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#pausadiformazione2
susieporta · 4 years
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susieporta · 4 years
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"Da quando Paula (mia figlia) è morta 27 anni fa, ho perso la paura della morte.
Innanzitutto, perché l’ho vista morire tra le mie braccia e ho capito che la morte è come la nascita, è una transizione, una soglia e ho perso la sua paura personalmente.
Ora, se il virus mi cattura, appartengo alla popolazione più vulnerabile, gli anziani, ho 77 anni e so che se lo prendo, morirò. Quindi la possibilità della morte mi è molto chiara in questo momento, la vedo con curiosità e senza paura.
Ciò che la pandemia mi ha insegnato è di lasciar andare le cose, di rendermi conto di quanto poco ho bisogno.
Non ho bisogno di comprare, non ho bisogno di più vestiti, non ho bisogno di andare da nessuna parte o viaggiare. Penso di averne troppo. Mi guardo intorno e mi chiedo perché tutto questo. Perché ho bisogno di più di due piatti?
Quindi scopri chi sono i veri amici e le persone con cui voglio stare.
Cosa pensi che la pandemia ci insegni a tutti?
Ci sta insegnando le priorità e ci sta mostrando una realtà. La realtà della disuguaglianza. Come alcune persone passano la pandemia su uno yacht ai Caraibi e altre persone muoiono di fame.
Ci ha anche insegnato che siamo una famiglia.
Quello che succede a un essere umano a Wuhan, succede al pianeta, succede a tutti noi. Non esiste questa idea tribale che siamo separati dal gruppo e che possiamo difendere il gruppo mentre il resto della gente se ne frega. Non ci sono muri, non ci sono pareti che possono separare le persone.
I creatori, gli artisti, gli scienziati, tutti i giovani, molte donne, stanno prendendo in considerazione una nuova normalità. Non vogliono tornare a ciò che era normale.
Si chiedono quale mondo vogliamo. Questa è la domanda più importante in questo momento.
Quel sogno di un mondo diverso: dobbiamo andare lì.
E rifletto: a un certo punto mi sono resa conto che si viene al mondo per perdere tutto. Più a lungo vivi, più perdi. In primo luogo stai perdendo i tuoi genitori, a volte persone molto care intorno a te, i tuoi animali domestici, i luoghi e anche le tue facoltà.
Non puoi vivere nella paura, perché ti fa immaginare cose che non accadono e soffri il doppio.
Dobbiamo rilassarci un po’, provare a goderci quello che abbiamo e vivere nel presente.”
- Isabel Allende
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susieporta · 4 years
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"Ragazze siate indipendenti economicamente e poi fate quello che volete, cambiate pure uomo, l'importante è che non gli chiediate i soldi per le calze, perché non si può essere indipendenti nella testa se si è dipendenti nei piedi"
LIDIA MENAPACE alla Casa delle Donne di Milano 11 aprile 2015
ph. Livia Sismondi
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susieporta · 4 years
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Il mondo dovrebbe essere così: chi ha bisogno, va aiutato.
Gino Strada.
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susieporta · 4 years
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Cerca paesaggi
onesti e chiari
ora che le persone
sono incomprensibili.
Guarda ogni cosa
come se fosse bella.
E se non lo è vuol dire
che devi guardare meglio.
Considera che la cosa
più difficile è vedere
una cosa qualsiasi
in un giorno qualsiasi.
Franco Arminio
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susieporta · 4 years
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Una parte del mio cuore rimarrà innevata per sempre.
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susieporta · 4 years
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Davanti a un temporale:
non costruire muri,
fortifica le basi.
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susieporta · 4 years
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Marc Chagall mentre dipinge.
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susieporta · 4 years
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Io vorrei per il 2021 il silenzio.
Silenzio per interiorizzare le cose che ci sono successe.
Silenzio per capirci nel profondo.
Silenzio per leggere e per ascoltare prima di parlare.
Silenzio per darsi il tempo di crescere.
Quello dei social è un tempo che manca di silenzi, dove tutto è veloce, pieno di stimoli e informazioni.
Il tempo dell'anima, invece, richiede pazienza e cura.
Ecco, per il 2021 vorrei il silenzio della cura, quella che abbiamo perduto per il nostro pianeta, per la vita di ogni creatura, per la bellezza.
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susieporta · 4 years
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(...) Non si guarisce mai da ciò che ci manca, ci si adatta, ci si racconta altre verità. Si convive con se stessi, con la nostalgia della vita, come i vecchi.
Margaret Mazzantini
Picture by Anka Zhuravleva
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susieporta · 4 years
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Non ti chiedo miracoli o visioni,
ma la forza di affrontare il quotidiano.
Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita.
Non darmi ciò che desidero
ma ciò di cui ho bisogno.
Insegnami l'arte dei piccoli passi.
Antoine de Saint-Exupéry
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susieporta · 4 years
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Stasera ho gridato, come una furia, come un pazzo, con Daniele che faceva finta di non sentire mentre gli dicevo di sedersi a tavola e continuava a giocare con le costruzioni sul divano. Si sono allineati tutti i pianeti più deprecabili: l'indisponenza di questo cinquenne che pare l'abbia studiata nei peggiori bar di Caracas, la mia stanchezza da recluso in smart working, un bicchiere rovesciato da Susanna, una sceneggiata identica fatta stamattina con la tazza del latte e risolta tra pianti e corse per non fare tardi e mai più papà ti giuro mai più. Passata l'esplosione, e ancora fumavo di rabbia, con la faccia impastata di lacrime e lenticchie e un cucchiaio fermo a mezz'aria in mano, Daniele mi ha chiesto di fare pace. È stato lì che mi è venuta una voce gelida e cupa, e gli ho detto: che facciamo pace a fare, tanto domani ti comporterai come oggi. Il cucchiaio si è abbassato fino a scendere nel piatto, e il pianto di Daniele, da frigrare che era, è diventato vero, pieno: non puoi saperlo, mi ha detto, e singhiozzava, se domani farò come oggi, non puoi saperlo.
Se mi avesse dato una coltellata mi avrebbe fatto meno male, e stasera mi sarei meritato pure quella. Si fanno i conti fin da piccoli con i propri limiti, con i propri sbagli, con la propria miseria: ma se nemmeno tuo padre crede più alla possibilità che tu ti rialzi, che qualcosa cambi, che le tue ombre si rischiarino, allora non ha senso più niente, è finita sul serio. L'ho stretto provando a scusarmi e a calmarlo, e a calmarmi, col cuore spezzato entrambi. E ora mi viene da pensare che l'Avvento sia tutto qua: l'attesa certa di un Padre che crede ancora in noi, nonostante non cambiamo mai, nonostante tutto, e torna ogni volta ad abbracciarci. E a chiederci di abbracciare, noi per lui.
Simone Esposito
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susieporta · 4 years
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Chiamami quando ti va, quando ne hai voglia, ma non come chi si sente obbligato a farlo, questo non sarebbe bene né per te né per me.
A volte mi metto a immaginare quanto sarebbe meraviglioso se mi telefonassi solo perché sì, semplicemente come uno che ha avuto sete ed è andato a bere un bicchiere d’acqua, ma so già che sarebbe chiederti troppo, con me non dovrai fingere mai una sete che non senti.
José Saramago
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susieporta · 4 years
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Alzatevi durante la cena,
ditelo che avete un dolore
che non passa. Guardate negli occhi
i parenti, provate a fondare
davvero una famiglia
una federazione di ferite.
Ora che siete in compagnia
ditela la vostra solitudine,
sicuramente è la stessa degli altri.
E dite la noia, l'insofferenza
per il freddo, per il cappotto,
per la digestione.
Se scoppiate a piangere
è ancora meglio,
scandalizzateli i vostri parenti,
piantate la bandiera dell'inquietudine
in mezzo al salotto.
Fatevi coraggio, prendete un libro di poesia
leggete qualche verso,
loro per domani hanno programmato
il cinema.
Parlate dei morti,
parlate di voi e poi ascoltate,
sparecchiate, togliete di mezzo il cibo,
mettete a tavola la vostra vita.
Franco Arminio
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susieporta · 4 years
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Resta viva.
Non accontentarti.
Porta i tuoi occhi a fare una passeggiata, appena puoi.
Non rinunciare ai tramonti, alla speranza.
Accetta la sofferenza. Accetta la felicità.
Accetta la forza che a volte ti pervade.
Non lasciarti schiacciare da quello che è stato, da quello che non hai. Non farti portar via la gentilezza, la curiosità, la fantasia.
Continua a saltare nelle pozzanghere, se ti va.
Cambia pettinatura, cambia pelle.
Cambia modo di vestirti e di truccarti, cambia abitudini, amicizie, luoghi e sogni.
Cambia spesso, ma lotta fino alla fine per non perderti.
Abbi cura di te, abbi cura del modo in cui guardi gli altri.
Ricorda che la cura, se davvero ne esiste una, sono le persone.
Non dimenticarti di loro. Delle loro mani.
Dei loro guai. Delle loro storie piccole ma grandiose.
Non precluderti niente solo perché potrebbe distruggerti.
Non sparire.
Resta, goditi lo spettacolo.
Resta coraggiosa.
Resta dolce.
Testa alta, cuore in mano.
Susanna Casciani
Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore
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susieporta · 4 years
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Studi sull'amore. 20
Contro la morte esiste
Solo l’amore,
ma l’amore non serve a combattere
la morte, ma a sentirla
più profondamente
e a non temerla.
La paura della morte
Viene a chi non crede nel suo corpo,
a chi pensa alla morte
come se fosse l’unico evento
della vita e invece è solo l’ultimo
e non è neppure sicurissimo.
Darsi all’amore
è l’unica cura contro l’invadenza
della morte.
Le donne lo sanno meglio degli uomini,
meglio delle donne lo sa la luna,
meglio della luna
lo sa il vento:
lascia correre la tua vita,
nessuna morte la può raggiungere,
ma non deve essere una fuga,
corri dentro di te e dentro gli altri,
siamo tutti qui,
sangue della stessa vena:
chi ama non esce mai di scena.
Franco Arminio
Opera di Elena Marsico
388 7622101 per chi vuole fare ricorso a cure poetiche
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