#nipotina
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mi sento fortunato ad averti nella mia vita
sei la cura a tutti i miei mali
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Ognuno ha un talento, il mio credo sia palesemente essere la zia preferita.


#un grazie a zia a. perché mi insegnò cos'è la zia perfetta#angolo healing child perché attaccare questi due disegni è un saluto alla me bambina e uno alla mia nipotina#givemeanorigami
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non ale mich che regala il body dell'inter alla bimba di yuro buttandomi per terra piangendo disperandomi etc etc
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quando ritorna a fare musica andrea laszlo de simone abeg.
youtube
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Imprenditrice nel settore del wellness... gente che da sempre ama il conflitto di interessi.

Il bonus facciate riproposto dalla destra
#biancofiore#sanità#forza italia#pdl#coraggio italia#brugnaro#noi moderati#legittimo impedimento#nipotina di mubarak
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RITROVATO VIVO DOPO 95 GIORNI UN PESCATORE DISPERSO NELL’OCEANO

Un pescatore peruviano è stato ritrovato vivo dopo essersi perso ed aver trascorso 95 giorni alla deriva in balia degli eventi nell’Oceano Pacifico.
La vicenda dell’uomo di 61 anni è iniziata il 7 dicembre durante una battuta di pesca, quando si è perso lontano dalla costa meridionale peruviana da dove era partito senza riuscire a tornare. Salpato dalla città costiera di Marcona, dopo dieci giorni una tempesta fece deviare la sua barca dalla rotta, lasciandolo alla deriva senza scorte di cibo né acqua. Senza strumentazione per la navigazione e per più di tre mesi il pescatore ha cercato di sopravvivere nella speranza che qualcuno lo trovasse. Durante questo periodo, Máximo Napa Castro, ha trovato il modo di nutrirsi con ciò che il mare poteva offrire: pesci, uccelli, scarafaggi e una tartaruga. Come fonte di idratazione, ha raccolto e bevuto l’acqua piovana. Negli ultimi 15 giorni prima del suo salvataggio non ha potuto cibarsi.
La svolta è arrivata grazie all’intervento di una barca da pesca ecuadoriana che lo ha avvistato e tratto in salvo a 624 km dalla costa, disidratato e in condizioni critiche. Pensare alla sua famiglia, compresa la nipotina di due mesi, gli ha dato la forza di resistere, ha affermato. “Pensavo a mia madre ogni giorno, non volevo morire per lei e per la mia nipotina di 2 mesi. Sono grato a Dio per avermi dato una seconda possibilità”. Nel suo distretto natale di San Andrés, vicini e parenti hanno festeggiato il suo ritrovamento decorando le strade e pregando per ringraziare.
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Fonte: BBC; La República
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Dialogo tipo tra Mami e Lilly.
Mami: ma comm si' bellell, nipotina miaaaa, fatt 'ra 'nu vas, vien ccà! 😍😍😍😚😚😚
Lilly: Sturmtruppen Telefunken BMW Volkswagen Angela Merkel 🇩🇪
Mami: UEEEEEE JEEE A 'STA CRIATUR NUN 'A CAPISC!!! 😤
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Dolce nostalgia.
Mi ha dipinta così la mia nipotina❤️
(Angela P.)
NO REBLOG, GRAZIE!!!!!
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Mi fai sangue, piccola
Bambina: tu mi fai sangue. Moltissimo. Va bene, sei l'amica del cuore di mia figlia. Allora questo sarà il nostro segreto. Ogni donna, prima o poi nella vita, ha avuto l'esperienza di amare un'altra donna. Ti insegnerò ogni cosa. E tu poi potrai mettere in pratica con lei. Ma, ti prego: non parlarle mai di me. Io fui iniziata da mia zia, la sorella più anziana di mia madre. E mamma non ha mai saputo nulla. Lei era proprio innamorata persa di me. Aveva cinquant'anni e io solo quindici. S'era presa una vera cotta. Ne ho approfittato a man bassa. Per farle leccare la mia passera, dapprima volevo cose semplici: che mi leccasse pure il buco del culo, un po' di trucchi o una camicetta.

Poi iniziai a pretendere di più e promesse di amore eterno. Denaro. Ottenevo di tutto, da lei. Ero giovanissima e bella. E quello che facevamo era illegale. Se voleva che la leccassi, si doveva svenare letteralmente! Ma segretamente io adoravo leccare la sua grande fica e il suo buco del culo. Lo trovavo meraviglioso. E mi perdevo letteralmente, nel leccare e succhiare le sue mammelle enormi. L'odore del suo seno mi stordiva e avevo spesso l'orgasmo senza dirglielo. Se mi girava, quando venivo, subito le prendevo la testa e la tuffavo tra le mie cosce per farla bere. Le ordinavo di ingoiare tutto quello che usciva dalla mia passera e lei obbediva: succhiava, deglutiva e poi diceva che mi amava alla follia.

Non aveva avuto figli e io ero il suo vizio segreto. Quanto sono stata cattiva! Ma lei è comunque sempre stata innamorata persa, di me. Quando avevo diciotto anni, pretesi di poterle scopare il marito, zio Augusto: un uomo bello, maturo, intelligente, molto attraente. Tutte le mie amiche lo desideravano. Lo volevo da morire. Ero innamorata di lui. Volli passare il weekend a casa loro e, con la scusa che avevo paura dei tuoni, mi ficcai nel letto matrimoniale. Sapevo che zia doveva alzarsi alle sei per andare in ospedale a lavorare, mentre zio attaccava alle due. Finsi di dormire e appena lei uscì di casa andai in bagno con la scusa di fare pipì. Indossavo un négligé trasparente e sotto ero nuda.

Lui, nella penombra, grazie agli spiragli di luce che filtravano dalla finestra, mi vide. Ero perfetta. Poi tornai a letto. Allungai il piedino a toccarlo. Non si mosse. Sapevo che era sveglio. Pian piano, sempre facendo finta di dormire, mi avvinghiai e avvicinai la mia faccia alla sua. Sentivo il suo alito sul mio naso. D'un tratto gli afferrai l'uccello che ormai era durissimo, grazie a questa diciottenne stupenda e profumata di sesso piovuta nel suo letto. Lo baciai in bocca. Si irrigidì, protestò, ma gli dissi: "scopami, zio Augusto. Ti voglio. Se non mi scopi urlerò e passerai un guaio. Tanto, Zia Amalia lo sa: gliel'ho chiesto come regalo di compleanno per la festa che faremo domenica prossima…

…lei ha acconsentito. Meglio perdere la verginità con te che con un mio coetaneo inesperto." Quello che zia non sapeva, era che zio Augusto da sempre scopava con mia madre. Che era rimasta vedova presto. Io perciò sono cresciuta con la figura paterna di zio Augusto. E lo volevo da morire. Mi piantò il cazzo dapprima nella fichetta. Urlai, girando la bocca sul cuscino, ma non mi fece male più di tanto. Mi fece venire, baciandomi la bocca. Quando mi volle sborrare dentro, mi ordinò di mettermi a natiche all'insù e pian piano, grazie al lubrificante, entrò tutto. Sentirlo ansimare sul mio collo mentre me lo baciava e mi diceva che mi amava, accogliere la sua lunga sborrata nelle mie viscere è stata un'esperienza bellissima.

Mi sono allargata tutta, pur di farlo godere molto e lui mi ha scaricato dentro tutto il seme che aveva nei coglioni. Per molti anni ho continuato a scopare i miei zii separatamente. E loro, di questa cosa, in intimità non hanno mai parlato: avrebbe significato ammettere che avevano perso la testa per la nipotina! Quando mi sono sposata, abbiamo diradato molto. Però ho sempre continuato a scoparli separatamente, fino a quando ce l'hanno fatta. Soprattutto con zio Augusto, che è sopravvissuto a zia per sette anni: sono stata la sua giovane troia. Fino al suo infarto finale. Ho nostalgia, di loro.

RDA
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da quando sono tornata a To, dopo il funerale della mia nonna, ho un senso di fame che non va via. e per me è strano, perché non mangio tantissimo, però è costante. e quindi mi sono fermata un attimo e mi son chiesta a cosa potesse essere dovuto. e la cosa che più mi legava alla mia nonna era il cibo, la sua pasta a forno, le sue polpette al limone, il polpettone, la sua pasta con i legumi. lei ha sempre mostrato amore tramite il cibo, da nonna doc siciliana. e adesso è andata via, all'improvviso, lasciando un senso di fame che non potrà essere colmato con nessuna pasta a forno al mondo. e mi sembra così strano. è un'altra parte di me che se ne va, e un po' sono stanca di dover separarmi da parti di me. quando mi ha abbracciata per l'ultima volta mi ha detto 'chissà se ci rivedremo' e probabilmente lo sapeva già. e nella nostra ultima videochiamata mi ha detto che merito molto di più e non dimenticherò mai il suo sorriso quando le ho detto che voglio diventare una professoressa. era una tipa tosta. e sono più arrabbiata di quello che sembri per la sua morte, nonostante cerchi di farmi forza. trovo profondamente ingiusto quello che è successo. pensavo fosse immortale e invece con lei va via definitivamente il mio essere nipotina.
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Lo zio (3)
Rimango sul letto ad ansimare per un po’, la stanza odora di figa, di me. Appena i battiti del mio cuore rallentano sento sbattere uno sportello in cucina e il rumore mi risveglia dal mio torpore. Mi alzo e mi sistemo il pigiama, scivolo fuori dalla stanza per andare in bagno a lavarmi le mani, la destra completamente umida e profumata di umori. Sto per raggiungere la porta del bagno quando Remo si affaccia dalla cucina, solo il costume addosso, e una tazzina di caffè in mano.
“Ciao piccola, come hai dormito? Spero di non aver russato”. Mi stampo un sorriso in viso e gli rispondo “buongiorno zio, dormito bene e tu? Non hai russato e menomale”. Lui ride e si avvicina per darmi un bacio sulla guancia, mentre si sporge il suo pancione caldo finisce sotto la mia mano destra. Mi bacia all’angolo della bocca e la mia fighetta si contrae, ancora umida post orgasmo. Mi scosto e vado in bagno. Quando ho finito esco e noto che mi guarda in modo strano, si sta grattando il naso… a un certo punto realizzo. La mia mano destra era umida, arrossisco e istantaneamente i capezzoli mi si fanno turgidi. Ha sicuramente sentito il mio odore. Cazzo. Mi sorride e si infila una camicia. Scende in spiaggia, ma prima di uscire mi bacia di nuovo, stavolta mi posa un bacio leggero sulle labbra.
Sto impazzendo. Mio zio, mio zio col pancione che mi conosce da sempre, mi fa arrapare come una matta. Mentre ci rifletto senza pensarci mi massaggio il seno, ma appena mia zia apre la porta della sua stanza mi risveglio dalla mia trance e corro a prepararmi. Quasi non riesco a guardarla in faccia. Mi sono appena masturbata nel suo letto, con le lenzuola ancora calde dov’era sdraiato il suo compagno, che mi bacia leggero sulle labbra ogni volta, mentre lei è disperata perché lui non la vuole più e rimane in casa solo per il bene del figlio.
La accompagno a fare la spesa e poi andiamo a pulire un appartamento. Parla a ruota libera, ovviamente di Remo, ma non ha bisogno del mio aiuto, se non di quale “Sisi” ogni tanto. Rifletto, qua lontano da lui è più semplice pensare lucidamente. Non so cosa mi sta succedendo. Lui mi eccita. Mi guarda. Mi tocca e mi arrapa più di ragazzi della mia età che tutto sono tranne che miei quasi – parenti. Però è il compagno di mia zia. Devo stargli lontana. Più facile a dirsi che a farsi, visto che ci vivo e dormo insieme. Ci proverò.
È facile ripetermelo mentre scendo in spiaggia con mia zia, mangiando una pizzetta come pranzo. È facile ripetermelo mentre gli passo davanti spedita, salutandolo allegra ma non fermandomi perché corro a raggiungere le mie amiche che giocano a calcio. Diventa un po’ meno facile ripetermelo quando vedo che va a farsi un bagno e noto i pantaloncini del costume che aderiscono perfettamente a parti del corpo che una nipotina non dovrebbe vedere di suo zio. Diventa un po’ meno facile ripetermelo perché, dio mi perdoni, mio zio ha un cazzone dentro a quei pantaloncini, e non è nemmeno duro.
Dio diodiodiodio. Propongo un bagno alle mie amiche, i capezzoli mi si vedono sotto il costume e ho bisogno di acqua fredda. Mi ripeto che non posso nemmeno pensarci. È il padre di mio cugino, il compagno di mia zia. E invece continuo a figurarmelo che se lo tiene in mano per pisciare e la mia mente va in loop su questa scena. Aiuto. Grazie al cielo le mie amiche spettegolano come poche e riescono a distrarmi. Purtroppo, si fanno le 19, ora di mettere a posto. Esco dall’acqua e mi sciacquo via il sale. Mia zia mi passa un asciugamano e mentre mi ci avvolgo mi dice che va a casa a preparare la cena. Poso l’asciugamano e inizio a spazzare le cabine, aiuto Remo a togliere la sabbia dai lettini e poi mi butto sotto la doccia mentre lui finisce col setaccio. Mi vesto e sciacquo il costume. Per lavarlo tolgo le coppe e le poggio sul tavolino, proprio in quel momento Remo passa per andare sotto la doccia e si ferma a guardarmi accigliato.
“Scusa ma non avrai mica l’imbottitura nel costume” “No zio, sono solo le coppe, sai.. per evitare che si vedano i capezzoli anche se non servono a molto” rispondo abbastanza imbarazzata. Proprio questo pomeriggio i miei si vedevano benissimo. “Ah ecco mi stavo preoccupando. Anche perché non hai mica bisogno dell’imbottitura.”
Rido. Le guance mi vanno in fiamme mentre stendo il costume e lui si lava veloce. Non mi concedo di guardarlo, vado a preparare le mie cose e sono pronta per andare appena lui ha finito. Saliamo in moto, lui resta senza maglia e io appoggio la guancia sulla sua pelle fresca. Appena partiamo poso le mani sui suoi fianchi, o meglio sul suo stomaco e gli stringo le cosce intorno. Sono pensierosa, stare così stretta a lui mi fa sentire piccolina ma il calore che ho tra le cosce non accenna a raffreddarsi. Arriviamo e ceno come in trace, non faccio nemmeno caso a ciò che sta dicendo mia zia. Non mi rendo nemmeno conto che a tavola spingo la mia coscia contro quella di Remo tutto il tempo. Non so cosa pensa lui, non mi giro nemmeno a guardarlo. Sto ancora pensando a ciò che mi ha detto, non ho bisogno dell’imbottitura… mi ha guardato il seno. Ha guardato le mie tette e ha deciso che sono abbastanza grandi, di sicuro lo sono più di quelle di mia zia.
Il pensiero che lui mi abbia guardata mi arrapa da morire, e stamattina ha sentito il mio odore, e il pensiero del suo pacco.. Cazzo, devo uscire.
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“ Quando portarono a casa della nipotina la nonna fredda, che non interrogava e non rispondeva, la nipotina dopo aver leggermente riso si impietrò, né valsero i piú comuni consigli o quelli piú sottili. Divenne come una pietra bianca caduta dalla luna, immobile pianto. I lontani parenti che giunsero per la morte della nonna, non rifletterono che pochissimo, sul perché di quell'atteggiamento. Dopo pochissimi giorni, la casa dovendosi chiudere, mandarono la bambina a servizio da una signora lucchese. Certamente si acuí il contrasto con la precedente vita, tra la nonna e la signora lucchese. La nipotina assolutamente si rinchiuse, non mangiò piú, non consumò piú sostanza; e la mandarono in manicomio dove l'aspettava la Lella, che era stata mandata dentro. Furono due reciproci immacolati amori, ignoti alla storia. La fanciulla pallida con la morte della nonna credeva finito il mondo, non esistesse altro che l'ala della morte, gridava all'improvviso nella notte: «C'è la morte per tutti, verrà». La Lella con la pazienza di ogni secondo del giorno e della notte se la prese fra le braccia, lei che è frenastenica, lei che capisce solo con l'anima la guarí, le fece capire che oltre la nonna nel mondo ci sono le altre anime. Successe in quel piccolo reparto un miracolo, la bambina cominciò a parlare alla Lella, a guardare la Lella che appena arrivata tra le altre matte aveva ripreso ad amare, la Lella guarí l'innocenza spaurita, rifece credere a quella fanciulla ciò che aveva creduto, la guarí con la paziente sicurezza di attendere: l'amore non poteva non dimostrare la sua verità. Ho assistito a come la nipotina si mise a parlare e gli occhi che si rivolgevano alla Lella dicevano il fiume della umana eloquenza, la Lella accusata di furto. E appena avrà l'occasione dell'amore, che vive in ogni andito piú scuro, la Lella agirà, creatura di Dio, che insegna, non tradisce, che tutti la rubano. “
Mario Tobino, Le libere donne di Magliano, introduzione di Geno Pampaloni, A. Mondadori (collana Oscar n° 90), 1969²; pp. 219-221.
[1ª Edizione originale: Vallecchi, Firenze, 1953]
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Nessuno mi farà mai sentire voluta come la piccola A. che quando le dico che devo andare apre le braccia e mi abbraccia le gambe per non farmi andare via.
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stavo pensando che mi piacerebbe un botto avere una certa confidenza con mio cugino e andare in discoteca con lui, ma i problemi sono tre: lui e i suoi amici hanno 30+ anni, siamo lontani e non penso abbia in mente che tipo di persona sono poiché mi ha sempre vista struccata e con il pigiamone a casa degli zii a fare la nipotina tranquilla e silenziosa
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Non si muore mai se si è speciali.
Si vive nei battiti dei cuori
in cui si permane
Per Sempre.
Lucia 💓
In particolare a mio papà, a mia mamma,
alla mia nipotina ❤️
a chi mi è stato strappato improvvisamente
e troppo presto..💔😞😘
e a tutti gli altri..🙏
La vita, spesso,
è di una crudeltà inspiegabile..
Lucia 💓
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Dedicato alla mia prossima bis nipotina e il suo gatto. Sophie_and_Chester_by_Odilone_
Dedicated to my soon to be great granddaughter and her cat. Sophie_and_Chester_by_Odilone_
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