La scrittrice JK Rowling potrebbe essere indagata e arrestata dalle autorità scozzesi per misgendering (riferirsi ad una persona con un pronome non in linea con la sua identità di genere).
La Scozia ha introdotto una nuova legge sui crimini d’odio e sull’ordine pubblico in cui chiamare qualcuno “lui” anche se è un maschio biologico potrebbe essere un reato penale.
La Rowling ora sta provocando le autorità affinché la arrestino poiché si rifiuta di fare marcia indietro sulle sue opinioni sul transgenderismo.
"Attualmente sono fuori dal paese, ma se quello che ho scritto qui si qualifica come un reato secondo i termini della nuova legge, non vedo l'ora di essere arrestata quando tornerò nella culla dell'Illuminismo scozzese."
La pena massima prevista dalla nuova legge è di 7 anni di carcere.
Siamo alla follia. Follia pura. Gli inglesi tra lbgt e islam stanno portando alla fine l'uomo bianco occidentale.
Io diventata that girl: stamattina palestra, lavoro, da due settimane ho iniziato la dieta, la sera spengo il telefono e leggo. Però la sveglia prima delle 7 mai, quello mai, follia pura.
Messina, Catania, Scicli,Agrigento, Palermo, Modica, Ragusa, Marsala
Le città racchiudono
la felicità di quanti
abitano le sue infinite case
Per questo escono
nel mattino grigio
cercando la loro felicita
Vanno su tram, taxi
entrano ed escono
da uffici tristi e anonimi
Cercano senza sosta
sorrisi ed abbracci
nei negozi, di fronte uno spritz
la rincorrono sempre
dietro ad una “riga”
nel fumo acre, denso di maria
qualcuno nel lavoro
in amori digitali
accumulando case e gioielli.
Ma non trovano mai
quanto desiderano
la felicità che ferma il tempo
che gli riempie il cuore
che è il tutto e il di più
quello per cui sei nato e vissuto
Le città nascondono
la felicità che tutti
cercano tra le strade ed i viali
con affanno, e rabbia
disperazione e follia
fantasia e pura immaginazione.
In fondo, infine, la città
vive di questa ansia
per questo nessuno sa
dove è, la felicità.
Cities enclose the happiness of those who inhabit their infinite homes.
That's why they go out, in the gray morning, looking for their happiness.
They go on trams, taxis, go in and out, from sad and anonymous offices, they search tirelessly, for smiles and hugs, in the shops, in front of a spritz, they always chase it, behind a "line", in the acrid smoke, thick with maria, someone at work, in digital loves, accumulating houses and jewels.
But they never find, as much as they wish, the happiness that stops time
that fills his heart, which is everything and more, what you were born and lived for. Cities hide the happiness that everyone seeks among the streets and avenues, with pain and anger, desperation and madness, fantasy and pure imagination.
Ultimately, finally, the city thrives on this anxiety, which is why no one knows where happiness is.
Mangiare troppo, abbuffarsi e poi pentirsi, è un vizietto che condividiamo in tanti. Un’altra peccaminosa delizia della vita, assai meno condivisa, è l’abbuffata di libri. Sere fa, a cena fuori, un amico scrittore e un’amica che lavora in una famosa casa editrice, raccontavano che i romanzi, belli o brutti che siano, tranne rare imprevedibili eccezioni, vendono poco o niente. Un libro che nel 2000 veniva comprato da cinquantamila lettori ed era considerato un discreto successo, oggi ne avrebbe cinquemila di lettori, più o meno il 10%. Una percentuale così scarsa da incutere spavento, non solo a noi scrittori che, in fondo, chissenefrega no? ma a noi italiani tutti perché il risultato è un Paese ottuso, perdente.
Abbiamo imparato a mangiare bene, anzi, raffinatamente. In tv o nelle conversazioni si chiacchiera di cibarie a più non posso, ma a leggere bene non ci bada quasi nessuno; eppure, credo non esista attività più eccitante o delizia peccaminosa che leggere, di nascosto dal mondo, un romanzo, una biografia, un saggio.
Chi mai rinuncerebbe a respirare? Come i pesci nascono con le branchie noi nasciamo con gli occhi, la mente e il cuore, siamo fatti per vivere e leggere, per fare esperienza attraverso le vite di personaggi storici o di fantasia, per districarci nelle trame che in vita nostra non ci capiterebbero forse mai, per imparare a essere grandi. Certi libri sono scorciatoie per il paradiso o per l’inferno. Non leggerli è pura follia, rimbambimento suicida, condannarsi alla eterna mediocrità.
Non mi è mai capitato di conoscere qualcuna o qualcuno che abbia rinunciato a farsi una magnifica scopata. Eppure, tutte queste migliaia di persone non hanno mai letto Kafka, Edgar Lee Masters o Stevenson, né Cent’anni di solitudine, Beppe Fenoglio, Conrad o il Gattopardo.
C’è un detto maschilista e un po’ coglione riferito alle scopate non fatte: “Ogni lasciata è persa”, più poetico e onnicomprensivo a Napoli “Tutto ‘o lassato è perduto”: potremmo dire lo stesso di centinaia di libri che non abbiamo letto, castrandoci per sempre della gioia di averli fatti nostri.
Ma non è che noi italiani abbiamo improvvisamente smesso di leggere. È che leggiamo qualunque robaccia ci passi sotto gli occhi alla velocità della luce sui cellulari e sugli schermi via Internet. Siamo diventati dei guardoni. Leggere su Facebook o su Instagram è diventato compulsivo come abboffarsi di patatine fritte davanti alla tv. Non leggere è come andare a cena nel ristorante di uno chef pentastellato e accontentarsi di un hot dog. Sui social non vai oltre tre righe e passi a un altro boccone di notizia vera o fake, commento, citazione, foto di uno/a sconosciuto/a mentre pela le patate o festeggia il compleanno. Abbuffate che poi ti lasciano vuoto lo stomaco della mente ma t’insozzano il cervello di puttanate. Perché per “leggere” hai letto, e non ne puoi più. È come scegliere di masturbarsi sulla foto di un attore o di un’attrice, quando lei o lui sono venuti personalmente a prenderci sotto casa con una spider per portarci via.
Capisco, staccare tutto e prendere un libro o leggere un eBook, in orgogliosa solitudine, di questi tempi, può sembrare come andare dagli Appennini alle Ande sui pattini. Poi però voli e ti salvi la vita per sempre. I libri sono passaporti che abbattono tutte le frontiere. Sono le prime cose da comprare, come lo spazzolino da denti o un vestito per uscire. I libri si abitano come le case. Sono gli amici che non ti abbandoneranno mai, neppure da vecchi, quando si è inevitabilmente soli.
Divorare tre piatti di carbonara di seguito, ti abboffa. Il porno, dopo un po’, disgusta. Leggere roba buona è come sniffare cocaina sana, che infatti non esiste. Drogarsi con i libri invece sì, esiste, è pure sano e ti puoi fare di esperienze incredibili, sempre di più, con una voluttà che aumenta anche quando la sessualità diminuisce o sei costretto, per l’età, a cibarti con una minestrina.
Leggere è sexy e misericordioso. Comprate libri e abboffatevi di loro, voglio vedere il sugo delle parole colarvi dalle labbra e quegli occhi, dio quegli occhi angelici e barbarici che solo i grandi lettori hanno, al ritorno da uno dei loro incredibili viaggi fra le pagine di un autore conosciuto o sconosciuto.