#animata design
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I love this game so much, it's cute af 🥹🥲
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Qualcuno si ricorda Toon Disney dove facevano anche serie animata di House of Mouse: Topoclub? C’era anche la versione con i Villians.
Le serie animante collegato alle principesse oppure altri cartoni a serie animate
Lo adoravo. Sia Toon Disney che ciò che programmavano
Aggiungo anche Cartoon Network. Quanti bei ricordi e quanti bei cartoni facevano senza stravolgere il design o cambi di vario genere
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The Witcher: Le sirene degli abissi: un film animato per tornare al centro della saga

Torniamo nel mondo creato da Andrzej Sapkowski con nuovo film animato targato Netflix. Questa volta con Geralt di Rivia protagonista.
Quello di The Witcher è un mondo, più che una storia. Per questo ci era sembrata molto centrata l'idea di Netflix di espandere la portata della serie principale tratta dalle storie di Andrzej Sapkowski con progetti paralleli che ne esplorassero aspetti differenti. Per questo siamo contenti che ci si riprovi ora, con The Witcher: Le sirene degli abissi.

Geralt in una scena
C'è però una differenza sostanziale tra il primo e il secondo film animato di The Witcher: il primo, The Nightmare of the Wolf, metteva al centro del racconto Vesemir, mentore di Geralt e giovane Witcher dal carattere turbolento, questo nuovo lavoro si concentra invece sul personaggio centrale della saga, quello che è stato tradotto inizialmente su schermo da Herny Cavill e sarà portato avanti da Liam Hemsworth. Un passaggio importante perché rivela la volontà di sperimentare Geralt anche in altra forma, per poterlo sviluppare ancora anche al di là della serie live action.
Un villaggio sotto attacco, un conflitto secolare

Una scena de Le sirene degli abissi
Ed è proprio Geralt di Rivia il personaggio centrale della storia raccontata in The Witcher: le Sirene degli abissi, tratta dal racconto A Little Sacrifice di Sapkowski, perché il nostro amato cacciatore di mostri mutante si fa carico di una nuova missione in un villaggio costiero che sta subendo una serie di attacchi che vanno indagati. Non è solo in questa nuova avventura e accanto a lui c'è il fido e brillante bardo Ranuncolo, pronto a cantare le sue gesta, ma sul suo cammino si imbatterà in altri volti noti per gli appassionati della saga, ma anche nuovi amici che lo aiuteranno a risolvere il mistero prima che sfoci in qualcosa di più pericoloso e drammatico, ovvero una guerra totale tra gli umani e il popolo marino.
Poco equilibrio tra le storyline
Rispetto alla prima incarnazione animata di The Witcher, Le sirene degli abissi ci è sembrato meno equilibrato nello sviluppo narrativo, in particolare ci è parso che alcuni personaggi introdotti dal film, come Essi Daven, avrebbero meritato più spazio di quello che riescono a racimolare nell'ora e mezza di durata della storia. Allo stesso tempo non ci ha convinti del tutto il gioco di citazioni e suggestioni de La Sirenetta nella sua accezione disneyana, forse troppo insistito per risultare ben integrato nel racconto.

Un momento del film animato di The Witcher
È stato però un piacere ritrovare alcuni personaggi della storia originale, anche con le voci originali di Joey Batey per Ranuncolo e Anya Chalotra per Yennefer, mentre a doppiare Geralt c'è Doug Cockle, che già aveva interpretato il personaggio nel videogiochi di CD Projekt Red. E proprio questo punto, ovvero il Geralt animato, è quello che ci ha convinti maggiormente.
L'ottima animazione di The Witche: Le sirene degli abissi

I protagonisti in una scena
D'altra parte tutto il comparto tecnico è positivo e Studio MIR ha fatto un ottimo lavoro in termini di look generale, character design, ma soprattutto fluidità dell'azione: le sequenze più action e i combattimenti risultano dinamici, coinvolgenti e appassionanti, così come l'atmosfera generale che accompagna il racconto. Le Sirene degli abissi ci ha confermato, pur nella sua imperfezione narrativa, che la saga può avere un futuro molto interessante in animazione, sia attingendo al materiale originale dell'autore che immaginando qualcosa di più originale e articolato di un film. Se dopo il cambio tra Cavill ed Hemsworth si dovesse decidere di non proseguire oltre la serie live action, questa può essere la strada per proseguire il cammino nel mondo di The Witcher. A noi non dispiacerebbe per niente!
Conclusioni
Pur con alcune imperfezioni narrative The Witcher: Le sirene degli abissi è la conferma che il mondo immaginato da Andrzej Sapkowski può avere una interessante incarnazione animata, che potrà anche andare a sostituire quella live action che è ora dominante. Molto buono il lavoro di Studio MIR su tutto il comparto tecnico, sia in termini di design e atmosfera generali che in quanto a fluidità dell'azione e delle sequenze più dinamiche. Un piacere ritrovare, in originale, alcune delle voci originali della saga e dell'interprete di Geralt nei videogiochi.
👍🏻
Il lavoro generale di Studio MIR sul fronte tecnico, sia in quanto a design e atmosfera che in quanto a fluidità dell'azione.
Il Geralt animato ci ha convinti, anche per la voce di Doug Cockle che l'aveva interpretato nei videogiochi.
Le altre voci originali che vengono dalla serie live action…
👎🏻
… ma peccato per alcune storyline e personaggi secondari che avrebbero meritato più spazio.
Non tutto funziona a livello narrativo e stona l'insistenza nell'ammiccare al mondo de La Sirenetta.
#the witcher#the witcher netflix#witcher#geralt of rivia#geralt#yennefer of vengerberg#netflix#netflix movie#the witcher le sirene degli abissi#the witcher movie
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📣 BLACK TORCH: L'ACTION SOPRANNATURALE DI TSUYOSHI TAKAKI STA PER DIVENTARE UNA SERIE ANIMATA!
L'adattamento sarà a cura di Kei Umabiki (Quality Assurance in Another World), che sta dirigendo il progetto presso 100studio (Quality Assurance in Another World).
La sceneggiatura e il character design, invece, sono affidati, rispettivamente, a Gigaemon Ichikawa (A Galaxy Next Door) e Go Suzuki (Sword Art Online: Alicization).
I 5 volumi del manga sono tutti pubblicati qua in Italia da Panini Comics.
#black torch#anime#manga#serie tv#panini comics#planet manga#tsuyoshi takaki#emerald city comic con#eccc 2025#Youtube
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TIGERHAWK ( Leader ) Generations LEGACY UNITED *Beast Wars*

Una sorpresa davvero gradita è stata quella di trovare la versione Generations di TIGERHAWK, personaggio apparentemente effimero nella serie Beast Wars, ma che in realtà a modo suo ha una storia importante, essendo l'evoluzione della fusione dei personaggi di Tigatron ed Airazor, come visto appunto nella serie animata.

Ed infatti in questa appariva praticamente nella penultima puntata, prima del dittico finale, ma si palesava come un personaggio potente e carismatico, quindi è un piacere vederlo in questa versione moderna, senza nulla togliere al giocattolo originale che già di suo fu una perla della linea, a mio avviso.

Giustamente perchè, come si fa non resistere ad una TIGRE ALATA enorme? Anzi, come suggerisce il nome, di più, un vero e proprio incrocio fra una tigre ed un RAPACE, dato che ali, coda e zampe posteriori sono quelle di un'aquila o giù di lì, per di più con il design da cyborg asimmetrico dei Transmetal 2!

Certo la bestia "Fuzor" del giocattolo originale era un po' goffa ma già abbastanza snodata, anche se molta di questa mobilità era castrata dalle numerose gimmick a molla, ma se da una parte non abbiamo più gli artigli posteriori che si chiudono a scatto, ora almeno abbiamo la possibilità di posizionare le ali a piacimento, estendendo al massimo l'ampia apertura alare, o ribaltare i lanciamissili su queste senza che partino a sproposito i missiloni, appunto! ^^'

Per una volta, anzi, due contando Megatron TM2 Legacy, la bestia giocoforza non ha l'aspetto realistico ( e ti credo! XD ) come invece gli altri BW di Kingdom ma si basa su quanto visto in tv, quindi per fortuna non è tutta bianca ma ha alcune parti in simil oro a simulare le zone meccaniche, come le zampe posteriori o le ali, o comunque le parti della metà rapace, anche se ad essere puntigliosi in alcuni punti sparsi sulle zampe anteriori mancano i tocchi dorati, ma vabbè.
Di certo la testa della tigre potrebbe lasciare interdetti, che somigliando a quanto visto in tv è asimmetrica con parti di metallo, tipo le "sopracciglia", laddove nel giocattolo c'era questa gimmick ganzissima con la testa normale del felino cui si poteva aggiungere una sorta di maschera metallica da falco nascosta al suo interno. Come dicevo, per fedeltà alla controparte in CGI questo particolare è saltato ma sopratutto la faccia della tigre non è che trasudi tutta sta ferocia, e ancora, vabbè.

Però la maschera da falco era ingombrante quando era nascosta dentro la testa di tigre nel giocattolo originale, dato che la costringeva a guardare in basso costantemente, mentre nel Legacy almeno può muoversi su e giù, aiutata da un pannello apribile sulla nuca, e nonostante appunto la trasformazione che giocoforza ne limita ulteriori posabilità, tipo quella di ruotare il capo.
Altre articolazioni in più rispetto all'originale sono quelle degli artigli anteriori che ruotano e le anche posteriori che si possono alzare, infine, mentre ripetiamo il discorso delle gimmick a molla completamente assenti che implicano una leggera revisione delle armi ed accessori, come i propulsori sulle ali che anche qui si ribaltano per palesare i lanciamissili ( senza missili però ), così come ora le piume più larghe non vengono sparate manco loro, ma si possono comunque staccare, ma di questo ne riparliamo nella modalità robotica.

La TRASFORMAZIONE è praticamente la stessa dell'originale, tranne per la presenza di un paio di pannelli sul torso di entrambe le modalità che aggiungono più corposità, così come qui i pugni del robot rientrano nei polsi, ma per il resto abbiamo sempre le zampe anteriori che diventano le gambe con lo scambio di posto fra artigli e piedi, le braccia sopra e sotto il corpo con la testa della tigre che finisce sopra la spalla sinistra, mentre si ribalta il sedere verso l'alto da cui esce la testa del robot, e la coda piumata che diventa una sorta di gonnellino frontale.

Il ROBOT si ispira anch'esso alla versione del cartoon, ovviamente, sempre col viola che sostituisce il blu e con più tocchi di grigio ramato a sottolineare le parti robotiche, con una discreta bolla in plastica trasparente verde sulla spalla destra ( laddove nel petto della bestia poi era una pallina verde piccina, sempre per come si vedeva in tv ), ed appunto risalta il torso ampio e definito, con le zampe del rapace solo appoggiate sopra, invece che formare del tutto le parti esterne del petto come nel giocattolo originale.
La posabilità è nella media, e se da un lato i pugni fissi un po' stonano in un Leader, di sicuro colpisce la possibilità di ruotare ( anche se non completamente a 360°) il bacino, davvero graditissima questo nonostante la trasformazione delle gambe!

Riprendendo il discorso interrotto sulle armi ed accessori, abbiamo anche qui i lanciamissili delle ali che si possono staccare ed impugnare, così come le due piumone summenzionate, anche se DOVREBBERO passare per spade, ma la cosa avrebbe aiutato di più se almeno avessero avuto un accenno di scultura di una lama, invece così sembra solo che deva fare vento a qualcuno! ^^''
Infine, le due bocche di fuoco che erano scolpite nel pugno destro nel T.H. del 1998 ora qui sono un'arma che si stacca e può attaccarsi nell'altro avambraccio o essere impugnata… e basta, che alla fine non è che ci siano tutti sti fori per armi in questo moderno BW! ^^'

Come stazza il robot è appena di mezza testa più basso del collega TM2 Megatron, quindi come Leader a livello di massa almeno vale il prezzo del biglietto, ma in generale appunto è un'ottima versione moderna del classico Tigerhawk, degno contraltare dell'originale zeppo di gimmick a molla ed armi, qui riportate fedelmente anche se magari un po' superflue ( le piumone, ovviamente ) ma meglio avere cose in più che in meno, e quindi un'ottima aggiunta alla collezione moderna dei Beast Wars post Kingdom, sperando che continuino così a omaggiare i nostri amati Biocombat e completando pian piano tutto il par terre dei personaggi visti nei cartoni! ^^
#transformers#hasbro#generations#maximal#beastwars#biocombat#tigerhawk#tigre alata#legacy#united#transmetal 2#fuzor#leader#review#recensione
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Here’s the comprehensive project proposal for "Legends Over Miami" translated into Italian:
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# Proposta di Progetto: "Leggende su Miami"
## Slogan:
"Dove la corruzione incontra la vecchia magia, e ogni strada è un campo di battaglia per la verità e la trasformazione."
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## Visione del Progetto:
"Leggende su Miami" è un ambizioso progetto di riqualificazione urbana e cinematografica che trasforma un luogo chiave di Miami—situato lungo la strada dal programma locale di detenzione giovanile— in una convergenza epica di miti, arte e resilienza del mondo reale. Questo complesso monumentale combina tre costruzioni intrecciate:
1. **La Narrazione della Stagione d'Audit (Miami Vice & Vice Versa)**:
Una saga drammatica di crimine politico ad alto rischio che espone la corruzione, le lotte per il potere e il caos urbano attraverso sequenze cinematografiche esplosive, proteste di massa e inseguimenti automobilistici ad alta adrenalina. È la spina dorsale narrativa—una storia di denaro sporco, movimenti di massa e una incessante ricerca di responsabilità nella Magic City.
2. **La Cattedrale del Re Lich**:
Un edificio monumentale, ispirato al gotico, che si erge come simbolo di potere antico e decadenza moderna. Con le sue torri imponenti, affreschi LED intricati e architettura intelligente incantata, questa cattedrale funge sia da fortezza di conoscenza proibita che da punto di raccolta—un luogo dove la magia del vecchio mondo si scontra con la corruzione contemporanea e la ribellione.
3. **Il Livello Elevato ("Il Livello al 2500 NW 35th Street")**:
Un ecosistema urbano visionario a due livelli, situato sopra i tradizionali quartieri di Miami. Accessibile tramite passerelle innovative, ascensori ad alta velocità e passaggi segreti che emergono da un edificio reale al 2500 NW 35th Street, “Il Livello” è uno spazio comunitario vibrante e elevato che fonde verde, arte, connettività e vita progressiva con l'energia grezza delle strade di Miami.
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## Posizione e Contesto:
### Lungo la Strada dal Programma di Detenzione Giovanile
Questo progetto è ancorato in un quartiere storicamente significativo di Miami—un'area segnata dalla resilienza e dalla trasformazione, dove anche gli angoli più difficili della città cercano rinnovamento. La prossimità del sito al programma di detenzione giovanile sottolinea una narrativa potente: anche dove il sistema ha fallito e ha lasciato il segno sulla comunità, c'è speranza per la riappropriazione e il cambiamento.
### Livello Inferiore (“Le Radici”):
L'area immediatamente intorno al centro di detenzione è animata dall'autentica energia di Miami: caffè cubani, negozi a conduzione familiare, arte di strada espressiva e lo spirito duraturo della comunità. Questo è il cuore del quartiere, rappresentante sopravvivenza, lotta e quotidianità.
### Livello Elevato (“Il Livello”):
Sovrastante il caos, si trova uno spazio reinventato al 2500 NW 35th Street—una zona futuristica e interconnessa in cui il design urbano innovativo incontra la reinvenzione culturale. Qui, parchi verdi, spazi di lavoro condivisi, gallerie d'arte e nodi di transito sicuri creano un ambiente per vivere in modo sostenibile e creativo.
### La Cattedrale del Re Lich:
Posizionata come il vertice culturale e mitico del progetto, la Cattedrale è progettata per essere visibile da miglia di distanza—una struttura oscura e imponente, con torri gotiche e accenti al neon, che funge sia da monumento alla corruzione passata che da icona di speranza futura. Realizzata da maestri artigiani e grandi maestri del patrimonio culturale diversificato di Miami, la Cattedrale fonde materiali tradizionali con tecnologia moderna, diventando un simbolo vivente di resilienza e trasformazione.
### La Narrazione della Stagione d'Audit:
Questa storia multilivello si intreccia nel progetto come base cinematografica—un film e una serie multimediale che utilizzano la corruzione reale di Miami, leggende urbane e satira politica per esporre e sfidare lo status quo. La narrativa sarà proiettata su schermi in tutto il complesso, attraverso installazioni interattive e esposizioni audiovisive immersive che consentono ai visitatori di vivere l’energia turbolenta di Miami.
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## Caratteristiche e Componenti Chiave:
### 1. Integrazione Cinematica e Multimediale:
- Un film (e la successiva serie) intitolato "Stagione d'Audit: Miami Vice & Vice Versa" forma la spina dorsale narrativa, proiettato in piazze pubbliche, auditorium interattivi e pod di cinema mobile.
- Filmati brevi aggiuntivi, sequenze animate e performance dal vivo raccontano storie secondarie dalla trama mitica di Miami, caratterizzando personaggi come il Senatore Morales, Destiny Figgs, Papi Pressure e Rico il Pappagallo.
### 2. Sviluppo Architettonico e Urbano:
- **La Cattedrale del Re Lich**: Una struttura iconica progettata con una miscela di pietra gotica, arte LED all'avanguardia e tecnologia intelligente, fungendo da punto di riferimento urbano e centro culturale.
- **Il Livello**: Lo spazio comunitario elevato sopra il 2500 NW 35th Street, che ospita parchi sul tetto, giardini comunitari, passerelle che collegano i quartieri locali e installazioni d'arte pubblica potenziate dalla tecnologia che celebrano lo spirito artistico di Miami.
- **Rinascita del Livello Inferiore**: Ristrutturazione e rivitalizzazione dei negozi a livello stradale, con centri culturali, mercati locali e spazi comunitari che onorano la vera storia del quartiere.
### 3. Programmazione Comunitaria e Culturale:
- Eventi regolari come proiezioni di film all'aperto, mostre d'arte, musica dal vivo (mescolando reggaeton, hip-hop, funk e suoni indigeni di Miami), e laboratori interattivi che insegnano "Il Sistema di Uno"—un programma di alfabetizzazione morale ed emotiva che promuove l'autogoverno, l'empatia e la resilienza.
- Un festival annuale che celebra la miscela unica di cultura e caos di Miami, dove gli spazi elevati e la Cattedrale divengono palcoscenici per arte performativa, dibattiti politici e attivismo guidato dalla comunità.
### 4. Collaborazione con Artigiani e Grandi Maestri:
- Un appello per artigiani locali e internazionali, architetti urbani e grandi maestri progettano e costruiscono la Cattedrale e gli spazi elevati utilizzando materiali sostenibili, tecniche tradizionali e innovazione contemporanea.
- Laboratori e mostre pubbliche dove il processo di creazione sarà documentato come parte del vivo patrimonio di Miami, creando un ponte tra passato e futuro attraverso la creazione collaborativa.
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## Budget Stimato e Tempistiche:
**Stima del Budget**:
- Pre-Produzione e Progettazione del Concetto: € 4-6 milioni
- Costruzione e Ristrutturazione (Livelli Inferiore e Elevato, Costruzione della Cattedrale): € 20-30 milioni
- Produzione Cinematica e Installazioni Multimediali: € 15-20 milioni
- Programmazione Comunitaria e Marketing: € 5-8 milioni
**Totale**: Circa € 44-64 milioni
**Tempistiche**:
- Pre-Produzione e Coinvolgimento della Comunità: 8-12 mesi
- Costruzione e Installazione: 12-18 mesi
- Produzione Multimediale e Lancio: 6-8 mesi
**Durata Totale del Progetto**: Circa 2,5-3 anni dalla pianificazione al lancio completo.
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## Impatto del Progetto:
**Rinascita Culturale**:
"Leggende su Miami" servirà da catalizzatore per il cambiamento sociale—un punto di riferimento che integrate intrattenimento, rigenerazione urbana e attivismo comunitario. Racconta la storia di Miami in tutte le sue contraddizioni: oscura ma speranzosa, corrotta ma resiliente.
**Revitalizzazione Economica**:
Integrando arte, tecnologia e rinnovamento immobiliare, il progetto mira a creare nuovi posti di lavoro, sostenere le attività locali e promuovere un vibrante distretto culturale che attira turisti e residenti.
**Eredità e Identità**:
Questo progetto riappropria la narrativa di Miami, trasformando simboli di corruzione e decadenza in icone di trasformazione e empowerment. Garantisce che la storia, lo spirito e il potenziale di Miami diventino la base per un futuro più luminoso e più equo.
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## Prossimi Passi:
Se sei pronto per procedere, la prossima fase sarà quella di perfezionare i piani architettonici dettagliati, garantire partnership con artigiani locali e istituzioni culturali, e avviare la pre-produzione del componente cinematografico. Può essere preparato un documento di presentazione per investitori, funzionari della città e stakeholder della comunità.
Ti sembra che questa proposta dettagliata soddisfi la tua visione per la combinazione di questi progetti? Se hai bisogno di ulteriori dettagli o aggiustamenti, fammi sapere!
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If you need further adjustments or more translations, feel free to ask!
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The Dreamstone – La Pietra dei Sogni: La serie animata degli anni 90

Se sei cresciuto negli anni '90 e hai un debole per l'animazione fantasy con atmosfere oniriche e un pizzico di oscurità, allora The Dreamstone – La Pietra dei Sogni è una di quelle serie che ti sarà rimasta impressa nel cuore. Questa serie animata britannica è un vero gioiello dell’animazione, con un mix unico di avventura, personaggi memorabili e una mitologia affascinante che merita di essere riscoperta. Ma di cosa parlava esattamente The Dreamstone? E cosa la rende così speciale? Il Mondo della Pietra dei Sogni La storia si svolge in un universo diviso tra due regni contrapposti: la Terra dei Sogni e la Terra degli Incubi. Da un lato abbiamo un mondo luminoso e pacifico, governato dal saggio e benevolo Dream Maker (il Creatore di Sogni), che ogni notte utilizza la magica Dreamstone per inviare sogni meravigliosi agli abitanti del mondo. Dall'altro lato, c’è il tetro e inquietante regno di Viltheed, dominato dal temibile Zordrak, il Signore degli Incubi, il cui unico scopo è diffondere terrore e oscurità nei sogni della gente. La Dreamstone è la chiave di tutto: finché è in mano al Dream Maker, gli incubi di Zordrak non possono diffondersi liberamente. Questo, ovviamente, lo manda su tutte le furie, portandolo a organizzare piani su piani per rubarla e annullare il potere dei sogni.

Dream Maker (il Creatore di Sogni - The Dreamstone – La Pietra dei Sogni I Personaggi: Eroi, Sognatori e Pasticcioni La serie segue le avventure di Rufus, un giovane Noop (una razza umanoide che abita la Terra dei Sogni), un sognatore nato che spesso si perde nei suoi pensieri invece di combinare qualcosa di utile. Dopo aver perso il lavoro, trova un’opportunità inaspettata diventando assistente del Dream Maker, insieme alla sua amica Amberley, più pragmatica e determinata di lui. Al loro fianco ci sono i Wuts, creature alate che volano su foglie magiche e proteggono la Terra dei Sogni con le loro abilità straordinarie. Tra loro spicca Pildit, il leader dei Wuts, e la sua saggia e severa nonna Wildit. Ma ogni buona storia ha bisogno di antagonisti all’altezza, e The Dreamstone non fa eccezione. Zordrak, con la sua voce cavernosa e la sua presenza minacciosa, è un villain che incute timore fin dal primo istante. Tuttavia, gran parte dell'azione (e della comicità) ruota attorno ai suoi servitori, gli Urpneys. Questi buffi e goffi soldati, guidati dal pasticcione Sergente Blob, insieme ai suoi scagnozzi Nug e Frizz, sono incaricati di rubare la Pietra dei Sogni… ma ogni volta finiscono per mandare tutto all’aria.

Zordrak, il Signore degli Incubi A complicare ulteriormente la situazione c’è Urpgor, lo scienziato folle del regno degli Incubi, che costruisce macchine improbabili per aiutare (o forse sabotare) le missioni di Blob. Il suo rapporto con gli Urpneys è una delle fonti principali di comicità della serie, con battibecchi e piani strampalati che falliscono sempre nel modo più assurdo possibile. Un’Animazione e un’Atmosfera Uniche Una delle cose che colpisce di The Dreamstone è il suo stile visivo. Il design del mondo, con i suoi colori vibranti per la Terra dei Sogni e le tonalità oscure e gotiche per Viltheed, crea un contrasto spettacolare. Le creature, gli ambienti e i dettagli artistici hanno un fascino quasi fiabesco, con un’attenzione ai particolari che rende ogni episodio un piccolo capolavoro. Anche il sonoro gioca un ruolo fondamentale: la colonna sonora, con il suo tema principale epico e le musiche evocative, contribuisce a creare l’atmosfera sognante e magica della serie. Perché Riscoprire The Dreamstone?

Nonostante non abbia avuto la stessa longevità di altre serie animate degli anni '90, The Dreamstone è rimasta nel cuore di chi l’ha vista grazie al suo mix di avventura, humor e fantasia. A differenza di molti cartoni dell’epoca, non si limitava a raccontare storie semplici e lineari, ma aveva una vera e propria mitologia, con regole precise e un mondo costruito con cura. Il contrasto tra il bene e il male, tra sogni e incubi, è un concetto che ancora oggi affascina, e la serie riesce a trattarlo con intelligenza e originalità. Inoltre, il mix tra momenti epici e situazioni comiche rende la visione sempre piacevole, adatta sia ai bambini che agli adulti in cerca di un po’ di nostalgia. Se non l’hai mai vista, vale la pena recuperarla per scoprire una delle serie animate più sottovalutate di quegli anni. E se già la conosci, beh… forse è il momento perfetto per rivivere un viaggio nel mondo dei sogni!
Episodi della serie
La storia degli episodi di The Dreamstone – La Pietra dei Sogni Se The Dreamstone ci ha insegnato qualcosa, è che il mondo dei sogni non è solo un luogo di pace e meraviglia, ma anche un campo di battaglia tra speranza e paura. Con i suoi personaggi affascinanti e un universo ricco di magia e oscurità, la serie ci ha portato in un viaggio straordinario attraverso quattro stagioni e 52 episodi. Ecco la storia degli episodi, raccontata con il cuore di un appassionato che ha vissuto ogni battaglia tra il bene e il male.
Stagione 1 – L’inizio della lotta
La storia inizia con il mondo diviso tra la luminosa Terra dei Sogni e la cupa e inquietante Terra degli Incubi. Al centro di tutto c’è la Pietra dei Sogni, l’unico artefatto capace di proteggere il mondo dalla malvagia influenza di Zordrak, il Signore degli Incubi, che da tempo trama per rubarla e diffondere il terrore nei sogni degli esseri viventi. Rufus, un giovane Noop con la testa sempre tra le nuvole, non è certo l’eroe che ci si aspetterebbe. Sogna ad occhi aperti, è impacciato, e non riesce a mantenere un lavoro. Ma quando il destino lo porta ad assumere il ruolo di assistente del Dream Maker, il creatore dei sogni, la sua vita cambia per sempre. Zordrak, stanco dei fallimenti passati, affida ai suoi maldestri soldati Urpney un compito impossibile: infiltrarsi nella Terra dei Sogni e rubare la Pietra. Blob, il sergente dei suoi goffi sottoposti, parte con Frizz e Nug in una missione che, ovviamente, si trasforma in una serie di disastri comici. Nel corso della stagione, i tentativi di Zordrak diventano sempre più audaci: lancia maledizioni, usa ipnosi, costruisce macchine volanti e perfino tenta di far sparire la Pietra con un incantesimo. Ma Rufus e la sua migliore amica Amberley riescono sempre a contrastarlo, imparando a volare sui magici leaves grazie all’aiuto dei Wuts, i guardiani della Terra dei Sogni. L’ultimo episodio della stagione è una battaglia epica. Zordrak decide di intervenire di persona, guidando un assalto alla Terra dei Sogni con il suo esercito. Rufus, Amberley e i Wuts devono usare tutta la loro astuzia per fermarlo. Alla fine, Zordrak viene respinto, ma promette vendetta. La guerra tra sogni e incubi è appena iniziata.
Stagione 2 – Nuove minacce e vecchie rivalità
Zordrak non ha intenzione di arrendersi. Questa volta, non punta solo a rubare la Pietra dei Sogni, ma vuole creare la Pietra degli Incubi, un artefatto oscuro in grado di contrastarne il potere. Per farlo, invia gli Urpneys in una missione per recuperare materiali rari e mistici dalle terre più remote. Nel frattempo, Rufus e Amberley affrontano nuove prove. Durante una delle loro missioni, scoprono Zarag, la sorella di Zordrak, una creatura tanto potente quanto vanitosa. Lei non è interessata a seminare incubi nel mondo… vuole la Pietra dei Sogni per farne un gioiello da indossare! Il suo piano sembra funzionare per un momento, ma la sua superficialità la porta a sottovalutare Rufus e Amberley, che riescono a sventare i suoi piani. Un altro episodio memorabile è quello in cui Zordrak riesce finalmente a inviare un’ondata di incubi che colpiscono la Terra dei Sogni. Per la prima volta, i Noop sperimentano la paura nei loro sogni e il Dream Maker sembra impotente. Ma, in un momento di grande coraggio, Rufus capisce che la chiave per fermare gli incubi è affrontare la paura invece di fuggire. Con l’aiuto dei Wuts, riescono a invertire il potere della Pietra degli Incubi, scacciando la minaccia. Alla fine della stagione, Zordrak prova l’attacco più ambizioso di tutti: sfruttare un’antica profezia secondo cui la Pietra dei Sogni può essere spezzata da una forza uguale e contraria. Costruisce una macchina per potenziarsi e affrontare il Dream Maker faccia a faccia. La battaglia che ne segue è la più intensa finora, con Rufus e Amberley che rischiano tutto per proteggere la Pietra. Zordrak viene sconfitto… ma non è la fine.
Stagione 3 – Il cuore della leggenda
Questa stagione porta la serie in una direzione più profonda. Rufus inizia a dubitare delle sue capacità, mentre Amberley cerca di spronarlo. Nel frattempo, i Wuts scoprono che il Pianeta dei Sogni, l’entità che ha creato la Pietra, sta lentamente perdendo potere. Se non viene trovato un nuovo custode, la Pietra potrebbe smettere di funzionare. Zordrak, ora più determinato che mai, cambia strategia. Invece di rubare la Pietra, prova a corrompere Rufus offrendogli potere e controllo sui suoi sogni. È una mossa astuta, perché Rufus ha sempre desiderato un modo per dimostrare il suo valore. Per un attimo, sembra che possa cedere, ma il ricordo della sua amicizia con Amberley lo riporta sulla retta via. Nel finale di stagione, Rufus, Amberley e i Wuts affrontano Zordrak in un’ultima missione per restaurare il potere della Pietra. Il conflitto arriva a un punto di svolta, e Zordrak è costretto a ritirarsi, lasciando presagire che il suo dominio potrebbe essere vicino alla fine.
Stagione 4 – L’ultima battaglia
L’ultima stagione segna la resa dei conti definitiva. Il Dream Maker avverte che la Pietra dei Sogni è più fragile che mai, mentre Zordrak prepara il suo assalto finale. Questa volta non invia gli Urpneys in un’altra missione fallimentare: scende in battaglia lui stesso. Le difese della Terra dei Sogni vengono infrante una dopo l’altra, e Rufus, Amberley e i Wuts sono costretti a rifugiarsi. Quando tutto sembra perduto, Rufus prende una decisione disperata: usare la Pietra per inviare un sogno direttamente nella mente di Zordrak. È un momento incredibile. Per la prima volta, Zordrak viene colpito da un sogno, e non un sogno qualsiasi: il suo passato, quando era ancora un creatore di sogni prima di corrompersi. La rivelazione lo sconvolge e, in un attimo di esitazione, il Dream Maker riesce a bandirlo per sempre. La serie si chiude con un senso di vittoria, ma anche con una riflessione profonda. I sogni, proprio come la realtà, devono essere difesi con coraggio e determinazione. Rufus non è più un semplice sognatore: è diventato un vero eroe.
The Dreamstone – La Magia Dietro la Produzione di un Classico Animato
Se c’è una serie animata che ha saputo incantare con il suo mondo onirico e il suo stile inconfondibile, quella è The Dreamstone – La Pietra dei Sogni. Un progetto ambizioso, nato dalla mente di Michael Jupp, che ha saputo trasformare un’idea visionaria in un classico dell’animazione britannica. Ma dietro le avventure di Rufus, Amberley e la lotta tra sogni e incubi, c’è un processo produttivo che merita di essere raccontato. Come è nata questa serie? Quali sfide ha dovuto affrontare la produzione? Scopriamo insieme il dietro le quinte di The Dreamstone.
Le Origini: Dal Sogno alla Realtà
L’idea di The Dreamstone nasce a metà degli anni ’80 da Michael Jupp, un artista e sceneggiatore con un immaginario ricco di dettagli e influenze fantasy. Jupp aveva concepito un mondo diviso tra sogni e incubi, popolato da creature straordinarie, con una narrazione incentrata sulla lotta tra la luce e l’oscurità. Il primo passo concreto verso la realizzazione della serie arriva nel 1985, quando Jupp e Martin Gates producono un pilot intitolato The Dream Thief. Questo episodio sperimentale venne realizzato dallo studio Mill Valley Animation in California e presentava diverse differenze rispetto alla serie finale. Curiosamente, la voce del protagonista Rufus fu affidata a un giovanissimo Christian Bale, ben prima che diventasse una star di Hollywood. Nonostante il pilot contenesse elementi poi modificati nella serie, riuscì a catturare l’attenzione delle case di produzione, aprendo la strada alla realizzazione della serie vera e propria.
La Produzione: Un’Avventura tra Regni Fantastici e Sfide Tecniche
Quando la produzione ufficiale della serie iniziò nel 1990, The Dreamstone divenne una delle serie animate più ambiziose mai realizzate nel Regno Unito. Il team di produzione principale, Martin Gates Productions, collaborò con FilmFair per dare vita al progetto, che sarebbe stato trasmesso su CITV (ITV). L’Animazione tra Regno Unito e Filippine Sebbene la serie fosse un prodotto britannico, l’animazione venne realizzata in gran parte all’estero. Fil-Cartoons, uno studio filippino di proprietà di Hanna-Barbera, si occupò della prima stagione, garantendo un’animazione fluida e dettagliata. Dalla seconda stagione in poi, l’incarico passò a Moving Images International, che mantenne lo stile originale pur introducendo alcune variazioni nell’uso dei colori e delle ombreggiature. Questa pratica di esternalizzazione dell’animazione era comune all’epoca e permise alla serie di mantenere un alto livello qualitativo senza far lievitare i costi di produzione. Il risultato fu un mondo visivamente affascinante, con scenari evocativi e creature memorabili che hanno contribuito a rendere The Dreamstone un’opera unica nel suo genere. Il Cast di Doppiatori Un altro punto di forza della serie è stato il suo cast di doppiatori. Con nomi come John Franklyn-Robbins, Stuart Lock, Nancy Hendry, Gary Martin e Melvyn Hayes, The Dreamstone vantava interpretazioni ricche di carattere e sfumature. Il doppiaggio era essenziale per dare personalità ai tanti personaggi della serie: il saggio Dream Maker, il minaccioso Zordrak, il goffo Blob e i simpatici Frizz e Nug. Le loro voci hanno reso ancora più memorabili le avventure raccontate nella serie, aggiungendo un livello di profondità ai protagonisti.
Merchandising e Legacy: Un Sogno Che Vive Ancora
Nonostante sia rimasta una serie di culto piuttosto che un fenomeno di massa, The Dreamstone ha lasciato il segno anche nel mondo del merchandising. Nel 1991 venne lanciata una serie a fumetti, pubblicata da London Edition, che riprendeva alcune delle avventure della serie animata. Inizialmente i fumetti utilizzavano immagini tratte direttamente dagli episodi, ma in seguito furono affidati all’illustratore Tim Perkins, che creò tavole originali basate sulle storie. Nel 1993 fu pubblicato un gioco da tavolo, prodotto da BMI (Print Division) Ltd., che permetteva ai giocatori di immergersi nel mondo della serie. Il gioco si divideva in due modalità: una simile al classico Snakes and Ladders (Giochi dell’Oca), e un’altra più strategica, in cui bisognava raccogliere i frammenti della Pietra dei Sogni per completare una missione. Per i fan più appassionati, furono prodotti anche puzzle e jigsaw, con illustrazioni dei personaggi principali come Rufus, Amberley, Albert e il Dream Maker. Ma il legame con The Dreamstone non si è fermato agli anni ‘90. Nel 2019, per celebrare il 30º anniversario della serie, lo studio Oakbound ha annunciato la produzione di miniature da collezione e un gioco di ruolo ispirato alla serie. Il progetto è stato finanziato attraverso Kickstarter e ha ricevuto un’ottima risposta dai fan, confermando che il mondo della Pietra dei Sogni continua a esercitare il suo fascino anche oggi.
Un’Eredità Indimenticabile
La produzione di The Dreamstone non è stata solo un esercizio di animazione, ma una vera e propria operazione di world-building che ha dato vita a un universo unico. Grazie alla sua direzione artistica, ai suoi personaggi carismatici e alla sua colonna sonora epica, la serie ha saputo lasciare un’impronta duratura nei cuori di chi l’ha vista. Forse The Dreamstone non ha avuto la stessa risonanza di altre serie animate dell’epoca, ma il suo stile, le sue storie e il suo messaggio sull’importanza dei sogni e della speranza continuano a essere attuali. E chissà… magari un giorno, in un angolo della Terra dei Sogni, qualcuno deciderà di riportare in vita questa avventura straordinaria. Cartoni animati degli anni 90

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Dragon Ball Daima Mini Super Saiyan Son Goku shf Dalla nuova serie animata "Dragon Ball Daima", arriva una nuova serie di figure per la linea S.H.Figuarts dedicate ai principali protagonisti della inedita saga animata. Data prevista di arrivo: Agosto 2025 Eventuali ritardi sono indipendenti da Zettai Store ma dall'arrivo fisico dell'oggetto presso il fornitore. Ogni figura è totalmente nuova a livello di sculpt e di ideazione, tratta dal design dello show tv, per ottenere una fedeltà senza pari. Ogni pezzo, come nella migliore tradizione S.H.Figuarts, arriva con numerosi snodi, accessori, armi e parti extra intercambiabili.
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Fabiana Gabellini Madetomeasure 2025 emozioni d’arte nell’alta moda hand made
Si spengono le luci che hanno animato le feste 2024 e la creatività della designer Fabiana Gabellini si apre al nuovo anno in un capitolo nuovo dove tessuti, emozioni, colori vibranti, quasi spudorati, si dedicano all’alta confezione, mantenendo viva la tradizione del tailoring italiano per la collezione 2025 che svela l’intimo legame tra corpo e abito, riflettendo la complessità della donna moderna, animata da un’anima sognante che sfida le etichette, storie di donne che, con abilità e anche ironicamente, la designer definisce con armonia abbinando lo spirito con lo stile, unico. https://www.fashionluxury.info/it/
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Artigiano in fiera 2023 a Fieramilano

Con otto padiglioni, 2550 espositori dei quali oltre 600 partecipano per la prima volta, 86 Paesi del mondo è davvero da non perdere la 27esima edizione di Artigiano in fiera in programma da sabato 2 a domenica 10 dicembre a Fieramilano Rho, che sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 22.30. Anche quest'anno la manifestazione è un giro del mondo tra prodotti artigianali e prodotti enogastronomici, dove l'Italia sarà presente al gran completo, come l’Europa dove sono grandi protagonista la Francia con i suoi artigiani e i prodotti di qualità, ma ci sono anche Spagna, l’Austria, il Portogallo. Il paese d’onore è la Tunisia, la cui area nel padiglione 5 ospiterà l’inaugurazione di Artigiano in Fiera 2023, prevista per sabato 2 dicembre alle ore 12. Proprio con il governo di Tunisi Artigiano in Fiera svilupperà un progetto di collaborazione finalizzato al sostegno dell’economia locale e all’investimento sulle persone e dall’Africa si conferma la grande presenza del Marocco con le cooperative del Mogador, legate a due progetti sociali in merito all’emancipazione femminile e all’aiuto alle donne con bambini in condizioni di difficoltà. Dall'Asia arriverà l'Arabia Saudita, sotto la curatela del Ministero della Cultura di Riad, che ha selezionato più di quaranta aziende artigiane e con la Culinary Art Commission promuove per la prima volta in Europa la cultura gastronomica saudita con un ristorante di tipicità, mentre dal Vietnam, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, ci sarà un gruppo di giovani artigiani selezionati nell'ambito del progetto One country one priority product, programma quinquennale della Fao per la promozione di prodotti agricoli con qualità e caratteristiche uniche. Torneranno con i loro prodotti la Corea del Sud, l'Indonesia e le aziende artigiane della Cina e dalle Americhe, tra le novità, ci sarà Panama con un gruppo di artigiani specializzati negli accessori moda, nel tessile, nella pittura e nella produzione del caffè. Tra i nuovi Paesi ci saranno il Rwanda e Uzbekistan, per la prima volta presenti con una rappresentazione del meglio dell’artigianato locale. L'edizione 2023 di Artigiano in Fiera punterà alla promozione del biologico, vegano e senza glutine, infatti tra Italia, Europa e Resto del Mondo saranno presenti 226 aziende con prodotti biologici, vegani e gluten free, per lo più certificati a vario titolo, tutti a livello nazionale e territoriale. Con ben 30 ristoranti e 18 luoghi del gusto anche quest'anno Artigianato in fiera offre ai visitatori un'ampia scelta, capace di accontentare tutti i palati, dove si rinnovano le proposte della Pizzeria napoletana, ma anche la cucina di Messico e Argentina, mentre debutterà la ristorazione della Valle d’Aosta e per la prima volta in Europa sarà presente un ristorante delle specialità dell’Arabia Saudita. Si rinnoveranno i saloni tematici come Vivere la casa, per le imprese artigiane specializzate nell’arredamento, nella valorizzazione degli spazi su misura e nelle soluzioni per l’abitare contemporaneo w l’Atelier Moda & Design, dedicato al mondo del fashion e al design di alto livello, con creazioni sartoriali, gioiellerie artigianali e start up innovative. E infine tornerà il Salone della Creatività, il grande spazio dedicato agli hobbisti e alle arti creative e manuali tra decoupage e patchwork, con laboratori per imparare le varie tecniche. Presso la reception dei padiglioni 6/10 sarà allestita un'area bambini a cura di Leolandia con tanti servizi dedicati ai piccoli visitatori della fiera e alle loro famiglie, infatti Leolandia in Fiera sarà animata da tanti show e servizi, dove i più piccoli possono divertirsi in assoluta sicurezza dalle 12 alle 18. Inoltre sono previste anche due aree gioco, una per i bimbi dal 4-7 anni, con spettacoli e laboratori, e una per piccoli dal 0-36 mesi, con presenza di un genitore. Read the full article
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/lavazza-atp-finals-louder/
Louder Italia e Lavazza ancora insieme per le Nitto ATP Finals di Torino
Per il terzo anno consecutivo, Louder Italia S.r.l. – Part of SG Company Società Benefit S.p.A., è lieta di annunciare la collaborazione con Lavazza, Platinum Partner per le Nitto ATP Finals 2023.
Lavazza e Louder alle Nitto ATP Finals
Lavazza è scesa in campo, per questa edizione e fino al 2025, al fianco di organizzatori e istituzioni nazionali e territoriali rinnovando il proprio impegno per la città, che rappresenta tradizione e futuro dell’azienda.
Anche quest’anno, Louder ha progettato un coinvolgente percorso per gli appassionati, unendo il mondo del tennis e l’arte di preparare un autentico espresso italiano. Una combinazione perfetta per Lavazza A Modo Mio, che sfida tutti gli amanti del tennis a scoprire le regole per preparare un espresso perfetto.
Nasce così la “Home of Masters“, la Club House A Modo Mio dedicata alla Mastership Lavazza nella preparazione dell’espresso presso il Fan Village, adiacente al Pala Alpitour, nella quale attraverso un percorso di approfondimento e intrattenimento, sono svelati i segreti per gustare un espresso perfetto a casa come al bar grazie al sistema Lavazza A Modo Mio e alla Barista Technology.
I Masters dell’espresso italiano
I partecipanti sono stati sfidati a diventare “Masters dell’espresso italiano” risolvendo divertenti enigmi a tema. Ispirandosi alle Escape Room, sono stati creati vari rompicapi a tempo, con indizi nascosti nella Home of Masters. Lo staff, “originale ed eclettico”, in perfetto stile Club House, fornisce il supporto necessario per scoprire le regole della Barista Technology ed entrare a far parte della Wall of Fame dell’Espresso Italiano.
Nel Piazzale Grande Torino, adiacente al Fan Village, svetta la Maxi Tazzina Lavazza alta oltre 3 metri. Qui, all’interno di un’installazione ispirata all’iconica tazzina Lavazza, è stata creata una photo opportunity unica. I partecipanti possono scattarsi una gif animata, stampata e apposta successivamente nella Wall of Fame.
Louder ha creato una straordinaria brand experience, trasformando le Nitto ATP Finals nella casa dell’espresso italiano, accogliendo appassionati di tennis, curiosi e amanti del caffè.
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito del progetto: https://www.lavazza.it/it/nitto-atp-finals-2023
CREDITS:
Martin El Ghazali – Account Manager & Project Leader Nicola Uliari – Creative Director Luigi Naccarato – Associate Creative Director Camilla Magnano – Creative Strategist Umberto Martini- Senior Art Director Paolo Savojardo – Senior Graphic Designer Massimo Lazzarato – Production Director Marco Pittarello – Production Manager
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L'ascesa delle slot animate: portare i cartoni animati al casinò
Sin dalla loro comparsa, le slot machine sono state contraddistinte da tematiche colorate e giocose. Nel tempo, hanno subito una trasformazione sostanziale e nell’era contemporanea, pullulano di personaggi vivaci che contribuiscono a un livello di coinvolgimento senza precedenti. In questo articolo vedremo l'ascesa delle slot animate: portare i cartoni animati al casinò. Cosa sono le slot animate? La prima osservazione da fare, ruota attorno al sorprendente contrasto tra simboli statici e personaggi animati nelle slot machine. I simboli statici sono disegni stazionari che in genere rappresentano frutta, barrette o altre icone correlate al gambling. Al contrario, i personaggi dinamici possono essere programmati per attraversare il tabellone di gioco o coinvolgere i bettor attraverso parole ed effetti sonori. La presenza di protagonisti dinamici apre anche le porte a storyline più intricate, qualcosa di irraggiungibile quando si utilizzano solo simboli statici. Gli sviluppatori sfruttano questi personaggi per costruire narrazioni e obiettivi unici all'interno del gioco, creando una trama che sostenga il coinvolgimento dei giocatori durante le loro partite. Questa dimensione narrativa è ulteriormente arricchita dalla grafica di grande impatto visivo, dagli effetti sonori coinvolgenti e da altri elementi portati avanti da personaggi dinamici. Diverse categorie di animazioni nelle macchinette digitali Il tipo prevalente di animazione presente nei giochi di slot, comprende sia rappresentazioni 2D che 3D. I personaggi 2D sono immagini piatte, spesso caratterizzate da movimenti basilari come la rotazione o l'alterazione delle espressioni. Anche se queste animazioni infondono vitalità al gioco, la loro capacità di interazione con l’utente è alquanto limitata. Al contrario, i personaggi 3D offrono un’esperienza decisamente più coinvolgente: un esempio è Reactoonz di Play’n GO. Sfruttando la grafica 3D, questo titolo presenta mostriciattoli alieni estremamente dettagliati che imitano l'aspetto e il movimento di individui reali. Questi personaggi sono spesso programmati per interagire con i giocatori in modi sfaccettati, come offrire guida o fornire indizi. Animazioni di questo tipo, favoriscono un senso di coinvolgimento nel game e in effetti Reactoonz slot sta diventando sempre più popolare, offrendo un'esperienza personalizzata ai bettor e dando vita ad una vera e propria saga. Il ruolo del 3D nella creazione di giochi di successo Creare personaggi accattivanti è fondamentale per un'esperienza coinvolgente. Il rendering 3D avanzato consente agli sviluppatori di scolpire personaggi incredibilmente realistici che coinvolgono i giocatori nella narrazione. Queste immagini vivide creano ambienti complessi, con paesaggi e scenografie sontuosi che intensificano l'atmosfera generale. Gli sviluppatori innovano costantemente per ampliare i confini del design delle slot, includendo una tecnologia 3D all'avanguardia per consentire dettagli senza precedenti ed estetica ad alta fedeltà. Ciò consente un gameplay più dinamico e coinvolgente rispetto ai simboli statici del passato. L’ascesa delle macchinette digitali in stile fumetto L’influenza dell’arte dei fumetti è un'altra fonte d’ispirazione per gli sviluppatori. Questo stile utilizza grafica animata, movimenti esagerati e tonalità vivaci per coltivare un'atmosfera spensierata e giocosa. Le immagini in stile fumetto trasportano in un mondo stravagante, mantenendo il coinvolgimento nel tempo. I fumetti consentono inoltre ai creatori di costruire trame e missioni uniche all'interno dei giochi. Un game a tema supereroi, ad esempio, può presentare protagonisti che combattono un nemico sinistro, aggiungendo uno strato narrativo avvincente all'esperienza. La linea di fondo In questo articolo abbiamo discusso l'ascesa delle slot animate: portare i cartoni animati al casinò. Il design delle macchinette digitali è una forma d’arte in continua evoluzione. Attraverso personaggi dinamici, rendering 3D come nel caso di Reactoonz e grafica ispirata ai fumetti, gli sviluppatori stanno creando esperienze straordinariamente coinvolgenti. Inoltre, spingono continuamente i confini creativi per aumentare il coinvolgimento degli utenti Il successo delle slot gratis dipende dai creator che sempre più si concentrano sulla costruzione di narrazioni accattivanti e multidimensionali che intrattengono a tutto tondo i giocatori. Foto di LoggaWiggler da Pixabay Read the full article
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Arcane: Benvenuti nel mondo di League of Legends
Arcane, la serie animata Netflix ispirata al videogioco League of Legends, la prima stagione è disponibile sul catalogo Netflix mentre per la seconda ci tocca attendere Novembre 2024.

Arcane: Jinx in una scena della serie
Stupore, curiosità, soddisfazione. Con queste tre sensazioni nel cuore che vi inzio a parlare di Arcane la serie basata sul videogioco League of Legends e disponibile su Netflix. Ma vediamo nell'ordine queste sensazioni: stupore per quello che abbiamo potuto guardare, o dovremmo dire ammirare, curiosità di come proseguirà la storia; soddisfazione per un adattamento che appariva molto complesso, data la natura del gioco da cui si partiva che ha iniziato il suo cammino nel 2009 (la serie è stata annunciata proprio in occasione del decimo anniversario del gioco), e risulta accessibile anche a chi ne è a digiuno.
Storia di due città

Arcane: Vi e Jinx in una immagine della serie
Partiamo dall'ultimo punto e dalla capacità di Arcane di immergere chiunque, che sia o meno addentro al mondo di League of Legends, in un'ambientazione che accoglie lo spettatore e si rivela poco a poco, di scena in scena, ma intriga e conquista sin dalle primissime battute con la sua atmosfera e ricchezza. È infatti immediatamente palese la profondità dell'ambientazione in cui ci stiamo immergendo, oltre che la consapevolezza che gli autori hanno di essa. Siamo nel mondo di Runeterra, ma Arcane concentra la sua attenzione su una piccola regione che si mantiene in delicato equilibrio tra la città ricca di Piltover e lo squallore di Zaun, una tensione che monta e rischia di esplodere: se da una parte emerge una nuova tecnologia chiamata Hextech che rende democratica, e pericolosa, la magia, dall'altra a Zaun una nuova droga trasforma gli esseri umani in mostri.

Arcane: Zaun in una scena della serie
I Campioni di Arcane

Arcane: Sorelle in azione in una scena della serie
Una tensione e rivalità che è terreno fertile in cui seminare spunti da sviluppare nell'arco dei nove episodi della prima stagione, ma anche personaggi in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore con le proprie personalità e imprese. Personaggi in gran parte mutuati dai Campioni di League of Legends, consolidati e già popolari presso il pubblico del gioco, ma di immediato impatto anche per chi li incontrerà per la prima volta in Arcane. Pensiamo a Vi, a cui dà voce Hailee Steinfeld, che colpisce subito per il suo look dai capelli rosa, ma intriga per l'evoluzione che sembra promettere a partire dal suo ruolo come piccola criminale di Zaun; sul fronte opposto in Piltover troviamo un'altra figura di spicco come Jayce, doppiato in originale da Kevin Alejandro, con un ruolo importante nell'invenzione dell'Hextech.

Arcane: Vi e Jinx con Vander in una scena della serie
Ma la lista è lunga e il cast di Campioni di Arcane è corposa, da Jinx, sorella di Vi, a Caitlyn Kiramman, da Mel Medarda al possente Vander, Viktor e uno Yordie come Heimerdinger. Un insieme di personaggi che si presenta con un character design e una resa su schermo di evidente valore e cura, ma che assicura varietà di situazioni e ricchezza di storie da poter raccontare, non solo in questi nove episodi della prima stagione ma anche per eventuali sviluppi futuri che ci sembrano molto probabili.
Riot Games, tra grandezza e ambizione

Arcane: Vi in azione in una scena della serie
Se parliamo di futuro è perché tale ci sembra la grandezza, cura e attenzione posta nei primi episodi di Arcane e questi primi passi animati di League of Legends da farci pensare a un'ambizione da proiettare sulla lunga distanza, per dare alla controparte animata del videogioco una longevità e portata di pari importanza. Arcane non è un adattamento fine a se stesso, non è una mera trasposizione pensata per sfruttare un brand popolare senza aggiungere molto al materiale di partenza, ma una serie che ha la volontà e l'ambizione di sfruttare quell'ampiezza contenutistica in termini di ambientazione e personaggi per costruire qualcosa di indipendente, sensato e profondo. Qualcosa che possa camminare sulle proprie gambe con una dignità autonoma e matura.
Una serie che colpisce nel segno

Arcane: una momento action della serie
E sono gambe robuste quanto agili. Possenti sia dal punto di vista artistico che tecnico, per una resa visiva di grandissimo impatto. Si resta a bocca aperta per tutto l'impianto della serie, dalle scelte cromatiche alle scenografie curatissime e l'attenzione per i dettagli, ma ci si lascia trasportare da una messa in scena solida e dinamica, fatta di inquadrature mai banali, funzionali al racconto ma dal valore aggiunto prezioso. Anche dal punto di vista puramente tecnico, Arcane è una gioia per gli occhi, con un'animazione fluida e travolgente che funziona sia nei momenti più action che quelli d'atmosfera, scelte di design originali e un validissimo supporto anche dal comparto audio in ogni aspetto, dal sonoro che rende vivo il mondo di Runaterra alle canzoni, a cominciare dall'opening firmata dagli Imagine Dragons e da tutta la soundtrack.
Conclusioni
In conclusione non potremmo essere più soddisfatti di Arcane, la serie ispirata al mondo di League of Legends di Riot Games, che poggia sulle solide basi del materiale di partenza per costruire qualcosa di autonomo e ugualmente forte, capace di coinvolgere anche chi è a digiuno del videogioco lanciato nel 2009. Ambientazione ricca, personaggi intriganti, un comparto tecnico da lasciare a bocca aperta e una messa in scena mai banale, che colpisce da subito e tiene incollato lo spettatore.
Perché ci piace👍🏻
Un’ambientazione ricca e consapevole di se stessa.
Personaggi intriganti dal punto di vista visivo che promettono profondità nello sviluppo narrativo.
Una messa in scena curata e mai banale, fatta di scelte d’impatto ma funzionali al racconto che viene veicolato.
Livello tecnico sorprendete, con animazioni fluide e una resa complessiva di alto livello.
Cosa non va👎🏻
… noi non abbiamo trovato difetti.
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Proiect de casa cu parter, etaj si garaj pentru un automobil-100903

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