Tumgik
#frutta candita
vefa321 ¡ 1 year
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Sette: il numero magico.
Dai sette peccati capitali alle sette meraviglie del mondo.
Nulla viene tralasciato.
Qualche esempio con il numero sette dalla scienza alla funzione cinematografica.
📌7 colori dell’arcobaleno,
📌7 note musicali,
📌7 giorni della settimana,
📌7 anni (età della ragione),
📌7 chakra (per veicolare l’energia),
📌7 anni (per il rinnovamento delle cellule umane),
📌7 meraviglie del mondo,
📌7 bracci del candelabro sacro ebraico,
📌7 raggi (Alice Bailey),
📌7 peccati capitali,
📌7 sacramenti,
📌7 virtù (teologali),
📌7 invocazioni (nel Padre nostro),
📌7 leghe (gli stivali delle),
📌7 mogli (di Barbablù),
📌i 7 mercenari,
📌i 7 samurai,
📌007 (James Bond),
📌le 7 bocce di cristallo,
📌le 7 vite dello sparviero,
...
Insomma il sette è un filo conduttore, dal quale cominciare e ricominciare.
E ora parliamo delle sette strisce della pastiera.
➡️Per chi crede o chi vuole crederci.
Tra il mito e la leggenda, la storia di una sirena o il connubio simbiotico del mare e Napoli.
Secondo la prima leggenda le strisce della pastiera devono essere 7, disposte in modo tale da creare dei rombi. La storia racconta di una sirena "dormiente", come in letargo, che in primavera emerge dalle acque per salutare il popolo della sua città. Come da tradizione, la sirena canta, allietando tutti i napoletani. Questi ultimi, per ringraziare la creatura mitologica, le portano farina, ricotta, uova, grano, acqua di fiori d’arancio, spezie, vaniglia e zucchero. Gli ingredienti, mescolati insieme, formano la pastiera e sono 7, come le strisce che vanno a ricoprire il dolce partenopeo.
La seconda leggenda riguarda invece il mare: pare che una volta, sulle spiagge di Mergellina, le mogli dei pescatori abbiano portato sette ceste con ricotta, frutta candita, grano, farina, burro, uova e fiori d’arancio come offerte per il "Mare", così da "ingraziarsi" l'elemento acquatico e far tornare i propri mariti a terra, sani e salvi. Al mattino, quando le donne tornano in spiaggia per riaccogliere gli uomini si accorgono che i flutti d'acqua avevano mischiato tutti gli ingredienti. In una delle ceste è comparsa però una torta tutta nuova: la pastiera appunto.
❕❗Insomma oggi si è Pastierato... modestamente.
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co-arch ¡ 1 year
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CESARIN SHOWCOOKING
Uno spazio teatrale per lo showcooking in legno all’interno di una fabbrica produttiva di frutta candita. Ci troviamo all’interno di una fabbrica che produce frutta candita, da più di cent’anni, nella Valdalpone, area agricola tra Verona e Vicenza famosa per le piantagioni di Prunus Avium, gli alberi di ciliegie. L’intervento è al primo piano di una palazzina produttiva con tetto a falda, un’altezza interna di circa cinque metri e doppie finestre sul perimetro. L’esigenza era quella di realizzare uno spazio showcooking dove poter girare video dimostrativi per l’impiego dei loro prodotti di pasticceria, una cucina con i relativi servizi e una nuova sala riunioni. Data l’altezza dello spazio interno, la strategia è stata quella di inserire un nuovo volume in legno a doppia altezza che si distaccasse dall’interno esistente industriale e che potesse ospitare tutte le funzioni richieste. L'eredità industriale è visibile nelle putrelle a vista sulle pareti perimetrali, che, verniciate come le pareti, sono come una tela bianca che mette in risalto le linee del progetto. Il volume in legno mette in evidenza l'altezza del soffitto, definendo con giochi di pieni e di vuoti il ritmo degli spazi e creando visuali interne inedite. Il nuovo volume è stato progettato come un grande mobile, ispirato al quadro di Antonello da Messina “San Girolamo nello studio”, vera e propria ossessione, in cui un uomo rinascimentale lavora all’interno di un mobile abitabile. Dipinto noto anche per l’uso impeccabile della prospettiva, restituendo l’immagine di uno spazio vissuto ma insieme utopico e rigoroso. L’altro richiamo è al teatro dovendo realizzare un’area scenica non immediatamente visibile entrando. Per enfatizzare l’aspetto teatrale dello spazio sono state utilizzate, per oscurare le numerose finestre, tende chiare ondulate, che ricordano il sipario. Il volume è stato progettato come una vera e propria casa in legno, con struttura a balloon frame con pilastri e travi in abete, rivestiti in legno di Okumè, che ricorda nel colore il legno del ciliegio; infatti, il prodotto di punta dell’azienda sono le ciliegie. La tecnologia di costruzione è stata scelta per la leggerezza e per facilitare il trasporto e il montaggio. Gli interni del nuovo volume sono stati progettati per contenere tutte le funzioni richieste: a piano terra vicino all’ingresso una piccola area caffè, una seduta e una zona guardaroba, poi proseguendo lungo il corridoio una scala porta al piano soppalco, dietro una porta a filo muro ci sono i bagni dei clienti e proseguendo si apre la sala principale dove si trova il bancone, la cucina con il magazzino e il bagno del personale. Al piano soppalco una sala riunioni con un grande tavolo centrale. La struttura in legno è stata realizzata da una carpenteria dell’Alto Adige. Con cui è stato fatto un lavoro molto interessante sulla prefabbricazione degli elementi strutturali, che ha consentito oltre a velocità e precisione, una qualità altrimenti impossibile. Brand ARREDI E RIVESTIMENTO – Furniture and wood - Rabatto S.r.l. STRUTTURA LEGNO – Wood structure Idealhouse SRL – GMBH / Ainhauser GMBH TENDE – Curtains B&B Group srl PAVIMENTI E RIVESTIMENTI - Flooring Forbo S.r.l. INSTALLAZIONE RIVESTIMENTI DA – Flooring Biraschi S.r.l. IMPIANTO ELETTRICO – Electrical and light Flli Bari S.r.l. IMPIANTO IDRAULICO – HVAC Termoidraulica Valdalpone S.r.l. Luci / Lights Rossini Group S.r.l. https://rossinigroup.it/serie/hole/ Creative Cable https://www.creative-cables.it/sospensioni-con-paralume/19544-lampada-a-sospensione-made-in-italy-completa-di-lampadina-cavo-tessile-paralume-tub-e14-e-finiture-in-metallo.html Sedute / Seating Bd15 chairs – Equilibri Furniture ( design co.arch studio) https://www.equilibri-furniture.com/prodotti/bd15/ PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO E DIREZIONE LAVORI A project by co.arch studio ARCHITECTURE Principal architects Andrea Pezzoli and Giulia Urciuoli team Matteo Torti, Deniz Agaoglu http://coarchstudio.it https://www.instagram.com/co.arch.studio/ ENGENEERING Ing Emanuele Fornalè https://studiofornale.it/ Photos by SIMONE BOSSI https://www.simonebossi.it/photographer/ https://www.instagram.com/simonebossiphotographer/ RASSEGNA STAMPA https://www.archdaily.com/997399/cesarin-showcooking-crch-studio https://divisare.com/journals/940 https://decor.design/it/cesarin-showcooking-studio-co-arch/ https://divisare.com/projects/475901-co-arch-simone-bossi-cesarin-showcooking https://homeadore.com/2023/04/21/cesarin-showcooking-industrial-design-meets-wooden-elegance/ https://www.gooood.cn/cesarin-showcooking-by-co-arch-studio.htm https://www.archiportale.com/news/2023/04/case-interni/uno-spazio-teatrale-per-il-cesarin-showcooking_93424_53.html https://wooooooow.cn/cesarin-showcooking-italy-co-arch-studio/ https://www.matrix4design.com/it/architettura/co-arch-uno-spazio-teatrale-per-lo-showcooking-in-azienda/ https://www.thisispaper.com/mag/cesarin-project-co-arch
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thebeautycove ¡ 4 months
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DIPTYQUE - CAFÉ VERLET - Collezione Les Délicieuses - Scented Candles - Limited Edition - Novità 2024 -
When a scented candle gifts your day with the perfect rhythm. Gourmand aromas for a memorable olfactory encounter. CafĂŠ Verlet and Diptyque made it real.
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Aromi gourmand in un memorabile incontro olfagustativo tra il rinomato Café Verlet, prima storica torrefazione parigina e la Maison diptyque punto nevralgico in città per i cultori dei piaceri dell’olfatto (e non solo) nelle loro innumerevoli declinazioni.
I rispettivi savoir-faire si intrecciano e danno vita a delizie aromatiche che consentono di assaporare il piĂš autentico savoir-vivre alla francese.
Il nuovo caffè diptyque apre i battenti con quattro candele fragranti, una collezione esclusiva in edizione limitata CafÊ Verlet: CafÊ, Biscuit, Chantilly, Fruits Confits, splendide nel pack con vetro e box illustrati da Clym Evernden.
Insuperabile la combinazione di:
- Fruits Confits
un vassoio di frutta candita, dolcissima leccornia caramellata, squisita la nota prugna mielata accostata alla nuance asprigna della scorza d’arancia e variegata con il tocco boisé di patchouli e legno di sandalo.
Golosa senza ritegno.
- CafÊ
l’aroma ricco e invitante dei chicchi di caffè appena tostati, il profumo di un espresso preparato con la migliore miscela, il calore che ritrovi negli ambienti di questo antico caffè parigino.
Straordinariamente evocativa.
Da gustare, ancora per pochi giorni, nelle boutique diptyque e nei Bar Ă  Parfums Olfattorio.
Candela profumata 190 gr. Online qui 
Šthebeautycove   @igbeautycove
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mayaguvt ¡ 9 months
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Pandoro e panettone:
L’ abbinamento con il vino.
La domanda non è “Pandoro o panettone?” ma piuttosto “con che vini servirli?”
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Pandoro e panettone sono dolci tipici natalizi della tradizione italiana, ma quante volte li abbiamo abbinati ad un vino senza sapere nemmeno cosa ci fosse nella bottiglia?
Non esiste giusto o sbagliato, l’importante è scegliere ciò che piace.
A volte però un buon abbinamento cibi-vino migliorerà sia l’uno che l’altro!
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>PANETTONE
Ci sono diverse varianti del famosissimo panettone. La versione tradizionale generalmente contiene canditi di arancia, cedro e scorza di limone e anche uvetta. Perciò il panettone assume un sapore dolce, agrumato, aromatico…
Grazie a queste sue caratteristiche è possibile abbinare il panettone con diversi tipologie di vino:
🥂Spumante: per chi ama le bollicine è possibile abbinare uno spumante che con note agrumate e minerali per rendere più fresco e leggero l’accostamento.
🥃 Passito: vini naturalmente dolci e ricchi in alcol dovuti all appassimento delle uve. Sono vini caratterizzati dalle note speziate e di frutta candita che si abbineranno alla perfezione con il vostro panettone.
🍷Rosso: se non puoi fare a meno di vino rosso nemmeno al momento del dessert ci sono delle valide opzioni. Saranno infatti perfetti quelli caratterizzati da note di frutta secca, cacao e cannella, soprattutto per panettoni meno tradizionali.
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>PANDORO
Il pandoro è un dolce di origine veronese. Viene spesso servito spolverato con zucchero a velo all'odore di vaniglia, in modo da farlo assomigliare alle cime delle Alpi innevate durante il Natale. È un dolce morbido e molto profumato.
È possibile abbinare il questo buonissimo dolce a diversi tipi di vino:
🥂Spumante: dolce con profumi fruttati e floreali, dal gusto fresco e delicato.
🥃 Passito: dalle caratteristiche organolettiche aromatiche, corpose, ma allo stesso tempo fresche e profumate. E’ buona regola per l’abbinamento di un vino con un pandoro e in generale con qualsiasi dolce che il vino sia sempre più dolce rispetto al dessert che si consuma.
🍷Rosso liquoroso: sono vini fortificati e con un tasso alcolemico superiore. Le proprietà organolettiche dei vini fortificati sono variegate: frutta secca (soprattutto mandorle), miele, agrumi canditi, spezie e caramello.
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personal-reporter ¡ 9 months
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Storia, CuriositĂ  e Ricetta: Il Panettone
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Il Panettone, il celebre dolce natalizio italiano, è molto piÚ di una semplice delizia culinaria. Con radici antiche e una tradizione ricca di significato, questo dolce ha conquistato il cuore di molte persone in tutto il mondo. In questo articolo, esploreremo la storia affascinante del Panettone, alcune curiosità interessanti e condivideremo una deliziosa ricetta per prepararlo a casa. Storia del Panettone La storia del Panettone risale a secoli fa, ed è intrisa di leggende e tradizioni. Si dice che il dolce abbia le sue origini a Milano durante il periodo medioevale. La leggenda piÚ diffusa narra di un giovane cuoco di nome Toni, che lavorava per un nobile milanese. Toni si innamorò della figlia del padrone di casa e, desideroso di conquistarla, creò un dolce speciale. Mescolando farina, burro, uova, zucchero e frutta candita, creò il primo Panettone. La parola "Panettone" deriverebbe da "pan del Toni" (il pane di Toni), un omaggio al creatore di questo squisito dolce natalizio. Nel corso del tempo, la ricetta si è evoluta e diffusa in tutta Italia, diventando un elemento centrale delle celebrazioni natalizie. Curiosità sul Panettone - Il Tè del Panettone: In molte famiglie italiane, il Panettone viene spesso accompagnato da una bevanda calda chiamata "Tè del Panettone". Questo non è un tè nel senso tradizionale, ma piuttosto una miscela di brandy e zucchero, servita calda per intensificare il sapore del dolce. - Il Panettone nel Mondo: Sebbene il Panettone abbia origini italiane, la sua popolarità si è estesa a livello internazionale. Oggi, è possibile trovarlo in molte parti del mondo durante la stagione natalizia, diventando una prelibatezza apprezzata anche al di fuori dell'Italia. - Il Record del Mondo del Panettone: Nel 2015, a Milano, è stato creato il Panettone piÚ grande del mondo. Con un peso di oltre 1300 kg, questa enorme creazione è entrata nel Guinness dei primati, dimostrando che l'amore per il Panettone può essere davvero monumentale. Ricetta del Panettone Ingredienti: - 500 g di farina - 200 g di burro - 150 g di zucchero - 4 uova - 200 g di uvetta - 150 g di canditi - 10 g di sale - 25 g di lievito di birra - Scorza grattugiata di un'arancia e un limone - Vanillina (o vaniglia) a piacere Procedimento: - Sciogliere il lievito in un po' di acqua tiepida e aggiungere un cucchiaino di zucchero. Lasciare riposare finchÊ diventa spumoso. - In una ciotola, mescolare la farina con il burro fuso, lo zucchero, le uova, la scorza grattugiata di arancia e limone, la vanillina e il lievito attivato. - Impastare bene fino a ottenere una consistenza omogenea. Aggiungere l'uva passa e i canditi. - Coprire la ciotola con un canovaccio umido e lasciare lievitare l'impasto per almeno 2 ore o fino a quando raddoppia di volume. - Trasferire l'impasto in uno stampo per Panettone imburrato e infarinato. - Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 40-50 minuti o fino a quando il Panettone è dorato. - Una volta cotto, lasciar raffreddare completamente prima di servire. Il Panettone fatto in casa è un modo meraviglioso per immergersi completamente nella tradizione natalizia italiana e deliziare familiari e amici con un dolce fatto con amore e cura. Foto di Silvia Rao Read the full article
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scontomio ¡ 11 months
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💣 Yankee Candle Scented Candle, Candela in giara grande della Vigilia di Natale 🤑 a soli 22,99€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/yankee-candle-scented-candle-candela-in-giara-grande-della-vigilia-di-natale/?feed_id=174682&_unique_id=6535408055c2e&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Yankee%20Candle%20Scented%20Candle%2C%20Candela%20in%20giara%20grande%20della%20Vigilia%20di%20Natale La candela Yankee Candle in giara grande della Vigilia di Natale è un must per le festività. Con un aroma tradizionale che richiama il calore del caminetto acceso e i dolci profumi delle prugne e della frutta candita, questa candela riempie l'ambiente con una fragranza costante e duratura. Con una durata fino a 150 ore, questa candela di alta qualità è contenuta in un classico barattolo di vetro con coperchio per preservare la fragranza. Il suo design senza tempo e l'etichetta rimovibile permettono di personalizzare il suo aspetto. Goditi una combustione pulita e uniforme grazie allo stoppino di cotone al 100% in fibra naturale, raddrizzato e centrato. #coupon #yankeecandle #candele #offerteamazon #scontomio
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andazzi ¡ 1 year
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lamilanomagazine ¡ 1 year
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Milano: La Design Week 2023 in 10 Corso Como
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Milano: La Design Week 2023 in 10 Corso Como. In occasione della Milano Design Week 2023 10 Corso Como presenta una serie di progetti di design d’autore legati da un filo continuo tra funzione, emozione e sogno. I progetti fiabeschi di Marcantonio, Matteo Cibic, Elena Salmistraro e Richard Hutten popolano lo store al primo piano grazie al marchio di design indiano Scarlet Splendour. Accompagnati dal grand “Chandelier” di Michael Anastiassades, un focus su Gaetano Pesce per Cassina con il leggendario “Tramonto a New York” e rare poltrone “Feltri”. Mentre una selezione della collezione outdoor Fornasetti è allestita sulla terrazza, riaperta al pubblico per la prima volta. “Alice nel Paese delle Meraviglie” è la fiaba dei piccoli vetri soffiati di Ichendorf, così come frutti canditi sono le bomboniere di cristallo di Reflections Copenhagen. La mostra sul misterioso artista-designer Augusto Betti alla Fondazione Sozzani e il design essenziale di Officina Nicolazzi completano il racconto. SCARLET SPLENDOUR: MATTEO CIBIC, RICHARD HUTTEN, MARCANTONIO, ELENA SALMISTRARO Sedici pezzi d’autore sono stati realizzati dagli artigiani di Kolkata in India da Scarlet Splendour per quattro dei più interessanti designer contemporanei, da Matteo Cibic a Richard Hutten, da Elena Salmistraro a Marcantonio. Fondato a Calcutta dai fratelli Ashish Bajoria e Suman Kanodia, sin dal suo debutto nel 2015, il marchio di design Scarlet Splendour vanta esuberanti collezioni per interni. Giovedì 20 aprile alle 11.30 Anteprima Stampa con i designer e i fondatori di Scarlet Splendour. CASSINA PER GAETANO PESCE Gaetano Pesce per Cassina: le icone di Gaetano Pesce disegnate per Cassina trovano spazio da 10 Corso Como in uno scenografico allestimento dedicato all’artista. Dal leggendario divano "Tramonto a New York" in edizione limitata, alle poltrone "Feltri" con una rara trapunta di Raf Simons. Fondata da Cesare e Umberto Cassina nel 1927 a Meda, Cassina unisce la tecnologia all’artigianalità della grande storia del design. MICHAEL ANASTASSIADES Michael Anastassiades presenta il grand “Chandelier” per la prima volta in 10 Corso Como a Milano. Nasce da una famiglia di pendenti, composta da una serie di luci coniche ispirate alle gradazioni delle fasi lunari. Michael Anastassiades, di origine cipriota con una carriera di oltre 20 anni nel design, ha fondato il suo studio a Londra nel 1994 ed è Royal Designer for Industry (RDI) presso la Royal Society of Arts. OFFICINA NICOLAZZI Fondata nel 1960 da Bruno Nicolazzi, Officina Nicolazzi realizza in Italia, ai piedi del Monte Mottarone, rubinetti di design. Pezzi pregiati in ottone senza piombo, certificati per USA, Canada, California, Australia, Nuova Zelanda e Belgio. ICHENDORF Nel 1990, l'azienda tedesca Ichendorf si trasferisce a Milano e da allora collabora con artisti e designer internazionali. Sembrano appena usciti dalla fiaba di Alice nel Paese delle meraviglie, i meravigliosi vetri soffiati di Ichendorf che hanno le forme dei sogni. REFLECTION COPENHAGEN Bomboniere di cristallo colorate come frutta candita, portagioie preziosi appartengono all’azienda Reflection Copenhagen, fondata dal designer Andrea Larsson nel 1972 in Danimarca. FORNASETTI OUTDOOR COLLECTION Una selezione di creazioni per esterni di Fornasetti con divani e poltroncine, le sedie Capitellum con l’iconico motivo Ionico, il tavolo Ara Solis con il disegno dell’atelier Fornasetti, l’ombrellone e la già iconica poltroncina Soli a ventaglio vi accoglieranno sulla terrazza di 10 Corso Como riaperta al pubblico per l’occasione. La storia Fornasetti inizia con Piero Fornasetti, classe 1913 che negli anni ‘50 apre il suo Atelier. A raccoglierne l’eredità creativa è il figlio Barnaba, che negli anni Novanta riorganizza l'atelier e l'azienda. AUGUSTO BETTI, ARTISTA + DESIGNER Fondazione Sozzani in collaborazione con Paradisoterrestre presenta la mostra “Augusto Betti. Artista e designer”, a cura di Gherardo Tonelli. La retrospettiva è dedicata dell’affascinante figura di Augusto Betti, una delle personalità meno conosciute e più sorprendenti del Novecento. Paradisoterrestre è un marchio storico del design italiano, l’ultima grande impresa di Dino Gavina, pensata sul finire degli anni Settanta e inaugurata nel 1983. Nel 2017 Gherardo Tonelli ha rilanciato il marchio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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belle-et-inspirante ¡ 1 year
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Picolit
Picolit
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Questo vino trae la sua origine da un vitigno autoctono antichissimo oserei dire arcaico. Questo sublime vino risale al XIII secolo A.C. Il Picolit  fu assaggiato da imperatori romani e papi. Fu esaltato del celebre e famoso Carlo Goldoni  che lo definÏ la gemma del Friuli. il conte Asquini lo valorizzò talmente tanto che fu venduto nelle principali corti europee ed arcivescovili, raggiungendo una notevole notorietà che la propria bontà esaltata fu sempre apprezzata.
Alla morte del conte Asquini questo vino decadde .All’inizio del 1900 la famiglia dei conti Perusini riprese a diffondere questo grandioso vino presso la loro tenuta di Rocca Bernarda diffusero ii grande  Picolit. Questo vino oltre che fieramente degustato e famoso anche per le sue capacità seduttive nasce con il cuore in un territorio che si proietta in un territorio dal punto di vista geografico perfetto per la  produzione di ottimi vini rossi e bianchi , dovuta alla commistione climatica fra quella continentale tenue del centro sud e quella alpina a Nord.
Da dove scaturisce il nome Picolit, probabilmente dalle dimensioni piccole dell’acino e del grappolo provocato dal fenomeno dell’acinellatura cioè all’aborto floreale; elemento fondamentale di questo vitigno è la presenza di un polline che  provoca una sterilità che impedisce ai fiori del  Picolit  di svilupparsi.
Questo vino è considerato uno dei tesori della viticoltura italiana ed è stato riconosciuto come DOCG, il massimo livello di riconoscimento della qualità dei vini italiani.
Il Picolit viene prodotto con uve provenienti da una varietĂ  di vitigno autoctono chiamato Picolit, coltivato esclusivamente nella zona collinare tra le province di Udine e Pordenone. Le viti sono coltivate su terreni argillosi e calcarei, con esposizione a sud-est, sud e sud-ovest.
Il processo di produzione del Picolit prevede una raccolta manuale delle uve, che avviene generalmente verso la fine di ottobre. Dopo la pressatura, il mosto viene sottoposto a una fermentazione lenta e controllata, che permette di preservare le caratteristiche organolettiche del vitigno e di ottenere un vino con un’elevata concentrazione di zuccheri.
Il Picolit si presenta di colore giallo dorato intenso, con un profumo intenso e complesso di frutta secca, miele, fiori e spezie. Al gusto è dolce, morbido e vellutato, con una delicata acidità che bilancia la dolcezza del vino.
Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il Picolit è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca. È inoltre un vino ideale per la meditazione, da gustare lentamente per apprezzarne tutte le sfumature aromatiche e gustative.
In sintesi, il Picolit è un pregiato vino bianco dolce prodotto nella regione Friuli-Venezia Giulia, in Italia, con uve provenienti dal vitigno autoctono Picolit. Grazie al suo profumo intenso e complesso e al suo gusto dolce e vellutato, è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca, ma può essere anche apprezzato da solo come vino da meditazione.
Possiamo avere tre diverse tipologie di  Picolit, ognuno con la propria peculiarità :
il Varietale di esprime con vendemmia dell’uva e vinificazione ricavandone un vino elegante e profumato.
il Passito, che si crea con un color giallo paglierino e con odori di miele e vaniglia si possono sentire odori di frutta candita e mandorla.
il  Botritizzato con presenza di muffa nobile .
  Uve di produzione
è prodotto esclusivamente con uva del vitigno Picolit. Qualche produttore usa tuttavia tagliare quest’uva è assai scarsa a causa di una grave malattia (l’aborto floreale) che ne colpisce il fiore è con altre locali e di buon pregio per un concorso massimo complessivo del 10-15%.
Il colore
è un intenso giallo oro che, dopo qualche anno di invecchiamento, tende decisamente ad uno splendido ambrato.
Odore
Inodore, delizioso e delicatissimo, ricorda quello di certi fiori appassiti e della frutta matura.
Il sapore
è nobilissimo, quasi amabile e armonico.
Gradazione alcolica
La gradazione alcolica è molto elevata: mediamente sui 14è, può raggiungere i 15è ed anche oltre nelle annate buone.
Invecchiamento
Tra tutti i vini italiani (rossi compresi), il Picolit è fra quelli che sopportano meglio l’invecchiamento. Per essere giudicato pronto alla degustazione, deve sostare almeno 3 anni in botti di rovere della Slavonia, al fine di compiere una serena maturazione prima, e il pre affinamento poi.
L’affinamento e l’invecchiamento veri e propri iniziano dal momento in cui, dalle botti, il Picolit passa in bottiglia (tradizionale la borgognona che va tenuta in posizione orizzontale), dove può riposare, indenne da decadenza, 15 e persino 20 anni.
Un cenno particolare merita la cantina destinata ad accogliere questo prezioso e rarissimo vino  essa deve essere perfettamente asciutta, tranquilla, a temperatura costante (12-15 C) e imbiancata a calce almeno una volta ogni 2 anni.
Degustazione
Per la degustazione, nessun problema: prelevata la bottiglia dalla cantina, la si mette in frigorifero, la si toglie dopo circa 2 ore (quando, cioè, la temperatura del vino sia scesa a 7-8 C) e la si stappa un’ora prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
La maggioranza dei gastronomi dice che il Picolit sia un vino esclusivamente da dessert e vada servito con pasticceria e frutta a basso tasso zuccherino. D’accordo. Chi, però, bevuto con frutti di mare e con certi formaggi piccanti nostrani e francesi, sostiene che pure  è delizioso.
Centri di produzione
I centri di produzione sono situati nei territori dei comuni di Faèdis, Prepotto, Tarcento, Cividale del Friuli, Manzano, Corno di Rosazzo, Savorgnano, Togliano, Ipplis (provincia di Udine).
un nuovo post è stato publicato su https://online-wine-shop.com/picolit/
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mantruffles ¡ 1 year
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Picolit
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Questo vino trae la sua origine da un vitigno autoctono antichissimo oserei dire arcaico. Questo sublime vino risale al XIII secolo A.C. Il Picolit  fu assaggiato da imperatori romani e papi. Fu esaltato del celebre e famoso Carlo Goldoni  che lo definÏ la gemma del Friuli. il conte Asquini lo valorizzò talmente tanto che fu venduto nelle principali corti europee ed arcivescovili, raggiungendo una notevole notorietà che la propria bontà esaltata fu sempre apprezzata.
Alla morte del conte Asquini questo vino decadde .All’inizio del 1900 la famiglia dei conti Perusini riprese a diffondere questo grandioso vino presso la loro tenuta di Rocca Bernarda diffusero ii grande  Picolit. Questo vino oltre che fieramente degustato e famoso anche per le sue capacità seduttive nasce con il cuore in un territorio che si proietta in un territorio dal punto di vista geografico perfetto per la  produzione di ottimi vini rossi e bianchi , dovuta alla commistione climatica fra quella continentale tenue del centro sud e quella alpina a Nord.
Da dove scaturisce il nome Picolit, probabilmente dalle dimensioni piccole dell’acino e del grappolo provocato dal fenomeno dell’acinellatura cioè all’aborto floreale; elemento fondamentale di questo vitigno è la presenza di un polline che  provoca una sterilità che impedisce ai fiori del  Picolit  di svilupparsi.
Questo vino è considerato uno dei tesori della viticoltura italiana ed è stato riconosciuto come DOCG, il massimo livello di riconoscimento della qualità dei vini italiani.
Il Picolit viene prodotto con uve provenienti da una varietĂ  di vitigno autoctono chiamato Picolit, coltivato esclusivamente nella zona collinare tra le province di Udine e Pordenone. Le viti sono coltivate su terreni argillosi e calcarei, con esposizione a sud-est, sud e sud-ovest.
Il processo di produzione del Picolit prevede una raccolta manuale delle uve, che avviene generalmente verso la fine di ottobre. Dopo la pressatura, il mosto viene sottoposto a una fermentazione lenta e controllata, che permette di preservare le caratteristiche organolettiche del vitigno e di ottenere un vino con un’elevata concentrazione di zuccheri.
Il Picolit si presenta di colore giallo dorato intenso, con un profumo intenso e complesso di frutta secca, miele, fiori e spezie. Al gusto è dolce, morbido e vellutato, con una delicata acidità che bilancia la dolcezza del vino.
Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il Picolit è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca. È inoltre un vino ideale per la meditazione, da gustare lentamente per apprezzarne tutte le sfumature aromatiche e gustative.
In sintesi, il Picolit è un pregiato vino bianco dolce prodotto nella regione Friuli-Venezia Giulia, in Italia, con uve provenienti dal vitigno autoctono Picolit. Grazie al suo profumo intenso e complesso e al suo gusto dolce e vellutato, è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca, ma può essere anche apprezzato da solo come vino da meditazione.
Possiamo avere tre diverse tipologie di  Picolit, ognuno con la propria peculiarità :
il Varietale di esprime con vendemmia dell’uva e vinificazione ricavandone un vino elegante e profumato.
il Passito, che si crea con un color giallo paglierino e con odori di miele e vaniglia si possono sentire odori di frutta candita e mandorla.
il  Botritizzato con presenza di muffa nobile .
  Uve di produzione
è prodotto esclusivamente con uva del vitigno Picolit. Qualche produttore usa tuttavia tagliare quest’uva è assai scarsa a causa di una grave malattia (l’aborto floreale) che ne colpisce il fiore è con altre locali e di buon pregio per un concorso massimo complessivo del 10-15%.
Il colore
è un intenso giallo oro che, dopo qualche anno di invecchiamento, tende decisamente ad uno splendido ambrato.
Odore
Inodore, delizioso e delicatissimo, ricorda quello di certi fiori appassiti e della frutta matura.
Il sapore
è nobilissimo, quasi amabile e armonico.
Gradazione alcolica
La gradazione alcolica è molto elevata: mediamente sui 14è, può raggiungere i 15è ed anche oltre nelle annate buone.
Invecchiamento
Tra tutti i vini italiani (rossi compresi), il Picolit è fra quelli che sopportano meglio l’invecchiamento. Per essere giudicato pronto alla degustazione, deve sostare almeno 3 anni in botti di rovere della Slavonia, al fine di compiere una serena maturazione prima, e il pre affinamento poi.
L’affinamento e l’invecchiamento veri e propri iniziano dal momento in cui, dalle botti, il Picolit passa in bottiglia (tradizionale la borgognona che va tenuta in posizione orizzontale), dove può riposare, indenne da decadenza, 15 e persino 20 anni.
Un cenno particolare merita la cantina destinata ad accogliere questo prezioso e rarissimo vino  essa deve essere perfettamente asciutta, tranquilla, a temperatura costante (12-15 C) e imbiancata a calce almeno una volta ogni 2 anni.
Degustazione
Per la degustazione, nessun problema: prelevata la bottiglia dalla cantina, la si mette in frigorifero, la si toglie dopo circa 2 ore (quando, cioè, la temperatura del vino sia scesa a 7-8 C) e la si stappa un’ora prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
La maggioranza dei gastronomi dice che il Picolit sia un vino esclusivamente da dessert e vada servito con pasticceria e frutta a basso tasso zuccherino. D’accordo. Chi, però, bevuto con frutti di mare e con certi formaggi piccanti nostrani e francesi, sostiene che pure  è delizioso.
Centri di produzione
I centri di produzione sono situati nei territori dei comuni di Faèdis, Prepotto, Tarcento, Cividale del Friuli, Manzano, Corno di Rosazzo, Savorgnano, Togliano, Ipplis (provincia di Udine).
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Picolit
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Questo vino trae la sua origine da un vitigno autoctono antichissimo oserei dire arcaico. Questo sublime vino risale al XIII secolo A.C. Il Picolit  fu assaggiato da imperatori romani e papi. Fu esaltato del celebre e famoso Carlo Goldoni  che lo definÏ la gemma del Friuli. il conte Asquini lo valorizzò talmente tanto che fu venduto nelle principali corti europee ed arcivescovili, raggiungendo una notevole notorietà che la propria bontà esaltata fu sempre apprezzata.
Alla morte del conte Asquini questo vino decadde .All’inizio del 1900 la famiglia dei conti Perusini riprese a diffondere questo grandioso vino presso la loro tenuta di Rocca Bernarda diffusero ii grande  Picolit. Questo vino oltre che fieramente degustato e famoso anche per le sue capacità seduttive nasce con il cuore in un territorio che si proietta in un territorio dal punto di vista geografico perfetto per la  produzione di ottimi vini rossi e bianchi , dovuta alla commistione climatica fra quella continentale tenue del centro sud e quella alpina a Nord.
Da dove scaturisce il nome Picolit, probabilmente dalle dimensioni piccole dell’acino e del grappolo provocato dal fenomeno dell’acinellatura cioè all’aborto floreale; elemento fondamentale di questo vitigno è la presenza di un polline che  provoca una sterilità che impedisce ai fiori del  Picolit  di svilupparsi.
Questo vino è considerato uno dei tesori della viticoltura italiana ed è stato riconosciuto come DOCG, il massimo livello di riconoscimento della qualità dei vini italiani.
Il Picolit viene prodotto con uve provenienti da una varietĂ  di vitigno autoctono chiamato Picolit, coltivato esclusivamente nella zona collinare tra le province di Udine e Pordenone. Le viti sono coltivate su terreni argillosi e calcarei, con esposizione a sud-est, sud e sud-ovest.
Il processo di produzione del Picolit prevede una raccolta manuale delle uve, che avviene generalmente verso la fine di ottobre. Dopo la pressatura, il mosto viene sottoposto a una fermentazione lenta e controllata, che permette di preservare le caratteristiche organolettiche del vitigno e di ottenere un vino con un’elevata concentrazione di zuccheri.
Il Picolit si presenta di colore giallo dorato intenso, con un profumo intenso e complesso di frutta secca, miele, fiori e spezie. Al gusto è dolce, morbido e vellutato, con una delicata acidità che bilancia la dolcezza del vino.
Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il Picolit è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca. È inoltre un vino ideale per la meditazione, da gustare lentamente per apprezzarne tutte le sfumature aromatiche e gustative.
In sintesi, il Picolit è un pregiato vino bianco dolce prodotto nella regione Friuli-Venezia Giulia, in Italia, con uve provenienti dal vitigno autoctono Picolit. Grazie al suo profumo intenso e complesso e al suo gusto dolce e vellutato, è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca, ma può essere anche apprezzato da solo come vino da meditazione.
Possiamo avere tre diverse tipologie di  Picolit, ognuno con la propria peculiarità :
il Varietale di esprime con vendemmia dell’uva e vinificazione ricavandone un vino elegante e profumato.
il Passito, che si crea con un color giallo paglierino e con odori di miele e vaniglia si possono sentire odori di frutta candita e mandorla.
il  Botritizzato con presenza di muffa nobile .
  Uve di produzione
è prodotto esclusivamente con uva del vitigno Picolit. Qualche produttore usa tuttavia tagliare quest’uva è assai scarsa a causa di una grave malattia (l’aborto floreale) che ne colpisce il fiore è con altre locali e di buon pregio per un concorso massimo complessivo del 10-15%.
Il colore
è un intenso giallo oro che, dopo qualche anno di invecchiamento, tende decisamente ad uno splendido ambrato.
Odore
Inodore, delizioso e delicatissimo, ricorda quello di certi fiori appassiti e della frutta matura.
Il sapore
è nobilissimo, quasi amabile e armonico.
Gradazione alcolica
La gradazione alcolica è molto elevata: mediamente sui 14è, può raggiungere i 15è ed anche oltre nelle annate buone.
Invecchiamento
Tra tutti i vini italiani (rossi compresi), il Picolit è fra quelli che sopportano meglio l’invecchiamento. Per essere giudicato pronto alla degustazione, deve sostare almeno 3 anni in botti di rovere della Slavonia, al fine di compiere una serena maturazione prima, e il pre affinamento poi.
L’affinamento e l’invecchiamento veri e propri iniziano dal momento in cui, dalle botti, il Picolit passa in bottiglia (tradizionale la borgognona che va tenuta in posizione orizzontale), dove può riposare, indenne da decadenza, 15 e persino 20 anni.
Un cenno particolare merita la cantina destinata ad accogliere questo prezioso e rarissimo vino  essa deve essere perfettamente asciutta, tranquilla, a temperatura costante (12-15 C) e imbiancata a calce almeno una volta ogni 2 anni.
Degustazione
Per la degustazione, nessun problema: prelevata la bottiglia dalla cantina, la si mette in frigorifero, la si toglie dopo circa 2 ore (quando, cioè, la temperatura del vino sia scesa a 7-8 C) e la si stappa un’ora prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
La maggioranza dei gastronomi dice che il Picolit sia un vino esclusivamente da dessert e vada servito con pasticceria e frutta a basso tasso zuccherino. D’accordo. Chi, però, bevuto con frutti di mare e con certi formaggi piccanti nostrani e francesi, sostiene che pure  è delizioso.
Centri di produzione
I centri di produzione sono situati nei territori dei comuni di Faèdis, Prepotto, Tarcento, Cividale del Friuli, Manzano, Corno di Rosazzo, Savorgnano, Togliano, Ipplis (provincia di Udine).
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Questo vino trae la sua origine da un vitigno autoctono antichissimo oserei dire arcaico. Questo sublime vino risale al XIII secolo A.C. Il Picolit  fu assaggiato da imperatori romani e papi. Fu esaltato del celebre e famoso Carlo Goldoni  che lo definÏ la gemma del Friuli. il conte Asquini lo valorizzò talmente tanto che fu venduto nelle principali corti europee ed arcivescovili, raggiungendo una notevole notorietà che la propria bontà esaltata fu sempre apprezzata.
Alla morte del conte Asquini questo vino decadde .All’inizio del 1900 la famiglia dei conti Perusini riprese a diffondere questo grandioso vino presso la loro tenuta di Rocca Bernarda diffusero ii grande  Picolit. Questo vino oltre che fieramente degustato e famoso anche per le sue capacità seduttive nasce con il cuore in un territorio che si proietta in un territorio dal punto di vista geografico perfetto per la  produzione di ottimi vini rossi e bianchi , dovuta alla commistione climatica fra quella continentale tenue del centro sud e quella alpina a Nord.
Da dove scaturisce il nome Picolit, probabilmente dalle dimensioni piccole dell’acino e del grappolo provocato dal fenomeno dell’acinellatura cioè all’aborto floreale; elemento fondamentale di questo vitigno è la presenza di un polline che  provoca una sterilità che impedisce ai fiori del  Picolit  di svilupparsi.
Questo vino è considerato uno dei tesori della viticoltura italiana ed è stato riconosciuto come DOCG, il massimo livello di riconoscimento della qualità dei vini italiani.
Il Picolit viene prodotto con uve provenienti da una varietĂ  di vitigno autoctono chiamato Picolit, coltivato esclusivamente nella zona collinare tra le province di Udine e Pordenone. Le viti sono coltivate su terreni argillosi e calcarei, con esposizione a sud-est, sud e sud-ovest.
Il processo di produzione del Picolit prevede una raccolta manuale delle uve, che avviene generalmente verso la fine di ottobre. Dopo la pressatura, il mosto viene sottoposto a una fermentazione lenta e controllata, che permette di preservare le caratteristiche organolettiche del vitigno e di ottenere un vino con un’elevata concentrazione di zuccheri.
Il Picolit si presenta di colore giallo dorato intenso, con un profumo intenso e complesso di frutta secca, miele, fiori e spezie. Al gusto è dolce, morbido e vellutato, con una delicata acidità che bilancia la dolcezza del vino.
Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il Picolit è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca. È inoltre un vino ideale per la meditazione, da gustare lentamente per apprezzarne tutte le sfumature aromatiche e gustative.
In sintesi, il Picolit è un pregiato vino bianco dolce prodotto nella regione Friuli-Venezia Giulia, in Italia, con uve provenienti dal vitigno autoctono Picolit. Grazie al suo profumo intenso e complesso e al suo gusto dolce e vellutato, è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca, ma può essere anche apprezzato da solo come vino da meditazione.
Possiamo avere tre diverse tipologie di  Picolit, ognuno con la propria peculiarità :
il Varietale di esprime con vendemmia dell’uva e vinificazione ricavandone un vino elegante e profumato.
il Passito, che si crea con un color giallo paglierino e con odori di miele e vaniglia si possono sentire odori di frutta candita e mandorla.
il  Botritizzato con presenza di muffa nobile .
  Uve di produzione
è prodotto esclusivamente con uva del vitigno Picolit. Qualche produttore usa tuttavia tagliare quest’uva è assai scarsa a causa di una grave malattia (l’aborto floreale) che ne colpisce il fiore è con altre locali e di buon pregio per un concorso massimo complessivo del 10-15%.
Il colore
è un intenso giallo oro che, dopo qualche anno di invecchiamento, tende decisamente ad uno splendido ambrato.
Odore
Inodore, delizioso e delicatissimo, ricorda quello di certi fiori appassiti e della frutta matura.
Il sapore
è nobilissimo, quasi amabile e armonico.
Gradazione alcolica
La gradazione alcolica è molto elevata: mediamente sui 14è, può raggiungere i 15è ed anche oltre nelle annate buone.
Invecchiamento
Tra tutti i vini italiani (rossi compresi), il Picolit è fra quelli che sopportano meglio l’invecchiamento. Per essere giudicato pronto alla degustazione, deve sostare almeno 3 anni in botti di rovere della Slavonia, al fine di compiere una serena maturazione prima, e il pre affinamento poi.
L’affinamento e l’invecchiamento veri e propri iniziano dal momento in cui, dalle botti, il Picolit passa in bottiglia (tradizionale la borgognona che va tenuta in posizione orizzontale), dove può riposare, indenne da decadenza, 15 e persino 20 anni.
Un cenno particolare merita la cantina destinata ad accogliere questo prezioso e rarissimo vino  essa deve essere perfettamente asciutta, tranquilla, a temperatura costante (12-15 C) e imbiancata a calce almeno una volta ogni 2 anni.
Degustazione
Per la degustazione, nessun problema: prelevata la bottiglia dalla cantina, la si mette in frigorifero, la si toglie dopo circa 2 ore (quando, cioè, la temperatura del vino sia scesa a 7-8 C) e la si stappa un’ora prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
La maggioranza dei gastronomi dice che il Picolit sia un vino esclusivamente da dessert e vada servito con pasticceria e frutta a basso tasso zuccherino. D’accordo. Chi, però, bevuto con frutti di mare e con certi formaggi piccanti nostrani e francesi, sostiene che pure  è delizioso.
Centri di produzione
I centri di produzione sono situati nei territori dei comuni di Faèdis, Prepotto, Tarcento, Cividale del Friuli, Manzano, Corno di Rosazzo, Savorgnano, Togliano, Ipplis (provincia di Udine).
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Questo vino trae la sua origine da un vitigno autoctono antichissimo oserei dire arcaico. Questo sublime vino risale al XIII secolo A.C. Il Picolit  fu assaggiato da imperatori romani e papi. Fu esaltato del celebre e famoso Carlo Goldoni  che lo definÏ la gemma del Friuli. il conte Asquini lo valorizzò talmente tanto che fu venduto nelle principali corti europee ed arcivescovili, raggiungendo una notevole notorietà che la propria bontà esaltata fu sempre apprezzata.
Alla morte del conte Asquini questo vino decadde .All’inizio del 1900 la famiglia dei conti Perusini riprese a diffondere questo grandioso vino presso la loro tenuta di Rocca Bernarda diffusero ii grande  Picolit. Questo vino oltre che fieramente degustato e famoso anche per le sue capacità seduttive nasce con il cuore in un territorio che si proietta in un territorio dal punto di vista geografico perfetto per la  produzione di ottimi vini rossi e bianchi , dovuta alla commistione climatica fra quella continentale tenue del centro sud e quella alpina a Nord.
Da dove scaturisce il nome Picolit, probabilmente dalle dimensioni piccole dell’acino e del grappolo provocato dal fenomeno dell’acinellatura cioè all’aborto floreale; elemento fondamentale di questo vitigno è la presenza di un polline che  provoca una sterilità che impedisce ai fiori del  Picolit  di svilupparsi.
Questo vino è considerato uno dei tesori della viticoltura italiana ed è stato riconosciuto come DOCG, il massimo livello di riconoscimento della qualità dei vini italiani.
Il Picolit viene prodotto con uve provenienti da una varietĂ  di vitigno autoctono chiamato Picolit, coltivato esclusivamente nella zona collinare tra le province di Udine e Pordenone. Le viti sono coltivate su terreni argillosi e calcarei, con esposizione a sud-est, sud e sud-ovest.
Il processo di produzione del Picolit prevede una raccolta manuale delle uve, che avviene generalmente verso la fine di ottobre. Dopo la pressatura, il mosto viene sottoposto a una fermentazione lenta e controllata, che permette di preservare le caratteristiche organolettiche del vitigno e di ottenere un vino con un’elevata concentrazione di zuccheri.
Il Picolit si presenta di colore giallo dorato intenso, con un profumo intenso e complesso di frutta secca, miele, fiori e spezie. Al gusto è dolce, morbido e vellutato, con una delicata acidità che bilancia la dolcezza del vino.
Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il Picolit è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca. È inoltre un vino ideale per la meditazione, da gustare lentamente per apprezzarne tutte le sfumature aromatiche e gustative.
In sintesi, il Picolit è un pregiato vino bianco dolce prodotto nella regione Friuli-Venezia Giulia, in Italia, con uve provenienti dal vitigno autoctono Picolit. Grazie al suo profumo intenso e complesso e al suo gusto dolce e vellutato, è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca, ma può essere anche apprezzato da solo come vino da meditazione.
Possiamo avere tre diverse tipologie di  Picolit, ognuno con la propria peculiarità :
il Varietale di esprime con vendemmia dell’uva e vinificazione ricavandone un vino elegante e profumato.
il Passito, che si crea con un color giallo paglierino e con odori di miele e vaniglia si possono sentire odori di frutta candita e mandorla.
il  Botritizzato con presenza di muffa nobile .
  Uve di produzione
è prodotto esclusivamente con uva del vitigno Picolit. Qualche produttore usa tuttavia tagliare quest’uva è assai scarsa a causa di una grave malattia (l’aborto floreale) che ne colpisce il fiore è con altre locali e di buon pregio per un concorso massimo complessivo del 10-15%.
Il colore
è un intenso giallo oro che, dopo qualche anno di invecchiamento, tende decisamente ad uno splendido ambrato.
Odore
Inodore, delizioso e delicatissimo, ricorda quello di certi fiori appassiti e della frutta matura.
Il sapore
è nobilissimo, quasi amabile e armonico.
Gradazione alcolica
La gradazione alcolica è molto elevata: mediamente sui 14è, può raggiungere i 15è ed anche oltre nelle annate buone.
Invecchiamento
Tra tutti i vini italiani (rossi compresi), il Picolit è fra quelli che sopportano meglio l’invecchiamento. Per essere giudicato pronto alla degustazione, deve sostare almeno 3 anni in botti di rovere della Slavonia, al fine di compiere una serena maturazione prima, e il pre affinamento poi.
L’affinamento e l’invecchiamento veri e propri iniziano dal momento in cui, dalle botti, il Picolit passa in bottiglia (tradizionale la borgognona che va tenuta in posizione orizzontale), dove può riposare, indenne da decadenza, 15 e persino 20 anni.
Un cenno particolare merita la cantina destinata ad accogliere questo prezioso e rarissimo vino  essa deve essere perfettamente asciutta, tranquilla, a temperatura costante (12-15 C) e imbiancata a calce almeno una volta ogni 2 anni.
Degustazione
Per la degustazione, nessun problema: prelevata la bottiglia dalla cantina, la si mette in frigorifero, la si toglie dopo circa 2 ore (quando, cioè, la temperatura del vino sia scesa a 7-8 C) e la si stappa un’ora prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
La maggioranza dei gastronomi dice che il Picolit sia un vino esclusivamente da dessert e vada servito con pasticceria e frutta a basso tasso zuccherino. D’accordo. Chi, però, bevuto con frutti di mare e con certi formaggi piccanti nostrani e francesi, sostiene che pure  è delizioso.
Centri di produzione
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Alla morte del conte Asquini questo vino decadde .All’inizio del 1900 la famiglia dei conti Perusini riprese a diffondere questo grandioso vino presso la loro tenuta di Rocca Bernarda diffusero ii grande  Picolit. Questo vino oltre che fieramente degustato e famoso anche per le sue capacità seduttive nasce con il cuore in un territorio che si proietta in un territorio dal punto di vista geografico perfetto per la  produzione di ottimi vini rossi e bianchi , dovuta alla commistione climatica fra quella continentale tenue del centro sud e quella alpina a Nord.
Da dove scaturisce il nome Picolit, probabilmente dalle dimensioni piccole dell’acino e del grappolo provocato dal fenomeno dell’acinellatura cioè all’aborto floreale; elemento fondamentale di questo vitigno è la presenza di un polline che  provoca una sterilità che impedisce ai fiori del  Picolit  di svilupparsi.
Questo vino è considerato uno dei tesori della viticoltura italiana ed è stato riconosciuto come DOCG, il massimo livello di riconoscimento della qualità dei vini italiani.
Il Picolit viene prodotto con uve provenienti da una varietĂ  di vitigno autoctono chiamato Picolit, coltivato esclusivamente nella zona collinare tra le province di Udine e Pordenone. Le viti sono coltivate su terreni argillosi e calcarei, con esposizione a sud-est, sud e sud-ovest.
Il processo di produzione del Picolit prevede una raccolta manuale delle uve, che avviene generalmente verso la fine di ottobre. Dopo la pressatura, il mosto viene sottoposto a una fermentazione lenta e controllata, che permette di preservare le caratteristiche organolettiche del vitigno e di ottenere un vino con un’elevata concentrazione di zuccheri.
Il Picolit si presenta di colore giallo dorato intenso, con un profumo intenso e complesso di frutta secca, miele, fiori e spezie. Al gusto è dolce, morbido e vellutato, con una delicata acidità che bilancia la dolcezza del vino.
Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il Picolit è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca. È inoltre un vino ideale per la meditazione, da gustare lentamente per apprezzarne tutte le sfumature aromatiche e gustative.
In sintesi, il Picolit è un pregiato vino bianco dolce prodotto nella regione Friuli-Venezia Giulia, in Italia, con uve provenienti dal vitigno autoctono Picolit. Grazie al suo profumo intenso e complesso e al suo gusto dolce e vellutato, è particolarmente adatto per accompagnare dessert a base di frutta secca, formaggi erborinati e pasticceria secca, ma può essere anche apprezzato da solo come vino da meditazione.
Possiamo avere tre diverse tipologie di  Picolit, ognuno con la propria peculiarità :
il Varietale di esprime con vendemmia dell’uva e vinificazione ricavandone un vino elegante e profumato.
il Passito, che si crea con un color giallo paglierino e con odori di miele e vaniglia si possono sentire odori di frutta candita e mandorla.
il  Botritizzato con presenza di muffa nobile .
  Uve di produzione
è prodotto esclusivamente con uva del vitigno Picolit. Qualche produttore usa tuttavia tagliare quest’uva è assai scarsa a causa di una grave malattia (l’aborto floreale) che ne colpisce il fiore è con altre locali e di buon pregio per un concorso massimo complessivo del 10-15%.
Il colore
è un intenso giallo oro che, dopo qualche anno di invecchiamento, tende decisamente ad uno splendido ambrato.
Odore
Inodore, delizioso e delicatissimo, ricorda quello di certi fiori appassiti e della frutta matura.
Il sapore
è nobilissimo, quasi amabile e armonico.
Gradazione alcolica
La gradazione alcolica è molto elevata: mediamente sui 14è, può raggiungere i 15è ed anche oltre nelle annate buone.
Invecchiamento
Tra tutti i vini italiani (rossi compresi), il Picolit è fra quelli che sopportano meglio l’invecchiamento. Per essere giudicato pronto alla degustazione, deve sostare almeno 3 anni in botti di rovere della Slavonia, al fine di compiere una serena maturazione prima, e il pre affinamento poi.
L’affinamento e l’invecchiamento veri e propri iniziano dal momento in cui, dalle botti, il Picolit passa in bottiglia (tradizionale la borgognona che va tenuta in posizione orizzontale), dove può riposare, indenne da decadenza, 15 e persino 20 anni.
Un cenno particolare merita la cantina destinata ad accogliere questo prezioso e rarissimo vino  essa deve essere perfettamente asciutta, tranquilla, a temperatura costante (12-15 C) e imbiancata a calce almeno una volta ogni 2 anni.
Degustazione
Per la degustazione, nessun problema: prelevata la bottiglia dalla cantina, la si mette in frigorifero, la si toglie dopo circa 2 ore (quando, cioè, la temperatura del vino sia scesa a 7-8 C) e la si stappa un’ora prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
La maggioranza dei gastronomi dice che il Picolit sia un vino esclusivamente da dessert e vada servito con pasticceria e frutta a basso tasso zuccherino. D’accordo. Chi, però, bevuto con frutti di mare e con certi formaggi piccanti nostrani e francesi, sostiene che pure  è delizioso.
Centri di produzione
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personal-reporter ¡ 9 months
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Cucina con il cuore: Piatti natalizi da tutto il Mondo
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Il Natale è una festa che unisce persone di diverse culture attraverso il cibo. Ogni paese ha le sue tradizioni culinarie uniche, e durante le festività, le tavole si riempiono di sapori tradizionali che riscaldano il cuore. In questo articolo, esploreremo alcune delle ricette natalizie piÚ deliziose provenienti da tutto il mondo. 1. Panettone Italiano: Il Dolce delle Dolci Feste Iniziamo il nostro viaggio gastronomico in Italia, dove il Natale non sarebbe completo senza il famoso panettone. Questo soffice dolce lievitato, ricco di frutta candita e uvetta, è spesso servito con una tazza di cioccolata calda o uno spumante frizzante. Scopri come preparare questo capolavoro italiano direttamente nella tua cucina. 2. Lebkuchen Tedeschi: Biscotti Speziati dalla Germania Dalla Germania ci arrivano i Lebkuchen, biscotti speziati tipici delle festività natalizie. Questi dolcetti, simili ai gingerbread, sono arricchiti con miele, noci e spezie come cannella e chiodi di garofano. Scopri la ricetta per creare questi biscotti irresistibili che delizieranno grandi e piccini. 3. Tamales Messicani: Una Delizia Avvolta in Foglie di Mais Il Natale in Messico porta con sÊ i tamales, deliziose preparazioni avvolte in foglie di mais. Questi pacchetti di gioia possono contenere carne, verdure o dolci, cotti al vapore per una consistenza morbida e succulenta. Scopri come realizzare questa specialità messicana che aggiungerà una nota esotica alla tua tavola natalizia. 4. Pavlova Australiana: Il Dessert Leggero dall'Emisfero Australe In Australia, dove il Natale cade durante l'estate, la pavlova è una scelta popolare. Questo dessert a base di meringa, arricchito con panna montata e frutta fresca, è leggero e rinfrescante, perfetto per le calde giornate natalizie australiane. Impara a creare questa prelibatezza che conquisterà il palato di tutti. 5. Stollen Tedesco: Il Pane Fruttato e Speziato Torniamo in Germania per scoprire lo stollen, un pane ricco e denso arricchito con frutta secca, candita e spezie natalizie. Tradizionalmente mangiato a colazione, questo pane è un elemento fondamentale delle festività tedesche. Segui la nostra ricetta e porta il gusto autentico dello stollen nella tua casa. 6. BÝche de NoÍl Francese: Il Dolce a Forma di Tronco Terminiamo il nostro viaggio culinario in Francia, dove il BÝche de NoÍl, o tronco di Natale, è una delizia immancabile. Questo dolce a forma di tronco di albero è composto da un morbido pan di spagna, farcito con crema al burro e ricoperto di cioccolato. Scopri come realizzare questa creazione spettacolare che diventerà il centro di attenzione della tua tavola natalizia. Con queste ricette provenienti da tutto il mondo, puoi portare in tavola un'esplosione di sapori e tradizioni natalizie. Sperimenta, divertiti e delizia i tuoi cari con questi piatti unici che rendono il Natale un'esperienza culinaria indimenticabile. Buon appetito e buone feste! Read the full article
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zyngaitalia ¡ 1 year
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La Gara di pasticceria!
La Gara di pasticceria!
Ehi! Marie ha un debole per i dolci, e mentre guardava un programma di cucina le è venuta l'idea di organizzare una Gara di pasticceria! Ha invitato due celebrità, Chef Ferreroe Carmelo il presentatore, a unirsi all'evento! Cosa c'è di meglio di una competizione amichevole per preparare dei dolci deliziosi?
Il contenuto verrà sbloccato al livello 12. Sullo schermo apparirà un invito pop-up che ti inviterà a unirti all'evento Gara di pasticceria. Se non vedi l'evento, potrebbe essere necessario forzare la chiusura del gioco o riavviare il dispositivo per rendere disponibile l'aggiornamento.
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Partecipa toccando il Palco della gara. Quest'area temporanea migliorerà dopo ogni fase mentre avanzi nell'evento.
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L'evento Gara di pasticceria si terrà dal 22 febbraio al 5 marzo 2023. L'evento è composto da 6 fasi, ciascuna con le sue ricompense. Avrai parecchio tempo a disposizione per completare l'evento e vincere l'aiutante Gatto leccabaffi per 30 giorni!
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Ottieni gli strumenti del fornaio per completare ogni fase. Completa tutte le fasi per sbloccare piĂš ricompense!
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Scatola misteriosa: kit da pasticceria
Riceverai una scatola misteriosa come ricompensa quando avrai completato la produzione degli oggetti. Tocca il kit da pasticceria per raccogliere.
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 Pass stagionale: coupon degustazione
 Goditi queste ricompense esclusive quando acquisti il coupon degustazione:
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Tema Dolci leccornie, che resterĂ  attivo per tutta la durata dell'evento.
Ricompense del livello raddoppiate.
Aiutante in ricompensa potenziato Gatto zuccheroso.
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Potenziamento Pioggia di caramelle
 Puoi ottenere il doppio degli oggetti evento rari usando i potenziamenti Pioggia di caramelle! Puoi usare un solo potenziamento per volta, e durerà 1 ora dall'attivazione.  Ottieni questo potenziamento dal kit da pasticceria o acquistalo spendendo chiavi.
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Luogo di interesse temporaneo: cucina
 La cucina è un'area temporanea dove puoi ottenere gli oggetti evento necessari in ogni ricetta.
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Aiutanti temporanei: Chef Ferrero e Carmelo il presentatore
 Puoi acquistare Chef Ferrero e/o Carmelo il presentatore come aiutanti affinchÊ ti diano una mano durante l'evento. Ti offriranno maggiori probabilità di trovare oggetti evento rari!
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Nota: Chef Ferrero e Carmelo il presentatore sono aiutanti temporanei e, in quanto tali, lasceranno la fattoria al termine dell'evento.
 Nuovi oggetti e dove trovarli:
 Fase 1
Cioccolato al latte: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Gocce di cioccolato bianco: nella cucina.
 Fase 2
Frutta candita: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Marmellata di frutti di bosco: nella cucina.
 Fase 3
Zucca fresca: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Barretta al lime: nella cucina.
 Fase 4
Ricotta: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Pomodori arrosto: nella cucina.
 Fase 5
Bacche di vaniglia: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Ciliegie: nella cucina.
 Fase 6
Pelle sintetica: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Tessuto decorato: nella cucina.
 Ricompense:
 Fase 1: 8 semi lampo e 5 guanti dorati
Fase 2: 3 chiodi e 8 semi lampo
Fase 3: 2 lucchetti e 5 guanti dorati
Fase 4: 2 chiodi, 2 lucchetti e 5 guanti dorati
Fase 5: 10 chiavi e una scatola di bollini (3 di bronzo, 2 d'argento, 1 d'oro)
Fase 6: aiutante ricompensa Gatto leccabaffi per 30 giorni
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