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TOUR ANDALUSIA
Dal 03 al 10 settembre 2021
Per tutto l'anno cerco notizie sui viaggi all'estero in periodo covid-19. In primavera le prime schiarite, ci saranno un certificato vaccinale italiano e un Green Pass europeo, ma bisogna ancora attendere. A meta giugno ottengo il primo e a luglio il secondo. Quindi carte in mano mi reco alla mia agenzia per un giro di telefonate. Mi vengono offerti viaggi in Finlandia, Svezia e Norvegia -mai confermati- ; Islanda -ad un costo esorbitante-; e le Isole Azzorre -ma dopo i Caraibi, niente isole-. Devo aspettare la seconda settimana di agosto -lavoro permettendo- per un altro giro di telefonate. Ai precedenti tour si aggiungono Trentino, Puglia, Alto Adige e Andalusia. Il 17 agosto prenoto, insieme a Pino, l'Andalusia. Partenza 03 settembre. Per tutti e due è un lieto ritorno. Nella lontana estate del 1987 ci avventurammo in cinque amici in Spagna e Portogallo. Partimmo con zaino, sacco a pelo e tenda, con biglietti del treno Inter Rail. Girammo per un mese fino a quando non finirono i soldi e l'abbonamento ai treni. Anche se diverse volte mi è stato proposto di tornare in Andalusia non ho mai accettato volendo non ripetermi. Invece, vi anticipo, che non me ne sono pentito. In effetti non avevo più nessun ricordo dei posti visitati. Il 24 agosto arrivano i documenti, ma io ho 37°1/2 di febbre. Sto male da due giorni: rinorrea, mal di gola, naso chiuso, mal di testa. Anche se il 23 ho fatto un tampone rapido negativo, il 24, a causa della sopraggiunta febbre, il mio medico decide di sottopormi a tampone molecolare tramite segnalazione alla USCA. Mi invitano al drive in di città lo stesso pomeriggio e aspetto il referto per 45 ore: Negativo. Hip! Hip! Hip! Urrà. Si Parte. Dopo avere studiato non poco la documentazione necessaria per volare in Italia ed entrare in Spagna, mi occupo insieme a Pino, per fare il check in online Alitalia e ottenere l'SPTH spagnolo. Considerando che abbiamo smanettato per due ore buone coniugando le nostre esperienze di internauti direi che non è stato facile. Infatti l'agguato è dietro l'angolo.
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GIORNO 01: VENERDI 03-09-2021 ITALIA - MALAGA
Mi alzo alle 06.45 e alle 07.45 passo a prendere il mio compagno di viaggio Pino da casa sua. Alle 09.05 siamo all'autoparco di Catania. Entrati in aeroporto onoro i miei colleghi di lavoro che mi hanno regalato una nuovo trolley per il mio compleanno. Grazie. Alle 09.40 siamo in fila per il drop off bagagli Alitalia. Giunto il nostro turno io sono il primo a fare visionare il passaporto e la carta di imbarco. Mi viene richiesto l'SPTH spagnolo e il Green Pass italiano. Ho tutti i documenti su carta e la mia valigia viene etichettata e spedita a Malaga. E' il turno di Pino. Esibisce il passaporto, la carta di imbarco, l'SPTH e infine il QR del Green Pass sul cellulare. E' qui casca l'asino. La Hostess non ritiene il QR valido. Per lei è necessario potere leggere il numero delle dosi di vaccino effettuate e il QR non le indica. Ci vuole il foglio completo del Green Pass anche se su cellulare. Insistiamo inutilmente. Facciamo spazio agli altri passeggeri e cerchiamo di ottenere il pass da App IO e online, ma non abbiamo ne SPID ne AUTHCODE. Alla fine il cellulare di Pino si impalla e anche noi non siamo più lucidi. I minuti passano e le idee si affievoliscono. Non ci resta che ridurre i danni. Io devo partire, mentre Pino è costretto a tornerà a casa con la mia auto e tentare di raggiungere la Spagna con un altro volo. Corro al controllo di sicurezza chiedendo il permesso di passare avanti agli altri passeggeri. Stanno già imbarcando quando ricevo una telefonata di un collega che a lavoro ha bisogno di aiuto. Alla fine gli racconto la situazione e lui mi suggerisce un tampone rapido. Chiudo e richiamo Pino, il quale ancora al check in, chiede alla Hostess, ma ottiene come risposta “NO TAMPONI IN AEROPORTO”. (Su questa vicenda leggete anche l'epilogo alla fine del viaggio). Una volta imbarcato su AZ 1724 decolliamo alle 11.28 per Roma dove atterriamo alle 12.28 (previsto 10.45 – 12.08). Scendo dal velivolo alle 12.58 e chiamo Pino. Sta per arrivare a casa mia per lasciare l'auto e poi nel primo pomeriggio passerà in agenzia per trovare una soluzione insieme alla nostra agente Angelica la quale, già avvertita, ha informato dell'accaduto il tour operator del viaggio. Pranzo a sacco in aeroporto e alla 14.22 decollo con AZ 090 per Malaga. Atterriamo alle 17.10 (previsto 14.20 – 17.00). Seguo le indicazioni avute su mappa per rintracciare l'autista del trasferimento in hotel. Trovato l'autista questi aspetta un altra coppia e quando essa ci raggiunge partiamo alle 18.00 per l'albergo in una limousine Mercedes. Mi presento a Teresa e sua figlia Daniela di Foligno che partecipano mio stesso tour. Alle 18.20 siamo in hotel e sistemata la valigia in camera alle 18.40 esco in solitari. - Málaga è la capitale dell’omonima provincia, situata nella regione dell’Andalusia. La storia di Malaga dura circa 2.800 anni, rendendola una delle città più antiche d'Europa e una delle più antiche città abitate ininterrottamente al mondo. Oltre 2.000 anni fa le più importanti civiltà del Mediterraneo trovarono a Malaga un luogo eccezionale in cui stabilire rotte commerciali, grazie alla posizione strategica del suo porto. - Percorro Avenida Manuel Agustin Heredia; incrocio Plaza de la Marina; proseguo per Paseo de los Curas fino alla Plaza de Toros. Torno indietro per la parallela Paseo del Parque per rientrare in hotel. Nel mentre Pino mi chiama per confermarmi il suo arrivo a Siviglia la sera di domani direttamente in hotel. Alle 20.05 sono a cena con il gruppo e conosco la nostra guida. Si chiama Catina (personalizzazione di Caterina) e lavora in Spagna da 20 anni. A tavola siamo in 8. Insieme a Teresa e Daniela ci sono Rosalia di Cosenza; Maria e Daniele, una coppia di sposini originari di Trapani; e una coppia di simpatici pensionati-globetrotter molisana. Alle 22.50, dopo una lunga doccia, sono a letto. Ho percorso 8km.
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GIORNO 02: SABATO 04-09-2021 MALAGA – LA LINEA DE LA CONCEPCION - JEREZ DE LA FRONTERA – CADICE - SIVIGLIA
Catina, la nostra guida, aveva previsto la colazione alle 07.00, ma ha dovuto procrastinare l'appuntamento perché il ristorante apre solo alle 08.00. Mi sveglio alle 07.15 e alle 08.00 scendo per la colazione e visto che l'hotel insiste direttamente a fianco della Stazione Ferroviaria Maria Zambrano faccio delle foto della stazione stranamente vuota. Consegno €39 alla nostra Catina per gli ingressi previsti durante il tour e alle 08.55 partiamo per La Linea de la Concepcion, conosciuta anche come la Porta di Gibilterra. Arriviamo alle 10.30 suo lungomare da dove possiamo ammirare in un unica panoramica: la Rocca di Gibilterra avvolta in una nebbia londinese; il Marocco dietro la prima nave a sinistra e Algeciras sulla destra. Alle 10.43 partiamo per Jerez de la Frontera per la visita guidata della Cantina Fundador. Qui producono i vini DOP Jerez-Xérès-Sherry Manzanilla-Sanlúcar de Barrameda. Arriviamo alle 12.03 e seguiamo la nostra guida locale di rosso vestita attraverso due magazzini e 40.000 botti. Alla fine del giro ci ospitano in enoteca per le degustazioni di prassi. Io sono astemio, ma mi bagno le labbra. Si passa dal vino più secco al più dolce. L'ultimo, un Harveys Bristol Cream Solera Sherry, è il preferito della Regina Elisabetta d'Inghilterra come dimostrano diplomi e targhe appesi ai muri. (Pare che i reali spagnoli non possano esprimere le loro preferenze per non scontentare nessuno). - Questa sera inviando delle foto con Whatsapp al mio gruppo di lavoro, faccio l'errore di raccontare del “vino della regina” e inaspettatamente suscito l'interesse e le battute di tutti i miei collegi. Vogliono assolutamente assaggiare l'elisir di lunga vita. Ormai lontano dalla Cantina Fundador, non mi resta che cercare la preziosa bottiglia in ogni momento libero.- Alle 13.30 ci spostiamo a Cadice dove arriviamo alle 14.03. - Per la visita panoramica di questa graziosa città costiera arroccata su un promontorio sull'Oceano Atlantico che vanta un importante porto. - Scesi al porto, dopo un giro orientativo di Cadice, attraversiamo Plaza de San Juan de Dios con le fontanelle e le bancarelle fino all'Ayuntamiento de Cadiz. Imboccando Calle Pelota siamo alla Cattedrale. Da Calle Campagna giungiamo al Mercado Central de Cadiz. Liberi per il pranzo, mi accontento di un farcitissimo panino con salsiccia, pancetta, cipolla, formaggio e salsine varie (€4,50). Poi, da solo, salgo verso la Iglesia Conventual de Santo Domingo fino alla Puertas de Tierra. La oltrepasso e mi spingo sul lungomare. Ne percorro 3 km sotto 36° di temperatura. Questo mi causa una vescica sotto un piede che mi infastidirà per due giorni. Tornato al porto, alle 16.57, partiamo per Siviglia dove arriviamo alle 18.20. Poco dopo, in camera, direttamente dall'aeroporto di Siviglia usando i mezzi pubblici, arriva anche Pino. Dopo la doccia alle 20.30 scendiamo a cena dove assaggio la Paella. E' molto salata e poco soddisfacente. Alle 21.42 usciamo insieme a Rosaria, Teresa e Daniela. Questo gruppo si riproporrà in diverse occasioni anche se non lo accennerò. Naturalmente la prima tappa e Plaza de Espagna splendidamente illuminata e sulla quale si sta tenendo un concerto di musica e balli spagnoli. Allunghiamo per la Cattedrale e rientriamo alle 23.45. Sono a letto alle 00.20. Percorsi 13 Km.
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