Tumgik
#postpostumo
andreasales · 4 years
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[#postpostumo] ...e dopo le grandi attese è inevitabile tirare le somme e pensare che spesso, molto spesso, forse troppo spesso, le aspettative sono caricate di ipotesi attese. E che le aspettative non ti permettono di vivere il presente, il momento. Aspettativa: “Essere, stare in aspettativa; la nostra aspettativa non è stata delusa, a proposito di un fatto vantaggioso a lungo desiderato, auspicato; quindi, previsione (per lo più ottimistica)” dal web. Quasi fosse una cosa dovuta, inevitabile. È una sensazione strampalata, come quando sei a un concerto e fai il video con il tuo cellulare e guardi il concerto dal cellulare per assicurarti che il video venga bene, scordando due cose fondamentali: (1) ti stai perdendo il concerto dal vivo e (2) raramente riguarderai il video e se tu dovessi farlo, poco avrà a che fare con il concerto vero e proprio. Ti sei perso le emozioni del momento. Le aspettative sono la stessa cosa: ti eri immaginato un sacco di cose che stai cercando nel mentre del tuo evento, non rendendoti conto che magari ne stanno accadendo delle altre che ti sfuggono perché non contemplate dalla tua idea preconfezionata... Così, dopo le grandi attese, tiri le somme. E spesso anche le somme non sono immuni dai condizionamenti di cose pre-viste ma non viste da-(v)vero. Che roba... Ora godiamoci le cose del primo dell’anno, perché come ben si sa: “Chi non tromba a Capodanno... non tromba a Capodanno”. Nulla di più. Lenticchie, trombate o mutande rosse, di luoghi comuni e di aspettative non dipendenti dalla nostra volontà, lasciamole a chi pensa che le questioni ecologiche non siano di nostra competenza o che le battute sessiste non generino una subcultura maschilista umiliante per la donna. Tanto per citare due cose a me care... Buon anno, a te. https://www.instagram.com/p/B6xbRqwqmXG/?igshid=c9k6evw6msev
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andreasales · 4 years
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[#postpostumo] ...e dopo le grandi attese è inevitabile tirare le somme e pensare che spesso, molto spesso, forse troppo spesso, le aspettative sono caricate di ipotesi attese. E che le aspettative non ti permettono di vivere il presente, il momento. Aspettativa: “Essere, stare in aspettativa; la nostra aspettativa non è stata delusa, a proposito di un fatto vantaggioso a lungo desiderato, auspicato; quindi, previsione (per lo più ottimistica)” dal web. Quasi fosse una cosa dovuta, inevitabile. È una sensazione strampalata, come quando sei a un concerto e fai il video con il tuo cellulare e guardi il concerto dal cellulare per assicurarti che il video venga bene, scordando due cose fondamentali: (1) ti stai perdendo il concerto dal vivo e (2) raramente riguarderai il video e se tu dovessi farlo, poco avrà a che fare con il concerto vero e proprio. Ti sei perso le emozioni del momento. Le aspettative sono la stessa cosa: ti eri immaginato un sacco di cose che stai cercando nel mentre del tuo evento, non rendendoti conto che magari ne stanno accadendo delle altre che ti sfuggono perché non contemplate dalla tua idea preconfezionata... Così, dopo le grandi attese, tiri le somme. E spesso anche le somme non sono immuni dai condizionamenti di cose pre-viste ma non viste da-(v)vero. Che roba... Ora godiamoci le cose del primo dell’anno, perché come ben si sa: “Chi non tromba a Capodanno... non tromba a Capodanno”. Nulla di più. Lenticchie, trombate o mutande rosse, di luoghi comuni e di aspettative non dipendenti dalla nostra volontà, lasciamole a chi pensa che le questioni ecologiche non siano di nostra competenza o che le battute sessiste non generino una subcultura maschilista umiliante per la donna. Tanto per citare due cose a me care... Buon anno, a te. https://www.instagram.com/p/B6xbRqwqmXG/?igshid=c9k6evw6msev
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