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quel bastardo sionista di Thom Yorke in italia? quanto vorrei vederli in concerto, ma zero soldi
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e questo della trasformazione della vita vera in vita virtuale è un grande problema in tanti ambiti
looking has become the new sex
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le macchine elettriche hanno il sound di una scena estatica nella mia testa, quindi quando ne sento passare una, i primi due secondi prima di capire che è il suo rumore, inizio a pensare al mio nome da mistico
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excerpts from Peter De Potter’s Tumblr Takeover for ShowStudio: “THANK GOD”
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la presa di posizione dei portuali di Genova ha fatto saltare un battito al cuore del sindacalista rivoluzionario che è in me <3
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Nothing more embarrassing than accidentally using a big word wrong because now I'm simultaneously both stupid and pretentious, the worst combination of all time
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un tempo era semplice
mi sveglio col piede sinistro, quello giusto
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non ci riprenderemo mai dai danni fatti da andreotti gelli cossiga e fiancheggiatori più o meno vicini né saremo mai sufficientemente riconoscenti verso alcuni dei pochi che volevano migliorare la società (i militanti della sinistra extraparlamentare)
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dalla mia prospettiva però sarebbe più corretto, dal momento che ci si esprime sulla possibilità o meno di una certa categoria di persone di accedere a dei diritti, motivare il proprio principio di disaccordo quantomeno con una fonte autorevole, non solo con la propria percezione, questo per quanto riguarda le adozioni e di conseguenza anche il matrimonio.
da quel che so e dalle evidenze che oggi si hanno non esistono differenze tra la genitorialità etero e omosessuale. questo è quello che ho dedotto ricercando se non studi articoli che fossero autorevoli e scientifici. ( un esempio riassuntivo, se ti andasse: Figli di coppie omogenitoriali, cosa dicono le ricerche scientifiche https://share.google/aLI2JxMIbyRCHM4jd )
per quanto concerne questa "crisi identitaria" anche qui proverei ad applicare lo stesso principio di cui sopra: la mia percezione non fa verità, chi si occupa di verificare cosa dice? questo perché esprimersi secondo propria prospettiva è sempre legittimo, ma se lo si fa si è in dovere di farlo in maniera rigorosa. su questo non so linkarti nulla perché la domanda che si può desumere da ciò che hai detto perplimerti è variabile e va posta in maniera più specifica. cosa intendi per non conoscere la propria identità?
nel caso in cui pensi che il sistema di identificazione binario sia l'unico valido non vedo comunque come questo debba collegarsi necessariamente alla certa invalidità della persona che binariamente non si identifica e quindi non sarebbe adatta a gestire del potere.
secondo te quali sono i principi propri della comunità e quali tu non trovi compatibili con te?
Io mi posso esprimere solo su ciò che conosco, mi pare ovvio. Sulle unioni civili nutro ad esempio qualche dubbio, perché poi ovviamente a questo gesto vuole seguire l’adozione su cui non sono d’accordo. In generale poi vedo, in determinate situazioni e da determinate persone, un rifiuto totale del concetto di identità come qualcosa di presente dal principio. Tutta questa complessità nata negli ultimi anni, la fluidità tanto per dire, mi sembra solamente un disagio psichiatrico mascherato da fenomeno normale. Invece, a mio parere ma credo anche secondo altre persone molto più competenti di me, dovrebbe essere qualcosa da curare.
Molto spesso si confonde la libertà col benessere, e lo stesso concetto di “libertà” attualmente è malmenato, gettato in pasto ai maiali e banalizzato. Libertà non è “faccio ciò che voglio, tanto il corpo è il mio”. Prima capisci VERAMENTE chi sei e chi vorresti essere, poi gestisci il tuo tempo e il tuo spazio come preferisci. Sento già la domanda arrivare: ma a te cosa te ne frega di ciò che fanno gli altri, è la loro vita! Sì, ma io faccio parte di una comunità, tutti noi ne facciamo parte, e chi oggi prende determinate decisioni un giorno potrà avere potere di decisione per tante altre persone. E avere qualcuno al potere che non sa neanche esprimersi circa la propria identità, sinceramente, non lo vorrei.
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parlate con cognizione di causa, soprattutto se non parlate di voi, perché se non è chiaro ora, lo sarà poi quando gli altri parleranno di voi a farvi comprendere quanto è importante farlo.
la logica ci insegna che il concetto di induttività (quando affermiamo qualcosa c'è possibilità che la cosa affermata sia vera così come potrebbe non esserlo) dipenda da due fattori: enunciato e contesto.
esempio: Mario per me non è adatto a coprire quel ruolo.
presupponendo che sono una persona con una capacità di giudizio nella media e che il ruolo di cui parliamo è il capo scout allora l'induttività sarà forte, cioè molto probabile che questa cosa sia come l'ho detta.
ma se solo cambiamo uno dei due fattori, il contesto, e Mario non è più candidato a fare lo scout ma il politico, ed è rappresentate di una o l'altra categoria, preso a campione, l'induttività cambia. perché io per poter dire che quello sia adatto o meno devo motivarlo, altrimenti sarà quantomeno presuntuoso assurgere a motivazione valida per non caricarlo la mia percezione singola.
capite i contesti, è anche in funzione di quelli di cui si parla. oltrettutto oggi la cultura e la possibilità di leggere sono tutto sommato accessibili.
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