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L'Angelo caduto di Alexandre Cabanel, è un dipinto del 1868, che sconvolge l'osservatore attento. L'Angelo caduto non è uno qualsiasi, è il bellissimo Lucifero, “portatore di luce”, le cui ali conservano ancora i riflessi iridati di quando era ancora creatura celeste. Il fulcro del quadro non è il giovane corpo anatomicamente perfetto, rispondente al canone classico, e colto nel momento esatto della caduta, ma lo sguardo che emerge come una rivelazione, dal braccio destro piegato ancora, con le mani intrecciate, in una ultima e inascoltata preghiera. È uno sguardo che, nella sua avvolgenza, rivela un caleidoscopio di emozioni. É rivolto dritto davanti a sé, in contrapposizione con lo sguardo rivolto in alto, di divina indifferenza, degli angeli fedeli, raffigurati mentre ascendono al Cielo, casa a lui ormai preclusa. Molti vedono in questo sguardo rabbia e desiderio di rivalsa. Personalmente, in questo sguardo, torbido come una pozza palustre, che trattiene il riverbero della chioma fulva come una foglia autunnale caduta, leggo molto di più: amarezza, delusione per un mancato perdono, solitudine, rimpianto e frustrazione. Cabanel si dichiarò lontano dal Naturalismo, ma, a mio avviso, questo occhio pieno di emotività è quanto di più vicino al Naturalismo ci possa essere, perché è uno sguardo profondamente umano.
E il particolare sconvolgente è proprio questo: lo sguardo del reietto Lucifero è lo specchio dello sguardo di ognuno di noi, perché in ognuno di noi alberga il tormento di un angelo caduto, la nostalgia indefinibile di un luogo lontano, di un'isola che non c’è, che sentiamo appartenerci e, al contempo, sfuggirci. Lucifero, "stella del mattino", stigmatizzato come Lilith, per il suo desiderio di conoscenza e indipendenza, per la sua aspirazione non legittima a farsi uguale al Padre Uno sguardo che potrebbe essere quello di Adamo, bandito dall' Eden, creatura ribelle anch'ella al suo Creatore e da questi ripudiata. Una rivalsa dell’individualità personale verso l’autorità genitoriale, che tanto ricorda le dinamiche d'azione nel rapporto padre figlio nel periodo adolescenziale. Negli occhi di Lucifero brilla una lacrima in cui si cristallizza il suo destino, un destino di cui si è fatto egli stesso artefice, forse neanche pensando davvero alle conseguenze. In quella lacrima c'è l'evoluzione terribile dal Bene al Male, dall' Amore all' Odio, da prediletto a reietto. Molto di Lucifero è in noi, contraddittorio impasto di fango e Cielo, capace di grandi bontà e immani atrocità, presi da un delirio di onnipotenza che ci fa dimenticare di essere non padroni ma semplici ospiti del mondo.
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A un certo punto
devi capire
che il dolore che hai subito
non lo devi subire
all’infinito.
Franco Arminio.
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Immagina dire ad una persona già depressa, con l'autostima a pezzi e una personalità impulsiva/autodistruttiva che è obesa e che deve smettere di mangiare. Immagina sentirselo dire tutti i giorni da chiunque (:
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Voglio mangiare pochissimo ma non so se è giusto quello che mangio per dimagrire. Non ce la faccio più a essere grassa.. esco con le amiche e sono la più grassa vorrei vestirmi bene ma sono obesa… aiutatemi come devo fare. A colazione oggi ho bevuto solo un caffè poi ho mangiato una mela alle 11 e poi a pranzo zucchine e mais.. va bene o e troppo?
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"Il mio corpo in sovrappeso"
Il mio corpo in sovrappeso, è un fardello che mi trascino, come un peso che mi schiaccia, e mi fa sentire inadeguata.
Gli altri mi guardano male, e mi fanno sentire diversa, come se avessi scelto di essere grassa.
Ma non è così, io non ho scelto questo corpo, è il risultato di fattori che non dipendono da me.
Ho provato a dimagrire, ma non ci sono riuscita, perché il cibo è un conforto, che mi aiuta a sopportare il dolore.
Ho paura di andare dal medico, perché so che mi dirà che sono obesa, e che devo cambiare stile di vita.
Ma io non so come farlo, non so come cambiare, e mi sento impotente, come se non avessi via d'uscita.
Però voglio provarci, voglio lottare, perché so che il mio corpo merita di essere amato.
Perché non importa quanto peso, io sono una persona, e merito rispetto, e felicità.
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mi vedo enorme in questi giorni e mi sento a disagio a uscire di casa o anche il farmi vedere in giro per casa da mia mamma. mi sento incastrata in un corpo che non cambia, che non dimagrisce ma che è destinato a rimanere così grosso e informe
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Ma chi la capisce questa pressione invisibile che ti stringe il petto?
(via @sollevare-il-mondo)
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ti sei messa da parte troppo spesso
hai permesso agli altri di distruggerti
di calpestarti
ti sei presa colpe che non avevi;
per cercare di capire cosa non andava in te
ti sei annullata
per renderti accettabile agli altri.
ti sei fatta portare via pezzi del tuo cuore
ti sei odiata sempre di più
hai versato così tante lacrime
fino a desiderare che tutto sparisse
fino a desiderare di non provare più niente.
e ora,
dopo tutto il dolore
dopo tutte le botte prese
dopo il tuo cuore distrutto
dopo aver perso così tante volte
sei diventata ciò che volevi, ma che
in passato non credevi di poter raggiungere
ora sei diventata ciò che non ti aspettavi
e ti piace così tanto questo lato di te
questo tuo nuovo essere
che allontani qualsiasi cosa possa mettere in crisi
questa nuova te
per paura di ferire
per paura di ferirti.
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Ultimamente sta diventando davvero difficile lottare con l'ansia.. mi sento come un cappio al collo stritolarmi ed affogarmi sempre più giù.. e una battaglia dura , davvero dura questo mese, a volte mi manca il respiro e preferirei semplicemente sparire, altre vorrei solo distrarmi ed avere il giusto appoggio per superare il tutto.. non sono mai stato uno che sta con le mani in mano , ho sempre cercato di fuggire da certe cose e situazioni e forse per questo mi sento così , perché sono costretto ad affrontare un ammasso di battaglie lasciate alle spalle , battaglie da cui ho sempre cercato di divincolarmi... spero di riuscire a farcela ma ogni giorno che passa dubito sempre di più di questa cosa.. ultimamente mi sono isolato tantissimo e perdo colpi , perdo me , perdo la mia mente e solarità..
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in questo mondo di serpi
attento a chi ti avvolge ma non ti ha ancora morso
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Galleggiavo in acqua come la mia anima galleggiava nella morte. Di lì a poco sarebbero arrivati i demoni a tirarmi a fondo, sta volta speravo che non mi lasciassero risalire.
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Perciò ti aspetto a casa
a casa da me
niente di particolare
un balcone vista stelle
un vino
due sedie
qualcosa di eterno.
Gio Evan
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Ti senti morire
È una strana sensazione quella che provi quando lo guardi
Ti senti un nodo allo stomaco
Un qualcosa al petto
Ti teletrasporti in un'altra dimensione
Il suo sorriso , è qualcosa di veramente unico
Ti innamori sempre di più ogni volta che lo guardi sorridere
I suoi occhi , pieni d'amore , pieni di emozioni
I suoi occhi che luccicano
Che ti trasmettono sicurezza
I suoi occhi castani
Ti ci vorresti immergere , perdere
E quindi chiudi gli occhi
Lo baci , ed il sapore delle sue labbra colma un grande vuoto nel tuo cuore
Magari delusioni passate , problemi in generale
Ti senti completa
Soprattutto quando le tue dita si intrecciano con le sue
Tutto diventa più bello
Come se finalmente quel pezzo di puzzle sperduto è magicamente riapparso
Come se la chiave del tuo lucchetto ormai arrugginito dopo tanti tentativi e riuscita ad aprirlo
Il mondo che ti circonda non esiste quando sei con lui
Vorresti fermare il tempo
In quell'istante
Nel più bello
Nel più intenso
L'amore non è solo una parola composta da 5 lettere
L'amore non è una parola che si dice quando si ci sente bene
L'amore è un esplosione di emozioni , l'amore è sinonimo di complicità , felicità , attrazione , speranza , fiducia , rispetto
L'amore quando arriva non se ne va più via
Al massimo fa giri immensi e poi ritorna
Il destino è dalla parte dell'amore
Il destino mi ha riportata da te
Ed il destino mi farà invecchiare con te
Tutto quello che abbiamo sempre voluto
Finalmente è tornato ad essere nostro
Ed adesso
Lasciamo che sia il nostro amico destino a fare il suo lavoro
❌süïcïdë gïrl❌
@thediaryofasuicideboy 🧡✨
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