#sinodalità
Explore tagged Tumblr posts
anticattocomunismo · 2 months ago
Text
La Chiesa si dissangua e l’Assemblea sinodale discute di potere
Un recente studio mostra che, per ogni conversione, la Chiesa in Italia perde 28 fedeli. Una vera emorragia. Eppure, sembra che la recente Assemblea sinodale tenutasi in Vaticano non ne abbia fatto il minimo accenno, preferendo invece discutere di come far partecipare i laici al governo della Chiesa. Il dottor Julio Loredo, presidente della TFP Italia, inizia il video editoriale descrivendo…
2 notes · View notes
cristianesimocattolico · 8 months ago
Text
Il caso africano spiega il caos di una Chiesa sinodale
Mentre continuano a sorgere domande sul significato della “sinodalità”, il caso della doppia risposta dell’Africa alla Fiducia Supplicans suggerisce che l’attuazione della sinodalità creerà semplicemente divisione, permettendo l’esistenza di pratiche contraddittorie nella Chiesa. Continue reading Il caso africano spiega il caos di una Chiesa sinodale
0 notes
cooperatoresveritatisinfo · 10 months ago
Text
La Chiesa sinodale imposta da Papa Francesco è dell'eretico scomunicato gesuita George Tyrrell
In mille occasioni abbiamo sempre ribadito che – per comprendere l’ideale della nuova Chiesa di Papa Francesco – è necessario conoscere a fondo il gesuitismo Modernista. Se non si fa questo sforzo di sana conoscenza e di onestà intellettuale e di fede cattolica, è praticamente impossibile capire dove, un Papa gesuita ma Modernista, sta portando la Chiesa di oggi. Non a caso parliamo spesso di un…
0 notes
bergoglionate · 11 months ago
Text
Grandi preparativi — e aspettative — in Vaticano per la seconda sessione del sinodo sulla sinodalità. Troppa eccitazione però può causare dei clamorosi autogol.
0 notes
ilghila · 2 years ago
Text
Sinodo sulla Sinodalità: 3 articoli e una nota per uno sguardo trasversale
 La Pietà rovinata da László Tóth, ora ripristinata… Con questo mio articolo vorrei riproporre le parti salienti di tre interessanti articoli scovati in rete dedicati al Sinodo in corso in Vaticano. Mi paiono ottimi per intendere bene una prospettiva di incerta attesa che molti fedeli, in questo momento, stanno vivendo. Il primo è dedicato al motu proprio Papale “Ad theologiam promovendam”,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
crazy-so-na-sega · 2 months ago
Text
La fine della Chiesa come soggetto europeo
Se si guarda al pontificato di Papa Francesco attraverso le categorie della cronaca, si rischia di coglierne solo la superficie: il linguaggio inclusivo, l’apertura verso le periferie, la sinodalità come metodo di governo. Ma è solo nel pensiero radicalmente meta-storico – come quello di Giorgio Locchi – che tale figura acquista tutto il suo significato. In questa prospettiva, Bergoglio appare come un agente attivo del processo di de-europeizzazione del mondo e, con esso, della fine del mito europeo. Il mito europeo – secondo Locchi – è la visione eroica e creatrice dell’uomo, incentrata sull’idea di autoaffermazione storica e di continuità culturale. È il mito dell’eterno ritorno del medesimo, che si oppone radicalmente all’idea lineare del tempo, quella giudaico-cristiana e poi progressista, che pensa la storia come redenzione o progresso. Papa Ratzinger, pur dentro l’orizzonte cristiano, si era mostrato consapevole del valore della forma, della tradizione, della memoria mitica dell’Europa. Con Francesco, invece, si compie un salto qualitativo. Il Vaticano diventa un soggetto etico-politico del mondo globalizzato, parla il linguaggio delle Nazioni Unite, fa propria l’agenda delle ONG. Il papa non è più il vicario di Cristo, ma il portavoce spirituale della postmodernità. In termini locchiani, potremmo dire che Francesco è il primo papa pienamente figlio dell’ideologia dell’uguaglianza universale: ha interiorizzato la negazione della differenza come nuovo comandamento morale. È il pontefice dell’umanità astratta, e quindi contro ogni forma.
Per duemila anni, il cristianesimo ha convissuto – spesso in tensione, talvolta in sinergia – con la struttura spirituale, simbolica e politica dell’Europa. Con Costantino e poi con Gregorio Magno, con Carlo Magno e poi con Innocenzo III, la Chiesa non si è limitata a predicare il Vangelo: ha assunto la forma imperiale, si è fatta custode di un ordine, di una gerarchia, di una civiltà. Il cattolicesimo è stato, in fondo, il compromesso tra il messaggio paolino e l’eredità pagano-classica di Roma. È stato il cristianesimo romanizzato, radicato nella Storia, nella liturgia, nella teologia, nell’Europa. Benedetto XVI ne è stato il simbolo vivente. Un papa teologo, europeo fino al midollo, convinto che il cristianesimo avesse bisogno della ragione greca per non dissolversi nella superstizione o nell’ideologia. Il suo celebre discorso di Ratisbona, che rivendicava il logos greco-cristiano come base della civiltà occidentale, fu un atto di resistenza culturale contro la deriva relativista. Non è un caso che Benedetto XVI sia stato rapidamente marginalizzato: troppo europeo, troppo teologico, troppo ostico per un mondo che preferisce la narrazione al dogma, il sentimento alla verità. In questa prospettiva, la rottura di Bergoglio con Ratzinger non è solo dottrinale: è ontologica. Ratzinger rappresentava ancora l’idea che la verità fosse legata alla forma, alla gerarchia, alla Tradizione. Con Francesco, il compromesso millenario si spezza. La Chiesa smette di pensarsi come forma storica europea e si presenta finalmente per ciò che, nelle sue radici, è sempre stata: una religione universale, egualitaria, misericordiosa, senza identità. Un cristianesimo purificato dalla storia, slegato da ogni civiltà. E proprio per questo, un cristianesimo pienamente realizzato.
Ciò che sembra un atto di riforma è in realtà un atto di compimento, Francesco non tradisce il cristianesimo: lo realizza. Ma è proprio questa realizzazione a decretare la fine della Chiesa come soggetto europeo, come potenza spirituale e politica dell’Occidente. La Chiesa si dissolve nel mondo, diventa coscienza, si fa ONG morale. Non è più il cuore della civiltà: è il suo specchio. Perché quando il cristianesimo smette di essere romano, smette anche di essere europeo. E quando smette di essere europeo, smette di essere civiltà. Francesco è stato il papa di questo passaggio. Non lo ha causato, sia chiaro, ma lo ha certamente capito. Non lo ha contrastato, ma lo ha accompagnato fino in fondo. È difficile trovare nella storia un altro papa capace di parlare con tanta efficacia ai poteri del mondo. E non in senso apologetico, ma in senso simbolico. Francesco durante il suo pontificato ha adottato tutti i codici dell’umanitarismo globale: la compassione, l’inclusione, l’equità, la sostenibilità. Ha fatto della Chiesa non un bastione, ma una piattaforma. Ha reso il cattolicesimo permeabile, fluido, adattabile. In una parola: disponibile. Ma disponibile a chi? A cosa? Alla nuova etica globale che si impone come surrogato della trascendenza. Una spiritualità dolce, priva di escatologia, senza dogmi, senza confini, che ha nella cura e nell’empatia i suoi sacramenti laici. Una morale senza Dio, che accetta tutti e salva nessuno. Francesco non l’ha inventata: l’ha riconosciuta. E l’ha abbracciata.
Così, mentre il mondo è in cordoglio per il papa argentino, e la stampa lo celebra come “il pontefice del dialogo”, l’Europa si svuota di senso, la Chiesa perde (probabilmente per sempre) la sua forma romana, e l’uomo europeo – quello che ancora crede nella missione storica, nella verticalità del destino, nella potenza creatrice della differenza – si ritrova in un nuovo campo di possibilità. Non saremo certo noi a rimpiangere i tempi del Papa-Re a fronte di una chiesa pienamente globalitaria. Papa Francesco non è stato un semplice pastore ma l’alfiere terminale del lungo processo di cristianizzazione dell’Occidente, che ha portato non alla salvezza, ma all’oblio del mito. Il suo pontificato non apre, ma chiude e dissolve la storia della Chiesa come storia dell’Europa. È la fine della Chiesa come forma, e quindi la fine di un’epoca. 
Kulturaeuropa
2 notes · View notes
sbircialanotiziamagazine · 2 months ago
Text
0 notes
avatarnemo · 2 months ago
Text
CONCLAVE 2025 - Analisi e Previsioni (basate su intelligenza artificiale) from Christian Contardi
📍 Tutto ciò che state per leggere – incluso questo post – è stato creato interamente da intelligenze artificiali. 📄 Presento CONCLAVE 2025 – Analisi e Previsioni: un report 100% AI-driven che analizza l’elezione papale del 2025 integrando storia, geopolitica, dinamiche interne alla Chiesa e... visioni algoritmiche. 🎯 Obiettivo? Offrire una previsione strutturata su chi potrebbe essere eletto Papa, tenendo conto di: correnti cardinalizie e posizionamenti dottrinali, l’eredità (divisiva) di Papa Francesco, le valutazioni di bookmaker internazionali, le influenze geopolitiche (Gaza, Ucraina, Cina...). 🤖 Come? Coinvolgendo sei intelligenze artificiali, ognuna con un ruolo e una prospettiva differente (storica, strategica, speculativa, etica, geopolitica, narrativa). Il risultato è una previsione a più voci e altamente strutturata. 📊 Cosa emerge? Pietro Parolin (25–28%): candidato di continuità, forte nelle mediazioni internazionali. Luis Antonio Tagle (20–22%): volto pastorale, ponte tra Europa e Asia. Matteo Zuppi, Robert Sarah, Peter Turkson, Pierbattista Pizzaballa… e altri, ognuno con un profilo accuratamente valutato da più angolazioni. Un outsider credibile? Sì, come in diversi conclavi passati. ✨ Ma la parte più audace del report è la proposta creativa delle AI: 🔮 Le 6 AI hanno immaginato scenari e profili fuori cornice. 🧠 Non previsioni impossibili, ma esercizi di pensiero futuri, generati al confine tra fede, logica e immaginazione digitale. 👉 Se ti interessa vedere come AI diverse possono ragionare – e immaginare – la prossima elezione papale: scarica e leggi il report completo. https://www.slideshare.net/slideshow/conclave-2025-analisi-e-previsioni-un-report-100-ai-driven-d115/278808961 #AI #Conclave2025 #Papabili #Previsioni #Geopolitica #Vaticano #Chiesa #MachineGenerated #Futuro #Sinodalità #Inclusione #EticaDigitale #AIinSociety #DataDrivenChurch
0 notes
anchesetuttinoino · 2 months ago
Text
Con la giornata di oggi si conclude un pontificato segnato da una miriade di contraddizioni. Francesco ha cercato di avvicinare i non credenti, ma ha demotivato tanti praticanti. Ha annunciato una leadership più collegiale nella Chiesa, ma ha governato da autocrate. Ha aperto, a dire di molti, grandi processi di rinnovamento - primo fra tutti il famigerato "Sinodo sulla sinodalità" - che però si sono rivelati semplici megafoni per le solite voci ideologizzate. Si è espresso contro l'ideologia gender, ma ha sostenuto pubblicamente gruppi LGBT. Ha affermato che la Chiesa non possa e non debba diventare un'ONG, ma si è perso in infiniti discorsi sull'ecologia e i diritti umani.
Il suo tentativo di avvicinare il mondo alla Chiesa mettendo fra parentesi la trascendenza è fallito. Le migliaia di persone che si sono fatte battezzare la scorsa vigilia di Pasqua l'hanno fatto non grazie a lui, ma nonostante lui. Ora la Chiesa si trova davanti a un bivio: proseguire sulla strada tracciata dal delirio sinodale o tornare alla sua missione fondamentale.
👉 Segui PRO ITALIA 🇮🇹
0 notes
alemicheli76 · 9 months ago
Text
Si intitola Sei unica. Inno al genio femminile il nuovo libro di Papa Francesco, che esce in tutte le librerie il 2 ottobre.
In perfetta coincidenza con l’apertura dei lavori della seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità, nel quale il tema del ruolo della donna – fuori e dentro la Chiesa – si annuncia come uno dei punti centrali.Pubblicato in collaborazione con Libreria Editrice Vaticana, il volume – il primo che un Pontefice dedica all’argomento – esce per il marchio editoriale Libreria Pienogiorno, che ne…
0 notes
anticattocomunismo · 22 days ago
Text
Continuerà il cammino sinodale?
Mentre rappresentanti del settore progressista, come i cardinali Hollerich e Grech, vorrebbero che Leone XIV fosse un continuatore del “processo sinodale” avviato da Papa Francesco, voci autorevoli esprimono invece preoccupazione. Serve chiarezza. Come da consuetudine, Papa Leone XIV ha confermato, con la formula aliter provideatur – cioè finché non si provvederà altrimenti – tutte le alte…
0 notes
my-alejandra-fernandez-blr · 9 months ago
Text
Misa de retiro sinodal, Monseñor Timothy Costelloe: "ser una Iglesia humilde, en misión, que escucha"...
30 de setiembre de 2024   TRADUCCIÓN NO OFICIAL Nella Basilica di san Pietro, al termine della prima giornata di ritiro in preparazione della seconda sessione del Sinodo sulla Sinodalità, l’arcivescovo di Perth ha presieduto la liturgia per tutti i partecipanti. Gesù, ha detto nell’omelia, ci insegna pazienza, sensibilità e compassione nelle relazioni, per una Chiesa davvero sinodale. San…
0 notes
cristianesimocattolico · 1 year ago
Text
«La Fiducia Supplicans è diabolica, la confusione creata è intenzionale»
Pubblichiamo l’intervista al P. Thomas Weinandy a firma di Martina Pastorelli pubblicata dal quotidiano “La Verità” (25 gennaio 2024, p. 12). Continue reading «La Fiducia Supplicans è diabolica, la confusione creata è intenzionale»
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
cooperatoresveritatisinfo · 2 years ago
Text
Fr. Akinwale domenicano per il Sinodo: La sinodalità non deve allontanarsi dalla dottrina apostolica
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
bergoglionate · 2 years ago
Text
«La Chiesa deve cambiare». Ma perché? E chi lo ha deciso?
La Chiesa cattolica deve cambiare: questo è stato il leitmotiv della stragrande maggioranza di uomini (e donne) di Chiesa dal Vaticano II ad oggi. Papa Francesco ne ha fatto lo scopo del suo pontificato e per questo insiste molto sulla sinodalità, come ha ribadito anche in una nuova intervista, spiegando anche come avverrà questo cambiamento. Francamente, dopo tutti questi decenni, noi non abbiamo ancora capito perché la Chiesa deve necessariamente cambiare e, soprattutto, chi lo ha deciso.
Tumblr media
View on WordPress
2 notes · View notes
retelabuso · 2 years ago
Text
LETTERA APERTA / COMUNICATO STAMPA - Noi siamo Chiesa
A Sua Eminenza Cardinale Matteo Maria Zuppi Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Ai Rev.mi membri tutti della C.E.I. Affrontare il tema degli abusi sui minori e le persone vulnerabili è dirimente per poter parlare degnamente di sinodalità e riforma della Chiesa. Prima di “PROTEGGERE, PREVENIRE, FORMARE” è necessario ricercare VERITA’, FARE GIUSTIZIA, ASSICURARE RISARCIMENTI MORALI ED…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes