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5 cose da ricordare quando si organizza festa di compleanno
Organizzare una festa di compleanno non è mai semplice. Se in aggiunta, il festeggiato in questione è solo un bambino, la situazione si complica notevolmente. Sono tanti gli aspetti da considerare quanto il fatidico giorno del compleanno inizia ad avvicinarsi. Ma niente panico, con un pizzico di organizzazione e pazienza, di certo riuscirete a preparare una festa di davvero con i fiocchi.
Non sapete da dove cominciare? In questa guida vi daremo quali sono le 5 cose da ricordare quando si organizza una festa di compleanno.
1. Scelta della location
Scegliere la location della festa è fondamentale. Le opzioni sono davvero molteplici: potete decidere di festeggiare a casa vostra, soprattutto se la vostra casa ha un giardino o un soggiorno spaziosi; potete optare per una festa all’aperto, magari in campagna. Oppure, se amate le feste più raffinate, potete ripiegare sul classico ristorante, che consenta però la presenza di bambini.
2. Preparate il buffet
Se siete dei cuochi provetti, potete voi stessi preparare il buffet per la festa del vostro bambino. Niente di esorbitante, solo qualche stuzzichino che possa accompagnare e rendere più piacevole la serata. Se invece non avete voglia di mettere le “mani in pasta” contattate un locale che effettua un servizio di catering. Mi raccomando però, niente piatti troppo ricercati. Sono pur sempre bambini!
3. Organizzate dei giochi divertenti
Bambini chiamano gioco e svaghi. Non c’è niente di più bello che giocare e scaternarsi alla festa di compleanno del proprio amico. Per questa ragione, un’ottima idea è quella di organizzare dei piccoli tornei o giochi a premi che diano un tocco di sfida e competitività alla serata. Il premio? Una bella coppa. Se vivete in Puglia, potete cercare delle aziende che si occupano di realizzazione e personalizzazione di trofei a Bari, Lecce e Taranto, e il divertimento sarà assicurato.
4. Procuratevi una torta
Che festa di compleanno è senza torta? Potete prepararla voi stessi oppure affidarvi ad una pasticceria. Se decidete di prepararla voi, abbellitela con della pasta di zucchero. Potete anche farvi aiutare dal vostro bambino. Può essere, infatti, un ottimo modo per passare del tempo insieme divertendosi.
5. Pensate alla della musica
Nelle feste di compleanno si balla! Create una compilation con tutte le canzoni preferite del vostro bambino. Se sono dance, ancora meglio! Dopodiché, buttatevi in pista. La musica è un ottimo modo per rendere la serata più piacevole e festosa, senza nemmeno troppi sforzi o costi. Potete anche chiamare un deejay che si occupi lui stesso della programmazione dei brani. La scelta sta a voi, ma mi raccomando: la musica non dovrà mancare!
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Arredare una casa in stile americano: 5 consigli
Volete sapere come arredare una casa in stile americano? Eccovi 5 consigli per non sbagliare e rendere la vostra abitazione made in USA.
Le case in stile americano si caratterizzano per la loro originalità e maestosità. Vi sarà certamente capitato di vedere la tipica casa americana in qualche film d’oltreoceano. Sicuramente avrete notato l’ampiezza degli spazi, associata ad una grande molteplicità di stanze e ad una cucina e soggiorno agglomerate in un unico grande ambiente. Le case americane sono ampie proprio per questo: sono sinonimo di condivisione, in quanto estremamente vissute da qualsiasi inquilino.
Se avete intenzione di arredare la vostra casa in stile americano, eccovi 5 consigli per non sbagliare, che vi stimoleranno a scegliere l’arredamento che più vi piace in tutta tranquillità.
1. Il divano è tutto
In una casa in stile americano, il divano è fondamentale. È il posto dove si guardano le partite, i film e dove spesso si mangia anche. Il nostro consiglio è quello di comprare un divano molto grande, che possa permettervi di sedervi comodi mentre guardate la televisione. Per quanto riguarda il tessuto, potete scegliere quello che più vi piace. Un consiglio? Optate per quello in pelle, lo rende ancora più made in USA.
2. Scegliete il lampadario
Anche l’illuminazione è un elemento chiave in una casa americana. Qui, potrete sbizzarrirvi. Potete scegliere lampadari da soffitto, da parete, anche richiamando una certa originalità. Cercando in negozi di lampadari online, potrete trovare il lampadario che più contraddistingue voi stessi e la vostra casa. Soprattutto, osate! Con questo stile, lo potete fare serenamente.
3. E il bagno?
Anche al bagno potrete conferire un tocco a Stelle e Strisce. In questo caso, potete optare per una vasca al posto della classica doccia. Inoltre, se possedete un ingente budget e grandi spazi, potete inserire anche una sauna. D’altronde, quale americano non possiede una sauna nel proprio bagno?
4. Pareti chiare
Le pareti della vostra casa non devono essere troppo scure ma bensì molto chiare. Potete scegliere di dipingerle con il classico bianco o color panna, oppure potete inserire le famose travi o tubi che ricordino la Factory anni ‘70 di Andy Warhol. Insomma, anche in questo caso, siate originali il più possibile!
5. Finestre grandi
Ciò che caratterizza e differenzia le case in stile americano rispetto alle altre è l’uso delle finestre, grandi e prive di tende. Se la vostra casa è circondata da un ampio giardino, utilizzare questo tipo di finestre vi permetterà di godere appieno della luce del giorno. La mancanza delle tende rappresentano una chicca in più, ma potete anche inserirle ugualmente, se preferite.
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5 caratteristiche per essere un ottimo avvocato
Al giorno d’oggi, è difficile intuire qual è il mestiere più adatto a noi. Le passioni sono tante, ed è complesso capire qual è quella che emerge più delle altre. Se una delle vostre predisposizioni è un forte senso di giustizia e una grande voglia di difendere il prossimo, l’avvocato è il mestiere che più vi si addice.
Ma quali sono le 5 caratteristiche per essere un ottimo avvocato? Continuate a leggere e lo scoprirete.
1. Intelligenza emotiva
Chi l’ha detto che per essere un buon avvocato sia necessario porre le distanze con i propri clienti? Beh, non è così. Una persona che si rivolge ad un legale, evidentemente ha un problema di fondo da risolvere. Per questa ragione è importante creare una sorta di empatia con il proprio assistito, rasserenarlo e convincerlo di avere le adeguate competenze per il suo caso. Quasi fosse una seduta psicologica.
2. Curate la vostra organizzazione
Ogni avvocato che si rispetti, deve necessariamente avere un’ottima dote organizzativa. Spesso, ci si trova davanti la gestione di più progetti e più casi, magari tutti completamente diversi l’uno dall’altro. Essere precisi ed organizzati aiuta moltissimo, in quanto permette di non confondere le idee e di lavorare in maniera schematica e scrupolosa.
3. Siate tecnologici
È risaputo che gli avvocati siano persone poco tecnologiche e più “filosofiche”. Questo poteva andare bene qualche anno fa, ma non nel nuovo millennio 2.0. Permettere una consulenza legale online facilita innanzitutto la conoscenza del vostro studio da parte del cliente e poi aiuta ad ampliare territorialmente il vostro lavoro. Indipendentemente da dove si trova il vostro studio legale, potete coinvolgere e acquisire clienti in ogni parte d'Italia, e quindi ampliare il vostro business.
4. Non dimenticate il segreto professionale
Mantenere il segreto professionale non è solo un obbligo morale ma anche giuridico: infatti l’art. 622 del codice penale obbliga tutti i professionisti a preservare una riservatezza professionale nei confronti dei clienti. Perché ciò è importante? Perché non può esistere un rapporto libero ed indipendente tra professionista ed assistito se non fosse garantito un’assoluta segretezza di ciò che viene raccontato.
5. Bisogna saper gestire al meglio il proprio tempo
È fondamentale, in questo mestiere, riuscire ad organizzare e gestire al meglio il proprio tempo. Se l’agenda dovesse diventare molto fitta, la cosa migliore è controllare ogni scadenza, sfruttare al meglio ogni momento di ogni giornata, studiando ogni fascicolo in maniera sempre attenta e dettagliata.
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5 posti ideali in cui festeggiare il vostro matrimonio
La Sicilia, isola piena di colori e cultura, è attualmente una delle location per matrimoni più ambite, per le sue tenute e i suoi castelli antichi sempre molto eleganti. La Sicilia è l’isola che fa per voi se amate le location piene di sole, tradizioni, cultura con un tocco di raffinatezza ed eleganza. Se avete intenzione di celebrare il vostro matrimonio in quest’isola ma non avete idea di quale location scegliere per il vostro ricevimento, in questa guida vi sveleremo quali sono i 5 posti ideali in cui festeggiare il vostro matrimonio in Sicilia.
1. Verdura Resort
Questo resort si affaccia sul Mar Mediterraneo e costeggia buona parte delle Sicilia Meridionale. Con le sue 200 camere, è la location ideale per un matrimonio da favola che lasci i vostri invitati senza fiato. La struttura è circondata da un parco con piscina, 3 campi da golf ed una meravigliosa vista del Mar Mediterraneo. La cucina è tipicamente mediterranea e richiama la tradizione tipica italiana ma soprattutto siciliana.
2. Dimora delle Balze
In questa tenute si esprime la vera natura della Sicilia. È l’ideale per matrimoni sfarzosi e colmi di invitati: si stima infatti che possa contenere più di 300 persone. La location è perfetta sia per i matrimoni estivi che invernali. Infatti, la struttura interna è non solo molto ampia ma anche confortevole; esternamente è presente sia una piscina che un parco dove godere del clima piacevole tipico dei mesi estivi e primaverili.
3. Parco Dafne
Una location con vista suggestiva dell’Etna, con spazi esterni ed interni davvero bellissimi. La sala interna ricorda lo stile tipico siciliano, tradizionale ma sempre elegante e ricercato; mentre all’esterno vi è una piscina con un parco costeggiato da alberi secolari, ideale per un servizio fotografico di sicuro effetto. La cucina è di classe e di qualità: rispecchia la tipica tradizione culinaria siciliana, con un occhio a piatti innovativi ed originali.
4. Villa Hera
Si trova a Milazzo, in provincia di Messina, ed è probabilmente la location più romantica dell’isola. Il suo nome prende spunto da Hera, la dea della vita coniugale e rappresenta la vera essenza della villa. La sala della tenuta può contenere anche 350 persone, e si affaccia sul golfo di Milazzo. All’esterno, nella veranda, si possono consumare buffet, aperitivi, dolci, anche se il vostro matrimonio si svolgerà nei mesi invernali.
5. Villa Infinito Mare
In provincia di Siracusa, questa villa è la location perfetta se avete intenzione di celebrare il vostro matrimonio nei mesi più caldi. La villa si affaccia direttamente sul mare ma si avvale anche di una meravigliosa piscina. La capienza è notevole: infatti la villa può ospitare fino a 1000 invitati. Inoltre vengono messe a disposizione delle lussuose e confortevoli camere per chi ha voglia di godersi questo splendido panorama ancora per un po’.
6. Divina Ricevimenti
Questa villa, a pochi passi da Catania, dal 1980 ospita ricevimenti romantici e suggestivi. La struttura detiene una sala interna che può ospitare fino a 400 persone, mentre esternamente è compreso un parco della quale vengono allestiti gazebi, ideali per ospitare buffet di antipasti e dolci anche nei mesi dal clima non particolarmente estivo. Nel parco sono presenti uliveti e alberi secolari, perfetti per ospitare servizi fotografici incantevoli.
7. Villa Matilde
A Modica, questa villa è la vera essenza del matrimonio ricercato e di classe. In stile total white, la villa accoglie i suoi ospiti in un incantevole giardino dall’illuminazione raffinata. Le sale interne possono accogliere fino a 400 invitati e la cucina è tipicamente regionale, curata in ogni minimo dettaglio.
Se queste location non vi entusiasmano, il nostro consiglio è quello di affidarvi a delle professioniste del settore: wedding planner in Sicilia, che vi possano consigliare i luoghi davvero adatti per qualsiasi tipo di matrimonio.
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Guida all'acquisto di un’auto online
L'acquisto di un'auto usata, in passato, era un pessimo compromesso. Mentre il prezzo di acquisto iniziale era molto meno costoso, la scelta di un’auto di seconda mano era un investimento rischioso. C'era sempre quella possibilità che l'auto potrebbe essere inaffidabile, soprattutto se il proprietario precedente non si prendeva cura di essa. Ad oggi, le auto sono più affidabili che mai e durano molto più a lungo (anche se non sono state ben mantenute in precedenza). Molti acquirenti di automobili preferiscono ancora acquistare il loro futuro veicolo presso concessionarie di auto usate Lecce, Milano, Roma ecc. piuttosto che provare ad effettuare l’acquisto tramite i nuovi strumenti digitali. L'acquisto di auto online è facile e sicuro, se si seguono alcune linee guida di base. Internet ha aperto molte porte per noi e ha cambiato il nostro modo di fare le cose. L'acquisto di un'auto online presenta diverse sfide e opportunità rispetto a un acquisto tradizionale, vediamo insieme i principali vantaggi e svantaggi del servizio.
Acquistare auto online: i vantaggi
Grazie all’innovativo servizio di acquisto di auto online potrai risparmiare molto tempo quando si acquista un veicolo nuovo o usato. Sul web è possibile disporre di milioni di veicoli immediatamente disponibili per la vendita. I portali di acquisto di auto online sono anche in grado di aiutarti con il finanziamento e la ricerca di assicurazioni. In breve, un servizio di acquisto di auto online semplifica notevolmente la scelta di un veicolo nuovo o usato per te.
Acquistare auto online: gli svantaggi
L’acquisto di auto online presenta numerosi vantaggi, ma anche molti inconvenienti. Ad esempio, se ritieni che sia un grande vantaggio poter negoziare il prezzo di un veicolo nuovo o usato, allora un servizio di acquisto di auto online non è per te. Inoltre, se avete bisogno di ispezionare fisicamente il veicolo, aprire le porte e controllare sotto il tronco o la cappa prima di acquistarlo, tale servizio renderà difficile da fare.
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Massaggio californiano: la scuola new age di terapia fisica
Il massaggio californiano nacque negli anni ‘70 del secolo scorso in pieno cima new age ed è considerato il più seducente del trattamenti sul corpo.
Ritenuta la tecnica più seducente che esista, il massaggio californiano riscuote oggi un notevole successo in ogni parte del mondo, trovando ampio spazio in ogni corso di massaggio a Bari come a Milano, Roma o Napoli.
Il massaggio californiano suggerisce un approccio diverso, più moderno e attuale alla disciplina della terapia fisica; si tratta infatti di una scuola di pensiero molto recente (se paragonata alle secolari arti Thai, Tui Na o Shiatsu), fondata nei primi anni ‘70 del secolo scorso a San Francisco, in California, in un clima fortemente impregnato di quelle tendenze new age che nel sud degli Stati Uniti avevano trovato un terreno particolarmente fertile.
La visione new age
Sul finire degli anni ‘60 e a cavallo con l’inizio del decennio successivo, la rivoluzione culturale che cambiò il modo di ragionare di tutto il mondo occidentale poteva dirsi giunta a piena maturazione. Fu in quegli anni che si diffuse a San Francisco un nuovo modo di guardare alla corporeità e al sensismo: secondo le nuove correnti new age, l’aspetto sensoriale occupava un ruolo cruciale nel processo di conoscenza, scoperta ed esperienza del mondo.
L’animo new age pose l’armonia tra corpo e mente come uno dei pilastri della propria visione e riconobbe alle sensazioni materiali un ruolo che fino ad allora gli era stato precluso. Il massaggio californiano nacque su una base fortemente permeata dalla visione olistica (l’essere visto come totalità di corpo, mente e spirito) tipica della scena asiatica, rivisitando l’ottica in chiave new age, tantrica e sensista. Obiettivo principale delle tecniche di massaggio del contesto californiano era quello della liberazione del corpo e della sua armonizzazione con la sfera più intima e spirituale dell’individuo.
Le tecniche di massaggio californiano
Il massaggio californiano si basa sull’utilizzo di tecniche di manipolazione che si sviluppano in un sorta di coreutica tra massaggiatore e ricevente, in cui ogni movimento è eseguito con lo scopo di abbracciare nella sua totalità la persona, che a sua volta accoglie con il proprio corpo colui che esercita la manovra.
La tecnica si serve di contatti armonici, ampi, circolari e simmetrici, applicati sul corpo nudo o in biancheria e mediante l’utilizzo di oli aromatici che permettono uno slittamento dolce della pelle e le sollecitazioni olfattive.
Il massaggio californiano libera il corpo e incita ad abbracciare con armonia la sessualità, conciliando gli aspetti di sensi, ragione e sentimento, raggiungendo uno stato di totale rilassamento e di coinvolgimento nello spazio circostante, così che la persona possa sentirsi in totale sintonia con ciò che lo circonda e con ogni aspetto di se stesso.
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SEO e SEA: gli strumenti per aumentare le visite online
SEO e SEA sono i due principali metodi per l’acquisizione di traffico. Ecco come funzionano gli strumenti per aumentare le visite di un sito web.
Se il tuo sito web non fa traffico, la ragione di base non può che essere una: non hai investito in attività di web marketing. Ciò che ti serve è una agenzia SEO, un professionista di web marketing, un consulente web in grado di dare senso al tuo sito web. Dico “dare un senso” perché un sito web che non genera traffico non ha ragione di esistere. Internet può essere il tuo miglior commerciale, capace di generare vendite e contatti da sé mentre tu sei in ufficio o in laboratorio a fare il tuo lavoro. Per raggiungere lo scopo, però, occorre investire e occorre farlo nel modo giusto.
Per dare visibilità al tuo sito e aumentare le visite esistono diversi canali e due in particolare sono quelli più noti ed efficaci: SEO e SEA.
SEO - Search Engine Optimization
La SEO è la disciplina che include le strategie e le attività attraverso cui un sito web si posiziona sui motori di ricerca. ‘Posizionarsi’ significa fare il modo che il proprio sito web sia visualizzato nelle prime posizioni dei risultati di ricerca per determinate parole chiave. Le visite acquisite grazie al posizionamento sono definite traffico organico e rappresentano una risorsa di rilevanza assoluta per qualunque tipologia di marketing online.
Il punto di forza principale della SEO consiste nella possibilità di conquistare visite in maniera gratuita e per un intervallo di tempo prolungato: una buona strategia SEO, infatti, continua a generare risultati anche a distanza di tempo dopo l’interruzione degli investimenti, almeno finché altri siti web non riescano a scalzare il tuo sito dalle posizioni di vertice.
SEA - Search Engine Advertising
La SEA è la disciplina che si occupa della gestione della pubblicità a pagamento su internet. Il sistema è quello del pay per click attraverso il quale è possibile acquistare traffico a pagamento comprando di fatto ogni singola visita a un costo per singolo click. Fissato il budget giornaliero, la campagna si attiva automaticamente e si spegne con l‘esaurirsi della disponibilità economica stabilita.
La SEA, a differenza della SEO, genera risultati in modo immediato e fin dal primo giorno di campagna; di contro, le campagne a pagamento cessano di apportare benefici nel momento stesso in cui la campagna viene disattivata.
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Che cos’è un sito web? Spiegazione semitecnica
Un sito web è una raccolta di pagine web, documenti accessibili tramite Internet attraverso i quali è possibile ottenere informazioni di ogni genere, disponibili in diversi formati multimediali come immagini, contenuti testuali, audio, video ecc. Esso è costituito generalmente da una home page, che rappresenta la pagina principale e un numero indeterminato di pagine interne, che può variare una pagina o da decine di migliaia di pagine, a seconda dell’obiettivo del sito. Una pagina web è quella visualizzata sullo schermo quando si digita un indirizzo internet, si fa clic su un collegamento o si mette una query in un motore di ricerca.
Come aprire un sito web
Per visualizzare un sito web è necessario avere installato un browser (ad esempio Internet Explorer, Edge, Safari, Firefox o Chrome). Se stai leggendo questa pagina web è perchè già utilizzi tale software. Una volta aperto il programma, è possibile navigare tra i siti web inserendo l'URL nella barra degli indirizzi. Ad esempio, digitando "https://www.onangel.it" si apre la home page di Onangel, il sito web della nostra agenzia di
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Come impostare una strategia di web marketing efficace
Investire nel web marketing è uno dei metodi più efficaci ed innovativi per promuovere la propria azienda, impresa o attività. Grazie all’utilizzo sempre più diffuso di internet e delle nuove tecnologie, essere presenti sul web è diventato ormai indispensabile. Ma come fare per realizzare una strategia di web marketing efficace? Ecco i 4 punti fondamentali:
1) Scegli uno specialista
Prima di avventurarti nel mondo del web marketing, se non sei un esperto del campo, la cosa più importante da fare è rivolgersi ad un esperto che sappia guidarti in questo nuovo percorso. Il professionista avrà il compito di definire una strategia di marketing personalizzata per la tua azienda. Che sia un’agenzia di agenzia di web marketing a Lecce, un freelance di Rimini o un marketing specialist di Palermo sono tutte delle figure utili che ti consentiranno di raggiungere l’obiettivo desiderato indipendentemente dalla località di riferimento, in quanto internet abbatte qualsiasi distanza territoriale. Scegliete quindi il vostro specialità in base alle sue abilità, non alla posizione geografica.
2) Fissare budget e obiettivi
Una volta scelto il vostro professionista di fiducia, è importante stabilire un budget ben definito che sia in linea con gli obiettivi da raggiungere. Stilato il “piano d’azione”, occorre procedere con pazienza lungo la strada tracciata, tenendo in conto che i primi risultati potrebbero essere raggiunti anche a distanza di mesi.
3) Scegliere gli strumenti
A seconda del budget e dell’obiettivo prefissato, possiamo distinguere per semplicità il web marketing in tre grandi categorie:
SEO (Search Engine Optimization), relativamente al posizionamento dei siti web sui motori di ricerca;
SEA, con riferimento alle campagne a pagamento pay-per-click;
Social Media Marketing, utile alla promozione dell’azienda sui principali canali social.
Ogni strumento presenta numerosi vantaggi e punti di forza, da scegliere accuratamente con l’aiuto di un esperto.
4) Monitoraggio costante delle attività
Essendo strettamente legato ad internet, anche il web marketing subisce continui aggiornamenti, pertanto è bene tenere d’occhio ogni piccola variazione della campagna di marketing online, per avere un successo costante anche nel medio/lungo periodo.
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Realizzare un video virale: i fattori determinanti
Si fa un gran parlare di marketing della viralità, meccanismi di condivisione, effetto buzz: la capacità di raggiungere un ampio numero di utenti mediante contenuti intelligenti e di facile diffusione è una risorsa sempre più potenzialmente decisiva in ambito web marketing e advertising ma, allo stesso tempo, anche un obiettivo complicato da perseguire. Insomma, riuscire a mettere su un sistema di produzione video virali è tutt’altro che un’impresa semplice. Sebbene non esista un teorema perfetto della viralità, però, ci sono alcune linee guida assolutamente fondamentali se si vuole realizzare un contenuto in grado di diffondersi a macchia d’olio nel cyberspazio.
Offri un punto di vista nuovo
In fatto di contenuti digitali per l’intrattenimento, la concorrenza è a dir poco spietata. Per riuscire a emergere nel mare magnum della produzione web è necessario riuscire a offrire qualcosa di nuovo. Non è assolutamente necessario strafare con l’estetica narrativa, non sono richieste narrazioni ricche di colpi a effetto e trame machiavelliche; ciò che il pubblico sa apprezzare di più è la ricchezza di significati. Anche la storia più scontata diventa interessante se affrontata da un nuovo punto di vista, con un approccio diverso e che stimola il confronto e l’auto-analisi.
Invita il pubblico al confronto
Più un tema è ricco di spunti di riflessioni e maggiore sarà la voglia di condivisione di chi lo guarda. La scelta dell’argomento è fondamentale: deve essere di interesse generale o, comunque, adatto al proprio target; meglio trattare di tematiche vicine alla quotidianità, in cui la gente possa rivedersi ed empatizzare.
Conquista l’attenzione da subito
Gli utenti del web hanno poca pazienza e si dimostrano scarsamente disposti a concedere tempo. Un video caricato nel web deve saper entrare subito nel vivo, catturando la curiosità dello spettatore fin dalle prime scene, altrimenti si rischia di perderlo.
Non scioccare
Lo shock è un’emozione forte, a volte troppo. Puntare sull’effetto sconvolgimento, molto spesso, si rivela una mossa azzardata e inefficace ai fini della condivisione. Gli utenti sono molto più propensi a condividere contenuti in grado di raccogliere assensi, fuggendo le critiche.
Fai Digital pr e coinvolgi gli influencer
Anche il video più interessante rischia di cadere nell’oblio se non adeguatamente sponsorizzato. La condivisione sui propri profili social è solo il primo passo, poi occorre coinvolgere gli influencer, dare visibilità al contenuto attraverso tutti i canali disponibili, dell’online e non solo. Insomma, non pensare che il lavoro si esaurisca con il
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Biglietto da visita: quali informazioni inserire
La realizzazione di un biglietto da visita si focalizza in buona parte della propria progettazione sulla gestione degli spazi. Perché una business card si riveli davvero utile e non solo un mero accessorio in mano al professionista, è necessario che essa presenti tutte le informazioni utili per diffondere e rafforzare l’immagine del suo proprietario. Ma quali sono le informazioni di contatto da considerare essenziali e quali, invece, è meglio non includere?
Le informazioni essenziali
Prima di procedere con la stampa biglietti da visita, è opportuno verificare che il prodotto finale sia davvero adatto allo scopo, ovvero veicolare le informazioni utili al potenziale cliente per mettersi in contatto con il professionista. I dati più importanti sono, ovviamente, anche quelli da rendere più immediatamente accessibili: nome, cognome, ruolo in azienda, numero di telefono e e-mail devono essere posti in primo piano, secondo un lettering adatto al settore di appartenenza e all’identità della propria azienda. Ricordate di inserire anche i dati aziendali, l’indirizzo della sede, il sito web.
Le informazioni aggiuntive
Se il professionista dispone di canali social ben avviati, è bene inserirli all’interno del bigliettino. Il ruolo delle piattaforme sociali come Facebook, LinkedIn, Google+ svolgono un ruolo potenzialmente decisivo per l’immagine di un brand come di un libero professionista, permettono al cliente di acquisire nuove informazioni e di delineare un’idea più precisa della persona cui hanno deciso (o stanno decidendo) di rivolgersi. Ove previsto, ricordate anche di inserire gli orari e i giorni in cui è possibile essere contattati, in modo da non creare la percezione di un disservizio. Il retro della business card può essere sfruttato per elencare i servizi proposti dall’azienda o per fornire ulteriori informazioni.
Le informazioni sponsor
Insieme ai dati per il ricontatto, la business card può includere anche una serie di elementi in grado di dare valore aggiunto al professionista, rivelandosi anche una buona leva di comunicazione persuasiva. Ad esempio, è possibile inserire un QR Code attraverso cui collegare il bigliettino al sito web dell’azienda o al profilo Facebook o a una pagina web creata ad hoc. Spesso, all’interno del bigliettino è riportato un pay-off, una leva emozionale o una call to action efficace, per motivare l’utente all’azione.
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Olio extravergine d’oliva: i benefici per la nostre salute
Re della dieta mediterranea e condimento essenziale nelle cucine degli italiani, l’olio extra vergine d’oliva non è solo buono e genuino ma anche salutare per il nostro organismo. L’Italia, eccellenza della produzione olivicola grazie alle eccellenze dell’olio pugliese, toscano, siciliano e tanti altri ancora, può contare su un alimento che, da sempre, e preso ad esempio per salubrità e benefici.
Prevenzione antitumorale
Recenti studi hanno accertato che il consumo di olio extra vergine di oliva svolga un ruolo preventivo rilevante contro alcune tipologie di tumore, in particolar modo al seno. Parziale riprova se ne ha consultando i dati di incidenza relativi all’Unione Europea, che rivelano un tasso di concentrazione più alto di questo tipo di tumori nel Nord Europa, dove il consumo di olio d’oliva è molto più limitato rispetto a quelli dell’area mediterranea.
Abbattimento del rischio di diabete
Si conosce da tempo la correlazione tra rischio di diabete di tipo 2 e consumo di grassi. La novità degli ultimi anni sta nella constatazione che non è la quantità di grassi assimilata a fare male bensì la qualità: l’olio extravergine d’oliva è un grasso acido monoinsaturo che, non solo non apporta alcun pericolo per il diabete, ma ne riduce il rischio fino al 50%, abbattendo la presenza di colesterolo negativo e aumentando quella di colesterolo positivo.
Osteoporosi e artrosi
Il consumo regolare ed equilibrato di olio extravergine riduce l’impatto di osteoporosi e artrosi ritardandone la comparsa e il decorso.
Malattie neurodegenerative
Allo stesso modo, l’olio extravergine ritarda gli effetti dell’Alzheimer e può persino impedire il deterioramento mentale. L'alimento aiuta anche lo sviluppo delle capacità mnemoniche, in particolar modo su anziani e sui bambini.
Digestione
Il consumo di olio d’oliva facilita la digestione e aiuta la regolarità intestinale, prevenendo la comparsa di stitichezza e di patologie legate a una cattiva attività digerente.
Circolazione e pressione sanguigna
L’olio extravergine d’oliva rinforza le pareti cellulari dei vasi sanguigni e diminuisce la pressione arteriosa, riducendo del 30% il rischio di infarti e ictus, previene l’arteriosclerosi e ritarda l’invecchiamento delle cellule, grazie alla presenza di polifenoli, Vitamina E e antiossidanti.
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Gli errori da non commettere durante una cena aziendale
Una cena aziendale è un’occasione che, in base al contesto, può assumere contorni più o meno formali. Si tratta, in ogni caso, di una situazione legata alle dinamiche d’ufficio e, pertanto, è bene fare in modo da non incappare in figuracce. Ecco qualche consiglio utile per salvare la faccia e sopravvivere all’evento.
Non abbuffarsi
Che si tratti di un buffet o di una cena a sedere, è sempre bene mantenere un certo contegno, evitando di aggredire le portate e di dare l’idea di essere a digiuno da giorni.
Non ubriacarsi
Un consiglio talmente scontato… che quasi tutti tendono a non seguirlo! Ok, capita spesso che l’euforia del momento, l’insofferenza o, più probabilmente, l’open bar, abbiano un effetto dirompente sul self control e spingano a darci dentro con l’alcol. Probabilmente può tornare utile ricordare che i commensali presenti sono le stesse persone con cui siamo costretti a interagire tutti i giorni per 8 ore al giorno. Meglio salvaguardare la dignità!
Non prendersi la scena
Le iniziative di organizzazione eventi Milano o Roma finalizzate al team building sono basate sulla creazione e il rafforzamento dei rapporti tra dipendenti; bisogna essere partecipativi, evitare di escludersi o di restare in disparte, ma senza esagerare. A nessuno piace l’esibizionista accentratore e, tra l’altro, non è da scartare l’ipotesi che, nell’entusiasmo del momento, possiate dire qualcosa di sconveniente per poi pentirvene. Meglio non rischiare!
Vestire in modo non adeguato
Può capitare di prendersi la scena senza neppure farlo apposta, ad esempio sbagliando outfit. Se siete incerti sul tipo di abbigliamento più adatto cercate di rimanere sul classico: camicia e giacca per l’uomo, abito per la donna. L’uomo deve stare attento allo stile, evitare indumenti troppo casual; lei dovrebbe cercare una mise sobria, evitando scollature eccessive, tacchi vertiginosi e gonne troppo corte o rischia di compromettere la propria credibilità professionale. Già, forse è un po’ sessista, ma sappiamo che le cose vanno così e che le chiacchiere circolano velocemente, specie nelle realtà aziendali, che seguono logiche proprie di piccoli paesi, dove tutti sanno e tutti raccontano.
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Festa di matrimonio: gli errori tipici da evitare
Organizzare un matrimonio è una delle attività più stressanti e impegnative con cui si possa avere a che fare. Mantenere una chiara visione d’insieme, a volte, diventa complicato e, dunque, ecco una serie di consigli sulle cose da NON fare per fare centro!
Look: non perdere di vista il contesto
Ok, il giorno del matrimonio è essenzialmente il giorno dedicato alla sposa. Questo, a maggior ragione, implica delle responsabilità e non c’è niente di peggio di una sposa che si lascia prendere la mano nella cura del proprio look. Si tratta di un momento solenne e, a prescindere che abbiate scelto la funzione religiosa o civile, dovete mantenere il giusto contegno. Assolutamente da evitare le scollature troppo ampie e i tacchi vertiginosi (anche per ragioni pratiche), il trucco pesante e la sovrabbondanza di accessori. La moda abiti da sposa Lecce come Milano, ecc., va sempre più verso la direzione della sposa sexy e intrigante, ma cercate di non abbandonare il giusto equilibrio e ricordate che non è la quantità a fare l‘eleganza, anzi…
Lista Nozze: lasciate fare ai parenti
Davvero di cattivo gusto sono quelle partecipazioni che includono al proprio interno la lista nozze o, ancora più raccapricciante, l’indirizzo IBAN su cui versare il proprio regalo. Lasciate che della questione dono di matrimonio se ne occupino genitori, parenti o amici, è molto, molto più elegante.
Look per lui: no allo smoking
Lo smoking non è un abito adatto al matrimonio, è un vestito da sera, non di occasione! La moda attuale vede spesso l’utilizzo di sfavillanti smoking per il giorno delle nozze ma si tratta di una scelta sconsigliata da tutti i manuali sulle buone maniere. Evitiamo questa caduta di stile.
La cerimonia e il ricevimento
La cerimonia dovrebbe durare non più di 45 minuti, un tempo sufficiente per la celebrazione del rito e per la passerella finale, tempi superiori sono da ritenere eccessivi. La sposa non arriva mai puntuale, si sa, ma cercate di non superare i 15 minuti d’attesa. E occhio anche alla location che sceglierete perché non dovrebbe essere distante più di 30 minuti dal luogo della celebrazione della funzione. Ricordate di conteggiare nell’elenco dei commensali anche gli operatori fotografici e il service, mica potete lasciarli per ore e ore a digiuno! E, infine, evitate il rito del taglio della cravatta, è fuori moda e di cattivo gusto.
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La Donna di Ostuni: l’incredibile reperto millenario
In estate, ogni hotel, residence o b&b Ostuni fa il pienone; con l’approssimarsi di settembre, la città inizia a svuotarsi ma mantiene un flusso costante di turisti nel corso di tutto l’anno, che alimenta l’economia del posto e dà ulteriore valore a uno dei borghi più suggestivi della penisola italiana. Ostuni è meta balneare tra le più riconosciute della Puglia ma anche città d’arte e storia, una storia antichissima che risale a oltre 30.000 anni fa e di cui abbiamo significative testimonianze. Una su tutte è la Donna di Ostuni, rinvenuta soltanto nel 1991 dal Prof. Donato Coppola, docente dell’Università Aldo Moro di Bari.
La storia del reperto
La Donna di Ostuni è uno scheletro appartenente a una donna di circa 20 anni e del suo feto risalente, stando alle ricostruzioni dei periti, a circa 28.000 anni fa. Insieme ai resti della donna, furono trovati anche utensili tipici del tempo, corredi, selci e resti appartenenti a un bue primitivo. Oggi, il reperto è conservato all’interno di un luogo di sepoltura creato appositamente all’interno della grotta di Santa Maria di Agnano, nell’omonima masseria, e ribattezzato Ostuni 1°. All’interno del Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, nel centro storico di Ostuni, è invece conservato un calco della donna.
L’importanza del reperto
La donna di Ostuni rappresenta la più importante testimonianza storica della zona per ricostruire lo scenario esistente in Puglia già a partire da 30.000 anni fa (anche se le prime tracce di presenza umana risalgono ad ancora prima, tra i 40 e i 50.000 anni fa); i monili e i resti animali trovati nel luogo di sepoltura accanto ai resti della giovane donna mostrano come, già allora, esistesse in Puglia un sistema rituale orientato ad esorcizzare la morte e a come una coscienza spirituale fosse già forte nel Sud Italia ai tempi degli uomini di Neanderthal.
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La storia più autentica di Lecce: l’Arco di Prato
Ci sono monumenti che entrano di diritto nell’immaginario comune di una comunità; monumenti, luoghi, dimensioni che evocano molto di più di quanto, a prima vista, siano disposte a concedere. L’Arco di Prato, nei meandri più affascinanti di quel dedalo incantato che è il centro storico di Lecce, ne è un esempio perfetto. Un arco a tutto sesto, bello come tanti, simbolico come pochi, come nessuno, a Lecce. Un monumento che è rappresentanza della coscienza più radicata del posto e che si arricchisce di storie, leggende, cronache, in un confine spesso ambiguo, sfumato, in cui i contorni tra realtà e mito sono solo accennati e ognuno è libero di darne una propria rappresentazione.
L’Arco di Prato - per i leccesi, Arcu te Pratu - era la porta che segnava l’accesso verso il Palazzo della famiglia Prato, uno dei più antichi e prestigiosi della città. L’opera fu realizzata nel ‘500 e, da allora, divenne icona del posto al punto che, ancora oggi, si fa portavoce di qualcosa che non c’è più ma che riprende forma davanti al cospetto dell’arco, se ci si sforza di comprenderne il significato.
La figura di Leonardo Prato, cavaliere ospitaliere, è certamente la più rilevante ai fini della nostra narrazione. Egli, sotto la dominazione di Carlo V, ottenne il privilegio di conquistare lo status di asilo per il proprio palazzo. Chiunque varcasse la sua porta - l’arco, appunto - non poteva essere arrestato. Inevitabilmente, l’arco divenne così un simbolo di libertà e di opposizione ai regimi. La storia di Leonardo si concluse stoicamente tra le fila dell’esercito della Repubblica di Venezia, tra i quali cadde in battaglia in difesa della città dall’attacco delle milizie Turche.
Re Ferdinando e… Bruno Petrachi
L’arco si erge in una delle zone più affascinanti e autentiche della città, dove chiunque cerchi b&b, hotel e case vacanze nel Salento può trovare ciò cui ambisce. Lì la città ha portato sul proprio tessuto urbano i segni delle trasformazioni cui la città è andata incontro nel corso dei secoli e, negli ultimi anni, la sua evoluzione in città turistica.
Davanti a quella porta si celebrò l’episodio che per i leccesi è parte integrante della propria identità: Re Ferdinando di Borbone, in visita presso la città, era accompagnato dal sindaco; questi, con fierezza, attirò l’attenzione del sovrano per mostrargli il famoso Arco di Prato. La risposta del rampollo di casa Borbone fu lapidaria e con un intenso accento napoletano, egli rispose “che me ne fotto!”. L’episodio, nella sua leggerezza, divenne mito al punto che Bruno Petrachi, autore di stornelli che sono oggi custodia della coscienza salentina, ne dedicò la prima strofa della sua celeberrima canzone intitolata, indovinate un po’, Arcu te Pratu.
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Come ottimizzare le prestazioni del pneumatico auto
Dall’acquisto alla successiva manutenzione, gestire il proprio set di gomme auto richiede un approccio attento e analitico al fine di ottimizzare le prestazioni e limitare al minimo l’usura del battistrada.
Gli e-commerce che oggi offrono il servizio di vendita gomme online richiedono l’inserimento di 3 specific valori: larghezza della sezione della gomma, l’altezza e l’ampiezza del raggio. Chi acquista in autonomia per risparmiare deve conoscere tutti e tre i dati in riferimento al proprio veicolo, che sono facilmente reperibili sul libretto di circolazione del mezzo e su quello d’istruzione. Comprare pneumatici che non rispettano le caratteristiche del veicolo significa andare incontro a gravi problemi di stabilità, sicurezza, grip, setup del veicolo, equilibratura, ammesso che il gommista riesca a installare il set sull’auto. Il primo step nella gestione ottimale del pneumatico è dunque quello della scelta d’acquisto più sensata.
Manutenzione ottimale delle gomme
Ci sono alcune operazioni che chiunque, con un po’ di buona volontà, può sbrigare in totale autonomia e senza dover ricorrere all’assistenza di un tecnico. Priorità assoluta è una corretta gestione della pressione: i valori di pressioni dell’aria corretti sono riportati sul libretto d’uso e di manutenzione del mezzo: una pressione superiore a quella riportata causa un’usura più rapida e disomogenea del segmento centrale della gomma; la pressione troppo bassa è responsabile di un consumo maggiore della spalla, la parte più laterale. In ogni caso, si tratta di condizioni dannose per la gomma e rischiose per l’affidabilità del veicolo. Se la pressione delle gomme risulta bassa anche in seguito al gonfiaggio, è segno che il battistrada potrebbe essere stato danneggiato da forature, tagli o bolle, oppure può trattarsi di un banale, ma decisivo, difetto della valvola o persino da una chiusura non efficace della stessa.
Ogni 10.000 km va verificato lo stato dell’equilibratura: per testare in modo indipendente la convergenza delle gomme basta percorrere qualche decina di metri in auto senza mantenere il volante e verificare che il veicolo proceda in maniera lineare: se l’auto curva in maniera evidente verso il lato è segno che è arrivato il momento di una nuova equilibratura.
Con periodicità di 20.000 km al massimo è consigliabile invertire tra loro le gomme davanti e quelle di dietro, favorendo un consumo armonico del battistrada e una migliore angolatura del pneumatico. Nel caso in cui acquistiate solo due gomme nuove, esse vanno montate sul retrotreno e mai sull’asse anteriore. Se, quindi, avete intenzione di cambiare solo le gomme dell’avantreno, spostate le posteriori al loro posto e montate le nuove sul posteriore.
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