#quintadimensione

[susieporta]

Nell’infanzia tutte noi abbiamo ricevuto critiche, rimproveri, accuse, ci hanno detto che eravamo in un certo modo piuttosto che in un altro.

Da bambine è molto difficile essere impermeabili a queste credenze e farsi scivolare addosso certe definizioni, soprattutto se a dircele è nostra madre.

Quelle critiche ci fanno sentire sbagliate, sporche dentro, cattive.

Introiettiamo quei giudizi e perdiamo la connessione con la nostra autenticità, con il cuore e l’amore per noi e ci identifichiamo con quanto ci viene rimproverato, trasmesso, chiesto.

Questa nuova identità diventa il nostro lato oscuro.

E non ce ne stacchiamo più, reiteriamo ogni giorno dentro di noi quelle critiche, quelle percezioni.

Questo è lo stare male della terza dimensione, questo è il malessere quotidiano del nostro non amore.

Ecco perché cerchiamo compensazioni, ecco perché cerchiamo continuamente conferme, consensi, riconoscimenti: abbiamo bisogno che qualcuno ci dica che andiamo bene così come siamo e che non siamo così cattive, sbagliate, ingiuste come ci è stato detto e come crediamo di essere.

Ebbene, sia che siate coscienti o no di questo tipo di malessere, abbracciatevi forte!

Avete bisogno del vostro affetto, avete bisogno di tornare ad essere alleate di voi per contrastare la negatività che vi è rimasta dentro, di recuperare il rapporto che avevate con voi da bambine, avete bisogno di capire che no, non siete cattive.

Siete anime che in versione terrena vivono il distacco da se stesse, imparano il giudizio contro se stesse, il non amore, e ora dovete ricordarvi la vostra vera natura, e che voi non siete tutto quello che vi è stato detto e rimproverato.

Quelle sono le maschere terrene, obbedienza al karma familiare, la schiavitù al patto di fedeltà.

Il vostro cuore è pulito, la vostra anima è una scintilla di luce, cercate di ricordarvi la meraviglia che siete e cercate voi stesse oltre alle definizioni che vi sono state date e che avete incarnato in questa terza dimensione.

Ora avete il potere di vedere la vostra verità, autenticità, luce, ora avete il potere di manifestarla e di essere ciò che siete veramente.

Andate oltre le vostre credenze e troverete, anzi ri-troverete la vostra vera essenza d’amore.

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[ilsassodellastrega]

💙 Oggi vorrei condividere con voi la mia gioia. Era diverso tempo che volevo inserire una stories su Akasha e sui Registri Akashici ma non trovavo la spinta positiva per farlo. 💜 Oggi mi sono decisa e sono felice di aver ufficialmente inserito anche questo consulto soprattutto perché le Guide mi hanno rivelato il dono del guaritore. Sembra sia il mio destino e la mia strada anche in questa vita. #guarigioneakashica 💚 Connettersi ad Akasha è esattamente come connettersi con l'amore e con amore. A cuore aperto. 💛 Connettersi ad Akasha è ricevere un abbraccio dal quale non vorresti più staccarti (chi "frequenta" la quinta dimensione sà ciò che intendo!) 🧡 Quindi GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE per questa magnifica spinta coraggiosa e questa grande opportunità. #ilsassodellastrega #Akasha #RegistriAkashici #karma #mondoinvisibile #crediintestesso #akashicrecords #MaestriAscesi #Guide #PersoneCare #quintadimensione #benesserespirituale🌍 https://www.instagram.com/p/CHGAnOtFelK/?igshid=1re3ilgqkykvp

[chiarasolems]

Spesso (o sempre) quello che hai più #paura di fare è proprio ciò che ti renderà libero/a! Fai la grande fatica di uscire dalla tua autoprotettiva #comfortzone ! . . 💜@chiarasolems 💜MondoSole sito ufficiale: http://www.chiarasole.com💜Pagina FaceBook: https://m.facebook.com/AssociazioneMondoSoleAnoressiaBulimiaBinge 💜 . . . . . . . #credercisempre #arrendersimai #avantitutta #buonaenergia #gratitudine #leggediattrazione #quintadimensione #crescitaspirituale #frasipositive #frasi #pensieropositivo #solocosebelle #perledisaggezza #perledisaggezza #meditazionevita #mindfulness #starebene #gratitudine #grazie #myoshiyana (presso MondoSole anoressia bulimia binge disturbi alimentari (dipendenze)) https://www.instagram.com/p/B5n6RRDI8RO/?igshid=xeo9vkz7y4t5

[chrygemini]

Anche se in ritardo, iniziamo anche la linea di #soulofgold perché di #saintseiya bisogna avere tutta la vetrina piena!!! 🤩🤩🤩 #geminisaga #loki #goldcloth #mythclothex #mythcloth #tamashiinations #bandai #godcloth #聖闘士星矢 #chrygemini #quintadimensione @quintadimensione.1998 https://www.instagram.com/p/B4X1iBSIJKN/?igshid=1shr5ia5nk5e0

[webradio11-11]

MEDITAZIONE PER ENTRARE IN QUINTA DIMENSIONE....con guarigione Karmica..a cura di Rezana Lika

[susieporta]

Il perdono, questo sconosciuto.

Il perdono è accettare ciò che una persona ci ha fatto di male, senza sentirci più feriti.

Il perdono è un palloncino che si sgonfia.

Prima era pieno di rancore, delusione, rabbia e poi tutto questo svanisce.

Poi si guarda l'esperienza attraverso una lente diversa e si sente pace.

E si vede tutto il male e il dolore che si allontanano.

Si vede quasi la necessarietà di certe situazioni e si accettano.

Sono andate così, forse per cattiveria, forse per ignoranza, forse per disperazione, forse per la legge dello specchio e del karma.

A volte non si capiscono i motivi.

Ma quasi non è più importante, nel momento in cui si entra nel perdono.

Perché nell'energia del perdono non siamo più vittime dell'ingiustizia.

Non c'è più il senso di ingiustizia.

Se usciamo dal dolore, usciamo dal male e capiamo che quell'esperienza doveva dirci qualcosa di noi.

In quell'esperienza abbiamo incontrato parti di noi che non volevamo vedere.

Quell'esperienza ci ha smussato un angolo, ha ammorbidito uno spigolo, ci ha fatto vedere qualcosa in più di noi.

Ha fatto tanto male ma, in questa scuola che è la vita, ci sono click che si hanno solo passando attraverso il negativo e poi purificandosi nel perdono.

Il perdono deve essere doppio, dell'altro ma anche di noi, troppo deboli per reagire o troppo permalose per non reagire...

Il perdono deve essere per noi anche per aver creato quella situazione…

Con il perdono non ci sono più né debiti né crediti, si ristabilisce l’equilibrio delle energie.

Il perdono fa andare avanti, con o senza la persona che ci ha fatto del male, questo dipende dai casi, dalla vostra scelta.

Ma il perdono libera dal peso della rabbia, colma la tazza della speranza che si può gioire di nuovo, perché il male è sempre a servizio dell'universo, che in realtà ci ama e ci permette di trasformare il male in bene, in luce.

Il perdono è accogliere dentro di noi ciò che è stato, non respingerlo più e guardare gli effetti e le conseguenze che ha portato, in positivo, cioè un passo in avanti nel nostro risveglio dall’oscurità di terza dimensione.

Così doveva avvenire perché tutto è perfetto e tu fluisci con ciò che tu e l’Universo create in questo cammino della tua anima.

PS=Questo non significa essere remissivi e accettare tutto su un piano reale...

Ma aiuta a non farsi agire dagli oscuri.

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[susieporta]

La mamma non può essere un'amica.

Una madre, seppure nelle migliori intenzioni educative e affettive, ci trasmette un karma, cioè un insieme di sofferenze non rielaborate, ci consegna un pacchetto preconfezionato di divieti e obblighi energetici, che provengono dalla sua ombra.

Una mamma non può essere un modello perché è nel lato oscuro anche lei, è in terza dimensione e per questo ha il compito spirituale di darci certe mancanze, certi condizionamenti energetici (risalenti anche alle generazioni precedenti) che servono per l’apprendimento e la missione della nostra anima.

Una mamma non può essere un’amica.

Dobbiamo vedere queste dinamiche sottili nella relazione con nostra madre.

Dobbiamo vedere il suo vero ruolo karmico.

E amarla proprio per questo suo compito, amarla perché è la persona da cui ci aspettiamo di più e quella che ci dà le carenze e le prove più pesanti da sostenere.

Ma è qui il riscatto, è qui il vero senso delle cose: comprendere che è una nostra responsabilità darci quello che ci aspettiamo da nostra madre, usare il potere (che abbiamo) di sciogliere questi obblighi di infelicità, disobbedire alle sue credenze, ai suoi voleri, alle sue richieste sottili e intraprendere il cammino di risveglio di noi stesse, per diventare adulte e sostituirci a lei, diventare quel genitore appagante che lei non ha potuto né dovuto essere.

Dobbiamo affrancarci dal sistema di convinzioni e di credenze di nostra madre.

Liberarci dal bisogno di appoggiarci a lei.

Dobbiamo appoggiarci a noi.

Dobbiamo recuperare quella centratura e autosufficienza che è proprio della nostra struttura intrinseca di esseri di luce.

Se restiamo amiche, ne restiamo influenzate.

In qualche modo restiamo sotto il suo controllo e condizionamento, dobbiamo sempre renderle conto, lei può permettersi di dirci se facciamo cose giuste o sbagliate, o ci spinge a fare o non fare determinate cose, quando invece ogni nostro comportamento dovrebbe essere il risultato di un processo di introspezione, ascolto e coinvolgimento delle nostre parti interne, della nostra coscienza, collegata al divino, da cui ci siamo staccate per lei.

Insomma, la mamma amica è un ibrido di sole negatività, è manipolatoria, e perde il suo vero compito educativo (sul piano materiale), spirituale ed energetico (sul piano sottile).

Dire di avere una mamma per amica va contro il vero ruolo di una madre.

Il rischio in questi casi è la simbiosi o la dipendenza affettiva.

Con conseguente annullamento di entrambe nel lato oscuro.

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[susieporta]

Quando non sei collegata con te stessa, tutto ti può ferire, sei sempre sul chi va là.

Qualunque cosa venga detta o fatta, può essere interpretata da te come contro di te, a tuo danno o a tua umiliazione.

Qualunque cosa ti può irritare, infastidire, far male, ma è perché sei già irritata, infastidita, sofferente.

Quando non hai centratura su di te, sei molto suscettibile, tutto ti sembra contro i tuoi piani, le tue convinzioni, contro quello che per te dovrebbe essere detto o fatto.

Sei molto reattiva perché vuoi giustizia, vuoi farti le tue ragioni, vuoi far andare le cose come dici tu.

Quando sei sconnessa da te, tutto o quasi ti sembra sbagliato, ingiusto, inadeguato rispetto a ciò che ti aspetti.

Vivi male, vivi di tensione e di delusione.

Ma tutto perché vivi ancora nei tuoi primi dodici anni, replichi le vecchie ferite dentro e fuori.

Le tue aspettative sono ancora quelle vecchie, le ferite ancora vive dentro si riaccendono ad ogni occasione ma sono vecchie: ti senti incompresa, sola, non vista perché replichi nel tuo campo morfico le dinamiche della tua infanzia.

Se tu ti fossi ricollegata con te stessa, se tu avessi curato le disarmonie del tuo mondo sottile, la realtà esterna non la soffriresti così, non la vedresti così deludente ma la guarderesti con occhi più distaccati, meno bisognosi, perché i tuoi bisogni te li prenderesti in carico tu e non chiederesti (inconsciamente) agli altri di soddisfarli.

Se tu ti vuoi bene, se sei in armonia e centrata su di te, l'esterno non ti può più attaccare né ferire, sia perché non lo crei uguale al passato, sia perché sei protetta da te.

Lo guardi scorrere, ne cerchi il senso, magari lo trovi positivo, contrariamente a quello che ti dice l'ego, e lasci fare, il tuo animo è calmo, non è offeso o risentito, e ti dà le azioni e reazioni giuste.

Abbiamo tanti filtri negativi che ci impediscono di vedere il vero e più profondo senso delle cose ma non abbiamo l'umiltà di ammetterlo e scattiamo subito come se tutto fosse contro di noi, come se gli altri fossero cattivi, insensibili, ingiusti.

Ma siamo noi che, essendo staccati dalla nostra essenza, vediamo tutto con gli occhi del nostro lato oscuro.

Il collegamento con il cuore elimina l'aspettativa e la delusione, che sono un gioco karmico della mente, non la verità delle situazioni.

Vivere è un risveglio continuo su di sé, per modificare l’interno in modo che anche l’esterno poi si modifichi o comunque sappiamo utilizzarlo al meglio.

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[susieporta]

DIALOGO TRA UNA DONNA E LA SUA GUIDA INTERIORE

D - Perché vedo tutto nero?

G - Perché hai ancora le paure di quando eri bambina.

D - Perché sono agitata?

G - Perché ti porti dietro le ansie della mamma.

D - Perché non riesco a vedere i miei pregi?

G - Perché la tua mente ha deciso di non vederli.

D - Perché vedo solo difetti?

G - Perché è il tuo modo per sentirti inferiore.

D - E perché dovrei fare una cosa del genere?

G - Perché se tu fossi “troppo”, non saresti accettata dagli altri, nemmeno dalla mamma.

D - E allora come posso fare?

G - Fai un salto.

D - Un salto?!?

G - Sì, fai un salto di qualità, fai un salto di dimensione, fai un salto di coscienza.

D - Non sono capace, parli difficile.

G - Allora fai un salto fisico e scrollati tutte le idee svalutanti che hai nella mente, lasciale cadere a terra.

D - Bastasse un salto…

G - Basta qualunque cosa a cui tu attribuisci questo potere di liberarti dalle false credenze e maschere.

D - La fai facile tu… Io ho ansie e paure, mi vergogno di me stessa, non riesco a relazionarmi bene con gli altri, non trovo un lavoro dignitoso, di fidanzati non ne parliamo, e tu mi parli di saltare?

Comprerò una corda, come quella dei bambini.

G - Ecco brava, così magari muovi un po’ l’energia. Perché tieni tutto stagnante, dentro di te non si muove niente, comprimi e reprimi le tue emozioni e le tue energie, fai resistenza al cambiamento.

D - Sarei quindi una repressa?

G – Eccome! Stai frenando la vita, stai frenando la tua espansione, espressione, manifestazione. Stai impendendo al tuo istinto naturale di essere, impedisci alle tue parti autentiche di vivere.

D - Io?

G - Già, tu proprio tu, con il negativo che alimenti.

D – È anche colpa mia, quindi. Sono io colpevole di tutto…

G - Meglio dire che sei la causa, che scegli così.

D – Non mi accorgo di scegliere. E contro di me, per giunta… Come si fa? Come potrei cambiare i pensieri? Come…

G – Come, come, come! La tua mente non sa chiedere altro. Non potresti semplicemente lasciarti andare? Sapere in anticipo il “come” è voler avere tutto sotto controllo, ma la vita non la puoi controllare.

D – Ma io non so vivere senza la mente e senza controllo!

G - Nessuno sa vivere, perché non è stato spiegato! Inventa!

D - Eh sì, adesso creo la vita… Divento magica…

G - È proprio questo il punto: finché ti sminuisci, non capirai mai la tua vera natura e le leggi di funzionamento del tutto... Sei molto più di quello che credi… Esci dai tuoi limiti, esci dalle tue credenze… Ascolta altre voci dentro di te…

D – Ho un po’ di paura…

G – Sì, di scoprire che sei stata nell’inganno finora, che ti sei tradita, che hai ascoltato voci che non dovevi ascoltare.

D – Mi aiuti?

G – Sono qui apposta, stai tranquilla, non ti lascio da sola… Però devi aprire un pochino di più il cuore alla gioia, alla leggerezza, all’amore… Devi giocare di più alla vita… Altrimenti io non riesco ad aiutarti, se resti solo nella mente ingannevole…

D – Ce la farò?

G – Ce l’hai già fatta! Sei già quello che cerchi, devi solo comprenderlo, sentirlo, vederlo e accettarlo.

Sei già Luce, datti il permesso di esserlo anche nella materia. È questo il salto di coscienza…

Forza, coraggio… Saltiamo insieme!

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[susieporta]

Il senso del dovere in terza dimensione non è il vero senso del dovere.

Mia madre aveva la mania della pulizia.

Il suo tempo libero dal lavoro di infermiera era tutto dedicato a lucidare la casa.

Camminavamo con le pattine, perché non dovevamo rovinare la cera sul pavimento.

Era una casa-museo, piena di soprammobili e oggetti d'arredamento, che mia madre era orgogliosa di comprare, tutti sempre tirati a lucido.

Costringeva mio padre, andato giovane in pensione, a fare pulizie continue, che tanto non finivano mai.

Sembrava che perdesse l’onore, se la casa non era lustrata e disinfettata con varichina e ammoniaca.

Perdeva l’amore di sua mamma che, a sua volta, aveva una casa praticamente sterile da tanta pulizia.

Quanto tempo dedicato alla casa…

Il resto poteva aspettare.

Tenere una casa in ordine e pulita rientra nella capacità di autogestione, ma esagerare e farlo in modo maniacale ha altri significati, legati ovviamente al karma e al lato oscuro.

Uno fra questi è il bisogno di pulirsi dentro, non si riesce a farlo, e allora si esagera fuori.

Un altro è il divieto di occuparsi di sé e quindi il tempo libero va dedicato sempre al lavoro e al dovere e mai al piacere, allo stare bene.

Un altro è la sindrome di Cenerentola, cioè non saper essere autonome, creare dipendenze affettive.

Un altro è una forma compulsiva che esprime depressione e rifiuto della gioia e dell’allegria.

Un altro è spostare sulle pulizie il riconoscimento del proprio valore e magari usare la pulizia come valore esistenziale e per questo maltrattare o svilire il maschile che non ce l’ha.

Insomma, attenzione al significato sottile che si dà alle faccende domestiche.

Per valutare se rientrano in un comportamento funzionale ed equilibrato o se diventano esagerate, compensative di bisogni e ferite, potete prendere come metro il tempo che dedicate al divertimento, alle coccole e agli affetti piuttosto che alle pulizie.

Se il tempo dedicato alle pulizie supera di gran lunga quello degli affetti o di altri interessi personali, probabilmente usate le pulizie come pretesto per non affrontare voi stesse e l'intimità affettiva con i vostri cari.

Comunque, se ascoltate bene la vocina dentro di voi, lo capite se le fate per una sana organizzazione delle cose, con consapevolezza e presenza che vi permettono ogni volta di scegliere in libertà di farle o no, senza giochetti sotto, o perché fa parte del copione esistenziale negativo tipico di terza dimensione.

Ogni gesto va valutato se proveniente dal cuore o dall’ombra.

Se usate le pulizie come investimento di valore e potere, allora dovreste cercare di riequilibrare il valore delle cose, di voi.

PS=Anche il contrario, cioè la mancanza di pulizia, ha dei significati karmici da vedere di caso in caso: negazione di sé, trascuratezza emotiva, rifiuto dell’intimità, karma dell’abbruttimento, perdita del senso di sé, caos interiore, infantilismo, rifiuto della socialità, assenza di interesse, apatia, depressione, ecc.

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[chiarasolems]

ricordati che è impossibile fino a quando non ci provi.. e ci provi... e ci provi... ancora, ancora, ancora.......e ancora...!!! (ma sempre aiutata) | grazie Liz🙏🌞❣ | (Mi scuso per l'errore di battitura nell'immagine🤦) . . . 💜@chiarasolems 💜MondoSole sito ufficiale: http://www.chiarasole.com💜Pagina FaceBook: https://m.facebook.com/AssociazioneMondoSoleAnoressiaBulimiaBinge 💜 . . . . . #credercisempre #arrendersimai #avantitutta #buonaenergia #gratitudine #leggediattrazione #quintadimensione #crescitaspirituale #frasipositive #frasi #pensieropositivo #solocosebelle #perledisaggezza #perledisaggezza #meditazionevita #mindfulness #starebene #gratitudine #grazie #myoshiyana (presso MondoSole anoressia bulimia binge disturbi alimentari (dipendenze)) https://www.instagram.com/p/B5nsPedILWr/?igshid=14dpyvkrufcga

[chrygemini]

Quando finalmente hai nuovamente una vetrina tutta da riempire e sei solo all'inizio!!! #collection #actionfigures #saintseiya #mythcloth #diecast #mythclothex #tamashiinations #聖闘士星矢 #bandai #icavalieridellozodiaco #theknighsofthezodiac #loscaballerosdelzodiaco #聖闘士聖衣神話 #聖闘士聖衣神話ex #quintadimensione #chrygemini https://www.instagram.com/p/B4Da6Qxogi2/?igshid=17lw7bw3xv4ag

[webradio11-11]

MEDITAZIONE PER ENTRARE IN QUINTA DIMENSIONE....con guarigione Karmica..a cura di Rezana Lika

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MEDITAZIONE PER ENTRARE IN QUINTA DIMENSIONE....con guarigione Karmica..a cura di Rezana Lika