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Rag Time Josey: Il Legame Speciale tra un Cavallo e il Suo Cavaliere
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Un racconto di fiducia, coraggio e comprensione reciproca. Tra i ricordi più preziosi della mia vita, alcune connessioni con gli animali sono diventate davvero indelebili. Rag Time Josey, la mia splendida quarter horse tutta nera proveniente dal Wisconsin, è stata molto più di una cavalla per me: è stata una compagna di avventure, una guida fidata e una presenza insostituibile. Un Incontro…
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riassunto del maneggio:
nuvoloso.
penso: sicuramente il fiume sarà in piena, metto gli anfibi.
il fiume era basso.
Kim era in vena di trottare.
Kim inizia a correre appena vede il mare (come me).
Giuseppe mi fa partire il cavallo al galoppo e: “la prossima volta in posizione giusta vedi come vai”.
la mia caviglia soffre.
ci cammino sopra.
faccio vedere i video a papà e li guarda orgoglioso perché sono degna figlia sua e degna medichettese.
ho lividi sul culo.
io penso che devo solo andare a dormire.
ma quanto cazzo mi sono divertita.
basta così poco.
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Sei il mio giocattolo maturo

Sei presente in modo costante nei miei pensieri da tre mesi, da quando sono riuscito a farti mia. Sei il mio passatempo preferito, ultimamente. Sai che vado esclusivamente con donne sposate, perché non voglio altre inutili complicazioni di cuore e tu eri il bersaglio perfetto. Bellissima, eppure trascurata da tuo marito, che non è molto dotato e che tu sospetti apprezzare più gli uomini, anche se non ne hai le prove. Sebbene tu l'abbia spiato di nascosto e visto anche frugare tra la tua biancheria intima. Una volta l'hai anche sorpreso a indossare un tuo collant: hai richiuso la porta e lui non s'è accorto di nulla.

Perciò, sesso casalingo quasi inesistente, ormai. Tre figli a cui pensare e zero spazio per un'avventura, figuriamoci. Appesa la fica al chiodo. Eppure dopo una mia corte serrata condita da mille tue paure, sensi di colpa e pentimenti, hai ceduto! E mi dici che da allora non puoi fare a meno di noi due, di questo nuovo sentimento fortissimo che ti lega alla mia persona. Ricorda che t'ho detto chiaramente di non attaccarti troppo a me: io continuo a scopare regolarmente con mia moglie e con Carla, la moglie del mio migliore amico. Sai anche che Carla è la mia amica 'con privilegi' già da quando andavamo alle superiori e che mi è sempre cara. Lei non è bellissima, ma ha un corpo tonico, atletico.

E Andrea suo marito è mio buon amico da sempre. Un po’ imbranato in fatto di donne, gliel'ho praticamente appiccicato io. Ma Carla a farsi scopare da me non rinuncerà mai. Con un po’ di circospezione, tutto si può. Per giunta, lei è la mia confidente preferita. Sa anche di te, ovviamente. Ma non è troppo gelosa. Ride, del mio attuale coinvolgimento emotivo con questa mia nuova donna sposata. Poi, da circa un anno finalmente sono riuscito anche a far capitolare Marisa, la mia giovane segretaria: una brunetta tutto pepe. Sai: lei è molto intelligente, efficiente e piccolina. Poco seno, bellissime gambe e chiappe da urlo. Tra un anno circa si sposerà col suo fidanzato, a cui adesso consente solo delle toccatine innocenti e dei normali baci, come si conviene a una ragazza che voglia arrivare assolutamente vergine al matrimonio.

Però, pian piano sono riuscito ad avere anche lei. Non ci avrei giurato, francamente. In modo molto discreto, ci mancherebbe, ci ho provato più e più volte; sempre senza forzarla o mancarle di rispetto. Infine lei s'è sbottonata e mi ha confessato rossa in viso che sebbene si sentisse molto attratta da me, anche perché sono il suo capo e la cosa la lusingava, voleva comunque sposare il ragazzo che ama. Ma che però non voleva darmi dispiacere, negandomi delle attenzioni intime, di tipo sessuale. E quindi per farla breve, quando restavamo da soli in agenzia di sera dopo la chiusura, l'ho dapprima semplicemente e languidamente baciata, toccandola ovunque. Poi nelle sere seguenti lei stessa ha voluto iniziare a segarmi e a farmi venire sul suo viso e sul suo petto.

Le piace quando godo: sorride soddisfatta e intanto scopre il maneggio e la gestione più appropriata dell'anatomia maschile. Io la lascio sempre esplorare e scoprire nuovi trucchi. Man mano ha iniziato quindi a rilassarsi, a divertirsi facendomi godere. Viene al lavoro coi mezzi e quindi tempo fa, siccome era una sera di pioggia battente, abbiamo staccato abbastanza prima e mi sono offerto di riaccompagnarla a casa in macchina. Ho preso una stradina di campagna, tanto era ancora presto per rincasare e lei non s'è sorpresa. Se l'aspettava. Però si è opposta nettamente quando le ho fatto capire chiaramente che volevo scoparla. Quindi, sempre rispettando la sua volontà, col suo permesso le ho sceso le mutandine, allargato le gambe e, con difficoltà ovvie, ho iniziato a leccarle la fica con grande foga.
Dai suoi gemiti e dai suoi 'si' ripetuti mi sono reso conto che a quel punto avrei di sicuro anche potuto scoparmela. Ma siccome so della sua ferma volontà di arrivare vergine al matrimonio, le ho chiesto solo di girarsi. Lei quindi docile, seppur con le difficoltà di un abitacolo d'auto, ha eseguito e ho potuto pian piano leccarle l'ano, preparandoglielo per poi incularla la prima volta. Ha urlato, ma non m'ha detto di uscire. Voleva che le sborrassi dentro. Fermamente. Di fatto era il suo primo vero rapporto sessuale completo, con penetrazione. Seppure di culo. Poi s'è rilassata e infine si muoveva da matti: era in estasi. Mi accoglieva sempre più. Ha goduto come non mai! E io apprezzo e sono entusiasta di quel culetto sodo e stretto. Anche se ogni volta mi arrossa un po’ il cazzo! Ora la inculo regolarmente almeno una volta a settimana e lei viene sempre alla grande. Ha iniziato da poco anche a succhiarmelo: all'inizio sapeva accogliere in bocca solo il mio glande. E aveva problemi con l'ingoio dello sperma.

Ma col tempo e le continue 'sessioni d'esame' ogni sera in ufficio, soli dopo l'orario, la sua bocca è diventata una capiente vagina di velluto. Posso entrarvi dentro sino in fondo, venirle in gola senza che faccia neppure un fiato: lei dice che mi ingoia contenta e felice perché… non vuole darmi un dispiacere proprio mentre sto sborrando! Ma è comunque evidente che ormai le piace ciucciare il mio uccello, altroché! Tutto per prepararci bene all'irrinunciabile inculata settimanale del venerdì. Ora torniamo a noi per la novità di questo pomeriggio: mi hai detto con un visibile imbarazzo che la settimana scorsa tuo marito ci ha seguiti, si è avvicinato alla mia auto e appiccicato al finestrino ci ha visti scopare alla grande! Tu l'hai guardato in viso proprio mentre stavi venendo e godendo come una vera porca di classe. In quel momento, sapere che lui ti guardava ti ha fatta venire ancor più potentemente!

Imbarazzata, non mi hai detto nulla, pensando di poter tenere la cosa tra voi due. Ma ora esce fuori che lui guardando la propria moglie scopare con un altro s'è eccitato da impazzire ed è addirittura venuto con noi! E che ora vuole addirittura organizzare la cosa nella vostra casa al mare. Vuole che ti scopi davanti a lui: la cosa fondamentale per lui è che tu goda! E siccome resti sempre la sua regina, poi vuole… pulirti per bene del mio seme con la sua bocca! Vuole ingoiare la mia sborra. Capisce che io ormai sono il maschio vero che ti soddisfa e gli piaccio. Molto. Oh, che cosa incredibile… Ci devo pensare: un casino così non m'era mai capitato. Sebbene io adori la tua fregna, il tuo culo e il fatto che tu sia una moglie e madre che ha perso la testa per me, dammi del tempo per favore. No: non piangere! Non smetteremo di scopare, tranquilla. Ma adesso vieni qui: prendilo tutto, dai… suuu… aaaah… brava, si… succhiamelo bene, troia…. ingoia tutta la mia sborra... Marisa, la mia segretaria m'ha viziato...

RDA
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Oggi mi sono letteralmente imbambolato a vedere lavorare il nostro maniscalco al maneggio, il rosso fuoco, il battito ritmato del Martello, i cavalli tutt'intorno. Le indoli che ognuno cela agli altri acuite dalla contemplazione fantastica di una visione appagante, leggono i nostri veri stati d'animo, emblemi nascosti di un sentimento o di un pensiero. Tutto, intorno, quell 'aurea inesprimibile di vitalità, di fuoco. Sentimenti che vengono fuori per alcuni ad esempio, da arnesi sacri, da insegne d’una religione, per altri da stendardi o da musiche potenti, o comunque da ogni cosa su cui si fissi la nostra meditazione o da cui l’Immaginazione umana scaturisca. Così, certi oggetti faranno esplodere la nostra indole.
Occorre che i tuoi occhi si rendano simili all'oggetto da vedere e gli siano pari: solo così potranno fermarsi a contemplarlo. Allora, tu stesso, sarai divenuto Visione.
Meno male che non sono io il re del mondo, perché delle volte mi prendono certe lune così cattive che se avessi chiuso in uno scettro tutto il potere dell'universo, cancellerei dalla faccia della terra intere categorie di persone, e inventandomi anche dei supplizi particolarmente fantasiosi, e questo non è bello, meglio mantenere un'equa distribuzione dei poteri....
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il venerdì mattina è il paradiso in maneggio, non c’è nessuno, peccato che da settimana prossima riprenda a lavorare i venerdì :/
mi dovrò far bastare le domeniche
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Amo gli animali fin da quando sono piccola avevo fatto maneggio da 10 anni ma adesso non vado più sono 2 anni che non vado più e mi manca un sacco vorrei tanto ricominciare ad andare perché mi faceva stare bene stare con i cavalli 🐴 e spazzolarli lavarli in estate
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Chiedo, che fate? Nel senso, ora cosa fate? Lavorate, studiate, viaggiate? C’è qual è il vostro obiettivo nel breve termine? Io lavoro, a 33 anni sarebbe una cosa normale, ma vedo che tanti non hanno questa fortuna, eppure ora che maneggio soldi, vorrei vivere in stile “nonno di Heidi”, la pace e la tranquillità sono la mia massima aspirazione, che poi se ci pensate è un vedovo che ha amato talmente tanto la moglie da isolarsi dal mondo perché lei non c’è più..Mi piacerebbe tanto trovare questo tipo di amore totale..
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Pare parecchio Parigi

✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/vxl3XTCzMN
:: Trama Pare parecchio Parigi ::
Per esaudire il desiderio, ormai rimpianto, che ha un vecchio e malatissimo padre (Nino Frassica) di non aver fatto un viaggio a Parigi con i figli (Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua) ecco che i tre fratelli che non si parlano da cinque anni, fingeranno di partire con lui da Firenze a bordo di un camper, che non uscirà mai dai confini di un maneggio di cavalli. Quel viaggio, messo in scena perché ai figli è stato proibito di allontanare il padre dalla struttura ospedaliera che glielo ha affidato, diventerà una paradossale, avventurosa e irresistibile occasione per tentare di far riavvicinare i fratelli e cercare di riconciliarsi con il loro papà. Con il motore dell'immaginazione si possono fare migliaia di chilometri: se non si può andare a Parigi, Parigi può venire da noi! Dopotutto anche se fai il giro del mondo ritorni sempre nel solito punto, no?
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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Io sono sempre a lavoro 🤣 non ti avevo piu sentita perciò avevo chiesto😊
Ogni tanto scompaio perché ho bisogno del tempo per ritrovare me stessa e la mia pace. Cosa che farò in questi giorni di ponte. Mi rilasserò al mare e al maneggio per cercare di recuperare.
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“Di cosa parlate con le ragazze del maneggio?”
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Come sta signorina? È una buona domenica?
No, perché non sono andata in maneggio e il tempo fa schifo
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Oggi che piani hai?
oggi si mangia una bella costata e poi si va in maneggio
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mi sono rotta il cazzo di questa porcodio di esistenza finisco geometriche e poi maneggio un po con la rivoltella
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Kabala
From Treccani ...
3. (figurative) [ trovata subdola che ha lo scopo di raggirare qualcuno ] = imbroglio , inganno , intrallazzo , intrigo , macchinazione , (letterary) macchiavello , maneggio , raggiro , (familiary) traffico , tranello , truffa || congiura , cospirazione , trama.
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Con tutta la roba strana che maneggio mi devo fare male con lo sportello del quadro elettrico
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Cento modi di lanciare un cancellino: alle barche
Maneggio era un ragazzo che andava in bicicletta. C’era sempre chi lo salutava. Era una persona solare, estroversa, assertiva e qualche altro aggettivo che mi sto dimenticando perché non ho un dizionario a portata di mano e sapete, quando scrivo non consulto i dizionari, anche perché sarebbe fare un’altra cosa. O scrivo, o consulto i dizionari. Certo, qualcuno di voi potrebbe obiettare che al…
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