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#ricordarsi di te
amespeciale · 9 months
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Sarà come non fossimo mai stati.
Un giorno moriremo entrambi,
l’uno lontano dall’altra,
e nessuno si ricorderà più di noi.
Nessuno.
Nessuno si ricorderà
del nostro tempo insieme,
così breve,
così eternamente breve,
da sembrare una vita.
Un giorno, non ci saremo più,
e chi si ricorderà di noi,
dei nostri primi giorni,
di te, di com’eri fragile e bianca,
e di me, che non parlarne è meglio?
Nessuno.
Un giorno, questo è certo,
non ci saremo più,
e chi potrà ricordarsi
del nostro piccolo mondo insieme,
così caldo, eppure così freddo,
così leggero, eppure così difficile
da levarsi di dosso?
Nessuno.
Solo io e te, ora, possiamo ricordare,
dopo di noi, nessuno.
E sarà come non fossimo mai stati.
Pablo Neruda
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belladecasa · 3 months
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Solo da solo riesco a stare, pensavo, e da solo sto male, perché mi sento solo in modo irrimediabile e allora cerco qualcuno, e illudo questo qualcuno, in questo caso lei; lo illudo perché per qualche attimo riesco a illudere anche me stesso attraverso l'altra persona, ma poi, all’improvviso mi sveglio ed è la fine di tutto. […] Devo stare solo. Dentro ognuno di noi, pensavo, c'è una superficie indivisibile che nessun altro essere umano può esplorare, un territorio ostile e inospitale, una terra che a volte anche noi tralasciamo di visitare. Muoversi all'interno di questo territorio non è facile, è pericoloso, si rischia di perdere la strada del ritorno, bisogna lasciare da parte tutto il resto, non preoccuparsi d'altro che di tenersi a tutti i costi in equilibrio e, al tempo stesso, ricordarsi bene la strada per il ritorno. Non si ha piú tempo per niente e per nessuno. Se, come nel mio caso, il territorio di cui sto parlando è vasto, anzi vastissimo, le cose si complicano notevolmente fino a diventare, per un'altra persona, insoste-nibili, sotto forma di silenzi insostenibili, comportamenti incomprensibili, rabbie apparentemente senza ragione, inconsolabili tristezze, insopportabili esclusioni. Cerca di capire, pensavo come se le stessi parlando, non potevo portarti con me, non posso portarti con me, non posso portare nessuno con me e meno di tutti porterei te, anche se potessi, proprio perché ti voglio bene. Ma dire a qualcuno che non può capire quello che senti e nemmeno quello che sei, non serve a nulla, nemmeno se questo qualcuno è la persona che ami e che ti ama. Non c'è proprio nulla da fare. Eppure, pensai, ti ho voluto bene.
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lunamarish · 8 months
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Sarà come non fossimo mai stati
Un giorno moriremo entrambi, l’uno lontano dall’altra, e nessuno si ricorderà più di noi. Nessuno. Nessuno si ricorderà del nostro tempo insieme, così breve, così eternamente breve, da sembrare una vita. Un giorno, non ci saremo più, e chi si ricorderà di noi? dei nostri primi giorni, di te, di com’eri fragile e bianca, e di me, che non parlarne è meglio? Nessuno. Un giorno, questo è certo, non ci saremo più, e chi potrà ricordarsi del nostro piccolo mondo insieme? così caldo, eppure così freddo, così leggero, eppure così difficile da levarsi di dosso? Nessuno. Solo io e te, ora, possiamo ricordare, dopo di noi, nessuno. E sarà come se non fossimo mai stati.
Pablo Neruda
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chernobyl-x · 18 days
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Ho realizzato che tra una settimana mi laureo. Stavo pensando a quanto siano passati velocemente questi anni e a quanto io sia cambiata. È come se sorridessi da lontano alla me di tre anni fa, così insicura, sola, senza autostima, e ora quella persona non esiste più. Ho una fottuta paura di quello che accadrà dopo, lasciare andare questa parte della mia vita sarà una delle cose più difficili da fare. Ma in questi anni ho imparato che lasciare andare non sempre fa male, a volte bisogna solo lasciare spazio a delle cose più grandi, a delle cose più belle, a volte bisogna solo respirare e ricordarsi di non avere paura di andare avanti. Quindi Giulia, respira. Ma ricordati sempre che questa città, queste quattro mura, questi ricordi, rimarranno per sempre parte indelebile di te.
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Sarà come non fossimo mai stati.
Un giorno moriremo entrambi,
l’uno lontano dall’altra,
e nessuno si ricorderà più di noi.
Nessuno.
Nessuno si ricorderà
del nostro tempo insieme,
così breve,
così eternamente breve,
da sembrare una vita.
Un giorno, non ci saremo più,
e chi si ricorderà di noi,
dei nostri primi giorni,
di te, di com’eri fragile e bianca,
e di me, che non parlarne è meglio?
Nessuno.
Un giorno, questo è certo,
non ci saremo più,
e chi potrà ricordarsi
del nostro piccolo mondo insieme,
così caldo, eppure così freddo,
così leggero, eppure così difficile
da levarsi di dosso?
Nessuno.
Solo io e te, ora, possiamo ricordare,
dopo di noi, nessuno.
E sarà come non fossimo mai stati.
Pablo Neruda
Ph. Sue Law
Melting Pot
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papesatan · 8 months
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And I've bled every day now
L’altra sera m’è sembrato di sentire la tua presenza alle spalle, una brezza fresca fra i rami, un bisbiglio emozionato, quando mi sono voltato però non c’eri, pur essendo ancora lì con me. “Mi dispiace” ho sussurrato piangendo, “mi dispiace” e spero tu l’abbia sentito, perché tutto ciò che voglio è che tu smetta di flagellarti al pensiero di averci distrutto. A volte credo d’averti lasciata precipitare senza opporre troppa resistenza, avrei dovuto lottare! Fare qualcosa, arginare il male! Invece sono stato solo in grado di rispettare il tuo silenzio, restando pazientemente in attesa. D’un ritorno, un cenno, una spiegazione. Sono passati sei mesi e ormai m’è chiaro che più non tornerai. E in tutto questo tempo, svegliarsi scavandosi un sorriso nuovo ogni mattina, mentendo, soffocando, sopprimendo te e il dolore, giù a fondo, sotto rabbia e sconforto, roso dai dubbi e dall’avvilente irrisione del tempo nell’infinita conta dei giorni, pregare e tenere duro per mantenere integra ogni lucidità dinanzi al lavoro e ai bambini, ricordarsi di sorridere, con gli amici o in famiglia, uno per non pesare, due perché all’oscuro, e a cosa varrebbe dirlo adesso? Tanto vale che mi tenga questo dolore per me, sono bravo a fingere, non vedi? Sono stato bravo. 
“Ti amo” avevi detto “e non potrò mai perdonarmi, ma non so più se sono adatta ad avere una relazione”. 
“Ti amo ma non voglio tenerti con me, perché sono un disastro e non voglio negarti la felicità”.
"Ti amo ma non voglio più farti soffrire, non so come fare e non voglio deluderti”. 
“Ti amo ma amarti non basta, amare non basta”.
Queste le tue ultime parole prima di svanire, e non riesco ad avercela con te, sai, non riesco a portarti rancore, perché so quanto deve esserti costato, “mi ucciderebbe” dicevi, e a volte penso che andandotene così, dalla tua prospettiva melodrammatica e contorta, tu abbia voluto compiere il più grande atto d’amore possibile al mondo, peccato però che io non te l’avessi chiesto. Non lo volevo né m’interessava, ma non m’hai dato scelta, anzi, hai scelto tu per tutti e due. Ed è qui che hai sbagliato. Tutto ciò che voglio ora è che trovi finalmente pace, so tutto e t’ho perdonata. Ora però, ti prego, perdona te stessa e non farti altro male. Hai sofferto abbastanza.    
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poesiablog60 · 10 months
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Buongiorno...
Concediti ogni giorno una cosa bella. Anche piccola. Leggi una poesia. Ascolta una canzone che ti piace. Ridi con un amico. Osserva il cielo appena prima che il sole precipiti verso la notte. Guarda un classico del cinema. Mangiati una fetta di torta al limone. Scegli tu. Basta che sia un modo semplice per ricordare a te stesso che il mondo è pieno di meraviglie. Anche nei momenti della vita in cui non siamo in grado di apprezzarle, a volte aiuta ricordarsi che esistono cose belle, per quando saremo pronti.
Matt Haig
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canesenzafissadimora · 9 months
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Un giorno moriremo entrambi, l’uno lontano dall’altra, e nessuno si ricorderà più di noi. Nessuno. Nessuno si ricorderà del nostro tempo insieme, così breve, così eternamente breve, da sembrare una vita. Un giorno, non ci saremo più, e chi si ricorderà di noi? dei nostri primi giorni, di te, di com’eri fragile e bianca, e di me, che non parlarne è meglio? Nessuno. Un giorno, questo è certo, non ci saremo più, e chi potrà ricordarsi del nostro piccolo mondo insieme? così caldo, eppure così freddo, così leggero, eppure così difficile da levarsi di dosso? Nessuno. Solo io e te, ora, possiamo ricordare. Dopo di noi, nessuno. E sarà come se non fossimo mai stati...
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noneun · 10 days
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Offerte mascherate da modifiche contrattuali
È già la seconda volta che mi arriva un messaggio da TIM che paventa un aumento del costo dell’abbonamento per “mutate condizioni di mercato”. Come contentino, ti dicono che puoi contestualmente abilitare gratis il 5G. Se però non accetti l’aumento, puoi continuare con il tuo piano, senza aumenti. Quindi dove è la modifica contrattuale? Non c’è. Ecco il testo completo dell’SMS:
Modifica contrattuale: per le mutate condizioni di mercato, dal primo rinnovo successivo al 5/06 la tua offerta avrà un costo di 1,99€ al mese in più. Per te, fin da subito, la possibilità di abilitare gratuitamente al 5G di TIM la velocità di navigazione della tua offerta, inviando un SMS con il testo 5G ON al 40916. In alternativa, puoi continuare ad avere gli stessi costi attuali e più contenuti, aderendo con SMS gratuito con testo CONFERMA ON al 40916 entro il 31/05. Scopri tutti i dettagli su on.tim.it/nw624 . Recesso senza penali né costi, mantenendo eventuali rateizzazioni, su tim.it, via PEC o nei negozi TIM, entro il 6/07. Maggiori info su on.tim.it/nw624 o nei negozi TIM.
In sostanza stanno semplicemente spingendo la vendita di una offerta 5G a 1,99€ al mese, mascherando il tutto da modifica contrattuale, per ridurre la resistenza al cambiamento da parte degli utenti. Questa strategia di marketing aggressivo approfitta della confusione che può generare nei clienti. Spesso le persone non leggono completamente il messaggio e certamente non cliccano su i link per approfondire. Quindi non comprendono il reale impatto delle modifiche proposte, il che può portare ad accettazioni non completamente informate.
Infine, è ingiusto che i clienti debbano ricordarsi di inviare un SMS per evitare un aumento di prezzo. Questa pratica è una tattica poco etica per approfittare di chi si dimentica o non presta attenzione. Non è giusto che le persone debbano fare uno sforzo per evitare cambiamenti che non hanno richiesto. A maggior ragione quando li si vuole ingannare con finte modifiche contrattuali.
La mia previsione, forse ottimistica, è che l’antitrust interverrà, multando TIM per un importo inferiore a quanto l'azienda avrà guadagnato da questa pratica scorretta.
Indovinate chi saranno gli unici a rimetterci?
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mostro-rotto · 9 months
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Se ti capita di vederlo isolarsi, si tiene le mani nelle tasche, sta in silenzio, guarda tanto il telefono, parlagli. Ma non chiedergli cosa c'è che non va, non è arrabbiato con te, sta ricordando solo cose che non vuole ricordarsi.
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susieporta · 23 days
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C'è una particolare qualità di quiete in chi incontra l'ombra con tutto il cuore.
Il tuo corpo può rilassarsi in sua compagnia perché comprende, nelle sottili comunicazioni della loro presenza, che nulla è escluso in sé, quindi nulla in te può essere rifiutato.
Una persona del genere, che ha rinunciato a fare la guardia contro l'ombra, che è venuta a indossare dignitosamente le sue cicatrici, non si contorce più dallo sconforto o dalle setole alla sofferenza. Non si preparano più per evitare conflitti. Portano una profonda disponibilità a ballare con l'incostanza della vita.
Hanno rinunciato alle distanze come strategia e hanno reso la vulnerabilità un loro alleato.
Appartenenza: Ricordarsi di noi stessi a casa di Toko-pa Turner.
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occhietti · 1 year
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Concediti ogni giorno una cosa bella.
Anche piccola. Leggi una poesia. Ascolta una canzone che ti piace. Ridi con un amico. Osserva il cielo appena prima che il sole precipiti verso la notte. Guarda un classico del cinema. Mangiati una fetta di torta al limone.
Scegli tu. Basta che sia un modo semplice per ricordare a te stesso che il mondo è pieno di meraviglie.
Anche nei momenti della vita in cui non siamo in grado di apprezzarle, a volte aiuta ricordarsi che esistono cose belle, per quando saremo pronti.
Matt Haig, Parole di conforto
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dania72 · 1 year
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Mi chiamo Paolo, 37 anni e faccio il muratore.
Cioè, faccio…
Diciamo che io sono un muratore. Perchè io da quando ho memoria, ho memoria di calce, di cazzuole e di foratini.
A scuola non m’è mai piaciuto andarci. Troppo noioso. Invece quando c’era da andare al cantiere col nonno era festa. Che a me quella cosa di mettere i mattoni in fila è sempre piaciuta.
Io a 10 anni sapevo già impastare il cemento. A 13 bevevo già la birra con la gazzosa e a 14 ho tirato su il primo muro tutto da solo.
A 16 il primo contratto vero e a 20 sono entrato in un’impresa edile bella grossa.
Da lavorare c’è sempre.
Magari certi momenti c’è crisi ma tra lo stipendio e i lavoretti alla fine me la cavo sempre.
È un mestiere duro e diventa sempre peggio. La gente ha fretta ma io non mi faccio fregare. Il presto è nemico del bene.
I clienti se c’è da aspettare aspettano che i tempi di consegna tanto sono solo un’opinione.
Al cantiere si cerca di lavorare sicuri. Ma a volte tutta quella dannata fretta toglie un po’ di prudenza.
Quando ci sono penali da pagare i tempi di consegna diventano un’ opinione decisamente convincente.
Ultimamente cerco di lavorare un po’ meno. Almeno la domenica cerco di evitare qualche lavoretto.
Mia figlia Giorgia adesso ha 10 anni e voglio stare un pochino di più con lei. I suoi primi anni di vita me li sono persi. Sempre in giro per cantieri. I soldi non bastano mai. Ma neanche il tempo basta mai.
E io non lo so come ho fatto a buttare via in quel modo stupido tutto quel tempo.
No.
Non il tempo passato. Quello futuro.
Più di 20 anni di esperienza ed è bastato un piede messo male sul ponteggio. Avevo pure il caschetto ma quando cadi da tre metri non è che te ne fai un granchè.
Sono stato proprio un fesso.
Però tutta quella fretta e tutta quella stanchezza. Provateci voi a stare attenti 12 ore al giorno.
Adesso gli inquirenti indagano, i giornali si indignano e il mio padrone suda freddo. Ma tanto ormai che indagano a fare. Io non voglio mica niente.
A me porca miseria servivano solo 10 minuti in più.
Adesso sto qua che aspetto di passare dall’altra parte. C’è una fila da non credere. Solo dall’Italia ogni anno arriviamo in 1.000 come quelli di Garibaldi, ma niente giubbe rosse. Solo teli bianchi a coprire i nostri corpi freddi.
1.000 persone che la mattina escono per andare a lavoro e poi si ritrovano qui a far la fila per passare dall’altra parte. E io mai avrei pensato di trovarmi in fila con questi mille. A me m’hanno messo in camera con un bracciante che non ha visto arrivare il trattore e c’è anche un camionista che ha avuto un colpo di sonno.
Io sto qua e mi dispiace un casino. Mi sarebbero bastati 10 minuti.
Un minuto per fare gli auguri a tutti i lavoratori. Oggi è la loro festa e nonostante tutto è la festa anche di noi 1.000.
Un paio di minuti sarebbero stati per nonno. Volevo dirgli di non sentirsi in colpa. Io sono stato felice di essere diventato un muratore come mi ha insegnato lui. Che a me sta cosa di mettere i mattoni in fila è sempre piaciuta.
Un paio di minuti per mia moglie. Ci sono un sacco di cose che non sono mai riuscito a dirle. E di certo non sarei riuscito a dirgliele in due minuti. Ma volevo esser certo che le abbia capite.
Cinque minuti con Giorgia. L’avrei solo abbracciata. E le avrei detto di ricordarsi sempre di chiudersi il giubotto. Che quella di inverno va in giro col va giubotto aperto e poi s’ammala.
E io da quassù non glielo posso più abbottonare…
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Emiliano Milucci
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ypsilonzeta1 · 10 months
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Un giorno moriremo entrambi,
l’uno lontano dall’altra,
e nessuno si ricorderà più di noi.
Nessuno.
Nessuno si ricorderà
del nostro tempo insieme,
così breve, così eternamente breve,
da sembrare una vita.
Un giorno, non ci saremo più,
e chi si ricorderà di noi?
dei nostri primi giorni,
di te, di com’eri fragile e bianca,
e di me, che non parlarne è meglio?
Nessuno.
Un giorno, questo è certo,
non ci saremo più,
e chi potrà ricordarsi
del nostro piccolo mondo insieme?
così caldo, eppure così freddo,
così leggero, eppure così difficile
da levarsi di dosso?
Nessuno.
Solo io e te, ora, possiamo ricordare,
dopo di noi, nessuno. E sarà
come se non fossimo mai stati.
Pablo Neruda
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gaysessuale · 1 year
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Che cos'è la lore di mazzara del vallo? 💀💀💀
beloved my beloved in breve la lore di mazzara del vallo è il racconto di come Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino si sono conosciuti, il tutto recuperato da varie interviste (e io sono stato benedetto da un'ottima memoria che mi fa prendere alti voti con 10 ore di studio); a lei la breve lista di cosa è successo (fatta, appunto, a memoria)
- quando si sono conosciuti Lorenzo apriva il concerto di Antonio e, a Lollo, Dima stava parecchio sul cazzo (allegedly, ma ci arriviamo dopo), le motivazioni accreditate per quell'odio sono:
Antonio aveva un disco all'attivo e si era già montato la testa
Antonio era una 'spocchia' / 'antipatico' / ecc
Antonio faceva il finto intellettuale
- Durante un intervista, mentre Lollo iniziava a raccontare questa cosa, Antonio ha detto "ma va, ma non è vero"; ci stanno perculando da undici anni a questa parte? Non ne dubiterei nemmeno un istante
- Nessuno, fino ad oggi, ha mai capito quale fosse la prima impressione di Antonio su Lollo, finalmente abbiamo ricevuto una risposta non-risposta che cito perché sono fresco di ascolto: "Lorenzo io non te lo dirò mai quello che ho pensato di te, perché ci rimarresti molto male". Grazie Cachemire Podcast.
- A spettacolo finito, per qualche motivo non ancora dischiuso al popolo, si sono ubriacati insieme (avevano fatto pace? chissà)
- Ubriachi, sono andati a suonare per le vie di Mazzara del Vallo "Ma la notte", qui il reperto storico; hanno fatto casino per le strade (abbastanza da beccarsi una secchiata d'acqua) e si sono addirittura persi
- Lorenzo afferma di non ricordarsi quello che è successo dopo aver suonato a causa dell'alcol; Antonio anche qui in piena omertà non ha mai rilasciato dichiarazioni sugli avvenimenti
- ??????
- Sono diventati collaboratori e amici
Come puoi ben vedere beloved mancano dei pezzi, ma io e tutte le persone che mi accompagnano in questo delirio da tanti anni continuiamo a scavare nel passato per riuscire finalmente ad avere il quadro completo della MazzaraDelValloLore
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canesenzafissadimora · 10 months
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Sarà come non fossimo mai stati
Un giorno moriremo entrambi,
l’uno lontano dall’altra,
e nessuno si ricorderà più di noi.
Nessuno.
Nessuno si ricorderà
del nostro tempo insieme,
così breve, così eternamente breve,
da sembrare una vita.
Un giorno, non ci saremo più,
e chi si ricorderà di noi?
dei nostri primi giorni,
di te, di com’eri fragile e bianca,
e di me, che non parlarne è meglio?
Nessuno.
Un giorno, questo è certo,
non ci saremo più,
e chi potrà ricordarsi
del nostro piccolo mondo insieme?
così caldo, eppure così freddo,
così leggero, eppure così difficile
da levarsi di dosso?
Nessuno.
Solo io e te, ora, possiamo ricordare,
dopo di noi, nessuno. E sarà
come se non fossimo mai stati.
Tumblr media
Pablo Neruda
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