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agonelpagliaio · 2 months
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Maison Martin Margiela
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agonelpagliaio · 4 months
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Nemesi
Ci sono voluti oltre 40 anni e oltre 40 amanti per guardarmi allo specchio e sorridere compiaciuta di ciò che vedo.
Un corpo magro e una pelle estremamente morbida, pallida e al contempo olivastra…piena di nei.
Una mappa di imperfezioni che segnano lo scorrere del tempo come gli anelli di un faggio.
Tu che sei ancora parte di me, che riaffiori tra i miei nervi scoperti e le mie profonde tenerezze, dovresti sapere che ho imparato a volermi un pò di bene in più. Mi sto regalando tutte le carezze che merito ed i graffi che non mi hai inflitto. Le mie mani bramose serpeggiano tra amorevolezza e voluttà aprendo i polmoni e stringendo le cosce.
Tu che non mi hai mai assaggiata, che sparisci e manifesti solo inutili considerazioni .
Tu che delinei degli inutili confini, senza aver chiesto quali fossero i miei.
Tu l, pieno di te, dei tuoi momenti neri e di tutti i rispettivi negativi. Colmo di scuse e di mesi di inutili corteggiamenti.
Io piena di pensieri ossessivi che riesco a tenere a bada, Io femmina, io donna, io bambina, io colma di sessualità , di nostalgica soavità.
Io viva… spaventosamente viva .
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agonelpagliaio · 5 months
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Palombaro
C’è qualcosa che posso fare per te?
Immergiti fino a scomparire….
Sai che Nei tuoi occhi ho sempre visto più del mare? Un abisso di parole non dette, di sensazioni taciute, di emozioni in perenne ipossia.
In quell’abisso, in quel fondale, tutta la calma, e la forza dell’avanzare da solo a passi pesanti, con un andamento che è sempre oscillato tra l’annegare ed un allunaggio morbido.
Tu, il tuo silenzio e tonnellate di acqua che comprimono ogni tuo organo. Tu che potresti esplodere nel sopportare il peso di tutto ciò che ti circonda. Ma resisti. Respirando piano, ascoltando i tuoi tempi.
Avanzi vestito come un’astronauta, ma non godi della stessa gloria, forse perché non voli …. Sprofondi.
Eppure quanta leggerezza devi avere dentro per sapere andare così a fondo…
Tu che hai scelto di convivere con silenzio e solitudine, ogni tanto voltati. Quando il buio diviene troppo buio, il freddo supera lo spessore della muta che gli anni ti hanno cucito addosso, quando qualche volta sembrerà mancarti l’ossigeno, guardalo quel “filo rosso” e scegli se risalire… o semplicemente riempirti di vita.
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agonelpagliaio · 5 months
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Carrozza 5 posto 77
Prendo le valigie e il macigno che ho dentro il cuore e trascino tutto via con me.
Non voltarti Mia, non voltarti.
Oggi è diverso, diverso dagli ultimi 20 anni ad eccezione di quella primavera che fatico a staccarmi di dosso. Lo ammetto Le lacrime,io non le ho mai sapute trattenere, e oggi più che mai mi sto sperando, fisicamente, dalle mie radici.
“Ogni singola cellula del mio corpo mi dice che stare lontano da ciò che amo è innaturale, ma fa parte del gioco. “
Binario 3. Questo treno è un filo che collega le mie due vite, due mondi che, a volte, risultano come due parallele, destinate a non incrociarsi.
Adesso sceglierò una colonna sonora, e inizierò ad osservare fuori dal finestrino, guardando il mare allontanarsi e la mia “pelle”indurirsi.
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agonelpagliaio · 6 months
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La forma dell’acqua
"Dove sei rimasto ad aspettarmi tu, di sicuro c’era il mare”….
Mare…Della sua energia si può essere certi, della sua costante mutevolezza e capacità di adattarsi alle forme di ció che sfiora e ingoia.
Mare, quanto volte ho detto: “Prometto di non lasciarti mai"
Ma Di tutte le promesse che si possono fare questa è tra le più arroganti e disumane. Significa: di me so già tutto e posso garantirti che non cambierò mai, perché la mia essenza è così statica che non prevedo di evolvermi in nessuna direzione. Ed io disconosco la staticità per scelta.
Occorre accogliere Il mutamento,del qualcosa e del qualcun* che poi è la sola possibilità di sopravvivenza dell'energia vitale che ognun* di noi coltiva intimamente. “Dimmi che ami quello che di me cambia di continuo e potrò continuare a darti quello che di me davvero non cambia.”
Occorre inoltre desiderare tantissimo qualcosa o qualcun*, nella sua mutevole forma, per averl* ben chiar* dentro, e saperl* raccontare.
Occorre sentire La voglia di scegliere quel qualcosa o qualcun* ogni giorno in modo differente, come diversa sono Io ogni mattina quando apro gli occhi.
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agonelpagliaio · 7 months
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Occasione Persa
Era la Liguria , o forse no, ma lì, in fondo alla strada , oltre lo slargo, al di la del tessuto urbano, lo sentivo che c’era il Mare a farmi compagnia.
Era notte, o forse no, cioè lo era, ma non era cosi tardi, perché le finestre delle case suggerivano ci fosse ancora uno scivolare lento di movimenti umani.
Era desiderio, o forse no, cioè era desiderio assopito rimesto a solitudine che alimentato da sguardi e movimenti del corpo diveniva sempre più acceso.
Una macchina grigia, una gonna collegiale, le gambe fredde , la mani scheletriche e calde.
Eravamo nudi, o forse ancora non del tutto, arrampicati tra cemento e sabbia, nel cercare riparo da sguardi indiscreti e nel provare a ritagliare un’intimità che non abbiamo.
Eravamo sotto una pioggia di capelli che ci accarezzano le Spalle, dentro un enorme corridoio sterile, fatto di ritagli e pezzi di opere incomplete, di truciolato appena tagliato e circondati da una foresta di innumerevoli figure di creature fantastiche dipinte di bianco e appese al soffitto.
Eravamo consumati dalla passione, o forse no eravamo profondamente soli. Ecco perché preferivamo le nostre lingue ai nostri occhi.
Eravamo felici… forse si. Ma poi mi sono svegliata….E domani c’è anche Luna piena.
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