come il tuo blog, davvero piacevole.
@zibaldone-di-pensieri: blog un po' matto così come lo sei tu Ross, ti voglio un mondo di bene, non cambiare mai e resta così un po' incasinato ed ironico.
@whoslexa: mi piace leggere i tuoi post e se posso anche consigliarti, sei te stessa anche con le tue piccole ansie e paranoie, ciò ti rende autentica, bei post.
@50-sfumature-di-indaco : belle frasi, anche in inglese, contenuti che rendono il blog davvero interessante.
@fabrissio4 : grande lavoratore, sensibile e buon ascoltatore, amante della natura, il tuo blog rispecchia chi sei e cosa ami. Sei una persona su cui posso sempre contare ed un buon amico. Ti voglio bene.
@your-smile: mi piace ciò che scrivi, i tuoi post e che sei una bella persona e ti stimo già lo sai no?
@9760km : bel blog con bei contenuti, profondità ed eleganza per me stupendo.
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alicesfeelings · 3 months
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Le volte in cui sono stata me stessa e quindi in pace con me stessa si possono contare sulle dita di una sola mano. E nessuna di queste è stata nel contesto familiare. Riconosco quanto sia triste ciò e ancora di più che per tutta la mia esistenza ho portato una maschera che mi "protegge" ma non mi rende giustizia.
🥀
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greatmoonballoon · 4 months
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Oggi concluderò il corso di teatro e ho già tanta tristezza. Le cose belle volano!
Quel che temo è che da domani tornerò nella mia tristezza perché io quando non faccio ciò che amo mi sento vuota. Ho conosciuto persone splendide che sono riuscite a non farmi pensare alla mia relazione finita, alle cose che non vanno e alla mia solitudine ma adesso che tutto sta per finire temo di ricominciare a sentirmi triste.
Ho capito una cosa di me in questo ultimo periodo: non sono io ad essere sempre insoddisfatta e arrabbiata (come mi hanno sempre fatto credere) ma sono le persone intorno a me a non stimolarmi abbastanza. Quando sto con le persone giuste il mio umore cambia, quando faccio ciò che amo mi sento molto meglio. Sento davvero una luce che si illumina dentro di me, i miei occhi e il mio viso diventano più luminosi!
Ecco cosa voglio: vivere e realizzare ciò che mi fa brillare il cuore e che mi rende felice. Non voglio più accontentarmi, non voglio più farmi condizionare da chi mi scoraggia o non esce oltre la propria zona di comfort accontentandosi di fare sempre le stesse cose. Proprio no! Ho passato tanti anni nella tristezza e nel vuoto e oggi ho capito il perché.
Se non fai ciò che ami è chiaro che ti sentirai sempre triste e frustrato. Almeno così succede a me!
L'estate è alle porte e spero porti cose nuove e belle che della tristezza e delle lacrime mi sono stancata.
Have a good day 🩷
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vashthewitch · 5 months
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vedere il giaridno delle vergine suicide mi ha ricordato quanto ho desiderato, in passato, essere una ragazza. è un interesse che si è spento con il tempo perché io volevo proprio quella cosa lì, volevo arrivare esattamente all'altezza del mio sguardo, non proiettavo al fuutro. volevo essere come le mie amiche. nel giardino delle vergini suicide - che è un film sempre da fuori, che non apre mai a nessuno il mondo delle ragazze - ho ritrovato tutto. i denti di kristen dunst sono perfetti, così come le sue gengive rosse. lo guardavo e pensavo che quello era tutto ciò che avevo sempre desiderato. che mi ci ero avvicinato tanto nella mia vita, ma che non avevo mai - inevitabilmente - capito cosa significasse davvero essere una ragazza di 13, 14, 15 anni. mi ricordo che pensavo alle tette e pensavo che le avrei volute anche io. pensavo ai capelli ed era uguale. me li sono anche fatti allungare, ma ho avuto tutt'altro effetto. non ho mai davvero capito il mistero che sta dietro l'essere una ragazza e forse romanticizzo troppo. anzi, non forse, sicuramente. ma non è che posso dare soluzioni ortopediche ai pensieri del me tredicienne.
incredibile il fatto che queste splendide muoioano come mosche e nessuno capisca mai davvero nulla. c'era un segreto e nessuno l'ha mai saputo.
leggo, parallelamente, triste tigre: un libro incredibile sugli abusi che un padre perpetra su una figlia. a scriverlo è la figlia. è un libro non pietista, non cerca nessuna consolazione. né vittima né carnefice: il punto di vista cerca di essere fuori anche se non può. questo magnetismo, che porterebbe inevitabilmente la narratrice a rientrare nel suo polo di vittima, così contrastato rende il libro estenuante. è un continuo sdoppiarsi, farsi in quattro, chiedere scusa, rincominciare.
questo e il film mi hanno sciolto. sono uscito dal cinema e ho ricevuto un bel messaggio d'amore. ho pensato: se scrivi questo allora pensi il contrario, e ho risposto male. poi mi sono scusato. poi tutto sistemato. la vera verità è che provavo, in quel momento, ad essere la bellissima, irrazionale, selvatica, arrapata Lux. non ci sono riuscito, un'altra volta.
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5oliloquio · 2 years
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Una volta mi hanno chiesto "cos'è per te la felicità?" ma al tempo non seppi rispondere.
Ma adesso credo di avere le idee molto più chiare e quindi per me la felicità è quando conosci qualcuno, qualcuno di così speciale, di così importante da farti vivere ogni istante con il sorriso, quella persona che riesce a capirti quando sei giù, sei in silenzio, quella persona con cui ti senti complice, perché è l'esatta metà di te, quella persona senza cui non riusciresti a stare, perché la sua presenza vale più di ogni altra cosa al mondo, nulla potrebbe comparare il suo essere, quella persona che abbraccia tutte le tue paure e le desintegra, quella persona per cui tu resti sveglio anche se stai morendo dal sonno, ma resti perché parlare con lei è meglio di qualsiasi altra cosa, quella persona per cui ti faresti a piedi km pur di vederla, al freddo al caldo o sotto la pioggia, non importa, perché quella persona vale tutto, ogni singola cosa, ogni singolo sacrificio o difficoltà.. per questo non rinunciate a tutto ciò soltanto perché avete fretta di sentire qualcosa, perché l'amore è il sentimento più bello che ci sia ed è un peccato se lo si sprechi con qualcuno che non ci capisce o con chi non ci rende felici, osate, rischiate, la vita è troppo breve e triste per accontentarsi di un amore a metà, scegliete sempre di essere felici! anche se questo significa incorrere a rischi e superare ostacoli, perché è dall'altra parte delle difficoltà che si nasconde la felicità
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aurozmp · 7 months
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Ti seguo da molto tempo e ho sempre cercato di capire il tuo dolore da lontano,non riesco a capire da cosa sia derivato, perché appunto come hai detto tu, hai tutto,sei una bella ragazza e anche intelligente,non ti mancano secondo me di certo le amicizie però alle volte è quasi straziante per me leggere il tuo dolore, sarà che sono empatico e sento ancora di più il tuo dolore in quel che scrivi
tumblr lo uso come sfogo, scrivo tutto ciò che penso a si, alle volte sono cose molto strazianti e angoscianti ma è quello che provo e sento ogni giorno. è come se nulla mi potesse appagare, mi potesse dare un senso di tranquillità. posso sembrare la persona più felice del mondo, con un bel sorriso stampato in faccia ad ogni minuto della giornata ma poi, quando sono a casa la sera, mi rendo conto che in realtà è tutta finzione. io vorrei davvero capire cosa mi rende insoddisfatta di me stessa ma appena mi porgo questa domanda la risposta che mi balena in mente è “tutto”. “voglio vivere davvero così?” me lo chiedo spesso ma ancora non sono riuscita a capire cosa voglio
per quanto riguarda le amicizie beh, non è così. le amiche che ho avuto mi hanno voltato le spalle in un modo o nell’altro, hanno approfittato di me in qualsiasi modo e momento per poi lasciarmi sola. ho avuto amicizie per convenienza in questo periodo che poi ho abbandonato perché mi facevano sentire la solitudine ancor di più, era triste guardarli e vedere che io ero lì tra loro ma che non centravo assolutamente niente
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fermatiqui · 7 months
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Poi diventi forte quasi senza accorgertene.
Lo diventi per difenderti, per parare i colpi inflitti dalla vita e da chi incontri.
Lo diventi improvvisamente perché non hai più scelta. O è stata la scelta che ha preso te?
E così, come se avessi un impermeabile addosso, tutto comincia a scivolarti come pioggia.
Le parole sono gocce che ti bagnano appena. 
Quasi non le senti.
Sei forte e non senti nulla.
Nessuna parola ti rende più triste, nessuna ti incollerisce o ferisce.
Se qualcuno si avvicina e tenta di farti male, riesci a schivare il dolore come un bravo pugile.
In salita arranchi, ma poi ce la fai. Poi tutto cambia. 
Diventi forte ma anche vuoto, perché lo senti che in realtà non senti niente.
Svuotato per tutte le lacrime versate, per tutti i pugni tirati alla vita, per tutte gli abbracci che ti sei dato da solo perché non poteva farlo nessuno al posto tuo. Perché non c'era mai nessuno con te.
Tu lo facevi, anche se non volevi ammetterlo nemmeno a te stessa, ti voltavi a cercare qualcuno che potesse tenderti la mano, ma trovavi solo a stringere le tue.
E tu lì con le tue gigantesche paure, le tue ferite ancora aperte, i tuoi pugni serrati e i denti stretti forte fino a lacerarti la pelle.
E poi sempre lì ad affrontare ciò che ti metteva terrore, a ricucirti gli squarci ad andare avanti anche quando non ne avevi voglia. 
E sei diventata forte così.
Forte da sola. 
Forte e sola, ma pur sempre forte.
E mi chiedo, costa davvero così tanto diventarlo?
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f-enoch · 10 months
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È lui.
L’intento era placido, di una cena pacata, riunirci dopo lungo tempo. La stessa pizzeria ogni anno, “I Quintili”, a Furio Camillo. Scostato dal mezzo per umori assai neri, permettevo il cicaleccio a chi del gruppo era in vena. Nika, taciturna, mi osservava e non ci davo peso. Le sorridevo di tanto in tanto, la mia usuale tendenza a rassicurarla. Confortato del non riscuotere particolari attenzioni, fasciavo intimi pensieri altrove, finché apprezzamenti sulle recenti poesie sovvertirono gli esiti.
«Allora, si è innamorata questa donna, Enoch? Mi sono preso io.»
Cortese, restai sulle mie. Angelo proseguì:
«Cioè, sincero amò, se tu leggessi una roba del genere non ti prenderesti subito?»
«Io innamoratissima di Enoch, ma mica le indirizza a me. Le dedica alla signora del mistero.», alluse Bea.
Sbattè le mani sulla tavola in una crisi melodrammatica, facendo ballare le posate, i piatti, i bicchieri.
«Cioè, voi sapete chi è questa e io no?», mirò Nika. «Sputa il rospo, ora.»
«Sì, così quel filibustiere non mi parla più. Non ci penso proprio.»
«Madonnina, questa ti è più fedele di una moglie.», ironizzò lui.
«È per questo che mi fido.»
Le strizzai l’occhio un po’ piacione. La provoco per gioco, so che lo detesta. E lei, con soave finezza, mi porse il terzo dito.
«Insomma, che problema c’è?»
Angelo non si dava tregua, intervenne Jo.
«Si fa sbattere da uno, l’ha pure scritto.»
«Quanto calore!», arcigno, feci intendere la stizza. «Disdegno tanta attenzione, passiamo al prossimo pollaio. Jo, sta a te, sei il gallo. Noto la naturale propensione, stasera.»
Accennò un gesto di scuse, tornando a mangiare la pizza. Angelo e Beatrice presero a trafficare col telefono, intanto sbollivo e rimuginavo. Non c’è cosa che condanno di più di chi travalica il confine del rispetto e scade in atteggiamenti puerili, una triste incapacità di tatto, la completa assenza di modi. Sarà che di questi tempi sono uno dei rari. Dunque tutto mi sarei aspettato, tranne di sentire:
«Quindi è questa? Non pensavo ti piacessero così kitsch.»
Lei, il suo profilo, l’avevano trovata. Neppure sapevo come c’erano riusciti. Mi pietrificai. Possibile che Beatrice c’avesse origliato con Nika? Quando? Dissimulando, puntualizzai attraverso un versetto conciso: ‟tsk”, come a intendere ‟cazzo state a dire”. Se fossi restato calmo non l’avrebbero capito, il mio fremito sarebbe stato al sicuro.
«Kitsch?», risi, «La renderei inutilizzabile.»
«Enoch!»
«Perdono, perdono. È l’entusiasmo. E per la cronaca, non è lei, quella è un’altra. Ora vi placate? Se vi cade il like mi rovinate la reputazione.»
«Oh, quantomeno qualcuno fa il primo passo, dico bene, tesoro? Adoro questa tua esagerata discrezione, è una fede cieca, come se sapessi che prima o poi succederà.»
Mi lasciò a mezza bocca. Era vero. Quasi completamente vero. Però, come al solito, m’avevano fregiato di una sicurezza che, in fondo, non possiedo. La realtà è complicata: neppure ho idea di come prenderla, figuriamoci chiederla. Un vile, è ciò che sono, ma non di quelli comuni, io sono il peggiore. Volitivo, so sempre cosa fare, o come mettere a proprio agio gente di cui mi fotte sottozero. Uno assertivo, che fa valere le sue ragioni, che non teme, non s’impressiona e che non s’innamora di chi, occasionalmente, si porta a letto. Perché è solo sport, la soddisfazione in un fotogramma, quindi ci metto la virgola. Ricucio da me i miei mali privati. Ed è talmente ridicolo che, proprio uno così, non sa compiere mezzo passo verso la persona che ama, in direzione del suo punto. Puntualmente assalito da remore, timori, dalla timidezza. L’emotività mi rende inerte, l’amore vulnerabile, perciò ne rifuggo con ogni strumento verosimile. È la paura che mi devia. Quante volte c’ho provato a evadere da ‘sta vita grama, ma io voglio amarla, a questa donna, voglio stringerla a me, portarla via dal disagio esistenziale della città. La gioia del poterle cucinare il pranzo, deliziarla giorno per giorno, e alla sera fare il bagno in vasca, cavalcando fantasie, fronteggiando irrisolte questioni. Raderle le gambe per un abito da cocktail, cambiarle gli assorbenti quando serve, truccarle il viso per l’uscita del sabato, uscita a cui sarò invitato, ma che declinerò, poiché prediligo lavorare la terra in compagnia dell’estro, i miei cavalli infernali, l’insito mio sangue. Io che l’attendo sul portico, sveglio, finché non odo spegnersi il motore della macchina, perché non sopporto l’idea che insudici nel fango nemmeno le sue belle scarpette. Io posso, ma lei no. Voglio che mi accetti mentalmente, sessualmente, voglio che sfanculi il tipo che scopa per farsi scopare da me, voglio renderla moglie, amica, schiava, padrona e puttana, farci l’amore fino a slabblarla, e con vivace disinvoltura infliggerle un po’ di quel dolore, perché mi aggrada, perché la renderebbe più bella, più mia. Questo è il mio tipo d’amore. Amarla con ogni parte di me, senza che ne abbia paura. Visceralmente. So che mi guarda con sospetto, lo so, ma con l’onesta consapevolezza di essere nata solo per me. Angelo aveva supposto il bluff? Interferì:
«Sto cercando se trovo il tizio.»
Il cuore si strinse in una morsa e dovetti abbozzare. Se avessi vagamente contestato mi sarei sputtanato sul finale. L’avrebbero afferrato, i presenti, che si trattava di lei. Scorreva la mia risata, fasulla. Nika sapeva che non volevo vederlo, non potevo. Le raccontai delle mie motivazioni: preservare la salute mentale, era bene che non sapessi immaginarlo.
«Oddio, possibile sia ‘sto cesso?»
Tribolavo, agitavo le gambe sotto il tavolo provando ostinatamente a ricompormi. Stuzzicai la pizza senza mangiarla davvero, la tagliavo a righe sottili con coltello e forchetta, gesto inconsueto. Il telefono mi venne posto di fianco.
«Vedi.»
Non osai. Ero di pietra, lo sgomento in persona. Se avessi dato il volto a chi le sguazza dentro, lo sentivo, avrei sbroccato. E ben consapevole di non averne alcun diritto.
«Piantatela, cazzo!» S’intromise Nika, alzandosi dalla sedia.
Alla mente ho questa scena a rilento: la tentazione era talmente forte che i miei occhi vacillavano. Una parte di me lo voleva: la gelosia, il mio degenerato senso di competizione. Le voci si affollavano nel cranio, mi irridevano, tentandomi: «Neanche adesso c’avrai le palle, eh, Fabiano?». E nel frattempo che Nikole imprecava, calamitando l’attenzione del gruppo, nell’attimo esatto che le luci si collocarono altrove, cedetti. Senza spostare il viso, le pupille puntarono lo schermo, misi a fuoco e… c’era quell’individuo. Stasi. «È lui», asserii tra me. Crebbe il tremore, sarebbe peggiorato; per galateo mi rifiutai di abbandonare il tavolo. Portai la pizza in bocca, ruminavo. Nika era inviperita, mi prendeva le parti con quale tenacia. Si litigava per me, e io non riuscivo a pensare ad altro che a lui dentro di lei. L’immagine assumeva una piega sproporzionata, grottesca, non me la toglievo dalla testa. Si ripeteva, si ripeteva.
«L’hai sentito? Ha detto che non è lei. Comunque ridimensionatevi, non c’avete otto anni, il rispetto ve lo siete cacati al cesso?»
L’unica frase che colsi, che posso citarvi. La osservai da vicino, Nikole. «Perché questa ragazza insisteva tanto a starmi accanto?», pensai. «Come c’era riuscita a sopportarmi, a non mandarmi al diavolo?» Leso, mortificato nell’orgoglio, buttai fuori un sospiro. Nika m’ha capito e lei no. Forse non m’ama. All’improvviso mi venne da vomitare. Sputai la poltiglia nel tovagliolo.
«Mi congedo un istante.»
Dietro me una scia di silenzio e sbigottimento.
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francimic · 1 year
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Mi sono chiesto così tanto perché tutto assumesse questo senso di vuoto attorno a me, è tutto ciò che ho intorno a me che mi rende vuoto? Che mi rende triste? Che mi fa sentire così diverso? Perché penso così tanto? Perché mi soffermo su qualsiasi gesto? Perché mi affeziono così tanto? Perché ci rimango così male? La mia vita è sempre stata un continuo punto di domanda a cui non ho mai avuto risposta però in questo momento, 29 marzo 2023, sono le 21:50 e sono da solo in macchina, sto piangendo, e sta piovendo, mi sento un pó capito dal cielo in questo momento, sembra pianga insieme a me, un mese fa stavo morendo e ora sono qui che scrivo con amarezza tutto ciò, speravo di cambiare, di riavere il sorriso che mi è stato portato via da quando sono piccino, speravo di rivalutare persone, percorsi, vita, e famiglia, ma a quanto pare non è così, sto solo allontanando tutto e tutti, mi sto davvero chiudendo come prima, non ho nemmeno più voglia di uscire, a stento rispondo alle persone, e sono sempre assente, ormai vivo solo perché il mio corpo mi permette di respirare, le uniche cose che faccio ogni giorno apparte lavorare, e fare palestra, è leggere, ma è tutto così automatico, privo, vuoto, come se dovessi farlo, ho trovato solo una risposta a tutto ciò, di cui sono fermamente convinto, sono io a rendere tutto ciò così, credo sia solo un mio istinto primordiale, anche se le cose vanno bene, io non riesco a non sentirmi così, e quindi, con tanta tristezza ma oramai consapevolezza spero che da ora in poi mi faccia tutto un pó meno male
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unquadernino · 2 years
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Sto trascurando moltissime cose e da quando non prendo più lezioni di pianoforte perché la mia insegnante si è trasferita e non posso permettermi una scuola o, peggio, altre lezioni private, a volte mi prende l'ansia di stare lasciando andare parti fondamentali di me. Penso al fatto che se non mantengo una buona memoria di ciò che ho imparato, tra qualche anno non ricorderò più nulla di anni ed anni di sacrifici. Questo pensiero mi rende ansiosa, penso a quante cose ho già dimenticato. Oggi ho suonato per un'ora un vecchio improvviso di schubert che ho studiato e c'erano parti che non ricordavo quasi per niente. Ne ricordavo il suono e l'atmosfera ma non la posizione delle mani sulla tastiera. E mi chiedo spesso a cosa devo questo lasciar andare. Mi chiedo cosa sarebbe successo se in casa mia avessero creduto un po' di più nella mia voglia di suonare, se mi avessero almeno chiesto "ma non prendi più lezioni?". Forse non sarebbe cambiato niente, non so. Mi chiedo anche cosa sarebbe successo se non avessi dovuto cominciare a diradare le lezioni perché non riuscivo più a pagarmele, se non avessi dovuto dare piena disponibilità al lavoro per potermi permettere quelle poche che facevo, se mio padre due anni fa non avesse cominciato a demolire la mia serenità mentale. E molto spesso non mi va di cercare una risposta. So solo che per tanti anni suonare questo strumento è stato il mio unico obiettivo e che mi riesce difficile studiare senza un insegnante che mi motivi e mi faccia scoprire cose che non posso e non so vedere, ma mi sforzo di farlo perché se lasciassi andare questo strumento me ne pentirei per tutta la vita, e forse diventerei una persona diversa, e più triste
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