#cinquantino
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Cinquantino.
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Ieri ha diluviato. Ho ordinato una pizza, quando è arrivato il fattorino tirando fuori il cartone e rendendosi conto di come era messo, mi ha guardato dispiaciuto perché nonostante i loro zaini (quelli a forma di cubo) pioveva troppo e non si sa come l'acqua era entrata comunque.
Mi ha ricordato una scena di molti anni fa, dove il porta pizze ero io.
Con il mio cinquantino avevo attraversato mezza città, diluviava, arrivato a destinazione avevo fatto 7 piani di scale senza ascensore, portando 8 pizze (una sopra all'altra).
Arrivato in cima, la proprietaria di casa mi aveva detto che pagava con i buoni pasto, senza darmi un centesimo di mancia, ed incazzandosi con me per il ritardo e le pizze bagnate.
Tornando a ieri, gli ho detto di aspettarmi un secondo sulle scale, e sono rientrato in casa prendendo 5 Euro come mancia invece del solito Euro.
Gli ho detto di non preoccuparsi, che a volte capitano cose sul lavoro sulle quali non possiamo davvero farci nulla, ma che il solo fatto che fosse arrivato in orario e fosse dispiaciuto per me era motivo di premio.
È andato via con la felicità stampata in faccia.
Anche questo cerchio a distanza di molti anni si è chiuso.
PS: la pizza alla fine era anche buona e per niente rovinata
(via web)
#tumblr#coraggio#amarsi#frasi forza#frasi tumblr#cuore#si può fare#gli altri#gli altri siamo noi#amore#love#ikigai#respect#oltre#andare oltre#amore tumblr#verità#vita#pioggia#frasi#frasi pensieri#frasi vere#frasi per pensare
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@marquezista consiglia PETIT FOU FOU for celee
ERO IN CINQUANTINO A TOULOSE > cele going with the ciao to train and vale and uccio being scared for him lol
also cele prob listens to rhove 100%
So after tony effe x motogp riders, we got another hyper specific italian post, THANKS TO @marquezista who basically was the other evil mastermind behind this, we got
ACADEMY BOYS AND MOTOGP RIDERS as ANNA new album!!!
(this is once again hyper specific coz Anna has become my entire summer yes thanku) (Anna TI AMO)
Starting out strong we have
-enea as INTRO
I mean: “ pesce grosso vengo dalla costa” (“big fish im from the coast”)

IF THIS IS NOT ENEA FROM RIMINI
Also “pink lipgloss mi vesto tutta rossa” ENEA AND HIS CUNTY FUCSIA 23 on that RED BIKE
-luca marini: once again my fav posh blondie is the cuntiest song on the album BIKINI > sono sexy senza bikini, tutti i ragazzi voglion darmi i bacini (im sexy without my bikini, all the academy boys want to kiss me )
“Sai che sono bella come una model yaeh yeah” no explantion needed
“Anche quando sbaglio non imparo” (“even when i make a mistake i never learn”) > luca on honda lol
-diggia as CHICA ITALIANA
NO EXPLANATION JUST VIBESSS, the american dream propaganda for sure got to diggia
-pecco: again pecco in his overconfident era or BADDIE PECCO
"VIENI DALLA BADDIE BADDIE" (I know pecco would rather choke than listen to this but thats the best part!!!)
-bezz: bezz contains multitudes but in the end HELLO KITTY SONO TROPPO KINKY, IL MIO BB NON METTE GLI SKINNY< bezz and his indie boy Calcutta complex would rather die than be with someone with skinny jeans so!
ALSO KINKY BEZZ TRUTH
(other good bezz candidates were: "tonight" for high fattone bezz (sto highhhhhh cit.) and for depre bezz “una tipa come me" (il mio mood va giù poi su, poi giù poi su poi cit.))

hello kitty bezz to me
-franky!: controversial but ABC esp thasup verse mostly for the cannetta vibes (we all know Franky smokes the best weed for sure)
-now we get to WHY THIS ALL THING STARTED: ALEIX AND/OR JORGE MARTIN AS 30°
i don't think ive ever seen aleix (or jorge tbh) wearing clothes on their insta, they’re always naked and SUPER TANNED so A ABBRONZATISSIMA E BELLISSIMA A A OCCHI COME IL MAR CORPO CHE TI FA FARE AHH
Bonus bonus: this album is actually an aleix/jorge fanfiction coz:
“si fa una chain con il mio name sono la best bitch ever” ( he wears a chain with my name on it, im the best bitch ever)
AND

bonus bonus bonus: migno rimasto al 2020 se gli chiedi ANNA ti dice solo BANDO
thank u @marquezista again for ur precious precious knowledge!!! I nostri neuroni si sono fusi insieme
and if someone has any ideas for CELE PLS LET ME KNOW! cele the most difficult baddie :(( is cele the ultimate baddie?
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Olio miscela ELF ARC EN CIEL Mai più senza! Fai rifornimento ad un prezzo conveniente. . ☰  Home → Lubrificanti → Olio miscelatore 2t Olio miscela ELF Moto2 ARC EN CIEL, lubrificante per 2 tempi ideale fino a 125 cc e benzine verdi, conf. da 1 litro, ricambio 002842 2 recensioni clienti ▾ ELF  Prezzo:€ 14,55 (IVA inc.)€ 16,17 Risparmi:1,62 €Disponibilità: Disponibilità immediata 43 articoli a magazzino Se lo ordini oggi lo puoi ricevere entro il 18/05/2022 Quantità:Condizione:NuovoSpedizione:Spedizione GLS fascia 2 (24/48 ore): 7,00 € Spedizione gratuita per ordini superiori a 150 € (senza articoli in promozione)Codice:EF002842Guadagni:15 punti fedeltà CREA IL TUO ACCOUNT PER AVERLO A € 14,06  Hai domande su questo prodotto? Apri ora una chat. DESCRIZIONE DEL RICAMBIO Olio per miscela ELF moto 2 arc en ciel è un lubrificante ad alto contenuto di oli di base sintetici nuova generazione per scooter con motori a 2 tempi. Confezione da 1 litro applicazione scooter questo lubrificante ad alta funzionalità è particolarmente indicato per scooters con motore a 2 tempi con cilindrata minore o uguale a 125 cm3. Indicazioni ELF moto 2 arc en ciel �� Specialmente adatto per affrontare le esigenze del traffico urbano (stop and go) e degli spostamenti interurbani (intercity). Prescrizioni la composizione di elf moto 2 arc en ciel è compatibile con i carburanti senza piombo. Il prodotto è prediluito e, pertanto, adatto all'ingrassaggio separato e alla miscela. Il contenuto di olio deve essere modulato in funzione delle raccomandazioni del costruttore. I componenti della formula rispettano le esigenze della marmitta catalitica 2 tempi. Specifiche synthetic-fortified ELF moto 2 arc en ciel è rinforzato con oli di base sintetici atti a garantire un'ottima protezione del motore e dei pezzi circostanti sae30 la bassa viscosità (sae 30) ed i solventi appositamente selezionati di elf moto 2 arc en ciel facilitano la miscibilità tra lubrificante e carburante. . #elf #moto #ricambimoto #motoricambi #motorparts #sccoterparts #125 #125cc #50 #50cc #2t #2tempi #arcenciel🌈 #olio #miscela #oliomiscela #cinquantino #centoventicinque #fms2com #FMS2 (at FMS2 - Ricambi moto) https://www.instagram.com/p/CdglfSush8-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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E pensare che una volta tutto quello che si poteva desiderare a 14 anni non era lo smartphone ma il Phantom F12 della Malaguti. Il prezzo poi era quello più o meno. Forse anche meno di certi smartphone 😅 . . . . . . #malaguti #phantomf12 #phantom #scooter #motorino #50 #cinquantino #foto #fotografia #photo #photos #fotografie #photography #pics #picoftheday #picture #pictures #photooftheday #pictureoftheday #fotografo #photographer #federicomalerba #federicomalerbafotografo #malegroup https://www.instagram.com/p/CF9_Y63n0Qz/?igshid=1w9qnd74u07xg
#malaguti#phantomf12#phantom#scooter#motorino#50#cinquantino#foto#fotografia#photo#photos#fotografie#photography#pics#picoftheday#picture#pictures#photooftheday#pictureoftheday#fotografo#photographer#federicomalerba#federicomalerbafotografo#malegroup
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Daide Perez by Daniele Scarponi, Maria Antonietta Cardea & Il Cinquantino Lab
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Lo so, sembra assurdo scrivere un post su un "cinquantino" ma... sono stati 13 anni in cui siamo stati insieme, in realtà ti avrei preferita blu, ma alla scelta tra bianco e rosso, ho preferito il rosso, e comunque mi sei piaciuta ugualmente! Sei stata il mio primo mezzo di locomozione, e fino a qualche mese fa il mio unico possibile, per questo ti ho portato in lungo e largo per l'Italia, assieme ci siamo fatti mezzo Centro Italia e ti ho voluto portare fin qui in Veneto. Mi hai dato diverse rogne, fin dall'inizio lo ammetto, ed anche molto costose, ma mi hai anche dato tante soddisfazioni: c'era chi mi ha sfottuto perché avevo te, ma io con te andavo senza farmi problemi dove mi era chiesto di andare, altri con un'autovettura e magari vicini al luogo stabilito, quante volte si sono inventati scuse idiote per non esserci?!? Su di te ho vissuto momenti tristissimi, ma anche momenti indimenticabili, su di te sono saliti tutte le persone che sono state importanti nella mia vita. Su di te ho riso, ho cantato (spesso più forte della radio), ho pianto a dirotto, ho dormito, sono andato a velocità lumaca (soprattutto quando prendevi tanta pioggia) e sceso dalla Somma oltre ogni limite e ben oltre i tuoi 6 cavalli di potenza che mai ho alterato, andato con la neve, con la nebbia, con il sole a picco, di notte, tanto di notte ... Per questo oggi salutarti per l'ultima volta è stato per me come perdere (di nuovo) un grande affetto: è vero che erano 2 anni che eri chiusa in garage, ma per me eri una seconda casa, la mia unica proprietà, e farti demolire senza la prospettiva a breve di sostituirti (cosa che avevo pensato, ovvio che non eri eterna ma volevo tenerti finché non ti avrei cambiata... no ridurre ad un cubo per "spending review" per delle spese che io avrei fatto meglio e differentemente) mi rende il tutto più difficile da accettare in questo momento. 😪 Addio Rossina, nonostante tutto è stato bello averti! 😪 (presso Spinea, Veneto, Italy) https://www.instagram.com/p/CkwhghrKzNO/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Ti ho stretta nel mio letto, con la febbre alta. Ci siamo urlate che stavamo sbagliando direzione mentre uno sfigato con la falsa passione per Nietzsche provava a rimorchiare al nostro ultimo falò insieme. Ho creduto di averti ferito solo perché eravamo cadute dal mio cinquantino per stare dietro a un camionista scorbutico. Ti ho lasciato mangiare l’ultimo pezzo di tiramisù al cioccolato. Ci siamo raccolte per strada a vicenda, piagnucolanti, per niente lucide, sofferenti da morire ma con amore, l’una per l’altra. Mi hai struccata quando alla fine dell’ennesimo disastro che avevo combinato non riuscivo a reggermi in piedi. Abbiamo cantato a meno di cinque metri da Jovanotti “Mi Fido di Te”, abbracciate, euforiche, stanche di gioia. Sei stata l’unica a cui ho concesso di sfogliare il mio libro preferito, il solo che è stato in grado di riparare il tuo cuore spezzato. Andare alla Mondadori era il pomeriggio migliore in cui potessimo sperare e ascoltare musica triste con alla mano un buon rosso sembrava poter guarire ogni nostra malinconia. Ti ho guardata dormire dopo le albe più attese della storia. Ho provato a non farti morire quando di pomeriggio ci veniva solo voglia di hot dog, sushi, caramelle e dopo qualche boccone continuavamo a sfidarci a chi dovesse vomitare prima. Quando ascolto “Certe Notti” non riesco a non pensarti perché nonostante fossimo -un cerchio- e -un quadrato- sono quasi sicura che non ci fosse incastro migliore nelle giornate più fredde e in quelle più calde. Parlarti era come attraversare un Cézanne disarmata. Guardarti sfinita coincideva con un mio fallimento.
Scusarmi non è mai stato così difficile come con te.
So che mi leggi. So che non tornerai. So che non tornerò da te. So che c’è tanto altro ma probabilmente te lo ricordi come me ne ricordo anch’io. Non dimentico nulla, non potrei mai. Volevo solo farti sapere che stai diventando sempre più straordinariamente bella e che sono fiera di te, piccolo essere umano tra i più strampalati che potessi mai immaginare di conoscere. Ti vorrò bene, ovunque tu possa trovarti, ovunque io possa trovarmi. Te l’ho promesso, nonostante tutto.
E quindi insomma, non eravamo mai d’accordo su niente ma cazzo se mi manca non essere mai d’accordo su niente con te.
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Tu mi hai amato prima che lo facesse il pubblico Adesso dubito di tornare indietro in questo senso unico Ricevo accuse, da che pulpito? Le persone lasciate sole mi scusino Ricordi, lavoravo col salario da schiavo e rischiavo il fondo Te mi raccoglievi con un cucchiaio Più nel profondo baby, dove Tedua ha nascosto Mario Ti ricordi quel bacio dato al semaforo Sul mio cinquantino con la marmitta truccata Più di te, che essendo bella in partenza Non ti sei messa mai troppa terra in faccia Insomma sembravamo alla partenza di un circuito In corso Buenos Aires, ma cademmo da fermi Limonando presi da un cortocircuito, e menomale Le macchine dietro iniziarono a sorpassarci ma noi imperterriti Intenti a baciarci, perché a venti anni ami fuori dagli schemi mentali Anche tra diversi ceti sociali, yo Ti ho persa e cercata come la farfalla dell'orecchino In ogni stanza del condominio Per te ho il cuore d'oro zecchino E infatti canto come un bambino ed incanto alla Mago Merlino Scusa se non ti ho capita, è che appena Ci penso freno il treno, tremo e fremo dalla gelosia Io che tra l'ego di strada e quello dell'artista Ti volevo soltanto mia L'idea di saperti nuda per la scena di qualche regista Sono stato superficiale, tu parlavi di arte Non ho mai litigato così forte con le donne Se non con te e mia madre Ti ho tolto quei vestiti di dosso Poi li ho tolti dalla mia stanza Tu mi hai perso una felpa Ci tenevo abbastanza Però non posso toglierli dal bagaglio delle esperienze Quelle fatte assieme Perciò ti indosso e ho addosso il tuo profumo per sempre Tu il mio linguaggio tagliente Tutto il male sepolto, il mare sbatte allo scoglio Sale batte la neve, un gatto miagola al porto Tutto non cambia secondo il fatto che se hai il fiato corto è faticoso cambiarlo L'unica cosa che cambia È che da quando te ne sei andata c'è un'altra aria Infatti l'assenza del tuo profumo rende Milano più inquinata, yo Poi ci ha confusi la fama Il sesso è diverso con chi non ti ama, a volte appaga lo stesso A volte per farlo si paga O non tieni a bada il tuo istinto più animalesco, perverso Io non ti ho messo dietro alla spunta blu Di qualche Betty Boop, tu Più che un tour è un puttan tour Ma sai che snobbo queste groupie Il primo amore non si scorda Ti prepara a quello per fare famiglia Nella più banale storia, Insta su ogni donna Che ti lascia, come quelle digitali lascian la sua impronta Non è la story della ricca diva e il povero arricchito da artista Io liricista alla ricerca di un compromesso Per vendere, commesso della musica più criptica Togliendo il sigillo dalla cripta affinché venga capita Tu ti sei accorta e infastidita Mi hai rincorso ed io fuggivo Ma non ho vinto la partita Per quanto un uomo ami il prossimo per amor proprio Se ha paura dell'abbandono, resta solo Metti davanti il lavoro O è un bambino che piange perché non gli piace il tuo gioco in dono Finalmente mi scuso e ti faccio un regalo Sono felice di riuscire a voltare pagina Con quel poco di quel poco di saliva dall'ultimo bacio Rimasto conservato nell'anima Sei di un altro e lui beato, ti ha toccato E un brivido mi ha toccato Gli altri mi chiamano Ero felice solo se c'è Cilia Oggi se le tue ciglia si bagna quando gli occhi piangono Ti ho tolto quei vestiti di dosso Poi li ho tolti dalla mia stanza Tu mi hai perso una felpa Ci tenevo abbastanza Però non posso toglierli dal bagaglio delle esperienze Quelle fatte assieme Perciò ti indosso e ho addosso il tuo profumo per sempre Tu il mio linguaggio tagliente
Tedua - Sailor Moon
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viaggio a corfu
giovani belli e attraenti alticci pazzi e pieni di aspettative l’alcool ci faceva sentire che avremo rivoltato l’isola cose folli sarebbero successe sbornie ragazze mazzate risate una due settimane da scorrribbandare come scunizzi in vacanza pronti a piombare su ogni pollastra che ci sarebbe capitata. in mente tutti quanti in due settimane la sfida una grande scopata io piccolo timido e indifeso non sapevo di essere il prescelto insieme a un altro dello compagnia gli altri affogati nelle sbronze piu colosali l’alcool sarebbe stato la loro amante peccato per loro loro sottofondo io il protagonista giornate di pura follia . arriviamo in una pensione una villa a due piani piena di camere vista spettacolare panorama mozzafiato tutto era iniziato ci riposiamo ci svegliamo io nudo con il cingillo al vento mi affaccio a quello spettacolo di mare e omaggio l’isola con un buongiorno mondo il mio amico apre gli occhi mi vede e ride che cazzo fai nudo alla finestra volevo una ragazza al risveglio no le tue natiche che svolazzano al mio cospetto mi hai traumatizzato ci vuole una sbornia corro vado a comprare quello che mi capita sotto tiro dal supermarket piu vicino torno ci riuniamo iniziamo abere brindisi cordiali ci sfidiamo a poker chi perde beve si fa orario di pranzo una bidonata di pasta tampona la nostra fame galoppante iniziano i gavettoni colpisco uno direttamente in faccia gli esplode l’acqua su tutta la sua faccia lui mi guarda incazzato te la faro pagare cazzo la sera si avvicina non aspettavamo di meglio le discoteche pullulano di ragazze e musica shiuma alcool e follia noi non attendavamo di meglio ancora un’altro giro di birre vado a comprarle torno arrivo qualcosa mi puzza di strano quello che si era incazzato aveva cagato in una bacinella e l’aveva nascosta nella stanza mi incazzo per poco finiamo a mazzate li volevo rovesciare la sua merda addosso unìaltro gavettone in piena faccia con i suoi ricordini che gli incipriano la faccia per poco parte il colpo mi bloccano la rissa è sedata ci facciamo una grande risata per poco volava merda su tutta la villa ,che avrebbe detto il padrone se avrebbe visto le pareti da bianche ad opere d’arte sul marroncino imbrattate come se un artista avesse voluto schizzare colori a cazzo di cane per dare un tocco di entusiasmo a questa vacanza che iniziava gia con questi buoni propositi. be ultimo giro ingollamo tutta la birra assetati come se fosse acqua nel deserto siamo pronti ci avviamo la prima serata riscaldamento quello piu sciolto e famelico il sottoscritto scherzo approccio e ciao gioia e cia bella baci baci vuoi ballare sempre rispettoso ma molto intraprendente l’alcool mi dava il giusto tono 4 serate passate tra discoteche sbornie e approcci falliti con le ragazze un po di strategia la discoteca che frequentavamo non era il posto giusto le ragazze se la tiravano noi ci avvicinamo loro si allontanavano noi non le cagavamo loro si allontanavano noi parlavamo tra di noi loro ci guardavano losco io ballavo e non me fregava niente mi divertivo aspettavo il momento buono ma cavolo sembrava che ogni maschio la dentro veniva infettato dalla peste bubbonica mentre le ragazze erano in quarantena la schiuma copriva le manate in culo e sulle tette per fortuna non capivano da dove arrivano le mani e gli schiaffi andavano su chi non c’entrava niente noi a morire dalle risate uno si è preso uno scuppolone in faccia che era segnato a vita un tatoo alla mike tyson a cinque dita e poi il caso ha fatto scoccare la scintilla. noi eravamo in preda alla figa io stavo tranquillo studiavo cercavo di rendermi conto qual era il posto giusto per rimorchiare un posto con musica bassa e possibilita di conversazione.avevamo adrenalina in corpo troppi soldi spesi volevamo iniziare a rubare una borsa qualcosa dal supermarket per risparmiare io feci la cazzata che mi permise di conoscere una sventola dalle mille e una notte o da mille notti solamente .stavamo nella solita discoteca ci eravamo organizzati per il colpaccio una borsetta io me ne stavo buono al bar a bere il mio vodka redbull azzo vedo due tipi con una ragazza la borsetta piccola sul bacone se lo faccio sono un coglione tac tutti e tre si girano scatta l’improvvisazione la prendo scompaio nella folla mi dileguo esco il mio amico mi segue il bodiguard li fa un cenno lui non capisce si prende un manrovescio un’altro mi segue io me ne accorgo sparisce la borsetta dalle mie mani lui mi prende ritorna siamofotografati non possiamo piu entrare sai che c’è le fighe sono d’oro voi c’avete le mani pesanti eun bene che abbia fatto sta cazzata ci leviamo da questo posto andiamo all’ old tree musica bassa poca gente si balla vedo quella seduta su uno sgabello io dico al mio amico invitiamole aballare per amor di di dio cicchetto siamo pronti balliamo fenomanale milanese piu grande non vi dico l’armamentario ci scambiamo il numero è fidanzata io le dico be se cerchi compagnia chiamami lei non ci contare il lido è piccolo io ci incontreremo baci addio. il giorno dopo la vedo saluto mi fermo li non insisto il secondo giorno la fermo ci scherzo a lei piace la stuzzico lei provocante asseconda attimi di rimorchio scappa e fuggi va avanti per un’altro e poi lei si fa sentire usciamo ho voglia di farmi un giro affitto una moto era la mia prima volta andavo una bomba la carico sul sellino nel viaggio le dico sai e la prima volta che porto un cinquantino lei scanta ma si tranquillizza ero lucido tranquillo e sicuro la porto su una spiaggia tranquilla bella come lei sabbia dorata come la sua pelle occhi verde acqua come il mare blu cristallino col fondale abissale lei nuota io distante le parlo poco le lascio spazio lei mi confida sei diverso mi lasci liberta non mi stai attaccato io be non siamo niente mi sto godendo la giornata e la compagnia schivo passiamo molto tempo in silenzio quel silenzio era mille parole era come se ci stessimo parlando con il corpo lei era sempre piu a un passo dall’avvicinarsi io non facevo niente lasciavo che lei si decidesse . la giornata fini lei era stata bene mi disse non posso piu vederti sono fidanzata è sbagliato be allora dissi arriverderci sono stato bene anche io buona vacanza nessun cenno della minima importanza lei cresceva io non le davo soddisfazione io ero il cacciatore senza fare il minimo sforzo dissimulare un po tutto qui . la sera stessa conoscemmo delle toscane io avevo in mente lei una ninfomane di queste aveva in mente me mi prese andiamo a casa la portai controvoglia lei si denuda fa uno streep tees io guarda non se è la cosa giusta lei fanculo mi sbatte sul muro lo facciamo selvaggiamente senza pudore con rancore con sfogo con pulsazioni a ritmo veloce lento uno sbattimento non cedeva mai lei continuava non si fermava io non mi fermavo siamo andati avanti per un po avevo fatto un incontro di pugilato graffi schiaffi sangue sulla schiena cazzo una iena guarda si è fatto tardi lei sdraiata secondo giro io me la tiro guarda gia mi hai ridotto cosi che al secondo chiamiamo il pronto soccorso lei vabbe ce per un bel po io dai la serata e giovane andiamo dagli altri e poi facciamo direttamente in ospedale che se mi spezzo qualcosa almeno siamo gia sul posto mi faccio il gesso e sono piu protetto che con te del preservativo non mi fido . torniamo lei mi stava cercando la sventola dell’old tree io esco ci becchiamo tutto si ferma e lei mi dice senti ho ripensato a quello che ti ho detto mi sono sbagliata te lo volevo dire mi piaci piu del mio ragazzo io l’ho lasciato oggi vorrei che noi due passiamo le prossime giornate insieme se ti va io me la gioco l’ultima carta faccio una faccia sardonica sospiro aspetto un momento e poi le dico guarda ormai è troppo tardi lei si blocca ghiacciata io mi godo quella faccia aspetto sorrido teneramente guarda che scherzo e poi la bacio stiamo li sulla spiaggia baciarci per mezzo ora lei andiamo a casa io si e no perche era complicato dirle guarda mi sono allenato gia un bel po con un’altra vabbe faccio andiamo ero contento non aspettavo di meglio ma ero un po stanco ma cavolo mai tirarsi indietro arriviamo.......lei bella ma passiva praticamente una bambola potevo farle cio che volevo passivo le sto dentro non facciamo sesso era diverso c’era passione lei geme io la guardo negli occhi lei nei miei le affero tutte due le mani e vado avanti lei inizia venire trema dalle gambe non ci fermiamo lei si gira un capolavoro ..... ho dormito con lei quella notte fra le sue braccia la mattina svegli abbiamo fatto colazione con le amiche poi siamo tornati in camera abbiamo giocato coccole cuscinate baci ci siamo guardati non si parlava molto ma i nostri corpi si attraevano era magnetismo .noi non parlavamo molto ma erano i nostri occhi a parlarsi le noste mani quando si afferravano le nostre labbra quando si bagnavano dei nostri baci lei veniva rimorchiata da altri ragazzi ma le piacevo io io ero presente mentre era rimorchiata non facevo niente lei tornava mi baciava mi abbracciava mi sorrideva era felice le davo liberta io mi fidavo e lei pure giocavamo ma i nostri corpi ogni sera erano insieme una cosa sola uno dentro l’altro occhi che ti entravano dentro parole non servivano io mi ricordo il suo sorriso quando tornava dall’essere rimorchiata mi baciava mi guardava intensamente provabilmente se non ce ne fossimo andati da quell’isola quel sogno non sarbbe mai finito
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Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l'ho mai capito, da costringermi a inforcare il mio bat-cinquantino, ormai a pezzi e senza freni (quando mi deciderò a farlo riparare?), e girare a caso fissando negli occhi le ragazze che incontro per sapere che non sono solo. Se qualcuna mi guarda io esisto. Ma perché sono così? Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di... manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un iPod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nell'emozione dal colore giusto. Se ho bisogno di innamorarmi: rock melodico. Se ho bisogno di caricarmi: metal duro e puro. Se ho bisogno di pomparmi: rap e crudezze varie, parolacce soprattutto. Così non resto solo: bianco.
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Avendo un nome che evoca subito alla mente una vecchia ricurva (Annunziata, Addolorata, Pietrina!) quando il corriere mi ha visto scendere ha chiesto: "Oronza è tua madre?" "No, sono io, mi chiamo Concetta... sembra il nome di una vecchia, lo so" "Puoi sempre cambiarlo, Gigia (vocativo)" + suo occhiolino + mio risolino da oca + immediata seria realizzazione "Sarebbe addirittura peggiore!" (+ io che avrei dovuto indicare in quale parte del riepilogo dell'ordine sul suo palmare era segnato il mio numero di telefono ed accennare al fatto che mi sta assolutamente bene un appuntamento nel buio di un cinema in cui all'inizio siamo seduti con un posto vuoto fra di noi e solo una volta calate le luci mi sposto vicino a lui per slacciargli i pantaloni, così da poter continuare a dire ai suoi amici che per principio non esce con ragazze sopra i 50kg senza essere scoperto in flagrante).
Tralasciando il fatto che adesso abbandonerò le mie fantasie sugli uomini vestiti in intimo femminile per abbracciarne di nuove su ragazzi che mi rivolgono la parola (nuovo raro fetish, se ne trovano di più che si eccitano col muco - ne avevo beccato uno su un forum che a gennaio prendeva un treno regionale ed aveva un'erezione ad ogni starnuto delle pulzelle in carrozza), quindi uomini che mi scopano mentre hanno su il caschetto del cinquantino col logo delle poste, una volta rientrata in casa ed aver fatto un bidet, ho cercato su google "nomi da vecchia" per paranoia, ed ebbene, il mio nome era in elenco dopo Giuseppina e Assunta, e subito prima di Giancarla.
NOME DA VECCHIA CERTIFIED.
--> Andrea ha ragione, quando sarò vecchia il nome mi calzerà come un guanto come il preservativo taglia xl figura da indossato sul pene del corriere (ho un chiodo fisso, due, ed è scopare, ed è morire).
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Daide Perez by Daniele Scarponi, Maria Antonietta Cardea & Il Cinquantino Lab
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Nuovo post su https://is.gd/ZE46Gh
Il mio “Scarabeo”, la barista gentile e i passerotti festosi
di Rocco Boccadamo
Alla “Pasturizza”, dopo alcuni giorni di pesante, anzi, a tratti, opprimente, scirocco, da ieri ha iniziato a prevalere il ben più gradito vento di maestrale, con i suoi refoli, come è noto, provenienti da direzione nord – nord ovest.
Quindi, si è ripreso a respirare a polmoni pieni e distesi, con correlate sensazioni di sollievo e benessere ed è divenuto più allegro lo stesso stormire delle fronde dei pini.
A parte l’aggiuntivo e determinante godimento del mare a portata di mano, in questa atmosfera, bisogna proprio dirlo, sì che è una bella estate. Peccato che Imma ed Elena abbiano dovuto far ritorno alla loro abituale residenza, ma, tanto, a fine luglio, saranno nuovamente qui.
A proposito di ventilazione, mentre vado riprendendo amicizia con la penna, avverto che l’amico maestrale sta scivolando addirittura verso una netta tramontana, il che dovrebbe presupporre che, almeno per un tratto, si potrà ben sperare quanto a livello di appagamento fisico generale e, soprattutto, in termini di sonno ristoratore.
° ° °
Essendo in scadenza la revisione annuale del mio ciclomotore “Aprilia”, un cinquantino “Scarabeo”, approfittando del clima caldo, ho osato sfidare i residui postumi di un recente malanno personale ponendomi in sella al veicolo e, così, raggiungendo, in assoluta indipendenza e autonomia, l’apposito Centro di verifica e controllo, situato a San Cassiano, a dodici chilometri di distanza da Marittima.
Alla moderata velocità del mezzo, ho letteralmente goduto della breve trasferta su due ruote. Grazie allo scarso traffico, ho, fra l’altro, avuto modo di occhieggiare sulle distese di campi e giardini con una serie di raccolti pronti e anche sui copiosi frutti pendenti dagli alberi, specialmente nespole e albicocche.
Affidato lo “Scarabeo” al giovane addetto alla revisione, nelle more che si provvedesse all’adempimento, mi sono spostato a piedi nel vicino esercizio di pasticceria e bar “Le dolci fantasie”, ordinando un caffè in ghiaccio e un pasticciotto piccolo con crema. Dopodiché, approfittando della climatizzazione attiva nella sala, mi sono trattenuto a un tavolo sfogliando un quotidiano locale.
A servire al bar, avevo da subito scorto una giovane donna bionda, carina e sorridente, cioè a dire carica di naturale empatia. Sicché, avanti di sortire dall’esercizio, non ho resistito a riaccostarmi al bancone, incrociando nuovamente quel volto piacevole e facendo partire, in un attimo, la sequenza: “Complimenti, sei molto bella!”, “Non sei italiana, vero?” (risposta, “Vengo dalla Polonia”), “Ma parli benissimo la nostra lingua” e lei: “E’ ormai da tanto tempo che vivo qui”.
Quindi lo scambio finale di un arrivederci.
Riguadagnato lo stabile del Centro revisioni, mentre l’operaio si accingeva a dare inizio al controllo del mio “Scarabeo”, io mi sono messo tranquillo ad attendere nei pressi di una parete del grande capannone.
Invero, di fatto, è stata una pausa di calma tranquillità e, però, dai connotati speciali.
A voler dire che il vasto locale risuonava di un vero e proprio concerto di cinguettii, per opera di un nutrito stuolo di passerotti, i quali volteggiavano da padroni, insomma a loro completo agio, in lungo e in largo, appena più in basso rispetto alla volta del capannone, di tanto in tanto annidandosi in piccole aperture esistenti lungo i muri perimetrali, guizzando velocemente, sempre col sottofondo dei loro minuti e pure vivaci cinguettii.
A un certo punto, ho notato che il giovane revisore interveniva con battiti delle mani, quasi a voler amorevolmente raccomandare ai volatili di non esagerare, di contenere il loro festoso saettare. Mi è sembrato che, tra le parti, esistesse una sorta di “accordo fra gentiluomini”, per una convivenza senza eccessi da rispettarsi reciprocamente.
A valle di un simile opinato accordo, un particolare effetto concreto: nessuna traccia degli ospiti alati sul pavimento del capannone, mentre esattamente l’opposto era dato di vedere volgendo lo sguardo verso i numerosi grandi fari di illuminazione fissati al soffitto, in alto.
Le relative coppe esterne e, in parte, anche i frontali luminosi, mostravano, più che evidente, la presenza dei “bisognini” dei passerotti ospiti del Centro revisione autoveicoli di San Cassiano.
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