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Forse tutti lo sanno tranne io...
Lo sapevi che una famiglia media spende circa 6300€ all’anno per fare la spesa? Che se compri quello che il supermercato ti propone tra le offerte puoi risparmiare fino al 3%, ma se per caso scegli i prodotti del marchio commerciale del supermercato puoi tenerti in tasca quasi fino al 19%? E se, come me, hai le mani attaccate alle ascelle puoi spendere fino a un 55% in meno acquistando i prodotti nei discount...
Ci sono un ragazzo e una ragazza che hanno guidato un tour in un supermercato Despar per spiegare come si fa la spesa. In mezzo al mio gruppo c’era un ragazzo che vive da solo e ha l’ansia dello spreco e ha fatto un sacco di domande che tutti noi altri lo abbiamo ringraziato segretamente per aver trovato il coraggio di farle tipo: “ma se io ho un peperone e lo taglio e ne mangio una metà e l’altra metà la lascio in frigo quanto tempo ho per mangiarlo e non vedermi crescere un dito in fronte?”. La risposta è: meno. Il tuo peperone puoi tagliarlo a pezzetti e congelarlo e utilizzarlo nuovamente quando lo cuocerai. Tutto quello che lasci a paidire per mesi in frigo non fa bene, e dico mesi perché lo so che in tutti i frigo del mondo le cose vengono dimenticate e solo quando ci sorprende quell’odore tipo loffa ci decidiamo a prendere la cosa di petto.
Comunque. Ho preso un po’ di note che ora lascio qui al volo di cose che mi hanno colpita e che magari tutti sanno e io no:
- la marmellata si può chiamare marmellata solo se è quella di agrumi. Tutto il resto si chiama confettura. In base alle percentuali contenute può essere una confettura di polpa o superconfettura.
- I prodotti più convenienti vengono posizionati molto in basso o molto in alto e un consumatore poco attento si accontenta di prendere quello che si trova davanti.
- l’olio extravergine di oliva è l’olio migliore che ci sia per la tua salute, prediligi quello in bottiglie scure perché sono quelle in grado di mantenerne le proprietà.
- da consumarsi “entro” e “preferibilmente entro” non vogliono dire la stessa cosa e semplicemente uno te lo sta dicendo in modo più gentile: entro stabilisce che la data riportata è quella della scadenza per cui il prodotto è ufficialmente scaduto, mentre preferibilmente sta ad indicare che se hai un attacco di fame e trovi una scatola di biscotti con questa scritta che riporta una data di qualche settimana fa, puoi mangiarti i biscotti tranquillo.
- la confenzione di carne che riporta la scritta “ORIGINE Italia” vuole dirti che tutti i passaggi dell’animale prima di venire confenzionato sono avvenuti in Italia. Tutte le altre diciture no.
- anche il pesce ha subìto nuovi obblighi per le etichettature: la confenzione deve dirti addirittura come è stato pescato e con quale attrezzo! Abbi un po’ di attenzione per i gamberi che hanno l’obbligo di riportare anche gli altri ingredenti con cui vengono trattati quando li trovi inscatolati. Tipo il colorante.
- L’uovo. Ok, il numerino con cui inizia il codice stampato è stato sdoganato da un po’ e tutti sappiamo che la serie di numeri se inizia con 3 vuol dire che hai in mano un uovo uscito da una gallina che non vuoi sapere come l’hanno convinta a farglielo fare. Una cosa che però io non sapevo è che l’uovo non si lava, ma si spazzola prima di confezionarlo. Se, a causa di questo motivo, sei tra quelli che lava l’uovo prima di metterlo in frigo sappi che stai sbagliando tutto: l’uovo ha una speciale pellicola naturale che lo protegge dagli agenti esterni, dai microbi e dalla salmonella e se lo lavi gli togli quella protezione. L’uovo si lava prima di spaccarlo per usarlo, cucinarlo e mangiarlo.
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Ho un piccolo feticcio: mi piace fare foto alle persone in contesti dove queste non si accorgono troppo della mia presenza, possibilmente sconosciuti, per lo più per strada e uno strumento che si presta ottimamente per questo genere di fotografia è lo smartphone.
Durante il festival ci sono stati due incontri con la fotografa Silvia Saba che ha spiegato come sfruttare al meglio il proprio smartphone invitando le persone a fare tante foto, a sbagliare, a riprovare, finché non si diventa padroni del proprio device. Per chi non lo sapesse: dentro ai vostri smartphonini, anche i più sgrausi e senza possibilità di redenzione, c’è modo di settare le impostazioni della fotocamera come se fosse una reflex (cioè, ci piacerebbe alle fotocamere degli smartphone essere come le reflex, ma nel tentativo non se la cavano nemmeno così male), potete settare la griglia che vi aiuta con le regole base della composizione, gli iso, i punti di messa a fuoco... provate, giocateci, divertitevi!
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Frammenti ferraresi.
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Frammenti ferraresi
#24maggio#altroconsumo#direfarecambiare#ferrara#consumatori#persone che chiedono#esperti che rispondono
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Metodi alternativi per scoprire che non si aveva minimamente idea di come fare la spesa con (buon) senso del risparmio.
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Lei parla come bevi!
C'è un angolino nel chiostro, un tavolo con tante bottiglie d'acqua di marche note, un po' di caraffe con filtri, qualche bicchiere, e una donnina carina che sa il fatto suo. L'argomento è l'acqua, con i suoi miti, con i fiumi di paure e dubbi... Mi presento dicendo che io bevo l'acqua del rubinetto, lei sorride e mi dice che faccio bene. Mi chiede se so da dove viene l'acqua che bevo, se da falde o fiumi e io non lo so, so solo che mi fido delle analisi del gestore e mi sento un po' in colpa perché è una di quelle cose che mi bevo senza pensarci, a differenza del mare di cose che invece metto in discussione. Mi spiega che l'acqua del rubinetto è effettivamente controllata, che i sali minerali che contiene sono anche fondamentali, e altre cose... A volte non ci sono complotti, a volte è tutto limpido come un bel bicchiere d'acqua. Poi qualcuno si è fermato assettato di consigli, ho fatto posto, ho salutato e sono venuta via tutta contenta.
#Acqua#Filtri#Bottiglie#consigli#Chiostro di san Paolo#Direfarecambiare#Ferrara#Altroconsumo risponde
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La quiete dopo la tempesta.
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Fiumi di persone, fiumi di persone tra noi!
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Chiostro di san Paolo
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Si parla di memoria e prospettive di pensiero.
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Inception - foto di smartphone che fa foto di smartphone che fa foto di "fotografare con lo smartphone".
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Non so da quanto tempo è che me la meno con la cosmesi sana e bio evviva la natura tutti nudi olè olè, e scopro solo oggi che quel barattolino rappresenta la durata del cosmetico dopo l'apertura...
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Qui si parla di cosmesi: cosa sapere per non farti fregare dalle etichette!
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Bio santo!
Da qualche tempo sono diventata fanatica dell’acquisto consapevole, cercando di prediligere prodotti sani, non dannosi, non inquinanti e possibilmente naturali, specialmente per quello che riguarda cosmetica e cura del corpo. Una cosa di cui non mi ero ancora preoccupata, invece, erano detersivi e prodotti per l’igiene di casa. Ho avuto modo di sfogliare siti web che propongono ricette per prodursi saponi e detersivi da sé, ma non mi sono mai adoperata né ho approfondito l’argomento. Stamattina ai piccoli Chiostri di San Paolo parlavano di detersivi, e siccome nel tempo libero faccio la colf sono andata a sentire un po’ di che si parlava. Una ragazza molto spiccia e con parole alla portata di tutti ha iniziato la propria “lezione” dicendo che avrebbe parlato di tutti quei prodotti che ci convincono essere necessari ma che in realtà non lo sono. “e chi ci convince che sono necessari? la pubblicità!”. Dal detersivo per la lavatrice allo sgrassatore per fughe tra le piastrelle c'è modo di utilizzare un sostituito naturale… Così, in mezzo a quest’orda di siore che occupavano tutte le sedie, assetate di sapere, mi sono ritagliata un angolo su un muretto e ho tirato fuori carta e penna.
#detersivi#detersivo#consigli#rimedi#bio#natura#scelte consapevoli#chiostri di san paolo#24 maggio ore 11
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