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Mi fa molto effetto rileggere di un aprile di diversi anni fa simile a quello che è appena finito. Forse meno inquietudine, ma un grande lavoro interiore, preludio di qualcosa di nuovo. Continuo a ricordare molti aprili, molte inquietudini, molte cose nuove.

Inquietudine d’Aprile

Ho passato giorni di inquietudine, con notti di fitti sogni ma di pochi ricordi. Aprile è il mese della mia inquietudine di primavera, perludio di qualcosa di nuovo. Ricordo molti aprili, molte inquietudini, molte cose nuove.

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Il limite del progresso

Oggi ho avuto bisogno di un fazzoletto di carta, prodotto che abitualmente non utilizzo.

Osservando il pacchetto mi sono ricordato di quando, moltissimi anni fa, si era passato dal doppio al triplo velo, con una enfasi - soprattutto nella pubblicità - degna senz’altro di miglior causa.

Ma il prodotto che compro oggi è ormai da tempo il migliore possibile. Il progresso ha raggiunto un punto di miglioramento tale che non c’è spazio per ulteriori evidenti e sensibili passi in avanti.

Questo è un caso banale, ma ci sono molti altri oggetti che hanno seguito lo stesso percorso. Altri poi sono praticamente uguali da decenni o da secoli e il progresso si può misurare solo dal materiale usato, pensiamo a un piatto, a un bicchiere o a una posata. Ci possono essere soluzioni interessanti nel design, ma quanto all’utilità dell’oggetto il capolinea è arrivato.

Certamente ci sono altri ambiti che si prestano a miglioramenti enormi, pensiamo alla robotica, ma anche in campi molto raffinati certe innovazioni avvengono molto rapidamente, lasciando spazio poi solo a migliorare i dettagli.

Ci sono campi quindi in cui il progresso ha un limite, un punto di arrivo, non è infinito. Arriverà un tempo, nella storia dell’uomo, in cui non ci sarà più niente da inventare? Non lo so, ma forse non è impossibile.

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Breezy

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Anche un cane non deve avere rimorsi

Dino Buzzati, Il cane che ha visto Dio