Tumgik
ali3natamente · 9 days
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I
Era impossibile da immaginare, impossibile
da non immaginare; il suo azzurro, l’ombra che lasciava,
che cadeva, riempiva l’oscurità del proprio freddo,
il suo freddo che cadeva fuori di se stesso, fuori di qualsiasi idea
di sé descrivesse nel cadere; un qualcosa, una minuzia,
una macchia, un punto, un punto entro un punto, un abisso infinito
di minuzia; una canzone, ma meno di una canzone, qualcosa che affoga
in sé, qualcosa che va, un’alluvione di suono, ma meno
di un suono; la sua fine, il suo vuoto,
il suo vuoto tenero, piccolo che colma la sua eco, e cade,
e si alza, inavvertito, e cade ancora, e così sempre,
e sempre perché, e solo perché, essendo stato, era…
II
Era l’inizio di una sedia;
era il divano grigio; era i muri,
il giardino, la strada di ghiaia; era il modo in cui
i ruderi di luna le crollavano sulla chioma.
Era quello, ed era altro ancora; era il vento che azzannava
gli alberi; era la congerie confusa di nubi, la bava
di stelle sulla riva. Era l’ora che pareva dire
che se sapevi in che punto esatto del tempo si era, non avresti
mai più chiesto nulla. Era quello. Senz’altro era quello.
Era anche l’evento mai avvenuto – un momento tanto pieno
che quando se ne andò, come doveva, nessun dolore riusciva
a contenerlo. Era la stanza che pareva la stessa
dopo tanti anni. Era quello. Era il cappello
dimenticato da lei, la penna che lei lasciò sul tavolo.
Era il sole sulla mia mano. Era il caldo del sole. Era come
sedevo, come attendevo ore, giorni. Era quello. Solo quello.
__Mark Strand
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ali3natamente · 28 days
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Citroën SM Preserial, 1970. Development of "Project S" had begun in 1961 as a grand tourer based on the DS and in 1968 Citroën had bought Maserati to gain access to their high performance engines. The result was the Robert Opron-designed SM first presented at the Geneva Motor Show with its Maserati 90º V6 engine driving the front wheels through a new 5-speed transmission (or 3 speed automatic).
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ali3natamente · 4 months
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#Bansky
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ali3natamente · 4 months
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…[𝗻𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗯𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗮𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼.]…
__Il vizio dell’agnello - Andrea G. Pinketts
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ali3natamente · 5 months
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Ieri ho visto il film di Paola Cortellesi. Da poco ho finito di leggere Ragazze elettriche di Naomi Alderman, dopo aver letto un po’ di cose di Margaret Atwood. Sto approfondendo lo studio dei miti greci. Diciamo quindi che sto parecchio carica di fomento rabbioso.
Oggi appare palese che Giulia Cecchettin sia stata ammazzata da quella merda dell’ex fidanzato, definito dai più “tutto sommato un bravo ragazzo. Magari un po’ geloso ma bravo”. Si prosegue a minimizzare, a giustificare, a incolpare le donne che si permettono di andare in giro con le cosce di fuori, addirittura da sole nella notte, e che si lamentano se incontrano i lupi.
Allora, mortaccivostra, io non solo continuo ad andare in giro con le cosce da fuori di notte da sola ma mi porto un taglierino e zaccagno la gente. Perché va bene essere sempre accort*, evitare “situazioni pericolose” (poi di grazia ci fate un elenco di situazioni pericolose e situazioni normali. Magari ce lo fa l’ennesimo uomo che vuole insegnarci a vivere), ma porcodio se al prossimo commento, alla prossima occhiata laida non richiesta, alla prossima mano sulla spalla con fare paternalistico, qualcuna caccia un coltello e inizia a tagliare cazzi come fossero zucchine, voglio leggere che “comunque è una brava donna. S’era solo rotta il cazzo”.
E invece di zaccagnare apparati genitali maschili, andiamo a manifestare contro la violenza sulle donne. Ma vi rendete conto di che cazzo vuol dire questa cosa? Andare a manifestare per sollevare una questione. Una manifestazione. Una cazzo su manifestazione partecipata soltanto da chi a queste cose è già sensibile e sensibilizzato. Sfilare mentre i tassisti avvelenati per le strade bloccate fischiano e urlano che siamo tutte troie. MA IO VE SFONNO LE MACCHINE E LE CAPOCCE.
Vorrei bruciare tutto, fare un casino di dio, e ho una rabbia dentro che mi spaventa e confonde i miei pensieri di donna ultra quarantenne. Questo perché mi riporta a galla tutte le occhiate, i commenti, le mani addosso che mi hanno fatto sbroccare negli ultimi trent’anni.
Sono millenni, MILLENNI, che affossate, incatenate, picchiate, bruciate, uccidete le donne e il perché è palese, ma sto senso di inferiorità che vi scatena la violenza fatevelo curare con terapia e psicofarmaci.
LI MORTACCI VOSTRA E DI CHI VI HA EDUCATO A ESSERE LA MERDA CHE SIETE.
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ali3natamente · 6 months
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′′ Perché non ho a che fare con i musicisti israeliani
Beh, lascia che ti racconti una storia, un giorno c'erano due bambini che camminavano con le scarpe usurate e la gioia nei loro occhi , due bambini che sognavano di giocare un giorno per la squadra palestinese.
Sai cos'è successo? I soldati israeliani hanno colpito i loro piedi con il fuoco, non li hanno uccisi no, ma li hanno colpiti alle gambe, un bambino ha preso sette colpi, quattro di loro nel piede destro, non c'è bisogno di dirti che il sogno dei due bambini è svanito di poter camminare di nuovo.
E poi viene un musicista israeliano a dirmi che sono un civile che non c'entro niente,
Fottiti tu e la tua stupida oppressione!."
- Roger Waters / Pink Floyd...
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ali3natamente · 7 months
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Perché leggere Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez?
Perché te lo meriti un libro così. Perché meriti questo viaggio nella parola scritta, viaggio che ti farà sentire parte dell'umanità. Sì, perché Marquez è raccontatore magnifico di umanità.
Se vuoi perderti. Se vuoi ritrovarti. Leggi. Leggi. Leggi. Tra le sue pagine troverai frasi che imparerai quasi a memoria. Io ne ho più di una, ma una è rimasta subito impressa:
"Il grido più antico nella storia dell'umanità è il grido d'amore".
È proprio così.
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ali3natamente · 8 months
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Sono stata spugna. Per molti anni, quasi tutta la
giovinezza, appena incontravo qualcuno, ero spugna.
L’avevo imparato nell’infanzia. Stai lì e assorbi tutto.
Non so come, ma quando si incontra una spugna, gli
altri si sentono invitati a parlare moltissimo. Quando
poi se ne andavano, ero stanchissima e opaca, completamente
senza riflesso. Certe volte andavo a dormire
raggomitolata sotto il piumino e quando provavano
a svegliarmi mi lamentavo e mi ci avvolgevo ancora
più stretta, come in un bozzolo. Quando una volta finalmente
mi chiesero: «Ma cos’hai? Sei malata?» Risposi
solo: «Ho visto gente». E allora compresi che
era ora di finirla.
Per un po’ mi chiusi a riccio: non volevo più vedere
nessuno.
Poi, dopo anni di India, di tecniche di meditazione
e di approdo a comprendere che stare con il respiro
non è una tecnica ma una storia d’amore, mi sono
tramutata, piano piano, con lenta costruzione, in fontana.
Posso ancora ascoltare, ma solo finché c’è acqua
che scorre e la fontana non trabocca. Ma soprattutto,
la fontana è lì a disposizione, chi vuole ci va a bere e
lei non assorbe niente, scorre. Il cuore non è spugna,
è fontana.
__Chandra Candiani, Questo immenso non sapere.
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ali3natamente · 9 months
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Qui conosco le case ad una ad una, ogni luce del giorno e della notte, ogni curva dei monti ed ogni macchia, i colori del cielo, le nuvole di tutte le stagioni. So dove sorge il sole e da che parte solitamente si vede la luna. Qui riconosco il vento che si leva nelle notti d’inverno, la pioggia nuova della primavera, gli acquazzoni d’estate, ogni rumore della mia città e più noto di tutti, nella notte, il martello che batte solitario e mi rincuora più delle campane.
(Piera Badoni, da Felicità, che pure esisti)
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ali3natamente · 9 months
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La domanda più indiscreta, più insolente, più insoffribile, e la più comune anche, la più poliglotta, la più persecutoria, al telefono e faccia a faccia, la domanda che mette alla tortura chi ama la verità perché la si formula per avere in risposta una miserabilissima bugia
è: “Come stai?”
Guido Ceronetti
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ali3natamente · 11 months
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Molti anni fa una persona che amo molto mi disse: “Ti manca l’aria? Esci e vai a prenderla.”
Le emozioni non si vivono che attraverso il corpo e il cervello, che le traduce per noi in metafore, è un organo, esattamente come tutti gli altri.
Abbiamo spesso bisogno di perimetrare ciò che sentiamo nei contorni di un’immagine, che ci consenta di focalizzarlo e, più o meno efficacemente e rapidamente, di metabolizzarlo.
Quello che a volte dimentichiamo, però, è che l’immagine che il nostro cervello produce per descrivere la nostra condizione emotiva non è mai casuale, non è mai soltanto una metafora: è, al contrario, un’indicazione precisa, che arriva dalle esigenze reali del corpo, inteso come sistema integrato, di cui il cervello si fa messaggero.
Vedi tutto nero? Fai una passeggiata all’alba.
Ti prude la lingua? Mettila in uso e parla.
Senti sfuggire la terra sotto ai piedi? Appoggiali bene al suolo, bilànciati sul tuo baricentro.
Ti manca l’aria? Esci e vai a prenderla.
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ali3natamente · 11 months
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Il silenzio era una strada,
una via per tornare a me stesso.
Io ero silenzio.
Il mio respiro,
il battito del mio cuore divennero silenzio.
La mia nudità interiore
era il mio segreto.
__Tahar Ben Jelloun
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ali3natamente · 1 year
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Questa cosa che quasi non fu mai,
ancora ci tenta.
__Andrè Aciman
Scultura Martin Lagares
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ali3natamente · 1 year
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“Ha raggiunto il successo chi ha vissuto bene, ha riso spesso ed ha molto amato; chi si è conquistato il rispetto delle persone intelligenti e l’amore dei bambini piccoli; chi ha riempito il suo spazio e ha adempiuto ai suoi doveri; chi ha lasciato il mondo meglio di come l’abbia trovato, sia per mezzo di una pianta più curata, una perfetta poesia od un’anima riscattata; chi non ha mai smesso di manifestare il suo apprezzamento per le bellezze della terra e non ha mai mancato di esprimerlo; chi ha sempre cercato il meglio negli altri e ha dato loro il meglio che aveva; colui la cui vita è stata un’ispirazione; la cui memoria è una benedizione”
--B.A.S.
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ali3natamente · 1 year
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__Christian Bobin
Vola alto, Maestro! 😔❤
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ali3natamente · 2 years
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Provate voi a essere donne
con il coltello alla gola
le gambe aperte
e la pistola puntata alla tempia.
Provate voi a essere donne
la costola di Adamo
la polvere di stelle
gli assorbenti con le ali
le ali senza vento,
in caduta libera.
Provate voi a essere donne
a morire come foglie
calpestate come foglie
bruciate come foglie.
Provate voi ché noi siamo stanche
di mettere al mondo uomini che ci tagliano la vita
e ci seppelliscono che ancora respiriamo.
__Barbara Garlaschelli
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ali3natamente · 2 years
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💪💪
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