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tuttitext · 2 months ago
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Felicità  Tornerai, Vita. Tornerai in tutto il tuo splendore ad aprire le porte alla Luce. Tornerai tra le strade  e colmerai le distanze. Vinceranno gli abbracci che abbiamo mancato, vinceranno le mani che non potevano toccare. Vinceranno quei giorni, che sembravano uguali, vincerà ciò che abbiamo perso e che non vedevamo. Vincerai tu, Vita, e sarai più bella di sempre.
A. De Pascalis.
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tuttitext · 2 months ago
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tuttitext · 2 months ago
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1. Cammina per 10-30 minuti ogni giorno e sorridi.
2. Siediti in silenzio per almeno 10 minuti al giorno.
3. Ascolta buona musica tutti i giorni, è vero cibo per lo spirito.
4. Quando ti alzi la mattina, ringrazia e stabilisci un intento preciso.
5. Vivi con le tre E: energia, entusiasmo ed empatia.
6. Gioca e divertiti di più rispetto all'anno scorso.
7. Leggi più libri rispetto allo scorso anno.
8. Guarda il cielo almeno una volta al giorno e realizza la maestosità del mondo che ti circonda.
9. Sogna di più mentre sei sveglio.
10. Cerca di far sorridere almeno tre persone ogni giorno.
11. Elimina il disordine dalla tua vita e lascia fluire nuova energia.
12. Non sprecare il tuo tempo prezioso in pettegolezzi, cose del passato, pensieri negativi o cose fuori dal tuo controllo.
Non solo è inutile, ma anche deleterio.
Meglio investire le tue energie in positivo nel presente.
13. Renditi conto che la vita è una scuola e sei qui per imparare. I problemi sono lezioni che vanno e vengono; quello che impari da questi è per la vita.
14. Sorridi e ridi di più.
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tuttitext · 2 months ago
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tuttitext · 2 months ago
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“ Educare vuol dire togliere”
Quando un genitore dice: “io non ho mai fatto mancare niente a mio figlio” esprime la sua totale idiozia. Perché il compito di un genitore è di far mancare qualcosa, perché se non ti manca niente a che ti deve servire la curiosità, a che ti serve l’ingegno, a che ti serve il talento, a che ti serve tutto quello che abbiamo in questa scatola magica, non ti serve a niente no? Se sei stato servito e riverito come un piccolo lord rimbecillito su un divano, ti hanno svegliato alle 7 meno un quarto la mattina, ti hanno portato a scuola, ti hanno riportato a casa, ti hanno fatto vedere immancabilmente Maria De Filippi perché non è possibile perdersi una puntata di Uomini e Donne, perché sapete che è un’accusa pedagogicamente brillantissima. Ma una cosa di buon senso, il coraggio di dire di no? Vedete io me lo ricordo, tanti anni dopo, l’1 in matematica e non mi ricordo le centinaia di volte che mi hanno dato 6, perché il 6 non dice niente, è scialbo, è mediocre. Me lo disse mio padre quando tornai a casa. “Papà ho preso 1 in matematica”. Pensai che avrebbe scatenato gli inferi, non sapevo cosa sarebbe successo a casa mia. Lui invece mi disse: “fantastico, 4 lo prendono in tanti, invece 1 non l’avevo mai sentito. E quindi hai un talento figliolo”. E poi passava dall’ironia ad essere serio: “Cerca di recuperare entro giugno se no sarà una gran brutta estate”. Fine. Non ne abbiamo più parlato. Perché lui credeva in me. E quando credi in un ragazzo non lo devi aiutare, se è bravo ce la fa. Perché lo dobbiamo aiutare? Io aiuto una signora di 94 anni ad attraversare la strada, ci mancherebbe altro. Perché devo aiutare uno di 18? Al massimo gli posso dire: “Sei connesso? Ecco, questa è la strada , tanti auguri per la tua vita”. Si raccomandano le persone in difficoltà, non un figlio. Perché devi raccomandare un figlio? Perché non ce la fa? Che messaggio diamo? Siccome tu non ce la fai, ci pensa papà. Tante volte ho sentito dire da un genitore: io devo sistemare mio figlio. “Sistemare”. Come un vaso cinese. Dove lo sistemi? Dentro la vetrinetta, sopra l’armadio? Hai messo al mondo un oggetto o hai messo al mondo un’anima? Se hai messo al mondo un’anima non la devi sistemare, l’anima va dove sa andare. Educare non ha nulla a che fare con la democrazia, dobbiamo comandare noi perché loro sono più piccoli. In uno stagno gli anatroccoli stanno dietro all’anatra. Avete mai visto un’anatra con tutti gli anatroccoli davanti? È impossibile, è contro natura. Perché le anatre sono intelligenti, noi meno. Un genitore è un istruttore di volo, deve insegnarti a volare. Non è uno che spera che devi restare a casa fino a sessant’anni, così diventi una specie di badante gratis. Questo è egoismo, non c’entra niente con l’amore. L’amore è vederli volare.
Paolo Crepet.
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tuttitext · 2 months ago
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tuttitext · 2 months ago
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Lentamente muore  chi diventa schiavo dell'abitudine,  ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia di vestire un colore nuovo, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero al bianco e i puntini sulle "i"  piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore  chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in sé stesso. Muore lentamente, chi distrugge l'amor proprio,  chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente,  chi passa i giorni a lamentarsi  della propria sfortuna o della pioggia incessante.Lentamente muore, chi abbandona un progetto  prima di iniziarlo, chi non fa domande  sugli argomenti che non conosce,  chi non risponde  quando gli chiedono  qualcosa che conosce.Evitiamo di morire a piccole dosi,  ricordando sempre che essere vivo  richiede uno sforzo  di gran lunga maggiore  del semplice fatto di respirare.Soltanto l'ardente pazienza porterà  al raggiungimento  di una splendida felicità.
Lentamente muore di Martha Medeiros è notoriamente ed erroneamente attribuita a Pablo Neruda.
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