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Cake Design di Romina Santarelli
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Cake Design di Romina Santarelli
Non potevo nel mancare  di publicare un articolo redatto da Romina Santarelli:
LA PASTA DI ZUCCHERO NON HA PIÙ’ SEGRETI CON ROMY CAKE!
        Cake Design: le origini della forma d’arte più dolce
L’anno di nascita del Cake Design
Nonostante la decorazione delle torte facesse parte della tradizione francese già da parecchi anni, è il 1840 il momento in cui il Cake Design può avere inizio. È infatti in quest’anno che compaiono due degli elementi fondamentali per la pratica di quest’arte culinaria: il forno a temperatura controllata e il bicarbonato di sodio, adoperato come lievito.
  La prima torta di design
Fonte immagine: alimentipedia.it
Quasi tre metri di diametro, per un peso complessivo di 140 chili.
Erano queste le misure di quella che viene considerata la prima vera torta di design della storia.
Il dolce, realizzato per il matrimonio reale tra la regina Vittoria e il principe Alberto, nel 1840, era cosparso interamente di ghiaccia bianca (da quel momento detta “royal icing”). Sulla sua sommità erano raffigurati i due sposi in abito romano con ai piedi un cane, la dea Britannia, due colombi e un amorino nell’intento di scrivere la data di nozze su di un cartiglio. Poi, un tripudio di fiori, nastri e cupidi decorava il resto della torta.
Il primo libro sul Cake Design
E’ il 1934 quando Joseph Lambeth pubblica il primo vero libro sul Cake Design, nel quale si appresta a fornire consigli e suggerimenti sul suo personale metodo di decorazione delle torte, il metodo Lambeth per l’appunto. Secondo tale metodo, per realizzare ornamenti, fiori e figure in grado di abbellire le torte ricoperte di pasta di zucchero o marzapane, era necessario adoperare perline, fiori, pizzi e particolari strumenti, ideati dall’autore. Un metodo davvero efficace, se si considera che è ancora oggi utilizzato per realizzare le classiche torte nuziali.
Le prime lezioni di Cake Design
Nel 1929 Deweney McKinley Wilton decise di insegnare a cuochi, organizzatori di eventi e pasticceri la sua speciale tecnica di lavorazione dello zucchero, appresa durante un periodo di lavoro in una fabbrica di caramelle. Ebbene, la sua bravura (e probabilmente anche il costo smisurato di ogni lezione) gli permisero di fondare una tra le scuole di Cake Design più famose d’America. Da quel momento, la storia del Cake Design ha fatto il suo corso, riempiendo pagine di manuali, approdando sugli schermi televisivi e popolando le bacheche dei social network.
La mia passione:
E’ da qui che nasce la mia passione dalle foto di torte realizzate con decorazioni in pasta di zucchero, viste sui social network , dalla trasmissione di Renato Ardovino ho imparato molto e anche dai tutorial su internet.
All’inizio usavo per la decorazione il cioccolato plastico ma è meno elastico della pasta di zucchero anche se il sapore con il retro gusto di cioccolato è più gradevole.
  Dalle foto si può notare anche la differenza di colore tra una torta fatta con il cioccolato plastico( più giallino ) e la seconda foto decorata e ricoperta con pasta di zucchero prodotta da me.
Con il tempo e la pratica si possono realizzare varie decorazioni, torte con più piani a seconda dell’evento!
Wedding cake realizzata per il matrimonio di una mia amica a quattro piani.
Wonky cake e torta a tre piani per i 18 anni.
  Wedding cake per i 50 anni di matrimonio.
Compleanni per bambini .
Contrariamente a quello che si pensa la torta dentro non rimane asciutta, si possono fare pan di spagna normali o soffici con creme di vario tipo e con bagne appropriate, a secondo dei  gusti di chi la richiede.
Attraverso i social sono riuscita  con l’ANCDI  a partecipare al Guinness Word Record per la torta scolpita più grande del mondo, 224 mq. di torta con pan di spagna, crema al burro, bagna alcolica e decorazioni in pasta di zucchero dove abbiamo rappresentato l’ Italia, le sue regioni i suoi più famosi monumenti e i più grandi prodotti enogastronomici di ogni regione con 175 decoratori e 125 pasticceri.
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Il Limone - oltre la decorazione e la ucina : le proprietà benefiche!
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Il Limone - oltre la decorazione e la ucina : le proprietà benefiche!
Ogni giorno lo usiamo per dare più sapore a piatti prelibati, lo inseriamo negli aperitivi, lo usiamo al posto dell’aceto nelle insalate….
Io ad esempio lo uso per fare decorazioni simpatiche , come ad esempio pesciolini con lo sguardo languido, o perché no….per fare il corpo ad una curiosa “apetta”
  Il limone è anche un utile strumento per la salute e la qualità della vita in generale.
Iniziare la giornata con il limone ha innumerevoli effetti benefici, ecco i principali:
Rafforza il sistema immunitario: il limone è infatti ricco di vitamina C e di potassio, che stimola le funzioni cerebrali e nervose. Il potassio aiuta anche a controllare la pressione arteriosa.
Bilancia il pH: Bere acqua e limone ogni giorno riduce l’acidità totale del corpo. Il limone è uno degli alimenti più alcalini e diversamente da quanto si crede, non crea acidità nel corpo una volta metabolizzato.
Aiuta la perdita di peso: I limoni sono ricchi di fibre di pectina, che aiutano a combattere la fame. È stato anche dimostrato che le persone che hanno una dieta più alcalina perdono peso più velocemente.
Aiuta la digestione: Incoraggia il fegato a produrre la bile, che è un acido che è richiesto per la digestione. La digestione risulta efficiente e si riducono il bruciore di stomaco e la costipazione.
Depura: bere acqua e limone al mattino porta con sé un forte effetto depurativo in particolare perché stimola la diuresi liberando dalle tossine;
Purifica la pelle: acqua e limone aiuta a combattere in modo naturale i radicali liberi e quindi a donare un aspetto più fresco; la vitamina C infatti aiuta a diminuire rughe e macchie, rendendo la pelle più luminosa e bella.
È un diuretico: i limoni aumentano il tasso di minzione nel corpo, aiutandolo quindi a purificarsi. Le tossine, pertanto, sono rilasciate in modo più veloce per aiutare a mantenere la salute del tratto urinario.
Dona buon umore : L’aroma del limone riduce ansia e depressione e grazie al suo contenuto di ioni negativi è in grado di rifornirvi di nuova energia
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La Carambola: Proprietà, Trucchi e Consigli
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La Carambola: Proprietà, Trucchi e Consigli
L’Averrhoa carambola, appartenente alla Famiglia delle Oxalidaceae, è un albero originario dello Sri Lanka, dell’India e delle Isole Molucche; diffuso in tutto il Sud-est asiatico, viene coltivato anche in Brasile, Ghana, Guyana e nella Polinesia francese.
Il frutto (carambola) ha un bel colore di colore giallo-arancio, e si riconosce facilmente per la sezione a stella a cinque o otto punte.
Vi sono due varietà principali di carambola, simili nell’aspetto ma con proprietà organolettiche differenti: una dolce e l’altra acidula. In Italia è ormai possibile trovarla in commercio anche nei supermercati e negli ipermercati. La varietà che viene importata nel nostro paese è quella dolce.
Valori nutrizionali e Proprietà
100 grammi di carambola (30 Kcal) contengono:
6,73 g di carboidrati;
33 g di grassi;
1,04 g di proteine;
Il frutto è inoltre ricco di antiossidanti e vitamina C, e povero di zuccheri. Contiene numerosi fenoli e flavonoidi.
Ha proprietà digestive, e quando immaturo anche astringenti.
Nella medicina tradizionale cinese, per via delle sue proprietà diuretiche e per il basso apporto di calorie, la carambola è utilizzata per curare il diabete.
Proprietà e Benefici della Carambola
Ha effetti benefici su alcune patologie di lieve entità come il mal di testa, l’insonnia, la nausea e la tosse.
L’alta quantità di potassio, oltre a rafforzare il sistema cardiovascolare, aiuta a garantire il buon funzionamento dei muscoli. Inoltre contribuisce a riequilibrare il livello di liquidi nell’organismo.
L’abbondanza di vitamina C rafforza il sistema immunitario aumentando la resistenza dell’organismo agli attacchi virali.
Ha anche proprietà digestive e diuretiche mentre, se consumata quando non completamente matura, ha proprietà astringenti.
La carambola è ricca di sostanze antiossidanti come la vitamina C, i flavonoidi ed i composti polifenolici.                                                                                                                                                Quercetina, epicatechina, e acido gallico contrastano gli effetti dei radicali liberi con conseguenti benefici sulla salute.
Nella medicina popolare di alcuni paesi come ad esempio il Brasile, la carambola viene utilizzata per le sue proprietà diuretiche ed espettoranti.
Nella medicina tradizionale cinese questo frutto viene utilizzato per calmare la sete e per trattare la secchezza della bocca.                                                                                                                                    Questa proprietà della carambola è dovuta alla presenza di acido malico che e anche un buon battericida.
La presenza di acido ossalico invece conferisce a questo frutto la capacità di contrastare le emorragie e per curare le emorroidi sanguinanti.
Le controindicazoni
E’ un alimento ipocalorico per cui può essere consumato senza particolari controindicazioni.
Non è consigliato un uso moderato a causa dell‘elevata concentrazione di acido ossalico, per cui è da limitare soprattutto in caso di soggetti affetti da disturbi renali.
AVVERTENZA: Le informazioni fornite in queste pagine hanno solo scopo informativo e sono tratte da pubblicazioni internazionali.
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Il Pomelo , questo GRANDE frutto!
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Il Pomelo , questo GRANDE frutto!
 Diversamente da ogni altro agrume, il pomelo non è sferico o leggermente schiacciato, e si presenta spesso con una forma a pera. La buccia è liscia, verdina, alle volte rosata, mentre la polpa raggiunge i colori dal giallo paglierino al rosa fino al rosso. È il più grande tra i frutti dei Citrus, cresce fino ai 30 cm di diametro e può pesare fino ai 10 kg.
Tipica per questa specie è l’abbondante presenza della sostanza bianca spugnosa sotto la buccia (detta albedo), che come nella maggioranza degli agrumi non è commestibile; di albedo è costituita addirittura tutta la parte superiore del frutto, cioè la parte stretta della forma a pera.
Questa si renderà molto utile nella Scultura di Frutta effettuata con Metodo Papillon Italia (Tratteremo più avanti un articolo a riguardo)
Il pomelo è nativo del sud dell’Asia e della Malesia dove è conosciuto da più di quattromila anni. Fu introdotto in Cina attorno al 100 d.C., dove si è diffuso e continua a sopravvivere, anche spontaneamente in riva ai fiumi, fino ai giorni nostri. È coltivato nelle regioni meridionali (Jiangsu, Jiangxi, Fujian) e specialmente in Thailandia. Ci sono piantagioni anche in Taiwan e Giappone, nel sud dell’India, Malesia, Indonesia, Nuova Guinea e Tahiti.
Oltre che in Asia, il pomelo è coltivato in California e soprattutto in Israele.
Venne introdotto in Giamaica nel XVIII secolo dal capitano inglese Shaddock, che localmente diede anche il proprio nome al frutto. Il cognome di questo capitano è ancora ricordato anche in Liguria, dove il pomelo è noto come sciaddocco.
 Il pomelo ha un apporto calorico di circa 30-40 Kcal per 100g. Presenta un basso contenuto di proteine e lipidi, le calorie sono fornite principalmente dai glucidi semplici in particolare il fruttosio. Ha un elevato contenuto di vitamina C, attorno ai 60 mg, con un buon contenuto di vitamina A e tracce di B1, B2, B3 e B6. La vitamina C nel Pomelo aiuta l’assimilazione e l’assorbimento del ferro. Tra i sali minerali spicca il potassio. Contiene inoltre acido folico e betacarotene. In Asia le foglie di pomelo vengono usate come decotto curativo per l’ulcera e le ferite.
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Le Origini della Scultura
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Le Origini della Scultura
    Le origini della scultura vegetale sono discusse: si pensa che questa forma d’arte abbia avuto inizio a Sukothai in Thailandia circa 700 anni fa oppure che le radici di questa forma artistica risalgano alle dinastie cinesi Tang (618-906 d.C.) e Sung (960-1279 d.C.).
Anche il Giappone ha diversi legami con questo tipo di scultura, tanto che l’arte dell’intaglio di frutta e verdura viene chiamato Mukimono (剥き物).
Secondo il libro “Contorni giapponesi, l’antica arte del Mukimono”, di Yukiko e Bob Haydok, cominciò nei tempi antichi quando il cibo veniva servito su ceramica o terracotta non smaltata.
Questi piatti grezzi erano coperti da foglie e i cuochi si resero conto che il taglio o la piegatura delle foglie potevano essere fatte in modi diversi tanto da creare una presentazione più attraente.
Il Mukimono non divenne popolare fino al XVI secolo, il periodo Edo, quando ottenne un riconoscimento ufficiale.
Da quel momento l’arte si è sviluppata tanto da diventare una parte importante nella formazione di ogni chef giapponese.
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