Tumgik
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Cap. 1
Ed ecco qui, un altro giorno ebbe inizio. Ce l’avevamo fatta un altro giorno. Un altro di sopravvivenza e resistenza da quando tutto ebbe inzio. E la mia routine quotidiana iniziò. A mio solito aprivo gli occhi come tutti d’altronde e me li strofinavo un po’ mentre sbadigliavo e mi tiravo su, pronta ad affrontare un altra giornata. Un altro giorno di resistenza, un altro giorno di fuga e a nascondersi. Non eravamo rimasti in molti, ma questi pochi che eravamo cercavamo di lottare al meglio per non farci trovare. Mi Chiamo Miley, Miley Reed. E sono una sopravvissuta. Sopravvissuta a cosa vi starete chiedendo adesso, beh il governo aveva deciso di fare piazza pulita e sbarazzarsi della maggior parte di noi e ricominciare da capo. La prima parte del loro piano era quella di creare un virus che avrebbe sterminato da se metà della popolazione mondiale, e fare in modo che la maggior parte della gente lo prendesse così che non dovevano fare molto mentre nel frattempo preparavano le squadre di assalto per prendere il resto della popolazione rimanente. Ovviamente c’era un antidoto per loro e le loro famiglie, così che non facessero mai parte di quello sfortunato 50%, sapete la fortuna non sempre è un caso, a volte dipende anche da chi tu sia, e se hai tanti soldi o sei molto potente, beh generalmente sei un uomo fortunato. Direi che avere fama e potere è la fortuna, ma più ne hai più diventi a tua volta fortunato. 
Cosa succede invece col 50% rimasto? beh ci stanno cercando tutti, vogliono farci non so cosa esattamente, so solo che non dobbiamo essere trovati. Alcuni parlano di lavaggio del cervello, che vogliano resettarci e farci diventare dei piccoli robot o entrare nel loro esercito per qualche guerra galattica, sfortunatamente non c’è proprio modo di saperlo, l’unico modo di sopravvivere è avere il minor contatto possibile con altre persone e stare ben alla larga da ogni tipo di tecnologia. Non è vita, lo so, ma non c’è scelta. Il rischio di farsi prendere è troppo alto e quando ti ritrovi in queste situazioni estreme l’unico istinto è quello di sopravvivenza e quello prevale su qualsiasi altro desiderio o istinto che il nostro copro possa avere, ogni fibra e particella del tuo corpo si concentra su quella piccola cosa, sopravvivere, e tutto il resto scompare e diventa obsoleto. 
Siamo rimasti noi tre , io mia mamma e mio fratello Chris, era il tipico ragazzo da sogno, alto, muscoloso, capitano della squadra di football, la sua ragazza? ovviamente la cheerleader più popolare della scuola, molto mainstream come cosa direte, ma è come una sorta di legge fisica secondo la quale sono destinati a innamorarsi e stare insieme, e loro lo erano sapete? molto innamorati. Lei non era la tipica stronza vanitosa che vedi nei film o nelle serie tv, era gentile con tutti sempre, e mio fratello beh lui era un po’ vanitoso e arrogante, ma il suo amore l’ha cambiato tanto, specie quando l’ha persa, si è ammalata di questo virus e non si è più ripresa. E nemmeno lui. 
Ora siamo nascosti in questa casa abbandonata con le poche scorte di cibo che ci rimangono, e qualche arma. Siamo qua da qualche giorno, ma preso dovremo muoverci per cercare qualcosa da mangiare, perché le nostre riserve stanno un po’ finendo ormai, ma uscire era pericoloso, eri li quando rischiavamo di poter essere visti, e ormai con la città un po’ rasa al suolo e deserta eravamo probabilmente rimasti in pochi, dove avessero portato il rimanente della popolazione, beh quello restava un mistero, perché non vedo persone da... mesi forse. Non so quanto sia passato esattamente da quando tutto ebbe inizio, cercavo di tenere conto di tutto, di ogni singolo giorno, ma dopo un po’ persi il conto, come la speranza di tornare ad una vita normale.
 Era sempre mio fratello ad andare in cerca di cibo ogni volta che toccava, non lasciava mai andare me o mamma e se c’erano spostamenti da fare, andava sempre a controllare lui tutto, era diventato l’uomo di casa, papà si era perso nel caos con il nostro fratellino più piccolo Thomas, e non li abbiamo più rivisti da allora. Non sappiamo se siano ancora vivi nascosti da qualche parte, se siano stati catturati e gli abbiano fatto chissà cosa, non abbiamo idea, abbiamo provato a cercarli, ma non abbiamo potuto fare molto, l’unica scelta che avevamo quando hanno iniziato ad attaccare era stata scappare, la mia speranza è sempre quella che li incontreremo un giorno, magari mentre siamo alla ricerca di cibo, sentiamo questo rumore e ci spaventiamo presi dal panico vedendo qualcuno altro, ma nel voltarsi, sono loro, per poi tornare da noi. E restare uniti insieme e combattere. Comunque come dicevo, ogni volta va Chris, è iperprotettivo nei nostri confronti, e come biasimarlo in fin dei conti, visto quello che stiamo vivendo, ma dopo l’ultima volta è stato ferito, è riuscito a scappare e tornare da noi, ma non permetterò che qualcosa gli accada, tanto meno che torni li in queste condizioni, non finché la sua gamba non sarà guarita, non posso perdere anche lui. Andrò io questa volta, ecco perché mi sono svegliata presto, prima di lui, di mamma, così che nessuno notasse che stessi andando e mi fermasse. 
Mi lego i capelli in una coda, è quasi la fine dell’estate, siamo a inizio settembre fa ancora abbastanza caldo porto una canotta bianca e dei semplici pantaloncini, una pistola e uno zaino per riempirlo di tutto quello che riesco a trovare e inizio a camminare per i boschi cercando di fare il minor rumore possibile e guardandomi bene attorno per essere sicura di non essere vista da nessuno. Se Chris mi vedesse ora, mi ammazzerebbe lui stesso, mi prenderebbe dai capelli e mi trascinerebbe lui stesso fino a ‘’casa’’, sempre se si possa chiamare tale il nostro ritrovo. Mi muovo tra un albero e un altro, e sento il dolce suono del canto degli uccelli, questo è rimasto immutato, la fauna non è stata intaccata in alcun modo da questo attacco terroristico mondiale, gli animali non erano una loro priorità o forse non ancora, forse volevano occuparsi di una specie alla volta. 
Arrivo finalmente a inizio della città e cammino lentamente cercando di restare nascosta dietro sempre a qualche muro di qualche edificio alla ricerca magari di qualche supermercato abbandonato, o qualsiasi posto in cui riesca e entrare senza fare troppo casino o dare nell’occhio, la città era deserta e completamente abbandonata, come se nessuno ci vivesse più da allora, dove erano finiti tutti? che fine gli avevano fatto fare? e se avessero ucciso veramente ognuno di loro invece? Agli inizi eravamo insieme ad un altra famiglia, gli Svensons, mamma , padre e la figlia della mia età Laura. Laura aveva una tremenda cotta per Chris, e per quanto io sia certa che Chris non volesse far sapere nulla in quanto si sentisse di tradire il ricordo della sua amata, c’era stato qualcosa tra di loro, ma non credo fosse così preso sentimentalmente, lo conosco fin troppo bene, nonostante sperassi potesse aiutarlo ad andare avanti ci siamo divisi dopo poco quando abbiamo iniziato a sentire le pattuglie arrivare,e siamo stati costretti a fuggire in diverse direzioni per non farci prendere, nella speranza che potessimo farcela entrambi o almeno una delle famiglie, da allora non abbiamo avuto più nessuna notizia loro. 
Vedo un supermercato in lontananza, mi avvicino di soppiatto e ancora nulla nessuna forma di vita, di nessun tipo, era possibile che magari se ne fossero andati? avessero considerato la città ripulita da ogni forma di vita e si fossero spostati altrove? o semplicemente erano li nascosti proprio per aspettare che ci sentissimo al sicuro e uscissimo allo scoperto, magari però se se ne erano andati potevamo tornare in città prendere un appartamento a caso, e provare a vivere una vita il più normale possibile, perlomeno non vivendo in una casa abbandonata e dormendo su uno scomodo e freddo pavimento, il tutto in mezzo ad un bosco. E tutto ciò andava bene finché era estate, ma l’estate stava per volgere al termine e il freddo sarebbe presto arrivato. Entro nel supermercato e inizio a fare un po’ di scorta di cibo, la porta della vetrata era distrutta, ma era ancora pieno di cibo qua, chissà se era qua che Chris veniva a fare rifornimento, se si probabilmente era l’unico perché era praticamente ancora tutto pieno, il che significava che nessun’altro oltre noi era nei paraggi, che eravamo completamente soli e isolati, Dio quanto mi mancava uscire con qualcuno, avere degli amici, persino Laura, nonostante preferisse la compagnia di mio fratello, era stata più o meno un amica in questo periodo e ora? nulla. Solo noi tre. 
Una volta riempito lo zaino mi diressi verso l’uscita e poi verso casa era l’idea, anche se ero molto tentata dall’ipotesi di perlustrare un po’ in giro per vedere se davvero non c’era nessuno e se c’era qualche casa in cui potessimo entrare e magari farci il nostro prossimo rifugio. un colpo da dietro, come il rumore di un barattolo che cade e inizia a rotolare, e io inizio a tremare cosa avrei fatto adesso? metto la mano sulla pistola e la tiro fuori pronta a difendermi, ma nessuno in vista, avevo il respiro affannoso di chi stava per avere un piccolo attacco d’ansia e si sente come il respiro mancare nel petto e questo piccolo dolore nel cercare di respirare, se vogliamo vederlo dal lato positivo, almeno saprò esattamente cosa succede e cosa fanno alla gente una volta catturata, ma nel guardarmi intorno non vedo un anima viva, e quindi forse, il mio momento non era ancora arrivato. Decisi di lasciar stare l’idea del perlustramento e tornare direttamente alla tana.
Arrivata li vidi mamma e Chris ad attendermi ‘dove accidenti sei stata?’ iniziò a urlare mamma ‘sei impazzita?’ mi diceva Chris invece. ‘Dovevo andare a prendere il cibo’ cercai di spiegare, ‘non puoi andare in quelle condizioni, e non potevo certo rischiare di perderti o che ti succedesse qualcosa, e comunque non c’è nessuno in giro, e sicuro e penso che potremmo anche spostarci in città e nasconderci in qualche appartamento li’
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Anche gli spiriti liberi si innamorano. E, forse, non esiste amore più vero e profondo del loro; perché va al di là dei luoghi, del tempo, delle opinioni altrui. Loro ti ameranno sempre e comunque. Sarai il loro primo ed unico amore e quando tu ti stuferai, lo spirito libero non si stuferà mai di te. Perché nella libertà ti ha scelto e nella libertà ti porterà sempre con se, immaginandoti al suo fianco. Non fare innamorare uno spirito libero, se non hai il coraggio di ricambiare l'amore eterno che riceveresti. Non lo fare. Lo uccideresti.
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E se vi posso consigliare un luogo in cui andare, è dentro il cuore di qualcuno
cit. (via maridolli)
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Non è vero che i baci sono tutti uguali… Alcuni ti rubano l'anima…
cit. (via maridolli)
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Mi sono persa tante volte e tante volte mi sono ritrovata. Questo mi da la forza per andare avanti, se ci sono riuscita altre volte, posso farcela ancora.
cit. (via maridolli)
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Assomigli ad un mare in tempesta ed io amo di te ogni impetuosa onda.
G. Mugnai (via maridolli)
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Ho imparato a contare su me stessa quando appoggiandomi a chi diceva di esserci, mi ha lasciata cadere.
cit. (via maridolli)
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Le cose non sono cambiate per me. Il mio cuore sobbalza ancora quando sente il tuo nome.
cit. (via maridolli)
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Sono parte di tutto ciò che ho trovato sulla mia strada.
Alfred Tennyson- (via maridolli)
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Hai solo bisogno di qualcuno che sappia leggerti dentro nonostante tu sia fatta di scarabocchi.
- G. Zeribelli (via maridolli)
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Il fatto è che mi hai lasciato un vuoto pieno di te.
(via maridolli)
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Vorrei seguire ogni battito del mio cuore Per capire cosa succede dentro e cos'è che lo muove Da dove viene ogni tanto questo strano dolore Vorrei capire insomma che cos'è l'amore Dov'è che si prende, dov'è che si dà.
Lucio Dalla  (via maridolli)
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Amo la gente un po’ folle. Gli abbracci improvvisi. I gesti spontanei. I sorrisi gratuiti. Chi saluta per primo, chi ti regala attenzione, chi ti punta gli occhi negli occhi mentre ti parla. Amo chi si butta nella mischia, chi apre le danze, si ubriaca di emozioni. E ti contagia di gioia.“
-Paola Felice- (via maridolli)
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E siamo qui a pensare a chi ci ignora, ignorando chi ci pensa.
cit. (via maridolli)
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Sentirsi fragili, deboli davanti agli eventi, ma scoprirsi forti nel non arrendersi mai. Perché ci sono giorni in cui mi sembra di affogare ed altri in cui, meravigliosamente, respirerei sott’acqua…
cit. (via maridolli)
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So di essere una persona difficile. Accettare i miei silenzi, le mie lune storte, i miei problemi, starmi al passo e mettere in ordine tutto il macello che mi frulla in testa non è da tutti. Stare con me è una grossa responsabilità. E si sa, le grosse responsabilità non piacciono a nessuno. -Federica Maneli-
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I ricordi battono dentro di me come un secondo cuore.
(John Banville)
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