Tumgik
#non lo capirà nessuno
mccek · 5 months
Text
Lettera aperta a tutti quelli che che mi hanno conosciuto. 
Passano gli anni ma mi rendo conto che chi sta meglio di me in realtà sta peggio. 
Persone che ho sempre voluto vedere felici, che mai avevo visto nemmeno di persona, hanno cercato di usarmi pensando fossi ingenuo, ma la bontà non è sinonimo di ingenuità, di debolezza, io ho aperto le porte a chiunque, perché dentro non smetterò mai di abbandonare quel bambino che sono stato, che condivideva anche i sorrisi che non aveva per sé stesso, ma che non avrebbe passato la notte se avesse saputo che il suo “amichetto/a” il giorno dopo avesse avuto il broncio. 
Perché siete “cresciuti” dando spazio all’odio? 
Perché anziché promettere ad altri non promettete a voi stessi di ritrovarvi? 
Di guardarvi dentro una volta tanto, e affondare nel male che avete condiviso con me, anziché condividere quella parte di “esseri umani” che era ancora insita in voi? 
Se foste stati di parola, come a quegli anni, non mi avreste mai abbandonato, così dicevate. 
Vedere lasciare soffrire una persona non rientrerà mai nei mei pensieri, anche se fosse qualcuno che, come successo fino all’altro ieri, ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote, no, perché so che anche il peggiore ha dentro qualcosa di positivo da condividere con chi gli sta accanto, solo che non lo sa, ma anche se fosse, non ci proverebbe minimamente a mostrarlo, l’egoismo è letale. 
Parto sempre dal presupposto che non ho lezioni da dare a nessuno, sono anni che passo muto ad osservarvi, non ho mai commentato una virgola, chi sarei per farlo? 
È proprio per questo, che ho preso in mano una penna e ho iniziato a sfogare tutto ciò che avevo dentro, quello che avrei voluto dirvi, ma sarebbero stati guai a raccontarvi quello che provavo, perché un consiglio oggi è visto come una condanna. 
Eppure vi ho sempre lasciato sfogare con me, vi ho sempre ascoltato, anche quando ne avevo le palle piene, avevo i problemi a casa con mia mamma e la sua maledetta malattia, io per anni non sono esistito per voi, ma non me ne vergogno, ho ammesso anche io i miei sbagli, ho chiesto scusa, anche quando non non mi andava di farlo, e soprattutto quando non c’era motivo per scusarmi, ma pensavo: “Magari domani sanno che potranno sfogarsi nuovamente con me, si sentiranno più liberi dal peso che questa società ci scaglia addosso”.
Quanto male mi son fatto!
Ma rifarei di nuovo tutto, vi verrei di nuovo incontro, vi vorrei vedere sorridere solo a sentirmi parlare, vi vorrei tutti più uniti, come da piccoli ricordate? 
Non c’era bimbo/a che stesse solo. 
Perché qualcuno andava a recuperarlo, anche a costo di restarci solo assieme. 
Ma abbiamo dimenticato, come si dimentica la storia, stessa identica cosa. 
Di voi ricordo ciò che dicevate tutti: “Mattia non cambiare non diventare come gli altri, hai qualcosa in più che non riuscirò mai a spiegarti”, questa frase me la ricordo ogni mattina quando mi sveglio, da quanti anni ormai? Troppi. 
Permettetemi una domanda? 
Perché voi siete cambiati? 
Per piacere a gente che poi vi ha fatto lo stesso gioco che avete fatto con me? 
Perché farsi del male da soli? 
Perché arrivare a non guardarsi più in faccia? 
E poi c’è ancora qualcuno che pensa di cambiare il mondo? 
Sì, uno ce n’era, il sottoscritto, ma non voleva cambiare il mondo, solamente la sua generazione, il mio sogno più grande, che continuerò anche se con molto sconforto, a portare avanti, “UNO CONTRO TUTTI”, chissà se ora qualcuno, capirà/collegherà tante mie frasi passate a cosa fossero collegate. 
Siete riusciti a darmi contro per una canzone su ciò che ho vissuto sulla mia pelle, e sono stato zitto, scendeva una lacrima, ma stavo zitto, so che qualcuno ancora l’ascolta e sappiate che vi leggo spesso nei commenti, e mi fa sorridere il fatto proprio da chi mi “odiava” ingiustificatamente alla fine è finito a farmi i complimenti, ma no, io non voglio queste cose, voglio solo capire perché un giorno disprezzate e l’altro apprezzate una persona come nulla fosse, ma non sapreste spiegarmelo, ne sarei sicuro. 
Io ho tanti di quei testi scritti negli ultimi anni, che spesso mi faccio paura da solo, non mi rendo conto di quanti ne scrivo, di quante cose il cuore comunica alla mano che spesso trema, come non volesse accettare quelle cose, ma deve, dobbiamo, accettare tutto in questa vita, ma io in primis non vorrei mai. 
Come non ho mai accettato le malattie di mia madre, la morte degli unici amici che avevo fin da quando ero adolescente, che sono gli angeli in terra che hanno evitato quel pensiero maledetto che avevo di togliermi la vita…ma qui mi fermo, perché ognuno di noi non accetta il passato, quindi si blocca, respira, e sa, che se continuasse a pensare a tutto ciò, prima o poi sarebbe lui stesso ad andarsene. 
Purtroppo la rabbia generata dalla mia generazione, da chi è passato per la mia anima, e dai quali ho voluto assorbire, pur di evitare di vedervi soffrire ancor di più, mi ha ucciso dentro.
Voi tutti qui, fuori da qui, avete visto Me per quel poco che mi è rimasto da far vedere esteriormente, con un maledetto sorriso che non farò mai mancare a nessuno, gentili o meno che siate con me; quelle poche volte che stavo al centro estivo le animatrici mi dicevano che un mio sorriso giornaliero, era la carica per tutti i ragazzi dello staff, e chi sono io per tenere musi?
Dentro non esisto più, da anni, ma sto cercando di recuperarmi, pezzo per pezzo, forse non mi basterà il resto della vita, ma voglio ritrovarmi anch’io. 
Il “numero uno” non esiste, qui dietro al mio essere, c’è solo tanta fragilità, tanta voglia di donare amore, un po’ di spensieratezza, anche se momentanea, di rialzare chi è a terra e spronarlo a rigenerarsi, assieme, mai da soli. 
Questa società c’ha fatto sbranare fra di noi, fatto credere che uno potesse essere meglio dell’altro, che potesse avere tutti ai suoi piedi, e noi ci abbiamo creduto, dai più piccoli ai più grandi, passando da un social alla vita reale, visto che ormai non c’è più differenza fra quest’ultime.
Voglio essere sincero con me stesso fino all’ultimo, anche a costo di perdere qualsiasi cosa ma mai la dignità, quindi risponderò a semplici domande che mi son state fatte negli ultimi anni, alle quali non ho mai voluto dare risposta. 
Cos’è l’amicizia? 
Puro opportunismo. 
Cos’è l’amore?
A 16 anni ti avrei risposto, quello che ha verso di me mia madre, piange, urla *silenziosamente* dai dolori, passa settimane a letto, ma rinasce quando mi vede felice, anche se solo per un giorno. 
Oggi? 
La stessa cosa. 
Il significato del termine “amore” mi ha aperto gli occhi mentre pensavo inconsciamente di viverlo, ma andando avanti si inciampa negli errori degli anni passati, e l’amore per giunta non è mai stato amore, è sempre quel qualcosa con una data di scadenza, una parola inventa per stupire un pubblico di creduloni, sii sincero, per quante forme possa avere l’amore, come può essere chiamato tale, se siamo nati con l’odio e il disprezzo reciproco dentro? 
E tu come ultima cosa mi hai domandato perché scrivo? 
Perché tutto ciò chi mai avrebbe avuto il coraggio di ascoltarlo? 
Vi abbraccio con tutte le mie paure, spoglio di tutto ciò che negli anni non ho saputo tenermi stretto, consapevole che domani potrei non esserci più, e sicuro di aver raccontato tutto di me, perché l’oscurità non mi appartiene, e so di essere stato messo al mondo con uno scopo;
come ognuno ha il suo, io ho il mio, quello di far farvi splendere nel vostro piccolo, anche se per poco, assieme a me.
Chiudo mandando un abbraccio forte a mia mamma, il delfino che mi porto sempre in tasca da quando ero piccolo, per ricordarmi che non sono mai solo, anche nei momenti più disperati, mio padre, che nonostante le voragini d’incomprensioni conta su di me, per i vostri sacrifici, mi metto dalla vostra parte e riconosco tanti miei errori ingiustificabili, un abbraccio forte a tutte quelle persone che conosco e ho conosciuto che stanno passando dei brutti momenti, del resto non c’ha mai uniti così tanto il male quanto il bene…e a te che sei arrivato fin qui, l’unica cosa che chiedo sempre a tutti dopo un semplice ma per molti ormai banale: “Come stai”?! Ricordati di farti un sorriso appena puoi. 
244 notes · View notes
immensoamore · 2 months
Text
Succede che tu hai amore per due e speri di farcela, speri possa bastare, ma la verità è che l'amore e' solo il tuo. Sei tu a trascinare l'emozione, a darle sferzate di continuo entusiasmo, spasmi di gioia, ventate di stupore. Sei solo tu e anche tenendo in tasca tutta la forza del mondo, per una storia questo non basta, non basterà mai, mai per nessuno.
Hai perso tanta energia per far capire a una persona cosa significasse davvero per te.
E’ inutile, davvero. Lo capirà da solo, vedrai, il tempo serve anche a questo, a farci fare le giuste valutazioni. Ripenserà a cosa avevi messo sul piatto e capirà che forse così per lui non rischierà mai più nessuno.
17 notes · View notes
ricomincerai · 2 months
Text
Vedi, mi sento come una persona che non ha niente da dimostrare a nessuno; che non ha strategie o tattiche o piani d'azione perché, in realtà, non mi interessa mostrarmi per quello che non sono più. So di essere anche una persona divertente, di cui è piacevole la compagnia. Ma ora vorrei lo scoprissero gli altri.
E, d'altra parte, io potrò legarmi, in futuro, solo a quella persona che - senza che io faccia alcunché - capirà chi io sia dietro questa facciata triste e scostante.
Per ora non mi va di essere divertente per il semplice fatto che non mi sento così. Non voglio sedurre nessuno. Ora, se permetti, aspetto che siano gli altri a sedurre me.
Pier Vittorio Tondelli, Camere separate
12 notes · View notes
canesenzafissadimora · 2 months
Text
Succede che tu hai amore per due e speri
di farcela, speri possa bastare,
ma la verità è che l'amore e solo il tuo.
Sei tu a trascinare l'emozione,
a darle sferzate di continuo entusiasmo, spasmi di gioia, ventate di stupore.
Sei solo tu e anche tenendo in tasca tutta
la forza del mondo, per una storia questo
non basta, non basterà mai, mai per nessuno.
Hai perso tanta energia per far capire
a una persona
cosa significasse davvero per te.
E’ inutile, davvero.
Lo capirà da sola, vedrai, il tempo serve anche a questo, a farci fare le giuste valutazioni: ripenserà a cosa avevi messo
sul piatto e capirà che forse
così per lei non rischierà mai più nessuno.
Tumblr media
Massimo Bisotti
9 notes · View notes
be-appy-71 · 2 months
Text
Succede che tu hai amore per due e speri di farcela, speri possa bastare, ma la verità è che l'amore e' solo il tuo. Sei tu a trascinare l'emozione, a darle sferzate di continuo entusiasmo, spasmi di gioia, ventate di stupore. Sei solo tu e anche tenendo in tasca tutta la forza del mondo, per una storia questo non basta, non basterà mai, mai per nessuno.
Hai perso tanta energia per far capire a una persona cosa significasse davvero per te.
E’ inutile, davvero. Lo capirà da sola, vedrai, il tempo serve anche a questo, a farci fare le giuste valutazioni. Ripenserà a cosa avevi messo sul piatto e capirà che forse così per lei non rischierà mai più nessuno... ♠️🔥
Tumblr media
(M. Bisotti
8 notes · View notes
noisiamofattidivetro · 4 months
Text
疯狂
Un incredibile senso di vuoto. Una parola rimbomba in questo silenzio così acuto: “stupefatto, stupefatto, stupefatto”; che parola piena, corposa, come un vino rosso, quello che ho bevuto.
Un incredibile senso di vuoto è quello che provo quando non trovo le parole giuste per esprimere quest’incredibile senso di vuoto che provo. E pure sono minuti che sono fisso a scrivere queste righe.
Un incredibile senso di vuoto. Lo senti anche tu ? Nel buio di questa stanza, da solo, a non sapere a chi scrivere, con chi parlare, le persone ci provano e tu rimani muto. Ma ti chiedi perché ? E se anche la risposta esiste per qualsiasi domanda, capita che per ogni domanda non sempre si sappia la risposta.
Un incredibile senso di vuoto provo nello scrivere queste parole che nessuno leggerà e che nessuno capirà. Ma tu lo senti vero ? Io, mio fratello, i miei genitori, i miei amici, i conoscenti, gli sconosciuti, tutti non capiscono questo incredibile senso di vuoto.
Un incredibile senso di vuoto perché noi non siamo niente, ogni decisione che prendiamo non è importante, io non sono importante, tu non sei importate.
Scorre, corre, l’incredibile senso di vuoto.
12 notes · View notes
bicheco · 8 months
Text
Dalla mela alla pesca
La guerra per la Striscia di Gaza ci aveva un po’ distratti da quella, ben più decisiva per le sorti dell’umanità, per Striscia la Notizia. Ora che è chiusa con un blitzkrieg (il post della Meloni che molla Giambruno), possiamo trarne alcune provvisorie conclusioni. Non sugli aspetti privati della Guerra dei Melones. Ma su quelli pubblici, politici.
1. Chi di famiglia tradizionale ferisce di famiglia tradizionale perisce. Nessuno può dare lezioni di vita privata a nessuno. Ma qui crolla l’arrogante e ipocrita propaganda delle tre destre sulla famiglia tradizionale, dai Family Day alle intrusioni anche normative nei rapporti affettivi, dalla difesa di Vannacci e della sua “normalità” all’uso politico-elettorale dello spot della pesca. E viene smascherato il servilismo della stampa di destra (e non solo) che da 30 anni prende sul serio questi maestri di famiglia tradizionale capitanati prima dal puttaniere B. (che, va detto, faceva tutto in onda, non fuori), poi dal plurimaritato e plurifidanzato Salvini, infine dai Melones. Chissà che ora i sepolcri imbiancati non si decidano a vivere come pare a loro e a lasciarci vivere come pare a noi.
2. Chi di conflitto d’interessi ferisce di conflitto d’interessi perisce. Il post scriptum della Meloni contro “tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa”, fa il paio col “non sono ricattabile” a B. durante le trattative sulla Giustizia, ed è indirizzato anche a Mediaset. Che è stata fondamentale per la crescita vertiginosa del brand Meloni e che, morto B., continua a detenere la cassa e dunque le chiavi di Forza Italia. Noi sappiamo che ciò che fa Antonio Ricci lo decide solo lui: Striscia è l’unica repubblica separata nel Regno del Biscione (a parte il fatto di non attaccare la proprietà). Ma, finché non verrà risolto quel conflitto d’interessi e spezzato quel mostruoso trust finanziario-editoriale, tutto ciò che accade fra Mediaset e il governo sarà letto in chiave politica. Così come la resistibile ascesa di Giambruno in parallelo a quella della fidanzata e la sua repentina discesa agli inferi in sincronia con la separazione da lei. Ora forse la premier capirà l’errore di aver giustificato il conflitto d’interessi del suo ex (e pure il proprio), difeso i suoi deliri e attaccato i pochi giornali critici tirando in ballo la libertà di stampa,che è l’opposto.
3. Chi di Veronica ferisce di Veronica perisce. Quando la Lario piantò B. perché andava a minorenni, la destra politico-mediatica si schierò con lui e lapidò lei come “velina ingrata”. Ora che Giorgia pianta Andrea, sono tutti con lei. E non perché ha ragione lei (come l’aveva Veronica), ma perché comanda lei. La destra italiana è passata dal Banana ai Meloni, ma resta sempre una barzelletta: prima quella vecchia della mela, ora quella nuova della pesca.
Marco Travaglio
15 notes · View notes
Text
Tumblr media
La vita coi cani è strana.
Diventerai, senza nessuno che te lo insegni o ti spieghi come farlo (a volte con qualche piccolo aiuto), il capo branco di un cane che sarà pronto a qualunque cosa per te non appena saprà riconoscere il tuo odore e la tua voce.
La vita coi cani è misteriosa.
Sarai spiato da un Grande Fratello peloso che non perderà nessun tuo movimento, specialmente quando capirà dove sono la cucina ed il recipiente dei premietti.
La vita coi cani è crescere.
Non puoi farci niente, non puoi fermare il tempo perché quel cucciolo che hai tenuto in braccio crescerà troppo velocemente, per diventare il grande amico che ti vorrà accompagnare ovunque andrai.
I cuccioli durano troppo poco.
La vita coi cani è confronto.
Avrai sempre uno sguardo con il quale misurarti, affogherai senza poterti salvare nelle profondità inimmaginabili degli occhi di un cane. Dove la gente crede che non ci sia un'anima.
La vita coi cani è sincera.
Non avrai bisogno di raccontar loro una bugia o delle storie inventate perché tanto, qualunque cosa tu dica loro, i cani la sanno. Sempre.
La vita coi cani è scomoda.
Ti ritroverai una sera d'inverno, con la tramontana che ti graffia il viso ed il gelo che ti arriva alle ossa, a passeggiare da solo con il tuo cane che corre e scodinzola felice, incurante del vento che gli arruffa il pelo e del caldo che avete lasciato in casa.
La vita coi cani è buffa.
Parlerai con un essere che non ti potrà mai rispondere e che però ascolterà ogni tua parola, con così tanta attenzione ed interesse che non ritroverai in nessun altro uomo o donna al mondo.
La vita coi cani è ritorno a casa.
Nessuno come il tuo cane sarà felice di vederti ogni volta che spunterai dalla porta dalla quale ti ha visto andar via; imparerà i tuoi orari, riconoscerà il tuo passo e sarà lì ad aspettarti, anche quando sarà vecchio e stanco, saltando di gioia come se non ti vedesse da un mese.
Anche se sei uscito per comprare il giornale.
La vita coi cani è rinuncia.
Perderai a poco poco quella porzione di divano su cui stavi tanto comodo, dove ti godevi il riposo ed il meritato relax dopo giornate faticose e noiose. E la cosa bella sarà che non ti dispiacerà affatto.
La vita coi cani è comunione.
Dividerai il tuo ultimo boccone con il tuo cane, perché non potrai resistere al suo sguardo implorante che hai incrociato purtroppo per te mentre stavi cenando.
La vita coi cani è insegnamento.
Sono loro che ti mostreranno, semplicemente correndo in un prato o sulla riva del mare, la bellezza di una giornata di sole e l'importanza di stupirsi -ogni volta- davanti alle cose semplici.
La vita coi cani è amore.
Quello che proverai ad emulare, che proverai a restituire al tuo cane senza però riuscirci.
Ma cimentarti in questa prova sarà una delle tue imprese più entusiasmanti.
La vita coi cani è un viaggio.
Nessun sentiero di montagna ti sembrerà lo stesso dopo che lo avrai percorso insieme al tuo cane: ricorderai profumi, odori e colori del bosco che prima non avevi sentito o visto; proprio come succederà per il tratto di vita che farete insieme.
La vita coi cani è una parentesi.
Per te è una parte della tua vita, un dolce intervallo fra mille impegni e anni da riempire di cose da fare, un breve cammino insieme ad un cane che tu ben sai, ad un certo punto, si fermerà per lasciarti andare da solo.
Invece per il tuo cane, la tua vita è tutto.
Web
84 notes · View notes
postocosamipare · 11 months
Text
Non troveranno mai una foto di noi, nessuno saprà mai niente perché non ci sarà testimonianza. Nessuno capirà mai ciò che abbiamo vissuto o provato, perché eravamo in primis noi a non capirci nulla, anche se in fondo lo sapevamo entrambi. Ricordi, messaggi, foto tue a sgamo e i luoghi dove siamo stati, nient’altro. Siamo state due anime intrecciate, unite, con una attrazione che non ci separerà mai completamente, se non solo a livello fisico. Due corpi che si son cercati nel buio della notte, quando tutto è silenzio e si spengono le luci. Due corpi che si sono cercati in segreto e nascosti in luoghi dove sarebbero stati bene. Se un giorno qualcuno dirà li ho visti amarsi avrà visto solo due ombre. Avranno solo visto due rimbambiti che si sorridevano insultandosi, ma sono sicura se qualcuno ci avesse davvero visti, avrebbero guardato me e avrebbero detto “guardate quella scema quanto è pazza di lui, le brillano gli occhi” ed era proprio così. Peccato che non siamo mai stati visibili, non abbiamo mai passato molto tempo assieme, non abbiamo mai avuto il sole sulla pelle, noi siamo il segreto, il peccato. Un peccato che sapevamo ci avrebbe portato all’odio (finto odio), alla voglia di scansarsi addosso e pensare che non sarebbe mai dovuto succedere. Noi siamo stati il cielo , siamo stati le stelle, ci siamo toccati con le labbra anche se avremmo voluto durasse di più, ci siamo sfiorati molte volte, ci siamo sfiorati ogni centimetro del nostro corpo, abbiamo fatto l’amore e ci siamo amati infinitamente senza problemi. Ora esistiamo come ricordi solo dietro gli angoli. È stato bello stare con te, quanto avrei voluto fosse durato per sempre ma quel sempre eterno, infinito.
16 notes · View notes
flameheart28 · 1 year
Text
Ora lo scrivo anche io un problema parlandone in maniera così generica che nessuno ci capirà un cazzo e nessuno potrà nemmeno darti un consiglio su come affrontarlo.
"non vedo via d'uscita, mi sento chiuso dentro una gabbia in una stanza buia"
Mi riferisco al lavoro? Alle relazioni? Alla solitudine? Ai problemi con me stesso? Alla mia voglia di trasferirmi? Chi lo sa, mettete Like e basta.
14 notes · View notes
greenbor · 1 month
Text
Poesia di https://immensoamore.tumblr.com/
Succede che tu hai amore per due e speri di farcela, speri possa bastare, ma la verità è che l'amore e' solo il tuo. Sei tu a trascinare l'emozione, a darle sferzate di continuo entusiasmo, spasmi di gioia, ventate di stupore. Sei solo tu e anche tenendo in tasca tutta la forza del mondo, per una storia questo non basta, non basterà mai, mai per nessuno.
Hai perso tanta energia per far capire a una persona cosa significasse davvero per te.
E’ inutile, davvero. Lo capirà da solo, vedrai, il tempo serve anche a questo, a farci fare le giuste valutazioni. Ripenserà a cosa avevi messo sul piatto e capirà che forse così per lui non rischierà mai più nessuno.
2 notes · View notes
lucytrump · 3 months
Text
Lei è una … una che ha imparato a cavarsela da sola. Una che non da nulla per scontato neanche la più piccola carezza che sa di meritare. E’ una che resta mentre gli altri cambiano e vanno via, ma poi chiude la porta a doppia mandata, perché sa bene che chi l'ha delusa una volta può farlo ancora.
Lei è nessuno … come a volte l'hanno fatta sentire e ci vuole davvero poco a farla crollare; ma non credere che non sappia rialzarsi, perché nessuno, e dico nessuno, è brava quanto lei se si tratta di ricominciare.
Lei è centomila … centomila pensieri, sorrisi, lacrime e sogni … Centomila spine cresciute sul petto attorno ad un cuore che trema, ma che saprà sempre fiorire … Centomila sbagli e nessun rimpianto, nonostante le cose non sono andate sempre come avrebbe voluto.
Lei … una come tanti, meglio di nessuno e peggio di centomila. E’ così che spesso si sente ma in realtà lei vale molto di più: è una come pochi. Chissà se lo capirà mai.
Lei ama, si arrabbia, si ammala, cade e poi si rialza … e lo fa con tenacia e con tutta la passione di cui è capace… come una, come nessuna, come centomila.
Paola H.
Tumblr media
3 notes · View notes
arcobalengo · 1 year
Text
💬 Ne abbiamo ripetutamente parlato e presentato fatti durante i briefing: l'Ucraina si sta rapidamente trasformando in uno degli hub mondiali della trapiantologia "nera". Molti fatti sono stati trattati nel film "Tanks for a Kidney". Esso fornisce ulteriori prove del fatto che il regime di Kiev sta espiantando i suoi combattenti feriti per ottenere i loro organi.
❗️ Il business prospera grazie alle elevate perdite dell'AFU in prima linea. Dopo le opportune procedure chirurgiche, i corpi vengono bruciati e i parenti vengono informati che il militare è scomparso. Queste terribili manipolazioni sono impossibili senza il permesso del regime di Kiev.
Nel Paese si è fatto molto per semplificare il più possibile l'"attività" dei trapiantatori. La procedura di prelievo di organi da persone decedute che non hanno dato il consenso a vita a donare i propri organi dopo la morte è stata notevolmente semplificata.
Non solo le cliniche pubbliche ma anche quelle private hanno ottenuto il diritto di eseguire trapianti. Riuscite a immaginare cosa sia oggi una clinica privata in Ucraina?
I principali beneficiari dei programmi di trapianto in nero in Ucraina sono i Paesi occidentali. Lo stesso scenario è stato elaborato in Jugoslavia. Tutti gli organi prelevati da coloro che sono morti sono andati a soddisfare i bisogni e le esigenze degli occidentali.
Il regime di Kiev è pronto a pagare gli aiuti militari che riceve con qualsiasi cosa, ora anche con gli organi umani dei propri cittadini. Un giorno l'Ucraina capirà a cosa servivano davvero i suoi "amici" americani ed europei.
☝️ Il Paese è stato letteralmente messo sotto i ferri. Mi viene in mente la storia del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (TPI). Anche allora molte cose furono trascurate e non viste, ma poi, quando il procuratore dell'ICTY Carla Del Ponte si dimise, scrisse un libro di memorie che descriveva questa parte più orribile e disse che nessuno era stato punito per questi crimini orribili e da incubo.
- Maria Zakharova
10 notes · View notes
Text
Tumblr media
Lei, una, nessuno e centomila.
Lei è una, una che ha imparato a cavarsela da sola. Una che non da nulla per scontato neanche la più piccola carezza che sa di meritare. È una che resta mentre gli altri cambiano e vanno via, ma poi chiude la porta a doppia mandata, perché sa bene che chi l'ha delusa una volta può farlo ancora.
Lei è nessuno, come a volte l'hanno fatta sentire e ci vuole davvero poco a farla crollare; ma non credere che non sappia rialzarsi, perché nessuno, e dico nessuno, è brava quanto lei se si parla di ricominciare.
Lei è centomila, centomila pensieri, sorrisi, lacrime e sogni. Centomila spine cresciute sul petto attorno ad un cuore che trema, ma che saprà sempre fiorire. Centomila sbagli e nessun rimpianto, nonostante le cose non sono andate sempre come avrebbe voluto.
Lei una come tanti, meglio di nessuno e peggio di centomila. È così che spesso si sente ma in realtà lei vale molto di più: è una come pochi. Chissà se lo capirà mai.
Lei ama, si arrabbia, si ammala, cade e poi si rialza e lo fa con tenacia e con tutta la passione di cui è capace, come una, come nessuna, come centomila.
~PaolaH.
Luce Nera- Grace
10 notes · View notes
canesenzafissadimora · 2 months
Text
Succede che tu hai amore per due e speri di farcela, speri possa bastare, ma la verità è che l'amore e' solo il tuo. Sei tu a trascinare l'emozione, a darle sferzate di continuo entusiasmo, spasmi di gioia, ventate di stupore. Sei solo tu e anche tenendo in tasca tutta la forza del mondo, per una storia questo non basta, non basterà mai, mai per nessuno.
Hai perso tanta energia per far capire a una persona cosa significasse davvero per te.
E’ inutile, davvero. Lo capirà da sola, vedrai, il tempo serve anche a questo, a farci fare le giuste valutazioni. Ripenserà a cosa avevi messo sul piatto e capirà che forse così per lei non rischierà mai più nessuno.
Tumblr media
Massimo Bisotti
11 notes · View notes
Text
Tumblr media
Lei, una, nessuno e centomila.
Lei è una, una che ha imparato a cavarsela da sola. Una che non da nulla per scontato neanche la più piccola carezza che sa di meritare. È una che resta mentre gli altri cambiano e vanno via, ma poi chiude la porta a doppia mandata, perché sa bene che chi l'ha delusa una volta può farlo ancora.
Lei è nessuno, come a volte l'hanno fatta sentire e ci vuole davvero poco a farla crollare; ma non credere che non sappia rialzarsi, perché nessuno, e dico nessuno, è brava quanto lei se si parla di ricominciare.
Lei è centomila, centomila pensieri, sorrisi, lacrime e sogni. Centomila spine cresciute sul petto attorno ad un cuore che trema, ma che saprà sempre fiorire. Centomila sbagli e nessun rimpianto, nonostante le cose non sono andate sempre come avrebbe voluto.
Lei una come tanti, meglio di nessuno e peggio di centomila. È così che spesso si sente ma in realtà lei vale molto di più: è una come pochi. Chissà se lo capirà mai.
Lei ama, si arrabbia, si ammala, cade e poi si rialza e lo fa con tenacia e con tutta la passione di cui è capace, come una, come nessuna, come centomila.
[Paola H. , Le Verità Mancanti]
10 notes · View notes