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Non proverò a sostituirti, perché dimenticare una persona per un'altra è come fotografare il sole e sperare che il sole ti scaldi.

Charles Bukowski
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Andrea Calogero Camilleri è stato uno scrittore, sceneggiatore, regista teatrale, drammaturgo e docente universitario.
Porto Empedocle (Agrigento), 6 settembre 1925 – Roma, 17 luglio 2019)
ANDREA CAMILLERI è a pieno titolo, uno dei più grandi e popolari scrittori. Le sue opere, tradotte in quaranta lingue, hanno venduto nel mondo oltre 10 milioni di copie, mentre in Italia hanno superato i 20 milioni. Un vero e proprio fenomeno letterario, confermato dal successo narrativo, e televisivo, del suo personaggio, il commissario Salvo Montalbano, in assoluto tra i più famosi ed amati di tutta la letteratura italiana.
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Cinquant’anni fa si sentiva la gente cantare. Cantava il falegname, il contadino, l’operaio, quello che va in bicicletta, il panettiere...Oggi hanno smesso !
La gente non canta e non racconta più.
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L' Antico Copricapo Siciliano chiamato "Mèusa" - Taormina, foto di fine 800'
Mèusa= antico berretto, provvisto di una lunga falda posteriore, portato da pastori e contadini, dalla forma della milza.
Camilleri impiega ‘mèusa’ sia nel significato di ‘milza’ (“interiora di bovino bollite e cosparse di caciocavallo, la cosiddetta mèusa” dal libro Il Cane di Terracotta, 192)
Sia in quello di ‘copricapo’ “Una mèusa (copricapo a forma di milza)”
(dal libro La scomparsa di Pato', 7)
(dal Libro Il cane di Terracotta,192.)
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Varanasi, in India, è una delle città più spirituali del mondo, situata sulle sponde del fiume Gange. Conosciuta come la città sacra per gli induisti, Varanasi offre esperienze spirituali uniche, tra cui le cerimonie di preghiera al tramonto sulle rive del Gange, le immersioni rituali nel fiume e la contemplazione dei templi antichi. I pellegrini viaggiano da tutto il mondo per cercare la pace interiore e la purificazione spirituale, mentre l'atmosfera mistica della città, con i suoi ghat, le musiche tradizionali e l'aria densa di storia, rende ogni visita un'esperienza profonda e significativa.
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Famiglia di contadini, foto primi anni del ‘900.
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Quando Antonia Pozzi arrivò, la mattina del 2 dicembre 1938, la neve aveva rivestito di bianco la campagna intorno all' abbazia di Chiaravalle. Lasciò la bicicletta e si sedette a pochi metri da una roggia, come in Lombardia chiamano i piccoli corsi d'acqua che traversano i campi. Aveva con sé un barattolo di pasticche. Le ingoiò con una sola sorsata d' acqua e poi si sdraiò sulla neve, dove la trovarono ancora viva. Morì poche ore dopo.
Tu lo vedi, sorella: io sono stanca,
stanca, logora, scossa,
come il pilastro d’un cancello angusto
al limitare d’un immenso cortile;
come un vecchio pilastro
che per tutta la vita
sia stato diga all’irruente fuga
d’una folla rinchiusa.
Oh, le parole prigioniere
che battono battono
furiosamente
alla porta dell’anima
e la porta dell’anima
che a palmo a palmo
spietatamente
si chiude!
Ed ogni giorno il varco si stringe
ed ogni giorno l’assalto è più duro.
E l’ultimo giorno
– io lo so –
l’ultimo giorno
quando un’unica lama di luce
pioverà dall’estremo spiraglio
dentro la tenebra,
allora sarà l’onda mostruosa,
l’urto tremendo,
l’urlo mortale
delle parole non nate
verso l’ultimo sogno di sole.
E poi,
dietro la porta per sempre chiusa,
sarà la notte intera,
la frescura,
il silenzio.
E poi,
con le labbra serrate,
con gli occhi aperti
sull’arcano cielo dell’ombra,
sarà
– tu lo sai –
la pace.
Lo sguardo di Antonia Pozzi, che si era allargato quasi all’infinito per cogliere l’essenza del mondo e della vita, si spegne per sempre mentre cala la notte con le sue ombre viola. Adagiata su un prato innevato di Chiaravalle, imbottita di farmaci e tristezza, se ne va Antonia Pozzi. Lo sguardo perso nello sguardo senza pupilla del cielo. Aveva ventisei anni.
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La Orana Maria (Ave Maria) è un dipinto del pittore francese Paul Gauguin, realizzato nel 1891 e conservato al Metropolitan Museum of Art di New York.
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Vincent van Gogh
"Grandi platani" - 1889
Cleveland museum
Per l'autunno nell'Arte...
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L’autunno è la stagione più dolce, e quello che perdiamo in fiori lo guadagniamo in frutti.
(Samuel Butler)
artista sconosciuto
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Umberto Boccioni, Rissa in galleria, 1910, olio su tela, Milano, Pinacoteca di Brera
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Guido Reni, Ratto di Elena, 1631, olio su tela. Parigi, Musée du Louvre
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