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smartcornerblog · 6 years ago
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La struttura di Android
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Il "robottino" di Android. Fonte: Wikimedia Commons
Android è il sistema operativo di cui abbiamo discusso maggiormente su questo blog, ma come è organizzato? Ecco, oggi, desidero farvi scoprire la struttura software del vostro smartphone.
Android è un sistema operativo open-source, questo significa che il suo codice sorgente è liberamente consultabile, modificabile, scaricabile e con la possibilità di essere rilasciato con diversi tipi di modifiche. È proprio grazie a quest’ultima proprietà che viene caricato sugli smartphone di molte aziende leader del settore. Il progetto Android prende il nome di “AOSP” che è l’acronimo di Android Open Source Project, ed è la base di molte di quelle che vengono chiamate “ROM” che altro non sono, che versioni modificate di Android, che portano ottimizzazioni per dispositivi specifici oppure rinnovano semplicemente la grafica.
Il sistema operativo ha bisogno inoltre di un kernel, che gli permetta di comunicare con le diverse componenti hardware di un dispositivo, nello specifico, quello di Android è basato sul kernel linux. Essendo, però, il kernel caratteristico di un dispositivo, può essere modificato laddove l’azienda produttrice del vostro smartphone abbia deciso di rilasciarne il codice sorgente.
La memoria inserita all’interno dello smartphone è sempre suddivisa almeno in 6 partizioni chiamate: system, data, cache, vendor, boot e recovery. La prima contiene tutti i file del sistema Android che sono presenti nelle seguenti cartelle principali: app, bin, etc, fonts, framework, lib, lib64, priv-app e xbin. Queste a loro volta contengono in ordine: le app di sistema, i file eseguibili (l'abbreviazione di “binaries”), altre sottocartelle dalla struttura complicata e contenenti altri file di sistema, i vari tipi di carattere utilizzabili sullo smartphone, le diverse API che permettono una più veloce ed una più facile scrittura di un’app, le librerie di codice a 32bit, quelle a 64bit, le “privileged app” e gli “extra binaries”.
La partizione “data” contiene due cartelle fondamentali: app, che contiene tutti i file apk delle applicazioni installate dall’utente sul dispositivo, e data, che accoglie tutti i dati delle applicazioni. La partizione data è dunque quella che ha al suo interno qualsiasi dato memorizzato sullo smartphone. L’unica parte di essa accessibile senza i “permessi di root” è contenuta nella sottocartella “media”, all’interno della quale vi è la cartella “0” su cui è montata la parte della memoria, che può essere utilizzata dall’utente per memorizzare foto, video, trasferire file ecc.
La partizione cache è dedita alla memorizzazione temporanea dei dati, che vengono elaborati nello smartphone.
La partizione vendor ha una struttura molto simile a quella di system con la differenza che contiene tutti i file e gli eseguibili che sono distribuiti dall’azienda produttrice del vostro smartphone e che possono essere o meno open-source.
La partizione boot contiene il kernel ed è la prima ad essere caricata durante il processo di avvio del dispositivo.
Infine recovery contiene la parte software di Android, detta appunto recovery, che viene caricata durante il processo d’installazione degli aggiornamenti OTA che vengono comunemente scaricati ed installati dagli utenti.
Spero di essere stato ancora una volta esaustivo e di aver suscitato il vostro interesse.
Simone Zanella
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