Tumgik
#fosse anche solo per fare due chiacchiere con una persona simpatica
deathshallbenomore · 1 year
Text
lunedì omofobo e per di più voglio bruciare qualcosa. nella norma dai
10 notes · View notes
viaggiatricepigra · 3 years
Text
Opinione: Strike A Chord, di Laura Rocca
La vita, in un attimo, è capace di cambiare le nostre prospettive e di aprirci nuovi orizzonti ai quali prima non avevamo mai pensato.
Tumblr media
Non è facile essere Denys Phillips. 
C’è quello che gli dice di essere il suo agente, e ciò che è davvero.
Agli occhi del pubblico Denys è la seconda chitarra dei The Blind Spot e una rockstar di successo che pensa solo alla bella vita, alla trasgressione e al divertimento, ma lui è molto diverso dal suo personaggio costruito ad arte e, a volte, non è semplice vivere perennemente dietro una maschera. 
È davvero così impossibile fare emergere la sua vera personalità anche davanti al mondo?
Secondo quanto dice il suo agente sì e Denys sottostà alle regole per uniformarsi, dopotutto ha già tentato di essere se stesso con Marlee e non è finita bene. 
Almeno, questo è ciò che pensa fino a che, dopo il Festival del Rock, in cerca di relax non si rifugia a Lake Placid, sui monti Adirondack, e conosce Chloe Foster. 
Non è facile trovare il coraggio per rivelarsi al mondo, né si ha mai la certezza di essere davvero accettati, ci vuole una grande forza per gettare le maschere e farsi guardare dentro. Riuscirà Denys ad andare fino in fondo? 
Chloe Foster ama la sua vita tranquilla a Lake Placid. Si è trasferita lì dopo essersi laureata e lavora nello studio del veterinario locale. Trascorre la maggior parte del suo tempo in mezzo agli animali, dopotutto ne ha già avuto abbastanza degli esseri umani, proprio a partire dalla sua famiglia, sempre che si possa definirla con questa parola. 
Una sera è da sola in studio e sta per chiudere, ma si presenta all’improvviso un ragazzo portando un animale bisognoso di assistenza e Chloe non si tira certo indietro. 
Lei non è tipo da interessarsi ai personaggi famosi e non ha la più pallida idea di chi sia Denys; ne è talmente inconsapevole che, quando casualmente lo scopre, fatica a sovrapporre l’immagine del personaggio pubblico con quella del ragazzo semplice che conosce davvero. 
Ma qual è la realtà e, soprattutto, perché Denys ha scelto di fingersi diverso? 
Forse è meglio lasciar perdere, dopotutto Chloe in passato ha già affrontato sufficienti problemi con chi si è mostrato differente da ciò che era davvero. Eppure, per quanto cerchi di convincersi ad andare avanti senza voltarsi indietro, c’è qualcosa che la spinge a chiedersi se, invece, per Denys non valga la pena rischiare.
Tumblr media
Avevamo già sentito parlare di Denys durante il "primo" romanzo di questa serie, composta di libri autoconclusivi (ma legati l'uno all'altro), ovvero: No Strings Attached (cliccando andate sulla mia opinione). 
Denys ci viene descritto a grandi linee, ma già ci facciamo un idea molto precisa del suo carattere e di cosa voglia dire essere lui; in poche parole, deve vivere sotto le luci della ribalta dietro una maschera. 
Denys è un animalista, vegetariano, ambientalista,...insomma, pensa prima agli altri e poi a lui. Ma questo non va a genio ai manager che hanno gestito/stanno gestendo il gruppo in cui suona. Per loro deve essere una rock star, deve spaccare tutto e vivere di eccessi: feste ogni sera ed una donna diversa da portarsi a letto ogni notte. 
Non c'è posto per quella "moda" per spiccare, anzi secondo loro è un modo sicuro per esser presi in giro e fallire. 
A dar forza a questo pensiero è la ex di Denys, Marlee (anche lei apparsa nel precedente volume), con cui Denys è voluto esser se stesso e si è ritrovato a sentirsi completamente preso in giro e tradito in ogni maniera concepibile.  Però è davvero stanco di fingere. 
Per sopravvivere a questi tour dove deve fingere di esser un'altra persona, scappa spesso nella sua casa a Lake Placid. Isolato da tutti, cerca relax per riposare e meditare, provando a rimettersi in sesto prima del prossimo evento. Eppure non gli basta più. Vuole smettere di fingere, anche se non sa come fare. 
Sarà lì che conoscerà per puro caso Chloe, imbattendosi in un animaletto abbandonato e presentandosi alla clinica veterinaria dove lei lavora. 
Sarà un incontro che farà scintille, ma non come pensate...
Da subito è fin troppo chiaro il caratterino di Chloe e del suo pensiero: non sopporta i bugiardi e vive praticamente per gli animali. Tradita anni prima, porta ancora i segni di quella delusione stretti addosso e non vuole proprio lasciarli andare, nonostante le facciano più male che altro. 
Denys ha un carattere particolare, forse quasi l'opposto a Chloe, è molto calmo e gentile, ma non per questo sciocco. Ahimè, l'esser famoso però lo porterà spesso a confondere ciò che vuole con ciò che dovrebbe essere. 
Lei una fiamma che è pronta ad eruttare alla minima provocazione, lui più tranquillo ed in continua ricerca di qualcosa, di "casa": un luogo e/o una persona con cui stare bene. 
Quanto Laura mi aveva anticipato un protagonista come Denys (complementare a Chloe per gli ideali), ero curiosissima di legger cosa avrebbe tirato fuori per caratterizzarlo. 
(Eh si, sono vegetariana da così tanto tempo che era qualcosa da sfigati, nemmeno una moda; ed, ovviamente, animalista)
Durante alcune chiacchierate fra i due giovani viene fuori molto bene come il mondo (o perlomeno, tante persone) ci vedono. 
E alcune domande che, ahimè, vengono poste che lasciano basiti per la loro non-logica. 
Senza contare l'arroganza di chi parte dal presupposto "oddio, sei un (nazi)veg!" e parte in una crociata, parecchio seccante, analizzando la tua salute (come se fosse un medico), il tuo stile di vita (come se a noi fregasse qualcosa) e partendo per la tangente, come se chiunque non mangi animali sia un pazzo esaltato che urla addosso agli altri.
Sappiamo benissimo che un esempio tranquillo spesso basta per avvicinare a questo modo di vivere (anche se tanti dimenticano che la dieta mediterranea è ricca di verdure, frutta,...insomma, cibi che non richiedono animali. Giusto per dire eh).
In ogni caso, moda o non moda, è evidente che chi fa qualcosa di testa sua per il bene altrui è visto come uno sfigato. Da chi fa volontariato, a chi cerca di vivere in modo sostenibile, e la lista sarebbe lunghissima; e ne ho sentite di ogni. 
Ma torniamo al romanzo. 
Questo amore per gli animali, nato per entrambi in modi differenti, li unisce e crea un ponte per riuscire ad avvicinare Chloe a Denys. Ma le cose non sono mai semplici. 
Come dicevo Chloe odia i bugiardi, ma è anche una ragazza che vive praticamente isolata e fuori dal mondo, quindi non ha la minima idea di chi sia davvero Denys e quando la verità verrà a galla (perchè lo farà), si troverà davanti due versioni di questo giovane: quella che ha conosciuto personalmente e la Rock Star senza freni che il mondo conosce. 
Qual è quella vera? A chi credere?
Un romanzo davvero veloce da leggere che regala tantissimi spunti di riflessione. 
Come base della storia c'è l'essere se stessi. La difficile scelta di come presentarsi al mondo, poichè è difficile fregarsene ed essere chi siamo nel profondo al cento per cento. Questo vale per chiunque, da Denys la Rock Star a chiunque di noi. Lui ci porta sotto le luci della ribalta e dopo una finzione durata davvero troppo a lungo, che ha permesso a troppi dubbi di insinuarsi nella sua mente e rendergli difficile staccarsi dall'immagine pubblica costruita a puntino, rispetto ciò che è e vuole essere in ogni momento. 
Altro elemento fondamentale è la fiducia. Difficilissima da costruire e facilissima da perdere. Ne fa da "portavoce" Chole in questo romanzo. Come dicevo, è stata tradita una volta e non ha più concesso a nessuno di avvicinarsi così tanto. Ha solo due amici in quella cittadina, il suo capo e una vecchia signora (ma davvero simpatica e molto arzilla). 
Inutile parlare dello stile, lo dico sempre: Laura è davvero brava, e riesce a conquistarmi anche con questi romanzi che sono fuori dalla mia comfort zone. Riesce a rendere la storia interessante, con momenti divertenti e portando spunti riflessivi. In un romance, non è da poco. 
Non un cinque stelle perchè la mia anima nera e fredda trova davvero troppo sdolcinati (e prevedibili) certi momenti. Non ci posso fare nulla. 
Insomma, se però cercate momenti zuccherosi, amore difficile fra due bei caratteri forti, oltre ad una trama originale, buttatevi senza nemmeno pensarci due volte. 
Vi saprà conquistare, anche se vi consiglierei di iniziare con No Strings Attached, giusto per avere ben chiaro da dove parte la storia. Potreste farne a meno, però se siete precisi andate in ordine. 
from Blogger https://ift.tt/3iV4whg via IFTTT
0 notes
ericto83-blog · 5 years
Text
Fantasie saffiche dalla mente di uomo (new story)
Francesca si era sempre reputata eterosessuale. E così si considerava anche adesso che viveva insieme al suo compagno.
Ma ci sono delle sere in cui si sentiva inquieta e il ricordo di quella notte le tornava in mente e la eccitava
Conobbe Anna a un corso per sommelier. Lei non aveva mai pensato al omosessualità o alla bisessualità termini fuori dalla sua vita , e non si era assolutamente posta il problema della sua identità. Proprio zero. Anna era simpatica, amichevole e per francesca , che era sempre stata una tipa timida, era una specie di salvatrice. divennero amiche e dopo un po’ di incontri si ritrovo a pensare con gioia al momento in cui l’avrebbe rivista. Anna Faceva l’arredatrice e aveva moltissimo gusto per i vestiti. Non era bella, nel senso comune del termine, ma era decisamente una persona attraente.
I loro incontri finivano sempre con lunghe chiacchierate un po’ sconnesse per i troppi bicchieri che avevano bevuto. Anna la faceva ridere,  era una specie di animale onnivoro e le dava l’impressione che non si sarebbe lasciata sfuggire nessuna occasione per godersi la vita.
L’ultima sera del corso sono andati tutti i membri del corso fuori a bere. c’era un tipo che piaceva a francesca , e Anna le sembrò infastidita dalla cosa, tanto che pensò che piacesse anche a lei. Francesca non aveva compreso di quanto fosse lontana dall’immaginare la realtà.  Le Succedeva spesso, pensare di essere dentro un film e invece stavano proiettando tutt’un’altra storia.
Il tipo era andato via presto, francesca ci rimase male, ovviamente, e aveva la sensazione che Anna cercasse di consolarla. Quando , rimaste le ultime della compagnia e Anna le chiese se le andava di passare a casa sua per un ultimo bicchiere, francesca accettò con entusiasmo. Era molto curiosa di vedere la casa di un’arredatrice e la sua compagnia era piacevole e interessante.
La sua casa mille piacque subito, era un appartamento piccolo ma sistemato benissimo. Ma la cosa che le piaceva di più era che aveva una personalità molto distinta.
Non era un anonimo appartamento elegante, stile rivista , era proprio particolare. Aveva una pianta che cresceva in uno dei due lavandini della cucina, tanto che non lo poteva usare. Questo non era forse pratico, ma era bello da vedere.
Quando entrarono anna le disse di fare come se fosse a casa sua e in effetti francesca si sentiva molto a suo agio, la seguiva dappertutto, mentre tirava fuori il vino dal frigo, e preparava degli stuzzichini come le avevano insegnato al corso. Anna scelse un Vermentino di in annata speciale, poi aveva preso delle piccole ciotoline, in una aveva messo dell’avocado, in un’altra dei pistacchi e in un’altra dello zucchero a velo. Anna guardando francesca che le osservava questa preparazione si mise a ridere , così francesca gli chiese il perché
ma anna sorniona e non la ripose. sedute sul suo divano grande, tolte le scarpe e iniziato a bere e chiacchierare con la solita complicità. Il vino era delizioso e Anna altrettanto, penso francesca .
Anna le si faceva sempre più vicina ma la cosa non la infastidiva. La sua vicinanza, al contrario, la eccitava. Era inebriante come il vino.
Aveva mani bellissime, piene di anelli di design e le muoveva con un’espressività che francesca trovo sempre affascinante, ma che quella sera trovava seducente.
A un certo punto anna tuffo un indice nella ciotolina con lo zucchero a velo e le diete un colpetto sul naso per sporcarla con lo zucchero. Francesca protestò e si misero a lottare giocosamente, come due adolescenti a un pigiama party, con anna che picchiettava la faccia di francesca con il dito e lei che cercava di non farsi raggiungere.
A un certo punto anna la prese per le braccia e la bloccò . Poi, lentissimamente, si avvicinò alla sua faccia e le ha leccò via lo zucchero dal naso. Si staccò da francesca e la guardò con un’aria di sfida, come un bambino consapevole di aver fatto una piccola marachella, ma insicuro delle conseguenze. Rimasero immobili a fissarsi per un po’, poi anna staccò le mani dalle sue braccia, intinse di nuovo il dito nello zucchero e la toccò sulla guancia.
Francesca non protesto questa volta, non rise , ma rimase col fiato sospeso ad aspettare le sue mosse. E lei di nuovo, come prima, si avvicinò con calma al suo viso e la baciò lì dove sentiva la carezza un po’ solleticante dello zucchero.
Poi iniziò a ricoprirla tutte le labbra di zucchero, si fermò un istante le disse “ti farei una foto”, . iniziò a leccarle le labbra e francesca era così eccitata che si trattenne e inizio a baciarla. Si baciarono a lungo.
Francesca Non aveva mai baciato una donna, nemmeno da bambina, nemmeno per scherzo, ma le piaceva un sacco. Le piaceva la consistenza vellutata delle labbra, le piaceva l’abbraccio leggero, le piaceva sentire il suo corpo morbido contro il suo , Anna la abbraccio stretta, premendo i suoi seni contro quelli di francesca , mentre le loro lingue si mescolavano ai loro respiri.
Francesca sentiva dentro di se questa vicina che le ripeteva “sto baciando una donna!” e non ci poteva credere, ma l’idea di fare una cosa trasgressiva la faceva eccitare ancora di più.
Anna la spinse dolcemente per farla stendere sul divano. Francesca aveva messo una camicia nera e un paio di jeans. Anna era molto eccitata adesso, e le aveva slacciato tutta la camicia e le tiro fuori i seni dal reggiseno. Francesca ero tesa, non sapeva fino a che punto volesse arrivare, non sapeva se Anna fosse omosessuale o se anche per lei era la prima volta, ma da come si muoveva le sembro evidente che non lo fosse.
Francesca voleva parlarle, dirle che non era come lei, però le sembrò quasi di tradirla, di usarla, ma il piacere che la sua bocca e tutta la situazione le procurava, compresa la sua stessa tensione, le occupava tutta la mente.
L’unica cosa che riuscì a fare era seguire il percorso delle sue labbra sul suo corpo. E Anna non lasciava indietro niente. Le aveva succhiato i lobi delle orecchie, mordicchiato il suo collo e le spalle, le aveva massaggiato e baciato a lungo i seni e per poi procedere inesorabile lungo il suo torace. Giunse così all’ombelico e francesca cercò di fermarla, con qualche protesta poco convinta. Anna tornò su, di fronte al suo viso, le mise un dito sulle labbra, come a dire shhh, e le disse ‘lasciati andare, non pensare a niente’.
aveva tolto la camicia di francesca e aveva scoperto il piccolo tatuaggio che aveva sul fianco destro si mise a tracciarne i contorni con un dito. E continuava a girarci intorno e passava e ripassava sullo stesso tratto di pelle, come incantata.
Francesca pensò che quella parte del suo corpo prendesse fuoco. Poi si senti girata e Anna ha iniziò a baciarle la schiena, vicinissima alla cintura dei jeans.
Francesca si sentiva irresistibile.
Anna tornò a baciarle la pancia, intorno all’ombelico e più giù. Le slacciò i jeans e li fece scivolare sui suoi fianchi. Rimase un istante a fissarla , con le labbra vicinissime al suo corpo, facendola sentire il calore del suo respiro. Poi le abbassò le mutandine e iniziò a leccarla . Francesca non resisti , si sollevo sui gomiti e la guardò , aveva guardato mentre una donna la baciava proprio lì, perché quasi non ci credeva che stava succedendo davvero.
Nei suoi pensieri era chiaro che quando si bacia una donna era proprio tutto diverso, prima di tutto era diverso, era più piccola e più delicata di un uomo, ma poi proprio il modo in cui lo faceva ,O forse era semplicemente Anna che era particolarmente seducente. Non sapeva spiegarselo . Sapeva solo che l’aveva baciata per un tempo infinito e quando venne Anna continuò a baciarle facendola venire ancora e ancora.
alla fine francesca non era più in grado di capire chi fosse , figurarsi se poteva sapere se era omosessuale o eterosessuale.
Tumblr media
0 notes