tirettosocchiuso - Tumblr blog

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ho camminato per quasi trent'anni tenendo il culo dritto, che gioia lasciare che i muscoli si rilassino; oggi ho pensato ai sogni fatui che avevo a vent'anni, sogni altrui che ho interiorizzato a causa dello studio e che ho posto a manifesto della mia persona nel desiderio di essere vista.

Oggi niente mi dà più libertà della consapevolezza di non contare niente in questo enorme calderone chiamato mondo, finalmente posso essere felice.

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La morte mi passa accanto e sento che dentro di me qualcosa semina, la notte infatti sogno mia nonna di continuo e mi sveglio intontita, dolorante ed esausta.

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Se fossi andata in terapia a 20 anni anziché a 28 la mia vita avrebbe preso una piega diversa, avrei voluto essere più forte e meno condizionabile, ma tant'è.

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Una donna di Sibilla Aleramo è stato composto tra il 1901 e il 1904: io l'ho concluso all'alba del 7 agosto 2023 tormentandomi e sottolineando tutto il proiettabile. Nella notte ho sognato anche un'amica di cui ormai ho solo tracce digitali, mi chiedeva di presentarmi al suo gruppo di lavoro e nel farlo ripetevo: " Purtroppo ora mi trovo in provincia senza sapere come" sminuendomi all'infinito.

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Non vale un cazzo che cosa leggi

O quanti libri pubblicherai

Dei tuoi pensieri puri

Se passeggi sopra queste macerie

Che te ne fai?

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mi sveglio con il magone, ma il lavoro lo spazza via; chiarisco che non vi trovo alcun che di salvifico o passionale, semplicemente le energie si catalizzano su delle mini persone e diventa facile dimenticare che tutto è ancora molto triste, che a trent'anni mi trovo ancora in balia degli altri, oppressa, frustrata e incastrata tra nodi di logiche che ormai credevo di aver disconosciuto.

Invece sono cascata nel tranello, ancora...

Non imparo mai, accontento gli altri anche quando dentro sono carne da macello

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Alla fine di tutto niente è finito, ma rinasce insieme alla certezza che in questi tempi bui la fortuna non assisterà due come noi, ma l'amore sì.

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ciao nonna,

fiore mio, fiore della mia anima

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These changes

Ain't changing me

The gold-hearted boy I used to be

Yeah, you know you got to help me out

Yeah, oh don't you put me on the backburner

You know you got to help me out

Yeah, You're gonna bring yourself down

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mentre mi preparo ad assistere alla morte di mia nonna inizio a sentirmi figlia. mentre aiuto mio fratello a combattere una dipendenza inizio a sentirmi madre, ma mentre il mondo si sgretola dal punto di vista ambientale continuo a sentirmi orfana, e nello strenuo tentativo di appigliarmi a qualcosa mi ricordo di avere te, il mio compagno nel senso più politico del termine e perciò quello per me più romantico. Addosso non ho più niente di ciò che ero qualche anno fa, tutto si è ridotto all'osso come se avessi perso per strada quello che volevo anche se infine mi chiedo, ho mai voluto qualcosa se non il bene?

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Bilanciando l' invidia sociale con l' odio personale.

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"È colpa mia, non dovevo nascere, questo silenzio spacca i timpani"

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straniera, sconosciuta, dimenticata e senza aderenze. il passato gioca con me come un elastico, sono io che voglio tornare indietro, è lui che torna al suo posto spingendomi fuori e non rendendomi più in grado di riconoscere niente. Faccio scudo e non piango più, sono triste e tutti lo sanno, aspetto nel mentre la morte di mia nonna a dare certezza granitica della mia condizione.

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Szczecin, Poland (by Agnieszka Piatkowska) 

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Al buio su questo letto con assi scricchiolanti mi sento immobilizzata, i crampi allo stomaco sono scomparsi in favore di quello che chiamo il mostro magone.

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la voce flebile di mia nonna, nel più canonico dei commenti telefonici: " Fa freddo lì, eh?", poi un sospiro pieno di dolore fisico, si assicura che io faccia un cappello di lana al mio compagno e infine si lascia salutare, è stanca. stavolta sono preparata, ma mi capita in continuazione che il dolore mi assalga all'improvviso facendomi sentire finita. La morte, la precarietà, questo cielo così grigio, nessuna sicurezza da troppo tempo: è così che si spegne tutto.

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