Tumgik
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“Ti farà male, però imparerai. Imparerai a dimenticarlo. Imparerai a dimenticare come cammina. A dimenticare come si muovono i suoi capelli con il vento. A dimenticare la sua voce. A dimenticare come gesticola mentre parla. A dimenticare il suo colore preferito. A dimenticare come gli piace il caffè. A dimenticare gli orari del suo pullman. A dimenticare dove gli piace sedersi al cinema. A dimenticare di che colore mette il costume d'estate e in che spiaggia ama andare. A dimenticare la sua musica preferita. A dimenticare i messaggi alle quattro del mattino che dicevano ‘Giulia Ghironi sei la MIA vita!’. A dimenticare come salutava te. A dimenticare gli sguardi e le occhiate. A dimenticare le domande assillanti. A dimenticare come strizza gli occhi al mattino appena sveglio. A dimenticare come ti urlava “Giulia, ti amo!”. A dimenticare come ride. A dimenticare le facce buffe che fa per prenderti in giro. A dimenticare le date dei giorni che avete passato insieme e ogni dettaglio e particolare di questi. A dimenticare tutto. Farà male, te lo giuro, farà male ma imparerai a non cercarlo, a non guardarlo, a non pensarlo, a non parlare di lui, a non riguardare le vostre vecchie foto, a non incrociare la sua strada, a non sederti al suo posto al cinema, a non indossare il suo colore preferito, a non prendere un suo pullman, a non rifare le sue facce buffe, a non fare battute che lo avrebbero fatto ridere. Farà male. Farà male da morire, da non farcela più, tanto che sentirai il tuo cuore scoppiare e straboccare che vorrai strappartelo via, insieme a tutto il dolore. Farà talmente male che ad un certo momento dirai ‘basta!’ e vorrai andartene via. Farà tanto male che vorrai solo gridare nel buio e piangere sotto le tue coperte. Farà male, te lo assicuro. Più volte ti sentirai morire, oppure ti sentirai cedere le gambe mentre sali le scale per andare in classe, oppure ti verrà da nasconderti in un vicolo appena vedi uno con lo suo stesso giubbotto, o vorrai evitare chiunque beva il suo stesso caffè, o non sopporterai più quando ti chiederanno di lui e come è andata tra voi. E sai perché farà così male? Perché non puoi, non puoi dimenticarlo. Te lo giuro, potrai fare tutto quello che vuoi ma non ci riuscirai. Potranno anche passare giorni, mesi, persino anni, che sarai certa di averlo lasciato nel tuo passato per sempre, sarai certa di averlo cancellato dalla tua memoria. Ma ti basterà risentire la canzone che ascoltava sul pullman, conoscere qualcuno con lo stesso nome, ripassare davanti ad una vetrina con in mostra la stessa felpa che gli hai regalato per natale, e che usavi tu perché era comoda, grande e calda come i suoi abbracci, o magari cambiando canale ti fermerai davanti alla televisione a fissare una scena del film che siete andati a vedere insieme, o risentirai una risata simile alla sua. E lui sarà di nuovo in te. Lo sentirai di nuovo. Lo risentirai nelle vene, nelle ossa, nel profumo di caffè, nel vostro film preferito, nella sua musica, nelle mani che ti tremano, nelle gambe molli che cedono, nel giorno e nella notte, nell'aria. E sai perché non ce la farai? Perché non potrai mai dimenticare chi hai amato in quel modo, non potrai dimenticare mai chi hai amato così.”
GIULIA GHIRONI. - (via @queitaglisuipolsisporchi)
Ho passato molto tempo a scriverlo, per favore non togliete la fonte, ci tengo tanto.
Se prendi questo testo, ricorda di aggiungere il mio nome.
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“Sai cosa mi dispiace? Averti lasciato nel passato senza un ultimo addio. Ne abbiamo passate tante insieme che mai avrei potuto pensare a noi due così distanti. Prima di essere stato il mio amore, sei stato un grande amico. Con tutti i tuoi difetti, con tutte le paranoie che mi son fatta a causa tua, con tutte le colpe che mi son presa zitta e muta. E mi manchi. Mi mancano i tuoi abbracci e i tuoi sorrisi snervanti. Mi manca l'amico che mi cercava anche per una minima stupidaggine. Mi mancano le nostre battute, il modo in cui ti potevo conoscere solo io. E vorrei urlartelo, mi manca la tua amicizia e le tue sigarette. Mi manca soprattutto la tua voce, il modo in cui il mio nome pronunciato da te mi faceva stare bene. Mi mancano anche i litigi e i pomeriggi a pensarci e le scuse immediate. Mi manca sentirmi dire di esser pazza e mi manca urlarti mille volte vaffanculo e altrettante mille volte ritornare più forti. E se ci penso, se ci pensi, è stato il modo più brutto di dirsi addio, il nostro. Ci siamo semplicemente ignorati e lasciati perdere. Abbiamo deciso di ancorare la nostra amicizia sul fondo del nostro cuore e tornerei indietro anche a costo di mettere da parte tutte le vendette che ho programmato. Pagherei per ritrovare quella pace che avevo quando sapevo di avere te al mio fianco. Ma tu non ci sei, io non ci sono per te. Non siamo più. Perdonami, ma l'ho fatto per me stessa. E tu? Tu perché sei andato via? Vorrei domandartelo e vorrei tu non rispondessi che è colpa mia e che ti sei comportato di conseguenza. Vorrei tu, per una volta, mi dicessi la verità.”
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“É difficile spiegare quello che provo per te. Non é amore. Ma non è nemmeno una semplice cotta. É difficile da spiegare. A volte si nasconde e tutto diventa più tranquillo. Senti come una certa inquietudine che ti invade il cuore ma sei sereno. Pensi che non dovrai soffrire più. Pensi che finalmente la finirai di guardargli le storie. Pensi che finalmente quando starà in compagnia di una ragazza non sarai più gelosa. Pensi che potrai andare avanti. Fregandotene. E invece come quando ti trovi sull’aereo e all’improvviso attraversi un vuoto d’aria tu torni. Penso di averla capita la sensazione che mi provochi. Un vuoto d’aria. Improvviso. Che ti lascia sopresa e con la bocca aperta. Un giramento di testa, un vuoto nello stomaco. È difficile spiegare quello che provo per te perchè sei imprevedibile. Non capisco le tue intenzioni. Sei come il vento, imprevedibile. A volte sei caldo. A volte freddo. Non si sa mai con precisione da che parte vai. Vorrei dimenticarti. Devo dimenticarti. Ma come? Accendo la radio, sento un pezzo e mi porta a te. Accendo la tv guardo una scena e mi porta a te. Apro un libro, leggo una frase e mi porta a te. Non riesco ad allontanarmi da te. Non riesco a fare a meno di te. Non riesco. Perchè necessito della tua persona. Sei la cioccolata calda in una giornata fredda d’inverno. Sei la piccola luce di notte che lascio accesa prima di andare a dormire. Sei il profumo d’estate. Sei i colori della primavera. Non riesco a dimenticarti perchè sei te.”
— rosarossadinverno
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Caro Michael, dicono che quando si prova molta rabbia nei confronti di una persona l’unico modo per sfogarla sia o urlargli i peggio insulti contro o scriverli tutti in una lettera. Siccome quei 148 km che ci separano ci sono e ci saranno sempre, opto per la seconda scelta. Perché io ti odio Michael. Ti odio da fare schifo, a volte quasi me ne vergogno; io che non ho mai odiato nessuno. Non ti odio tanto perché ora stai lì con lei e non con me, neanche perché hai smesso di cercare me ogni mattina. Io ti odio perché mi hai ridotta così, mi hai trasformata in una persona che odio. Sono debole, solo a sentire il tuo nome abbasso lo sguardo perché mi si formano le lacrime agli occhi. Io ti odio perché mi hai lasciata andare, come se io per te non fossi stata nessuno. Ti odio perché mi hai illusa, mi hai fatto credere che saresti venuto qui da me ma non l’avresti mai fatto vero? Ti odio perché mi hai soltanto usata, tu non volevi solamente rimanere solo, non mi amavi come dicevi. Ti odio perché mi stai facendo scrivere con le lacrime agli occhi, perché mi fai piangere la notte, perché mi hai tolto la fame e il sonno. Ti odio perché mi hai fatto innamorare, io che avevo giurato a me stessa di non innamorarmi mai. Ti odio perché mi hai spezzato il cuore ed è vero che si sente un rumore di vetri rotti, perché io mi sento devastata dentro. Ma nonostante tutto questo male che mi hai causato, dopo tutte le promesse fatte che non manterrai, io non riesco a odiarti come dovrei. Tu mi hai resa felice, sarebbe stupido negarlo. “Ti ho dato i miei giorni migliori dei miei anni peggiori”, e ti giuro, non c’è una frase più vera per me al momento. Sapevi farmi ridere ma ridere davvero come non facevo da quando ero piccola. Ti ho regalato il sorriso più vero che io abbia mai fatto, non è proprio di quello che ti sei innamorato? Dicevi che la prima sera che mi hai vista eri rimasto incantato dal sorriso che ti avevo rivolto nel presentarmi. Nel momento stesso in cui le nostre mani si erano strette avevo capito che per me saresti stato importante. Ero colpita dai tuoi occhi, gli unici che sono stati in grado di leggermi dentro; mi faceva sentire nuda e allo stesso tempo finalmente capita quel tuo sguardo. Il tuo profumo sapeva di casa e ti giuro che dopo quella settimana non mi sono mai più sentita ‘giusta’ in un luogo come mi ero sentita tra le tue braccia. Le tue braccia che mi riscaldavano quando faceva freddo; le tue braccia che mi sorreggevano quando c’era mare mosso; le tue braccia che mi tenevano stretta a te facendomi sentire piccola. Ero la tua chicca, ricordi? A quante altre hai dato quel nome?.. Ricordo i nostri baci, tutti, dal primo all’ultimo. Il primo l’hai voluto tu: mi hai preso il viso tra le tue mani e mi hai baciata con sicurezza. E io non volevo che accadesse perché non era giusto, ma come si fa a considerare un errore un bacio che ti aggiusta tutti i casini che hai dentro? Ricordo anche quei baci che sapevano di alcool, quelli che sono stati un po’ poi spinti, che tu probabilmente non ti ricorderai più. Ricordo quel tuo bacio sulla fronte, quello che mi ha fatta innamorare. Hai acceso in me desideri nuovi, non lo voglio negare. Sapevi toccarmi nei punti giusti, senza mai eccedere: facevo l’amore con te solo guardandoti negli occhi. E ora mi viene spontaneo chiedertelo, tu volevi solo sesso da me, vero? Credimi non c’è risposta che più mi terrorizzi. Ho messo tutto il mio cuore in qualcosa che non poteva durare e lo sapevo. Il problema ora sta nel riuscire a far finire qualcosa che, almeno per me, era già iniziato. Mi hai dato tanto, in così poco tempo e ancora non riesco a capire come tu ci sia riuscito. Come hai fatto a prendermi in giro così bene? Come facevi a mentire? Come conoscevi il modo per farmi stare bene? Ci sono momenti durante la giornata in cui ‘rivedo’ nella mia mente noi due insieme: ci sei tu che mi fai le trecce, tu che mi lasci le fette di pizza che voglio, c’è la tua risata nel vedermi andare contro una colonna. Ci sei tu che prendi il caffellatte con nove bustine di zucchero, tu che cerchi di coprirmi perché dici che se no gli altri mi vedono, tu che con 7 gradi rimani in maniche corte pur di non farmi prender freddo. Ci sei tu che ti addormenti tra le mie braccia e ancora tu che mi mordi le dita per svegliarmi, tu che ti arrabbi se metto il tuo cappello. Ci sono tante altre cose che rimarranno solo nostre perché gli altri non potrebbero mai capire. Capisci ora quanto sia frustante per me non riuscire ad odiarti? Mi hai mentito, mi hai usata, mi hai tradita ma nonostante questo io non ti odio, neanche un po’. Non è forse questo già amore? A volte, la sera soprattutto, mi ritrovo a chiedermi se tu a me ci ripensi mai. Se ti manco o se almeno un po’ ti dispiace per non aver mantenuto tutte le promesse che mi avevi fatto. Ci credevi davvero quando dicevi di amarmi? Tra due anni verrai davvero a vivere qua con me? Davvero non mi dimenticherai mai? Ma ora non importa, va bene così anche se nulla va bene. Ci sarà sempre un po’ di te in me perché se anche quello che ci ha legati era finzione, tu mi hai salvata e non smetterò mai di ringraziarti per questo. Ti auguro il meglio perché, nonostante tutto, te lo meriti. E guarda, t’amo così tanto da preferire la tua felicità alla mia. Ps. Ricordati che devi ancora farmi leggere la canzone che hai scritto per me.
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“Ti farà male, però imparerai. Imparerai a dimenticarlo. Imparerai a dimenticare come cammina. A dimenticare come si muovono i suoi capelli con il vento. A dimenticare la sua voce. A dimenticare come gesticola mentre parla. A dimenticare il suo colore preferito. A dimenticare come gli piace il caffè. A dimenticare gli orari del suo pullman. A dimenticare dove gli piace sedersi al cinema. A dimenticare di che colore mette il costume d'estate e in che spiaggia ama andare. A dimenticare la sua musica preferita. A dimenticare i messaggi alle quattro del mattino che dicevano ‘Giulia Ghironi sei la MIA vita!’. A dimenticare come salutava te. A dimenticare gli sguardi e le occhiate. A dimenticare le domande assillanti. A dimenticare come strizza gli occhi al mattino appena sveglio. A dimenticare come ti urlava “Giulia, ti amo!”. A dimenticare come ride. A dimenticare le facce buffe che fa per prenderti in giro. A dimenticare le date dei giorni che avete passato insieme e ogni dettaglio e particolare di questi. A dimenticare tutto. Farà male, te lo giuro, farà male ma imparerai a non cercarlo, a non guardarlo, a non pensarlo, a non parlare di lui, a non riguardare le vostre vecchie foto, a non incrociare la sua strada, a non sederti al suo posto al cinema, a non indossare il suo colore preferito, a non prendere un suo pullman, a non rifare le sue facce buffe, a non fare battute che lo avrebbero fatto ridere. Farà male. Farà male da morire, da non farcela più, tanto che sentirai il tuo cuore scoppiare e straboccare che vorrai strappartelo via, insieme a tutto il dolore. Farà talmente male che ad un certo momento dirai ‘basta!’ e vorrai andartene via. Farà tanto male che vorrai solo gridare nel buio e piangere sotto le tue coperte. Farà male, te lo assicuro. Più volte ti sentirai morire, oppure ti sentirai cedere le gambe mentre sali le scale per andare in classe, oppure ti verrà da nasconderti in un vicolo appena vedi uno con lo suo stesso giubbotto, o vorrai evitare chiunque beva il suo stesso caffè, o non sopporterai più quando ti chiederanno di lui e come è andata tra voi. E sai perché farà così male? Perché non puoi, non puoi dimenticarlo. Te lo giuro, potrai fare tutto quello che vuoi ma non ci riuscirai. Potranno anche passare giorni, mesi, persino anni, che sarai certa di averlo lasciato nel tuo passato per sempre, sarai certa di averlo cancellato dalla tua memoria. Ma ti basterà risentire la canzone che ascoltava sul pullman, conoscere qualcuno con lo stesso nome, ripassare davanti ad una vetrina con in mostra la stessa felpa che gli hai regalato per natale, e che usavi tu perché era comoda, grande e calda come i suoi abbracci, o magari cambiando canale ti fermerai davanti alla televisione a fissare una scena del film che siete andati a vedere insieme, o risentirai una risata simile alla sua. E lui sarà di nuovo in te. Lo sentirai di nuovo. Lo risentirai nelle vene, nelle ossa, nel profumo di caffè, nel vostro film preferito, nella sua musica, nelle mani che ti tremano, nelle gambe molli che cedono, nel giorno e nella notte, nell'aria. E sai perché non ce la farai? Perché non potrai mai dimenticare chi hai amato in quel modo, non potrai dimenticare mai chi hai amato così.”
GIULIA GHIRONI. - (via @queitaglisuipolsisporchi)
Ho passato molto tempo a scriverlo, per favore non togliete la fonte, ci tengo tanto.
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A te.
Hai cancellato il mio numero vero ? dai su adesso cancella anche il mio ricordo. Sai cosa stavolta aspettavo che tornassi tu per una cazzo di volta. Cosa che non hai mai fatto in vita tua. Sono un illusa? si probabilmente lo sono. O forse semplicemente ho creduto troppo alle tue parole in questi mesi. Si già ero io a tenerci, ero io che dopo ogni litigio anche soffrendo venivo a chiederti scusa e chiederti di restare. A implorarti. Cazzo ti ho implorato. Solo ora mi rendo conto che sono stata una cogliona. Infatti una volta non ti ho cercato io dopo il litigio ed ecco come è finita. E sai cosa? è la miglior cosa questa fine. Perchè si ancora dopo una settimana e passa ero ancora speranzosa a pensare “si ora mi scrive, ora torna, stavolta lo fa” ma no non l'hai fatto. Ti sei offeso per cosa? perchè ti ho detto puttaniere? Forse perchè “sono solo amiche lo vuoi capire o no?” e poi te la baci la sola amica ahah. Vai anche contro quello che dici. E sono qui a scriverti perchè IO non ho cancellato il tuo numero e il tuo ricordo e sai cosa? non penso lo farò mai. Perchè io ho tenuto davvero a te, è una persona che tiene davvero ma davvero non la lascia andare. E si io sono quella persona che ci tenevo davvero a te e non volevo lasciarti andare. Ho creduto tanto in te e nelle tue parole. All'affetto che mi davi. Ma arrivato a questo punto, si arrivata ad oggi in questo giovedì ho smesso di credere a te. Ho realizzato che era tutto finto. Si oggi. Perche fino a ieri io ho sperato e sperato e sperato dicendo “no non può essere, lui tornerà ci teneva a me” e invece no. Ho guardato ogni fottuto giorno questa chat di messanger perchè si qui non ti avevo bloccato e non perchè lo avevo dimenticato. Ma perchè credevo in te, in quel ragazzo che avevo conosciuto. E forse ora mi risponderai “basta Monica è finita” o addirittira non mi risponderai e io ti dirò si hai ragione oggi è proprio finita. Io non lo so se ti farò un favore in tutto questo. Non lo so forse hai ragione sei stanco di me. Ma scusa io sono fatta così, quando toccano il mio cuore lui non vuole mai lasciare andare, perchè ne ha bisogno. I miei sentimenti non sono mai falsi. Quando dico ti voglio bene è perchè realmente voglio bene e mai niente fa cessare quel sentimento. Nè un litigio nè nulla. Si ti voglio ancora bene ma è arrivato il momento di coprire questo sentimento come ho fatto tante altre volte e dico coprire perchè io non ho mai cancellato nessuno e mai lo farò. Scusami se ti ho scritto questo poema che non so neanche se mai leggerai. Non ho neanche riletto quindi scusa gli eventuali errori. Con questo ti dico addio davvero, perchè io un vero addio non te lo avevo mai detto. Non dico detto a parole ma detto con il cuore. Addio. E so per certo che avrò dimenticato qualcosa che volevo dirti. Ma non importa più. Addio e buona vita.
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Se una persona ti ama, ti ama per come sei. Non cerca di cambiarti, non si arrabbia se sei te stessa, non cerca di farti diventare come vuole lei, ti accetta perché ti ama. Se non lo accetta, non ti ama. 
Se una persona ti ama vuole stare con te in ogni momento, anche per un secondo, il tanto di colmare quella mancanza, che provi se ami una persona, in qualsiasi momento del giorno. 
Se una persona ti ama ti cerca, ti parla, trascorre con te tutto il tempo possibile, ti mette al primo posto davanti a tutti, senza avere il bisogno di pensarci. Non ha occhi che per te, vuole farti felice ed è disposta a dispiacere se stessa pur di vedere la tua felicità. 
Se una persona ti ama, non riesce ad andarsene mai per sempre. 
Se una persona ti ama, ama te e tutto ciò che le ricorda te. 
Se una persona ti ama, ti pensa costantemente, persino negli attimi più improbabili. 
Se una persona ti ama, condivide la tua felicità, la tua tristezza, ti tira su di morale o almeno ci prova se stai male, una persona che ti ama vuole toglierti qualsiasi dubbio su di essa, pur di farti capire che niente le impedirà di amarti. 
Se una persona ti ama, sa cosa sei, sa chi sei e sa come sei, sa quali cose ami e quali odi, sa come dici le bugie e come scherzi, sa quando prendi in giro e sa quando sei seria, ti conosce fino in fondo e prova a conoscerti sempre di più. 
Una persona che ti ama combatte, non cede e non cederà, mai, perché non ti ama soltanto, ma ti ama e vuole amarti, e lotta per farlo. 
Ma soprattutto, una persona se ti ama, se ti ama davvero e non perché è bello dire ti amo, se ti ama davvero non ti cambierebbe mai, ti lascerebbe esattamente, così, come sei. 
Perché ama te. 
Non un’altra persona. 
Te, 
esattamente come sei.
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Ecco gli auguri che ho fatto ad un ragazzo che ormai non rappresenta quasi niente per me❤️
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