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“Ci guarderemo

negli occhi

con quella immensa voglia

di baciarci,

ma ci passeremo di fianco

senza nemmeno salutarci.”

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“Ho la mente psicopatica, rido quando dentro mi uccido.”

- @il-ragazzo-che-sorride-per-finta / instagram: @fla.rognoni

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“Non lo faccio da qualche mese. Ma sta cazzo di voglia di sfondarmi i polsi, di vedere il mio sangue scorrere, di vedere parte di me andare via, di eliminarmi, è dura a morire.”

— @deadgirlinsidesworld

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Mi veniva da piangere e pensai: “tanto succede ogni giorno, piangi e poi fai finta che non sia mai successo”.

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Sentivo crollare tutto

Ma non era il mondo

Ero io.

@pezzi-rotti

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“alla nostra età bisognerebbe nascondere i succhiotti,non i tagli.”

— Tumblr.

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Mi fate incazzare quando vi auto diagnosticate le malattie. Ho saltato un pasto, allora sono anoressica. Ho provato a vomitare senza riuscirci perché fa troppo male e allora sono bulimica. Una notte ho pianto per un ragazzo che non mi nota, allora sono depressa. Mi faccio un graffio e sono autolesionista - e ovviamente metto le foto su ogni social network possibile ma “Non lo faccio per esibizionismo, tu che ne sai del dolore?”. Un giorno ho la luna storta e allora sono bipolare. Dovete smetterla, siete ridicoli, ignoranti e superficiali.

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“Ha smesso di tagliarsi ma non c'è un giorno in cui non pensa di rifarlo.”

— @1200kilometri

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“Le lacrime, tutti i giorni, tutte le notti. I cuscini fradici, le guance arrossate e gli occhi lucidi. I “chi me lo fa fare?” e i “io me ne voglio andare”. I tagli, i morsi, i graffi sulla pelle, quasi non fosse la tua. Il dolore immenso, che non è paragonabile a quello interno. Il desiderio di una vita nuova e diversa, la voglia di morire e di rivivere. I sorrisi rari, le risate false. Quel vuoto nel petto, la fame insaziabile, il sonno, le vertigini. La paura di buttarsi, la timidezza, la spontaneità. Le notti chiusa in bagno nell'attesa di morire, nell'attesa di una vita migliore. I “sei proprio depressa”, i “perché lo fai?”. I tuoi “basta, voglio andarmene via da qui.” anche con la consapevolezza che non sarai mai abbastanza.”

— unuraganonelcuoree.

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“Vedi gli elastici nel suo polso? Non è una moda. Vedi l'accendino con cui gioca sempre? Non è perché le piacciono i colori. Vedi il temperamatite che lei fissa? Non sta guardando i trucioli raccolti. Vedi i suoi sguardi fissi nel vuoto? Non è mancanza di sonno. Vedi i tagli lungo il suo braccio? Non li ha fatti il gatto. Vedi il sorriso sulle sue labbra? È solo un buon modo di mentire.”

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...

“Sbalzi d'umore con un nome e un cognome.”

— SereNere (85-7km)

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La casa di carta

- @ilragazzoluna

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“Io che ho visto i miei soltanto solo urlarsi addosso e io in stanza mia con l'ansia addosso”

— Achille Lauro | Instagram

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Secondo te qual è la differenza tra "amore" e "cotta"?

La cotta É un'attrazione fisica, come il colore che riempie i suoi occhi, il colore con cui dipingeresti l'ultimo giorno d'estate. L'amore invece É la maturazione della cotta, è quando ti rendi conto che ti piacciono quegli occhi non per il loro colore ma per il modo in cui ti guardano, facendoti sentire come se fossi il suo ultimo giorno d'estate, qualcosa di bello, che merita di essere vissuto appieno dall'inizio alla fine.

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“Sto male per così tanti motivi che non trovo quello più valido”.

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“-Gennaio. “ho un piccolo taglio sul polso… non lo rifarò più.” -Febbraio. “ho due tagli sul polso: uno piccolo e uno grande, questa è l’ultima volta.” -Marzo. “ho metà braccio ricoperto dai tagli, devo farla finita.” -Aprile. “ho le braccia piene di tagli e mi sono tagliata per la prima volta sulla coscia,sarà anche l’ultima.” -Maggio. “mi sono tagliata ancora sulla coscia, non ho potuto resistere…non credo che lo rifarò.” -Giugno. “ho le cosce piene di tagli, mi esce tanto sangue, ho un po’ di paura, non succederà più.” -Luglio. “sono dentro la vasca, ho le cosce che mi bruciano, ma non riesco a fermarmi e taglio ancora..credo che non andrò al mare.” -Agosto. “ho un livido all'interno della coscia e un taglio sulla pancia, non riesco a smettere…neanche questa volta al mare.” -Settembre. “sono davanti allo specchio a fissare il mio corpo pieno di sangue e di tagli..non devo fermarmi.” -Ottobre. “taglio sulle vecchie cicatrici, riapro ferite pronte a chiudersi, ormai è un’abitudine.” -Novembre. “mi sono tagliata sulla guancia, dirò che è stato il gatto, ormai è un’ossessione.” -Dicembre. “sono sul pavimento del bagno.. è così freddo o forse sono io che sento freddo…? perdo troppo sangue, non avrei dovuto farmi quel taglio sul polso…mi sto lasciando andare.” “Ormai è tardi, non ci sarà più nessun Gennaio.”

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