valdis-d
valdis-d
The Dark Engine Diary
46 posts
Diario Blog. Considerazioni di getto di una testa col mal di vivere. Non darmi troppa importanza qui, non sono testi fatti per essere letti troppo
Don't wanna be here? Send us removal request.
valdis-d · 2 days ago
Text
Allontanamento, normalizzazione
23 Giugno 2025
È proprio un periodo di chiarificazione dei rapporti. Il posto precedente si chiama in maniera simile, ed era incentrato su mia sorella. Questo si chiama in maniera simile, ed è incentrato su mio padre, su Roberto. O quello che era considerato tale, e che adesso sarà il marito di mia madre.
Anche con lui, venerdì 20/6, abbiamo fatto la più sincera e diretta conversazione che abbiamo mai avuto. Se potessi, metterei la trascrizione qui perché non vorrei dimenticarmi di nulla. Il preambolo, è stato un evento due settimane prima, in cui mi è saltato in testa davanti a Viktoria. Io che ho sempre paura di essere abbandonato, lasciato solo per via della depressione, ho visto la causa di tutta questa sofferenza sbandierata in faccia a Viktoria ed esplosa con lei di fronte, come se fosse sua figlia, e come se anche lei si meritasse tutte queste cose. Da cui, mi sono imbestialito, e lì per li me ne sono andato, ma la cosa necessitava una chiusura.
Era lo stesso rapporto che avevo da quando avevo 20 anni, fatto di alti e bassi, e adesso ho appunto cercato non di chiuderlo, ma di normalizzarlo. Normalizzarlo vuol dire ridurlo a regola, dargli una struttura. Quindi gli ho detto tutte le cose che mi aveva fatto in tanti anni, di come non si tratti di comando ma di bullismo, di come avesse sempre prioritizzato il rispetto all'affetto, ottenendo solo paura, e che ora non c'è più nell'anno quella. Ho fatto un elenco di tutte le cattiverie fatte e dette, usando parole molto dirette, molto delicate, quali "mi hai fatto male" ed aprendo molto la corazza/ il guscio. Ma quello che è successo, che mi sento sia successo, è che sotto il guscio non c'era un fianco morbido da esporre, come il corpo di una tartaruga, ma un core, un nocciolo, un corpo interno duro, che prende le cose di petto, ma che non ha più bisogno di proteggersi. Almeno non da questo bullo. Gli ho detto anche di come non lo riconosco più come padre, di come avessi consigliato a mia madre di lasciarlo, e gli ho chiesto come mai, su tre figli, uno è tutto un programma, una non ha il carattere e gli strumenti per tirare fuori le cose, e uno gli stesse facendo quel discorso, dandogli del fallito.
Ci sono stati momenti molto tesi, perché non mi aspettavo comprensione o scuse, ma nemmeno mi aspettavo un muro di gomma coi coltelli, qualcuno che cerchi di attaccare l'interlocutore a ogni frase. Quindi è ovvio che poi alcuni elementi siano degenerati in sfoghi, come quando gli ho detto che mi faceva schifo, e che se si fosse comportato ancora così con Viktoria gli avrei messo le mani addosso. Ricordati però, quando dopo che gli hai detto dei tagli, degli antidepressivi, della sofferenza, ti ha detto "io non cambio" "io non rinnego niente" "io rifarei tutto" etc. etc. Come ha sempre mantenuto il filo del discorso su di sé, senza mai accennare o soffermarsi sul fatto su quello che gli dicevo che avesse fatto a me, soprattutto come da tutto il discorso avesse solo capito, e poi come mi ha detto, che: "non mi riconosci più come padre bella roba" "mi hai insultato bella roba" e ancora, immancabile "mi devi portare rispetto". Tutto quello che ho ripetuto, tutto quello che è successo, le umiliazioni, com quando mi ha detto che puzzavo (assurdo, a caso, solo per umiliare), tutto quello non si è fermato mezzo secondo nel cervello.
Non mi sono sentito subito meglio. Ovviamente una parte di me avrebbe voluto che questa cosa andasse diversamente, però tant'è. Razionalmente non mi aspettavo comprensione o riavvicinamento, ma manco mi aspettavo nemmeno una reazione così aggressiva. Credo che però sia stato un momento importantissimo, almeno per me, per segnarmi una maturità importante. Onestamente non so se con la persona avrebbe mai potuto andare diversamente. Me lo ricorderò a lungo quel venerdì sera.
0 notes
valdis-d · 24 days ago
Text
Avvicinamento e allontanamento
1 Giugno 2025
Sono appena tornato dal lago, ho passato un quasi weekend cercando di rilassarmi. Sto cambiando lavoro, andrò a fare qualcosa che forse é più nelle mie corde - la frase che continuo a ripetere.
Ma sono due le cose di cui vorrei scrivere, una appunto di avvicinamento e una di allontanamento. La scorsa settimana ho telefonato a mia sorella, non ci sentivamo da Gennaio. Abbiamo parlato come mai prima abbiamo fatto, cercando con educazione e rispetto di parlare del nostro rapporto, da dove viene e dove vorremmo andasse. Io da parte mia ho detto che mal sopportavo alcuni atteggiamenti, e che mi sento messo da parte rispetto alle sue amiche, lei da parte sua che mi trovava troppo rigido e troppo desideroso di un rapporto ai miei termini. Abbiamo concordato di provare a riavvicinarci, pian pianino, e cercare di costruire un rapporto che possa evolvere in un'amicizia, nel futuro. Ed è interessante , è la prima volta che faccio un discorso così con mia sorella, perché penso di essere cambiato tantissimo (basta rivedere i posts precedenti) e non vorrei essere classificato dagli altri a come ero al liceo o simile, e allo stesso tempo vorrei gli altri miei rapporti in evoluzione, as well.
E questo era l'avvicinamento. L'allontanamento è odierno invece. Torno a portare le chiavi di casa ai miei, mio padre mi dà addosso, com Viki presente, e insieme ci mettiamo a bisticciare. Dopo essere andato via con Viki, sono tornato su in casa - ero furibondo - e ho urlato a mio padre di tutto, dall'imbecille al vaffanculo. La cosa che mi ha più fatto imbestialire è stato il fatto che ha cominciato a darmi addosso con Viki presente, lei si è spaventata e io mi sono incazzato come una iena. In un certo senso, ho percepito come se lei subisse quello che abbiamo subito noi per venticinque anni, con mio padre che scaricava i suoi problemi su di noi. I motivi del litigio sono comunque futili, come sempre, ma il fatto che avessero iniziato con Viktoria presente mi ha fatto prima imbestialire, e poi rattristare. Una parte di me però ha pensato che in questo modo ho il movente perfetto per non vederli per un po' di settimane, e soprattutto per non fargli più vedere Viktoria. Non tutto il male viene per nuocere.
Anche onestamente mi fa anche male, e anche fisicamente, questo tipo di litigi. Soprattutto dopo che avevo cercato un dialogo con mia sorella. Lei è l'unica persona per cui ho speranza e fiducia nel futuro, per questo cerco di coltivare qualcosa. E spero nascano dei frutti vicino ad altri rami che sono sempre più secchi.
0 notes
valdis-d · 2 months ago
Text
La solitudine di Ted Mosby
19 Aprile 2025
Voglio condividere un solo pensiero veloce. Stasera ho rivisto con V. la puntata I viaggiatori del tempo di How I met your mother. Nella puntata, dopo una serie di dialoghi, il protagonista si rende conto che le persone con cui ha parlato tutta la sera, i suoi amici, sono in realtà frutto della sua immaginazione, stanno tutti facendo qualcosa, e lui è rimasto al bar, ad un tavolo da quattro, completamente da solo.
Questo episodio mi ha dato da pensare, in un certo senso mi sono rivisto in quello che provava Ted, la situazione di completa solitudine. MI ha ricordato quanto mi sia sentito io stesso solo negli anni, oscenamente. Senza scomodare il periodo buio del mio viaggio in America - mi ricordo il party an music club della NYIT, con ragazzini di 17 anni (all'epoca io ne avevo 26) che chiacchieravano su snapchat, e si scambiavano emoji e contatti, e io davanti a loro che non sapevo come stare loro dietro. Poi ero uscito, e davanti all'opera di New York, ho chiamato mia sorella circa come mi sentivo male. Ho anche scritto un post su questo blog quella sera, si chiama "Filtri di Snapchat e identità personale", del 18 Settembre 2021, ed è stato uno dei momenti più dolorosi di quel viaggio negli USA - dicevo senza scomodarlo, quel viaggio, mi ricordo quando ero al liceo magari, e passavo i miei weekend al lago coi miei genitori, o anche i mesi di Agosto, perché non avevo trovato nessuno con cui organizzare una vacanza, passando il tempo da solo, senza che nessuno mi scrivesse un avesse desiderio di sentire come stavo; o quella volta di quel capodanno, in cui ero da solo anche lì, e mia sorella era andata da degli amici, e io ho scoccato il momento della mezzanotte in piedi, accanto a mia madre che dormiva.
Io con la solitudine ho un rapporto che dura da molto. In parte, almeno all'inizio, sono stato emarginato, lasciato da parte, e bullizzato, stigmatizzato. Dopo, per una sorta di difesa, ho fatto mia questa solitudine, e come una corazza me la sono messa addosso. Pensavo fosse orgoglio che non mi faceva scrivere agli altri per vederci, ma era solo la paura per il rifiuto. E' incredibile come certe sensazioni, traumi, e abitudini malsane ci rimangano addosso, sotto la pelle, per tanti e tanti anni a venire.
Questo è il quarto mese che prendo gli antidepressivi. La psicologa dice che stanno avendo un effetto e che il tono dell'umore è migliorato, tuttavia il velo depressivo che ho non sparisce. Penso che l'avrò sempre, sarà come una specie di tono colorato, in background nella scenografia di qualsiasi momento della vita. Tipo una cosa che comunque c'è sempre e non cambierà mai, come il colore della pelle o degli occhi.
0 notes
valdis-d · 3 months ago
Text
Vivere la Storia +Sorella
31 Marzo 2025
Mi trovo a Sori, in Liguria. É domenica sera. Ho appena fatto un bel weekend qui con V., ieri abbiamo fatto il sentiero Camogli San Fruttuoso con Stuck Ksenia' e Routhard, Oggi abbiamo fatto una bella passeggiata sul lungo mare di Nervi. É stato un bel weekend.
Sto rileggendo "La fine é il mio inizio" di tiziano Terzani. Devi sapere che questo libro in un certo senso mi ha salvato la vita, forse uno dei pochissimi consigli riusciti di mio fratello, avendolo letto nel lontano autunno 2021, uno dei momenti peggiori della mia vita. Questo libro mi ha letteralmente dato speranza e forza d'animo, aiutandomi in un momento difficilissimo. Adesso lo sto rileggendo, anzi ri-divorando, e sta dandomi sempre tanti spunti di riflessione.
Non che il condivida tutto quello che terzani dica, lui era molto anarchico e io proprio non mi ci riconoscerei. Però è sicuramente interessante e ti spinge a riflettere, testimoniando quanto fosse un gigante della scrittura. In particolare stasera stavo rileggendo il capitolo sulla Storia, in cui l'autore diceva di sentirsi saltato nella settimana della caduta di Saigon e la fine della guerra del Vietnam, perché stava effettivamente vivendo la storia.
Ebbene, mi ricordo un momento così quando vidi il primo lockdown del COVID, nel 2020, e proprio lì pensai: sto vivendo la storia. Ebbene, quando in questi ultimi mesi e anni mi sono chiesto cosa volessi fare da grande, e come mai tante idee mi siano venute, quali per esempio lavorare in finanza, alla commissione EU, col dottorato.. Ho ipotizzato che fosse proprio per questa ragione, perché volessi un lavoro che mi mettesse a contatto con la storia, che mi mettesse più a contatto o più vicino a quegli eventi che impattano così tanto le nostre vite, nei posti dove si fanno le cose. Che cavolo di spunti posso avere lavorare ad Agrate Brianza, chiuso nel mio ufficietto?
Inoltre, ti volevo parlare di mia sorella. Non ci siamo parlati per tre mesi, perché sono rimasto molto deluso dal fatto che non abbia trovato il tempo per organizzarsi e permettere di andarla a trovare a Brussels. Nemmeno farla venire, ma fare un viaggio per andarla a trovare. Ci sono rimasto molto male, tutte le sue amiche le ha viste, e io no. Penso di esserci rimasto male perché mi sembra di essere tralasciato, messo in secondo piano, come quando le chiedevo se le andasse di portare a spasso la kiwi al sabato pomeriggio, lei mi diceva di sì, io mi tenevo il pomeriggio libero e poi lei alle 13:30 mi diceva "dai facciamo presto che alle 15 devo vedere xxx". E allora mi dicevo ma scusa e io? Soprattutto in un momento in cui ero tornato dagli stati uniti, avrei voluto aver qualcuno che mi facesse stare meglio, o qualcuno che mi stesse vicino e non ho avuto niente da lei. Come se non mi prendesse sul serio.
Se vogliamo costruire un rapporto più solido questa cosa dovrà cambiare, io non mi sento di potermi aprire e fidare di qualcuno così. Pensa che per il compleanno volevo regalarle un'agenda, e scriverle "così ti puoi organizzare e dedicare anche a me lo stesso tempo che dedichi alle tue amichette". Che così tanto sono stato messo da parte per amiche conosciute la settimana prima. Così tanto mi considera lo stesso ragazzino di quando avevamo 14 anni, eravamo in Inghilterra e io, stupido, le ho rotto il braccio anziché aiutarla con la nostalgia di casa. Ma ero piccolo, vivevo il bullismo in quegli anni e non avevo capito niente. Ora sono cambiato, ma non mi si dà fiducia. Non mi si prende sul serio , e io mi sento messo da parte.
0 notes
valdis-d · 6 months ago
Text
Una bella camminata parrebbe
1 Gennaio 2025
Il buon giorno si vede dal mattino, e così l'anno nuovo. Dopo neanche mezz'ora, gomma esplosa. È la terza, in un anno solare, senza contare quella della bici. Ho fatto una bella camminata di quattro ore con V. per tornare indietro. E quel porco di un tassista che in piazza Brignole mi fa "Andate a Sori? Eh io vado dall'altra parte". Categoria parassita.
Qui un estratto:
Tumblr media
Io disprezzo veramente tanto il Capodanno, d'altra parte ho iniziato questo blog proprio i primi del 2021 dopo un 2020 veramente di merda. Forse per la mia fomo spaventosa e la depressione dal sentirsi esclusi, emarginati. Devo averlo odiato abbastanza da essersi offeso, e non avrei pensato che un capodanno potesse essere così disastrato.
Il 2024 ho consolidato una relazione con V. che non avrei mai pensato di iniziare. Sono molto contento di averla accanto a me, a supportarmi, e di questo sono molto grato. D'altra parte tuttavia, lavorativamente il 2024 è stato un anno orribile. Tutte quelle applications per i PhD, e i falsi spunti, i falso incipits e poi i rifiuti. Tutte le applications per lavori e posizioni aperte, la commissione europea. I 5 mesi iniziali passati a non fare niente.
Il buon giorno si vede dal mattino. Speriamo di no, altrimenti entro Marzo finisco sotto un tram. Non sono scaramantico, infatti spero che questo 2025 possa portare qualche risvolto positivo anche su questo fronte.
Un abbraccio Valdis del futuro!! Fatti coraggio!
0 notes
valdis-d · 6 months ago
Text
La casa ghiacciata
30 Dicembre 2024
Mi trovo in Liguria, la casa fa fatica a scaldarsi in inverno. Sono già due giorni che sono qui con V., e la casa é ghiacciata. Pazienza però, abbiamo deciso di venire qui e rimanere per Capodanno, non festeggiarlo e non fare niente. Questo blog era cominciato proprio così, con un Capodanno. Forse questa é la prima volta che non lo festeggerò, ma non avrò paura di esso. Certo, ho comunque del timore, oggi non ero a mio agio a cena, al ristorante dove ho mangiato lo stoccafisso, ma non sono da solo, e non ho paura.
Molto è successo dall'ultima volta. Sono stato in scozia, su un mini van, con Ivan, Davide e Dado. Per poco non ci litigavamo, su quel Volkswagen California in giro per l'isola di Skye, con Davide che non voleva pulire i piatti, Dado che era troppo precisino, l'unico che si salvava era Ivan. Comunque mi sono divertito, anche se è stato pesantello. È stato pesantello anche il Portogallo: lo abbiamo girato tutto io e V. sulla Tuna Can, la Aygo che doveva essere ibrida ma non lo era, e ci ha portato fino al matrimonio di mia cugina in Andalusia. Li V. ha conosciuto i miei genitori. Il viaggio è stato bello, e mio padre non ha detto cazzate.
M non è stato tutto positivo. Lo Zurigo-gate per esempio, dove di lì a poco go avrebbe scritto una prof dell'ETH prendendoti per il culo che fosse interessata ad un PhD con te. Ricordati la delusione, ad agosto 2024, quando ti ha detto di sentirti libero di cercare qualcun altro. Ricordati come ci sei rimasto male, come in scozia hai dovuto dire di no alla commissione europea.
In effetti è un periodo buio. Il lavoro è diventato un loop brutto, dal quale sto facendo fatica a riprendermi. Ho cominciato anche a prendere antidepressivi e ansiolitici, che fra nausea, mal di testa e insonnia, danno lo scarso desiderio sessuale come effetto collaterale. E infatti in questi giorni con V. non riesco a venire.
Ho scoperto che Marta e Luca si trasferiranno in Inghilterra. Luca ha vinto un post doc a Oxford, e io sono super contento per lui ma, non nego che a ristorante a pavia quando ce lo ha detto, ho provato una stretta allo stomaco, un gran senso di invidia e di insoddisfazione personale. Non solo per la carriera, ma anche perché loro andranno all'estero, mentre io mi sento lasciato qui, lasciato indietro. Un post doc a Oxford. Ma cosa ci sarebbe di più che desidererei?
Con la psicologa ne abbiamo parlato. Sto cercando di accettare che voglio cose che non posso avere, o che avrei estrema difficoltà ad ottenere. Come V.. E che non riesco a accettare che non sia colpa mia, che il PhD non va, e che ci s⅗iano delle cause altre da me, che io non posso influenzare. Devo abituarmi, cominciare a fare pace con l'idea che probabilmente non avrò mai un dottorato in questa vita, e che non farò la carriera accademica. Eppure una parte irrazionale di me non lo accetta, e pensa che per esempio questa opportunità ad Eindhoven possa essere concreta. Che idiota.
É un brutto momento. Sono forte però, e V. mi sostiene, mi supporta. Speriamo sia un 2025 migliore.
0 notes
valdis-d · 1 year ago
Text
La fine di una fase
1 Giugno 2024
Scrivevo il 19 Maggio 2021: "Nessuno rimane, tu chiacchieri, ma la percezione e il motivo per cui scrivo è che è un mondo che va sgretolandosi. Siamo solo in tre, vuol dire che non c’è più interesse a perseguire amicizie. Tutto sta cambiando."
In quel momento stavo finendo l'università, mancavano due mesi alla laurea. Stava per iniziare il periodo all'università, il periodo più nero da tanti anni a questa parte. All'epoca parlavo di come stavo notando che le amicizie finissero, finito lo studio, esattamente come era finito il liceo.
Oggi sono in una fase diversa. Sono passati tre anni, e sono nuovamente in un momento in cui, mi rendo conto, sto passando di fase. I miei colleghi Chi e Yo si sono dimessi, stanno per lasciare l'ufficio e si trasferiranno in Olanda. La sensazione che ho è simile, ancora percepisco la stessa tristezza. Tuttavia mi rendo anche conto che quella fase si era conclusa e ciò aveva fatto nascere un bel periodo dove lavoro, in cui mi sono creato un super ambiente che mi piace molto. Non so se continueranno questi legami che mi sono creato qui. Alcuni sicuramente. Però esattamente allo stesso modo, un periodo si è chiuso e un altro si aprirà.
Non ho la certezza di come andranno le cose, nella vita e in particolare negli ultimi anni ho sperimentato situazioni che direi agli estremi, fra Praga e New York sono riuscito a vivere situazioni agli opposti (anche se solo di recente ho avuto la sensazione di come mi sarebbe piaciuto viverla diversamente New York). Mi accontenterei di essere più vicino a casa, agli amici e agli "affetti" (come dicono i terroni), di avere Viki accanto con me, a cui voglio tantissimo bene, e di poter fare qualcosa che sia gratificante e soddisfacente. Spero tanto di non sentirmi male ancora.
L'altro giorno ho trovato una foto gift_for_you di FA03, e mi si è stretto il cuore. Poi oggi però abbiamo fatto un'ultima cena NYIT. Mi sono proprio dispiaciuto a vederli prendere commiato, comunque ho la sensazione e, in un mondo fantastico, mi piacerebbe che un bell'ambiente che si crea non si rompa mai, e che si possa continuare a vivere assieme, in allegria e amicizia. Finché ti rendi conto che quella situazione è contingente all'azienda, e con l'azienda muore.
Mi dispiace
0 notes
valdis-d · 1 year ago
Text
L'Offesa della RAL
11 Marzo 2024
Scrivo davvero di meno adesso. Potrebbe essere una cosa positiva, ma devo tenere ferma la concentrazione e fissare il momento, non solo godermelo. Il mio pessimismo mi dice che non sarà sempre così. Mi trovo in sala, sono venuto di qui perché faccio fatica ad addormentarmi, quindi mi sono messo a leggere. É l'1:19 e sto scrivendo sul divano. V. dorme in stanza, sono molto contento di stare con lei.
Faccio fatica ad addormentarmi. In queste settimane al lavoro sta andando malissimo. Non c'è nulla da fare, nessun progetto o quotazione; la mia capa è inesistente, non ho un piano di formazione, e sono lasciato a me stesso; non mi vogliono far lavorare un po' sul meccanico, quindi sono da solo e non faccio nulla. Ma la cosa che più mi dà fastidio è la RAL. Io prendo 30k, V. per esempio, più giovane di me e senza responsabilità, prende 42. C. Consoli, com la triennale, senza esperienza e senza troppe capacità, prende come o più di me. Non capisco.
È un'estrema frustrazione, è il totale non riconoscimento del mio lavoro, e i miei capi a cui non frega nulla. Questa cosa mi manda ai matti, e mi fa venire da vomitare ogni volta che vado in ufficio, tanto è vero che mi verrebbe da dimettermi senza un altro lavoro dietro. Sembra che la quantità di responsabilità sia inversamente proporzionale alla RAL sullo stipendio. Io che sono ingegnere, ho tre lauree, faccio quotazioni per 20 milioni, e mi smazzo sistemi su sistemi prendo molto meno di qualcuno che fa modellazione. Ma stiamo scherzando.
Che poi va detto, io sono davvero davvero contento se V. riceve quello stipendio. Ciò che mi dà fastidio è che qualcuno con questo ruolo lo riceva, e io niente. Sono stufo stufo stufo.
Non riesco a prendere sonno. Devo assolutamente parlarne con la psicologa.
Qualche tempo fa mi stavo facendo venire un esaurimento nel mandare applications e correre per i dottorati. Stavo pianificando corsi su corsi uno sopra l'altro, cercando applications nel frattempo e montandomi una cosa sull'altra. Questa storia comincia a farmi male, e mi sta mandando di nuovo in isteria.
Ho mandato due applications per il phd. Non ricordo se ne ho scritto qui, ma due anni fa ne avevo mandate tante, e in quasi tutte (meno una, meno il mio amato Poli) ero stato rimbalzato. Era stata una grande delusione, anche se riguardando indietro ora mi rendo conto che non avevo i requisiti all'epoca. Non che oggi ne abbia molti di più, com la puttana che non ci aiuta sull'articolo e nemmeno ci risponde. Aspetto quindi ricevere i rimbalzi anche questa volta.
Che delusione questo lavoro. Ma sarà sempre così?
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Shantaram
20 Dicembre 2023
Come scrivo meno ora che sono più sereno. Non è solo questo, è anche il fatto che praticamente vivo insieme a V., e quindi non ho il tempo di stare da solo per una mezz'ora, e scrivere qui. Mi preoccupa questa relazione. Mi piace tanto V., però ho paura di subire un cataclisma se mi dovesse lasciare. Ho fatto un sogno l'altro giorno, proprio in cui mi lasciava, ed era tremendo il modo in cui riuscivo solo a dire o no di nuovo. Temo per il mio equilibrio mentale, ciò che un rifiuto così può portare.
Le serate come questa, in cui sono da solo, mi guardo attorno e mi sento alla mercé di qualcosa altro, come se fossi da solo ad affrontare la mia mente. Quando non sono da solo, e di recente capita di rado, i problemi del mio cervello sono smorzati, attutiti, soffocati dal momento, dalla necessità immediata di avere la mente concentrata non su sé stessa. Ma quando sono da solo, la mente vaga e come un viaggio in Lovecraft raggiunge pensieri burrascosi, l'umore si ottenebra e lo spirito so chiude, come se si arricciasse.
In una serata come questo mercoledì, mi trovo a leggere Shantaram. Da storia di avventura di Lin a Bombay, negli ultimi capitoli si è trasformato in un tragico racconto di morte, della perdita di Prabaker e Abdullah, poi la perdita di Karla, e quella di Khader Khan e Khaled.
Questi nomi non dicono nulla, ma questo ultimo in particolare mi ha colpito, perché è il caso di un amico sincero, qualcuno per cui e su cui puoi contare che semplicemente sparisce, camminando nelle fredde montagne afghane perché impazzito dal dolore. Mi ha colpito perché è una morte di follia, una morte a prima vista evitabile, stupida, ma dove allo stesso tempo sei così impotente ed è così frustrante. Sulle montagne innevate dell'Afghanistan esattamente come le montagne della follia di Lovecraft. Un racconto tragico di ricerca di se stessi e di relazione con le perdite. Non so se l'autore avesse previsto tutto ciò, ma io mi ritrovo molto in questo libro. La mia esistenza e quella di Lin sono diversissime, ma in questi ultimi capitoli mi sento molto vicino al Lin in Afghanistan.
Non riesco ancora a parlare a V. di tutto questo, go troppa paura che mi lasci, che gli faccia schifo, o paura, o rassegnazione, o noia, o che desideri cercare qualcuno di più "normale".
Cercherò di scrivere ancora per Capodanno, ma rileggendo questo blog vedo come sono cambiato tanto in questi anni e sono contento di aver cominciato a scrivere.
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Fotografare il momento
2 Novembre 2023
Ho sentito una live di Rick DuFer qualche anno fa. Non la ricordo tutta, però parlava di come rimurginiamo nei momenti bui, e ci lasciamo andare nei momenti felici. Della necessità di fissare, ragionare e essere presenti anche nei momenti di gioia e soddisfazione, che ne avremo un beneficio in termini di consapevolezza, una volta che la parabola tornerà a scendere. Ebbene, questo post ha questo scopo, intendo fare una fotografia di questo scenario.
E' infatti la prima volta dalla fine dell'Erasmus, da Febbraio 2020 quindi, che mi sento sereno, spensierato. Almeno in alcuni momenti. Credo sia dovuto in buona parte almeno a V., a quanto mi piaccia e a come mi accetti per quello che sono. Certo, non sa ancora di tristezza, di rabbia e depressione. Però sa che faccio terapia, e mi accetta così. Questo è già una cosa ottima. Ovviamente non tutto è rosa e fiori: mi hanno rifiutato il paper, sono parzialmente insoddisfatto del mio lavoro (solo parzialmente però) e il rapporto coi miei genitori va molto, molto male.
Certo, perché non c'è mai stato penso un momento così basso. Mi verrebbero i crampi a scrivere il perché in maniera esaustiva. Con mio padre, non solo non riesco più a parlare, ma faccio addirittura fatica a stare nella stessa stanza. Mi dà fastidio tutto di lui, dai piagnistei, alle prepotenze, alle cazzate sparate senza minimamente accendere il cervello. Questo perché mi ricordo di 27 anni di bullismo perpetrato verso di me, mia sorella, mia mamma, etc. Altro che attitudine al comando, infatti ora che non è più il più grosso nella stanza, non solo non fa più paura a nessuno, ma fa venire anche rabbia. Mia madre invece ha sempre avuto la grande capacità di infilare la testa sotto la sabbia, non affrontare i problemi e, di recente, circoscrivere la causa dei problemi che abbiamo a me. Come se fossero ancora le stesse discussioni di quando eravamo piccolini. L'altro giorno, all'apice dell'ennesima litigata, è stata solo capace di dire "sei maleducato, stai esagerando". Io mi imbestialisco, perché non capire le cose nemmeno quando arrivano in fronte è solo da idioti. Che pena che mi fa.
Quindi, direi che in questo momento c'è questa dicotomia, questo dualismo, questa bicromia. Sto cercando di affrontare il discorso con la psicologa, per cercare di risolvere questo problema almeno con me stesso, perché sono conscio che con loro non c'è speranza. Sono vecchi e stupidi, e moriranno tali. Al tempo stesso, sono contento di aver finalmente trovato qualcuno che mi apprezza, che mi cerca e che per la quale io sono speciale. Fino a pochi mesi fa era totalmente estranea l'idea che io potessi piacere a qualcuno. E V. addirittura piaccio fisicamente.
Ma questa è una delle grandi paure: ho continuamente paura di perderla, che mi lasci, che desideri qualcun altro al mio posto esattamente come ha fatto con Alex. Di questo ho continuamente timore, pur rendendomi conto che è tutto nella mia testa. Perché si, le poche volte che sono da solo, senza lei, amici o colleghi, la tristezza mi riassale e mi sento perso, sperduto e abbandonato. Anche questa fragilità mi spaventa, ho timore di non riuscire a farcela. Devo lavorarci.
Però, almeno una volta da quasi quattro anni, finalmente sono più contento.
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Stoccarda
12 Ottobre 2023
Buona sera, non stavo scrivendo da un po'. Come diario è diventato un po' lacunoso, sporadico. Però ci sono delle novità interessanti e sto scrivendo dal computer dell'ufficio. First things first: ho passato l'esame di stato e mi trovo in viaggio di lavoro a Stoccarda, a visitare Felix ed E Tech: ho mangiato con il team CR, e bevuto una birra assieme.
Dall'ultima volta che ho scritto, tante cose sono cambiate. Anzi, una cosa è cambiata. Da quando ho scritto, ho continuato ad uscire con V, passavamo del tempo insieme, ricordo la passeggiata a Portofino, come mi batteva il cuore quando le ho preso la mano passeggiando, per la prima volta (e come il pene si dimenava, let's say). Ricordo in quelle due settimane le nostre faccie avvicinarsi febbrilmente e poi separarsi, sperando di essere gentleman. E poi, una sera a mezzanotte e mezza, che era appena iniziato il mio compleanno, sotto casa sua, l'ultimo avvicinarsi di volti esplode in un bacio passionale.
Ora stiamo insieme da quasi due mesi, stiamo cercando di conoscerci e - nonostante quelle due settimane passate da me prima del trasloco - sta andando tutto bene. Mi sono imposto di scrivere per registrare momenti buoni e brutti, belli e spiacevoli, di modo da avere coscienza di quello che succede. Sono contentissimo, ma riconosco vecchi spettri di quando avevo precedenti relazioni ora riapparire terribilmente in agguato anche in questa: la paranoia di essere lasciati, la paura che a lei cominci a piacere qualcun altro (esattamente come successo nel mio caso) e di essere rifiutato, e di quindi la costante incertezza e fragilità con cui comunque sia percepisco questa relazione; la paura di mal giudicare comportamenti, elementi discordanti, cose che non posso capire e di sovragiudicarli ingiustificatamente - in pratica paura di poca lucidità se interpreto un mio o suo gesto come negativo verso l'altro/a.
Sono contento però. V ha preso bene la notizia che facessi terapia, non mi ha giudicato, e di questo sono molto contento.
Volevo solo scrivere questi pensieri. Mi rendo conto che dovrei approfondire nei prossimi giorni (questi come tanti aspetti, ad es.: malattie veneree). Ma sono distrutto, e domani è una giornata super lunga.
Sono contento però.
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Avremo sempre Casablanca in Liguria + scazzo lacustre
Sabato 19 Agosto 2023
Un po' di cose sono successe dall'ultima volta che ho scritto. Certo, lo comincio a dire spesso ma non si può dir proprio che sto avendo una esistenza lineare, sfortunatamente o fortunatamente. Stai scrivendo dal lago, dove sei venuto dopo aver passato tre giorni da te in Liguria. Ci sono due cose di cui vorrei parlare oggi. Anzi, che vorrei registrare, affinché io possa rileggere un domani. Una al mare, una al lago.
Sono stato giù con V, la mia collega. Da quando avevo scritto, dopo una settimana circa si sono interrotti i lavori in R3 e abbiamo dovuto fermare anche noi. Dopo un'intensa battaglia dal sapore sindacale, è stato deciso per tutti di prendere qualche giorno di ferie in più, così sono sceso in Liguria e mi ha raggiunto la mia collega. Ora, non c'è stato un bacio ma è proprio l'unica cosa che è mancata. Tenersi per mano, abbracciarsi, accarezzarsi e farsi battute, tutto senza andare oltre perché " un minuto del mio divertimento non vale la tristezza di qualcun altro". Vero, ma che prezzo mi sta costando questo seppur carino detto? Mi sto torturando, senza contare che tutte le sere dormivo con l'uccello che mi toccava il mento, se così si può dire. Adesso sta decidendo se me p il suo fidanzato, e io sono a metà fra lo stupito e lo stupito. Mi piace molto, ma come siamo finiti in questo? Era solo un ballo insieme, cosa ci ha portato a questo? Sono in attesa, e non pensavo da tanti anni che qualcuno avrebbe voluto dividere questa cosa preziosa con me, che qualcuno volesse me come la cosa più preziosa, eppure ora c'è qualcuno che lo sta considerando. per 12 milioni di euro:) Cosa deciderà? Sarò io o lui? Sarebbe proprio difficile andare avanti, lavorandoci insieme, ma devo tenere in mente che questa è la maggior possibilità, perché è praticamente sposata e uno non cambia per il primo che passa. E' la più probabile delle probabilità, ma il mio cervello non lo vuole accettare. Devo cercare di tenere la barra a dritta e restare realistico. Ancora una volta mi trovo a combattere contro il mio inconscio, bambino maledetto.
Quindi sono venuto su col sorriso, sorriso che si è immediatamente spento quando sono arrivato al lago coi nostri amici inglesi certo, ma anche coi miei e mia zia. Qui, mi fa imbestialire come sembra che sia io l'adulto nella stanza e non qualcun altro. Che mi aspetto maturità dagli altri, da quelli con l'età con 70 anni per gamba, e invece vedo dei marmocchi maledetti. La strega che fa la stronza, in continuazione e infatti è sola come un cane. Quell'altro che si lagna dalla mattina alla sera per poi piagnucolare persino del fatto che la gente si lamenta di lui o che non lo si ascolta. Mia madre, che è buona a dire solo anche tu, ottusa senza voler affrontare il problema. Ogni vacanza al lago è sempre stata così e mi hanno stufato. Vogliono tornare un giorno prima? Obblighi quei due venuti dall'Inghilterra a chiudersi a Milano con una bambina di nemmeno due anni anziché qui nel verde? Perfetto, io me ne torno a casa mia e quelli si arrangiano, stronzi. Sono davvero stufo, queste cose vanno avanti da sempre e mi hanno stufato. Ne ho le palle piene, e come li vedo arrivare mi innervosisco.
Quindi questo, queste cose. Fra una settimana parto per l'Islanda. Dell'esito dell'esame di stato, ancora non ho indizi.
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Esame di stato - ricordati
31 Luglio 2023
Forse sto migliorando un po', quando ho aperto adesso Tumblr per scrivere, non ho aperto la modalità incognito del telefono. Sarà perché sto cominciando ad avere meno paura di tutte queste paturnie e temo meno che qualcuno le legga? Ho anche più facilità a dire che faccio terapia. Se tutto questo dovesse cambiare e tu dovessi effettivamente "guarire" ricordati sempre com'erano pericolosi i weekend, dove non potevi rimanere da solo, altrimenti i pensieri ti catturavano e ti deprimevi. Come non potevi uscire a fare una passeggiata da solo, altrimenti la depressione ti prendeva. Ricordati dei capodanni, delle vacanze estive, di come hai desiderato e tutt'ora desidereresti lavorare 7 giorni su 7. Di come hai paura alla sera a tornare a casa ad affrontare la solitudine. Stai scrivendo dal sagrato de Duomo e hai l'esame di stato fra quattro ore. Speriamo vada bene. Non per la carriera, quello non credo lo userò mai, più che altro per il mio personale equilibrio mentale, che rischia di esplodere. La mamma per fortuna sta meglio. Ha fatto l'operazione e non dovrà fare chemio.
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Percorso, ma inconcludente?
8 Luglio 2023
Il diario vuole essere anonimo, ma aperto a tutti. Di che strano feticcio stiamo parlando, il fatto di non volere che nessuno sappia ma voler lasciare la possibilità di leggere. Potevo fare tutto questo su un foglio drive, e invece eccoci qui. 
Ogni tanto rileggo vecchi post, e mi ritrovo nei momenti in cui li ho scritti, risento le emozioni e riprovo quelle sensazioni. Alcune sono sempre molto attuali, altre invece sono maturate o si sono estinte perché il momento contingente, o contesto se volete chiamarlo, che le produceva è passato allo stesso modo. Mi ricordo di New York per esempio. Alcune altre ancora invece le rileggo e mi accorgo che alcune cose che mi tormentavano oggi non ci sono più, e invece altre di cui ignoravo l’esistenza oggi mi prendono. L’ansia per il lavoro, per esempio. Che rivedo nei primi post e oggi non mi attanaglia COSI’ tanto, perché so che bene o male me la caverò. E’ la fortuna di aver studiato quello che ho studiato. Invece, nuove paure che prima.. Non è che non le avessi, ma non ci pensavo perché non le avevo definite. Ogni tanto abbiamo un malessere, ma non identifichiamo la causa, quindi pensare a qualcosa non ci tocca più di tanto. Ma quando riconosciamo il perché di rabbia, o tristezza, e magari non ci avevamo mai fatto caso, ecco che questa diventa una nuova paura, un nuovo motivo di ansia, e noi si acquisiamo consapevolezza ma ci sono sempre nuove cose. In generale però, è una cosa molto buona tutto questo, perché significa che c’è un percorso, che c’è una evoluzione. Che in alcuni momenti può essere devoluzione, beninteso. Però oggi ho più armi di cinque anni fa, più proiettili e soprattutto mi conosco di più, e questo è certamente importantissimo. Vuol dire che ne uscirò, o che potrò uscirne. 
Per esempio, il mio post di qualche settimana fa. Partiamo dai fatti: ho ricevuto un rifiuto da questa ragazza che mi piace tantissimo, V., e dalla quale mi accorgo di essere ricambiato, ma purtroppo succede essere in una situazione molto.. Definitiva diciamo.
Ora, le mie considerazioni. Da una parte, razionalmente, sono molto contento. Sono riuscito ad aprirmi con una persona, sono riuscito ad entrarci in confidenza, a interagirci, a parlarci e a spingere il rapporto in una direzione ben precisa. E poi, sono riuscito a chiederle di uscire, cosa che non avevo mai fatto se non in pochissimi casi nella mia vita. Ma soprattutto ero entrato in una situazione di loop negli ultimi anni in cui mi spaventava molto parlare con una ragazza, provarci, anche solo inviare messaggi e frecce spuntate, col mio subconscio che sperava, che cosa? Che si innamorasse perdutamente a sua volta dopo un caffè alla macchinetta? No bisogna interagirci, bisogna farla ridere e parlarci tanto prima. Oggi sono riuscito in questo, e soprattutto, sono riuscito a farmi ricambiare. Ricambiare. Poi è andata com’è andata, ma solo una persona che ha letto tutto questo, può capire perché sono comunque contento di questo. 
Almeno razionalmente. Perché si, noi tutti abbiamo una parte razionale e una emotiva, che ti tiene in ostaggio. L’inconscio se vuoi, che non controlliamo. 
Emotivamente, la sensazione che provo è quella che decide la seconda parte del titolo di questo post. Si, perché non è la prima volta che succede, e oggi ho 2* anni, mi rendo conto che una vita così è inconcludente. Vado avanti per inerzia e le mie giornate scorrono, senza le emozioni che vorrei. Penso a V., la immagino col suo ragazzo, li sogno, e mi rattristo, molto. Sono solo, non ho un punto fisso, non ho una compagna di squadra, una collega, una partner in crime, con cui sostenermi nella vita. Sono io e io devo affrontare tutto. E’ come avere un telaio su due colonne anziché su una. Anche se il carico è maggiore, perché sono due vite anziché una, sarà più facile sostenerlo per il singolo pilastro. Non me ne frega niente del sesso, anche se ormai è passato un po’. Io vorrei condividere la mia vita con qualcuno che mi supporti, e poter supportare a mia volta - anche se ora mi sorge la paura che forse, dico forse, dovrei nel caso stare attento a non riversare tutto quanto sull’altro, tutta la mia depressione e tristezza. Fermiamoci qui per il momento -. 
In questi casi, bisogna essere forti e cercare di respirare. V. la vedrò tutto i giorni al lavoro, e tutti i giorni avrò il chiodo fisso. Devo cercare di ricordarmi le cose razionali, devo cercare di pensare positivo e sostenermi. Andare avanti, respirando profondamente e a piccoli passi. La vita non sarà sempre inconcludente, bisogna cercare di superare le avversità parlandone, descrivendole e sperare che quei piccoli cambiamenti, impercettibili, avvengano permettendoci di superare le nostre paure. 
Questo è quello che è successo con questa esperienza. V. mi piace moltissimo perché sentivo di poter essere me stesso, non sentivo l’emarginazione e lo sguardo da weirdo che mi ha accompagnato tutta la vita, perché per tutta la vita mi sono sentito diverso dagli altri e sono stato messo in disparte. Esattamente come succedeva con C. dalla G. o A. dalla P. 
Troverò qualcuno disposto ad accettarmi, sia per quello che sono che come partner? Un’altra grande paura. 
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Intramezzo, fine giugno
26 Giugno 2023
Non mangi. Ho mal di stomaco. Non dormi, prendere la melatonina. Hai perso quattro chili in due settimane. Sono troppo stressato. 
Il lavoro è pesante, mia madre non sta bene, la ragazza russa ti sta rifiutando. 
Non sto bene, mi fa male lo stomaco. Devo cercare di ricordarmi le cose positive: il percorso è quello giusto, ti stai aprendo; la carriera è buona; partirai per un bel viaggio a fine agosto; sei sulla direzione giusta per migliorarti; anche altri sono nella tua stessa condizione; datti tempo. 
E altro cosette. 
Addio e arrivederci.
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Rifiuto Росси́я
15 Giugno 2023
Ciao blog, come stai? Io, male. Stasera Giovedì 15 Giugno male. Ci sono stati effettivamente degli sviluppi, almeno degli eventi, anche se la sostanza della mia vita che mi aspettavo non è arrivata come mi aspettavo l’ultima volta che ti ho scritto. Ho fatto un’altra trasferta a Catania, e quasi concluso il trasloco in Città Studi. Nel frattempo, temo di essermi invaghito di una ragazza, da cui il titolo del post. Lei per una settimana o giù di lì mi ha dato una speranza, e poi in questi ultimi giorni, che l’ho effettivamente invitata a uscire, mi ha allontanato. Lavoro con lei, ed è più fredda, più distaccata. Ha un ragazzo, anche simpatico, però vaffanculo. MI scrive più di rado, prima anche per scemenze, e mi cercava.
Scrivere qui mi fa bene. Perché quando sei da solo, i pensieri turbinano e volano, come un uragano. Quando scrivi invece, pensi al passo delle tue dita sulla tastiera, hai il tempo di vedere le cose con più calma e con un’altra prospettiva. Facciamo chiarezza, perché sono overall contento di questa situazione. Non prendetemi per matto: questo impasse fa cagare è ovvio, però come percorso storico è un bene! Io fino ad un anno fa non ero capace di farmi piacere qualcuno, e soprattutto non ero capace di approcciare qualcuno. Non ero capace a relazionarmi, e non ero capace a creare un ponte con una ragazza. Sentimentalmente intendo, non in termini di amicizia. Ora sto imparando, sto effettivamente uscendo dal guscio, finalmente. Mi sto aprendo. Certo, non è bello farlo a 27 anni, ma tanto tempo di depressione fa questo effetto qui, e la corazza non è corazza ma prigione. E’ la mia riscossa. Ed è un percorso lento, a piccoli passi. Forse è cominciato con la ragazza tedesca? Sicuramente sì! Ora con una russa? Certo diventa macchinoso se il target è una sola per paese straniero. Il mio problema è che non sono capace con qualcuno appena conosciuto, perché il mio inconscio mi blocca, mi ferma, non mi fa fare. A me piace una persona solo se ho avuto giorni per parlarci, se posso essere sicuro di poter essere me stesso, senza sentirmi diverso dagli altri.
Sono scoppiato in lacrimoni dallo psicologo quando ho realizzato questa cosa. E’ tutta la vita che mi sento diverso dagli altri, sono stato emarginato e mi hanno fatto sentire diverso di proposito, nel momento più fragile della mia esistenza. Per forza che ora mi piace solo qualcuno che non mi fa sentire così, che mi fa sentire sicuro. 
Il mal di pancia e il mal di gola hanno ripreso a farsi sentire oggi. Temo sia anche lo stress del lavoro, stare dietro al mio capo che sembra farsi di cocaina, tanto è pimpante e arzillo. Riconosco ancora la mia fragilità: il rifiuto di questa ragazza mi sta pesando, perché sempre mi sono pesati i rifiuti, e sempre gli ho temuti. 
Come è brutto vivere così. 
0 notes
valdis-d · 2 years ago
Text
Risvolto catanese
22 Maggio 2023
Ciao lettore. Rispetto a quando ho parlato l'ultima volta, ci sono state poche grasse novità. Ho avuto una promozione, e di questo sono contento, e sono stato dirottato sul progetto di Catania. Da qui, il titolo. Inoltre, ho dato la disdetta della casa di Sesto appena un'ora fa e con questa scusa, mi trasferirò a Città Studi. Non mi sono mai trovato a Sesto, e l'ho sempre vista bruttina. Altri hanno colto per me l'occasione, ma di questo sono contento.
Tumblr media
È la prima volta in tre anni (quasi ormai) di terapia, che mi sento dentro una fase di cambiamento. Di cambiamenti ne ho visti, beninteso, ma sempre a cose fatte. Nel senso, riguardando indietro ad altri periodi, mi accorgo di quanto sono cambiato, e di quanto abbia scoperto, affrontato e piano piano superato alcuni lati del mio carattere che mi spaventavano. Ma non mi accorgevo che a cose fatte, a passi fatti. Ho scoperto la mia paura del rifiuto, e piano piano ci sto lavorando. Ho scoperto il perfezionismo, figlio della precedente, e ci sto pian piano lavorando. Non dico che siano finiti, ma almeno un pochino, si sono attenuati. Alcuni problemi, come la rabbia esplosiva, è cessata quasi del tutto (quasi, Anna!). Questi altri ci sono ancora e magari sono nati gli incubi dei weekends, trascinati dai capodanni. Che poi, perché uno deve sempre fare qualcosa nei weekend?
Riprendendo il discorso, in questo momento mi sento in una fase di cambiamento. Mi sono reso conto che non ha senso provarci con ogni ragazza che passa SOLO perché il mio cervello idiota mi dice di farlo, SOLO perché mi dice che devo affrontare il problema, SOLO perché mi dice che se non mi do una mossa, non risolverò mai le cose. Mi capita che mi piace una ragazza alla settimana, che il cervello bambino metta su tutta una strategia, che puntualmente non funziona, sperando di intravedere dei segnali di essere piaciuti. Ma una ragazza non si innamora dopo due chiacchiere al caffè! Tu sai essere brillante cosimo, ma solo se non monti su tutta l'ambaradan, se ti rilassi, se eviti di stare attento ad ogni parola, sfumatura, se ti lasci andare. Immagina di parlare di storia, o di aerospazio, e lasciati andare con lo stesso entusiasmo. Come dice la psicologa, non nasce nulla se uno aspetta sotto al pero, perché qualcosa si creda solo se si spende tempo ed energie, ma bisogna anche avere pazienza, coltivare i rapporti e, se deve nascere qualcosa, nascerà da sé. Ti ricordi le ragazze da cui sei scappato a gambe levate? Ecco.
Alle volte vorrei parlare con il me idiota, averlo davanti e urlargli addosso tutto la rabbia che mi ha fatto provare. Da piccolo, dicevo che la timidezza era la cosa peggiore che potessi augurare a qualcuno. Ma non era timidezza, era tutto.. Tutto questo. Che va ben aldilà. Si certo, si riflette anche in timidezza se vuoi, però è più depressione. È il senso del rifiuto. Lo stesso rifiuto che mi ha portato a soffrire quando Ale, per l'ennesima volta, mi ha trattato di merda. Ma adesso basta, anche con lui. O cambierà o sarò io a cambiare con lui. Lui, e tutti gli altri uguali.
0 notes