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vivere-mangiare-bio · 5 years ago
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vivere-mangiare-bio · 5 years ago
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Alle origini del movimento
Il muscolo è un organo composto da diverse parti tra cui le fibre, le quali a loro volta sono innervate in modo tale da permettere il movimento. Ora quando si parla di sistema nervo-so ci si deve immaginare un sistema molto molto complesso (in superficie è sempre tutto facile, poi più si scava e più diventa difficile, fino ad arrivare al “ho capito che non so nulla”: Socrate ha ancora ragione nella sua affermazione quando diceva “Io so di non sapere”) dicevo: il SN si divide in sistema nervoso centrale=nevrasse, atto ad integrare ed elaborare le informazioni in arrivo quindi a generare le risposte appropriate (encefalo + midollo spinale) e sistema nervoso periferico (SNP) atto a mediare il contatto tra SNC e mondo esterno (recettori sensoriali, fibre nervose afferenti=sensitive veicolanti le informazioni dalla periferia al SNC e fibre nervose efferenti=motorie veicolanti gli stimoli dal SNC agli organi effettori, gangli ovvero aggregazione di corpi cellulari tra i quali ci sono fibre nervose in arrivo/partenza ovvero che inviano/ricevono stimoli dal SNC).
Le fibre motorie si classificano in due categorie dando luogo a due distinzioni funzionali del SNP motorio: il sistema nervoso autonomo=vegetativo=viscerale determinante risposte non controllate dalla volontà (a sua volta diviso in ortosimpatico=simpatico che promuove un maggiore dispendio energetico e parasimpatico che promuove un minore dispendio energetico) e il sistema nervoso somatico determinante risposte controllate dalla volontà. Il primo, come dice il nome non è controllato dalla volontà dell’individuo e fa in modo che il cuore batta involontariamente, gestisce la sudorazione, l’attività degli altri organi e dei vasi sanguigni: racchiude in sé il sistema nervoso simpatico e parasimpatico. 
Le fibre simpatiche innervano il cuore, i muscoli lisci, le ghiandole sudoripare e gli organi interni mentre le fibre parasimpatiche innervano la regione addominale, pelvica e toracica. La funzione del sistema nervoso simpatico è quella di mettere in condizione l’organismo di superare un’attività impegnativa e di conseguenza il sangue viene pompato e spostato velocemente nei muscoli, il cuore aumenta il suo battito, vengono rilasciate catecolamine quali adrenalina, noradrenalina e cortisolo, i polmoni aumentano la loro capienza per accogliere respiri più profondi e ossigenare il sangue. Quando la situazione è opposta il sistema nervoso prevalente è il parasimpatico il quale si occupa di fare il contrario di ciò che fa il simpatico, quindi rilassa la muscolatura liscia, rallenta il battito cardiaco e permette agli organi digerenti di svolgere le loro funzioni al meglio. 
Quando ci si allena prevale il sistema simpatico, quando si è a riposo il parasimpatico. Perché tutto questo casino? Perché alla base della stimolazione ipertrofica c’è la contrazione muscolare la quale esiste solo a causa di un impulso nervoso che altro non è che la volontà di contrazione tramutata in stimolo e che tramite il motoneurone arriva al muscolo e poi alle fibre. Senza un impulso dal cervello al muscolo non avviene niente. Questo vuol dire che tu puoi alzare un qualsiasi peso, ma se per alzarlo gli stimoli arrivano ad una ma rea di muscoli e meno a quelli che vorresti allenare, il peso non solo non aumenterà ma lo stress si ripartirà su troppi muscoli tale da non essere sufficientemente grande da creare qualcosa da recuperare e generare ipertrofia. 
La questione va comunque approfondita ed è necessario parlare anche di energia: senza di questa non avviene niente, solo che non si deve credere che per alzare un peso l’energia derivi dal solo cibo che viene mangiato poco prima dell’allenamento.
Abbiamo appena detto come il movimento sia la parte finale di un comando che parte dal cervello. Dal cervello parte uno stimolo, arriva al muscolo, avviene la contrazione e quindi il movimento. Questo è ciò che accade in soldoni. In modo più approfondito avviene cosi: Il muscolo è composto da una serie di fibre, cioè cellule fatte a cilindro di lunghezza variabile che a loro volta sono composte da miofibrille che contengono il sarcomero (l’unità più piccola della contrazione) ed i miofilamenti, tra cui l’actina e la miosina in rapporto 2:1 nel muscolo scheletrico (poi vi sono anche altre proteine coinvolte come la nebulina, troponina, tropomiosina, etc.) Lo scivolamento dei filamenti di actina su quelli della miosina va-riano la lunghezza del muscolo realizzando il movimento e trasformando l’energia chimica fornita dall’ATP, in energia meccanica. Per muoversi serve energia, l’energia è l’ATP.
Ma come si ricava ATP? In altre parole, com’è che il cibo o il grasso che abbiamo depositato diventa energia? Tramite i sistemi energetici. All’interno della muscolatura esiste un quantità di A.T.P. che viene usato direttamente nella muscolatura. Visto che questa riserva è limitata, si rende necessaria una continua richiesta delle sue rimanenze attraverso 3 diversi sistemi, che, di solito vengono descritti in modo separato ma generalmente entrano in azione in maniera sinergica, nonostante c’è chiaramente uno sbilanciamento di azione di uno rispetto all’altro che varia in base allo sforzo che viene richiesto dal muscolo.
Quando parliamo di esercizio aerobico stiamo parlando del meccanismo con cui viene ricavata energia tipico di una lunga gara. 
Quando invece parliamo del sistema anaerobico stiamo parlando di quello usato per tutti quegli esercizi o sforzi che abbiano una durata medio “breve” partendo nella produzione di ATP dal glucosio e trasformandolo in acido lattico.
A partire dai frammenti che rimangono, dopo la rottura di una molecola di ATP, questa viene in modo sistematico ricaricata  e ovviamente affinchè il processo possa essere sostenuto ha bisogno di ulteriore energia quindi vengono messi in azione continuamente gli altri sistemi energetici. Sicuramente il metabolismo aerobico è quello che viene sfruttato più spesso nella vita di tutti i giorni anche quando non viene svolta nessuna attività fisica. Utilizza come substrato il glucosio muscolare, epatico ma anche i grassi (acidi grassi) e le proteine, praticamente è inesauribile: come dice la parola “aerobico” funziona in presenza di ossigeno. I responsabili della produzione di energia in queste condizioni sono i mitocondri. 
Questi si trovano in tutte le cellule del corpo, di conseguenza è normale trovarle anche nei muscoli: se l’ossigeno invece scarseggia i metabolismi di tipo anaerobico diventano predominanti e l’ATP viene prodotta all’interno della cellula, ma non più nel mitocondrio. Carboidrati e Grassi sono benzina per la trasformazione di energia e dai glucidi e lipidi che viene prodotta la maggior parte di A.T.P. L’utilizzo delle proteine invece avviene in maniera secondaria e solamente quando troviamo poca di glucidi e lipidi,questo processo si chiama gluconeogenesi. 
Se diamo inizio a qualunque tipo di attività, insieme all’aumentare dello sforzo fisico, aumenta di conseguenza lo sforzo polmonare questo perchè abbiamo sempre più bisogno di ossigeno per poter creare energia. Quando l’ossigeno diventa inizia a scarseggiare si iniziano a innescare altri processi energetici sempre anaerobici che garantiscono la continua produzione di ATP. In questo caso il substrato energetico è il glicogeno contenuto nei muscoli e creatinfosfato. 
Tratto da Obbiettivo Ipertrofia di Andrea Spadoni 
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