#pietr
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bryszket · 1 year ago
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I haven't had a drink in two days and I already feel so much better, like ugh lads, here I go making 🌹sobriety🌹 my personality
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saint-nevermore · 4 months ago
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spamton kofi request! i hadnt drawn him in his proper salesman era very much so i went with that :D
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manofyogurt · 4 months ago
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i’m never playing fallout 3 but i think he’s hilarious so i’m paying homage
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darklordmandy · 2 months ago
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fr*nch peter mandelson 🤮
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transformers-mosaic · 1 year ago
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Transformers: Mosaic #655 - "Familia"
Originally posted on August 6th, 2012
Story, Colours, Letters - Susan Loweck Art - Pietre A. Valbuena
deviantART | Seibertron | TFW2005 | BotTalk
wada sez: Loweck and Valbuena reunite for their final Mosaic strip, this time focusing on Tracks’ friend Raoul from “Make Tracks” and “Auto-Bop”. A few Easter eggs here! Raoul’s fictional brand of spray-paint is called “RE-DECO”. He’s wearing a t-shirt for The Warriors. The school is named after Sunbow Productions, the studio responsible for the cartoon; Sari Sumdac and Chip Chase are seen on the steps. HasTak is a collective term for Hasbro and Takara often used in Transformers fandom.
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filtrospazio · 1 year ago
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La pietra consuma tutto il suo fuoco in immobilità.
Abdelmajid Benjelloun
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foreverblondie23 · 1 year ago
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utopia-fanatic · 6 months ago
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Small little edit of my favorite character ( •̀ ω •́ )y
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everyonesonthespectrum · 9 months ago
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Today’s Autistic character of the day is:
Pietre "Arby" from Utopia (2013 series)
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diceriadelluntore · 1 year ago
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Storia Di Musica #330 - Franti, Il Giardino Delle Quindici Pietre, 1986
Nel cartone della soffitta il disco di oggi è quello più emozionante. Lo è per la rarità, per la qualità, per la storia che lo accompagna. Quando ho detto a mio papà che avevo ritrovato questo disco, sebbene con piccole macchie di umidità sulla copertina, si è emozionato un po’. Fu un regalo di una persona che lavorava alla Lega Coop in Piemonte, che volle regalargli questo disco dato che conosceva la storia di questa formazione e li andava a sentire quando suonavano nei centri sociali. La storia di questa formazione è in un modo del tutto particolare, unica e irripetibile e ha segnato una parte non così piccola del rock italiano, nonostante siano oggi, ahimè, sconosciuti. Tutto comincia a Torino, seconda metà anni ’70. Un gruppo di compagni di scuola, Stefano Giaccone al sax, Massimo D'Ambrosio al basso, Marco Ciari alla batteria e Vanni Picciuolo alla chitarra, con le incursioni vocali di Lux, cantante dei Deafear, formano un gruppo, la Guerrilla’s Band, che dopo tanta gavetta si autoproduce due singoli su cassetta, No Future e Last Blues, nel 1981. Poco dopo convincono una cantante, Marinella Ollino, in arte Lalli, a diventare la cantante del gruppo. Che ne frattempo cambia nome in Franti, dal nome del personaggio del libro Cuore di Edmondo de Amicis, sinonimo di insubordinazione. Passano dal jazz rock con evidenti omaggi e riferimenti al rock progressivo della scena di Canterbury ad un eclettico mix di jazz, rock, punk, funk che non ha paragoni. Oltretutto, si autogestiscono in tutto, dall’organizzazione alla produzione (non si iscriveranno mai alla SIAE) e fonderanno una propria etichetta discografica, la Blu Bus, con cui produrranno i lavori dei valdostani Kina e di un famoso gruppo “hardcore punk” di Torino, i Contrazione. La formazione ruota intorno a Giaccone, Picciuolo e Lalli, ma in ogni occasione suonano amici, musicisti invitati, quelli della prima ora e band di compagni che condividono gli ideali dei nostri in una sorta di collettivo musicale, tra l’ensemble e una comunità artistica. Prima prova discografica sono le 500 copie di Luna Nera, uscita solo in cassetta e poi in vinile, nel 1985, quando pubblicano Schizzi Di Sangue, sempre su musicassetta e sempre stampata in pochissime centinaia di copie, opera questa che unisce poesia e canto, altra prerogativa della band. La scena alternativa italiana, politicizzata, antagonista, desiderosa più che mai di contribuire ad una descrizione della vita vera nelle canzoni, ha un colpo fortissimo quando i CCCP passano ad una etichetta “commerciale, la Virgin. Sembra il tradimento di ogni cosa. Ma nello stesso anno arriva il disco di oggi, che nonostante il successo molto relativo, rimane un esempio formidabile di quello spirito tradito.
L’idea del titolo nasce da una leggenda del Giappone medievale secondo la quale a Kyoto, voluto da un illuminato imperatore, esista un giardino con quindici pietre, ma da qualsiasi punto lo si osserva se ne scorgono sempre e solo quattordici. Il Giardino Delle Quindici Pietre esce nel 1986 in edizione limitata a 1550 copie (che è quella che stava nella scatola). In accompagnamento, un libretto che oltre che i testi raccoglie poesie, idee politiche, spunti per le discussioni dopo i concerti, pagine di libri mai scritti, poesie, disegni. Il disco fu registrato al Dynamo Sound Studio dal febbraio al maggio 1986 tranne una traccia registrata nel febbraio 1985 al Synergy Studio. È un disco universo, fatto di passioni musicali e politiche, dove i generi, anche di arti differenti (cinema, recitazione, arte figurative) si mescolano a frammenti di punk che esplodono dopo musiche jazz, un disco che ammalia e affascina. Si apre con un testo del cantante giamaicano Linton Kwesi Johnson, che diventa Il Battito Del Cuore, un brano reggae-dub dove Lalli recita e non canta il testo e Giaccone ricama di sax. Acqua Di Luna, che è del 1985, è ipnotica. L'Uomo Sul Balcone Di Beckett è un’amarissima analisi, quasi una ode dolente, alla natura metropolitana umana, che finisce così: Perché quei fantasmi che si siedono con me a fumare sul terrazzo, che girano la chiave della mia serratura nel cuore della notte, che mi tengono la mano quando ne ho bisogno, non potrebbero esistere in nessun altro luogo. Every Time, uno spettacolare afro blues, chiude la prima facciata. Ai Negazione che apre il lato b è un frammento molto accelerato di No Future, Hollywood Army esprime la loro idea politica con un capolavoro hardcore, ma è Big Black Mothers il brano musicalmente più stimolante, riprendendo l’idea primigenia di commistione tra jazz-rock e progressive ma che alla fine, nell’intreccio delle due voci, termina nuovamente hardcore. Micrò Micrò è un omaggio Demetrio Stratos, leggendario cantante degli Area, che è poi seguita da uno strumentale, Elena 5 e 9, meraviglioso e struggente. Nel Giorno Secolo ha come testo una poesia di Mario Boi, dalla raccolta poetica Piani Di Fuga. Chiude il disco il jazz elettrico dei Joel Orchestra, band bolognese di simile fattura e amica dei nostri, con À Suivre, tra il Nino Rota felliniano e sogni simili, dove spicca il piano elettrico di un grande collaboratore dei Franti, Paolo "Plinio" Regis.
Nel 1987, viste anche le mutate condizioni politiche e sociali, il gruppo di scioglie: nel 1988 pubblicano un cofanetto antologico, che diventerà leggendario, dal titolo eloquente di Non Classificato. Seguono progetti diversi: collaborazioni, decine di progetti, tra cui ricordo che i soli Giaccone e Lalli fondarono gli Orsi Lucille e gli Howth Castle. Ma soprattutto rimangono fedeli a quell’appunto di lotta e coerenza, sintetizzato dalla frase che accompagnava il loro cofanetto antologico Non Classificato: “…la fine di una spirale ne genera un'altra, se l'aquila ha abbastanza cielo per volare. A presto, FRANTI”
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saint-nevermore · 1 month ago
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bring the lion out
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solcattus · 2 years ago
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Pietra Dura altar frontal in the Assumption Cathedral
Dubrovnik, Croatia
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prim-moth · 10 months ago
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If you don’t love her at her [left], then you don’t deserve her [right] 😤
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transformers-mosaic · 1 year ago
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Transformers: Mosaic #598 - "Daydream Believers"
Originally posted on May 5th, 2011
Story - Liz Calkins Art - Pietre A. Valbuena
deviantART | Seibertron | TFW2005
wada sez: Skids’ most notable story was the Marvel Comics issue “Showdown!”, where he formed a bond (a romance?!) with the human cashier Charlene; they’re ultimately forced to part ways and return to their separate lives. Here, Charlene imagines herself in a wild west saloon; Skids imagines a Cybertronian equivalent, and they ultimately share the same fantasy of life together—the dreamlike thought-bubble effect surrounding most of these panels fades away for the final two, which I think is meant to imply that Charlene really does reunite with Skids! Rumble and Frenzy are seen arguing over whether FIBRIR or RIBFIR. A full list of songs quoted in this piece is given at the bottom of the strip, but it’s kind of small, so check below for a full list of lyricist credits and links, along with clean inks and colors.
“Let’s Get Away From It All” - Tom Adair (listen)
“Eve of Destruction” - P. F. Sloan (listen)
“Somewhere�� (from West Side Story) - Stephen Sondheim (listen)
“The Yellow Rose of Texas” - traditional (listen)
“Down on the Corner” - John Fogerty (listen)
“Feelin’ Good Again” - Robert Earl Keen (listen)
“Consider Yourself” (from Oliver!) - Lionel Bart (listen)
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gabrielnewman · 2 months ago
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Orthoceras – Străvechiul Mesager al Timpului: O Călătorie prin Materie, Spirit și Univers
Introducere: Orthoceras – Mesagerul Oceanelor Străvechi Într-o dimineață tăcută, când roua încă sărută iarba și soarele abia își croiește drum printre nori, am ținut în palmă un Orthoceras. Forma sa lungă, striată, părea să ascundă un secret mai vechi decât munții, mai adânc decât oceanele. Această fosilă, născută în apele Devonianului, acum peste 400 de milioane de ani, nu este doar o piatră –…
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lewinblue · 9 months ago
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Say what you want but Abra Stone from Doctor Sleep and Mark Pietre from Salem’s Lot would be besties if they ever met
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