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#passato non equilibrato
patriam20 · 1 year
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Cosa si intende per famiglia disfunzionale.
"Genitore" è una parola che proviene da "generare": ovvero "mettere al mondo". La parola corretta è tutore/educatore. Chiunque può essere genitore, se fecondo ("generare"), ma essere educatori è cosa diversa: significa sapere cosa sia la crescita di un figlio (proprio o adottato).
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Una famiglia disfunzionale è un ambiente dove i figli non vengono cresciuti secondo le loro propensioni; i genitori hanno molti pregiudizi, che trasferiscono ai figli. I figli, in questo modo, non sono in grado di affrontare la vita con serenità e maturità, e sono asociali.
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Viviamo in un Paese a maggioranza cattolica (religione razzista, misogina, maschilista, omofoba): nascere e crescere in una famiglia disfunzionale è la prassi; è ciò che la maggior parte di noi subisce. Alcuni di noi lo capiscono; altri, hanno bisogno di un supporto.
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Capita anche alla persona più intelligente di "perdersi": di annegare nei bicchieri d'acqua; non è dandogli del deficiente, dell'imbecille, che lo aiutiamo a tirare fuori il meglio di se stesso.
Se il periodo "deficiente" va avanti da anni, su un social si vede (purtroppo).
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Trovare un filmato grottesco è molto diverso che esprimere dissenso verso un soggetto, poiché omofobi. Quel dissenso è disprezzo per una persona che non fa del male a nessuno; disprezzo gratuito che fa rilevare che chi disprezza non ha una vita che lo soddisfi, e per questo odia.
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Possiamo anche trovare grottesco un filmato, ma non va mai dimenticato che se non è finzione (cinema), allora stiamo parlando di persone che non recitano. Se quelle persone non fanno del male a nessuno, non vi è motivo logico per criticarle - se non che si è intimamente infelici.
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archinterni · 10 months
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UNA VITA DA ARCHITETTO
Interessante incontro con Gian Carlo Malchiodi che, introdotto dall'amico Ugo la Pietra, curatore del volume per i tipi di Prearo Editore e da Antonio Monestiroli, racconta la feconda vita professionale all'insegna di un razionalismo della scuola milanese.
Presiede l'incontro il Presidente dell'Ordine Arch. Daniela Volpi.
GIAN CARLO MALCHIODI: UNA VITA DA ARCHITETTO
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DANIELA VOLPI Il Presidente dell’Ordine Daniela Volpi dà il benvenuto e ringrazia per aver scelto la sede dell’Ordine per la presentazione del bel libro su Gian Carlo Malchiodi, uno dei protagonisti della rinascita della città del dopoguerra. Milano è ricca dei suoi edifici nei quali, ancora oggi si può riconoscere la sua ricerca nel declinare la modernità mantenendola all’interno delle identità storiche della scuola razionalista. Una modernità “progettata”, sintesi creativa tra passato e futuro. UGO LA PIETRA L’Architetto e Artista Ugo La Pietra, curatore del libro prende la parola e racconta di aver accettato il difficile incarico di scrivere questo testo, non come storico, ma come appassionato di architettura. Con questo approccio, infatti, ha scritto diversi saggi: nel 1985 ha scritto il primo libro su Gio Ponti, fino ad allora autore dimenticato. Successivamente ha scritto di Ulrich e poi stava apprestandosi a fare la monografia di Tomaso Buzzi e del suo maestro, Vittoriano Viganò. Noi tutti passiamo davanti alle case di Malchiodi, senza saperlo. Questo libro dovrebbe portare alla luce queste mirabili opere degli ani 40 e 50. In quegli anni, se ci fossero stati più architetti del suo livello, la città avrebbe oggi un altro aspetto. Malchiodi è anche fine designer, basti guardare le cassette delle lettere, i corrimano, le maniglie, le lampade e tutti i piccoli dettagli che pazientemente disegna, senza lasciare nulla la caso. La sua architettura è colta e attenta, dal disegno equilibrato e ricco di modulazioni, ritmi, soluzioni spaziali innovative e trasparenze. Le soluzioni progettuali sono rese da arditi accostamenti di materiali, caldi e freddi, colorati o sobri. ANTONIO MONESTIROLI Antnio Monestiroli inquadra l’opera di Malchiodi nello scenario culturale dell’epoca, che vedeva come protagonisti Gardella, Albini, BBPR, generazione di maestri molto poco conosciuta, forse anche perche’ poco trattata dalle riviste, trascurata dalla storia dell’architettura.
E’ un movimento di cultura, che crede nella ragione e vede anche l’architettura come una disciplina conoscitiva. Sviluppando un progetto, si andava alla radice del problema, cogliendo gli elementi essenziali e organizzandoli in modo razionale. Il grande amore per la casa in cui si vive bene, in cui vige un buon rapporto con la natura e il sole, l’attenzione verso le condizioni igieniche, la distribuzione spaziale logica, hanno come risultante la semplicità della forma. Un altro aspetto importante riguarda il rapporto tra la vostra generazione e quella dei progettisti più giovani. Oggi sembra ci sia una riscoperta di forme pure e razionali a voi care. Intanto si sta abbandonando l’hi-tech, momento di forte ideologia delle macchine architettoniche come il Beaubourg. GIAN CARLO MALCHIODI Malchiodi comincia il suo intervento ringraziando tutti gli attori della serata: l’Ordine, l’editore e i relatori. Quando ha cominciato a progettare in Italia c’era ancora la famosa architettura del regime. Tutte le riviste italiane portavano esempi quali Piacentini, salvo qualche eccezione come Ridolfi. Uno stile che non lo convinceva. Nella sua vita professionale ha avuto diverse esperienze e anche la fortuna di avere avuto come maestro Gio Ponti e di essere andato a lavorare nel suo studio. Dopo il lavoro spesso Ponti gli parlava di architettura, insegnandogli molti principi che ancora usa. Diceva: “l’edificio deve essere un oggetto finito, completo, composto da base, corpo e coronamento. Se lo progettate così non si potranno attaccare dei pezzi”. Achille Castiglioni faceva l’esempio dell’uovo, forma naturale perfetta e pertanto intoccabile. Lo stesso Castiglioni diceva che nulla doveva essere lasciato al caso. Se ne è ben accorto Malchiodi, nella professione, quando, omettendo di disegnare dei particolari, essi venivano malamente interpretati dal costruttore. Alle volte basta un particolare sbagliato, per rovinare tutta una composizione. Malchiodi è sempre partito dalla pianta, cercando sempre di perfezionarla, perchè la casa risultasse funzionale, rispondendo alle esigenze del fruitore. Le sue piante sono come delle macchine e da esse deriva la forma dell’edificio esterno. Per quanto riguarda i committenti, egli non ha mai avuto clienti ricchi e altisonanti, che lo chiamavano per progettare una villa. La casa di via De Amicis, per esempio è fatta di balconcini, come quella progettata da Viganò in Viale Piave, pannellati, in origine, color carta da zucchero. Malchiodi avrebbe voluto che ogni pannello dei balconi fosse dipinto con un quadro astratto, e che tutti i pannelli insieme formassero un enorme dipinto. Cosa impossibile, se vediamo cosa è venuto fuori. Una delle case che gli piace ancora ora è quella di via Cassolo, una delle ultime. Una casa con un fronte di oltre 60 metri molto stretto. Ha voluto arretrare la casa, progettato un giardino sul fronte e innalzato la casa maggiormente, rompendo questo volume in quattro elementi sfalsati e collegati dai corpi scale e ascensori. Questi edifici avevano perso il loro parallelismo con la strada, che è stato poi recuperato mediante l’allineamento dei balconi.
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Gloria! è l'inizio della rivoluzione
Gloria! è un film vivace, vero che dà speranza ma che soprattutto dà voce alle donne che non l’hanno avuta mai. Margherita Vicario nella sua opera prima è riuscita a realizzare un film sicuramente con qualche stonatura ma che si fa volere bene e restituisce gioia allo spettatore.
Un incontro tra musica del passato e musica pop perfettamente equilibrato.
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L’altra sera ho avuto modo di vedere Gloria! di Margherita Vicario presso il Cinevillage di piazza Vittorio e ne sono rimasta profondamente colpita. Sfortunatamente (o fortunatamente) faccio parte di quel gruppo di persone che una volta uscite dal cinema non riescono a dare un vero parere oggettivo di quello che vedono, c’è sempre una sorta di scontro tra parere razionale e irrazionale. Gloria! fa parte di quella manciata di film che io ho sinceramente amato sin dal primo momento. E lo dico senza mezze misure. Se avete modo di vederlo, guardatelo e godetevelo perché oltre ad essere un film piacevole da guardare, riesce a mettere alla luce il talento delle compositrici del passato di cui sappiamo ben poco. Margherita Vicario in questa sua prima opera ha fatto una ricerca accurata e non indifferente per riuscire a rappresentare un universo musicale quanto più fedele possibile al periodo storico in cui è ambientata la narrazione. Anche la scelta delle attrici non è assolutamente casuale, tutte scelte letteralmente per il loro tono di voce, oltre che per il loro talento.
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In un periodo storico dove la donna non poteva avere niente, le protagoniste si uniscono in un viaggio legate dalla musica e dalla voglia di far sentire la loro voce e non solo...Il bisogno di dare un suono a quelle parole e quei sentimenti che di solito sono costrette a nascondere o, ancora peggio, a reprimere rende rivoluzionario il loro incontro. Ed è proprio grazie alla musica che le orfane speranzose, prima diventano collaboratrici per poi diventare sorelle con lo stesso sogno e con lo stesso bisogno: essere libere di essere e fare ciò che desiderano. Una realtà femminista che fa sperare che per qualcuno sia andata a finire veramente così. Una giornalista che seguo ha detto che Gloria! è il film di cui noi tutti abbiamo bisogno e mi ritrovo tantissimo in queste parole.
Isabella R.
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enkeynetwork · 8 months
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scienza-magia · 9 months
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L’astrologia come strumento di marketing
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Nella società contemporanea i social media stanno svolgendo un importante ruolo nel diffondere l’astrologia tra i giovani. L’attuale situazione caratterizzata dall’incertezza sociale ed economica i disordini politici e la perdita di fiducia nelle istituzioni religiose stanno favorendo la diffusione dell’astrologia tra i giovani e meno giovani. L’utilizzo dei mass media facilita la diffusione dell’astrologia. Nelle società del passato le persone potevano contare sul fatto che le cose restavano immutate per lunghi periodi di tempo e la dipendenza dai giornali dalla radio era molto minore. Così l’introduzione della televisione non rappresentò solo un progresso tecnologico ma una svolta epocale allo stesso modo l’avvento di Internet ha dato inizio ad un nuovo tipo di influenza sulla società. Internet si è inserito nell’attuale panorama sociale giungendo ad occupare un grande spazio della vita moderna. La capacità di condividere e accedere a una vasta gamma di contenuti on-line ha cambiato profondamente la cultura e i rapporti sociali. Dobbiamo dire che anche internet ha dato un importantissimo contributo alla diffusione e all’affermazione dell’astrologia nella società contemporanea. In ultima analisi possiamo dire che sia i mass media sia internet hanno dato un grandissimo contributo a dare all’astrologia una posizione consolidata nella vita quotidiana di un numero crescente di individui influenzando le loro decisioni i rapporti interpersonali ed anche le scelte di consumo. Parallelamente al crescente utilizzo dei social alcune aziende hanno deciso di utilizzare l’astrologia nelle loro strategie di marketing allo scopo di conquistare l’attenzione dei consumatori promuovendo prodotti o servizi Infatti molte persone credono nell’influsso delle stelle sulla loro personalità sul comportamento e sul destino e pertanto l’astrologia è diventata un’efficace strumento di marketing. Diversi sono i modi in cui l’astrologia viene utilizzata come strumento di marketing. Per esempio i marketer hanno promosso prodotti personalizzati in base al proprio segno zodiacale letture dell’oroscopo per creare un senso di connessione personale con il proprio futuro e campagne pubblicitarie per creare messaggi mirati in grado di coinvolgere moltissime persone. Dal momento che l’astrologia esercita un notevolissimo fascino nel mondo contemporaneo è necessario che le aziende che la utilizzano come strumento di marketing siano trasparenti nei confronti dei consumatori cercando di non ingannarli. Infatti sarebbe facile per aziende prive di scrupoli sfruttare le credenze nel determinismo astrologico per ottenere dei vantaggi economici. Dobbiamo dire che varie piattaforme social ospitano numerosi account dedicati all’astrologia, account che offrono letture personalizzate previsioni e consigli basati sui segni zodiacali degli individui. Tali account diventano spesso delle comunità virtuali nelle quali i giovani condividono le loro esperienze. Inoltre essi danno luogo a discussioni di ogni tipo scoprendo nuovi aspetti della loro personalità. In un ambiente commerciale in costante crescita l’astrologia è diventata uno strumento essenziale per catturare l’attenzione del pubblico. Grazie ad essa le aziende possono adeguare il loro messaggio i prodotti e i servizi per rispondere alle esigenze e agli interessi specifici di ciascun segmento del loro pubblico. Infatti spesso l’astrologia permette alle aziende di raggiungere i consumatori in maniera efficace creando un senso di rilevanza unicità e personalizzazione delle loro esperienze. Nell’epoca post moderna le aziende hanno trovato nell’astrologia un sostegno importante per stabilire un collegamento diretto e personale con ciascun consumatore. Infatti esse hanno a disposizione strumenti avanzati per raccogliere e analizzare i dati sui comportamenti le preferenze e le caratteristiche individuali dei consumatori. Tuttavia è fondamentale trovare un equilibrato uso dell’astrologia. Oltre alle consuete pratiche l’astrologia è collegata in modo interaziendale ovvero con attività e processi che avvengono nella stessa azienda. Le risorse umane e l’astrologia possono fare affidamento su metodi e strumenti validati scientificamente per prendere decisioni informali e giuste per l’organizzazione e i suoi dipendenti. Alcuni gruppi di risorse umane possono utilizzare l’astrologia come uno strumento informale per avviare discussioni su temi come la personalità le preferenze individuali e le sfide personali. Nelle attività di marketing un'altra strategia molto importante nelle aziende è la collaborazione. Le collaborazioni di marketing nel settore dell’astrologia possono essere un metodo interessante per entrambe le parti coinvolte sempre che siano gestite con attenzione e rispetto nei riguardi dell’astrologia. Ogni qualvolta si comincia una collaborazione di marketing nell’ambito dell’astrologia sia le aziende che gli astrologi devono fare in modo di salvaguardare la reputazione e il valore dell’astrologia come disciplina spirituale o di auto esplorazione. In ultima analisi è necessario concentrarsi sulla creazione di contenuti importanti e significativi che diano la possibilità agli individui di comprendere meglio l’astrologia nonché il modo in cui può essere applicata alle loro vite. A tale proposito è molto importante monitorare e valutare l’efficacia della collaborazione di marketing nell’ambito dell’astrologia. Talvolta gli astrologi possono collaborare con degli influencer o delle personalità che operano sulle piattaforme online con un ampio seguito. Tali collaborazioni possono permettere agli astrologi di raggiungere un pubblico più vasto riuscendo in tal modo a presentare l’astrologia a persone nuove. Infatti le affermazioni riguardanti l’astrologia formulate da persone famose possono diffondersi rapidamente per mezzo di interviste poste sui social media ed articoli. Questa strategia può attribuire ad aumentare a livello di massa la percezione all’astrologia come una disciplina importante e valida dando così modo alle imprese che utilizzano l’astrologia di poter ottenere un vantaggio di tipo economico e non economico. Concludiamo tale articolo mettendo in evidenza che il successo mediatico dell’astrologia nella cultura contemporanea deve essere oggetto di studio da parte dei sociologi per comprendere le cause che rendono l’astrologia così coinvolgente ed importante per molti individui. Prof. Giovanni pellegrino Read the full article
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La C e la A
Ho litigato con C giovedì ed è stato molto spiacevole. Al liceo ha fatto razzia di qualsiasi cosa avessi da dare, anche se non era per lei. Non ho dormito per due anni per stare appresso alle sue chiamate notturne e calmare le sue ansie, anche quando sospettavo fosse solo noia. Le facevo compagnia e finché non si addormentava, finché il sonno non era passato a me e mi restavano quelle ore vuote prima della sveglia a guardare il soffitto.
Temevo da tempo lo avrebbe rifatto. Quando ho tirato fuori un briciolo di assertività se l'è presa a male, e definirei la sua ultima espressione un esempio di borderline rage un po' più equilibrato. Ti ho pensata, e ho pensato "vedi, ha ragione lei", e per questo ho un po' di risentimento nei tuoi confronti perché mi hai lasciato una diffidenza che io non avevo prima. Ma sai cosa? era immotivata. Abbiamo chiarito due giorni dopo, e sono io che le ho chiesto di aspettare perché lei aveva un esame. È stata una bella conversazione, un po' goffa perché era esplicito stessimo cercando di non pestarci i piedi, ma è stata super sana, equilibrata, costruttiva. Io non sono ansiosa né iperemotiva, non se il posto dove sto è sicuro, perché l'unica rassicurazione che mi serve è che l'altra persona non mi sta scrutando cercando motivi per andarsene, perché ho un margine, perché vuole restare e vedere anche me.
Sono fiera di come l'abbiamo gestita, ma brucia perché se solo mi avessi ascoltata non sarebbe finita così con te. Ma forse era così che doveva andare, tu sei libera e io no posso farti vedere colori che per te non esistono. Vorrei essere riuscita a farti sentire al sicuro, mi manchi. Spero sia felice, ovunque tu sia.
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Sangiovese dei colli Pesaresi
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
Centri di produzione
I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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mantruffles · 1 year
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Sangiovese dei colli Pesaresi
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
Centri di produzione
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blissful-moontrip · 1 year
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Sangiovese dei colli Pesaresi
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
Centri di produzione
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danni-phantom · 1 year
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Sangiovese dei colli Pesaresi
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro. Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno. Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta. Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%. Il colore è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita. L’odore prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone. Il sapore asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro. La gradazione alcolica varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori. Invecchiamento Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale. Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi. Abbinamento cibo vino Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti. Centri di produzione I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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captainvegas · 1 year
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Sangiovese dei colli Pesaresi
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Sangiovese dei colli Pesaresi
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro. Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno. Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta. Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%. Il colore è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita. L’odore prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone. Il sapore asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro. La gradazione alcolica varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori. Invecchiamento Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale. Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi. Abbinamento cibo vino Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti. Centri di produzione I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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mimwashere · 1 year
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro. Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno. Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta. Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%. Il colore è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita. L’odore prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone. Il sapore asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro. La gradazione alcolica varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori. Invecchiamento Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale. Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi. Abbinamento cibo vino Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti. Centri di produzione I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
Centri di produzione
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joaomurakami · 1 year
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente        complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
Centri di produzione
I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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thewasteland2 · 2 years
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CONOSCENZA (versi per chi non ne voleva - 1)
In un passato che sembra vicino ma in realtà non lo è tanto, pensando a questa storia la definii “una drammatica quanto sarcastica e amara trilogia”, perché divisa in tre parti, e “la cui intelligibilità necessiterebbe almeno di un trattatello di psicologia”. Mi riferisco a un amore intenso ma controverso fin dai primi momenti e soprattutto non equilibrato, ma, forse inspiegabilmente, il…
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