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tittaswilliams · 6 years
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U2 EXPERIENCE+INNOCENCE LIVE IN MILAN
20.20 del 16 ottobre 2018 la musica di sottofondo sfuma...le luci si spengono. Il mega schermo LCD, il”Barricage” tecnologia innovativa promossa proprio dagli U2 per questo tour inizia a proiettare immagini tratte dal discorso di Chaplin nel film “Il Grande Dittatore” ed immagini devastanti di catastrofi e guerra. Dopo questa intro, si sentono le note del primo pezzo, conosco la scaletta, sta per iniziare the “The Black Out” da dall’album “Song of Experience”. La musica è si afferma energicamente su tutto il palazzetto ma ancora non si vede nessuno sul palco. Luce sullo schermo e le sagome degli U2 appaiono! Sono davvero gli U2? Gli u2 esistono? La mia sensazione è più o meno una sindrome di Stendhal, un po’ come quando vedi per la prima il Big Ben, la Tour Eiffel o il parlamento di Budapest, ma ancora non ho visto niente, canto the Blackout a squarciagola, ho studiato! Finisce il primo brano e parte “Light of home” luce di casa, è qui che finalmente la band si mostra (non mi soffermerò molto sulle proiezioni dello schermo perché dalla prima fila dello stage rotondo ho visto poco e niente. L’esperienza che si vive ad un concerto ormai non è più la stessa di una volta, non ci sono più i palchi semplici dove chi è in prima fila vede meglio di chi è in fondo, oggi il coinvolgimento del pubblico è globale, uno stesso concerto viene recepito in maniera diversa a seconda di dove ci si posiziona. Per vedere gli artisti si sceglie la transenna, per vedere lo show nella sua globalità gli spalti. Io preferisco il lato emotivo della musica più che tutto l’arteficio spettacolare che gli si cuce intorno, quindi scelgo sempre il parterre. Per quanto riguarda l’acustica ad Assago è sempre ottima. Il concerto prosegue alternando come da titolo “Innocenza”ed “Esperienza” ripercorrendo un po’ la storia della band partendo dagli esordi di “I will Follow” e l’acclamatissima “Gloria”. Si passa dai cavalli di battaglia commerciali come “Beautiful Day”, “Elevation”e “Vertigo”, pezzi che per quanto possono non essere i testi più impegnati degli U2 vengono trasmessi con un’energia mai vista prima, quasi aliena! Una parte del concerto è dedicata a dei pezzi tratti dal capolavoro “Acthung Baby”e per la seconda volta in tutto il tour viene mandata in scena ”The Fly”, attesissima dai fan che avevano origliato la sound check. Torna anche una vecchia conoscenza dei frequentatori dei salotti di Bono Vox: Mcphisto il satirico malvagio clown che non si risparmia con le sue irriverenti citazioni sui potenti della terra. Quest’ultimo è stato anche oggetto di polemiche, ma Bono Vox è così, uno che non si tiene dentro i pensieri, quello che pensa lo dice anche ingenuamente. L’invettiva di Mcphisto comunque andrebbe contestualizzata dato che serve ad introdurre “Acrobat”, un pezzo nichilista sulla mancanza, sullo smarrimento dell’uomo che non ha più i giusti riferimenti nella religione, nella politica, sulla vita che va avanti e che ci mette alla prova facendoci spesso perdere la fiducia nel mondo e nei sogni, concentriamoci su questo e lasciamo da parte la politica. “Don’t let the bastards grind you down” “Dream out Loud!” Sono queste per la mia modesta interpretazione le frasi chiave di tutto il concerto. Non a caso Acrobat è posta quasi a metà della setlist, un po’ come la chiave di tutto. Segue una parte acustica, solo Bono ed Edge sul palco, due canzoni sull’amore inteso però in senso diverso. “You’re the best think about me” è una dichiarazione d’amore che porta con se un’intrinseca paura di una perdita, mentre “Summer of Love” a discapito del titolo è una profonda canzone sull’immigrazione come mostrano anche le immagini sul maxi schermo. Non possono mancare “Pride” e “New Year’s Day” che vengonopercepiti come dei must da standing ovation, l’interpretazione di questi pezzi non ha eguali. Cantano tutti anche se solo chi conosce gli U2 comprende a pieno le motivazioni della scelta di questi due pezzi nella setlist. Nell’ultima delle date milanesi abbiamo potuto ascoltare anche il nuovissimo singolo Landlady, una struggente dichiarazione d’amore alle donne di casa Hewson, se non la conoscete andate a leggervi il testo, è la più bella dichiarazione che può fare un uomo ad una donna dopo anni di vita insieme, mai banale. Devo parlarvi anche di One!? Vi dico solo che durante quest’ultima la band non era nella mia visuale, ma non ho perso tempo ad immortalare il momento facendo un video di me stessa che canto a squarciagola questo pezzo universale! One è la canzone perfetta, è una verità, è uno stile di vita. Ha bisogno di un capitolo a parte ma se volete ve la spiego... I saluti finali (2 ore e mezza volate senza rendersene conto) sono con due recenti capolavori “Love is Bigger” e There is a Light. Love is Bigger è la “Love my Life” degli U2, è dedicata ai suoi figli ormai cresciuti mentre “There is a Light” la vedo molto come un augurio. Un finale un po’ struggente ma che ci invita a non perderci mai d’animo e a non sottovalutare mai quella lampadina (presente anche sul palco) che si accende nella mente, o quella luce in fondo al tunnel, o quella speranza che le cose possano cambiar e migliorare anche quando intorno a noi è tutto nero, perché in fondo quando si sta bene non esistono problemi troppo grandi e tutto può essere risolto se viene guardato nella giusta prospettiva (cit. The name of Love, Andrea Morandi, Arcana, 2 017) Perché in fondo tra le altre cose ce lo hanno insegnato loro che oggi “It’s a beautiful day” L’uscita di Bono e The Edge avviene dal parterre, in mezzo alla gente mentre la musica dell’ultimo pezzo sfuma lentamente e la gente inizia dagli spalti a dirigersi verso l’uscita con la consapevolezza di aver appena assistito a quella che dal 1974 grazie ad un annuncio sulla bacheca della scuola è diventata una delle più grandi band del mondo. “There is a light, We can't always see , If there is a world, We can't always be If there is a dark That we shouldn't doubt And there is a light Don't let it go out...”
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tittaswilliams · 6 years
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tittaswilliams · 7 years
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Alt in Tour...La Rivoluzione di Renato Zero
Una sirena segnala il cambio turno, uomini e donne con caschetto da lavoro fanno il loro ingresso sul palco, il cantiere riparte, i musicisti vestiti da operai prendono posto e le prime note di"Niente trucco stasera" riempiono l'aria, benvenuti di nuovo nel mondo di Zero.
Renato entra in scena indossando un elmetto dotato di lampadina ed un completo, perfettamente nel suo stile di luccicanti paiette.
Lo spettacolo alterna gran parte delle canzoni tratte dal suo ultimo lavoro in studio (Alt) a pezzi cult del repertorio zeriano, ma non dimentica mai il filo conduttore di tutto lo show: a differenza del precedente "Amo Tour" ,che era una sorta di autocelebrazione della carriera di Renato,  quest'anno ci si concentra più sul sociale e su brani che rispecchiano la situazione attuale del nostro paese. 
"Chiedi", "Figli della guerra", l'attualissima "Felici e Perdenti" ed "In questo misero show".
Ma non mancano i tanto amati momenti di "Renato-centrismo" con "Il maestro" uno dei pezzi più celebrativi del Renato degli ultimi 15 anni, dove lui si racconta ripercorrendo i momenti più importanti del suo cammino e come una guida regala preziosi insegnamenti ai suoi sorcini o zerofolli che dir si voglia, perché ormai si sa seguire Renato è un po' una filosofia di vita. 
La scaletta ha un filo conduttore ma ogni canzone ha vita propria, è un piacere sentire in nuovi arrangiamenti ed i cambi di tonalità che impreziosiscono ogni pezzo rendendolo un opera live. 
Per rendere lo show ancora più teatrale  interviene la voce fuori campo interpretata magistralmente  da Tullio solenghi nel ruolo del capocantiere.
Altra rivelazione di questo show è il personaggio di Glitter, un ragazzo dei nostri tempi perso tra smartphone, Facebook, televisori HD e Gps  che ha trovato in Renato un'esistenza più autentica e più emozionante come un sogno che prende vita, l'attore ci accompagnerà in simpatici monologhi fino ad arrivare alla parte finale dove ci sorprende con un bellissimo duetto con Renato.
Procedendo con i pezzi di critica contro la realtà è poi la volta de "La lista" pezzo che tratta il tema dello sfruttamento e della violenza sulle donne. Il picco massimo dell'interpretazione viene raggiunto con "Qualcuno mi renda l'anima" attualissimo brano sulla pedofilia, non bastano le parole per descriverla, l'unico consiglio che posso darvi è quello di andare ad assistere a questo live oppure di vedere un video. 
Ospiti di tutto il tour sono i Neri per caso, coristi e interpreti di alcuni pezzi in scaletta come "Inventi" in una versione nel loro stile e "Mi vendo", intermezzo particolarmente travolgente è cantata a squarciagola da tutto il pubblico mentre Renato si prepara all'uscita successiva 
Lo spettacolo dura più di 3 ore, non mancano le sorprese per i fan più esigenti: in scaletta c'è anche "Fammi sognare almeno tu" pezzo tratto da "Renatissimo" una raccolta dei primi anni 2000. 
Sono frequenti i momenti di interazione con il pubblico, in cui viene messa alla prova la loro conoscenza delle canzoni (Mentre aspetto il tuo ritorno).
Ci sono alcuni cambi di abito anche se tendenzialmente Renato adotta degli outfit sobri adatti alla tematica del tour. Ma non manca il momento tanto atteso dove viene rispolverato il brano "Figli della topa" in cui ogni spettatore del forum di Assago si trasforma in un sorcino dotato di orecchie al rapporto del Re Dei sorcini che con un costume che fa invidia al Topolino di Disneyland ci invita con la sua solita ironia a non smettere di sognare perché solo così possiamo alimentare la nostra "Rivoluzione".
All'epilogo del concerto Renato presenta i suoi numerosi amici che sono venuti a trovarlo, ospiti speciali, importanti, si tratta di noi zerofolli, del suo pubblico, gira il microfono verso la platea e ci invita  a cantare "Amico" dall'inizio alla fine, tra le lacrime e la commozione di chi si rende conto che che un'altra volta è riuscito a trasmettere a ventimila persone le stesse emozioni, "una presenza discreta che non si deve sovrapporre alla realtà ma che è lì a regalarci un sogno di 3 ore ogni volta che prendiamo posto  alla sua platea. 
Grazie Maestro! 
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tittaswilliams · 11 years
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This is the end
...e così, dopo tanta fatica, tante delusioni e tante volte in cui sentivo di aver perso la speranza sono davvero giunta alla fine di questo percorso, il traguardo vero, quello che nemmeno io mi aspettavo. Non so, dopo aver passato un mese a scrivere davanti alla tastiera di un computer cosa mi spinga a voler digitare questo post alle 12.30 di notte dopo una giornata così provante. Forse semplicemente perché questa giornata lascerà dentro di me un ricordo che sarà per sempre indelebile. Oggi sono felice, nonostante tutte le botte in testa e le stangate. Questi 3 anni sono stati nel complesso i più difficili della mia vita, non sono stati i più belli, assolutamente no. Ci sono state delle stupende parentesi brevi ma mai come in questi tre anni ho potuto sperimentare cosa vuol dire non avere nessuna certezza, dover e poter contare solo su se stessi. In questi anni ho vissuto delusioni, stangate da parte delle persone di cui stavo imparando a fidarmi, esperienze da non ripetere, errori di ogni tipo. Mi sono sentita perduta spesso ma nonostante questo, nonostante spesso era più la voglia di fermarmi che quella di continuare ho combattuto, l'ho fatto con tutte le mie forza, e forse, solo quando ho capito che potevo farcela solo con le mie forze, senza contare sull'aiuto di qualcuno é soprattutto della fortuna, è li che ho tirato fuori la voglia di vincere, di essere convinta. Non immaginavo la felicità che ci sarebbe stata dopo, è una sensazione da provare, sarebbe stato un peccato non provarla. É stata dura, non ci sono stati momenti facili, ho pensato davvero di toccare il fondo, ma ora sono felice, felice di com'è andata, felice perché in questo giorno può veramente iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Esco più forte é con la convinzione che se sono riuscita in questo posso riuscire in tutto, e anche se a volte il destino sembra contrario noi possiamo essere più forti del destino...sto per chiudere questa giornata , l'ultima giornata della mia vita in cui mi sono svegliata da studentessa. Prima di iniziare il nuovo capitolo della mia vita mi chiedo: ma se in quell'estate del 2009 non fossi andata in Sardegna a fare quell'esperienza disastrosa oggi sarei mai diventa una dottoressa? Forse doveva essere così...forse ERA SCRITTO! Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto fino alla fine e grazie alla mia commissione di Laurea per avermi fatto vivere questa fantastica emozione che non dimenticherò mai A presto Vostra Dottoressa Stefania Mariggiò
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tittaswilliams · 11 years
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Take me out
It was in another life When I used to stroll about in my free time I had a thought in my mind... I took a book, I took a test And then I passed it doing my best I started to walk in a land of unknow Thousand of pages, picture to show Jumping the balks, than have a rest Three year are passed without a mess... But now I am stuck and I don't know how The only thing I want is you to take me out I don't wanna sleep 'cause I fear the tomorrow But if I spread my wings it is not only sorrow.... I writing down my thoughts with my headphones in ear But In my mind I am just screaming please take me out from here!
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tittaswilliams · 11 years
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Sono tre anni che corro dietro ad una cosa che in realtà non voglio più
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tittaswilliams · 11 years
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I giorni passano e la decisione é sempre più chiara...questo é quello che voglio..."
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tittaswilliams · 11 years
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Quando sarò davanti alla commissione...
Dopo tre anni e mezzo di sacrifici tra poco più o meno di due mesi finalmente mi troverò seduta a quella scrivania dell’aula magna della statale pronta a discutere la mia tesi che mi permetterà di ottenere il titolo di Dietista. Inserirò la mia chiavetta USB nel pc e cercherò il file giusto da aprire…ma non sarà la tanto aspettata presentazione power point contenente le slide che illustrano la mia tesi… Aprirò van basco con discrezione e inserirò la base midi di Let me entertain you…poi sappiamo tutti quello che succederà. Se la mia vita fosse un film quello che succederebbe sarebbe proprio questo! E così come nel migliore dei film ora sono davanti al l’ennesimo colpo di scena della mia vita. Ovviamente nella realtà il giorno della mia laurea farò del mio meglio per presentare alla grande la mia tesi, per ottenere il mio titolo e fare in modo che esso sia meritato davvero, per, come mi ha detto recentemente un saggio, impennare il mio audience. Ma anche se otterrò la mia laurea in questi tre anni ho compiuto un percorso oscillando da una parte all’altra, sentendomi instabile spesso, comprendendo sempre la mancanza di qualcosa, ora quasi per caso é tutto chiaro, so cosa mi manca, cosa voglio. Il mio sogno lo avevo già realizzato a partire dall’estate del 2006 non desideravo altro, una vita già realizzata…ma non ci volevo credere. Ora so cosa farò dopo la laurea, cosa andrò a cercare, forse non sarò mai una dietista, almeno non per i prossimi anni…c’è ancora qualcosa che devo fare e che ho avuto la conferma di poter fare…l’animazione ha ancora bisogno di me, o forse sono io ad avere ancora bisogno di lei…perché io non ho mai smesso anche se volevo negarlo a me stessa….ma é la mia vita, é ciò che voglio nel bene e nel male perché é proprio la che ho trovato la felicità e non intendo perderla di nuovo o cambiare strada lasciandola alle spalle. Il percorso purtroppo era necessario, ma ora so cosa voglio e non lascierò quel sogno in standby ancora per molto. Ho trovato il modo di rendere la vita un sogno…perché mai rinunciarci! Qui lo dico e sottoscrivo!
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tittaswilliams · 11 years
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Faticare per ottenere quello che non si desidera quando invece ciò che si vuole davvero viene naturale
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tittaswilliams · 11 years
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Due facce della stessa medaglia...
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Two faces of the same medal
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tittaswilliams · 11 years
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Devo perderti ogni volta per cercarti di più...
Certe volte siamo sicuri che una decisione presa sia quella più giusta per noi, ci abbiamo meditato tanto, sentiamo che é così é basta e potremmo anche fare carte false per dimostrare che é così. Non so se é la mia estrema natura contraddittoria o la situazione in cui mi trovo dove posso essere tutto o il contrario di tutto, ma credo che una delle decisioni che pensavo fossero per me definitive in realtà non era così. Stasera come le scorse sere ho ritrovato qualcosa che non pensavo ci fosse e che mi rendo conto che mi mancava. Un po' come quando si cerca tanto una cosa e non ci si accorge di averla sotto gli occhi. A volte si cerca una persona speciale che abbia determinate caratteristiche uguali a noi, poi quando la si trova ci si accorge che non basta solo questo. La verità é che stavo ancora cercando me stessa, per questo cercavo queste caratteristiche. Non posso dire di aver trovato me stessa, questo ancora no, ma mi accorgo ogni giorno di più che vivere con me non é facile e sarebbe una fortuna trovare qualcuno che possa accettare ogni singola parte di me anche senza necessariamente condividerla. Poi cosa importa se non passa le serate a guardare Real Time, se é disordinato e se mangia le patatine fritte. Le cose importanti sono altre. Roma non é stata costruita in un giorno...é la quarta volta che torno indietro ma questa volta voglio che sia #Different
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tittaswilliams · 11 years
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La mia gattina ❤
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tittaswilliams · 11 years
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Eat your heart out
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tittaswilliams · 11 years
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Lemon Poppy Seed Yogurt Muffins Alexandra Penfold, seriouseats.com
[Photograph: Alexandra Penfold]I'm pro-Lemon Poppy Seed in theory, but in practice, I find the muffins tend to be overly sweet and unnaturally moist. I wanted a Lemon Poppy Seed Muffin that was lemony without being fakey fake. Fat-free Greek yogur…
Ricetta muffin starbucks
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tittaswilliams · 11 years
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tittaswilliams · 11 years
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It's Time, to face the music...
Grande attesa per la finale di x Factor italia e domani X Factor Uk...chi sarà la nuova pop star!?
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tittaswilliams · 11 years
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Una promessa per il 2013
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