#corean
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evadelaaa · 2 months ago
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Hiii there 🤎 Where are you from ?
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netxno · 4 months ago
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the city anthem
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arhygatoo · 1 year ago
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🪡
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worlds-of-imaginations · 7 months ago
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Toraden (2)
One of the oldest cities in the Toraden region is located in the south of the country. It is the city of Denshima, founded in 1200 BC. Today, this medium-sized city has 180,000 inhabitants. The main means of transport here, as in many other cities in the country, is the tram and the city railway. The city's pride is its well-preserved gates and city walls from the 15th century.
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postcard-from-the-past · 10 months ago
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Corean flag on a vintage postcard
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horrorgalery · 2 years ago
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caoticaaa · 2 years ago
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<3
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nightofathousandtears · 2 years ago
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inmwik · 2 years ago
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alicialinns · 2 years ago
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Quero deixar meu cabelo crescer assim apoiam?
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worlds-of-imaginations · 7 months ago
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Toraden (4) Castle in Okidessa
Some random views from the city of Okidessa. It is the second largest city, located in the center of the country. The symbol and main monument of the city is the imperial castle from the period when Okidessa was the capital.
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pleaseanotherbook · 2 months ago
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Lemon di Kwon Yeo-Sun
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«La morte crea un solco profondo tra i vivi e i defunti» aggiunse Da-on in tono solenne. «La morte è li e noi siamo qua. Quando si muore, a prescindere dalla rilevanza del defunto, viene tracciata una linea infinita tra quella persona e il resto del mondo. Se con la nascita si entra nel mondo dei vivi, con la morte si viene sbattuti fuori con un semplice calcio. Ecco perché credo che la morte, con il suo recidere qualsiasi cosa per sempre, sia più obiettiva e dignitosa della nascita, che è il punto di partenza di tutto» disse Da-on con calma, come se stesse leggendo da un libro.
"Lemon" di Kwon Yeo Sun è un volumetto edito da Il Saggiatore che ho letto nel mio periodo di fissazione per i romanzi coreani, che non si è davvero spento neanche ora, ma forse ha preso un attimo una sosta. Chiunque mi conosce vagamente nella mia vita fuori dal web sa della mia ossessione per i limoni e il titolo ha da subito esercitato una forza magnetica su di me, non potevo certo lasciarlo lì, una storia sorprendente e amara.
«Per molto tempo ho cercato con fervida immaginazione di ricreare nella mia mente il secondo interrogatorio di Han Manu come se volessi incastrare dei mattoncini Lego. Il giovane era stato interrogato ben sette volte ma era questo interrogatorio quello in cui ci si era avvicinati più alla verità e alla direzione che infine avrebbe preso il caso. Ogni volta che immaginavo quell’interrogatorio, stranamente, era sempre presente un carico eccessivo di dettagli ed era come se quei piccoli e incurvati mattoncini Lego stessero cercando in tutti i modi una soluzione per incastrarsi bene. Anche questa volta è accaduta la stessa cosa. Ho scritto che l’investigatore avrebbe osservato le mani del ragazzo, pensando che non sarebbe stato necessario un colpo forte per colpire una ragazza dalla testa piccola e dai capelli morbidi e lucenti. Il dettaglio relativo ai capelli morbidi e lucenti non sarebbe stato necessario aggiungerlo ma, senza un perché, lo avevo fatto. Una testa piccola dai capelli mossi, morbidi e lucenti non avrebbe certamente modificato il fatto che era stata colpita al capo con un mattone. Anche se sono passati sedici anni sono ancora legata a quei dettagli chiari, nitidi e superflui. Non riesco a sottrarmi al ricordo perenne della bellezza di mia sorella. Proprio così. Mia sorella era di una bellezza sconvolgente. Nessuno poteva dimenticarla, anche se l’aveva vista una sola volta. La stessa estasi che si prova davanti a un foglio bianco senza scritte. Aveva diciotto anni. Chi ha strappato quel bellissimo foglio? È stato Han Manu oppure Shin Jeong-jun? E se invece fosse stata una terza persona, un perfetto sconosciuto? Adesso lo so: non chi si sia macchiato del suo omicidio, ma chi di certo non lo ha commesso. No, non è vero. So benissimo chi è stato, e il movente e il peso di questo crimine mi perseguiteranno per sempre, fino alla morte.»
Di solito mi tengo lontana dai thriller ma il fascino di un buon mistero colpisce facilmente anche me. Non c'è nulla di più sbagliato che affrontare spavaldi questo libro. La storia ruota intorno alla morte di Kim Hae-on scomparsa misteriosamente in un pomeriggio di sole con indosso un vestito giallo limone e ritrovata senza vita. Una ragazza bellissima, piena di vita, amata da tutti, la cui scomparsa sconvolge gli equilibri di chiunque intorno a lei: la sua classe a scuola, il suo ragazzo, le persone che la ammiravano, la sua famiglia e soprattutto sua sorella. Ed è lei che racconta la vicenda, è lei che anche a distanza di anni continua a cercare un colpevole che non è mai stato identificato, è lei che cerca disperatamente di trovare una verità e una pace che la eludono. Questa sorella che è sempre stata altro, che l'ha sempre subita nel confronto e nel contrasto. Non bella, non particolarmente brillante, incapace anche di costruire relazioni stabili, incerta, inquieta, abituata ad essere continuamente messa da parte anche quando aveva qualcosa da condividere. Da-on è l'immagine dell'esclusa, ma allo stesso tempo è l'unica sopravvissuta e porta sulle spalle il peso dei sogni non realizzati e della giovinezza spezzata di sua sorella. Nessuno si dà pace e ogni pagina è piena del lutto che non scompare mai del tutto, del dolore della perdita che ingrigisce i contorni della vita che va avanti. Perché inevitabilmente il tempo scorre ma si resta intrappolati nei ricordi, negli ultimi momenti in cui hai interagito con la persona amata. In un continuo flash tra il presente e le ricostruzioni, Da-on emerge con le sue idiosincrasie, paure e delusioni e la ricerca disperata di una risposta. Chi è il vero colpevole della morte di sua sorella? Cosa è successo davvero quel pomeriggio? Kwon Yeo-Sun sfrutta i molteplici punti di vista dei personaggi coinvolti nella vicenda per ricostruire la vicenda ma soprattutto per descrivere la condizione umana di chi subisce le conseguenze di questo omicidio. Ma soprattutto racconta l'incapacità di Da-on di andare davvero avanti, di superare davvero quel momento terribile. Anche quando reincontra le persone del suo passato, spera di non essere ancora associata a quella ragazzina spaventata, timida e incapace, ma non cambiamo mai davvero, al centro di noi stessi ci sono sempre gli stessi traumi, le stesse paure e le stesse idiosincrasie che hanno segnato la nostra adolescenza. Il tempo cura solo quello che gli lasciamo curare, se non lo lasciamo andare il risentimento resta ancorato alle nostre mani e alla nostra memoria senza lasciarci mai liberi.
Il particolare da non dimenticare? Il motorino per la consegna a domicilio...
Un thriller pieno di contraddizioni e mistero, immerso nel rimorso e nel lutto, in una ricerca estenuante di un colpevole che si nasconde abilmente tra le pagine del libro e nei ricordi della protagonista. Del limone ha il gusto aspro e forte e la smorfia che ti lascia dopo averlo finito, e soprattutto quella sensazione di calmo sgomento che si presenta di fronte alla letteratura coreana. 
Buona lettura guys!
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cenestpasisa · 1 year ago
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“I got a boyfriend. I don’t know. I love him. We broke up.”
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horrorgalery · 2 years ago
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caoticaaa · 2 years ago
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mrmoon27 · 7 months ago
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Quiero ver “Your Name” pero no soy tan fuerte… no ahora.
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